StampaPeriodica ,
Mentre
tante
ragioni
ci
fanno
tener
dietro
,
con
attenzione
vivissima
,
alle
varie
fasi
del
movimento
cattolico
,
nella
stampa
nostra
che
lo
riflette
talora
così
poveramente
,
ed
in
tutte
le
altre
manifestazioni
collettive
e
isolate
che
ci
indicano
un
passo
innanzi
,
il
nostro
occhio
si
rivolge
con
speciale
sollecitudine
ai
venturi
,
e
già
vicini
,
congressi
di
Padova
,
di
Fiesole
,
di
Orvieto
.
Non
che
da
quei
congressi
,
e
parlo
specialmente
di
quello
di
Fiesole
,
ci
sia
da
attendersi
un
nuovo
impulso
vigoroso
alla
azione
cattolica
in
Italia
,
un
indirizzo
nuovo
del
movimento
stesso
,
o
energie
,
attitudini
,
persone
nuove
;
e
non
che
dalle
poche
o
molte
,
buone
od
ottime
decisioni
che
quei
congressi
possano
prendere
si
sperino
frutti
abbondanti
,
quasi
che
fosse
possibile
il
tradurle
subito
appresso
in
atto
,
almeno
in
piccola
parte
.
Quella
prima
cosa
pare
a
me
che
ci
sia
poco
finora
da
desiderarla
o
da
sperarla
,
poiché
il
movimento
cattolico
italiano
è
tuttavia
alla
sua
prima
fase
di
reazione
impulsiva
e
di
preparazione
,
direi
quasi
,
generale
e
sommaria
;
quanto
alla
seconda
,
sperarla
oggi
ormai
sarebbe
vano
,
poiché
i
congressi
hanno
efficacia
direttamente
pratica
solo
quando
essi
rappresentino
una
parte
o
l
'
altra
dell
'
autorità
sociale
,
ossia
quando
quelli
stessi
che
fanno
i
voti
o
quelli
che
essi
rappresentano
per
delegazione
abbiano
poi
volontà
o
forza
di
metter
mano
all
'
attuazione
dei
programmi
adottati
.
Ora
,
il
laicato
cattolico
non
ha
,
pel
momento
,
alcuna
parte
di
questa
autorità
.
Ma
altro
c
'
è
da
aspettarsi
,
per
ora
almeno
,
dai
congressi
cattolici
.
C
'
è
da
aspettarsi
cioè
che
pei
molti
(
numericamente
nei
congressi
d
'
azione
,
qualitativamente
nei
congressi
di
studio
)
i
quali
intervengono
ai
lavori
,
questi
sieno
come
un
modo
di
intendersi
,
di
raffervorarsi
e
di
ottenere
quella
simiglianza
di
vedute
e
di
scopi
che
è
necessaria
in
un
partito
così
disgregato
e
disforme
come
è
ancora
il
partito
nazionale
cattolico
presso
di
noi
;
che
da
quei
centri
il
movimento
si
propaghi
,
per
via
di
contatti
e
correnti
spirituali
,
raccogliendo
nel
suo
circuito
anime
e
menti
nuove
;
che
delle
idee
buone
,
utili
,
feconde
,
raccolte
di
fra
la
discussione
e
raffermate
poi
e
perfezionate
per
via
di
selezione
naturale
,
sieno
intese
,
diffuse
,
illustrate
ed
aggiungano
nuova
lena
ed
aprano
nuovi
orizzonti
all
'
azione
;
che
,
infine
,
il
contarci
,
il
vederci
numerosi
,
l
'
osservar
più
da
vicino
i
problemi
e
i
modi
,
la
necessità
di
risolverli
,
aiuti
il
sorgere
fra
noi
di
quella
coscienza
tenace
,
audace
,
luminosa
che
hanno
sempre
i
partiti
giovani
e
che
dovrebbe
specialmente
avere
un
partito
al
quale
come
al
nostro
si
presenta
una
così
bella
missione
e
si
promette
un
così
fecondo
avvenire
.
Questo
in
generale
.
E
vengo
ora
a
parlare
più
particolarmente
di
ciascuno
dei
tre
congressi
.
Il
primo
è
quello
di
Padova
.
