StampaQuotidiana ,
Il
nostro
eccellente
amico
Price
,
redattore
politico
di
quel
londinese
Daily
Mail
che
improvvisamente
ci
mostra
un
volto
amico
dopo
anni
di
ostilità
non
celata
,
dopo
anni
di
campagna
giornalistica
contro
l
'
affermazione
dell
'
Italia
in
Adriatico
,
ha
avuto
il
piacere
di
lasciarsi
dire
dal
Presidente
italiano
queste
(
ed
altre
non
meno
definitive
)
cose
:
«
Era
ben
tempo
che
qualcuna
di
queste
piccole
nazioni
balcaniche
imparasse
che
l
'
Italia
non
è
uno
Stato
insignificante
,
di
pochi
milioni
di
abitanti
,
ma
una
grande
Potenza
,
forte
di
una
sua
propria
forza
»
.
Questo
discorso
fatto
ai
minori
con
un
linguaggio
così
preciso
ha
un
valore
doppio
:
ha
,
oltre
quello
intrinseco
,
anche
il
valore
esterno
di
essere
rivolto
ad
Atene
,
e
quindi
a
qualunque
altra
nazione
balcanica
,
attraverso
un
organo
importante
della
opinione
pubblica
britannica
:
esso
è
perciò
un
discorso
fatto
in
via
pregiudiziale
anche
alle
maggiori
potenze
,
anche
alle
grandissime
,
anche
insomma
all
'
Inghilterra
.
L
'
abilità
diplomatica
del
Presidente
ha
,
oltre
tutto
,
la
caratteristica
di
essere
un
'
abilità
non
segreta
:
non
segreta
nella
sostanza
,
non
timida
nelle
manifestazioni
.
Questo
uomo
singolare
e
potente
nomina
le
cose
con
il
loro
nome
e
definisce
i
propri
sentimenti
tali
quali
;
essi
si
definiscono
entro
di
lui
;
l
'
intervista
con
Price
è
un
documento
insigne
di
diplomazia
,
come
dire
,
scoperta
;
noi
seguiamo
,
modestamente
,
l
'
esempio
del
nostro
uomo
di
Stato
.
Andiamo
al
sodo
:
non
è
concepibile
che
il
Governo
rassegnatamente
sopporti
che
la
Lega
delle
Nazioni
diventi
lo
strumento
mediante
il
quale
Potenze
egemoniche
possano
impedire
all
'
Italia
di
affermarsi
nel
Mediterraneo
orientale
come
grande
Potenza
alla
quale
deve
essere
tributato
rispetto
completo
ed
indiminuibile
.
Quando
Mussolini
dice
che
la
Lega
non
è
competente
a
giudicare
questa
circostanza
solo
apparentemente
episodica
,
quando
dimostra
che
nello
statuto
della
Lega
non
è
compreso
il
diritto
della
Lega
stessa
ad
intervenire
in
casi
nei
quali
una
grande
Potenza
deve
difendere
il
proprio
prestigio
ed
il
proprio
onore
,
dice
e
dimostra
che
la
Lega
non
deve
costituire
in
mano
altrui
un
'
arma
per
impedire
il
fatale
sviluppo
della
politica
italiana
.
E
poiché
egli
è
«
l
'
uomo
che
agisce
nell
'
Europa
che
chiacchiera
»
,
dice
queste
cose
definendo
la
linea
teorica
della
nostra
azione
,
e
contemporaneamente
le
dimostra
applicandole
e
praticandole
.
La
lega
,
e
per
essa
ed
in
essa
le
qualsiasi
Potenze
che
vorrebbero
giovarsene
ai
fini
di
una
loro
politica
particolare
,
debbono
rassegnarsi
ad
assistere
alla
nostra
azione
autonoma
,
debbono
rinunciare
ad
intervenire
contro
l
'
Italia
e
in
difesa
della
Grecia
;
la
Lega
questa
volta
non
farà
della
politica
,
non
farà
la
politica
dei
suoi
più
cospicui
componenti
.
Premesso
dunque
che
essa
tende
sostanzialmente
a
svolgere
un
'
azione
che
per
il
fatto
stesso
che
si
delinea
fin
da
ora
è
già
iniziata
,
ne
deriva
che
la
incompetenza
sua
è
non
solo
giuridica
ma
anche
morale
e
politica
,
ne
deriva
che
un
suo
tentativo
di
intromissione
sarebbe
considerato
dall
'
Italia
come
illecito
;
l
'
Italia
non
si
presterebbe
,
e
potrebbe
arrivare
fino
ad
abbandonare
la
Lega
,
fino
insomma
all
'
applicazione
di
qualunque
misura
che
fosse
necessaria
a
salvare
l
'
autonomia
ed
il
prestigio
italiano
.
