StampaPeriodica ,
L
'
Impero
come
l
'
intervento
,
come
il
fascismo
,
non
può
essere
pienamente
inteso
in
tutta
la
sua
portata
se
non
come
fenomeno
spirituale
.
La
sua
estrinsecazione
territoriale
non
può
essere
che
l
'
apparizione
concreta
e
superficiale
d
'
un
movimento
spirituale
che
,
già
operante
attraverso
il
risorgimento
e
l
'
intervento
,
forma
il
sostrato
più
profondo
del
fascismo
.
Il
movimento
fascista
,
espresso
,
come
l
'
intervento
,
direttamente
dal
popolo
,
se
storicamente
doveva
essere
una
guerra
interna
per
la
riconquista
d
'
una
pace
oltre
la
tregua
firmata
nel
novembre
1918
a
Versailles
,
spiritualmente
era
la
stessa
volontà
d
'
imperio
che
tutto
un
popolo
plebiscitariamente
manifestava
.
La
Rivoluzione
del
1922
non
è
infatti
una
rivoluzione
o
politica
o
sociale
o
economica
,
ma
è
una
rivoluzione
totalitaria
dello
spirito
umano
,
per
cui
l
'
uomo
viene
nuovamente
posto
al
centro
del
processo
storico
come
principale
protagonista
della
sua
vicenda
terrestre
,
viene
riscattato
dal
servaggio
delle
forze
oscure
e
incoercibili
della
natura
.
È
rivoluzione
spirituale
perché
con
essa
una
diversa
concezione
dell
'
uomo
,
una
totale
trasformazione
dei
valori
che
lo
misurano
,
si
fa
innanzi
.
Se
le
democrazie
,
nel
loro
sforzo
perenne
verso
una
maggiore
libertà
personale
avevano
ridotto
lo
Stato
alla
quasi
inesistenza
,
d
'
altra
parte
togliendo
nel
nome
del
razionalismo
e
del
positivismo
ogni
assoluto
all
'
uomo
,
avevano
finito
,
ponendolo
arbitro
indiscusso
dei
propri
fini
,
ad
orientarlo
verso
la
scelta
puramente
edonistica
e
verso
il
relativismo
morale
,
verso
la
sottomissione
nello
spirito
all
'
Economia
,
che
diventa
per
le
democrazie
la
sola
ed
indiscussa
Dea
,
il
solo
assoluto
.
Il
fascismo
antindividualista
ed
antidemocratico
,
contro
il
positivismo
,
lo
scientismo
,
contro
la
svalutazione
dei
valori
strettamente
spirituali
come
la
religione
e
la
morale
,
contro
la
considerazione
del
piacere
immediato
come
motivo
unico
e
precipuo
dell
'
operare
umano
,
contro
il
conclamato
dissidio
tra
scienza
e
religione
,
afferma
lo
spirito
dell
'
uomo
,
la
continuità
della
persona
umana
,
l
'
esistenza
d
'
una
dogmatica
,
la
necessità
di
un
assoluto
e
di
una
fede
.
Per
questo
lo
spirito
ritorna
col
fascismo
sugli
altari
.
Se
le
democrazie
nello
sforzo
libertario
e
dissociatore
avevano
cercato
un
'
illusoria
perfezione
sociale
nel
respingere
ai
margini
della
società
la
politica
ai
vantaggi
dell
'
economia
e
rimanendo
poi
vittime
dei
politicissimi
poteri
di
forze
oscure
ed
incontrollabili
,
che
venivano
fatalmente
a
porsi
tra
individuo
e
Stato
,
il
fascismo
riscopre
nella
politica
il
fulcro
di
tutta
la
metafisica
umana
ed
instaura
lo
Stato
come
la
realtà
vera
dell
'
individuo
,
come
la
forma
più
alta
della
personalità
,
come
una
forza
spirituale
,
la
quale
comprende
tutte
le
forme
di
vita
umana
dalle
sue
manifestazioni
più
basse
alle
più
alte
.
Se
le
democrazie
ispirate
dal
culto
della
Ragione
,
di
astrattezza
in
astrattezza
,
avevano
finito
col
vanificare
l
'
uomo
in
una
molteplicità
di
schemi
dal
contenuto
illusorio
ed
a
frantumarlo
in
una
quantità
di
uomini
parziali
,
il
fascismo
ricostruisce
attraverso
lo
Stato
l
'
uomo
nella
sua
integrità
e
nella
sua
concretezza
,
lo
ricostruisce
nella
reintegrazione
dei
suoi
valori
più
caratteristici
di
famiglia
,
di
patria
e
di
religione
,
di
razza
e
di
nazione
,
gli
ridona
una
volontà
ridonandogli
dei
miti
ed
una
mistica
,
una
volontà
di
espansione
e
di
potenza
.