Ha
un
programma
tutto
di
studio
,
limitato
ed
opportunissimo
.
L
'
illustre
prof
.
Toniolo
di
Pisa
,
che
tante
benemerenze
ha
già
e
tanto
maggiori
ne
va
acquistando
man
mano
che
l
'
opera
sua
acquista
conoscitori
ed
allievi
,
prepara
il
congresso
col
suo
tenace
lavoro
di
apostolo
,
e
noi
speriamo
che
esso
risponda
intieramente
alle
sue
cure
.
Della
opportunità
e
dei
vantaggi
sperati
da
questo
congresso
sarebbe
lungo
il
dire
.
Con
le
speciali
questioni
che
si
tratteranno
,
esso
si
propone
di
dare
al
lavoro
dei
cattolici
vedute
e
norme
chiare
ed
esatte
in
uno
dei
suoi
campi
più
delicati
e
più
fecondi
,
il
credito
;
affinché
nelle
molteplici
iniziative
che
vanno
sorgendo
in
esso
si
abbia
sempre
quella
chiara
intuizione
dei
principi
teorici
e
quella
certa
notizia
delle
norme
morali
cristiane
che
solo
possono
assicurare
ad
esse
il
buon
esito
finanziario
e
sociale
.
Ma
oltre
a
questo
scopo
già
di
per
sé
importantissimo
,
altri
di
interesse
più
vasto
e
più
intimo
ci
è
dato
vagheggiare
,
gl
'
interessi
del
risveglio
intellettuale
nel
clero
e
nel
laicato
nostro
,
dello
sviluppo
della
scienza
sociale
e
cristiana
,
specialmente
nel
ramo
economico
-
morale
,
e
poi
anche
in
tutti
gli
altri
rami
della
scienza
e
del
sapere
moderno
.
Non
ostante
le
poche
lodi
che
ci
capita
di
ricevere
dal
partito
avversario
e
quelle
,
meno
poche
,
dirò
così
,
che
ci
diamo
da
noi
,
è
certo
che
in
filosofia
,
in
scienze
sociali
,
naturali
,
giuridiche
,
in
letteratura
specialmente
,
noi
siamo
salvo
poche
tanto
più
lodevoli
eccezioni
enormemente
indietro
.
Ed
è
naturale
che
se
non
ci
sono
in
questi
diversi
rami
gli
uomini
di
scienza
che
si
richiederebbero
,
anche
il
livello
generale
di
coltura
,
specialmente
nel
suo
lato
politico
-
morale
-
religioso
,
è
generalmente
assai
basso
.
E
d
'
altra
parte
io
ho
la
certezza
evidente
così
potessero
averla
tanti
de
'
nostri
colleghi
d
'
azione
che
il
movimento
cattolico
non
fiorirà
,
non
prospererà
,
non
entrerà
nella
via
definitiva
delle
rivendicazioni
che
sono
la
sua
essenza
,
sinché
esso
non
possa
crescere
e
svolgersi
in
un
ambiente
intellettuale
più
elevato
;
sinché
,
privi
come
siamo
d
'
una
qualsiasi
tradizione
scientifica
,
al
di
fuori
delle
scienze
ecclesiastiche
,
noi
non
poniamo
le
basi
de
'
nostri
nuovi
indirizzi
scientifici
;
sinché
infine
scienza
,
letteratura
,
critica
non
sieno
diventate
nelle
nostre
mani
armi
potenti
di
propaganda
e
di
combattimento
.
E
nel
dir
questo
io
non
voglio
disgustare
nessuno
,
neanche
la
piccola
o
grande
stampa
cattolica
(
così
benemerita
anche
essa
,
poverina
)
;
né
fo
paragoni
,
né
penso
a
quel
che
sono
altri
popoli
;
io
guardo
in
avanti
e
dico
anche
solo
:
avanti
,
benché
in
tante
cose
particolari
questo
avanti
significhi
semplicemente
incominciamo
.
Viene
poi
l
'
altro
congresso
,
quello
di
Fiesole
.
