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IN VACANZE ( EINAUDI LUIGI , 1922 )
StampaPeriodica ,
Mussolini à parlato tre volte da quando è capo del Governo . E l ' ultimo suo discorso , ai senatori , è stato ancor più forte , à più ancora impressionato l ' opinione pubblica . E ’ stato polemico , chiaro , decisivo : conciso ed esauriente : ardito e pur misurato : energico fino all ' irriverenza , ed esplicito per molte questioni che tanto appassionano in questi giorni gli italiani . Lo squadrismo , per esempio ; quanti avversari non lo desideravano " vaporizzato " ? Ora sono serviti . Lo squadrismo rimane a salvaguardia non del Fascismo soltanto , ma della Nazione . " Non avevo 300 mila tessere : sibbene 300 mila fucili ! " ... Quando si parla così franchi , così rudi , in tono tanto imperativo , certo resta poco a ridire , certo la funzione parlamentare viene assai menomata . Ma è poi un male ? Noi apprezziamo nel suo giusto valore il regime costituzionale moderno ; quel regime che l ' Italia copiò di sana pianta dall ' Inghilterra , dove ha fatto per sì lunghi secoli una prova tanto felice . Sappiamo quali siano i suoi vantaggi , i suoi pregi , i suoi meriti . Il parlamento : Un ' accolta di valori tecnici morali culturali ; un pacifico raduno di rappresentanti di tutta la popolazione , che si riunisce serenamente a legiferare , e addita al governo le vie da seguire , gli esprime la volontà popolare , lo coadiuva nel grave compito di reggere le sorti d ' una grande nazione ; e il deputato meridionale prospetta la soluzione del problema demografico ; e il deputato d ' un ' isola propone un sistema di viabilità per la sua isola ; e il deputato dei marinai chiede costruzione e ingrandimenti per questo o quel porto prosperoso . Apprezziamo e abbiamo accettato il sistema parlamentare . " Chi mi impediva di chiudere il parlamento ? Chi mi impediva di proclamare una dittatura di due o tre o cinque persone ? Dove era qualcuno che mi potesse resistere ? " E così abbiamo avuto la breve nonché inutile sessione or ora finita . Con relativo indecente stomachevole spettacolo di servilità . Né poteva accadere diversamente . L ' organo parlamentare fu istituito per tempi normali e deve funzionare osservando lo spirito per cui esiste . Altrimenti si cade nella parodia . In un momento eccezionale , in condizioni eccezionali , con un uomo che domina così sicuro la situazione , il parlamento s ' annulla , inevitabilmente . Il parlamento presume una certa parità di forze , una certa uguaglianza tra i deputati , un senso d ' arrendevolezza reciproco . Quando s ' erge un dominatore , il parlamento diviene un giocattolo nelle sue mani , e per l ' opinione pubblica uno zimbello . Questa volta l ' uomo ch ' è salito al potere è di tal razza da non consentire le estenuanti diatribe , le elucubrazioni faragginose . Mussolini giovine , volitivo , accentratore , lavoratore , insofferente di freni , capace d ' imperio non può essere che un dittatore . Camuffate pure fin che vi piace la realtà . Lasciate pure vivacchiare ancora a lungo quella innocua larva di parlamento che è la 26.a legislatura . Ma l ' unica , solare verità è questa : che mentre è al comando Mussolini , il solo responsabile è lui , il solo capo è lui , il padrone è lui . Perché ormai bisogna riconoscerlo : stavolta a Roma hanno trovato un padrone . E allora a che pro tenere in vita un organo ingombrante , maneggiare delle marionette , perder tempo in compagnia d ' un branco d ' insufficienti ? Gli scopi di Mussolini sono chiari . Ha riaperto la Camera ( certo d ' averla ai suoi piedi , poi che le femmine adorano la maschia prepotenza ) onde servirsi della tribuna parlamentare per far sapere bene a tutti quel che si prefigge e che conseguirà . L ' ha riaperta per gettare l ' offa della regolarità , della legalità , della libertà , nelle tremebonde gole dei gelosi custodi dell ' ordine costituzionale ; e per ottenere i pieni poteri . La riaprirà perché ingoi il rospo del sistema elettorale maggioritario , che deve ucciderla e rinnovarla . Col nuovo sistema elettorale il partito più forte conquista un ' enorme preponderanza . Quindi se le elezioni amministrative di queste domeniche non sono chimere nella Camera che verrà eletta la futura estate o in autunno , i fascisti si conteranno a centinaia . Quando i deputati non dovranno più chiedere favori a nome di servi , quando il cittadino ridivenuto uomo libero , nulla temendo e nulla sperando , volgerà nel rispetto dello Stato il pensiero ai grandi interessi nazionali , soltanto allora si sarà creato lo Stato che un tempo dicevasi liberale e oggi ha nome di fascista ; ma a cui un unico semplice titolo veramente spetta : Stato .
