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StampaPeriodica ,
Fascisti ! La grande battaglia è vinta su tutto il fronte . Il " bluff " del sovversivismo , che fino a ieri ricattò lo Stato , che fino a ieri minacciò la tranquillità della Nazione , è stato duramente , inesorabilmente punito . Crediamo che di scioperi generali non si parlerà più per un bel pezzo . L ' Italia può oggi , mercé il sacrificio dei nostri indimenticabili morti , mercé l ' opera santa di tutti voi , o fascisti italiani , l ' Italia può oggi iniziare , senza tema di essere pugnalata alle spalle , la sua ricostruzione morale ed economica . Italiani ! Italiani di tutte le fedi non estranee al sentimento della Patria , italiani di tutti i partiti non stranieri in terra italiana , il Partito Nazionale Fascista saluta la conquistata vittoria col duplice grido che è poi un grido solo di : Viva l ' Italia ! Viva il Fascismo ! Così come lo salutarono , esalando l ' ultimo respiro , i nostri squadristi rinnovanti la leggenda garibaldina : Viva l ' Italia ! Viva il Fascismo ! Lavoratori ! II Fascismo non è contro di voi . Il Fascismo sa che non vi è possibilità di grandezza per una Nazione se gli uomini del lavoro non abbiano tutelati i loro legittimi interessi . Ogni diritto è preceduto dal dovere e la legittimità di esso incomincia quando il dovere è già compiuto . Il vostro primo dovere è di ricacciare lontano da voi chiunque tenti di adoperarvi contro la Patria . Il Partito Nazionale Fascista , spezzando le catene che vi mantenevano schiavi di malvagi pastori , che dopo avervi spinto all ' inconsulto sciopero si sono , nel momento dell ' azione , vigliaccamente eclissati , ha ridonato a tutti voi , o lavoratori italiani , la Libertà . Sappiatene saggiamente usufruire ! Fascisti ! Riguadagnate le vostre sedi fieri del dovere compiuto . Sia cura dei capi procedere alla smobilitazione , lasciando i necessari presidi solo in quelle località dove la situazione lo richiede . Le squadre , prima di partire , rendano gli onori all ' Esercito . Esse attendano , sotto la guida dei loro capi , ad intensificare la propaganda , consolidare le posizioni conquistate e prepararsi assiduamente alla più grande battaglia futura . Essa coronerà degnamente l ' opera nostra . Vita l ' Italia ! Viva il Fascismo !
RAPPORTO N. 566 ( - , 1930 )
StampaPeriodica ,
Cominciamo con questo numero la pubblicazione di una serie di rapporti " riservatissimi " al Comm . Bocchini , direttore generale della P.S. in Italia , redatti da un attivissimo antifascista d ' azione addetto al servizio di spionaggio ; il quale per la sua posizione autorevole è di solito bene informato . Al . Comm . Bocchini Ministero dell ' Interno Roma ( Riservatissimo N . 566 ) Parigi , 10.10-30 . Egregio commendatore , L ' affare della cheddite è andato ottimamente . Avevamo pensato di farne trovare un paio di chilogrammi nel barattolo del caffè di Filippo Turati , il quale ha una svariata raccolta di caffettiere napoletane che con un paio di articoli scritti come si conviene ne " La Liberté , " potevano benissimo passare per " macchine infernali " truccate in quel modo per meglio varcare la frontiera svizzera . Poi , abbiamo pensato che Turati era meglio riservarcelo per un altro complotto , a cui metteremo mano nel caso in cui questo in corso non dovesse dare tutti i risultati previsti . Anche per Nitti e Sforza abbiamo delle buone idee ; ma bisognerà che io faccia una corsa a Roma per metterci d ' accordo soprattutto sui "fondi." Intanto quello che non marcia è l ' affare del " Becco Giallo . " Eravamo rimasti d ' accordo che subito dopo l ' arresto di Alberto Cianca , l ' ambasciatore avrebbe fatto energici passi al Quai d ' Orsay per ottenere il decreto di sospensione dell ' immondo libello e l ' espulsione dell ' altro direttore , che non siamo riusciti a coinvolgere nel complotto , perché abita ad un settimo piano ed era impossibile entrare dalla finestra per mettergli la cheddite sotto al letto . I corrispondenti di Parigi , che erano stati istruiti , hanno funzionato a dovere . Ed infatti tutti i giornali con " Il Corriere della Sera " in testa , hanno annunziato come imminente il provvedimento . Ma questo , al momento in cui scrivo , non è ancora arrivato e credo che anche questa volta abbiamo fatto palla corta . Ho fatto una capatina in redazione , con la scusa che mi mancava una copia arretrata della collezione , per vedere che faccia avevano e che pensavano . In quanto alla faccia , la prima impressione è stata poco confortante . Le dico : come se non fosse affare loro ! Tranquilli peggio di Salandra dopo un terremoto o del Duce nostro invitto dopo una delle tante battaglie che vince sempre . Le loro faccie erano più fresche del solito ed a gonfiarle di schiaffi come i palloncini della " Rinascente " del due volte senatore Borletti , avrei avuto un gusto matto . Quello che pensano dell ' affare è poi addirittura esasperante . E se non ci fosse il fatto che la ghigliottina qui la fanno funzionare senza guardare al fine nazionale , non ci penserei un momento a mettermene un paio sulla coscienza con relativo encomio solenne nel foglio d ' ordini . In breve il loro ragionamento è questo : " Il Becco Giallo " lei mi capisce chi è che parlava così è un giornale attrezzato per i lunghi viaggi . Il suo bagaglio è perciò , ridottissimo : tutta l ' amministrazione registri , fascettari , timbri e conti debitori compresi entra in una valigetta 50 per 25 , trasportabile a mano . Soppresso in Italia , venne a spalla , in un sacco da montagna , in Francia dove , rispettoso delle leggi del paese e fiducioso negli immortali principi dell ' 89 ( che roba mi tocca sentire , senza neanche poter sparare ! ) riprese le sue pubblicazioni . Se domani ai cani del signor Ambasciatore dicendo ( perdoni , signor commendatore la frase irriverente , ma la riporto tale e quale , mettendo di mio soltanto l ' a maiuscola all ' Ambasciatore , perché lei ci faccia mente locale ) dovesse essere soppresso in Francia , si trasferirebbe in ferrovia o in battello in un punto qualunque di un paese qualunque ove sia una tipografia ed un ufficio postale e continuerebbe come prima , peggio di prima . E se anche in quel punto qualunque di un paese qualunque dovesse essere soppresso , andrebbe a piedi , in bicicletta o in automobile in un altro punto di un altro paese qualunque ove fosse una tipografia e un ufficio postale , e ricomincerebbe da capo ... E così di seguito per tutto il giro del mondo in 53 anni , quanti restano dei sessanta appaltati al Padreterno da Mussolini . Che ne dice , di simili criminali ? Mi istruisca sul da farsi . Dev.mo AGENTE 99 P . S . Riapro per dirle che ho fatto trasferire Menapace in Olanda in attesa che si schiarisca l ' orizzonte e che lei mi mandi istruzioni . Bisognerebbe intanto mettere sotto la stampa nazionale per fare capire al governo francese che la condanna di Cianca , Sardelli e Tarchiani gioverebbe alle buone relazioni franco - italiane , faciliterebbe l ' accordo navale , spianerebbe la via alla Locarno del Mediterraneo , abbatterebbe gli ostacoli al regolamento dello statuto per Tunisi e allargherebbe la zona d ' influenza dell ' acqua di colonia del signor Coty col quale vado benissimo .
