StampaPeriodica ,
-
Ahimè
;
la
Primavera
svanirà
con
la
Rosa
!
Il
dolce
odoroso
manoscritto
della
gioventù
sarà
chiuso
!
L
'
usignolo
che
canta
fra
i
rami
,
donde
e
dove
volo
,
chi
sa
?
-
Omar
Khayyam
Ovidio
,
Catullo
e
Tibullo
hanno
insegnato
a
questo
poeta
la
grande
arte
dei
piccoli
e
dolci
carmi
.
Egli
si
compiace
di
mezze
voci
,
richiami
,
trilli
,
sospiri
,
ritornelli
,
d
'
altronde
le
uniche
forme
che
possano
contenere
le
effusioni
di
un
'
anima
delicata
come
la
sua
.
Mi
fa
pensare
a
un
usignolo
che
canti
sopra
un
ramo
che
si
spoglia
,
in
un
plenilunio
invernale
.
Da
fatate
profondità
sembra
salire
la
sua
voce
che
non
si
spiega
mai
in
un
volo
largo
,
pieno
,
deciso
,
e
molte
altre
voci
sa
destare
a
risponderle
dal
segreto
della
nostra
anima
.
Altri
poeti
chiamarono
con
gli
stessi
nomi
le
creature
che
sorgono
dai
suoi
ombrosi
poemi
.
Cynara
,
Neobule
,
Manon
,
tornano
dalle
solitudini
di
tempi
più
o
meno
lontani
a
dare
il
loro
pathos
ad
anime
novissime
:
"
Neobule
essendo
stanca
,
troppo
stanca
di
ridere
o
di
piangere
,
nasconde
alle
ore
rosee
e
grigie
il
suo
viso
d
'
oro
.
Neobule
che
avrebbe
volentieri
dormito
,
dorme
infine
come
essa
desiderava
!
"
.
"
Neobule
!
è
bene
che
voi
abitiate
le
terre
profonde
dove
i
poveri
morti
si
sperdono
,
pallidi
,
miseri
e
grigi
,
cogliendo
con
le
loro
mani
di
spettri
,
fiori
d
'
asfodelo
senza
profumo
?
"
.
"
Neobule
stanca
fino
alla
morte
dei
fiori
che
io
gettavo
sopra
i
suoi
bei
piedi
simili
a
fiori
,
sospirava
fiori
non
così
dolci
,
rose
lunari
pallide
e
turchine
,
gigli
del
mondo
sotterraneo
"
.
"
Neobule
!
ah
troppo
stanca
dei
sogni
e
dei
giorni
passati
!
là
dove
i
poveri
morti
si
sperdono
,
pallidi
miseri
e
grigi
,
fuor
della
vita
e
dell
'
amore
,
dorme
il
sonno
che
essa
desiderava
"
.
Ernest
Dowson
nacque
nel
1867
e
morì
a
Catford
il
23
febbraio
1900
.
Gli
ultimi
anni
della
sua
breve
vita
furono
steriliti
dalla
tisi
fatta
più
terribile
dalla
miseria
;
in
questo
va
trovata
principalmente
la
cagione
dell
'
inferiorità
della
raccolta
Decorations
,
pubblicata
postuma
,
in
confronto
al
volume
Verses
(
1896
)
ed
alla
commediola
in
un
atto
:
The
Pierrot
of
the
Minute
(
1897
)
.
Mentre
l
'
affermazione
della
personalità
del
poeta
in
queste
due
opere
è
tanto
decisa
,
nelle
poesie
postume
la
sua
fantasia
illanguidita
,
quasi
criticamente
cerca
verso
le
proprie
fonti
;
vi
si
sente
l
'
eco
d
'
altri
poeti
:
il
Verlaine
,
la
cui
patria
fu
uno
degli
amori
del
Dowson
,
e
lo
Swinburne
.
Quando
il
morbo
ebbe
avvelenate
le
sorgenti
della
sua
ispirazione
,
il
vino
divenne
per
lui
,
funestamente
in
un
ordine
troppo
inferiore
,
quel
necessario
trasformatore
della
realtà
che
prima
era
stata
la
sua
fantasia
.
Poiché
la
vera
vita
del
Dowson
ebbe
sempre
poco
che
fare
con
le
miserie
materiali
onde
fu
riempita
.
Come
un
contemplativo
orientale
egli
siede
in
ombrosi
fantastici
giardini
pieni
d
'
acque
,
di
alberi
piegati
sotto
il
peso
dei
fiori
,
e
d
'
uccelli
strani
e
muti
;
dall
'
alba
al
tramonto
,
e
dal
tramonto
all
'
alba
;
dimentico
delle
circostanze
e
delle
avversità
,
e
vede
sorgere
intorno
a
sé
e
diventare
realtà
le
figure
dei
propri
sogni
.
Dalle
sue
contemplazioni
tratto
tratto
lascia
cadere
una
parola
,
un
verso
,
e
quelle
che
parevano
le
delusioni
della
sua
vita
si
vedono
trasformate
in
trionfi
di
poesia
:
il
suo
sogno
è
l
'
alchimia
prodigiosa
che
fa
di
ogni
lagrima
una
perla
.
