StampaQuotidiana ,
La
guerra
,
è
un
fatto
,
ha
distrutto
le
idee
di
ieri
ed
ha
creato
l
'
idea
di
domani
.
Con
le
idee
sono
morti
i
partiti
di
ieri
,
che
come
tutte
le
cose
che
muoiono
non
ritorneranno
più
.
A
distruggere
tutto
quel
patrimonio
ideale
che
il
vecchio
mondo
si
teneva
come
l
'
avaro
il
suo
oro
sono
bastati
quattro
colpi
di
cannone
.
Tutta
una
serie
di
teorie
non
avrebbe
fatto
meglio
di
quei
quattro
colpi
.
La
guerra
ci
ha
dato
la
migliore
dimostrazione
,
senza
nessuno
sforzo
di
calcolo
,
del
principio
enunciato
da
Euclide
:
la
linea
retta
è
la
più
breve
tra
due
punti
dati
.
Tra
la
ideologia
del
mondo
che
è
stato
travolto
e
quella
del
mondo
che
risorge
poteva
passare
una
lunga
strada
piena
di
tutte
le
tortuosità
del
sofisma
,
di
tutte
le
aberrazioni
della
dialettica
:
la
guerra
ha
unito
i
due
punti
col
solo
tracciato
parabolare
che
segna
il
proiettile
del
cannone
,
ed
in
un
attimo
ha
fatto
giustizia
di
tutto
ciò
che
era
destinato
ad
essere
distrutto
,
demolito
,
sorpassato
.
La
guerra
ha
distrutto
istantaneamente
e
questa
guerra
durerà
anche
dopo
la
pace
.
La
guerra
distrugge
,
ma
anche
la
creazione
è
guerra
.
Su
tutto
ciò
che
è
stato
travolto
con
impeto
,
con
furore
,
bisognerà
pur
edificare
l
'
edificio
delle
cose
nuove
.
A
furore
che
schianta
sarà
contrapposto
uguale
furore
nell
'
edificare
.
Ma
se
la
guerra
,
quella
che
si
combatterà
dopo
la
pace
,
avrà
,
come
deve
avere
,
un
corso
incalzante
,
turbinoso
,
elettrico
,
spasmodico
,
eroico
,
identico
a
quello
di
oggi
,
è
necessario
che
gli
uomini
vi
siano
preparati
con
anima
nuova
,
fresca
,
forte
perché
alacri
siano
nell
'
opera
che
si
invia
in
tanto
sangue
ed
in
tanti
eroismi
.
Questa
guerra
non
determinerà
il
fine
ultimo
dei
popoli
.
Se
così
fosse
incomincerebbe
la
decadenza
delle
cose
e
degli
uomini
.
Ma
Giosafath
è
lontana
.
Dopo
questa
guerra
i
popoli
si
accorgeranno
,
di
aver
fatto
ciò
che
in
gergo
militare
si
dice
«
prendere
una
posizione
»
.
Sarà
una
posizione
buona
,
null
'
altro
;
una
posizione
dalla
quale
si
dominerà
la
strada
che
rimane
a
percorrere
.
Mi
domando
:
Quando
questa
vecchia
Europa
tradita
,
dissanguata
dovrà
ricostruire
tutto
ciò
che
la
guerra
ha
inesorabilmente
e
irreparabilmente
distrutto
sarà
vivo
il
nome
dei
partiti
di
ieri
?
Abbiamo
detto
che
il
turbine
materializzato
con
tutti
gli
elementi
di
ferocia
riposta
nel
«
bruto
potere
ascoso
che
governa
le
cose
»
,
che
ha
squassato
,
lacerato
,
straziato
anime
e
carni
,
con
un
retaggio
di
odii
superiore
a
quello
di
cui
può
essere
capace
cuore
umano
,
ha
travolto
nel
suo
gorgo
rovinoso
tutte
le
ideologie
che
avevano
rincoglionito
la
vecchia
Europa
decadente
.
Nessuna
dimostrazione
più
facile
.
Gli
scongiuri
pontificali
non
hanno
potuto
scongiurare
che
cattolici
marciassero
contro
cattolici
.
I
fedeli
devoti
del
«
vecchio
iddio
»
han
visto
il
loro
idolo
dichiararsi
neutrale
nell
'
aspra
e
sanguinosa
contesa
umana
.
