StampaPeriodica ,
Quando
nei
primi
giorni
del
marzo
scorso
,
durante
le
regate
genovesi
,
ci
vedemmo
involata
la
bella
«
Coppa
Italia
»
,
pensammo
e
con
noi
tutti
gli
amatori
dello
sport
velico
se
non
fosse
giunto
il
momento
doloroso
dell
'
offuscamento
della
nostra
vittoria
olimpionica
.
Per
noi
non
potevano
infatti
valere
i
successi
ottenuti
nella
«
Duca
degli
Abruzzi
»
,
nella
«
Pozzani
»
,
nella
«
Direzione
R
.
Y
.
C
.
I
.
»
e
nelle
altre
competizioni
che
facendo
corona
alla
nostra
sconfitta
segnarono
altrettante
affermazioni
azzurre
.
Ma
ecco
che
per
ogni
sconfitta
lo
sport
italiano
leva
contro
dieci
vittorie
e
mentre
son
noti
i
provvedimenti
presi
dalla
R.F.I.V.
per
poter
tentare
la
riconquista
materiale
della
«
Coppa
»
involata
,
provvedimenti
cui
accenneremo
più
compiutamente
altra
volta
,
la
nostra
marina
velica
da
diporto
corre
sulle
acque
d
'
ogni
paese
per
vendicar
l
'
insuccesso
.
Si
potrà
dire
che
le
vittorie
del
«
Miranda
II
»
a
Mentone
,
a
Monaco
,
a
Juan
les
Pins
,
a
Cannes
non
possono
valere
il
riscatto
,
ma
ecco
la
serie
di
premi
collezionati
dal
«
Bona
»
nella
riviera
francese
ed
ancora
i
successi
a
ripetizione
di
Mario
Perretti
con
la
sua
fragile
stella
«
O
sole
mio
II
»
,
tutti
allori
strappati
in
acque
straniere
e
che
possono
in
un
qualche
modo
,
se
non
proprio
completamente
,
dolcificare
il
molto
amaro
trangugiato
dopo
le
regate
genovesi
del
marzo
ultimo
.
Quello
che
fa
più
piacere
tuttavia
è
il
constatare
come
i
nostri
velisti
,
lungi
dall
'
abbattersi
per
la
sconfitta
subita
nella
importantissima
competizione
,
sono
stati
in
questi
ultimi
tempi
d
'
una
attività
addirittura
eccezionale
.
Dal
napoletano
alla
riviera
Ligure
,
al
golfo
veneto
-
giuliano
è
stato
tutto
un
continuo
veleggiare
,
un
continuo
succedersi
di
regate
che
hanno
animato
senza
posa
gli
specchi
d
'
acqua
d
'
ogni
regione
.
A
Chioggia
poi
s
'
è
corsa
una
bella
interessantissima
regata
che
ha
raccolto
-
suddivise
in
tre
distinte
categorie
di
bragozzi
,
bragozzetti
e
battelli
a
pizzo
qualcosa
come
duecento
barche
da
pesca
che
han
finito
la
loro
gara
nel
veneziano
bacino
San
Marco
parato
a
festa
e
vivo
di
luminarie
.
Ma
a
noi
oltre
che
rilevare
l
'
attività
della
nostra
marina
interessa
molto
rievocare
quelle
che
sono
state
le
affermazioni
maggiori
delle
vele
azzurre
che
contano
oggi
fra
mezzo
a
loro
il
«
campione
europeo
delle
stelle
»
.
Straulino
infatti
,
l
'
abilissimo
tenente
di
vascello
Agostino
Straulino
dello
Sport
Velico
della
Regia
Marina
,
è
riuscito
-
con
la
sua
imbarcazione
di
completa
costruzione
italiana
a
conquistare
il
titolo
di
«
campione
europeo
delle
stelle
S
.
I
.
»
.
Il
titolo
,
che
fu
già
nostro
per
merito
di
Federico
Giannini
(
1934
)
e
Guido
Postiglione
(
1935
)
,
ritorna
ora
a
noi
dopo
che
la
Germania
lo
ha
posseduto
per
due
anni
consecutivi
grazie
alle
prodezze
di
Hütschler
prima
e
Bischoff
poi
.
La
vittoria
è
tanto
più
significativa
in
quanto
nella
specialità
essa
rimette
in
testa
la
nostra
marina
che
si
è
aggiudicata
il
titolo
in
tutto
tre
volte
contro
due
della
Germania
ed
una
ciascuna
della
Francia
e
della
Spagna
.
Che
Straulino
andasse
forte
del
resto
lo
si
sapeva
anche
fuori
d
'
Italia
giacché
nei
primi
giorni
di
luglio
,
durante
le
regate
di
Hankow
,
con
il
suo
«
Vega
II
»
era
riuscito
a
strappare
una
significativa
vittoria
classificandosi
nelle
quattro
prove
rispettivamente
terzo
,
primo
e
settimo
e
primo
ancora
risultando
perciò
vincitore
netto
davanti
alle
più
veloci
imbarcazioni
tedesche
e
norvegesi
tra
le
quali
ultime
era
il
«
Norna
»
del
principe
Olav
.
