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> anno_i:[1880 TO 1910}
DON GIOVANNI E SAN GIOVANNI ( IL DUCA MINIMO , 1886 )
StampaQuotidiana ,
Ieri sera dunque avemmo al teatro Costanzi l ' ultima rappresentazione del Don Giovanni di Mozart . Il teatro era pienissimo ; e , se bene « popolare » , era onorato dalla presenza di molte fra le più magnifiche dame di Roma . La principessa d ' Antuni riceveva nel suo palco molte visite : il meraviglioso gilet bianco del conte d ' Arco risplendeva come un plenilunio d ' agosto , oscurando la vivace esiguità del conte Barbiellini . Questa principessa venuta a noi dalla patria di Tenorio ( dove forse abitava un palazzo moresco dalle mura di filigrana ) , questa Gracia , che forse immergeva il piccolo piede nell ' acqua del Guadalquivir , ha nel suo pallore la trasparenza del più puro elettro e certi movimenti di cigno nelle pose del collo e certi petits airs penchés e certe maniere d ' appoggiarsi e di tener le sue belle mani bianche , che fanno pensare ai quadri in cui Zurbaran rappresentava sotto il nome di una santa , in abito sivigliano , una dama ornata di piume e di oreficerie doviziose . Ieri sera , in verità , « il cavaliere crudele e bello » poteva essere contento . Tutta la Spagna romana era venuta ad ascoltare la serenata . La duchessa Sforza - Cesarini , questa Martirio la cui nobile bellezza acquista maggior fascino dall ' abito di merletti constellato di diamanti , stava nel palco D ' un air de reine qui s ' ennuie Au milieu de sa tour à genoux , Superbe et distraite ... Donna Maria Bruschi , tutta vestita di rosso , d ' un rosso di fiamma , non interrotto da alcun altro accenno di colore ( oh felice audacia ! ) , alle buffonerie di Leporello rideva di quel riso aperto e abbagliante che affascinò Teofilo Gautier mentre passava da Vergara . Rammentate ? « No vaya usted a ver eso ... » E quelli altri versi che non so se qualcuno abbia già scritti sul ventaglio di Donna Maria ? Ses paupières de jais frangées Filtrent des rayons de soleil . Entre ses lèvres d ' écarlate Scintille un éclair argenté , Et sa beauté splendide éclate Comme une grenade en été . Gli applausi alla musica mozartiana ieri sera furono più frequenti e più spontanei . Pareva che il pubblico avesse finalmente incominciato a comprendere e a gustare le molte e grandi bellezze che l ' opera racchiude . Tutta la Sinfonia , mirabile e , secondo me , non inferiore per nulla a quella delle Nozze di Figaro , fu ascoltata con men fredda indifferenza . Qualcuno anche notò il terzetto delle maschere nella scena diciottesima , che è d ' una straordinaria potenza drammatica , quantunque malamente eseguita da Donn ' Anna e da Donna Elvira . Ma pur troppo la scena del ballo nella casa di Don Giovanni , quella scena che è una meraviglia di composizione e che potrebbe bastar da sola alla gloria del maestro , rimane oscura ai più , e non ebbe né pure un accenno di applauso da quel pubblico che s ' è acceso di tanto entusiasmo per la musica mediocre e assai spesso volgare della Gioconda . La serenata « Deh , vieni alla finestra ... » , cantata con grazia inimitabile dal signor Cotogni e accompagnata un po ' liberamente dal mandolino , fu ripetuta tre volte . Il resto passò quasi inosservato , anche perché li esecutori non facevano che cangiare in piombo greve ed oscuro il nitido e purissimo oro mozartiano . Ma la freddezza del pubblico di nuovo si sciolse alle ultime due scene funerali , che sono musicalmente di una terribilità direi quasi shakespeariana , con tale profonda inspirazione è compresa la leggenda del commendatore e con tale alta potenza ed insieme con tale sapiente sobrietà di mezzi sinfonici l ' elemento tragico e il comico sono fusi . Ed ecco che anche questo Don Giovanni è passato , non servendo ad altro per avventura che a suscitare pettegolezzi di palcoscenico ed ire ingenerose contro un celebrato direttore d ' orchestra ospite di Roma . Ed ecco che anche questo « grande avvenimento artistico » annunziato con tanto clamore e con tanta impazienza di aspettazione desiderata , si risolve in un insuccesso . Ohibò ! Andiamo a San Giovanni a goderci gli organini . Forse ancora vedremo passare tra le nuvole , al lume torbido della luna , il nobile sposo di donna Elvira , travolto lungi dalle streghe orride e ululanti , nascosto il volto dalla bautta dell ' abate Da Ponte ( in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti , amen ! ) .