Nelle
coscienze
credenti
che
ragionano
si
è
fatto
il
deserto
.
Anche
gli
scongiuri
dei
marxisti
se
son
serviti
a
neutralizzare
uomini
,
non
hanno
potuto
certamente
neutralizzare
gli
eventi
che
si
sono
svolti
inesorabilmente
,
ferocemente
.
La
fatalità
ha
potuto
operare
in
modo
da
darci
,
più
di
quanto
poteva
essere
dato
,
la
convinzione
che
non
è
possibile
elevare
l
'
edificio
di
una
sana
e
compiuta
ricostruzione
sociale
sulla
sola
base
di
aspirazioni
economiche
.
Alle
braccia
proletarie
tese
al
di
qua
ed
al
di
là
delle
frontiere
sono
state
mozzate
le
mani
dalla
guerra
,
ed
i
monconi
che
sporgono
come
da
una
trincea
che
si
arrende
non
potranno
ghermire
il
pane
che
...
«
ci
han
rubato
quei
signori
»
.
Il
sole
dell
'
avvenire
s
'
è
ingiallito
come
il
più
superbo
astro
del
cielo
agli
occhi
del
malarico
.
La
guerra
è
passata
oltre
lo
sciovinismo
di
tutti
i
popoli
e
l
'
ha
calpestato
.
«
Ogni
qual
volta
un
popolo
rinnega
il
fine
comune
,
o
svia
dal
bene
di
tutti
esclusivamente
al
proprio
il
frutto
dei
progressi
compiuti
,
la
nazione
retrocede
»
.
(
Mazzini
)
.
Se
l
'
imperialismo
di
Roma
poté
librarsi
in
groppa
alle
aquile
delle
sue
legioni
con
voli
ampi
là
dove
la
civiltà
non
era
ancora
aspirazione
,
tutte
le
aquile
oggi
si
sarebbero
spennacchiate
in
voli
più
modesti
.
Oggi
esistono
le
nazioni
e
le
nazioni
non
possono
perire
.
Non
della
civiltà
di
un
popolo
abbisogna
il
mondo
ma
della
somma
delle
civiltà
di
tutti
i
popoli
.
Non
del
prodotto
ideale
di
una
razza
,
ma
del
prodotto
di
tutte
le
razze
.
Non
della
civiltà
latina
o
slava
o
germanica
soltanto
,
ma
della
civiltà
latina
,
slava
e
germanica
abbisogna
la
vecchia
Europa
.
Ai
tedeschi
sarà
spezzato
l
'
elmo
non
la
testa
.
Le
nazioni
sono
condannate
dalla
storia
a
vivere
come
i
dannati
nell
'
inferno
.
Né
il
diavolo
né
dio
può
cancellare
le
stimmate
che
caratterizzano
un
popolo
da
un
altro
.
Se
Cristo
avesse
condannato
gli
ebrei
a
disperdere
i
caratteri
della
loro
razza
nel
vasto
mondo
così
come
si
disperde
una
boccetta
di
colore
nelle
acque
del
mare
,
gli
ebrei
avrebbero
un
argomento
nuovo
per
dimostrare
la
mancanza
della
seconda
natura
dell
'
uomo
nazzareno
.
Logicamente
,
naturalmente
sono
stati
travolti
nel
gorgo
quegli
organismi
politici
e
sociali
che
vivevano
della
speculazione
minuta
di
un
mondo
che
periva
per
una
fatalità
storica
contro
la
quale
nulla
valse
:
né
arti
,
né
armi
,
né
il
desiderio
di
pace
delle
masse
ottuse
od
illuse
che
se
qualche
volta
servì
a
tenere
lontana
la
crisi
non
poté
infine
evitarne
il
fato
.
Ancora
:
Il
vecchio
mondo
,
che
la
«
idea
»
della
guerra
ha
sorpassato
,
è
stato
condannato
senza
diritto
di
appello
.
Il
concetto
cristianizzato
dello
«
amore
del
prossimo
»
naufragò
in
un
mare
di
sangue
cristiano
.
La
«
débacle
»
marxista
fu
operata
dagli
interpreti
più
legittimi
e
più
forti
del
marxismo
.
Lo
spirito
nazionalista
si
volatilizzò
per
opera
del
popolo
più
profondamente
nazionalista
.