Il
successo
di
Kiel
,
venuto
a
breve
distanza
dall
'
alloro
di
Hankow
,
ha
riconfermato
in
pieno
perciò
la
indiscussa
superiorità
dell
'
italiano
su
tutti
i
piloti
europei
in
quanto
al
raduno
tedesco
erano
presenti
ben
18
barche
rappresentanti
sei
nazioni
.
Avendo
a
manovratore
il
sottotenente
di
vascello
Flaminio
Micheli
,
il
«
Polluce
»
guidato
da
Straulino
ha
iniziato
quietamente
con
un
terzo
posto
nella
prima
regata
dietro
all
'
olandese
Maas
ed
al
francese
De
Kerviller
e
precedendo
l
'
altro
pilota
italiano
Salata
.
Nella
seconda
prova
,
però
,
le
qualità
dei
nostri
piloti
sono
subito
rifulse
con
un
secondo
di
Salata
ed
un
terzo
di
Straulino
,
classifiche
portanti
in
testa
i
nostri
due
rappresentanti
alla
pari
col
francese
De
Kerviller
e
del
tedesco
Hütschler
,
già
campione
europeo
e
vincitore
della
seconda
prova
.
Sfavorevole
agli
azzurri
è
stata
invece
la
terza
prova
,
con
un
settimo
posto
di
Straulino
ed
un
ottavo
di
Salata
,
malgrado
essa
permettesse
ad
un
altro
italiano
Fago
di
mettersi
in
luce
piazzandosi
al
terzo
posto
.
Dopo
questa
prova
la
classifica
generale
portava
i
nostri
due
maggiori
velisti
rispettivamente
dietro
all
'
olandese
Maas
che
guidava
con
appena
un
punto
di
distacco
.
La
ripresa
piena
è
venuta
però
nella
quarta
prova
durante
la
quale
Straulino
con
un
secondo
posto
e
Salata
con
un
quarto
avevano
la
possibilità
di
passare
a
guidare
la
classifica
generale
.
Il
successo
italiano
era
pertanto
ormai
delineato
e
con
l
'
ultima
prova
Straulino
,
piazzatosi
al
terzo
posto
,
concludeva
vittoriosamente
il
campionato
europeo
.
Vittoria
netta
che
non
ammette
discussioni
e
che
da
sola
vale
a
ripagarci
delle
amarezze
primaverili
anche
perché
il
successo
di
Straulino
è
stato
completato
da
un
significativo
terzo
posto
di
Salata
.
Tra
i
nostri
due
rappresentanti
è
riuscito
ad
incunearsi
infatti
solo
l
'
olandese
Maas
mentre
i
tedeschi
,
già
dominatori
incontrastati
,
hanno
dovuto
accontentarsi
di
dividere
il
terzo
posto
di
Hütschler
con
il
nostro
Salata
piazzatosi
dietro
ai
due
Weiss
.
È
questa
la
vittoria
della
volontà
,
ma
è
anche
la
vittoria
della
scuola
giacché
la
nostra
è
stata
una
superiorità
non
certo
individuale
ma
una
superiorità
di
indirizzo
non
fosse
altro
anche
almeno
per
il
fatto
che
pure
nella
disputa
della
cc
IV
Coppa
Internazionale
delle
marine
da
guerra
»
,
ove
era
in
palio
tra
undici
nazioni
il
«
Premio
Hindemburg
»
offerto
da
Hitler
,
la
nostra
vela
anche
non
vincendo
si
è
affermata
in
modo
davvero
brillante
.
La
barca
italiana
infatti
,
con
a
bordo
la
coppia
Salata
-
Maggi
,
dopo
essersi
piazzata
tre
volte
al
secondo
posto
,
una
volta
al
quinto
ed
una
al
primo
,
ha
finito
per
risultare
seconda
dietro
alla
Germania
e
precedendo
nell
'
ordine
:
Inghilterra
,
Francia
,
Olanda
,
Svezia
e
barche
di
altre
cinque
marine
.
Sono
queste
le
affermazioni
dei
nostri
velisti
,
affermazioni
colte
contro
avversari
d
'
ogni
paese
e
correndo
sulle
acque
poco
conosciute
di
altre
marine
,
vittorie
che
hanno
quindi
il
crisma
della
volontà
tutta
fascista
che
anima
ormai
compiutamente
tutti
gli
atleti
italiani
.
Ed
è
per
questa
certezza
che
in
noi
la
riconquista
della
«
Coppa
Italia
»
è
più
di
una
speranza
,
per
voi
piloti
azzurri
l
'
imperativo
dev
'
esser
categorico
perché
accanto
alle
affermazioni
più
luminose
si
realizzi
la
grande
riconquista
.