StampaPeriodica ,
Mussolini
à
parlato
tre
volte
da
quando
è
capo
del
Governo
.
E
l
'
ultimo
suo
discorso
,
ai
senatori
,
è
stato
ancor
più
forte
,
à
più
ancora
impressionato
l
'
opinione
pubblica
.
E
stato
polemico
,
chiaro
,
decisivo
:
conciso
ed
esauriente
:
ardito
e
pur
misurato
:
energico
fino
all
'
irriverenza
,
ed
esplicito
per
molte
questioni
che
tanto
appassionano
in
questi
giorni
gli
italiani
.
Lo
squadrismo
,
per
esempio
;
quanti
avversari
non
lo
desideravano
"
vaporizzato
"
?
Ora
sono
serviti
.
Lo
squadrismo
rimane
a
salvaguardia
non
del
Fascismo
soltanto
,
ma
della
Nazione
.
"
Non
avevo
300
mila
tessere
:
sibbene
300
mila
fucili
!
"
...
Quando
si
parla
così
franchi
,
così
rudi
,
in
tono
tanto
imperativo
,
certo
resta
poco
a
ridire
,
certo
la
funzione
parlamentare
viene
assai
menomata
.
Ma
è
poi
un
male
?
Noi
apprezziamo
nel
suo
giusto
valore
il
regime
costituzionale
moderno
;
quel
regime
che
l
'
Italia
copiò
di
sana
pianta
dall
'
Inghilterra
,
dove
ha
fatto
per
sì
lunghi
secoli
una
prova
tanto
felice
.
Sappiamo
quali
siano
i
suoi
vantaggi
,
i
suoi
pregi
,
i
suoi
meriti
.
Il
parlamento
:
Un
'
accolta
di
valori
tecnici
morali
culturali
;
un
pacifico
raduno
di
rappresentanti
di
tutta
la
popolazione
,
che
si
riunisce
serenamente
a
legiferare
,
e
addita
al
governo
le
vie
da
seguire
,
gli
esprime
la
volontà
popolare
,
lo
coadiuva
nel
grave
compito
di
reggere
le
sorti
d
'
una
grande
nazione
;
e
il
deputato
meridionale
prospetta
la
soluzione
del
problema
demografico
;
e
il
deputato
d
'
un
'
isola
propone
un
sistema
di
viabilità
per
la
sua
isola
;
e
il
deputato
dei
marinai
chiede
costruzione
e
ingrandimenti
per
questo
o
quel
porto
prosperoso
.
Apprezziamo
e
abbiamo
accettato
il
sistema
parlamentare
.
"
Chi
mi
impediva
di
chiudere
il
parlamento
?
Chi
mi
impediva
di
proclamare
una
dittatura
di
due
o
tre
o
cinque
persone
?
Dove
era
qualcuno
che
mi
potesse
resistere
?
"
E
così
abbiamo
avuto
la
breve
nonché
inutile
sessione
or
ora
finita
.
Con
relativo
indecente
stomachevole
spettacolo
di
servilità
.
Né
poteva
accadere
diversamente
.
L
'
organo
parlamentare
fu
istituito
per
tempi
normali
e
deve
funzionare
osservando
lo
spirito
per
cui
esiste
.
Altrimenti
si
cade
nella
parodia
.
In
un
momento
eccezionale
,
in
condizioni
eccezionali
,
con
un
uomo
che
domina
così
sicuro
la
situazione
,
il
parlamento
s
'
annulla
,
inevitabilmente
.
Il
parlamento
presume
una
certa
parità
di
forze
,
una
certa
uguaglianza
tra
i
deputati
,
un
senso
d
'
arrendevolezza
reciproco
.
Quando
s
'
erge
un
dominatore
,
il
parlamento
diviene
un
giocattolo
nelle
sue
mani
,
e
per
l
'
opinione
pubblica
uno
zimbello
.
Questa
volta
l
'
uomo
ch
'
è
salito
al
potere
è
di
tal
razza
da
non
consentire
le
estenuanti
diatribe
,
le
elucubrazioni
faragginose
.
Mussolini
giovine
,
volitivo
,
accentratore
,
lavoratore
,
insofferente
di
freni
,
capace
d
'
imperio
non
può
essere
che
un
dittatore
.
Camuffate
pure
fin
che
vi
piace
la
realtà
.
Lasciate
pure
vivacchiare
ancora
a
lungo
quella
innocua
larva
di
parlamento
che
è
la
26.a
legislatura
.
Ma
l
'
unica
,
solare
verità
è
questa
:
che
mentre
è
al
comando
Mussolini
,
il
solo
responsabile
è
lui
,
il
solo
capo
è
lui
,
il
padrone
è
lui
.
Perché
ormai
bisogna
riconoscerlo
:
stavolta
a
Roma
hanno
trovato
un
padrone
.