SALVEMINI ( SETTIMELLI EMILIO , 1922 )
StampaPeriodica ,
Si è combinato un indirizzo di simpatie per Gaetano Salvemini . È roboante e sgrammaticato . Vi si parla di altezza morale , di dovere di coscienza , di coltura europea e termina con questa frase che non sta in piedi neppure coi puntelli : " L ' opera politica di Gaetano Salvemini , anche chiunque in buona fede ne dissenta , è stata sempre un esempio mirabile di austerità , di disinteresse , di coraggio . " A tutta questa roba fessa , ma solenne , mi piace opporre un malthusiano che dieci o dodici anni or sono nacque nel cenacolo futurista fiorentino e che meglio definisce il Salvemini : È Salvemini la cosa che ti porta il pipistrello a vederlo non è bello quando parla poi fa schif . No , signori dell ' indirizzo simpatico : Gaetano Salvemini non è che un malinconico buffone . Noi che possiamo vantare una coerenza formidabile e che fiutammo i prezzolini a distanze oceaniche , abbiamo definito da molti anni la disonorante figura del rinunciatario . Inutile gonfiarlo , è una vescica bucata . Inutile tentare di farlo divenire ... fascinoso . Tutti lo conoscono per un monumentale iettatore . Questo omettino giallo e sbilenco , che ha per uniforme il pipistrello , quasi che avesse la potenza , circolando , di far piovere nelle giornate serene , ha più nociuto all ' Italia di un esercito di vandali .
A RATE ( - , 1927 )
StampaPeriodica ,
L ' abbonamento al " Becco Giallo " à di cinquanta franchi . Non tutti i nostri amici sono in condizioni di poter spendere cinquanta franchi per abbonarsi al " Becco Giallo . " Come fare allora ? Questa domanda che ci viene da parecchie parti , ci ha indotti ad un provvedimento che , riteniamo , dovrà conciliare il desiderio dei nostri amici più poveri di non privarsi del " Becco Giallo " con le tiranniche leggi dell ' economia ... domestica . Cinquanta lire in una volta sola sono troppe ; ebbene si divida ... il male in due rate di venticinque franchi e tutto sarà salvo . Se poi anche venticinque franchi sono troppi , si divida il male in ... cinque rate bimensili di dieci franchi e tutto sarà In regola . Riassumendo , dunque , l ' abbonamento al " Becco Giallo " può pagarsi in una rata di cinquanta franchi ; in due rate di venticinque franchi ; in cinque rate di dieci franchi . Ognuno scelga la forma di pagamento più conveniente di abbonamento e si affretti a spedire l ' importo all ' amministrazione del " Becco Giallo , " rue Ledion , 5 , Paris ( 14' ) . Coloro i quali non intendono abbonarsi sono pregati di respingere il giornale che a titolo di saggio hanno finora ricevuto . Gli amici che ricevono il giornale in Italia possono inviarci l ' importo dell ' abbonamento ( cento franchi ) indirizzandolo a qualche loro conoscente all ' estero con la preghiera di rimettercelo , o incaricando di questo versamento qualcuno che abbia la possibilità di recarsi fuori dell ' Italia .
