StampaQuotidiana ,
Le
onoranze
che
un
apposito
comitato
intende
tributare
a
Marinetti
quale
"
animatore
di
italianità
"
sono
ben
meritate
.
Creando
il
futurismo
politico
,
egli
fu
senza
dubbio
uno
dei
precursori
del
Fascismo
.
Anzi
,
in
un
primo
tempo
,
fascismo
e
futurismo
politico
furono
una
cosa
sola
.
Furono
quelli
i
tempi
eroici
della
rivoluzione
...
Un
mese
e
mezzo
prima
dell
'
armistizio
,
e
cioè
il
20
settembre
1918
,
Marinetti
fondava
"
Roma
futurista
"
che
,
fatte
le
debite
proporzioni
,
adempi
nella
capitale
un
compito
analogo
a
quello
del
"
Popolo
d
'Italia."
Mentre
l
'
Idea
Nazionale
"
raccoglieva
attorno
a
sé
le
vecchie
e
provate
,
ma
un
po
'
'
tarde
,
falangi
del
nazionalismo
,
custodendo
gelosamente
il
fuoco
sacro
di
una
dottrina
,
che
poi
doveva
passare
nelle
mani
del
fascismo
,
i
futuristi
costituirono
il
primo
nucleo
intellettuale
dei
fasci
di
combattimento
.
Così
che
,
senza
alcuna
iattanza
,
Mario
Carli
poté
affermare
che
"
Mussolini
e
Marinetti
,
coi
futuristi
,
gli
arditi
e
i
primi
fascisti
,
nella
gloriosa
via
Paolo
da
Cannobio
a
Milano
;
ed
io
coi
futuristi
e
gli
arditi
a
Roma
:
ecco
i
soli
che
in
quel
tempo
combatterono
per
la
salute
d
'Italia."
I
Fasci
furono
fondati
a
Milano
il
23
marzo
1919
.
Il
15
aprile
,
con
la
battaglia
di
via
Mercanti
,
si
iniziava
la
guerra
civile
.
L'11
luglio
Marinetti
pronunziava
la
sua
famosa
invettiva
a
Montecitorio
,
su
cui
poco
dopo
l
'
eroico
aviatore
Keller
lasciava
cadere
dall
'
alto
dei
cieli
un
simbolico
orinale
.
Dopo
aver
partecipato
al
primo
congresso
fascista
di
Firenze
,
il
capo
del
futurismo
poneva
,
accanto
al
Duce
del
fascismo
,
la
sua
candidatura
alle
infauste
elezioni
di
novembre
.
Fu
un
vero
colpo
d
'
ala
da
parte
di
Mussolini
quello
di
sfidare
l
'
insuccesso
certo
e
lo
scherno
dei
benpensanti
,
associandosi
come
compagno
di
lista
non
già
una
qualche
veneranda
barba
dell
'
olimpo
accademico
,
ma
un
poeta
futurista
.
Quello
che
importava
allora
non
era
di
entrare
a
Montecitorio
.
Ivi
la
sua
voce
sarebbe
rimasta
vox
clamantis
in
deserto
.
Lo
scopo
di
Mussolini
era
di
agganciare
alla
sua
locomotiva
la
gioventù
italiana
.
Alle
valorose
ma
esigue
schiere
dei
socialisti
nazionali
occorreva
associare
la
gioventù
universitaria
,
di
cui
gli
studenti
futuristi
erano
l
'
avanguardia
;
il
grosso
,
sì
come
suole
,
sarebbe
venuto
dietro
.
Questo
scopo
fu
raggiunto
in
pieno
.
Nessun
fascista
entrò
a
Montecitorio
,
ma
tutta
la
gioventù
italiana
,
armata
,
costituì
la
invincibile
falange
dello
squadrismo
.
L
'
azione
fascista
e
l
'
azione
politica
del
futurismo
appaiono
così
compenetrate
e
fuse
,
da
non
potersi
separare
l
'
una
dall
'
altra
.
Può
dirsi
altrettanto
delle
sue
ideologie
.
Non
conviene
dimenticare
che
,
al
congresso
di
Milano
del
1920
,
Marinetti
ed
alcuni
altri
futuristi
uscirono
dai
ranghi
del
partito
.
In
fondo
,
il
poeta
sentiva
che
la
sua
missione
,
come
uomo
politico
,
era
finita
.
L
'
animatore
doveva
oramai
cedere
il
posto
al
realizzatore
.
Non
altrimenti
si
spiega
il
silenzio
politico
di
D
'
Annunzio
.
Non
si
tratta
dunque
certo
di
una
diserzione
!
Ma
il
pretesto
per
ritirarsi
fu
di
natura
ideologica
.
Marinetti
non
ammetteva
la
fatale
evoluzione
del
fascismo
verso
destra
.