Chi
crederà
più
all
'
efficacia
di
ciò
che
era
posto
sugli
altari
dei
popoli
proni
,
quando
tutto
il
formulario
etico
,
essenza
dell
'
idolo
,
non
ebbe
alcuna
influenza
positiva
sulle
sorti
dell
'
umanità
,
quando
al
momento
giusto
tutto
ciò
che
era
formula
non
poté
tramutarsi
in
forza
attiva
ed
operante
dell
'
anima
?
Marx
,
il
vecchio
iddio
,
Chovin
sono
già
passati
al
museo
,
come
pezzi
archeologici
allato
alle
lance
di
silice
scheggiata
dell
'
età
paleolitica
.
Uomini
vecchi
,
cose
vecchie
.
I
tempi
li
hanno
sorpassati
.
Se
la
storia
si
occuperà
di
loro
non
sarà
per
passare
il
piumino
sulle
loro
effigi
polverose
e
rimetterli
a
nuovo
,
ma
per
additarli
come
documenti
di
un
'
epoca
che
fu
.
Oggi
si
distrugge
ma
domani
sarà
necessario
edificare
.
Chi
saranno
gli
artieri
della
nuova
«
città
del
sole
»
che
correranno
al
lavoro
alacre
di
domani
?
Bisogna
ricordare
che
è
necessario
creare
un
mondo
non
un
partito
.
Non
partiti
sono
necessari
domani
,
ma
forze
,
collettive
,
intelligenti
,
dinamiche
.
Forze
che
siano
originate
dal
fatto
e
che
sappiano
creare
i
fatti
:
«
Il
fatto
è
l
'
idea
e
l
'
idea
sta
nel
fatto
»
.
Un
partito
che
traccia
la
strada
a
priori
,
se
i
fatti
mutano
e
se
come
tutti
gli
astrologhi
sbaglia
nelle
sue
previsioni
,
pone
l
'
uomo
nel
dilemma
di
dover
percorrere
una
strada
falsa
,
il
che
è
assurdo
,
o
di
disilludersi
,
il
che
è
doloroso
.
Ma
gli
uomini
di
domani
non
devono
aver
tempo
di
disilludersi
,
di
dolersi
:
troppa
letizia
di
vita
e
di
lavoro
aliterà
sul
terreno
rasato
dal
cannone
.
Un
partito
domani
non
potrà
rappresentare
che
un
vincolo
alla
coscienza
,
al
pensiero
,
che
con
intenso
lavoro
deve
incanalare
nel
loro
letto
gli
avvenimenti
che
incalzano
come
le
acque
di
un
fiume
che
straripa
.
Agli
artieri
di
domani
sarà
necessario
dimenticare
la
forca
che
strangola
la
parola
nella
gola
e
colla
parola
l
'
espressione
del
pensiero
.
Ma
ogni
partito
ha
una
forca
:
i
suoi
dogmi
.
Ma
ogni
partito
ha
i
suoi
carnefici
:
i
suoi
preti
.
Niente
partiti
domani
,
domani
sarà
necessaria
«
una
comunione
più
e
più
vasta
,
più
e
più
intensa
di
ogni
vita
con
tutte
le
altre
vite
»
.
L
'
attività
delle
forze
sociali
domani
risplenderanno
come
la
fiamma
della
fiaccola
:
perché
possa
originarsi
in
tutta
la
sua
bellezza
lucifera
e
fumida
è
necessario
che
la
fiaccola
risulti
non
di
forze
omogenee
ma
diverse
.
Ed
è
vero
,
come
è
vero
ciò
che
Mario
Adobati
faceva
osservare
in
un
suo
recente
articolo
(
e
ce
lo
avevano
detto
prima
tutti
gli
interventisti
rivoluzionari
)
che
esiste
un
dualismo
nella
compagine
borghese
,
che
esiste
cioè
una
borghesia
intelligente
,
operosa
,
fattiva
,
che
sa
combattere
ed
ha
ancora
un
destino
segnato
nella
storia
ed
una
borghesia
conservatrice
ed
inetta
perché
tale
,
la
lotta
domani
sarà
impegnata
con
quella
borghesia
che
è
la
più
forte
e
che
sopravviverà
alla
seconda
.