E
allora
a
che
pro
tenere
in
vita
un
organo
ingombrante
,
maneggiare
delle
marionette
,
perder
tempo
in
compagnia
d
'
un
branco
d
'
insufficienti
?
Gli
scopi
di
Mussolini
sono
chiari
.
Ha
riaperto
la
Camera
(
certo
d
'
averla
ai
suoi
piedi
,
poi
che
le
femmine
adorano
la
maschia
prepotenza
)
onde
servirsi
della
tribuna
parlamentare
per
far
sapere
bene
a
tutti
quel
che
si
prefigge
e
che
conseguirà
.
L
'
ha
riaperta
per
gettare
l
'
offa
della
regolarità
,
della
legalità
,
della
libertà
,
nelle
tremebonde
gole
dei
gelosi
custodi
dell
'
ordine
costituzionale
;
e
per
ottenere
i
pieni
poteri
.
La
riaprirà
perché
ingoi
il
rospo
del
sistema
elettorale
maggioritario
,
che
deve
ucciderla
e
rinnovarla
.
Col
nuovo
sistema
elettorale
il
partito
più
forte
conquista
un
'
enorme
preponderanza
.
Quindi
se
le
elezioni
amministrative
di
queste
domeniche
non
sono
chimere
nella
Camera
che
verrà
eletta
la
futura
estate
o
in
autunno
,
i
fascisti
si
conteranno
a
centinaia
.
Quando
i
deputati
non
dovranno
più
chiedere
favori
a
nome
di
servi
,
quando
il
cittadino
ridivenuto
uomo
libero
,
nulla
temendo
e
nulla
sperando
,
volgerà
nel
rispetto
dello
Stato
il
pensiero
ai
grandi
interessi
nazionali
,
soltanto
allora
si
sarà
creato
lo
Stato
che
un
tempo
dicevasi
liberale
e
oggi
ha
nome
di
fascista
;
ma
a
cui
un
unico
semplice
titolo
veramente
spetta
:
Stato
.
StampaPeriodica ,
Si
è
combinato
un
indirizzo
di
simpatie
per
Gaetano
Salvemini
.
È
roboante
e
sgrammaticato
.
Vi
si
parla
di
altezza
morale
,
di
dovere
di
coscienza
,
di
coltura
europea
e
termina
con
questa
frase
che
non
sta
in
piedi
neppure
coi
puntelli
:
"
L
'
opera
politica
di
Gaetano
Salvemini
,
anche
chiunque
in
buona
fede
ne
dissenta
,
è
stata
sempre
un
esempio
mirabile
di
austerità
,
di
disinteresse
,
di
coraggio
.
"
A
tutta
questa
roba
fessa
,
ma
solenne
,
mi
piace
opporre
un
malthusiano
che
dieci
o
dodici
anni
or
sono
nacque
nel
cenacolo
futurista
fiorentino
e
che
meglio
definisce
il
Salvemini
:
È
Salvemini
la
cosa
che
ti
porta
il
pipistrello
a
vederlo
non
è
bello
quando
parla
poi
fa
schif
.
No
,
signori
dell
'
indirizzo
simpatico
:
Gaetano
Salvemini
non
è
che
un
malinconico
buffone
.
Noi
che
possiamo
vantare
una
coerenza
formidabile
e
che
fiutammo
i
prezzolini
a
distanze
oceaniche
,
abbiamo
definito
da
molti
anni
la
disonorante
figura
del
rinunciatario
.
Inutile
gonfiarlo
,
è
una
vescica
bucata
.
Inutile
tentare
di
farlo
divenire
...
fascinoso
.
Tutti
lo
conoscono
per
un
monumentale
iettatore
.
Questo
omettino
giallo
e
sbilenco
,
che
ha
per
uniforme
il
pipistrello
,
quasi
che
avesse
la
potenza
,
circolando
,
di
far
piovere
nelle
giornate
serene
,
ha
più
nociuto
all
'
Italia
di
un
esercito
di
vandali
.
StampaPeriodica ,
L
'
abbonamento
al
"
Becco
Giallo
"
à
di
cinquanta
franchi
.
Non
tutti
i
nostri
amici
sono
in
condizioni
di
poter
spendere
cinquanta
franchi
per
abbonarsi
al
"
Becco
Giallo
.
"
Come
fare
allora
?
Questa
domanda
che
ci
viene
da
parecchie
parti
,
ci
ha
indotti
ad
un
provvedimento
che
,
riteniamo
,
dovrà
conciliare
il
desiderio
dei
nostri
amici
più
poveri
di
non
privarsi
del
"
Becco
Giallo
"
con
le
tiranniche
leggi
dell
'
economia
...
domestica
.
Cinquanta
lire
in
una
volta
sola
sono
troppe
;
ebbene
si
divida
...
il
male
in
due
rate
di
venticinque
franchi
e
tutto
sarà
salvo
.
Se
poi
anche
venticinque
franchi
sono
troppi
,
si
divida
il
male
in
...
cinque
rate
bimensili
di
dieci
franchi
e
tutto
sarà
In
regola
.
