StampaQuotidiana ,
Distratta
dalle
manifestazioni
della
politica
estera
(
cronaca
e
dichiarazioni
del
Governo
,
cerimonie
e
festeggiamenti
)
,
l
'
opinione
pubblica
in
questi
giorni
non
ha
avuto
modo
di
soffermarsi
sufficientemente
sulle
decisioni
dell
'
ultimo
Gran
Consiglio
Fascista
relativo
al
movimento
sindacale
.
Eppure
da
esse
risultano
definiti
i
tre
principi
fondamentali
di
quello
che
dovrà
essere
in
seguito
la
Magna
Charta
dell
'
organizzazione
nazionale
della
produzione
e
del
lavoro
e
stabilire
la
nuova
funzione
politica
delle
varie
forze
sociali
della
Nazione
,
sebbene
per
ora
rappresenti
una
sistemazione
meramente
volontaria
e
spontanea
delle
varie
posizioni
che
professano
di
ispirarsi
alla
dottrina
nazionale
.
Tali
principi
si
determinano
così
:
1
)
Riconoscimento
della
libertà
e
della
pluralità
sindacale
.
2
)
Coordinamento
dell
'
azione
sindacale
e
delle
grandi
organizzazioni
economiche
sotto
l
'
egida
del
partito
Fascista
.
3
)
Istituzione
dei
Consigli
Tecnici
,
nuovi
organi
integratori
e
rappresentativi
,
agli
effetti
della
politica
tecnica
,
delle
organizzazioni
economiche
,
siano
aziendali
che
professionali
,
colle
rappresentanze
dei
grandi
istituti
civili
e
morali
del
Paese
.
Fra
i
tre
principi
intercede
un
vincolo
logico
che
non
è
possibile
violare
senza
distruggere
l
'
intero
sistema
,
l
'
economia
del
quale
implica
la
sovrapposizione
di
principio
politico
nazionale
,
a
tutte
le
attività
del
Paese
,
aderenti
al
movimento
fascista
,
individuate
sulla
base
delle
rispettive
organizzazioni
e
istituzioni
.
Non
può
sfuggire
la
grande
importanza
del
passo
che
in
tal
modo
si
viene
a
compiere
sulla
faticosa
via
della
ricostruzione
nazionale
.
Se
vi
è
cosa
assolutamente
indispensabile
e
urgente
nelle
presenti
condizioni
dell
'
economia
italiana
,
esaurita
dai
sacrifizi
della
guerra
e
profondamente
dissestata
dagli
esperimenti
demagogici
del
dopo
-
guerra
,
essa
è
per
l
'
appunto
la
creazione
di
un
sistema
disciplinare
per
cui
le
diverse
forze
produttrici
si
impegnino
in
una
collaborazione
volonterosa
e
sincera
diretta
a
liberare
per
sempre
l
'
erario
pubblico
dal
compito
estenuante
e
corruttore
di
coprire
il
deficit
dell
'
industria
e
a
restituire
gradatamente
all
'
attrezzatura
di
questa
anche
la
capacità
di
affrontare
il
mercato
internazionale
.
Si
tratta
insomma
di
frenare
l
'
anarchia
nella
materia
sociale
e
di
ristabilire
l
'
osservanza
di
quei
due
fatali
termini
della
realtà
che
sono
il
bilancio
finanziario
e
il
bilancio
economico
,
la
cui
sintesi
esprime
l
'
obbiettivo
della
politica
tecnica
nazionale
.
Strumento
indispensabile
a
raggiungere
simile
risultato
è
il
Sindacalismo
Nazionale
,
meravigliosa
istituzione
del
pensiero
italiano
contemporaneo
,
Sindacalismo
plurimo
e
integratore
avente
la
sua
potenza
attrattiva
e
coesiva
nella
funzione
degli
elementi
intellettuali
.
Attraverso
i
Consigli
Tecnici
,
esso
completa
il
proprio
organismo
colle
emanazioni
di
ogni
altra
attività
organizzata
del
Paese
e
assurge
alla
direzione
della
società
nazionale
,
maturando
una
nuova
coscienza
italiana
essenzialmente
«
politica
»
,
cioè
civica
,
nel
senso
etimologico
della
parola
,
e
quindi
«
nazionale
»
,
da
quando
la
città
è
divenuta
Stato
.
L
'
utopia
democratica
aveva
negato
il
carattere
politico
dello
Stato
,
pretendendo
di
sostituirvi
gli
uffici
di
una
mera
funzione
giuridica
distributiva
.
La
finalità
della
giustizia
,
essenzialmente
individuale
ed
astratta
,
aveva
sopraffatto
il
senso
della
conversazione
collettiva
e
delle
utilità
generali
e
cioè
il
senso
della
vera
politica
.
Lo
Stato
liberale
,
Stato
neutro
apatico
e
incolore
,
non
aveva
più
fede
e
non
aveva
quasi
nemmeno
più
legge
,
o
,
almeno
non
era
più
capace
di
imporne
una
.
Esso
aveva
proclamato
il
proprio
indifferentismo
per
tutti
i
partiti
,
e
così
si
era
interdetto
anche
il
diritto
di
avere
una
propria
opinione
politica
da
propugnare
o
da
difendere
.
Nel
costume
e
nelle
opinioni
esso
aveva
travisato
il
fenomeno
politico
,
riducendolo
al
solo
aspetto
elettorale
.