DAL PROFILO DI MUSSOLINI ( SETTIMELLI EMILIO , 1922 )
StampaPeriodica ,
È un vero sollievo di pensare che Mussolini , creatore e duce del Fascismo , di questo grande movimento , abbia soltanto trentasette anni e ami tutto lo sport . Con la stessa elegante disinvoltura con la quale scrive i suoi articoli sprizzanti ironie aristocratiche e paradossi felici , eccolo volare nel cielo di Milano , oppure guidare una potente automobile , o anche semplicemente inforcare una bicicletta . Finalmente ! Pareva che in Italia non si potesse essere autorevoli uomini politici senza avere per mezzo di locomozione la barella o la bara ! Oh poter aver a riscatto di tutti i senilismi un Presidente del Consiglio che approdi al Viminale con un aeroplano da lui stesso pilotato ! Trentasette anni ! Ancora venti anni di intensa vita politica . Chi può misurare il suo volo aquilino ? ... Deputati , ministri e senatori , che mi ero trovato fra i piedi , non mi avevano inspirato altro che compassione e disprezzo . E così forsennato amante delle lontane figure di guerrieri legislatori e tribuni , avevo dovuto accontentarmi di sognarmele rievocate dalle pagine di un libro di storia . E rimaneva , dinanzi alla mia anima scettica e beffarda , un enigma , il vantato fascino dei condottieri ... La conoscenza di Mussolini mi ha dato la chiave per capire questi uomini giganteschi che riuscirono a dominare e a sconvolgere . Il suo magnetismo personale è enorme . Sta dinanzi a chi gli parla come un blocco di sicurezza , di coraggio e di energia . La sua fronte romana costruita come una vòlta geniale è fatta per il pensiero , i suoi occhi che vi sparano addosso degli sguardi magnetici sono fatti per il comando , le sue mascelle quadre chiudono con la più salda armonia un volto indescrivibile . Intorno a lui tutte le cose sembrano fragili e transitorie , gli uomini creature di un ' altra razza inferiore . Egli è un italico seme doppio scoppiato prodigiosamente fra tante scempiezze . Ci dà la quercia sublime
NON ABBIAMO CAPITO ( - , 1927 )
StampaPeriodica ,
Perché non si parla più di Girolimoni . Quando fu arrestato il mostro violatore ed uccisore di bambine , tutti i giornali italiani cantarono l ' osanna della polizia fascista . Finiti i tempi della debolezza liberal - democratica , nei quali i delitti rimanevano impuniti ! La polizia del duce ripuliva infine l ' Italia ! Senonché , sono passati dei mesi ; e di Girolimoni nessuno fiata più . Corre invece in Italia una voce assai insistente : che il sopradetto Girolimoni non abbia mai seviziato bambine e che , invece , si limitasse a carezzar la moglie di un noto fascista . Comunque , tutto è stato messo a tacere . Ma noi domandiamo modestamente una spiegazione . Se Girolimoni è colpevole , perché non gli fanno il processo ? Se è innocente , perché non lo rimettono in circolazione ? Comprendiamo benissimo che bisognerà ringoiarsi l ' inno alla perfetta organizzazione della polizia del "Trucio." A meno che gli " interessi dello Stato sovrano " non impongano di sacrificare un innocente piuttosto che confessare un errore che diminuirebbe il " prestigio delle istituzioni . " Tutto può essere . Ma non sarebbe nemmeno una novità . Alla Bastiglia furono spesso " dimenticate " delle inconsapevoli vittime del " supremo interesse dello Stato . "
ESPERIENZA LIBERALE ( GOBETTI PIERO , 1922 )
StampaPeriodica ,
La crisi ministeriale e la costituzione . La proposta del nostro Formentini ( Rivoluzione Liberale del 19 febbraio ) è ampiamente discussa sul Lavoro del 22 febbraio . Lo scrittore comincia col dimostrarci che il provvedimento invocato dal F . già viene altrove applicato . " Questa designazione del gabinetto da parte dell ' Assemblea vige da ormai più di tre anni in parecchi Stati federali del Reich germanico , primo fra tutti in Prussia . Chi scrive seguì con attenzione i lavori dei Landtang Prussiano durante la crisi dell ' aprile scorso , che si concluse con la elezione a presidente dei ministri di Prussia del cattolico Adamo Stegerwald . La Socialdemocrazia poneva ben chiare le sue esigenze per l ' allargamento della coalizione governativa fino a comprendervi il Deutsche Volkspartei : queste esigenze essendo state rifiutate