StampaPeriodica ,
I
Un
vaso
è
posto
davanti
a
me
sulla
tavola
.
Se
io
voglio
toccarlo
bisogna
che
la
mia
mano
compia
un
movimento
,
percorra
la
distanza
interposta
,
lo
spazio
esistente
fra
essa
e
il
vaso
.
II
Siamo
abituati
a
considerare
questo
spazio
come
qualcosa
di
essenzialmente
differente
dalla
mano
e
dal
vaso
.
Ad
ammettere
,
nel
caso
nostro
,
tre
cose
:
la
mano
,
lo
spazio
ed
il
vaso
.
III
È
impossibile
tuttavia
stabilire
la
linea
di
contorno
di
queste
tre
cose
.
Effettivamente
una
tale
linea
non
esiste
,
giacché
essa
pure
dovrebbe
avere
le
sue
due
linee
di
confine
,
le
quali
a
loro
volta
dovrebbero
confinare
con
altre
linee
,
e
così
all
'
infinito
.
Una
linea
che
potesse
separare
effettivamente
una
cosa
da
un
'
altra
dovrebbe
essere
una
linea
di
vuoto
;
ma
il
vuoto
è
ancora
dello
spazio
o
non
esiste
.
IV
La
mano
,
lo
spazio
e
il
vuoto
,
non
sono
dunque
effettivamente
separati
l
'
uno
dall
'
altro
.
Formano
dunque
un
tutto
continuo
.
V
Ora
,
più
là
del
vaso
c
'
è
ancora
dello
spazio
,
poi
un
libro
,
poi
altro
spazio
,
poi
una
spalliera
di
seggiola
,
e
altro
spazio
,
e
altri
oggetti
,
tutti
gli
oggetti
della
mia
camera
,
eppoi
le
mura
,
e
oltre
le
mura
il
fuori
,
i
campi
,
i
paesi
,
le
città
,
il
mondo
,
l
'
universo
.
Tutte
queste
cose
(
ed
io
fra
esse
)
,
non
sono
separate
effettivamente
fra
loro
.
L
'
intero
universo
dunque
è
un
tutto
unico
senza
soluzione
di
continuità
.
VI
Universo
.
Organismo
compatto
,
indivisibile
i
cui
membri
son
complementari
gli
uni
degli
altri
,
presenti
gli
uni
agli
altri
.
VII
Tuttavia
la
mano
non
è
lo
spazio
e
lo
spazio
non
è
il
vaso
.
C
'
è
una
distanza
fra
l
'
una
e
l
'
altro
e
per
superarla
occorre
un
intervallo
di
tempo
.
VIII
Considero
la
differenza
esistente
fra
le
diverse
parti
del
tutto
non
come
una
differenza
della
materia
ma
come
una
differenza
di
stati
della
coscienza
che
li
percepisce
in
un
atto
unico
e
istantaneo
.
È
vero
:
il
mondo
non
è
un
aggregato
molecolare
,
ma
un
flusso
d
'
energia
con
ritmi
vari
dal
granito
al
pensiero
.
IX
Come
ogni
nota
è
presente
(
temporalmente
e
spazialmente
)
in
tutta
una
melodia
,
così
ogni
cosa
è
di
necessità
connaturata
all
'
altra
nell
'
universo
.
La
conoscenza
(
esperienza
)
è
paragonabile
allo
svolgersi
della
melodia
.
È
una
formazione
di
stati
della
sensibilità
con
elementi
sempre
presenti
e
contemporanei
.
X
Viene
così
abolita
l
'
effettività
del
tempo
e
dello
spazio
.
XI
I
luoghi
dove
non
sono
stato
ancora
,
il
mio
avvenire
che
non
conosco
ancora
non
sono
cose
separate
da
me
effettivamente
.
Sono
collegato
agli
uni
-
come
a
tutte
le
parti
dell
'
universo
-
dalla
continuità
illimitabile
della
materia
vivente
,
formo
un
tutto
con
essi
;
sono
collegato
all
'
altro
-
come
a
tutta
la
storia
dell
'
universo
-
dalla
continuità
ininterrompibile
della
vita
della
materia
.
XII
Sono
consostanziale
a
tutte
le
parti
,
confluente
al
passato
e
al
futuro
.
XIII
Vedere
quei
paesi
,
apprendere
quell
'
avvenire
,
non
vuol
già
dire
entrare
in
contatto
con
luoghi
e
fatti
a
me
estranei
,
sibbene
esperimentare
,
prender
coscienza
di
stati
del
mio
essere
.
XIV
Vivere
,
significa
prender
coscienza
del
tutto
che
ci
è
connaturato
.
XV
Giacché
tutto
,
ripeto
,
è
presente
e
contemporaneo
a
tutto
.
Tutto
agisce
su
tutto
.
I
luoghi
ignorati
fanno
parte
del
mio
essere
come
quelli
che
non
ignoro
;
e
il
mio
avvenire
agisce
in
me
come
il
passato
.
Un
'
azione
che
compio
oggi
non
è
soltanto
il
prodotto
di
tutto
il
mio
passato
,
ma
anche
la
preparazione
del
mio
avvenire
.
Non
meno
un
effetto
di
quel
che
è
stata
che
una
causa
(
potrei
anche
dire
effetto
)
di
quel
che
sarà
la
mia
vita
.