In
tutta
la
sua
poesia
è
diffusa
un
'
aria
di
quieta
sicurezza
da
grande
maestro
:
ogni
verso
fu
certo
meditato
e
distillato
lungamente
ma
è
diritto
e
preciso
come
una
spada
.
La
brevità
della
trattazione
dei
soggetti
,
la
snellezza
della
strofa
,
e
ancora
più
lo
splendore
di
tinte
delle
sue
visioni
fanno
pensare
ad
Anacreonte
.
Anche
Dowson
canta
belle
donne
,
più
care
ai
loro
amanti
e
più
tristi
;
prati
fioriti
,
ma
più
d
'
asfodelo
che
di
mammole
;
e
quanto
ad
Amore
il
suo
non
è
più
Eros
piccolo
coll
'
alucce
d
'
ape
che
punge
coll
'
aculeo
dell
'
ape
,
ma
Amor
Umbratilis
che
dimora
nel
giardino
delle
tenebre
,
e
neppur
sa
cantare
:
u
ma
con
un
liuto
spezzato
va
e
mormora
fra
l
'
erba
del
sepolcreto
"
.
Ha
lo
stesso
abbandono
appassionato
alla
dolcezza
del
presente
;
l
'
Ora
amica
tira
una
splendida
cortina
di
seta
sopra
il
domani
che
s
'
intravede
nemico
.
Omar
Khayyam
ripete
il
ritornello
,
e
sopra
una
nota
più
cupa
.
Anacreonte
ed
Omar
Khayyam
hanno
in
Dowson
un
compagno
assai
più
cupo
d
'
entrambi
ma
degno
di
loro
.
In
The
Pierrot
of
the
Minute
Ernest
Dowson
immagina
un
angolo
delizioso
del
Parco
del
Petit
Trianon
,
dove
presso
un
tempietto
dorico
è
una
statua
di
Cupido
.
E
immagina
che
in
un
crepuscolo
di
estate
giunga
nel
parco
Pierrot
con
le
mani
piene
di
gigli
,
desideroso
di
provare
Amore
,
e
che
s
'
addormenti
presso
la
statua
di
Cupido
dopo
averle
fatto
curiose
libazioni
ed
offerti
i
suoi
fiori
.
Mentre
egli
dorme
scende
una
Vergine
dalla
Luna
e
si
ferma
a
guardarlo
:
Pierrot
la
vede
nel
suo
sogno
,
e
quando
si
sveglia
la
trova
veramente
vicino
a
sé
,
velata
.
Alle
sue
preghiere
ella
toglie
il
velo
;
Pierrot
e
la
Bella
scherzano
insieme
,
ed
egli
s
'
innamora
e
s
'
innamora
sempre
più
.
Le
insegna
strani
giuochi
,
tenta
le
sue
malizie
cercando
di
rubarle
un
bacio
;
ma
frattanto
la
notte
volge
al
termine
;
brevi
sono
le
notti
d
'
estate
!
La
Vergine
deve
ritornare
nella
sua
casa
,
nella
Luna
,
prima
che
il
giorno
sia
alto
:
Pierrot
supplica
e
piange
,
ma
ella
gli
fa
cenno
di
tacere
.
Lo
fa
distendere
sull
'
erba
,
mentre
l
'
alba
s
'
imbianca
,
e
una
musica
celata
nei
boschi
fioriti
imita
i
canti
degli
uccelli
.
Pierrot
si
nasconde
il
volto
fra
le
mani
e
mentre
il
sonno
lo
conforta
la
Vergine
risale
in
cielo
.
Poche
figurazioni
dell
'
anima
moderna
sono
profonde
come
questa
di
Pierrot
,
che
indugia
intorno
ai
beni
finché
li
possiede
,
e
non
si
accorge
completamente
di
loro
che
sul
punto
nel
quale
si
separano
per
sempre
da
lui
.
La
verginità
di
questa
figura
dal
sorriso
doloroso
,
dalla
faccia
infarinata
,
com
'
è
consapevole
del
tormento
che
accompagnerà
l
'
accrescersi
della
sua
esperienza
!
La
donna
scende
sì
dalla
regione
degli
aloni
ma
per
tornarvi
dopo
una
breve
notte
d
'
estate
.
La
terra
non
le
concede
di
restar
di
più
.
Vuole
ella
vivere
la
pura
vita
dell
'
amore
?
Si
allontani
prima
della
luce
precisa
dell
'
alba
.
O
amarsi
ma
lontani
,
nel
sogno
;
o
esser
vicini
e
vedere
struggersi
l
'
amore
.
Ernest
Dowson
è
ignoto
completamente
in
Italia
.
Né
credo
sia
molto
noto
ed
amato
in
Inghilterra
.
L
'
Inghilterra
stenta
a
riconoscere
i
suoi
poeti
.
Sarei
lieto
se
queste
righe
gli
facessero
qualche
amico
fra
noi
.
StampaPeriodica ,
Per
quante
preghiere
abbiamo
rivolte
-
privatamente
e
pubblicamente
-
ai
nostri
contemporanei
essi
non
riescono
a
non
occuparsi
di
noi
.