Riassumendo
,
dunque
,
l
'
abbonamento
al
"
Becco
Giallo
"
può
pagarsi
in
una
rata
di
cinquanta
franchi
;
in
due
rate
di
venticinque
franchi
;
in
cinque
rate
di
dieci
franchi
.
Ognuno
scelga
la
forma
di
pagamento
più
conveniente
di
abbonamento
e
si
affretti
a
spedire
l
'
importo
all
'
amministrazione
del
"
Becco
Giallo
,
"
rue
Ledion
,
5
,
Paris
(
14'
)
.
Coloro
i
quali
non
intendono
abbonarsi
sono
pregati
di
respingere
il
giornale
che
a
titolo
di
saggio
hanno
finora
ricevuto
.
Gli
amici
che
ricevono
il
giornale
in
Italia
possono
inviarci
l
'
importo
dell
'
abbonamento
(
cento
franchi
)
indirizzandolo
a
qualche
loro
conoscente
all
'
estero
con
la
preghiera
di
rimettercelo
,
o
incaricando
di
questo
versamento
qualcuno
che
abbia
la
possibilità
di
recarsi
fuori
dell
'
Italia
.
StampaPeriodica ,
È
un
vero
sollievo
di
pensare
che
Mussolini
,
creatore
e
duce
del
Fascismo
,
di
questo
grande
movimento
,
abbia
soltanto
trentasette
anni
e
ami
tutto
lo
sport
.
Con
la
stessa
elegante
disinvoltura
con
la
quale
scrive
i
suoi
articoli
sprizzanti
ironie
aristocratiche
e
paradossi
felici
,
eccolo
volare
nel
cielo
di
Milano
,
oppure
guidare
una
potente
automobile
,
o
anche
semplicemente
inforcare
una
bicicletta
.
Finalmente
!
Pareva
che
in
Italia
non
si
potesse
essere
autorevoli
uomini
politici
senza
avere
per
mezzo
di
locomozione
la
barella
o
la
bara
!
Oh
poter
aver
a
riscatto
di
tutti
i
senilismi
un
Presidente
del
Consiglio
che
approdi
al
Viminale
con
un
aeroplano
da
lui
stesso
pilotato
!
Trentasette
anni
!
Ancora
venti
anni
di
intensa
vita
politica
.
Chi
può
misurare
il
suo
volo
aquilino
?
...
Deputati
,
ministri
e
senatori
,
che
mi
ero
trovato
fra
i
piedi
,
non
mi
avevano
inspirato
altro
che
compassione
e
disprezzo
.
E
così
forsennato
amante
delle
lontane
figure
di
guerrieri
legislatori
e
tribuni
,
avevo
dovuto
accontentarmi
di
sognarmele
rievocate
dalle
pagine
di
un
libro
di
storia
.
E
rimaneva
,
dinanzi
alla
mia
anima
scettica
e
beffarda
,
un
enigma
,
il
vantato
fascino
dei
condottieri
...
La
conoscenza
di
Mussolini
mi
ha
dato
la
chiave
per
capire
questi
uomini
giganteschi
che
riuscirono
a
dominare
e
a
sconvolgere
.
Il
suo
magnetismo
personale
è
enorme
.
Sta
dinanzi
a
chi
gli
parla
come
un
blocco
di
sicurezza
,
di
coraggio
e
di
energia
.
La
sua
fronte
romana
costruita
come
una
vòlta
geniale
è
fatta
per
il
pensiero
,
i
suoi
occhi
che
vi
sparano
addosso
degli
sguardi
magnetici
sono
fatti
per
il
comando
,
le
sue
mascelle
quadre
chiudono
con
la
più
salda
armonia
un
volto
indescrivibile
.
Intorno
a
lui
tutte
le
cose
sembrano
fragili
e
transitorie
,
gli
uomini
creature
di
un
'
altra
razza
inferiore
.
Egli
è
un
italico
seme
doppio
scoppiato
prodigiosamente
fra
tante
scempiezze
.
Ci
dà
la
quercia
sublime
StampaPeriodica ,
Perché
non
si
parla
più
di
Girolimoni
.
Quando
fu
arrestato
il
mostro
violatore
ed
uccisore
di
bambine
,
tutti
i
giornali
italiani
cantarono
l
'
osanna
della
polizia
fascista
.
Finiti
i
tempi
della
debolezza
liberal
-
democratica
,
nei
quali
i
delitti
rimanevano
impuniti
!
La
polizia
del
duce
ripuliva
infine
l
'
Italia
!
Senonché
,
sono
passati
dei
mesi
;
e
di
Girolimoni
nessuno
fiata
più
.
Corre
invece
in
Italia
una
voce
assai
insistente
:
che
il
sopradetto
Girolimoni
non
abbia
mai
seviziato
bambine
e
che
,
invece
,
si
limitasse
a
carezzar
la
moglie
di
un
noto
fascista
.
