CHIUSURA ( GUGLIELMOTTI UMBERTO , 1924 )
StampaQuotidiana ,
Forse
taluno
potrà
essersi
meravigliato
del
nostro
tenace
agnosticismo
o
meglio
del
nostro
totale
disinteressamento
rispetto
alle
cosiddette
polemiche
interfasciste
che
hanno
offerto
argomento
vario
e
pettegolo
alla
solita
stampa
raccoglitrice
di
ogni
contesa
,
avversaria
o
fiancheggiatrice
che
sia
.
Senonché
tale
disinteressamento
che
risponde
ad
una
norma
che
ci
siamo
imposti
,
non
ci
ha
vietato
tuttavia
di
rivolgere
in
questi
giorni
la
nostra
modesta
,
ma
fedele
azione
a
taluni
altri
problemi
i
quali
indicano
che
il
Fascismo
,
inteso
come
movimento
,
come
partito
e
come
volontà
di
governo
,
ha
tanta
forza
in
sé
da
superare
la
paralizzante
incrostazione
«
beghista
»
nella
quale
si
vorrebbe
veder
sommerso
il
nuovo
regime
.
Abbiamo
voluto
insomma
con
questo
tradizionale
sistema
di
noncuranza
nei
riguardi
di
certe
questioni
,
che
altri
forse
può
considerare
fondamentali
ma
che
noi
persistiamo
a
giudicare
superficiali
,
dimostrare
a
fascisti
e
non
fascisti
che
esiste
la
possibilità
di
dedicare
larga
messe
di
energie
intellettuali
,
per
esuberanti
che
siano
,
all
'
esame
e
alla
elaborazione
di
problemi
concreti
che
il
governo
fascista
quotidianamente
prospetta
,
affronta
e
risolve
.
Cose
serie
,
in
una
parola
,
come
ad
esempio
il
congresso
per
l
'
emigrazione
,
la
riunione
bancaria
di
ieri
,
la
situazione
internazionale
e
via
discorrendo
.
È
giunto
tuttavia
il
momento
di
dire
una
brevissima
parola
sulle
polemiche
di
cui
sopra
:
riaffermare
cioè
una
constatazione
evidente
.
Questa
.
Al
difuori
di
un
notevole
servizio
reso
agli
avversari
che
per
forza
propria
non
sarebbero
mai
capaci
di
scalfire
di
un
millimetro
l
'
edificio
su
cui
poggia
il
nuove
regime
,
di
tanto
baccano
non
resta
nulla
,
se
si
tolga
qualche
questione
personale
elevata
a
dottrina
.
Molti
strali
si
sono
appuntati
contro
un
ministro
in
carica
il
quale
in
un
anno
e
mezzo
dalla
sua
assunzione
al
potere
ha
raggiunto
un
obbiettivo
che
non
è
una
bazzecola
:
il
pareggio
.
Si
è
molto
ragionato
e
sragionato
circa
l
'
indirizzo
del
partito
mentre
nessuna
nuova
situazione
al
difuori
di
artificiose
sforzature
cerebrali
poteva
giustificare
la
necessità
di
battere
una
via
diversa
da
quella
fin
qui
battuta
nella
valutazione
politica
dei
problemi
della
vita
italiana
;
ebbene
,
dopo
tanto
scalpore
,
la
compagine
del
Governo
è
apparsa
,
come
è
giusto
sia
,
salda
e
omogenea
,
e
l
'
indirizzo
del
partito
animato
dall
'
unica
volontà
che
possa
sorreggerlo
e
vivificarlo
:
quella
di
continuare
,
superando
con
ogni
mezzo
e
con
ogni
sforzo
le
insidie
della
fazione
.
E
allora
?
Allora
non
resta
che
richiamare
,
come
già
altra
volta
facemmo
,
certe
zone
intellettuali
fasciste
troppo
facili
a
perdersi
nello
sterile
esercizio
dialettico
,
ad
una
più
esatta
,
più
disciplinata
,
più
consapevole
visione
della
realtà
.
Non
che
il
Fascismo
non
offra
campo
vasto
e
libero
alla
sua
elaborazione
dottrinaria
sui
capisaldi
incrollabili
acquisiti
ormai
alla
storia
politica
del
nostro
paese
;
soltanto
occorre
impedire
che
certe
disquisizioni
teoriche
si
traducano
in
pratica
negli
episodi
non
certo
edificanti
cui
in
questi
giorni
abbiamo
assistito
.
Detto
ciò
non
intendiamo
per
ora
trarre
deduzioni
,
fedeli
al
nostro
convincimento
sulla
superficialità
e
sulla
contingenza
di
queste
schermaglie
:
torniamo
invece
a
servire
serenamente
il
regime
occupandoci
d
'
altro
,
di
quanto
cioè
il
Fascismo
crea
e
consolida
per
l
'
Italia
di
domani
.
Soltanto
ci
permettiamo
esortare
quanti
hanno
salda
in
petto
e
sono
molti
la
fede
che
noi
abbiamo
,
a
seguire
il
nostro
esempio
.