StampaPeriodica ,
Il fascismo è in crisi , in gravissima crisi economica , politica , morale . Tutti lo sentono , tutti lo dicono . Mussolini confessa che i tempi sono "difficili." All ' estero , nelle cancellerie e nei giornali , le previsioni si fanno ogni giorno più scure . La caduta di De Rivera preannuncia la rovina mussoliniana e richiama l ' attenzione del mondo sulla tragedia italiana . Il mito di un fascismo ricostruttore d ' Italia è crollato miseramente . Il popolo italiano è oggi , in virtù del littorio , schiavo ed affamato . Perciò il mal contento si diffonde , guadagna le fila di quelli che del fascismo furono un tempo i sostenitori ardenti , mentre i primi conati di rivolta ( Sulmona , Faenza , Viterbo ) danno il senso della catastrofe vicina . L ' antifascismo guadagna terreno , si riorganizza , i giovani accorrono , l ' ora delle grandi prove si approssima . Ed ecco risorgere , sull ' inquieto orizzonte la Medusa monarchica , speranza vile e addormentatrice . Da qualche settimana a questa parte ringalluzzita dalle cerimonie matrimoniali , la compagnia scema degli italiani filomonarchici si è rimessa in moto a diffonder consigli di calma , pazienza , prudenza : tale e quale come dopo il delitto Matteotti . Ci sussurrano del povero re prigioniero , del principino antifascista , di Maria José che guarda storto Mussolini , del Papa che vuole vendicarsi , di Federzoni che , d ' accordo coi gesuiti e la grande industria , prepara la successione . Un diluvio di pettegolezzi uno più falso e più sciocco dell ' altro il cui effetto è uno solo : spezzare la ripresa antifascista e dar tempo a Mussolini di superare la crisi per ribadirci le già pesanti catene . Molte animule in pena , che la salvezza attendono da tutti fuor che da se stessi , abboccano all ' amo e vanno sospirando d ' orecchio in orecchio i " magari fosse vero ... " Bisogna reagire . E violentemente reagire . Matteotti non deve essere morto invano . L ' amara esperienza di Amendola , ultimo nobile cavaliere dell ' idea monarchica , non deve andar perduta . La monarchia va inchiodata sin d ' ora alle sue tremende responsabilità . Diciamo subito che noi non siamo dei repubblicani pregiudizialisti . Non crediamo cioè che un paese , sol perché retto a repubblica , divenga perciò solo depositario d ' ogni giustizia e virtù . In Inghilterra vivremmo benissimo sotto la monarchia . Ma diciamo chiaro e tondo che la monarchia in Italia è venuta meno al suo compito storico e alla sua funzione specifica di garante delle libertà statutarie , e deve considerarsi finita . Casa Savoia - Carignano non regna per diritto divino o per lunga tradizione di secoli . Casa Savoia - Carignano regna in Italia solo e solamente in virtù del patto statutario liberamente accettato in sei plebisciti . Dal giorno ( sono sette anni ! ) che il patto fu dal re calpestato , il patto è risolto e il popolo italiano ha riacquistato , intera , la sua libertà . La sua libertà , dopo questa esperienza , ha un solo nome : repubblica . A chi ci parla della monarchia come possibile salvatrice , noi rispondiamo col ricordo di una complicità continua , gravissima , determinante . L ' alleanza infame non si scioglie all ' ora ultima , quando tutto precipita . Sette anni di corresponsabilità non si lavano col facile pentimento del poi . Ricordiamo : Fu la monarchia a consegnare il potere a Mussolini , sovrapponendosi a Governo , a Parlamento , a Paese , a quel Paese che , nelle elezioni del " 21 " aveva schiacciato il fascismo sotto una valanga di schede . Fu la monarchia ad apporre il suo sigillo ad una serie indefinita di decreti anticostituzionali , dalla revoca della libertà di stampa e di associazione alla legge sul Gran Consiglio , nonostante l ' avvertimento solenne e contrario dell ' antico suo servitore , Giolitti . Fu la monarchia ad amnistiare gli assassini di Matteotti e a tradire vergognosamente le opposizioni abbandonandole , dopo il colpo di stato del 3 gennaio , mani e piedi legati , alle vendette del Duce . Fu la monarchia a ratificare la