Comunque
,
tutto
è
stato
messo
a
tacere
.
Ma
noi
domandiamo
modestamente
una
spiegazione
.
Se
Girolimoni
è
colpevole
,
perché
non
gli
fanno
il
processo
?
Se
è
innocente
,
perché
non
lo
rimettono
in
circolazione
?
Comprendiamo
benissimo
che
bisognerà
ringoiarsi
l
'
inno
alla
perfetta
organizzazione
della
polizia
del
"Trucio."
A
meno
che
gli
"
interessi
dello
Stato
sovrano
"
non
impongano
di
sacrificare
un
innocente
piuttosto
che
confessare
un
errore
che
diminuirebbe
il
"
prestigio
delle
istituzioni
.
"
Tutto
può
essere
.
Ma
non
sarebbe
nemmeno
una
novità
.
Alla
Bastiglia
furono
spesso
"
dimenticate
"
delle
inconsapevoli
vittime
del
"
supremo
interesse
dello
Stato
.
"
StampaPeriodica ,
La
crisi
ministeriale
e
la
costituzione
.
La
proposta
del
nostro
Formentini
(
Rivoluzione
Liberale
del
19
febbraio
)
è
ampiamente
discussa
sul
Lavoro
del
22
febbraio
.
Lo
scrittore
comincia
col
dimostrarci
che
il
provvedimento
invocato
dal
F
.
già
viene
altrove
applicato
.
"
Questa
designazione
del
gabinetto
da
parte
dell
'
Assemblea
vige
da
ormai
più
di
tre
anni
in
parecchi
Stati
federali
del
Reich
germanico
,
primo
fra
tutti
in
Prussia
.
Chi
scrive
seguì
con
attenzione
i
lavori
dei
Landtang
Prussiano
durante
la
crisi
dell
'
aprile
scorso
,
che
si
concluse
con
la
elezione
a
presidente
dei
ministri
di
Prussia
del
cattolico
Adamo
Stegerwald
.
La
Socialdemocrazia
poneva
ben
chiare
le
sue
esigenze
per
l
'
allargamento
della
coalizione
governativa
fino
a
comprendervi
il
Deutsche
Volkspartei
:
queste
esigenze
essendo
state
rifiutate
dal
D
.
V
.
P
.
,
la
Socialdemocrazia
si
staccò
dalla
coalizione
,
e
i
tre
partiti
di
governo
,
Deutsche
Volkspartei
,
Cattolici
e
Democratici
designarono
come
Presidente
lo
Stegerwald
,
che
fu
eletto
e
compose
il
Ministero
tuttora
in
carica
"
.
All
'
obbiezione
che
"
il
Ministero
è
oltre
che
un
ramo
dell
'
amministrazione
,
un
membro
del
Consilium
Principis
e
non
si
può
pertanto
imporre
al
Re
un
fiduciario
eletto
da
altri
"
risponde
con
un
'
acuta
disamina
della
finzione
che
in
questo
concetto
si
cela
e
dei
limiti
e
dei
risultati
che
nascono
dalla
pratica
.
"
Finché
ci
sarà
un
re
,
nessun
ritrovato
costituzionale
riuscirà
ad
evitare
che
i
Ministri
della
Real
Casa
,
i
gentiluomini
di
Corte
e
magari
il
cameriere
consiglino
davvero
il
re
assai
di
più
di
qualunque
Consilium
principis
costituzionalmente
legittimo
,
infinitamente
di
più
di
qualunque
Gabinetto
di
Ministri
a
ciò
qualificato
.
E
allora
tanto
vale
farla
finita
con
una
obbiezione
fondata
su
una
funzione
di
consiglieri
della
Corona
,
che
i
Ministri
non
compiono
"
.
Oppure
nei
casi
in
cui
la
esercitano
,
-
esempio
tipico
Giolitti
-
riescono
a
pericoli
e
danni
ancora
più
preoccupanti
.
"
La
carriera
di
Giolitti
,
dal
punto
di
vista
costituzionale
,
si
può
analizzare
appunto
in
questo
modo
.
Liquidazione
del
Consiglio
di
Gabinetto
,
come
solo
organo
legittimo
designato
a
dare
collegialmente
consigli
della
Corona
.
Accaparramento
progressivo
della
confidenza
del
sovrano
e
delle
funzioni
sconosciute
allo
Statuto
-
di
consigliere
intimo
e
unico
.
Comparsa
periodica
dinanzi
all
'
assemblea
parlamentare
,
colla
consacrazione
carismatica
di
essere
l
'
uomo
fidato
del
re
,
colui
che
discende
dalla
montagna
dopo
aver
parlato
con
Geova
.
E
questo
vecchio
gioco
minaccia
di
riuscire
per
la
sesta
volta
!