dal D . V . P . , la Socialdemocrazia si staccò dalla coalizione , e i tre partiti di governo , Deutsche Volkspartei , Cattolici e Democratici designarono come Presidente lo Stegerwald , che fu eletto e compose il Ministero tuttora in carica " . All ' obbiezione che " il Ministero è oltre che un ramo dell ' amministrazione , un membro del Consilium Principis e non si può pertanto imporre al Re un fiduciario eletto da altri " risponde con un ' acuta disamina della finzione che in questo concetto si cela e dei limiti e dei risultati che nascono dalla pratica . " Finché ci sarà un re , nessun ritrovato costituzionale riuscirà ad evitare che i Ministri della Real Casa , i gentiluomini di Corte e magari il cameriere consiglino davvero il re assai di più di qualunque Consilium principis costituzionalmente legittimo , infinitamente di più di qualunque Gabinetto di Ministri a ciò qualificato . E allora tanto vale farla finita con una obbiezione fondata su una funzione di consiglieri della Corona , che i Ministri non compiono " . Oppure nei casi in cui la esercitano , - esempio tipico Giolitti - riescono a pericoli e danni ancora più preoccupanti . " La carriera di Giolitti , dal punto di vista costituzionale , si può analizzare appunto in questo modo . Liquidazione del Consiglio di Gabinetto , come solo organo legittimo designato a dare collegialmente consigli della Corona . Accaparramento progressivo della confidenza del sovrano e delle funzioni sconosciute allo Statuto - di consigliere intimo e unico . Comparsa periodica dinanzi all ' assemblea parlamentare , colla consacrazione carismatica di essere l ' uomo fidato del re , colui che discende dalla montagna dopo aver parlato con Geova . E questo vecchio gioco minaccia di riuscire per la sesta volta ! È estremamente difficile stabilire , in qual modo la designazione diretta del ministero da parte della Camera , proposta dal Formentini , possa reagire : 1 ) sulle dittature personali di questo o quel parlamentare nel seno dell ' assemblea ; 2 ) sulle funzioni costituzionali del Gabinetto , che la lunga consuetudine giolittiana ( e sonniniana ) ha ridotto ad essere una semplice riunione di burocratici convocati a rapporto , riducendo insieme ad un cencio il R . D . del 1901 . Ma appare assai verosimile che la designazione diretta avrebbe impedito a Giolitti , e impedirebbe a qualunque altro , di bluffer al gioco del poker parlamentare : cioè di comparire dinanzi al re per riscattarlo con il prestigio di essere il dominatore del Parlamento , e di comparire poi dinanzi al Parlamento con l ' aureola di essere il fiduciario del re . Il gioco giolittiano , anzi l ' escamotage giolittiano è tutto qui . Ebbene , la designazione diretta lo spezzerebbe : togliendo di mezzo la finzione del ministro consigliere della Corona , toglierebbe forsanche di mezzo la triste realtà del ministro sensale e mezzano della Corona , della Camera e di tutto il resto "
StampaPeriodica ,
Filippo Turati , Ferruccio Parri , Carlo Rosselli e i " complici , " presenti ed assenti , sono stati condannati a dieci mesi di arresto . Per questi bassi tempi di Tribunale speciale e di burattinesca ferocia , la sentenza è stata relativamente mite . Si potrebbe credere se ancora illusioni fossero possibili che l ' alta figura dell ' esule , e il contegno fierissimo dei due principali ideatori ed esecutori dell ' impresa , abbiano , insieme a quello del pubblico , toccato l ' animo dei giudici , che pur dovrebb ' essere talvolta umanamente sereno e degnamente italiano . Riconosciamo subito però che tale interpretazione è di indole romantica e mal si attaglia ai costumi d ' oggi , avviliti dalla miseria pecuniaria e morale , inariditi dalla vergognosa consuetudine del servaggio e della paura . Bisogna perciò ricercare altrove le fonti della relativa clemenza del Tribunale savonese , tanto più che , com ' è noto , Roma regge sempre i fili dei processi politici . La causa si presentava così : un uomo di alto intelletto , di lunga e onoranda carriera politica , amato da milioni di italiani , acclamato all ' estero di suoi compagni di fede , considerato con rispetto e con simpatia da ogni avversario onesto , aveva dovuto abbandonare clandestinamente