soppressione di tutte le libertà , a firmare le leggi eccezionali , a consentire la feroce persecuzione di cittadini rei soli di tener fede a quello Statuto cui tuttora , per atroce ironia , è fatto obbligo agli impiegati e ai soldati , di prestar giuramento . La monarchia , sempre la monarchia . Né si dica che bisogna distinguere tra padre e figliolo , tra Vittorio ed Umberto . Il monarca rappresenta l ' istituto monarchico in tutti i suoi elementi e ne impegna coi suoi atti presente e avvenire . Ma a parte ciò , grandemente si illude chi vede nel figlio un correttivo del padre . Gli antifascisti sappiano che il principe cova sogni grotteschi di restaurazione , monarchica - autoritaria , a braccetto dei preti , se ora posa ad antifascista , non è in odio a Mussolini tiranno , a Mussolini liberticida , ma sol perché vuol essere lui al posto di Mussolini , lui al centro della vita italiana , lui a profittare della centralizzazione di poteri operata dal fascismo . Per ben 7 anni ha servito di comparsa nelle cerimonie fasciste , ha rivestito la camicia nera , comandato alle manovre battaglioni di militi , concesso interviste all ' Impero , votato clamorosamente alle elezioni ... plebiscitarie primo ed unico tra i principi ereditari per i fascisti . È tardi ormai per il voltafaccia caro ai Savoia . Coloro che ancora sognano una libertà per concessione graziosa del Sovrano , tradiscono la loro impotenza e la loro bassezza . La libertà non si dona , ma si conquista ; e in tanto vale in quanto molto si è dovuto lottare per conquistarla . Tutti i grandi popoli hanno conquistato la libertà sulle barricate , suggellando col sangue il loro noviziato di modernità . L ' Italia non può sottrarsi al suo fato . Una falsa libertà che ci venisse elargita da una monarchia fedifraga , attraverso compromessi miserabili , sarebbe una schiavitù ancor più triste perché più definitiva della presente . Basta coi re e con le speranze nel re . Monarchia e fascismo fanno tutt ' uno . Legati alla stessa catena , marciano assieme e assieme debbono cadere . Il popolo italiano non si lascerà attrarre nella trappola monarchica . Il popolo italiano prepara la sua rivoluzione che spazzerà via tutti i tiranni , tutti i responsabili , tutti i traditori . A cominciare dal Re .
StampaPeriodica ,
Comando Generale Fascista Proclama Fascisti ! Italiani ! L ' ora della battaglia decisiva è suonata . Quattro anni fa , l ' Esercito nazionale scatenò di questi giorni la suprema offensiva che lo condusse alla vittoria : oggi , l ' esercito delle Camicie Nere riafferra la Vittoria mutilata e , puntando disperatamente su Roma , la riconduce alla gloria del Campidoglio . Da oggi Principi e Triari sono mobilitati . La legge marziale del Fascismo entra in pieno vigore . Dietro ordine del Duce i poteri militari , politici e amministrativi della Direzione del Partito vengono riassunti da un Quadrumvirato Segreto d ' Azione con mandato dittatoriale . L ' Esercito , riserva e salvaguardia suprema della Nazione non deve partecipare alla lotta . Il Fascismo rinnova la sua altissima ammirazione all ' Esercito di Vittorio Veneto . Né contro gli agenti della forza pubblica marcia il Fascismo , ma contro una classe politica di imbelli e di deficienti che in quattro lunghi anni non ha saputo dare un governo alla Nazione . Le classi che compongono la borghesia produttiva sappiano che il Fascismo vuole imporre una disciplina sola alla Nazione e aiutare tutte le forze che ne aumentino l ' espansione economica e il benessere . Le genti del lavoro , quelle dei campi e delle officine , quelle dei trasporti e dell ' impiego , nulla hanno da temere dal potere fascista . I loro giusti diritti saranno lealmente tutelati . Saremo generosi con gli avversari inermi . Inesorabili con gli altri . Il Fascismo snuda la sua spada per tagliare i troppi nodi di Gordio che irretiscono e intristiscono la vita italiana . Chiamiamo Iddio e lo spirito dei nostri cinquecentomila Morti a testimoni che un solo impulso ci spinge , una sola volontà ci raccoglie , una passione sola ci infiamma : contribuire alla salvezza e alla grandezza della Patria . Fascisti di tutta Italia ! Tendete romanamente gli spiriti e le forze . Bisogna vincere . Vinceremo . Viva L ' Italia ! Viva il Fascismo ! Il Quadrumvirato