Così
alla
concezione
della
vita
quale
è
alle
basi
delle
teoriche
democratiche
,
siano
esse
liberali
o
marxiste
,
ispirate
al
concetto
individualistico
della
personalità
,
che
si
risolve
in
una
scelta
il
più
individuale
possibile
dei
fini
e
dei
mezzi
,
il
fascismo
ispirandosi
ad
una
concezione
sociale
della
personalità
,
restaura
il
concetto
spiritualistico
ed
antagonistico
della
personalità
umana
quali
secoli
di
civiltà
l
'
hanno
elaborata
attraverso
il
confluire
in
Roma
della
spiritualità
cristiana
,
del
senso
classico
ed
armonioso
dei
Greci
e
del
senso
fortemente
sociale
dei
Romani
.
Ed
è
quest
'
uomo
ricostruito
,
a
cui
il
fascismo
ha
dato
il
senso
perduto
della
famiglia
,
della
professione
,
dello
Stato
,
è
quest
'
uomo
con
la
sua
coscienza
sociale
e
politica
la
sola
premessa
insostituibile
per
l
'
apparizione
dell
'
Impero
.
Bisognava
che
lo
Impero
fosse
vivo
negli
individui
perché
potesse
esserlo
al
di
fuori
di
essi
.
Per
questo
esso
rientra
nella
stessa
concezione
che
il
fascismo
ha
della
vita
;
l
'
Impero
come
ogni
altra
cosa
,
come
la
famiglia
,
il
lavoro
,
e
la
nazione
ogni
giorno
si
conquista
e
si
riconquista
.
Bisogna
che
l
'
Impero
sia
continuamente
presente
negli
animi
come
coscienza
e
come
volontà
,
così
esso
si
trasformerà
in
un
principio
perenne
di
vita
e
di
potenza
.
Così
l
'
Impero
sublimazione
della
Nazione
,
volontà
di
dominio
,
espressione
spirituale
e
morale
prima
che
territoriale
,
militare
e
mercantile
,
ritrova
nella
tradizione
romana
un
'
idea
forza
;
l
'
Impero
fascista
è
la
riaffermazione
dell
'
Impero
di
Cesare
,
perché
è
alimentato
da
una
stessa
coscienza
e
volontà
imperiali
.
Ma
dalla
sua
espressione
concreta
,
territoriale
,
militare
e
mercantile
nuove
forze
spirituali
vengono
generate
.
La
coscienza
di
spirituale
superiorità
trova
nuovo
alimento
nella
coscienza
della
fisica
superiorità
;
la
coscienza
imperiale
,
coscienza
di
forza
e
di
superiorità
diviene
infatti
il
mastice
per
una
maggiore
potenza
politica
:
si
definisce
in
un
maggior
benessere
economico
di
tutto
un
popolo
...
Il
senso
imperiale
di
superiorità
riceve
una
maggiore
definizione
nel
rapporto
con
l
'
indigeno
dove
i
principii
d
'
ordine
,
autorità
e
giustizia
,
che
attuano
la
personalità
individuale
nello
Stato
fascista
in
sostituzione
dei
principii
egualitaristici
delle
democrazie
,
si
esprimono
nella
necessaria
affermazione
di
una
gerarchia
di
razza
,
per
cui
l
'
indigeno
escluso
fatalmente
dal
trinomio
progressivo
,
popolo
,
nazione
,
impero
non
può
avere
una
personalità
imperiale
.
L
'
Impero
si
attua
quindi
come
una
proiezione
nel
campo
dello
spirito
della
nazione
,
come
un
potenziamento
delle
singole
coscienze
e
volontà
nazionali
in
coscienze
e
volontà
imperiali
,
esprime
tutta
la
tradizione
e
la
volontà
di
un
popolo
che
dal
suo
seno
l
'
ha
espresso
direttamente
quando
la
fatalità
storica
lo
ha
richiamato
alla
sua
più
profonda
vocazione
attraverso
il
Fascismo
.
Per
questo
Fascismo
ed
Impero
sono
indissociabili
nel
campo
dello
spirito
.
StampaPeriodica ,
Chi
ha
vissuto
in
Germania
e
si
è
avvicinato
con
semplicità
di
cuore
al
popolo
tedesco
in
tutta
la
gamma
delle
sue
multiformi
espressioni
,
nei
giorni
indimenticabili
della
visita
del
Duce
ha
sentito
quanto
per
la
Germania
abbia
significato
l
'
apparizione
concreta
e
reale
attraverso
le
città
e
le
campagne
di
questo
antico
e
nuovo
volto
di
romano
imperatore
,
in
cui
è
riflessa
tutta
la
gloria
,
l
'
antichità
e
la
grandezza
della
stirpe
italica
.