Il
loro
egoismo
intellettuale
li
porta
involontariamente
a
far
del
rumore
intorno
al
nostro
lavoro
e
potrebbe
accadere
che
le
continue
tentazioni
della
celebrità
ci
distogliessero
da
conquiste
assai
più
grandi
.
Inglesi
e
francesi
,
preti
e
anticlericali
,
socialisti
e
mondani
si
interessano
delle
cose
nostre
con
uno
zelo
che
non
avremmo
mai
sperato
e
non
si
restringono
a
manifestare
il
loro
interesse
col
leggere
ma
anche
collo
scrivere
.
Come
possiamo
noi
impedire
-
in
un
tempo
mancante
di
ogni
censura
-
queste
esplosioni
di
meraviglia
o
di
sdegno
?
Miss
Aelfrida
Tillyard
,
ad
esempio
,
ha
consacrato
al
Fiorentine
Movement
un
intero
articolo
nella
Indipendent
Review
(
aprile
1906
)
e
il
movimento
fiorentino
,
per
essa
,
consiste
nel
Leonardo
e
nei
libri
della
Biblioteca
del
Leonardo
.
Come
fare
a
biasimarla
della
sua
ammirazione
per
noi
tutti
,
anche
se
questa
ammirazione
è
accompagnata
da
qualche
misrepresentation
sopra
le
origini
e
le
attitudini
del
nostro
gruppo
?
E
neppure
possiamo
fare
a
meno
di
ringraziare
Maurice
Muret
il
quale
nel
suo
recente
libro
sulla
Litterature
italienne
d
'
aujourd
-
hui
(
Paris
,
Perrin
)
consacra
un
capitolo
al
Neo
Machiavelisme
fiorentino
(
311
-
315
)
e
proclama
nella
prefazione
:
"
Demain
L
'
Europe
entière
connaitra
le
jeunes
théoriciens
ingenieusement
paradoxaux
du
Leonardo
"
(
p
.
X
.
)
.
Come
resistere
poi
quando
,
in
una
delle
più
importanti
riviste
cattoliche
dell
'
Europa
,
gli
Studi
Religiosi
,
diretti
da
Salvatore
Minocchi
,
leggiamo
a
proposito
del
Leonardo
,
"
il
giovane
e
vitale
periodico
che
ha
già
attirato
la
nostra
attenzione
"
,
queste
parole
:
"
È
un
fatto
che
ci
consola
grandemente
il
vedere
dei
giovani
pieni
d
'
ingegno
,
d
'
energia
,
di
volontà
di
vivere
,
sorgere
separatamente
da
noi
,
indipendentemente
da
noi
,
a
combattere
nello
stesso
campo
con
un
programma
così
simile
al
nostro
:
giovani
che
sono
nauseati
dal
gretto
positivismo
imperante
nella
scienza
e
nella
vita
,
ridotta
a
un
freddo
ed
egoistico
meccanismo
;
giovani
che
vogliono
agire
per
i
grandi
ideali
,
che
credono
nelle
supreme
invisibili
forze
della
vita
e
dell
'
universo
e
tentano
di
raggiungerle
e
di
possederle
"
,
(
Studi
Religiosi
,
a
.
VI
,
1906
,
fasc
.
1
,
p
.
115
)
.
Forse
il
Minocchi
ci
rappresenta
assai
più
vicini
a
lui
di
quel
che
non
siamo
,
ma
non
per
questo
possiamo
negare
le
affinità
e
non
contraccambiare
le
simpatie
.
Del
resto
dal
pericolo
di
apparir
clericali
ci
salvano
i
giornali
socialisti
,
i
quali
,
con
mirabile
diligenza
,
continuano
a
tener
dietro
alle
cose
nostre
.
Nel
"
Tempo
"
(
13
aprile
)
F
.
Momigliano
chiama
la
nostra
"
una
rivista
un
po
'
impertinente
,
un
po
'
stravagante
,
un
po
'
meravigliosa
,
ma
vivace
,
combattiva
ed
originale
"
,
e
nel
"
Lavoro
"
(
25
aprile
)
Giuseppe
Rensi
,
che
pure
è
stata
una
delle
nostre
vittime
,
parla
così
del
Leonardo
:
"
Questa
rivista
,
affascinante
ed
odiosa
nel
medesimo
tempo
,
di
cui
talvolta
saresti
tentato
di
fare
un
livre
de
chevet
,
talaltra
di
gettarla
dalla
finestra
,
ma
che
in
ogni
modo
è
sempre
interessante
,
anche
quando
insolentisce
ed
ingiuria
...
"
e
continua
preconizzando
a
me
in
persona
la
sorte
di
restauratore
italico
della
magia
.
Cosa
più
strana
ancora
:
perfino
Firenze
comincia
ad
accorgersi
che
da
più
di
tre
anni
c
'
è
dentro
le
sue
mura
un
gruppo
di
persone
che
lavorano
e
che
fanno
parlar
di
sé
e
il
Nuovo
Giornale
,
l
'
ultimo
quotidiano
in
data
e
il
primo
in
qualità
,
ha
creduto
bene
di
occupare
due
colonne
e
mezzo
con
un
articolo
del
nostro
Emilio
Cecchi
consacrato
appunto
al
Leonardo
e
agli
ultimi
nostri
libri
(
29
aprile
)
.