È
estremamente
difficile
stabilire
,
in
qual
modo
la
designazione
diretta
del
ministero
da
parte
della
Camera
,
proposta
dal
Formentini
,
possa
reagire
:
1
)
sulle
dittature
personali
di
questo
o
quel
parlamentare
nel
seno
dell
'
assemblea
;
2
)
sulle
funzioni
costituzionali
del
Gabinetto
,
che
la
lunga
consuetudine
giolittiana
(
e
sonniniana
)
ha
ridotto
ad
essere
una
semplice
riunione
di
burocratici
convocati
a
rapporto
,
riducendo
insieme
ad
un
cencio
il
R
.
D
.
del
1901
.
Ma
appare
assai
verosimile
che
la
designazione
diretta
avrebbe
impedito
a
Giolitti
,
e
impedirebbe
a
qualunque
altro
,
di
bluffer
al
gioco
del
poker
parlamentare
:
cioè
di
comparire
dinanzi
al
re
per
riscattarlo
con
il
prestigio
di
essere
il
dominatore
del
Parlamento
,
e
di
comparire
poi
dinanzi
al
Parlamento
con
l
'
aureola
di
essere
il
fiduciario
del
re
.
Il
gioco
giolittiano
,
anzi
l
'
escamotage
giolittiano
è
tutto
qui
.
Ebbene
,
la
designazione
diretta
lo
spezzerebbe
:
togliendo
di
mezzo
la
finzione
del
ministro
consigliere
della
Corona
,
toglierebbe
forsanche
di
mezzo
la
triste
realtà
del
ministro
sensale
e
mezzano
della
Corona
,
della
Camera
e
di
tutto
il
resto
"
StampaPeriodica ,
Filippo
Turati
,
Ferruccio
Parri
,
Carlo
Rosselli
e
i
"
complici
,
"
presenti
ed
assenti
,
sono
stati
condannati
a
dieci
mesi
di
arresto
.
Per
questi
bassi
tempi
di
Tribunale
speciale
e
di
burattinesca
ferocia
,
la
sentenza
è
stata
relativamente
mite
.
Si
potrebbe
credere
se
ancora
illusioni
fossero
possibili
che
l
'
alta
figura
dell
'
esule
,
e
il
contegno
fierissimo
dei
due
principali
ideatori
ed
esecutori
dell
'
impresa
,
abbiano
,
insieme
a
quello
del
pubblico
,
toccato
l
'
animo
dei
giudici
,
che
pur
dovrebb
'
essere
talvolta
umanamente
sereno
e
degnamente
italiano
.
Riconosciamo
subito
però
che
tale
interpretazione
è
di
indole
romantica
e
mal
si
attaglia
ai
costumi
d
'
oggi
,
avviliti
dalla
miseria
pecuniaria
e
morale
,
inariditi
dalla
vergognosa
consuetudine
del
servaggio
e
della
paura
.
Bisogna
perciò
ricercare
altrove
le
fonti
della
relativa
clemenza
del
Tribunale
savonese
,
tanto
più
che
,
com
'
è
noto
,
Roma
regge
sempre
i
fili
dei
processi
politici
.
La
causa
si
presentava
così
:
un
uomo
di
alto
intelletto
,
di
lunga
e
onoranda
carriera
politica
,
amato
da
milioni
di
italiani
,
acclamato
all
'
estero
di
suoi
compagni
di
fede
,
considerato
con
rispetto
e
con
simpatia
da
ogni
avversario
onesto
,
aveva
dovuto
abbandonare
clandestinamente
la
sua
città
e
l
'
Italia
perché
minacciato
nella
vita
e
dalle
violenze
fasciste
,
e
dalle
"
protettrici
"
persecuzioni
poliziesche
,
e
dalla
nausea
che
ha
reso
soffocante
e
venefica
l
'
atmosfera
del
nostro
sventurato
paese
.
Dei
due
organizzatori
dell
'
espatrio
,
rei
confessi
di
un
gesto
di
coraggio
e
di
generosità
,
Ferruccio
Parri
era
un
giovane
professore
,
liberale
,
dei
primissimi
tra
i
valorosi
di
guerra
,
redattore
del
"
Corriere
della
Sera
"
(
prima
della
epidemia
pestifera
Balzan
-
Crespi
-
Croci
-
Ojetti
e
compagni
)
,
così
ardente
et
inflessibile
d
'
animo
come
semplice
e
gentile
d
'
aspetto
e
di
modi
;
Carlo
Rosselli
(
della
nobile
famiglia
toscana
che
ospitò
a
Pisa
Giuseppe
Mazzini
accompagnato
dalla
morte
)
giovanissimo
professore
d
'
economia
,
signorilmente
socialista
,
appassionato
ed
indomito
.
Due
innamorati
di
una
patria
ideale
,
libera
e
umana
,
dignitosa
e
giusta
.
Questo
processo
aveva
suscitato
all
'
estero
interesse
vivissimo
;
alcuni
grandi
giornali
ne
seguivano
le
fasi
e
ne
attendevano
l
'
epilogo
.