Un
popolo
già
preparato
da
anni
ad
accogliere
il
nuovo
ed
antico
volto
dell
'
Italia
guerriera
e
mistica
,
doveva
avere
questa
meravigliosa
e
definitiva
conferma
di
quanto
,
dopo
le
gloriose
ed
eroiche
vicende
d
'
Etiopia
e
di
Spagna
,
sentiva
ormai
profondamente
,
in
una
visione
plastica
ed
indimenticabile
.
Al
Maifeld
,
in
quella
notte
che
può
essere
chiamata
della
nuova
Europa
,
dove
un
popolo
intero
era
simbolicamente
rappresentato
dalla
moltitudine
presente
,
quando
i
due
emblemi
del
Duce
,
fascio
littorio
in
campo
azzurro
,
e
del
Fiihrer
,
croce
uncinata
in
campo
rosso
,
si
sollevarono
luminosissimi
nel
cielo
oscuro
e
piovoso
,
tra
gli
alti
e
religiosi
rintocchi
della
campana
della
torre
di
Maratona
,
comunicanti
la
presenza
nel
campo
di
due
Condottieri
,
e
l
'
Heil
profondo
,
religioso
,
infinito
scandito
dalla
moltitudine
,
fu
sentita
,
quasi
fisicamente
,
da
ognuno
nell
'
aria
la
presenza
di
due
simboli
tangibili
di
due
popoli
,
di
due
elementi
essenziali
della
storia
europea
,
la
latinità
ed
il
germanesimo
,
nelle
loro
più
pure
espressioni
.
Così
il
Duce
venne
in
Germania
,
con
questa
missione
chiarificatrice
,
con
quest
'
arte
divina
e
magica
di
toccar
i
cuori
a
nudo
,
con
lo
sguardo
e
di
suscitare
i
cuori
dormienti
al
suo
passaggio
,
col
volto
sereno
e
aperto
e
lo
sguardo
luminoso
e
lungimirante
;
io
vi
porto
una
cosa
che
viene
dal
cuore
e
va
al
cuore
.
Egli
venne
e
parlò
con
quell
'
umanità
che
al
di
là
di
ogni
formula
e
parola
tocca
elementi
essenziali
ed
eterni
dell
'
anima
umana
...
Per
questo
,
quando
il
grido
del
Duce
:
"
Europa
svegliati
"
si
diffuse
sulla
moltitudine
silenziosa
raccolta
sull
'
immenso
Campo
di
Maggio
e
sulla
via
trionfale
,
il
popolo
tedesco
sentì
che
chi
gli
stava
dinnanzi
era
il
portatore
di
una
vecchia
e
imperitura
civiltà
,
che
chi
gli
parlava
era
il
suscitatore
della
rinascente
Europa
,
l
'
uomo
che
aveva
a
lungo
combattuto
per
formarle
un
volto
capace
di
pronunciare
queste
parole
e
di
renderle
udibili
.
Non
la
vecchia
e
decrepita
Paneuropa
,
dei
vecchi
compromessi
,
delle
vecchie
paure
...
La
nuova
Italia
Non
il
Duce
solo
,
ma
tutta
l
'
Italia
è
venuta
in
Germania
con
lui
.
Quello
che
la
Germania
ha
visto
nel
Duce
è
l
'
uomo
,
il
grande
carattere
,
la
figura
estrema
e
definitiva
di
quell
'
italiano
che
il
Fascismo
doveva
suscitare
,
ha
suscitato
e
susciterà
.
Attraverso
l
'
elaborazione
della
più
pura
essenza
latina
e
cristiana
,
quell
'
uomo
,
che
è
guerriero
,
scienziato
,
lavoratore
,
filosofo
e
santo
,
che
ribeve
alle
più
pure
tradizioni
nazionali
la
sua
qualità
,
la
sua
individualità
inconfondibile
,
la
sua
esperienza
;
che
contro
ogni
facile
intellettualismo
,
riporta
il
cuore
accanto
al
cervello
,
come
mezzo
di
umana
espressione
.
La
Germania
ha
sentito
in
Lui
il
vecchio
combattente
,
uscito
dal
travaglio
delle
trincee
,
di
una
Rivoluzione
e
di
un
'
altra
grande
guerra
;
ha
sentito
il
dolore
che
insegna
nuove
vie
,
che
insegna
a
riudire
voci
,
a
risuscitare
sensi
che
gli
sforzi
snazionalizzatori
cercano
di
annullare
.
Ha
scorto
incise
nel
volto
di
quest
'
uomo
delle
entità
realissime
,
come
Patria
,
famiglia
,
lavoro
,
che
qualche
volta
l
'
intelletto
rinnega
,
ma
che
il
cuore
risuscita
nelle
ore
decisive
,
entità
che
danno
all
'
uomo
un
inconfondibile
accento
di
sincerità
e
di
forza
,
che
lo
fanno
pronto
così
al
combattimento
come
all
'
amicizia
.