ASSASSINI! ( - , 1930 )
StampaPeriodica ,
Una notizia tragica nel suo laconismo ci giunge da Lipari . Il confinato Filipic Giuseppe , di Nlovac ( Istria ) , giovane robustissimo e aitante , è morto il 20 gennaio in seguito a polmonite traumatica causatagli da una violentissima bastonatura dei militi . Egli fu uno dei tanti colpiti nella prova generale di massacro che ebbe luogo a Lipari il 29 e 30 dicembre u . s . Gli eroi dell ' Era Nuova gli fracassarono varie costole coi calci dei moschetti , determinando una fatale lesione ai polmoni . Ai confinati venne fatto assoluto divieto di partecipare ai funerali . Avendo qualcuno protestato la milizia intervenne con nuove violenze . Il povero Filipic fu così accompagnato al cimitero dai suoi bastonatoci . Filipic era un irredento . Il popolo italiano , per liberare lui e i suoi fratelli istriani dalla tirannide austriaca ha lasciato il fiore della sua giovinezza nelle trincee . Ora il bastone fascista , in nome dell ' Italia imperiale , lo uccide . Quale tragica rivoltante ironia ... Fino a quando permetteremo a quest ' orda di briganti di usurpare il governo del nostro paese ?
StampaPeriodica ,
Dopo la nostra adunata si nota un certo equivoco senso di insofferenza e di dispetto che non ci sfugge all ' attenzione ma che non ci preoccupa soverchiamente . Però è pacifico DIFFIDARE chi ci comprende facilmente , perché le nostre azioni saranno energiche e risolutive . Conosciamo certi piani e abbiamo i nomi di coloro che si prefiggono d ' attuarli . Da oggi chi rusca busca ! Le responsabilità non saranno nostre . Con le mani nella cintola non ci faremo trovare certamente . Le donne , le isteriche , se non sanno cosa fare stiano in casa a rattoppare . I bimbi , gli innocenti , siano tenuti è molto meglio a studiare il sillabario . Gli uomini , i responsabili , pensino un poco a curare le loro famiglie e i loro affari , e i GIOVANOTTI , gli esperti , a convincersi ch ' è tardi e che non c ' è più nulla da sperare . PER UNO LA PAGANO TUTTI E ... I TUTTI SONO ELENCATI ! Chi non sa ancora adattarsi sa come fare a rimediarvi ; cambii paese e ... buon viaggio . Per noi è indifferente ! In un modo o in un altro la nostra strada dobbiamo batterla : chi ci ostacola e ci insidia non può aspettarsi che il fatto suo . Siamo chiari e concisi per non ripeterci inutilmente . Gli interessati ci intendano . Il Direttorio .
StampaPeriodica ,
Il complotto antifascista annunziato in tutti i giornali e in tutte le agenzie come una spaventevole opera contro il regime , si è risoluto in un infame complotto fascista , organizzato da Roma , forse dallo stesso Mussolini per opera di un suo fiduciario , certo Menapace , che simulava a Parigi un frenetico antifascismo e che era spia e agente provocatore . Gli italiani ricordano le notizie spettacolose pubblicate nei primi giorni di gennaio soprattutto dalla stampa italiana . Due giornalisti liberali , Alberto Tarchiani e Alberto Cianca insieme all ' ex deputato Giuseppe Sardelli , su denunzia dell ' Ambasciata d ' Italia , erano stati arrestati a Parigi . Secondo i giornali fascisti si proponevano , di accordo con elementi rivoluzionari , di commettere attentati al re del Belgio , alla Società delle nazioni , ai ministri italiani , ecc . Bombe erano state scoperte in molti luoghi , soprattutto a Le Cannet nel sud della Francia . In casa di Alberto Cianca era stato trovato un pacchetto di cheddite , cioè di un esplosivo usato dai minatori . Tutta la stampa fascista partì in guerra , annunziando le cose più terribili e chiedendo alla Francia , al Belgio , alla Svizzera l ' espulsione degli emigrati italiani e sopra tutto ... la soppressione del Becco Giallo . Abbiamo già detto che il raggiro infame fu subito sventato . Il governo belga e il governo svizzero dichiaravano esplicitamente