In
patria
,
malgrado
tutti
i
rigori
sbirreschi
"
Il
Becco
Giallo
"
e
molti
fogli
stampati
e
dattilografati
,
avevan
diffuso
le
dichiarazioni
di
Turati
e
i
fieri
atti
di
accusa
di
Parri
e
Rosselli
contro
le
colpe
del
regime
.
In
tali
circostanze
condannare
fascisticamente
significava
intensificare
fuori
d
'
Italia
la
già
vivace
campagna
di
stampa
contro
le
enormità
brigantesco
-
giuridiche
della
dittatura
mussoliniana
,
e
rendere
all
'
interno
ancor
più
rigogliosi
gli
effetti
dell
'
esempio
e
del
monito
che
due
giovani
,
sfidando
le
ire
del
"
duce
"
e
di
tutta
la
sua
banda
,
avevan
dato
e
lanciato
agli
inerti
concittadini
.
Si
è
pensato
allora
evidentemente
di
addolcire
i
toni
:
dai
cinque
anni
di
reclusione
richiesti
dal
P
.
M
.
Eula
(
che
ha
sentito
il
bisogno
di
accanirsi
contro
gli
accusati
e
non
ha
potuto
resistere
alla
puerile
tentazione
di
denominare
il
despota
in
ribasso
"
genio
partorito
dalla
sua
stirpe
"
)
si
è
,
dopo
cinque
ore
di
dibattiti
in
Camera
di
Consiglio
,
creduto
opportuno
ridurli
a
dieci
mesi
.
(
Tanto
,
si
deve
esser
pensato
a
Roma
,
al
resto
serve
il
domicilio
coatto
,
sorda
vendetta
che
non
compromette
o
disonora
nessun
tribunale
regolarmente
costituito
.
)
Parri
e
Rosselli
com
'
era
da
attendersi
da
pari
loro
,
hanno
tenuto
in
carcere
e
dinanzi
ai
giudici
il
contegno
impavido
di
uomini
che
nulla
debbono
rimproverarsi
,
che
hanno
compiuto
per
pura
idealità
,
senza
tema
di
rischi
o
rimpianto
di
sacrifici
,
un
atto
di
quel
risoluto
e
disinteressato
coraggio
che
purtroppo
tanto
manca
agli
sviati
e
dimentichi
italiani
di
oggi
.
Narra
un
testimone
che
le
ferme
dichiarazioni
di
Parri
al
processo
,
chiamanti
responsabile
dell
'
espatrio
di
Turati
e
di
tutte
le
sciagure
nazionali
il
regime
di
baratteria
e
di
fratricidio
che
sgoverna
l
'
Italia
,
furono
salutate
da
una
irrefrenabile
salva
di
applausi
.
Anche
il
franco
atteggiamento
di
Rosselli
suscitò
consenso
e
simpatia
.
Le
arringhe
dei
difensori
,
furono
spesso
sottolineate
da
approvazioni
ed
acclamazioni
invano
represse
dal
Presidente
.
Savona
era
in
istato
d
'
assedio
.
I
più
amari
giornali
fascisti
han
deplorato
che
il
processo
suscitasse
tanta
passione
e
che
alcuni
maggiori
organi
d
'
informazione
ne
dessero
resoconti
troppo
estesi
.
Sentivan
,
le
cornacchie
insaziabili
del
regime
,
che
da
Savona
si
levavano
voci
nuove
;
vedevano
apparire
,
all
'
estremo
del
sinistro
paesaggio
della
decadenza
nazional
-
fascista
,
figure
di
uomini
splendenti
di
una
luce
che
impone
agli
aguzzini
e
ai
profittatori
,
ai
mezzani
e
ai
cinici
,
ai
pavidi
e
agli
egoisti
,
ai
ciarlatori
e
ai
ladruncoli
,
di
chinare
il
capo
.
Il
nobile
vecchio
che
in
questi
giorni
esaltava
cristianamente
a
Bruxelles
il
sangue
di
Matteotti
versato
per
la
libertà
umana
,
aspetta
sereno
,
con
la
fede
di
un
veggente
,
il
giorno
in
cui
gli
saranno
riaperte
da
tutto
un
popolo
le
porte
della
patria
.
I
due
giovani
,
degni
di
esser
annoverati
tra
gli
italiani
migliori
,
sanno
che
la
liberazione
d
'
Italia
e
la
loro
non
può
esser
lontana
,
poiché
essi
stessi
hanno
data
la
prova
che
sentimenti
di
fierezza
e
azioni
generose
sono
ancora
possibili
in
una
terra
che
nutrì
tanti
eroi
.
StampaPeriodica ,
R
.
Tagore
si
occupa
della
necessità
di
riavvicinare
l
'
Asia
e
l
'
Europa
:
"
Bisogna
trovare
un
punto
di
riavvicinamento
in
cui
non
esistano
rivalità
di
interessi
.