la sua città e l ' Italia perché minacciato nella vita e dalle violenze fasciste , e dalle " protettrici " persecuzioni poliziesche , e dalla nausea che ha reso soffocante e venefica l ' atmosfera del nostro sventurato paese . Dei due organizzatori dell ' espatrio , rei confessi di un gesto di coraggio e di generosità , Ferruccio Parri era un giovane professore , liberale , dei primissimi tra i valorosi di guerra , redattore del " Corriere della Sera " ( prima della epidemia pestifera Balzan - Crespi - Croci - Ojetti e compagni ) , così ardente et inflessibile d ' animo come semplice e gentile d ' aspetto e di modi ; Carlo Rosselli ( della nobile famiglia toscana che ospitò a Pisa Giuseppe Mazzini accompagnato dalla morte ) giovanissimo professore d ' economia , signorilmente socialista , appassionato ed indomito . Due innamorati di una patria ideale , libera e umana , dignitosa e giusta . Questo processo aveva suscitato all ' estero interesse vivissimo ; alcuni grandi giornali ne seguivano le fasi e ne attendevano l ' epilogo . In patria , malgrado tutti i rigori sbirreschi " Il Becco Giallo " e molti fogli stampati e dattilografati , avevan diffuso le dichiarazioni di Turati e i fieri atti di accusa di Parri e Rosselli contro le colpe del regime . In tali circostanze condannare fascisticamente significava intensificare fuori d ' Italia la già vivace campagna di stampa contro le enormità brigantesco - giuridiche della dittatura mussoliniana , e rendere all ' interno ancor più rigogliosi gli effetti dell ' esempio e del monito che due giovani , sfidando le ire del " duce " e di tutta la sua banda , avevan dato e lanciato agli inerti concittadini . Si è pensato allora evidentemente di addolcire i toni : dai cinque anni di reclusione richiesti dal P . M . Eula ( che ha sentito il bisogno di accanirsi contro gli accusati e non ha potuto resistere alla puerile tentazione di denominare il despota in ribasso " genio partorito dalla sua stirpe " ) si è , dopo cinque ore di dibattiti in Camera di Consiglio , creduto opportuno ridurli a dieci mesi . ( Tanto , si deve esser pensato a Roma , al resto serve il domicilio coatto , sorda vendetta che non compromette o disonora nessun tribunale regolarmente costituito . ) Parri e Rosselli com ' era da attendersi da pari loro , hanno tenuto in carcere e dinanzi ai giudici il contegno impavido di uomini che nulla debbono rimproverarsi , che hanno compiuto per pura idealità , senza tema di rischi o rimpianto di sacrifici , un atto di quel risoluto e disinteressato coraggio che purtroppo tanto manca agli sviati e dimentichi italiani di oggi . Narra un testimone che le ferme dichiarazioni di Parri al processo , chiamanti responsabile dell ' espatrio di Turati e di tutte le sciagure nazionali il regime di baratteria e di fratricidio che sgoverna l ' Italia , furono salutate da una irrefrenabile salva di applausi . Anche il franco atteggiamento di Rosselli suscitò consenso e simpatia . Le arringhe dei difensori , furono spesso sottolineate da approvazioni ed acclamazioni invano represse dal Presidente . Savona era in istato d ' assedio . I più amari giornali fascisti han deplorato che il processo suscitasse tanta passione e che alcuni maggiori organi d ' informazione ne dessero resoconti troppo estesi . Sentivan , le cornacchie insaziabili del regime , che da Savona si levavano voci nuove ; vedevano apparire , all ' estremo del sinistro paesaggio della decadenza nazional - fascista , figure di uomini splendenti di una luce che impone agli aguzzini e ai profittatori , ai mezzani e ai cinici , ai pavidi e agli egoisti , ai ciarlatori e ai ladruncoli , di chinare il capo . Il nobile vecchio che in questi giorni esaltava cristianamente a Bruxelles il sangue di Matteotti versato per la libertà umana , aspetta sereno , con la fede di un veggente , il giorno in cui gli saranno riaperte da tutto un popolo le porte della patria . I due giovani , degni di esser annoverati tra gli italiani migliori , sanno che la liberazione d ' Italia e la loro non può esser lontana , poiché essi stessi hanno data la prova che sentimenti di fierezza e azioni generose sono ancora possibili in una terra che nutrì tanti eroi .