Ma
lotta
non
vi
sarà
subito
domani
dopo
la
pace
.
La
borghesia
prima
di
ricordarsi
di
essere
ancora
e
veramente
«
classe
dominante
»
dovrà
dimenticare
le
ore
passate
nella
stessa
trincea
con
l
'
elemento
proletario
,
dovrà
dimenticare
le
vigilie
operose
,
ansiose
,
di
queste
ore
di
difesa
,
trascorse
in
piena
comunanza
d
'
intenti
,
di
sacrifici
,
di
sangue
,
di
lavoro
.
Soprattutto
dovrà
creare
il
nuovo
terreno
per
la
lotta
di
domani
.
Anche
la
borghesia
ha
compreso
,
non
può
non
averlo
compreso
,
tutto
l
'
assurdo
di
un
'
Europa
permanentemente
in
stato
di
guerra
.
Questa
borghesia
irredentista
che
si
batte
per
l
'
unificazione
delle
Nazioni
non
riconosce
forse
implicitamente
uno
dei
diritti
più
sacrosanti
dei
popoli
:
quello
di
nazionalità
,
diritto
fondamentale
per
il
quale
è
possibile
evoluzione
di
popoli
?
Ma
chi
non
vede
nella
solenne
affermazione
di
questo
principio
tutto
un
nuovo
campo
d
'
azione
di
lotta
per
domani
,
che
non
è
né
potrà
svolgersi
nell
'
angusto
campo
delle
vecchie
patrie
,
ma
in
un
campo
più
vasto
che
ne
oltrepassa
le
frontiere
e
le
comprende
tutte
?
«
Per
quanto
si
voglia
impedirlo
noi
corriamo
ad
una
crisi
europea
simile
a
quella
del
'48
.
Sventurata
la
Spagna
(
lettera
di
Mazzini
a
Ferdinando
Garrido
scrittore
e
patriotta
spagnolo
)
e
sventurati
noi
se
le
severe
lezioni
che
allora
e
negli
anni
seguenti
abbiamo
ricevute
non
ci
hanno
insegnato
a
riunire
le
nostre
forze
per
la
prossima
lotta
.
Riunitevi
dunque
o
credenti
nella
libertà
e
nella
associazione
contro
i
nemici
di
queste
due
grandi
idee
e
son
certo
che
conquisterete
il
vostro
posto
tra
gli
stati
liberi
ed
associati
d
'
Europa
»
.
Ecco
l
'
obbiettivo
che
appena
oggi
la
compagine
europea
si
prospetta
ed
i
mezzi
atti
a
raggiungerlo
.
Dopo
che
avremo
dato
(
l
'
Intesa
esiste
per
questo
)
la
patria
agli
italiani
,
ai
polacchi
,
ai
belgi
,
ai
francesi
,
ai
popoli
balcanici
,
bisognerà
dare
la
patria
agli
europei
.
Come
tutte
le
grandi
evoluzioni
,
come
tutte
le
grandi
rivoluzioni
hanno
fuso
nel
periodo
preparatorio
e
culminante
i
temperamenti
sociali
e
politici
più
antitetici
per
raggiungere
il
fine
più
prossimo
così
la
grande
evoluzione
o
rivoluzione
europea
sarà
il
risultato
dell
'
operosità
di
forze
e
temperamenti
sociali
e
politici
non
omogenei
.
Bisognerà
creare
un
mondo
non
un
partito
.
Uomini
e
cose
sono
necessarii
che
per
tendenze
verso
lo
scopo
sappiano
mutarsi
,
evolversi
,
assimilarsi
ai
tempi
,
dominare
gli
eventi
,
mimetizzarsi
alle
circostanze
,
disfarsi
di
ciò
che
è
ingombrante
,
staccarsi
da
ciò
che
è
nocivo
,
in
una
parola
sappiano
rinnovarsi
e
creare
ciò
che
è
nuovo
senza
attardarsi
su
ciò
che
è
vecchio
.
Tutto
quello
che
era
di
ieri
oggi
è
già
più
che
vecchio
.
Così
domani
.
Creare
è
necessario
,
soprattutto
,
creare
.