Volendo
schermagliare
a
tutti
i
costi
ci
sarebbe
da
ridire
su
alcune
affermazioni
e
valutazioni
del
nostro
amico
ma
siamo
costretti
a
riconoscere
la
sua
serietà
di
analisi
e
i
suoi
sforzi
per
esser
sincero
,
cosa
più
difficile
e
inutile
di
quel
che
non
si
creda
.
Ma
se
Dio
vuole
non
parlano
del
Leonardo
solo
i
benevoli
e
possiamo
finalmente
citare
qualcuno
che
si
fa
beffe
di
noi
.
Si
tratta
di
un
giornaletto
di
Napoli
,
intitolato
,
con
una
certa
mancanza
di
modestia
,
il
"
Libero
Pensiero
"
,
e
che
apre
degli
abbonamenti
di
sostegno
a
Lire
5
l
'
anno
.
Avvertiamo
però
che
l
abbonamento
semplice
costa
lire
1,50
e
che
si
mandano
le
cartoline
vaglia
a
Napoli
,
Via
dell
'
Università
,
n
.
9
.
Nel
n
.
6
dell
'
anno
III
,
di
questo
giornaletto
,
sotto
la
rubrica
Frusta
Letteraria
,
c
'
è
uno
scritterello
intitolato
il
Binomio
del
Leonardo
,
il
quale
vorrebbe
-
credo
-
essere
maligno
e
riesce
invece
,
appena
appena
,
ad
essere
sciocco
.
Non
ne
citeremo
che
l
'
epigrafe
:
Antyciram
navigant
.
È
la
vecchia
,
eterna
,
inevitabile
accusa
di
pazzia
data
a
tutti
quelli
che
non
vogliono
dire
le
cose
che
dicono
tutti
.
Quando
si
decideranno
gli
imbecilli
d
'
Italia
a
trovarne
una
altra
?
StampaPeriodica ,
I
maestri
nella
scienza
della
Yoga
dichiarano
che
la
religione
non
è
solamente
basata
sopra
l
'
esperienza
dei
tempi
antichi
,
ma
che
nessun
uomo
può
essere
religioso
finché
non
abbia
egli
stesso
le
medesime
percezioni
(
sopranormali
)
.
La
Yoga
è
la
scienza
che
insegna
come
ottenere
queste
percezioni
.
È
inutile
parlare
di
religione
prima
di
averle
provate
...
Quale
diritto
ha
l
'
uomo
di
affermare
ch
'
egli
ha
una
anima
se
non
la
sente
,
o
di
dire
che
vi
ha
un
Dio
s
'
egli
non
lo
vede
?
Se
vi
è
un
Dio
egli
deve
vederlo
,
se
vi
è
un
'
anima
egli
deve
percepirla
;
altrimenti
è
meglio
non
credere
.
È
meglio
essere
un
ateo
dichiarato
che
un
ipocrita
...
L
'
uomo
ha
bisogno
della
verità
,
di
sperimentare
la
verità
da
sé
medesimo
,
afferrarla
,
di
realizzarla
,
di
sentirla
entro
il
suo
intimo
cuore
.
Allora
solo
,
dichiarano
i
Veda
,
tutti
i
dubbi
dilegueranno
,
ogni
oscurità
sarà
spazzata
via
,
ogni
tortuosità
raddrizzata
.
"
Oh
voi
,
figli
dell
'
immortalità
,
anche
voi
che
vivete
nella
sfera
più
alta
,
la
via
è
trovata
;
vi
ha
una
via
d
'
uscita
da
tutta
questa
oscurità
,
e
sta
nel
percepire
Colui
che
è
oltre
ogni
oscurità
;
e
non
vi
è
altra
via
"
.
La
scienza
della
Raja
Yoga
si
propone
di
presentare
alla
umanità
un
metodo
pratico
e
scientificamente
elaborato
per
raggiungere
questa
verità
.
In
primo
luogo
,
ogni
scienza
deve
avere
il
suo
metodo
speciale
di
ricerca
.
Se
voi
desiderate
divenire
un
astronomo
,
e
vi
sedete
e
gridate
"
Astronomia
,
astronomia
"
essa
non
vi
verrà
incontro
.
Lo
stesso
dicasi
per
la
chimica
.
Deve
seguirsi
un
certo
metodo
...
S
'
io
vi
facessi
centinaia
di
discorsi
,
essi
non
vi
renderebbero
religiosi
,
fino
a
che
prima
non
praticaste
il
metodo
.
Queste
sono
le
verità
dei
savii
di
tutti
i
tempi
e
di
tutti
i
paesi
,
degli
uomini
puri
ed
altruisti
,
che
non
ebbero
altro
scopo
che
di
fare
del
bene
al
mondo
.
Essi
affermarono
tutti
di
avere
trovato
una
verità
più
elevata
di
quella
che
i
sensi
possono
darci
,
ed
invitano
alla
verifica
.