StampaPeriodica ,
R . Tagore si occupa della necessità di riavvicinare l ' Asia e l ' Europa : " Bisogna trovare un punto di riavvicinamento in cui non esistano rivalità di interessi . Questo luogo è l ' Università , in cui noi possiamo lavorare insieme alla ricerca della verità ; dividerci il patrimonio comune e comprendere che in tutti i paesi gli artisti hanno creato forme di bellezza ; gli scienziati scoperto segreti ; i filosofi risolto dei problemi ; i santi vissuto secondo il loro ideale , e tutto ciò non soltanto per la razza cui essi appartenevano , ma per tutta l ' umanità " . Dove non esistono rivalità di interessi non è possibile un riavvicinamento . L ' unità si crea attraverso la storia che è storia di rivalità : la pura vuota unità è un presupposto dello spirito che non è possibile sviluppare . La vera unità è un risultato non mai raggiunto , una conclusione che si ricrea ogni giorno . La politica non si fa nelle accademie e non si fa nelle accademie neanche la cultura . Alla ricerca della verità lavorano gli individui singolarmente , nella propria intimità spirituale . Non è possibile dividere il patrimonio comune : ogni nazione comprende che in tutti i paesi gli artisti hanno creato forme di bellezza soltanto in quanto li studia , li fa suoi , li trapianta in altro terreno e li fa partecipare alla propria vita nazionale . Il genio appartiene all ' umanità in quanto appartiene di volta in volta ad un popolo , a un organismo storico ; gli altri popoli che lo comprendono non lo comprendono come astratta umanità , ma lo adeguano alle proprie esigenze , ne fanno un loro genio . Non esiste la cultura internazionale .
SCUOLA E BUROCRAZIA ( - , 1922 )
StampaPeriodica ,
Scrive Michele Cosenza nell ' Educazione Nazionale ( gennaio 1922 ) risorta finalmente vigorosa e nuova : " Spesso la scuola induce nella mente di chi si abitua al meccanismo dell ' insegnamento una vera depressione della conoscenza intuitiva . Notate l ' elasticità mentale e il potere di orientamento nella mobile e varia realtà della vita , come si trovano in un sensale qualunque ; paragonate quelle attitudini con le stesse degli insegnanti che avevano colmato di zeri quel sensale quando egli era a scuola , e senza paura del sofisma del cum hoc , compiangete profondamente i maestri . La loro mente presenta i segni di una mancanza di tono , che è una vera malattia professionale . Si tratta di una mente precocemente senile " . Verissimo . Questo è il punto centrale del problema etico della scuola . E bisogna risalirvi per esaminare la questione politica . Il concetto comune di scuola , vivo e vero nel Medioevo perché animato da un dogma , da una fede , da un ' autorità è antitetico col mondo moderno . La scuola moderna ( libera discussione , autoeducazione ) vive fuori degli edifici scolastici , coincide con la vita : mentre la figura del professore si adegua a una funzione burocratica lo spirito non si può schematizzare .