Alle
esigenze
elettorali
,
supreme
ed
uniche
esigenze
della
sua
vita
,
il
regime
democratico
aveva
sacrificato
il
rispetto
di
ogni
idealità
nazionale
e
di
ogni
realtà
economica
e
finanziaria
,
precipitando
alla
dissoluzione
.
Orbene
,
nel
sistema
nazionale
,
essenzialmente
organico
,
realistico
,
e
corporativo
e
istituzionale
,
si
istabilisce
il
senso
politico
e
l
'
autorità
integrale
dello
Stato
.
Gli
organizzatori
della
produzione
e
i
dirigenti
della
cultura
,
attraverso
esso
,
sono
chiamati
ad
assumere
la
responsabilità
diretta
della
società
italiana
,
e
anzitutto
quella
di
educarla
al
processo
analitico
dei
suoi
problemi
e
a
imprimerle
quella
«
forma
tecnica
»
che
completerà
le
funzioni
rappresentative
del
parlamento
a
base
numerica
e
risulterà
ad
una
sintesi
,
indubbiamente
più
completa
e
più
realistica
di
quella
effettuata
nelle
assise
,
esclusivamente
ideologiche
e
passionali
,
dello
Stato
democratico
.
Dall
'
ultima
decisione
del
Gran
Consiglio
questi
termini
sono
stati
esplicitamente
fissati
.
Da
essi
risultano
i
lineamenti
del
futuro
Stato
nazionale
e
su
di
essi
il
controllo
è
stato
affidato
«
al
Partito
Fascista
»
costituito
a
centro
ispiratore
del
relativo
movimento
.
Giova
pertanto
confidare
che
il
«
Partito
»
sarà
all
'
altezza
del
compito
e
manterrà
sempre
chiara
la
coscienza
dei
suoi
obbiettivi
e
dei
suoi
doveri
.
Quello
che
oggi
accade
in
Italia
,
ha
una
notevole
rassomiglianza
colla
situazione
dell
'
Impero
Romano
nel
IV
Secolo
.
Come
allora
si
verifica
la
coesistenza
di
due
sistemi
,
di
due
macchine
politiche
,
ispirate
a
due
concezioni
diverse
e
volgentesi
lentamente
verso
la
reciproca
compenetrazione
.
Nel
fatto
«
il
Partito
Fascista
»
deve
essere
ben
altra
cosa
dei
soliti
partiti
a
funzione
elettorale
,
caratteristici
dell
'
ambiente
democratico
.
Esso
è
una
specie
di
antistato
,
o
,
se
meglio
si
vuole
,
un
«
doppione
di
Stato
»
;
complesso
e
completo
,
colla
sua
milizia
,
e
i
suoi
istituti
di
propaganda
,
le
sue
entità
amministrative
ed
economiche
e
sopra
tutto
le
istituzioni
rappresentative
del
suo
contenuto
sindacale
,
gli
organi
,
insomma
,
della
nuova
politica
nazionale
della
produzione
e
del
lavoro
.
Accanto
ad
esso
esiste
e
funziona
ancora
una
serie
di
poteri
ufficiali
,
gli
uffici
del
Governo
,
tutta
la
carcassa
insomma
del
vecchio
Stato
democratico
,
così
come
accanto
alla
Chiesa
,
sistemata
nella
sua
gerarchia
episcopale
,
nei
suoi
concili
,
nelle
sue
opere
e
nel
suo
patrimonio
,
continuavano
ancora
sotto
i
successori
di
Costantino
,
il
loro
ritmo
automatico
le
dignità
civili
e
militari
dell
'
impero
pagano
.
E
il
paragone
tra
il
Fascismo
,
inteso
quale
complesso
del
movimento
nazionale
,
e
la
chiesa
,
in
questo
speciale
profilo
,
ha
infatti
questo
grande
fondamento
di
verità
,
che
si
tratta
oggi
per
il
Fascismo
,
come
allora
per
la
Chiesa
,
di
due
manifestazioni
compiute
di
vita
,
compiute
nello
spirito
e
nella
materia
,
accanto
alle
quali
sopravviveva
e
sopravvive
soltanto
la
spoglia
morta
,
l
'
armatura
vuota
di
un
'
esistenza
finita
.
Elevatissima
è
la
missione
oggi
affidata
al
Partito
Fascista
.
Esso
esige
che
gli
uomini
posti
alla
direzione
posseggano
lo
sguardo
e
il
cuore
così
grandi
da
comprendere
l
'
immensa
vastità
degli
orizzonti
nazionali
e
l
'
immensa
passionalità
delle
energie
che
fervono
in
tutti
gli
strati
del
Paese
.
L
'
opera
della
creazione
del
nuovo
Stato
nazionale
è
ormai
in
marcia
e
non
può
essere
più
abbandonata
.
Essa
deve
gradualmente
,
ma
inesorabilmente
,
raggiungere
il
suo
punto
matematico
,
nell
'
assoluta
identificazione
del
sistema
fascista
collo
Stato
e
colla
Nazione
.
Ed
è
ben
naturale
(
e
doveroso
anzi
)
che
questa
suprema
necessità
si
adempia
sotto
la
guida
del
Partito
Fascista
per
eliminare
il
pericolo
,
che
la
rivoluzione
fascista
,
la
quale
corrisponde
a
improrogabili
esigenze
della
nostra
società
politica
,
possa
venire
tentata
dalle
situazioni
estranee
al
Partito
Fascista
,
e
quindi
svisata
nel
suo
spirito
o
allontanata
dai
suoi
obbiettivi
.