Così
il
popolo
tedesco
ha
visto
la
nuova
Italia
;
così
in
Lui
ha
applaudito
ed
amato
il
popolo
italiano
.
La
nuova
Germania
Così
pure
la
nuova
Germania
nazionalsocialista
ha
parlato
a
lui
.
Egli
ha
guardato
questa
gioventù
olimpica
ed
alacre
a
cui
il
costante
contatto
con
le
durezze
e
le
asprezze
della
vita
pratica
ha
dato
un
volto
,
aspro
,
duro
e
generoso
,
nobile
e
tenace
;
un
volto
spartano
in
cui
è
scritta
l
'
abnegazione
individuale
per
una
gloria
ed
una
conquista
comune
.
Questa
gioventù
,
dove
,
di
giorno
in
giorno
,
la
rinascita
delle
antiche
essenziali
virtù
germaniche
,
l
'
eroismo
e
l
'
onore
,
cancellano
ogni
vestigio
di
quella
mentalità
borghese
,
che
facendosi
strada
nel
caos
del
dopo
-
guerra
tendeva
a
fare
della
soddisfazione
dell
'
egoismo
materiale
il
motivo
più
alto
di
vita
,
porta
oggi
alla
luce
una
nuova
società
,
basata
su
una
più
stretta
ed
umana
solidarietà
nazionale
,
in
cui
il
cameratismo
,
il
lavoro
comune
e
la
gioia
comune
hanno
un
gran
posto
,
dove
possono
rifar
fiorire
le
rudi
virtù
del
lavoratore
,
del
contadino
e
del
soldato
,
virtù
basilari
per
la
vitalità
e
la
grandezza
di
un
popolo
.
Ed
è
questa
gioventù
che
Mussolini
,
principe
di
giovinezza
ha
guardato
con
speciale
fervore
,
vitalizzata
dalla
qualità
e
dalla
quantità
dell
'
educazione
fisica
,
rafforzata
da
una
cultura
,
che
anziché
essere
rinnegata
,
è
semplicemente
portata
nei
suoi
giusti
limiti
,
fatta
di
caratteri
forti
e
disciplinati
,
vero
tessuto
connettivo
della
nuova
Germania
.
La
Germania
ch
'
egli
ha
passata
in
rivista
si
presenta
veramente
come
una
nuova
Sparta
,
indurita
dal
sacrificio
quotidiano
,
nobilitata
dallo
sforzo
,
animata
da
un
possente
dinamismo
,
militarmente
ed
economicamente
attrezzata
in
modo
formidabile
,
naturalmente
amante
dell
'
azione
e
schiva
ed
insofferente
delle
lungaggini
diplomatiche
,
serrata
con
tutte
le
sue
energie
nelle
mani
di
un
Capo
,
che
non
è
certamente
l
'
espressione
di
Stati
maggiori
occulti
della
finanza
o
dell
'
armata
,
ma
è
l
'
uomo
attraverso
al
quale
la
vocazione
più
profonda
del
popolo
tedesco
si
esprime
,
il
Capo
plebiscitariamente
accettato
e
voluto
come
il
portatore
dei
valori
più
essenziali
dell
'
anima
germanica
.
Questa
è
la
Germania
,
quale
è
apparsa
agli
occhi
del
Duce
,
quale
egli
s
'
aspettava
,
sapendola
forgiata
da
principi
essenziali
comuni
,
dovunque
formatori
di
vita
e
di
forza
nuova
.
In
queste
vesti
essa
ha
accolto
il
suo
Ospite
d
'
Onore
.
Così
si
è
stipulato
il
patto
dei
cuori
tra
la
nuova
Italia
fascista
e
la
nuova
Germania
nazionalsocialista
,
attraverso
i
due
Capi
.
Due
popoli
hanno
gettato
a
terra
ogni
pregiudizio
,
ogni
timidezza
,
ogni
luogo
comune
,
ogni
convenzionalità
,
ed
hanno
deciso
di
guardarsi
apertamente
negli
occhi
;
una
cosa
dei
cuori
,
ripetiamo
,
che
,
per
questo
,
formerà
nuove
intelligenze
,
nuove
comprensioni
e
nuove
volontà
per
la
conquista
che
è
oggi
la
vera
e
la
comune
conquista
d
'
Europa
,
il
cui
tesoro
di
cultura
,
di
storia
e
di
civiltà
,
va
salvato
di
fronte
ad
ogni
nemico
esterno
ed
interno
,
va
potenziato
per
tenere
alta
nella
Pace
la
luce
umana
nel
mondo
.