Cosa
volete
creare
in
seno
ad
un
partito
i
cui
dogmi
vi
inchiodano
,
vi
incollano
,
come
passeri
nel
vischio
;
in
un
partito
che
vi
impone
la
vergine
per
il
vostro
coito
spirituale
,
che
vi
educa
alla
rinuncia
di
ciò
che
non
è
nel
formulario
del
suo
corano
,
che
vi
immobilizza
,
vi
atrofizza
gli
organi
più
delicati
della
vostra
spiritualità
,
fino
al
punto
di
rendervi
opaca
la
retina
degli
occhi
davanti
allo
spettacolo
della
guerra
terribile
che
incendia
mezzo
mondo
,
come
avviene
nella
socialisteria
ufficiale
nostrana
?
Non
partiti
ma
associazioni
«
in
cui
si
svolgano
intese
,
fasci
,
unioni
»
.
Provvisorie
?
Durature
?
Secondo
i
casi
.
Mai
eterne
per
preconcetta
idea
.
Chi
crede
all
'
indissolubilità
dei
vincoli
?
Alleanze
buone
finché
siano
utilizzabili
per
lo
scopo
...
E
per
quando
cessano
il
loro
servizio
utile
c
'
è
il
museo
,
o
la
pattumiera
per
le
meno
pulite
.
È
necessario
«
una
comunanza
più
e
più
vasta
,
più
e
più
intensa
di
ogni
vita
di
altre
vite
»
.
È
vecchia
l
'
idea
,
la
enunciò
colui
che
fu
invocato
dal
re
(
telegramma
di
Quarto
)
mentre
si
compiva
il
fato
della
Nazione
(
forse
perché
si
compisse
santamente
ed
il
popolo
per
mezzo
di
Mazzini
comprendesse
meglio
di
quanto
possa
farlo
un
re
,
la
necessità
e
la
santità
del
sacrificio
che
si
imponeva
)
ne
parlò
chi
non
è
soltanto
la
parte
più
buona
dell
'
anima
di
ciò
che
è
passato
,
ma
il
vagito
di
ciò
che
nasce
.
L
'
Europa
tende
ad
unificarsi
.
I
terribili
commovimenti
di
popoli
ai
quali
assistiamo
e
dei
quali
siamo
tragici
protagonisti
,
sono
come
quei
commovimenti
rovinosi
di
un
terreno
geologicamente
giovane
che
tende
a
raggiungere
la
sua
stabilità
definitiva
.
Tutto
ciò
lo
sente
chiunque
fatta
eccezione
di
chi
non
vuole
sentire
e
di
chi
non
ha
organi
per
sentire
.
Alcuni
lo
sentono
perché
vedono
tutto
l
'
assurdo
di
sciupare
e
sfruttare
in
odii
le
migliori
energie
della
vecchia
Europa
.
Gli
altri
,
quelli
che
vedono
più
in
là
,
per
le
ragioni
della
difesa
nostra
del
domani
.
Verrà
il
giorno
in
cui
l
'
Europa
sentirà
picchiare
alle
sue
porte
delle
masse
gialle
le
quali
ci
chiederanno
quel
genere
di
ospitalità
che
i
mori
ci
estorsero
per
800
anni
.
Quali
forze
si
potranno
opporre
ad
esse
se
non
quelle
di
una
Europa
unita
e
forte
perché
unita
?
Per
questo
pensiamo
che
il
passato
deve
morire
,
e
con
esso
tutte
le
cianfrusaglie
ideologiche
di
ieri
,
nate
e
prosperate
sotto
l
'
egida
delle
monarchie
,
perché
più
lontano
fosse
tenuto
l
'
obbiettivo
più
prossimo
al
quale
deve
tendere
l
'
Europa
,
se
vuoi
vivere
,
più
divise
le
forze
concorrenti
a
questo
scopo
.
Questo
rinnovamento
di
vita
non
è
stato
possibile
con
le
vecchie
idee
.
La
guerra
le
ha
per
questo
annegate
nel
sangue
.
Oggi
noi
sentiamo
più
diminuito
il
peso
della
zavorra
che
ci
ingombrava
lo
spirito
.
Alleggeriti
correremo
meglio
verso
la
meta
,
correremo
soprattutto
in
linea
retta
che
è
la
più
breve
sempre
.
Non
è
forse
questo
il
più
grande
ammaestramento
che
ci
han
dato
i
primi
colpi
di
cannone
che
smantellarono
Liegi
?