Essi
vi
dicono
:
prendete
il
metodo
ed
osservatelo
accuratamente
,
e
se
non
troverete
allora
questa
più
alta
verità
,
sarete
in
diritto
di
dichiarare
falsa
l
'
asserzione
;
ma
prima
di
avere
fatto
questo
il
negare
la
verità
di
queste
asserzioni
sarebbe
irragionevole
.
Nell
'
acquisto
della
conoscenza
noi
facciamo
uso
della
generalizzazione
,
e
la
generalizzazione
è
basata
sopra
l
'
osservazione
.
Prima
osserviamo
i
fatti
,
poi
generalizziamo
,
e
quindi
tiriamo
le
nostre
conclusioni
o
principi
.
Non
possiamo
avere
la
conoscenza
della
mente
,
della
natura
interna
umana
,
del
pensiero
,
finché
non
abbiamo
il
potere
di
osservare
i
fatti
che
hanno
luogo
internamente
.
È
molto
facile
osservare
i
fatti
del
mondo
esteriore
e
centinaia
di
strumenti
sono
stati
inventati
per
osservare
ogni
punto
della
natura
,
ma
nel
mondo
interiore
non
troviamo
strumenti
che
ci
soccorrano
.
Pure
noi
sappiamo
che
bisogna
osservare
una
vera
scienza
.
Senza
una
analisi
proporzionata
,
ogni
scienza
sarà
vana
,
pura
teorica
,
ed
è
per
questo
che
tutti
gli
psicologi
hanno
disputato
fra
di
loro
dal
principio
dei
tempi
,
eccettuati
i
pochi
che
trovarono
i
mezzi
di
osservazione
.
La
scienza
della
Raja
Yoga
si
propone
di
dare
agli
uomini
i
mezzi
appropriati
per
osservare
gli
stati
interiori
,
e
lo
strumento
è
la
stessa
mente
.
Il
potere
di
attenzione
della
mente
,
ben
guidato
e
rivolto
verso
il
mondo
interno
,
analizzerà
la
mente
e
ci
illuminerà
i
fatti
.
I
poteri
della
mente
sono
come
i
raggi
di
luce
diffusa
;
quando
vengono
concentrati
essi
illuminano
ogni
cosa
.
Questa
è
la
sola
sorgente
di
conoscenza
che
noi
abbiamo
.
Ognuno
la
adopera
,
tanto
nel
mondo
esterno
,
quanto
nell
'
interno
,
ma
per
lo
psicologo
,
la
osservazione
minuta
che
l
'
uomo
scientifico
apporta
sopra
il
mondo
esterno
,
deve
essere
portata
sopra
il
mondo
interno
,
e
questo
richiede
una
buona
dose
di
pratica
.
Da
bambini
in
poi
ci
è
stato
insegnato
a
fare
attenzione
solo
alle
cose
esterne
,
mai
a
quelle
interne
,
e
la
maggior
parte
di
noi
ha
quasi
perduto
la
facoltà
di
osservare
il
meccanismo
interno
.
Rivolgere
la
mente
,
per
così
dire
,
in
dentro
,
farla
smettere
di
andare
al
di
fuori
,
e
quindi
concentrare
tutti
i
suoi
poteri
,
e
ripiegarli
sopra
la
mente
stessa
,
perché
possa
conoscere
la
sua
propria
natura
,
analizzare
sé
stessa
,
è
duro
lavoro
.
Pure
è
il
solo
mezzo
per
avvicinare
scientificamente
questo
soggetto
.
Vi
è
un
solo
metodo
per
raggiungere
questa
conoscenza
e
si
chiama
concentrazione
...
Quanto
più
concentro
i
miei
pensieri
sopra
l
'
argomento
di
cui
vi
parlo
,
tanta
più
luce
vi
getterò
sopra
.
Voi
mi
seguite
,
ed
afferrate
ciò
che
vi
dico
tanto
più
chiaramente
,
quanto
più
concentrate
i
vostri
pensieri
.
Come
è
stata
acquistata
tutta
la
scienza
del
mondo
,
se
non
con
la
concentrazione
dei
poteri
della
mente
?
La
natura
è
pronta
a
darci
i
suoi
segreti
,
se
noi
sapremo
soltanto
come
bussare
,
come
darle
la
spinta
necessaria
;
ed
il
vigore
e
la
forza
della
spinta
vengono
per
mezzo
della
concentrazione
.
Non
vi
è
limite
al
potere
della
mente
umana
.
Quanto
più
è
concentrata
,
tanto
più
potere
è
apportato
per
influire
su
di
un
punto
;
e
questo
è
il
segreto
.
È
più
facile
concentrare
la
mente
su
cose
esteriori
,
la
mente
va
naturalmente
al
di
fuori
;
ma
nel
caso
di
religione
,
o
psicologia
o
metafisica
,
il
soggetto
e
l
'
oggetto
sono
tutt
'
uno
.
L
'
oggetto
è
interno
,
la
mente
stessa
è
l
'
oggetto
,
ed
è
necessario
studiare
la
mente
stessa
,
con
la
mente
studiare
la
mente
.