la verità . Tutto il complotto antifascista risultò un complotto fascista organizzato da Menapace , di accordo con le ambasciate . Ora Alberto Tarchiani e l ' on . Sardelli sono stati liberati . Cianca non dovrà rispondere che di contravvenzione . È risultato che la cheddite proviene da Menapace , cioè dai fascisti e che è stata depositata in casa Cianca con inganno . I soli responsabili sono dunque Mussolini e il Fascismo e di fronte all ' opinione internazionale essi non sono che dei delinquenti , che per opera di agenti provocatori cercano di compromettere i migliori italiani . La magistratura belga e la magistratura svizzera agiscono intanto contro lo stesso socio di Mussolini , E . Menapace , che è irreperibile e si trova senza dubbio in Italia . Ha agito troppo scioccamente e i fascisti non gli devono essere molto grati . È un criminale inabile . Se fosse riuscito , Mussolini probabilmente lo avrebbe nominato ministro come nominò De Bono , dopo l ' assassinio di Matteotti e Balbo , dopo l ' assassinio di don Minzoni . Annunziando la liberazione di Tarchiani e Sardelli i giornali italiani sono stati di una laconicità impressionante . Ora non osano più parlare del complotto e nemmeno della soppressione del Becco Giallo . Ma ora siamo noi che abbiamo bisogno di andare in fondo a questa faccenda . Noi dobbiamo vedere quale sia la responsabilità delle ambasciate d ' Italia a Parigi e a Bruxelles , in tutto questo intrigo criminoso .
StampaPeriodica ,
Il Fascismo mobilizza le sue forze per imporre la propria volontà ad un parlamento di insufficienti , di rammolliti e di inetti . FASCISTI ! Per la suprema salute della Patria siete tutti mobilizzati . Date tutti la vostra fede , date tutti la vostra passione e soprattutto date prova di disciplina assoluta , d ' ubbidienza illimitata .
StampaPeriodica ,
Sono sincero ; prendere la penna in mano per descrivere una rivoluzione appena compiuta e chiusasi con la più travolgente delle vittorie , è un compito inadeguato ed arduo , al quale non ci si può porre senza avere la presunzione di essere soprannaturali . Ecco perché io tento solamente di tratteggiare il gigantesco movimento che in quarantotto ore ha capovolta e rinnovata la situazione nazionale . L ' Italia di Vittorio Veneto si erge maestosa e magnifica ; essa tiene sulle braccia tese i denudati di Magnaboschi coi trucidati di SciaraSciat e SirTobras , e li offre , sublime olocausto , ai nostri morti di questa santa rivoluzione , perché ad essi sono intimamente uniti , di essi sono profondamente degni . L ' Italia oggi è in mani salde e sicure ; nelle mani di coloro che la difesero per quattro anni nelle pietraie del Carso e negli acquitrini del Piave , nelle mani dell ' Esercito che mordendosi a sangue le labbra convulse ha dovuto abbandonare le posizioni non mai perdute , e fuggire accanto alle mandre dei profughi piangenti e lagrimanti , carichi di bimbi e di fardelli , per colpa di tutti i politicanti di tutte le sette politiche , per colpa dei predicatori dell ' inutile strage e del non più un inverno in trincea . L ' Italia di Vittorio Veneto è in mano ai fanti " scalcinati " che ornarono come statue di creta il fango del fiume italianissimo . Dopo quattro anni dalla Vittoria , oggi il nostro popolo ne ottiene i frutti . C ' è stato bisogno che assaporasse il tallone russo e la vergogna di governi deboli e antinazionali , perché questo popolo trovasse la forza meravigliosa per la quindicesima battaglia . I titani hanno vinto . Vittoria più grande non poteva ottenere nessun popolo , nessun esercito ; solo gli italiani , solo la nostra razza è capace di tali prodigi . È questa ora la prova del fuoco . Quaranta milioni di italiani attendono da noi la nuova vita . Non è certo il messia che giunge : sono uomini nuovi con nuovi programmi . Abbiamo promesso : dobbiamo mantenere . Il popolo deve avere il suo governo e la sua pace . È stato il popolo a crearselo questo governo : sarà il popolo a giudicarlo . Io sono certo che il Mussolini di Roma sarà degno del Mussolini di Milano .
