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> anno_i:[1880 TO 1910}
IL SISTEMA ESTETICO DI RICCARDO WAGNER ( ANTONELLI CURZIO , 1882 )
StampaPeriodica ,
Per avere un concetto esatto del sistema estetico di Wagner bisogna leggere i suoi scritti critici , pubblicati , per la più parte , durante il suo soggiorno a Parigi , nella Neue Zeitschrift für Musik , nella Dresdener Abendzeitung , nella Gazette Musicale e nel Journal du monde élégant . L ' opera d ' arte dell ' avvenire dedicata a Feuerbach , Una visita a Beethoven , I capricci estetici , Della sinfonia , Il musicista straniero a Parigi , I divertimenti a Parigi , Notizie dal paese delle arti e delle scienze , Il giudaismo nella musica , Ueber das Dirigiren , Opera e dramma , sono scritti pieni d ' originalità , di umorismo terribile . L ' immaginazione esaltata , nervosa fino al parossismo , il cuore ulcerato , l ' acume analitico del giovine bohémien vi si manifestano potentemente . Vi si trova in germe il suo sistema d ' arte mistico sensuale . L ' Edda , le leggende popolari del Reno , Shakespeare , Walter Scott , Byron , Goethe , Bürger , Hoffmann colpiscono , soggiogano la sua fantasia . In estetica , in metafisica egli deriva da Schelling , da Hegel , dallo Strauss e da Arturo Schopenhauer ; in musica procede da Glück , da Weber , da Beethoven e da Berlioz . Schelling aveva fatto dell ' arte un sesto senso che doveva mettere in comunicazione l ' anima dell ' uomo con l ' anima universale . Schopenhauer aveva detto : Quando il bello si rivela all ' uomo , la volontà s ' addormenta . Riccardo Wagner concepì l ' arte della musica universale , come il mezzo più elevato per avvolgere l ' uomo nella fantasticheria nebulosa e calma dell ' infinito , gettando , come dice lui , con un giro di parole romanticamente barocco , sul letto del dramma musicale il torrente della sinfonia tedesca . Wagner ha genio drammatico . Fin da fanciullo s ' era invaghito dell ' arte greca . Il suo professore , il dottor Sillig , vedendo l ' ammirazione ch ' egli sentiva per l ' Odissea , di cui ebbe a tradurre due canti , pensava di farne un filologo . È curioso il vedere come Wagner si stimi grandissimo poeta . Egli giunse a dire che la grande arte drammatica universale morta con Eschilo e Sofocle rivive in lui , e ch ' egli fa rifiorire il genio della tragedia e della musica greca nei miti popolari delle leggende . Poi combatte le belle forme , le odiate Welsches , e le abbandona al materialismo empirico dell ' arte francese . Poi predica la libera gioia di tutte le forze vive della natura , la libera espansione delle anime nel regno dell ' armonia , il libero amore , la deificazione di tutte le forze , l ' estasi ed il grande annientamento . Poi attacca a fondo il cristianesimo , condanna il modo di verseggiare tedesco imitato dai Greci e dai Latini , perché soffoca il pensiero per la forma e rimette in onore i ritmi nazionali delle leggende . Poi vuol castrare la musica , affermando che lo scopo dell ' opera deve esser quello d ' esprimere una idea drammatica , e che in musica è un mezzo per riuscire a ciò più fortemente e più completamente . Poi sogna che la questione sociale sarà sciolta solo quando sia aperto gratuitamente al popolo un grande teatro con repertorio fisso d ' opere musicali , « teatro che sia tempio di civiltà , ove l ' uomo si innalzi e si perfezioni vedendo e udendo tutte le potenze della forza vitale contribuire alla lotta incivilitrice » . Infine , per iscusarsi dell ' inverosimile misticismo , ond ' è avviluppata la sua fantasia , proclama che il solo elemento drammatico - lirico corrispondente alle esigenze dell ' opera musicale è il mito , perché ha la proprietà di concentrare in una forma ideale ma evidente gl ' istinti generali della natura umana , perché il mito soltanto può condurre lo spirito a quella chiaroveggenza che gli può far discoprire nuove e imprevedute serie di fenomeni . Eh ! via , in cotesta olla podrida le stravaganze e le contraddizioni s ' acciuffano pei capelli . Egli è convinto che la danza , la musica e la poesia fuse e riunite insieme siano la sola e vera arte vivente ; ma che divise , isolate , il loro valore estetico sia infinitamente minore . Il suo ideale artistico è quello che , nello scritto Una visita a Beethoven , pone sulle labbra del grande maestro : « Se io scrivessi uno spartito , nessuno vorrebbe udirlo . Io non v ' innesterei né arie , né duetti , né terzetti , né nulla di tutto quel bagaglio convenzionale di cui si servono tutti oggidì per fabbricare un ' opera . Ciò che io scriverei , irriterebbe il pubblico ed anche gli artisti medesimi . Essi non apprezzano che il falso e il vuoto musicale , dissimulati dai ritmi brillanti , dall ' orpello che li riveste . Chi facesse un dramma lirico , degno veramente di questo titolo , passerebbe per un pazzo , e lo sarebbe invero se esponesse il suo lavoro alla critica del pubblico piuttosto ché serbarlo per la propria soddisfazione . Per comporre un ' opera simile bisognerebbe entrarvi dentro con l ' anima , come ha fatto Shakespeare nei suoi drammi . Quando si consente ad adattare al timbro della voce d ' un istrione dei miserabili pasticcini musicali , destinati solo a procacciargli gli applausi frenetici di una frivola platea , si diventa degni d ' essere classificati fra i droghieri , i parrucchieri , o i fabbricanti di busti , ma non è lecito aspirare al titolo di compositore . Il suono degl ' istrumenti preesisteva nel mondo primitivo , senza che fosse precisato il