Noi
sappiamo
che
esiste
il
potere
della
mente
chiamato
riflessivo
.
lo
vi
parlo
,
ed
intanto
sto
in
disparte
come
se
fossi
un
'
altra
persona
,
e
conosco
e
ascolto
quello
che
dico
.
Voi
lavorate
e
pensate
contemporaneamente
,
e
un
'
altra
parte
della
vostra
mente
sta
allato
e
vede
quello
che
pensate
.
I
poteri
della
mente
dovrebbero
essere
concentrati
e
rivoltati
sopra
di
sé
,
e
come
i
luoghi
più
oscuri
svelano
i
loro
segreti
sotto
i
penetranti
raggi
solari
,
così
questa
mente
concentrata
penetrerà
i
suoi
più
intimi
segreti
.
Così
arriveremo
alla
base
della
credenza
,
alla
vera
genuina
religione
.
Percepiremo
da
noi
stessi
se
abbiamo
un
'
anima
,
se
la
vita
è
di
cinque
minuti
,
oppure
eterna
,
se
vi
è
o
non
vi
è
un
Dio
nell
'
universo
.
Tutto
questo
ci
sarà
rivelato
.
Questo
è
quanto
la
Raja
Yoga
si
propone
di
insegnare
.
La
meta
di
tutti
i
suoi
insegnamenti
sta
nel
come
concentrare
la
mente
e
poi
come
scoprire
i
fatti
nelle
stesse
nostre
menti
,
e
poi
come
generalizzare
questi
fatti
,
e
trarre
da
essi
le
nostre
proprie
conclusioni
.
Essa
non
vi
chiede
quindi
quale
sia
la
vostra
religione
,
se
siate
deisti
o
ateisti
,
cristiani
,
ebrei
,
o
buddisti
.
Noi
siamo
esseri
umani
,
e
tanto
basta
.
Ogni
essere
umano
ha
il
diritto
ed
il
potere
di
andare
in
cerca
di
religione
;
ogni
essere
umano
ha
il
diritto
di
chiedere
alla
ragione
il
perché
,
e
di
darsi
da
se
stesso
una
risposta
alla
domanda
,
se
vorrà
solo
darsene
la
pena
.
StampaQuotidiana ,
A
New
York
è
stato
finalmente
arrestato
il
famigerato
brigante
Giuseppe
Esposito
,
detto
Randazzo
,
che
fu
per
molti
anni
,
insieme
al
capo
brigante
Leone
,
il
terrore
della
Sicilia
.
Preso
ed
incarcerato
,
insieme
a
due
suoi
compagni
,
dopo
accanito
combattimento
con
la
forza
pubblica
,
il
Randazzo
,
mentre
il
5
settembre
1878
dalle
carceri
di
Palermo
veniva
condotto
nella
carrozza
cellulare
alla
corte
d
'
assise
per
essere
giudicato
,
trovò
modo
di
fuggire
e
di
render
vane
le
ricerche
fatte
dall
'
autorità
di
pubblica
sicurezza
d
'
Italia
.
Si
pensò
allora
che
poteva
essersi
rifugiato
all
'
estero
,
e
più
probabilmente
in
America
.
Si
mandò
il
ritratto
del
feroce
quanto
audace
malfattore
a
tutte
le
autorità
estere
di
polizia
,
alle
quali
non
si
cessò
mai
di
raccomandare
la
pratica
.
Il
Randazzo
.
veniva
finalmente
arrestato
circa
quindici
giorni
or
sono
a
New
York
.
Il
ministero
dell
'
interno
,
informatone
tosto
,
ha
disposto
perché
due
carabinieri
si
rechino
in
America
per
prendervi
in
consegna
il
famoso
brigante
e
lo
riconducano
in
Palermo
,
ove
sarà
giudicato
.
La
spesa
che
costerà
al
Governo
l
'
arresto
ed
il
ritorno
in
Italia
del
Randazzo
.
non
sarà
minore
di
L
.
30.000
.
I
due
carabinieri
s
'
imbarcheranno
nella
settimana
per
New
York
.
StampaQuotidiana ,
L
Amministrazione
delle
ferrovie
meridionali
ha
disposto
degli
studi
per
mettere
in
servizio
quanto
prima
sulle
linee
calabro
-
sicule
,
delle
vetture
a
letto
,
di
cui
fin
qui
si
è
lamentata
la
mancanza
su
queste
strade
ferrate
.
StampaQuotidiana ,
Da
alcune
settimane
corre
sulla
strada
ferrata
da
Londra
a
Brighton
un
treno
rapido
composto
da
una
serie
di
salotti
e
di
camere
ammobigliate
con
molta
eleganza
,
illuminate
a
luce
elettrica
.
Il
viaggiatore
può
passeggiare
da
capo
a
fondo
il
treno
,
nel
quale
si
trovano
sale
di
lettura
,
fumoir
,
restaurant
,
gabinetto
di
toeletta
,
tutto
insomma
come
in
un
albergo
di
prim
'
ordine
.
L
'
illuminazione
s
'
ottiene
col
mezzo
di
ottanta
accumulatori
Faure
,
posti
alle
due
estremità
del
treno
e
di
lampade
Edison
distribuite
nei
vagoni
.