StampaPeriodica ,
Mussolini disse che , se fosse stato al governo dopo il disastro di Caporetto , avrebbe annunziato una grande vittoria . È la sua idea fissa di ciarlatano e di avventuriero . Più le cose vanno male e più bisogna mostrare sicurezza . Più si hanno disfatte e più bisogna annunziare vittoria . L ' Italia , dopo il Fascismo , è il paese del mondo che ha più cambiali protestate e più fallimenti . Mussolini fa un comunicato e un discorso per dire che questa è la prova della energia del Fascismo , che liquida le imprese malsane create dopo la guerra . Basta un semplice sguardo alla lista dei fallimenti per vedere che cadono invece le più antiche industrie , le case che parevano più solide , i commerci migliori . Vi è un fenomeno dei più preoccupanti . " Il Sole " di Milano , che pubblica con maggiori dettagli la lista dei fallimenti è diventato un necrologio della ricchezza italiana . Ma il fenomeno che colpisce è il numero dei magazzini alimentari e di sartorie che si chiudono . In Italia la gente non mangia e non si veste . Ma , dopo ogni Caporetto , Mussolini continua ad annunziare una grande vittoria . In questi giorni è avvenuta la fusione del Credito Italiano e della Banca Nazionale di Credito . I due istituti erano in stato grave , con molte immobilizzazioni e con un portafoglio pesantissimo . Hanno unito le loro debolezze . Vi sarà ora una sola banca : il Credito Italiano . La Banca Nazionale di Credito rimane come istituto di gestioni delle partecipazioni industriali , cioè , delle immobilizzazioni . Il disastro è stato annunziato come una vittoria . " Il Popolo d ' Italia " in un articolo intitolato Finanza moderna ( perché moderna ? il fallimento è un fatto antico ) si rallegra del fatto , che è " una coordinazione di compiti , una razionalizzazione delle attività bancarie , " e altre simili sciocchezze , che devono sembrare esagerate perfino a un povero scemo come il ministro Mosconi . Quale è la situazione attuale ? L ' Italia con 40 milioni di abitanti non ha quasi più banche , dopo gli innumerevoli fallimenti che sono diventati più numerosi delle bugie di Mussolini , ciò che può sembrare appena credibile . Il Banco di Roma è anchilosato e si trascina pesantemente . La Banca agricola non è solo anchilosata , ma ha la deformazione di tutte le ossa . Il Credito Marittimo , imbrogliato nelle operazioni della Navigazione generale italiana , ha il respiro affannoso . Non rimangono dunque che due sole banche , il Credito Italiano ( più debole che mai dopo la fusione con la Banca Nazionale di Credito ) e la Banca commerciale . Ma la Banca commerciale si trova anch ' essa in gravi difficoltà e presto assisteremo ad altre fusioni , La finanza moderna , come dice la gente allegra del " Popolo d ' Italia " ci darà presto la sorpresa di altre fusioni , che non servono se non a rinviare la liquidazione di situazioni insostenibili . L ' Inghilterra dopo il Fascismo non ha voluto mai più prestare all ' Italia ; l ' America non presta più . Il Fascismo , che ha rovinato l ' economia nazionale e ha costretto le migliori industrie italiane a contrarre prestiti onerosi , cerca di cedere tutto , di vendere tutto , di ipotecare tutto . Ma non trova credito né meno alle condizioni più onerose . Non trova più nemmeno il credito degli straccioni dando dei pegni . La stampa infame , che disonora l ' Italia in regime fascista , può ancora mentire , ma non trova più nessuno che le crede . Tutti sanno che la finanza moderna dei Volpi , dei Ciano , degli Arnaldo Mussolini non è che l ' ignoranza e il furto e il furto e l ' ignoranza preparano sempre il disastro .