Quel
che
io
pensi
e
speri
di
questo
congresso
,
quel
che
io
pensi
in
genere
del
movimento
cattolico
italiano
,
volevo
esporlo
,
prima
dell
'
ultimo
agosto
prossimo
,
in
un
opuscoletto
che
fosse
una
specie
di
riflessione
cosciente
e
pensata
,
di
esame
critico
sulla
genesi
e
sulle
condizioni
storiche
fra
le
quali
si
è
svolta
sinora
l
'
azione
cattolica
,
e
su
ciò
che
dallo
stato
attuale
di
essa
si
può
pensare
e
prevedere
nel
suo
prossimo
divenire
.
Ma
il
congresso
sarà
incominciato
e
finito
e
l
'
opuscolo
non
avrà
essere
altro
che
nella
mia
mente
,
ancora
;
e
non
sarà
forse
male
,
giacché
studi
ed
osservazione
mi
renderanno
più
facile
il
dar
corpo
alle
idee
che
vado
vagheggiando
su
questo
argomento
,
carissimo
,
dell
'
azione
cattolica
italiana
.
Ed
io
spero
anche
che
alcune
idee
che
adesso
parrebbero
un
poco
audaci
o
audacemente
dette
o
nuove
,
fra
pochi
anni
,
quando
il
compito
che
io
credo
spetti
alla
generazione
che
entra
ora
nel
movimento
,
di
gettare
le
basi
(
solamente
questo
)
di
un
vero
e
saldo
partito
nazionale
cosa
che
alcuni
,
ingenuamente
e
malignamente
,
credono
o
dicono
sarebbe
stata
possibile
sin
venticinque
anni
addietro
,
e
che
sarebbe
impossibile
anche
oggi
quando
quel
compito
,
dico
,
sarà
veduto
ed
inteso
,
sembreranno
semplici
e
naturali
.
Io
ammiro
e
venero
coloro
che
sino
ad
oggi
hanno
lavorato
e
lavorano
ancora
attivamente
nel
campo
nostro
:
ammiro
e
venero
,
in
senso
ancora
più
stretto
,
l
'
autorità
pontificia
e
le
maniere
onde
essa
ha
influito
ancora
e
influisce
sul
movimento
cattolico
italiano
;
io
ho
una
intuizione
chiara
,
evidente
,
della
immensa
opportunità
della
astensione
sino
ad
oggi
e
sino
a
del
tempo
ancora
ed
in
questo
,
giudice
supremo
il
papa
dalla
vita
politica
:
astensione
che
sola
poteva
render
possibile
la
preparazione
ad
un
movimento
politico
serio
e
cosciente
.
E
di
questi
miei
sentimenti
e
di
questi
miei
giudizi
sarebbe
l
'
illustrazione
oggettiva
e
critica
l
'
opuscolo
che
io
annunziavo
,
il
quale
vorrebbe
insieme
entrare
più
addentro
che
non
si
faccia
comunemente
nella
analisi
dei
fatti
,
per
cercare
di
rendersi
conto
esatto
del
movimento
cattolico
,
delle
sue
origini
,
delle
sue
condizioni
presenti
,
de
'
suoi
scopi
impliciti
ed
essenziali
.
Esso
vorrebbe
,
insomma
,
essere
un
primo
tentativo
qualunque
poi
che
fosse
per
essere
il
suo
valore
intrinseco
di
mutare
il
movimento
,
autogenetico
ed
impulsivo
che
ci
ha
mossi
ognora
,
in
un
movimento
riflesso
e
cosciente
:
in
un
movimento
di
azione
e
di
idee
al
quale
il
riflesso
scientifico
avesse
preparato
un
metodo
di
azione
e
degli
scopi
finali
manifesti
e
accessibili
a
tutti
e
pieni
di
virtù
d
'
impulso
e
di
propaganda
.
Tale
cosa
,
che
esposta
a
questo
modo
,
e
non
molto
felicemente
forse
,
può
parere
complicata
,
sarebbe
del
resto
semplicissima
:
sarebbe
la
progressiva
conquista
delle
menti
e
del
sapere
fatta
dalla
verità
cattolica
e
dai
suoi
nuovissimi
aspetti
sociali
,
così
largamente
svolti
e
illustrati
fuori
d
'
Italia
,
ad
uno
scopo
di
azione
e
di
lotta
diretta
ad
impossessarsi
della
vita
pubblica
e
del
governo
politico
d
'
Italia
.