Gli
accumulatori
si
caricano
ogni
sera
alla
stazione
Vittoria
,
servendosi
di
una
piccola
macchina
dinamo
elettrica
.
Una
manovella
che
può
mettere
in
comunicazione
le
lampade
con
gli
accumulatori
o
interruttori
,
o
interrompere
la
corrente
permette
di
accendere
o
spegnere
a
volontà
ed
istantaneamente
le
lampade
,
ciascuna
delle
quali
è
munita
di
un
apparecchio
speciale
con
cui
si
può
isolarla
dal
circuito
e
quindi
spegnerla
o
accenderla
come
meglio
piace
.
StampaQuotidiana ,
Un
anno
fa
un
telefono
era
collocato
fra
Manchester
e
Liverpool
.
Era
una
linea
telefonica
particolare
posta
a
spese
di
una
grande
manifattura
di
Manchester
.
L
'
ufficio
postale
stabilì
ora
tra
codeste
due
città
inglesi
un
doppio
filo
telefonico
ad
uso
degli
abbuonati
che
hanno
già
sottoscritto
in
grandissimo
numero
a
questo
meraviglioso
modo
di
comunicazione
verbale
.
La
distanza
tra
le
due
città
non
è
minore
di
50
chilometri
:
si
tratta
pure
di
stabilire
un
servizio
telefonico
fra
Parigi
e
Versailles
.
StampaQuotidiana ,
Abbiamo
visitato
con
piacere
l
'
ufficio
centrale
telefonico
impiantato
fra
noi
sotto
la
direzione
dell
'
egregio
cav
.
Salmeri
.
Son
veramente
da
vedersi
i
vari
apparati
ed
il
modo
come
funzionano
i
numerosi
fili
che
sono
sparsi
in
gran
parte
della
città
e
mettono
in
comunicazione
l
'
ufficio
centrale
e
i
vari
abbonati
.
È
un
vero
prodigio
della
scienza
.
Noi
crediamo
che
questa
rete
telefonica
sarà
maggiormente
estesa
essendo
grande
la
utilità
che
se
ne
può
ricavare
.
StampaQuotidiana ,
Non
è
guari
da
che
una
giovine
coppia
si
presentò
nell
'
albergo
...
Erano
due
novelli
sposi
,
che
venivano
a
passare
la
luna
di
miele
.
Siccome
le
stanze
eran
tutte
affittate
,
il
proprietario
,
uomo
di
risorse
.
aveva
fatto
levare
le
bagnarole
dalla
sua
gran
sala
da
bagno
e
ne
avea
fatto
una
camera
da
letto
molto
ben
messa
.
Questa
camera
toccò
ai
nuovi
maritati
.
Durante
la
notte
,
la
giovane
sposa
,
volendo
chiamare
una
delle
inservienti
,
cerca
con
la
mano
nell
'
oscurità
il
cordone
del
campanello
,
ed
allorché
crede
d
'
averlo
toccato
,
tira
con
forza
.
Disgraziatamente
si
era
sbagliata
,
giacché
avea
messa
la
mano
sulla
corda
di
una
doccia
al
di
sopra
della
sua
testa
.
Immediatamente
un
diluvio
di
acqua
ghiacciata
,
capace
di
raffreddare
lo
stesso
entusiasmo
di
due
giovani
sposi
,
cade
con
fracasso
spaventevole
sulla
testa
dei
medesimi
.
Si
può
facilmente
immaginare
il
comico
spettacolo
di
questi
due
sfortunati
agitantisi
nell
'
oscurità
.
Il
marito
spaventato
allunga
alla
sua
volta
il
braccio
e
s
'
impossessa
con
frenesia
dell
'
estremità
di
un
altro
cordone
pendente
dalla
sua
parte
e
lo
tira
col
massimo
furore
.
Per
tutta
risposta
un
diluvio
d
'
acqua
,
questa
volta
bollente
,
cade
a
rovesci
.
Degli
urli
escono
dalla
camera
dei
poveri
sposi
,
quando
i
domestici
accorrono
e
sfondano
la
porta
.
Veggono
la
sala
a
metà
piena
d
'
acqua
e
la
giovine
sposa
montata
come
una
scimmia
sulla
schiena
del
marito
,
che
grida
come
un
ossesso
,
mentre
il
povero
uomo
cercava
a
tentoni
la
porta
fra
le
tenebre
.
Quale
prima
notte
di
nozze
?
Oh
!
...
Qual
prima
notte
di
nozze
.
StampaQuotidiana ,
Verso
le
quattro
pomeridiane
di
mercoledì
il
comm
.
Emanuele
Notarbartolo
di
San
Giovanni
,
Direttore
generale
del
Banco
di
Sicilia
,
accompagnato
da
due
campieri
armati
si
dirigeva
a
cavallo
dal
paese
di
Sciara
alla
stazione
ferroviaria
omonima
per
far
ritorno
a
Palermo
col
treno
che
di
colà
passa
alle
sei
pomeridiane
.