significato loro , come organo della natura creata , assai prima che vi fossero degli uomini sulla terra per raccogliere coteste vaghe armonie . Ma il genio della voce umana è diverso . Questa è l ' interprete diretta del cuore e ne traduce le sensazioni individuali . Il suo dominio è limitato ; le sue manifestazioni sono sempre chiare e precise . Ebbene , fondete cotesti due elementi , riproducete i sentimenti vaghi e brutali della natura col linguaggio degl ' istrumenti , in opposizione alle idee positive dell ' anima rappresentate dalla voce umana , e questa eserciterà una influenza luminosa sul conflitto dei primi , regolando il loro slancio . » Nella prefazione ai suoi poemi d ' opera ( i nostri libretti ) egli dichiara la necessità d ' una eguale compenetrazione della musica e della poesia per modo che la melodia sia costruita poeticamente e la poesia sia costruita musicalmente . « Io vorrei , dice Wagner , caratterizzare la grande melodia che abbraccia tutta l ' opera drammatica , e però tengo conto della impressione ch ' essa deve produrre . I particolari infinitamente variati ch ' essa presenta debbono scoprirsi agli occhi non solo del dotto ma anche del volgo profano . La natura meno coltivata deve poterli afferrare , dal momento che essa sia giunta al raccoglimento necessario . La melodia dell ' opera drammatica deve produrre sulle anime un effetto simile a quello che una foresta , al cader del sole , produce sul viandante smarrito per via . Questi si abbandona man mano al raccoglimento : le sue facoltà , disciolte dai rumori della città , si tendono ed acquistano una nuova forza di percezione . Dotato , per così dire , d ' un nuovo senso , il suo orecchio diviene sempre più penetrante e distingue con nettezza sempre crescente le voci diverse che s ' alzano intorno a lui dalla foresta . Le voci s ' intrecciano , s ' ingrossano ; i suoni divengono sempre più rimbombanti , sempre più distinti fra loro , di modo che il viandante giunge a comprendere nella loro infinita varietà che man mano si allarga e si rischiara , una melodia unica , la grande melodia della foresta . Egli è come se in una bella notte d ' estate l ' azzurro profondo del firmamento avesse attirati i suoi sguardi . Più egli si abbandonerà all ' estasi dello spettacolo inenarrabile , e più le schiere delle stelle della volta celeste si riveleranno agli occhi suoi distinte , chiare , scintillanti , innumerevoli . La melodia della foresta lascerà nel viandante un ' eco perenne : ma gli sarà impossibile di ridirla . Per intenderla novamente egli dovrà ritornare nella foresta , nell ' ora del tramonto ; egli dovrà preparare il suo spirito a gustarne la dolce nozione . Egli sarebbe pazzo se volesse stringere nella mano uno dei graziosi cantori della foresta , portarselo in camera e insegnargli un frammento della grande sinfonia della natura ! Che potrebbe egli udire , in tal caso se non che una melodia da ballo all ' italiana ? » Secondo lui , non c ' è che una sola forma d ' arte , non c ' è che una sola arte . « L ' arte , egli scrive , è l ' espressione spontanea ed assoluta della natura umana primitiva , tal quale essa si dimostra prima di ricevere l ' impronta dell ' educazione che la falsa e la disvia , inoculando nella mente umana delle idee artificiali . L ' arte fu cosiffatta nella tragedia greca , sublime manifestazione di una razza che si svolgeva nella piena libertà , seguendo la legge degl ' istinti , non adorando che le forze della natura personificate negli dei . Poscia l ' antica Roma , il cristianesimo e l ' industrialità moderna hanno soffocata l ' arte distornando l ' animo dell ' uomo dalla contemplazione delle forze vive della natura , la prima col suo praticismo , con l ' imitazione , con la febbre prepotente di dominio politico , il secondo col suo disprezzo del mondo e della carne ; la terza con la sete degl ' illeciti guadagni , con la bassezza dei calcoli materiali . Sopraggiunga adunque una rivoluzione che rovesci il patibolo che si chiama società , spazzi via tutti i pregiudizi che acciecano e degradano l ' uomo e lo riconduca allo stato felice della natura . Allora egli potrà di nuovo comprendere ed amare l ' arte , non per freddo calcolo , ma come un bisogno dell ' essere perfetto . » Finisco , riproducendo due pensieri suoi . Quando egli mise in iscena il Vascello fantasma a Berlino , la Gazzetta musicale di Vienna osservò : Wagner come scrittore avrebbe potuto riuscire , ma come compositore di musica non è riuscito di certo . Egli , leggendo il giornale , uscì a dire : I musicisti m ' accordano del talento letterario : i poeti del talento musicale . Ci sono musicisti e poeti ai quali io non accordo alcun talento . A Berlino , dopo un concerto composto di frammenti dei Niebelungen , in un gran banchetto che gli fu offerto all ' Hôtel de Rome , pronunziò un discorso - programma , che si chiudeva così : « Il popolo tedesco non domanda all ' arte sua che la verità soltanto , e poco si cura delle belle forme (Welsches).È troppo sapiente per non guardare in fondo alle cose . Come al tempo della grande Riforma seppe purificare la sua religione dalle pompe corrompitrici del culto romano , così esso deve ora sbarazzare la sua arte nazionale dalle forme . » Questi è Riccardo Wagner , il filosofo , il poeta , il drammaturgo , il musicista che lascerà così gigantesca impronta di sé nell ' arte della scena : questa la sfinge bizzarra , meravigliosa , che costringe alla parte d ' Edipo il pubblico d ' Europa coi voli altissimi della fantasia .