Il
futurismo
politico
restava
così
al
primo
stadio
dell
'
evoluzione
fascista
.
Tale
infatti
ci
appare
a
traverso
i
due
volumi
del
Poeta
:
Democrazia
futurista
(
Ed
.
Facchi
,
Milano
)
e
l
'
altro
più
recente
:
Futurismo
e
Fascismo
(
Campitelli
,
Foligno
)
.
Ma
il
fascismo
si
è
ormai
liberato
dai
residui
romantici
,
anarchici
e
anticlericali
che
ancora
fermentano
nel
movimento
marinettiano
.
Questo
è
rimasto
allo
stato
di
meteora
incandescente
e
rifiuta
di
solidificarsi
.
Marinetti
è
l
'
uomo
che
semina
,
ma
non
raccoglie
.
Genio
vulcanico
,
creatore
,
ma
non
costruttore
,
né
architetto
...
StampaQuotidiana ,
Gli
ultimi
avvenimenti
di
Bulgaria
,
di
Germania
e
di
Spagna
ci
mettono
sulla
via
di
scoprire
le
analogie
e
le
differenze
che
corrono
fra
i
vari
fascismi
allogeni
e
il
Fascismo
italiano
.
Carattere
comune
di
ogni
movimento
fascista
in
Europa
è
la
restaurazione
del
principio
d
'
autorità
non
solamente
contro
la
rivoluzione
comunista
,
ma
anche
contro
la
inettitudine
dei
governi
democratici
e
liberali
.
Carattere
particolare
del
Fascismo
italiano
è
di
essere
l
'
espressione
di
una
nuova
classe
politica
generata
dalla
guerra
vittoriosa
;
mentre
altrove
sono
gli
elementi
,
più
o
meno
vitali
,
di
antiche
aristocrazie
,
che
scendono
in
campo
contro
il
regime
della
socialdemocrazia
.
Ciò
vale
nei
riguardi
dell
'
Europa
,
poiché
per
quello
che
riguarda
l
'
America
la
situazione
è
inversa
.
Anche
il
Kuk
-
kluk
-
clan
può
essere
considerato
come
un
movimento
analogo
al
Fascismo
.
Analogo
,
ma
antitetico
.
In
quella
setta
rivive
il
fanatismo
religioso
degli
antichi
puritani
.
Spirito
anglosassone
,
protestante
,
antilatino
,
anticattolico
,
antiromano
e
quindi
antifascista
.
Pure
,
come
gli
estremi
si
toccano
,
anche
il
Kuk
-
kluk
-
clan
è
autoritario
nei
suoi
metodi
e
nella
sua
finalità
.
Sorto
anch
'
esso
nell
'
atmosfera
spirituale
del
dopo
-
guerra
,
le
sue
file
si
compongono
di
uomini
nuovi
,
rimasti
fino
ad
oggi
estranei
alla
politica
.
Le
sue
falangi
incappucciate
di
bianco
muovono
all
'
assalto
della
classe
di
speculatori
che
spadroneggia
nella
vita
pubblica
americana
,
così
come
le
camicie
nere
mossero
all
'
assalto
degli
speculatori
che
dominavano
nel
regime
parlamentare
italiano
.
Non
è
lecito
profetare
se
a
un
tale
movimento
possa
arridere
nell
'
avvenire
il
successo
,
ma
in
ogni
modo
le
ultime
elezioni
hanno
mostrato
come
non
valgono
le
facili
ironie
a
sminuirne
la
forza
e
l
'
importanza
.
Siano
di
fronte
a
una
forza
ostile
,
senza
dubbio
,
all
'
Italia
,
ma
è
una
forza
con
la
quale
bisognerà
forse
un
giorno
fare
i
conti
.
Agli
antipodi
degli
Stati
Uniti
,
è
,
anche
spiritualmente
,
la
Spagna
.
Le
indimenticabili
manifestazioni
di
questi
giorni
hanno
dimostrato
che
la
fraternità
latina
non
è
una
vuota
parola
.
Lo
spirito
che
animò
la
restaurazione
spagnola
guidata
dal
generale
Primo
De
Rivera
,
e
il
fine
a
cui
essa
tende
sono
identici
a
quelli
del
Fascismo
;
ma
,
data
la
diversa
evoluzione
storica
dei
due
paesi
,
come
bene
fece
osservare
nel
suo
discorso
il
nostro
Presidente
,
i
metodi
non
potevano
essere
gli
stessi
.
Il
metodo
della
insurrezione
militare
,
coronata
da
una
dittatura
,
è
tipico
nella
storia
di
Spagna
.
Le
guerre
contro
Napoleone
crearono
ivi
la
potenza
politica
del
corpo
degli
ufficiali
.