Questo
luogo
è
l
'
Università
,
in
cui
noi
possiamo
lavorare
insieme
alla
ricerca
della
verità
;
dividerci
il
patrimonio
comune
e
comprendere
che
in
tutti
i
paesi
gli
artisti
hanno
creato
forme
di
bellezza
;
gli
scienziati
scoperto
segreti
;
i
filosofi
risolto
dei
problemi
;
i
santi
vissuto
secondo
il
loro
ideale
,
e
tutto
ciò
non
soltanto
per
la
razza
cui
essi
appartenevano
,
ma
per
tutta
l
'
umanità
"
.
Dove
non
esistono
rivalità
di
interessi
non
è
possibile
un
riavvicinamento
.
L
'
unità
si
crea
attraverso
la
storia
che
è
storia
di
rivalità
:
la
pura
vuota
unità
è
un
presupposto
dello
spirito
che
non
è
possibile
sviluppare
.
La
vera
unità
è
un
risultato
non
mai
raggiunto
,
una
conclusione
che
si
ricrea
ogni
giorno
.
La
politica
non
si
fa
nelle
accademie
e
non
si
fa
nelle
accademie
neanche
la
cultura
.
Alla
ricerca
della
verità
lavorano
gli
individui
singolarmente
,
nella
propria
intimità
spirituale
.
Non
è
possibile
dividere
il
patrimonio
comune
:
ogni
nazione
comprende
che
in
tutti
i
paesi
gli
artisti
hanno
creato
forme
di
bellezza
soltanto
in
quanto
li
studia
,
li
fa
suoi
,
li
trapianta
in
altro
terreno
e
li
fa
partecipare
alla
propria
vita
nazionale
.
Il
genio
appartiene
all
'
umanità
in
quanto
appartiene
di
volta
in
volta
ad
un
popolo
,
a
un
organismo
storico
;
gli
altri
popoli
che
lo
comprendono
non
lo
comprendono
come
astratta
umanità
,
ma
lo
adeguano
alle
proprie
esigenze
,
ne
fanno
un
loro
genio
.
Non
esiste
la
cultura
internazionale
.
StampaPeriodica ,
Scrive
Michele
Cosenza
nell
'
Educazione
Nazionale
(
gennaio
1922
)
risorta
finalmente
vigorosa
e
nuova
:
"
Spesso
la
scuola
induce
nella
mente
di
chi
si
abitua
al
meccanismo
dell
'
insegnamento
una
vera
depressione
della
conoscenza
intuitiva
.
Notate
l
'
elasticità
mentale
e
il
potere
di
orientamento
nella
mobile
e
varia
realtà
della
vita
,
come
si
trovano
in
un
sensale
qualunque
;
paragonate
quelle
attitudini
con
le
stesse
degli
insegnanti
che
avevano
colmato
di
zeri
quel
sensale
quando
egli
era
a
scuola
,
e
senza
paura
del
sofisma
del
cum
hoc
,
compiangete
profondamente
i
maestri
.
La
loro
mente
presenta
i
segni
di
una
mancanza
di
tono
,
che
è
una
vera
malattia
professionale
.
Si
tratta
di
una
mente
precocemente
senile
"
.
Verissimo
.
Questo
è
il
punto
centrale
del
problema
etico
della
scuola
.
E
bisogna
risalirvi
per
esaminare
la
questione
politica
.
Il
concetto
comune
di
scuola
,
vivo
e
vero
nel
Medioevo
perché
animato
da
un
dogma
,
da
una
fede
,
da
un
'
autorità
è
antitetico
col
mondo
moderno
.
La
scuola
moderna
(
libera
discussione
,
autoeducazione
)
vive
fuori
degli
edifici
scolastici
,
coincide
con
la
vita
:
mentre
la
figura
del
professore
si
adegua
a
una
funzione
burocratica
lo
spirito
non
si
può
schematizzare
.
StampaPeriodica ,
Per
la
quinta
volta
l
'
Italia
è
disonorata
dalla
celebrazione
fascista
.
I
giornali
dei
paesi
civili
rilevano
la
coincidenza
tra
le
feste
di
Roma
e
quelle
bolsceviche
di
Leningrado
.
Ma
se
le
due
manifestazioni
si
equivalgono
nello
spirito
politico
che
le
informa
,
perché
entrambi
i
regimi
rinnegano
la
libertà
e
il
dominio
legale
delle
maggioranze
,
una
differenza
sostanziale
passa
tra
una
rivoluzione
che
,
come
quella
russa
,
conquistò
ai
servi
della
gleba
i
diritti
dell
'
uomo
,
e
si
affermò
,
pur
tra
sanguinose
aberrazioni
,
contro
il
principio
autocratico
,
ed
una
tragica
carnevalata
che
,
come
la
marcia
su
Roma
in
sleeping
car
,
tramutò
,
con
l
'
acquiescenza
del
Capo
dello
Stato
,
il
più
torbido
demagogo
dell
'
estremismo
rosso
nel
tiranno
di
un
popolo
e
prostituì
i
poteri
pubblici
,
la
dignità
nazionale
,
la
Costituzione
giurata
,
il
Parlamento
,
il
sacrificio
della
guerra
e
la
vittoria
,
all
'
ambiziosa
criminalità
di
una
minoranza
armata
obbediente
ad
un
solo
programma
:
dominare
.
