StampaQuotidiana ,
Mussolini
ha
trebbiato
il
primo
grano
di
Sabaudia
,
come
l
'
anno
scorso
quello
di
Littoria
,
come
l
'
anno
venturo
trebbierà
il
grano
di
Pontinia
.
Lo
abbiamo
visto
anche
mietere
alla
Rocca
delle
Caminate
...
A
noi
il
gesto
del
Capo
piace
per
l
'
umanità
che
contiene
,
per
il
significato
e
l
'
ammaestramento
che
ne
derivano
.
Chi
voglia
considerarlo
come
un
puro
aneddoto
per
adornarne
la
storia
di
domani
,
vuol
dire
che
non
sa
o
non
sente
come
nella
sua
semplicità
ed
immediatezza
esso
riassuma
tutta
una
serie
di
leggi
e
provvedimenti
meglio
che
non
facciano
sei
mesi
di
discussioni
parlamentari
,
e
ne
sia
naturalmente
più
efficace
.
E
come
il
termometro
di
un
clima
storico
.
Esso
rappresenta
nel
modo
più
icastico
e
persuasivo
la
volontà
del
Capo
del
popolo
di
scendere
tra
il
popolo
e
di
sollevare
a
sé
il
popolo
,
la
messa
in
valore
e
in
mostra
nella
vita
nazionale
delle
virtù
e
dei
meriti
del
lavoratore
della
terra
,
la
celebrazione
della
sana
fatica
umana
,
in
pieno
sole
,
contro
tutte
le
aberrazioni
e
le
fantasie
crepuscolari
.
Mussolini
non
abbandona
il
suo
popolo
,
il
popolo
dal
quale
è
nato
,
ma
lo
sostiene
,
lo
conforta
e
lo
eleva
.
Questi
sono
i
tempi
nuovi
,
questa
è
la
nuova
Italia
.
Noi
ricordiamo
come
appunto
nell
'
ora
di
più
duro
travaglio
il
contadino
fosse
abbandonato
a
se
stesso
.
Questi
mesi
di
giugno
e
luglio
portavano
molte
tempeste
sui
campi
.
Il
tempo
della
raccolta
che
doveva
essere
come
oggi
è
il
tempo
della
più
salda
concordia
di
animi
e
di
braccia
,
era
invece
il
tempo
del
dissidio
e
della
febbre
.
Dai
villaggi
posti
tra
l
'
oliveto
e
i
giardini
,
dove
la
coltivazione
del
grano
era
scarsa
,
i
contadini
emigravano
verso
le
grandi
terre
frumentarie
,
per
potere
in
poche
settimane
di
un
lavoro
schiacciante
rifarsi
della
lunga
disoccupazione
invernale
;
e
il
gruzzolo
qualche
volta
lo
riportavano
,
ma
spesso
anche
la
terzana
e
una
bisaccia
colma
soltanto
di
delusioni
.
Per
molti
anni
abbiamo
assistito
a
scene
di
saccheggio
o
di
abbandono
.
Abbiam
veduto
padroni
caparbi
e
contadini
sconsigliati
.
Quelli
per
non
cedere
a
richieste
che
parevano
imposizioni
rifiutavano
di
venire
a
patti
,
e
questi
,
sostenuti
dalla
stagione
che
lavorava
per
essi
,
incrociavano
le
braccia
.
La
falciatura
non
può
essere
rimandata
quando
vien
la
canicola
.
Ogni
giorno
che
passa
è
prodotto
perduto
.
Gli
acquazzoni
allettano
la
messe
,
il
solleone
la
sgranella
.
E
quei
contadini
,
quei
padroni
,
trincerati
nelle
loro
posizioni
,
affrettavano
la
rovina
.
Allora
potevano
diventare
anche
una
salvezza
quegli
altri
malanni
che
erano
le
invasioni
delle
terre
.
Tempi
passati
,
tempi
che
non
torneranno
più
...