ANNIVERSARIO ( - , 1927 )
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Per la quinta volta l ' Italia è disonorata dalla celebrazione fascista . I giornali dei paesi civili rilevano la coincidenza tra le feste di Roma e quelle bolsceviche di Leningrado . Ma se le due manifestazioni si equivalgono nello spirito politico che le informa , perché entrambi i regimi rinnegano la libertà e il dominio legale delle maggioranze , una differenza sostanziale passa tra una rivoluzione che , come quella russa , conquistò ai servi della gleba i diritti dell ' uomo , e si affermò , pur tra sanguinose aberrazioni , contro il principio autocratico , ed una tragica carnevalata che , come la marcia su Roma in sleeping car , tramutò , con l ' acquiescenza del Capo dello Stato , il più torbido demagogo dell ' estremismo rosso nel tiranno di un popolo e prostituì i poteri pubblici , la dignità nazionale , la Costituzione giurata , il Parlamento , il sacrificio della guerra e la vittoria , all ' ambiziosa criminalità di una minoranza armata obbediente ad un solo programma : dominare . Non è la conquista del potere da parte di una classe contro un ' altra ; non è una ascensione politica e sociale che esige ed offre i suoi martiri a consacrare le innovatrici verità dei suoi apostoli ; ma è la usurpazione del governo , compiuta e mantenuta da una banda di avventurieri e di scherani che hanno imposto la propria violenza a coloro stessi che si illudevano , garantendone l ' impunità , di goderne i vantaggi ; è uno spaventoso regresso nel passato , per cui dalle legislazioni esecrate degli Absburgo e dei Borboni risorge il ghigno del delatore e del boia . Non è l ' attuazione organica di un programma , di cui si possano subire le leggi in quanto se ne vedano e se ne approvino liberamente le finalità ; ma è la negazione e la contraddizione di tutti i programmi politici ed economici il trionfo dell ' improvvisazione , della frode del pazzo orgoglio nazionalistico , dell ' ignoranza brutale , dell ' iperbole e della fiera paesana . Dietro un ' impalcatura da circo , geme il popolo italiano , prigioniero nella sua patria ; e le carceri rigurgitano di detenuti politici ; e nelle isole , nuovi deportati prendono il posto lasciato vacante dai morti per maltrattamenti e sofferenze ; e nelle case devastate , donne e bambini piangono i mariti ed i padri assassinati o aspettano , ostaggi di un esercito di occupazione , il ritorno degli esuli . Assassinii , incendii , saccheggi , tribunali eccezionali , soppressione di tutte le libertà elementari ; ecco il bilancio del quinquennio fascista ! E le vittime dell ' enorme infamia , tutti coloro che sono stati colpiti nelle idee , negli affetti , negli interessi legittimi trentanove milioni di italiani contro un baldanzoso e protervo manipolo di assassini in camicia nera si domandano , nell ' angoscia che prepara la reazione : Perché ? E l ' Europa civile , che considera l ' Italia fascista come una permanente minaccia alla sua pace e nega l ' onore dei suoi contatti diretti a quella oscena parodia napoleonica , che crede di assicurarsi la gloria militare inalberando una piuma di struzzo sul berretto di una milizia , la quale non conobbe altra guerra che quella civile , e passando in rivista , dall ' alto del docile cavallo , le schiere dei " balilla " ; l ' Europa che dovunque scoppi un incidente internazionale , ivi scorge il fascismo e trova munizioni italiane in possesso dei comitagi bulgari e attribuisce l ' assassinio di Cena Beg a una diretta suggestione del fascismo , che di questi delitti ha lunga pratica all ' interno ed all ' estero , ripete la domanda : Perché ? Perché un popolo , che ha fatto e superato una guerra atroce , deve esser posto in condizioni di così grave inferiorità politica , ed umana , dinnanzi a tutti i popoli , anche ai meno evoluti , di Europa ? Che gli ha dato il fascismo , in compenso delle schiantate libertà ? Umiliazioni e miseria ! Mentre il fascismo ostenta le sue parate , la crisi finanziaria e morale d ' Italia si fa più diffusa e profonda . Per superarla , bisogna spezzare il giogo e rovesciare la tirannide . Liberarsi è risorgere ! Il fascismo non deve celebrare il suo sesto anniversario .