Non
è
la
conquista
del
potere
da
parte
di
una
classe
contro
un
'
altra
;
non
è
una
ascensione
politica
e
sociale
che
esige
ed
offre
i
suoi
martiri
a
consacrare
le
innovatrici
verità
dei
suoi
apostoli
;
ma
è
la
usurpazione
del
governo
,
compiuta
e
mantenuta
da
una
banda
di
avventurieri
e
di
scherani
che
hanno
imposto
la
propria
violenza
a
coloro
stessi
che
si
illudevano
,
garantendone
l
'
impunità
,
di
goderne
i
vantaggi
;
è
uno
spaventoso
regresso
nel
passato
,
per
cui
dalle
legislazioni
esecrate
degli
Absburgo
e
dei
Borboni
risorge
il
ghigno
del
delatore
e
del
boia
.
Non
è
l
'
attuazione
organica
di
un
programma
,
di
cui
si
possano
subire
le
leggi
in
quanto
se
ne
vedano
e
se
ne
approvino
liberamente
le
finalità
;
ma
è
la
negazione
e
la
contraddizione
di
tutti
i
programmi
politici
ed
economici
il
trionfo
dell
'
improvvisazione
,
della
frode
del
pazzo
orgoglio
nazionalistico
,
dell
'
ignoranza
brutale
,
dell
'
iperbole
e
della
fiera
paesana
.
Dietro
un
'
impalcatura
da
circo
,
geme
il
popolo
italiano
,
prigioniero
nella
sua
patria
;
e
le
carceri
rigurgitano
di
detenuti
politici
;
e
nelle
isole
,
nuovi
deportati
prendono
il
posto
lasciato
vacante
dai
morti
per
maltrattamenti
e
sofferenze
;
e
nelle
case
devastate
,
donne
e
bambini
piangono
i
mariti
ed
i
padri
assassinati
o
aspettano
,
ostaggi
di
un
esercito
di
occupazione
,
il
ritorno
degli
esuli
.
Assassinii
,
incendii
,
saccheggi
,
tribunali
eccezionali
,
soppressione
di
tutte
le
libertà
elementari
;
ecco
il
bilancio
del
quinquennio
fascista
!
E
le
vittime
dell
'
enorme
infamia
,
tutti
coloro
che
sono
stati
colpiti
nelle
idee
,
negli
affetti
,
negli
interessi
legittimi
trentanove
milioni
di
italiani
contro
un
baldanzoso
e
protervo
manipolo
di
assassini
in
camicia
nera
si
domandano
,
nell
'
angoscia
che
prepara
la
reazione
:
Perché
?
E
l
'
Europa
civile
,
che
considera
l
'
Italia
fascista
come
una
permanente
minaccia
alla
sua
pace
e
nega
l
'
onore
dei
suoi
contatti
diretti
a
quella
oscena
parodia
napoleonica
,
che
crede
di
assicurarsi
la
gloria
militare
inalberando
una
piuma
di
struzzo
sul
berretto
di
una
milizia
,
la
quale
non
conobbe
altra
guerra
che
quella
civile
,
e
passando
in
rivista
,
dall
'
alto
del
docile
cavallo
,
le
schiere
dei
"
balilla
"
;
l
'
Europa
che
dovunque
scoppi
un
incidente
internazionale
,
ivi
scorge
il
fascismo
e
trova
munizioni
italiane
in
possesso
dei
comitagi
bulgari
e
attribuisce
l
'
assassinio
di
Cena
Beg
a
una
diretta
suggestione
del
fascismo
,
che
di
questi
delitti
ha
lunga
pratica
all
'
interno
ed
all
'
estero
,
ripete
la
domanda
:
Perché
?
Perché
un
popolo
,
che
ha
fatto
e
superato
una
guerra
atroce
,
deve
esser
posto
in
condizioni
di
così
grave
inferiorità
politica
,
ed
umana
,
dinnanzi
a
tutti
i
popoli
,
anche
ai
meno
evoluti
,
di
Europa
?
Che
gli
ha
dato
il
fascismo
,
in
compenso
delle
schiantate
libertà
?
Umiliazioni
e
miseria
!
Mentre
il
fascismo
ostenta
le
sue
parate
,
la
crisi
finanziaria
e
morale
d
'
Italia
si
fa
più
diffusa
e
profonda
.
Per
superarla
,
bisogna
spezzare
il
giogo
e
rovesciare
la
tirannide
.
Liberarsi
è
risorgere
!
Il
fascismo
non
deve
celebrare
il
suo
sesto
anniversario
.