Quello
che
dovrà
essere
la
mia
vita
comanda
già
quello
che
è
adesso
.
Aver
coscienza
di
quello
che
siamo
e
che
conosciamo
equivale
ad
essere
in
potenza
presenti
e
contemporanei
a
tutto
.
XVI
Si
può
concepire
così
l
'
intuizione
e
la
divinazione
e
si
possono
definire
:
cambiamenti
prepotenti
ed
eccezionali
di
stati
della
sensibilità
-
coscienza
.
Un
organismo
privilegiato
,
un
centro
di
vita
strapotente
può
in
un
certo
momento
e
in
date
circostanze
attirare
e
concentrare
in
sé
le
sue
parti
lontane
,
le
onde
periferiche
della
sua
energia
e
concretarle
,
e
conoscerle
.
XVII
È
così
che
un
artista
può
vivere
e
concretizzare
in
un
'
opera
la
vita
di
un
altro
essere
,
delle
cose
,
dei
luoghi
che
non
ha
visitati
.
Un
profeta
vedere
e
rivelare
gli
avvenimenti
futuri
-
futuri
per
le
sensibilità
meno
acute
della
sua
.
XVIII
Amo
questo
universo
,
unico
,
compatto
,
musicale
,
completo
,
formato
,
dove
tutto
è
,
dove
ogni
cosa
è
necessariamente
,
indissolubilmente
conglobata
a
ogni
altra
,
e
il
cui
sviluppo
è
la
coscienza
.
XIX
La
mia
coscienza
è
un
globo
di
luce
che
saetta
i
suoi
raggi
tutt
'
intorno
secondo
la
forza
che
le
è
propria
,
sulle
cose
di
questo
mondo
,
oltre
la
luna
,
il
sole
e
le
stelle
,
per
la
notte
cosmica
che
non
è
un
limite
ma
una
difficoltà
.
XX
Per
questa
coscienza
in
isviluppo
tutto
è
virtualmente
in
me
.
Io
sono
il
punto
di
confluenza
della
storia
e
del
mondo
.
Io
sono
con
l
'
eternità
e
con
l
'
infinito
.
StampaPeriodica ,
...
Concepisco
la
Corporazione
del
-
le
Arti
,
che
dovrà
resultare
dal
collegamento
delle
attività
artistiche
diversamente
sindacate
,
come
l
'
organo
eminentemente
adatto
a
ricostituire
l
'
ordine
in
tali
importantissime
discipline
.
Prima
però
di
passa
-
re
ad
esaminare
come
ciò
potrebbe
avvenire
,
credo
opportuno
notare
che
non
si
tratterà
in
nessun
modo
di
creare
artificiosamente
un
movimento
d
'
arte
religiosa
od
aulica
,
il
quale
potrà
nascere
di
per
sé
se
le
condizioni
dello
spirito
nazionale
lo
esigeranno
.
Di
carattere
religioso
e
gerarchico
esso
stesso
,
ma
non
teologico
o
autocratico
,
il
Fascismo
non
potrà
che
imporre
le
proprie
direttive
alle
arti
con
quel
senso
realistico
e
moderno
che
lo
distingue
e
ne
costituisce
l
'
irresistibile
forza
.
Intendo
dire
che
il
Fascismo
non
potrà
per
ora
se
non
disciplinare
una
attività
che
già
esiste
,
con
le
forme
attraverso
le
quali
si
manifesta
;
il
che
non
sarà
piccola
opera
,
del
re
-
sto
,
giacché
il
fatto
medesimo
d
'
iniziare
una
simile
impresa
costituirà
già
il
principio
di
una
vasta
realizzazione
e
la
premessa
augurale
di
possibilità
infinite
e
grandiose
...
StampaPeriodica ,
La
sera
,
la
più
grande
felicità
è
di
girellare
,
di
ciondolare
sui
marciapiedi
caramellati
di
sole
.
Per
le
vie
centrali
,
in
mercato
,
per
i
vicoli
spopolati
.
Intorno
alla
Piazza
del
Duomo
si
scende
e
si
sale
come
nei
sogni
;
a
ogni
voltata
s
'
incappa
in
un
laberinto
,
ma
si
trova
sempre
un
'
uscita
fiancheggiata
d
'
archi
,
d
'
urne
di
marmo
,
e
di
fior
di
camelie
.
Finché
si
sbocca
nel
Corso
Umberto
I
dov
'
è
quell
'
altissima
palma
a
ridosso
a
una
casa
gialla
,
e
le
due
signorine
affacciate
alla
finestra
per
respirare
un
caldo
odor
di
gaggìa
e
di
mimosa
.
A
Pistoia
la
notte
è
muta
e
casta
.
Le
belle
ragazze
che
il
giorno
portano
in
giro
l
'
eleganza
ardente
delle
loro
membra
amorose
,
respirano
con
innocenza
nel
tranquillo
sonno
.
E
anche
la
città
dorme
,
così
,
distesa
,
nella
pacifica
vastità
del
piano
e
del
cielo
,
appoggiata
all
'
origliere
di
neve
dell
'
Abetone
.
Soltanto
la
corsa
e
l
'
ansimo
incessante
dei
treni
diretti
al
sud
,
al
nord
,
al
fronte
turba
la
grande
pace
come
un
sogno
troppo
avventuroso
.