Dall
'
esercito
fu
fatta
la
rivoluzione
del
1820
,
che
servì
di
modello
alle
successive
rivoluzioni
italiane
.
I
moti
piemontesi
e
napoletani
del
'21
furono
inaugurati
in
nome
della
«
costituzione
di
Spagna
»
.
Ma
nella
penisola
iberica
ogni
nuova
costituzione
finì
sempre
per
ridursi
al
potere
di
un
solo
.
Nel
diciannovesimo
secolo
,
la
Spagna
fu
effettivamente
governata
da
quattro
dittatori
militari
:
Espartero
,
Narvaez
,
O
'
Donnel
e
Serrano
.
La
dittatura
De
Rivera
è
quindi
da
una
parte
il
ritorno
a
una
tradizione
che
col
regno
di
Alfonso
XIII
pareva
interrotta
;
ma
dall
'
altra
parte
non
manca
nella
restaurazione
spagnola
l
'
elemento
nuovo
.
Le
insurrezioni
militari
dello
scorso
secolo
erano
ispirate
dalla
massoneria
,
mentre
il
colpo
di
Stato
attuale
è
fatto
in
nome
della
tradizione
cattolica
.
Inoltre
,
accanto
all
'
elemento
dell
'
armata
regolare
,
già
agiscono
formazioni
volontarie
analoghe
alla
milizia
fascista
:
i
'
somaten
.
Alle
prime
notizie
del
pronunciamento
,
ricordo
,
una
vecchia
gentildonna
legittimista
si
rallegrava
con
me
perché
la
restaurazione
si
fosse
compiuta
in
Spagna
senza
l
'
aiuto
di
«
tutti
quei
ragazzi
»
organizzati
nelle
file
dello
squadrismo
.
Io
non
risposi
.
Come
farle
comprendere
che
proprio
in
quella
spontanea
fioritura
di
ragazzi
armati
era
posto
l
'
avvenire
,
la
grandezza
,
la
forza
della
nazione
?
La
Spagna
potrà
rinnovarsi
sul
modello
dell
'
Italia
solo
se
all
'
iniziativa
del
capo
corrisponderà
lo
slancio
unanime
e
il
consenso
delle
nuove
generazioni
.
Il
più
importante
fra
i
movimenti
affini
al
Fascismo
in
Europa
,
è
certo
quello
tedesco
.
Importa
quindi
esaminare
per
quali
ragioni
,
a
differenza
di
quanto
avvenne
in
Italia
ed
in
Spagna
,
la
restaurazione
tedesca
è
per
due
volte
di
seguito
fallita
.
Si
afferma
in
parte
il
vero
,
dicendo
che
un
popolo
vinto
come
la
Germania
non
può
aspirare
ai
destini
di
una
nazione
vittoriosa
come
l
'
Italia
.
La
vittoria
è
un
tonico
potentissimo
per
l
'
anima
nazionale
.
Pure
,
anche
la
sconfitta
,
piombata
sul
capo
di
un
popolo
sano
,
può
determinare
una
vigorosa
e
salutare
reazione
.
Ricordiamo
il
meraviglioso
esempio
di
fermezza
che
diede
la
popolazione
italiana
all
'
indomani
di
Caporetto
;
e
per
non
uscire
dalla
storia
germanica
,
Steni
ed
Hardenberg
iniziarono
la
ricostruzione
della
potenza
prussiana
all
'
indomani
del
disastro
napoleonico
.
Ma
i
costruttori
non
possono
essere
gli
stessi
uomini
che
condussero
la
nazione
al
disastro
.
Quale
fiducia
può
avere
il
popolo
nei
capi
che
,
pur
dopo
aver
dato
splendidi
esempi
di
resistenza
e
di
valore
,
dovettero
chinare
la
schiena
di
fronte
alle
imposizioni
del
nemico
?
Ora
la
restaurazione
,
sia
in
Prussia
che
in
Baviera
,
è
caldeggiata
proprio
da
quella
classe
politica
che
la
retorica
dell
'
anteguerra
designava
col
nome
di
«
militarismo
prussiano
»
o
germanico
.
Classe
che
ebbe
anche
i
suoi
meriti
e
che
forse
non
ha
ancora
esaurita
la
sua
missione
,
ma
di
cui
nessuno
può
negare
la
imperdonabile
deficienza
di
senso
politico
.
I
teorici
del
liberalismo
attribuiscono
questa
deficienza
al
sistema
di
governo
semiassoluto
,
proprio
dell
'
impero
avanti
la
guerra
:
io
propendo
a
vedere
in
ciò
un
difetto
essenziale
della
razza
.
La
social
-
democrazia
nel
dopoguerra
non
ha
infatti
mostrato
,
di
fronte
al
problema
delle
riparazioni
,
maggiore
accorgimento
di
quello
di
cui
diede
prova
,
ai
suoi
giorni
,
la
diplomazia
del
Kaiser
.