Lo
spirito
pubblico
nel
nostro
paese
è
in
questa
circostanza
superbo
;
la
compattezza
è
completa
;
i
giornali
di
opposizione
sono
stretti
intorno
al
Governo
,
non
solo
perché
deliberatamente
abbiano
deciso
di
dare
agli
stranieri
spettacolo
di
integrità
nazionale
,
ma
soprattutto
ed
è
questo
il
risultato
massimo
degli
otto
mesi
di
governo
di
Mussolini
perché
non
possono
più
spiritualmente
sottrarsi
all
'
atmosfera
patriottica
creata
dal
Fascismo
,
perché
il
nazionalismo
è
in
atto
dal
momento
che
l
'
individuo
si
fonde
nella
collettività
nazionale
,
perché
non
possono
più
concepire
l
'
onore
della
Patria
diversamente
da
noi
,
perché
insomma
è
avvenuta
nello
spirito
degli
oppositori
almeno
in
questa
circostanza
la
fatale
conversione
che
sarà
domani
la
loro
nuova
vita
;
Mussolini
cambia
e
redime
l
'
anima
degli
italiani
;
Dio
benedica
e
salvi
sempre
il
maraviglioso
missionario
,
restauratore
della
religione
patria
.
Ora
dico
che
la
così
detta
«
opinione
pubblica
»
,
che
stavolta
è
spirito
nazionale
intatto
e
compatto
,
ha
avvertito
immediatamente
che
l
'
episodio
italo
-
greco
ha
una
grande
portata
politica
,
è
la
circostanza
nella
quale
l
'
Italia
,
purché
sia
sola
,
purché
non
abbia
aiuto
straniero
,
purché
non
ricorra
a
mezzi
di
indiretta
,
artificiale
e
diplomatica
pressione
,
purché
adoperi
la
sola
propria
forma
individuale
e
risolva
la
vertenza
a
beneficio
del
suo
proprio
onore
soltanto
e
del
suo
proprio
prestigio
soltanto
,
purché
insomma
«
da
sola
»
imponga
alla
Grecia
la
sottomissione
,
risolleverà
definitivamente
il
proprio
prestigio
e
ristabilirà
per
lunghissimo
tempo
il
peso
reale
della
sua
propria
forza
reale
nel
Mediterraneo
orientale
e
nei
Balcani
.
Questo
il
Presidente
ha
avvertito
con
rapidità
fulminea
,
quale
hanno
solo
gli
uomini
destinati
a
reggere
e
rendere
felici
e
potenti
i
grandi
popoli
;
questo
hanno
avvertito
con
uguale
rapidità
tutti
gli
italiani
,
pervasi
dal
nuovo
spirito
di
nazionalità
resuscitato
dalla
commovente
e
giovanile
paternità
spirituale
di
Lui
;
questa
è
diventata
la
volontà
Sua
;
noi
non
siamo
con
Mussolini
,
ma
in
Mussolini
;
Egli
non
è
con
noi
e
per
noi
,
ma
è
noi
.
Contro
questa
volontà
unanime
,
cioè
contro
questa
unanime
certezza
che
la
circostanza
è
definitiva
per
il
ristabilimento
del
nostro
prestigio
orientale
,
si
è
destata
l
'
avversa
ed
opposta
sensibilità
orientale
ed
imperiale
dell
'
Inghilterra
,
la
quale
ricorre
alla
Lega
non
solo
contro
il
pericolo
inesistente
di
un
conflitto
,
ma
soprattutto
contro
il
pericolo
esistente
e
certo
di
una
restaurazione
inevitabile
della
forza
italiana
in
Oriente
.
E
l
'
Inghilterra
ricorre
alla
Lega
,
come
allo
strumento
internazionale
nel
quale
essa
dispone
di
forza
preponderante
,
perché
la
Lega
regoli
la
vertenza
estraneamente
al
nostro
interesse
maggiore
e
più
vitale
,
la
regoli
insomma
in
modo
che
attraverso
il
componimento
della
vertenza
l
'
Italia
non
possa
affermare
la
propria
individualità
di
grande
Potenza
tra
l
'
Egeo
e
Costantinopoli
.
A
questo
punto
la
parola
«
incompetenza
»
non
è
che
la
classifica
formale
che
noi
diamo
al
tentativo
di
ingerenza
della
Lega
pseudo
internazionale
,
tentativo
condotto
in
nome
di
una
politica
particolare
e
specifica
.
Appello
alla
Lega
,
no
;
noi
in
una
Lega
che
tentasse
malgrado
il
nostro
rifiuto
di
agire
contro
di
noi
,
no
.
La
soluzione
di
questa
vertenza
con
gli
assassini
di
Janina
è
un
fatto
di
politica
nazionale
italiana
,
e
come
tale
va
risolto
e
come
tale
va
chiuso
dall
'
Italia
ed
esclusivamente
dall
'
Italia
.