Ad
una
svolta
della
strada
un
carabiniere
e
quattro
bersaglieri
intimarono
loro
di
fermarsi
spianando
i
fucili
.
Il
comm
.
Notarbartolo
credendo
forse
che
quei
militari
l
'
avessero
preso
per
un
sequestrato
in
mezzo
a
due
briganti
,
affrettavasi
ad
assicurare
la
pattuglia
che
quei
due
erano
suoi
familiari
,
che
peraltro
avevano
i
permessi
d
'
armi
in
regola
.
Fu
loro
intimato
di
scendere
da
cavallo
e
di
mostrar
questi
permessi
.
Obbedito
all
'
ingiunzione
il
Notarbartolo
e
i
suoi
due
familiari
furono
in
un
batter
d
'
occhi
disarmati
.
Questi
ultimi
furono
fatti
ritornare
al
paese
e
il
Notarbartolo
fu
bendato
e
condotto
via
da
quei
malandrini
che
si
eran
affrettati
a
svestirsi
delle
mentite
divise
.
Pare
che
pel
riscatto
si
domandino
75.000
lire
.
Finora
nulla
si
sa
intorno
alla
sorte
del
sequestrato
.
Noi
facciam
voti
che
egli
possa
in
breve
esser
restituito
alla
famiglia
sano
ed
incolume
e
con
noi
fan
questi
voti
tutti
coloro
che
nel
Notarbartolo
stimano
la
fermezza
del
carattere
e
le
doti
personali
.
Dopoché
i
briganti
si
furono
impadroniti
del
commendatore
Notarbartolo
,
lo
condussero
in
un
boschetto
ed
ivi
gli
fecero
sapere
che
essi
non
avevano
avuto
la
intenzione
di
sequestrar
lui
ma
il
figlio
del
Principe
.
Gli
dissero
inoltre
che
la
taglia
da
loro
pretesa
era
di
lire
75.000
al
che
Notarbartolo
replicava
non
potere
in
alcun
modo
pagare
sì
vistosa
somma
.
I
briganti
insistettero
perché
egli
scrivesse
alla
famiglia
.
Il
Notarbartolo
per
far
che
questa
fosse
informata
del
fatto
scrisse
e
consegnò
il
suo
biglietto
e
un
anello
che
portava
sempre
al
dito
ad
una
delle
due
persone
che
lo
accompagnava
,
la
quale
li
recò
alla
famiglia
la
stessa
sera
del
dodici
a
mezzanotte
.
La
dimani
il
13
col
treno
delle
sei
e
cinquantacinque
ant
.
questa
stessa
persona
partiva
con
la
somma
di
7.600
lire
in
oro
,
ma
tornava
tosto
con
la
risposta
che
i
briganti
esigevano
il
pagamento
dell
'
intera
taglia
prima
di
lasciar
libero
il
sequestrato
.
Parecchi
giorni
durarono
le
trattative
che
ebbero
termine
col
rilascio
del
comm
.
Notarbartolo
dietro
il
pagamento
della
somma
di
L
.
51.000
,
25.000
delle
quali
in
oro
.
Arrivo
del
Comm
.
Notarbartolo
.
Ieri
alle
4
sparsasi
la
voce
che
il
comm
.
Notarbartolo
dovesse
arrivare
col
treno
delle
8,05
pomeridiane
molte
delle
persone
accorse
approfittando
del
treno
in
partenza
alle
5,35
pomeridiane
andarono
ad
incontrarlo
ad
Altavilla
da
dove
tornarono
insieme
a
lui
.
Sin
dalle
7,30
la
stazione
di
Palermo
era
piena
di
distintissime
persone
che
volevan
tutte
essere
le
prime
a
salutare
l
'
amico
o
il
parente
affezionato
,
il
distinto
cittadino
.
Entrato
il
treno
nella
stazione
,
il
primo
a
scendere
da
un
compartimento
di
prima
classe
fu
il
comm
.
Notarbartolo
,
il
quale
preso
a
braccia
dagli
amici
si
diresse
a
grandissimo
stento
verso
la
porta
di
uscita
,
dove
attendevalo
la
carrozza
che
doveva
condurlo
a
casa
.
Descrivere
l
'
accoglienza
che
gli
fu
fatta
è
impossibile
;
le
grida
di
viva
Notarbartolo
!
erano
imponentissime
,
la
commozione
degli
astanti
immensa
.
La
via
Merlo
dove
sta
il
comm
.
Notarbartolo
,
era
illuminata
a
lampioncini
,
la
carrozza
poté
percorrerla
a
stento
tanta
era
la
folla
che
aspettava
per
vederlo
;
finalmente
riuscì
a
penetrare
nel
cortile
del
palazzo
Merlo
,
dove
fu
seguita
da
un
grandissimo
numero
di
carrozze
che
gli
conducevano
dalla
stazione
i
parenti
ed
amici
.
Sul
tardi
il
comm
.
Notabartolo
dovette
affacciarsi
al
balcone
per
ringraziare
i
cittadini
che
accalcati
nella
strettissima
via
Merlo
lo
salutavano
con
le
grida
di
evviva
Notarbartolo
e
con
ripetuto
batter
di
mani
.