Svalutare
la
moneta
dello
stato
per
non
pagare
i
debiti
del
nemico
è
un
poco
adottare
il
sistema
quel
marito
che
si
evirò
per
fare
un
dispetto
alla
moglie
!
Ma
la
restaurazione
in
Germania
ha
incontrato
due
ostacoli
,
che
il
generale
Primo
De
Rivera
non
trovò
sul
suo
cammino
:
la
plutocrazia
e
la
costituzione
federale
.
Il
parlamentarismo
è
la
soprastruttura
politica
della
plutocrazia
moderna
.
In
Spagna
,
paese
,
tranne
Barcellona
,
scarsamente
industriale
,
non
poteva
quindi
formarsi
una
forte
classe
parlamentare
.
Il
parlamentarismo
spagnolo
ha
così
lievi
radici
nella
vita
del
paese
,
che
in
ogni
epoca
della
storia
,
bastò
un
soffio
per
spazzarlo
via
.
In
Germania
,
invece
,
l
'
industrializzazione
creò
una
potente
oligarchia
finanziaria
,
naturale
alleata
della
demagogia
.
Sembra
che
in
questa
oligarchia
gli
israeliti
abbiano
gran
parte
:
onde
si
spiega
l
'
antisemitismo
dei
partiti
nazionali
;
antisemitismo
,
aggiungiamo
,
che
in
Italia
non
ha
per
ora
ragione
di
esistere
.
Quanto
al
federalismo
che
il
partito
popolare
,
sotto
la
maschera
del
decentramento
,
vorrebbe
regalare
anche
a
noi
il
popolo
tedesco
paga
oggi
le
spese
della
secolare
rivalità
fra
Prussia
e
Baviera
.
L
'
opera
di
Bismark
è
in
pericolo
.
La
Germania
tende
a
ricadere
nel
caos
del
Sacro
Romano
Impero
:
con
questo
in
peggio
che
manca
,
come
perno
centrale
,
l
'
imperatore
.
Si
intuisce
che
la
restaurazione
sarebbe
molto
più
agevole
,
qualora
avesse
da
battere
un
solo
governo
,
mentre
attualmente
essa
si
trova
di
fronte
un
'
idra
dalle
molte
teste
...
La
storia
non
si
ripete
,
ma
è
interessante
notare
qui
una
analogia
con
la
fallita
restaurazione
monarchica
in
Francia
all
'
indomani
del
'70
.
Allora
il
disaccordo
fra
orlèanisti
e
legittimisti
salvò
la
repubblica
,
come
oggi
l
'
ha
salvata
il
disaccordo
fra
i
seguaci
di
Ruprecht
e
quelli
di
Guglielmo
di
Hohenzollern
.
E
Ludendorff
,
nella
sua
goffagine
,
ha
qualcosa
del
Mac
Mahon
.
Tuttavia
,
anche
in
Germania
vi
è
oggi
qualche
elemento
nuovo
:
questo
è
dato
in
gran
parte
dai
seguaci
di
Hitler
.
Ma
il
putch
ha
rivelato
che
dei
socialnazionalisti
si
erano
esagerate
le
forze
.
La
parte
da
essi
sostenuta
nel
tentativo
di
restaurazione
è
secondaria
.
Lo
sforzo
principale
è
stato
fatto
,
come
in
Spagna
,
dall
'
esercito
regolare
;
quando
questo
,
per
il
noto
dissidio
,
si
è
ritirato
,
il
piccolo
manipolo
dei
volontari
si
è
disperso
.
Quale
differenza
dalla
grandiosa
organizzazione
dello
squadrismo
italiano
!
Qui
è
tutto
un
popolo
,
tutta
la
gioventù
della
nazione
che
sorge
in
armi
.
La
rivoluzione
non
è
certo
stata
fatta
contro
l
'
esercito
regolare
,
ma
indipendentemente
da
esso
.
Questa
è
l
'
originalità
della
Marcia
su
Roma
.
Il
Fascismo
ha
così
realizzato
quanto
di
vero
è
in
fondo
all
'
erronea
teoria
della
sovranità
popolare
.
Quando
una
classe
dirigente
ha
esaurito
il
suo
compito
,
una
nuova
aristocrazia
sorge
su
dal
seno
inesausto
del
popolo
.
Le
rivoluzioni
si
fanno
dal
basso
in
alto
.
Il
fenomeno
della
circolazione
sociale
è
ben
raffigurato
nel
mito
di
Ercole
in
lotta
col
gigante
Anteo
:
il
quale
,
ogni
volta
che
sentiva
mancarsi
le
forze
,
le
ritrovava
,
toccando
con
le
spalle
la
terra
.