StampaPeriodica ,
Filippo
Turati
,
Ferruccio
Parri
,
Carlo
Rosselli
e
i
"
complici
,
"
presenti
ed
assenti
,
sono
stati
condannati
a
dieci
mesi
di
arresto
.
Per
questi
bassi
tempi
di
Tribunale
speciale
e
di
burattinesca
ferocia
,
la
sentenza
è
stata
relativamente
mite
.
Si
potrebbe
credere
se
ancora
illusioni
fossero
possibili
che
l
'
alta
figura
dell
'
esule
,
e
il
contegno
fierissimo
dei
due
principali
ideatori
ed
esecutori
dell
'
impresa
,
abbiano
,
insieme
a
quello
del
pubblico
,
toccato
l
'
animo
dei
giudici
,
che
pur
dovrebb
'
essere
talvolta
umanamente
sereno
e
degnamente
italiano
.
Riconosciamo
subito
però
che
tale
interpretazione
è
di
indole
romantica
e
mal
si
attaglia
ai
costumi
d
'
oggi
,
avviliti
dalla
miseria
pecuniaria
e
morale
,
inariditi
dalla
vergognosa
consuetudine
del
servaggio
e
della
paura
.
Bisogna
perciò
ricercare
altrove
le
fonti
della
relativa
clemenza
del
Tribunale
savonese
,
tanto
più
che
,
com
'
è
noto
,
Roma
regge
sempre
i
fili
dei
processi
politici
.
La
causa
si
presentava
così
:
un
uomo
di
alto
intelletto
,
di
lunga
e
onoranda
carriera
politica
,
amato
da
milioni
di
italiani
,
acclamato
all
'
estero
di
suoi
compagni
di
fede
,
considerato
con
rispetto
e
con
simpatia
da
ogni
avversario
onesto
,
aveva
dovuto
abbandonare
clandestinamente
la
sua
città
e
l
'
Italia
perché
minacciato
nella
vita
e
dalle
violenze
fasciste
,
e
dalle
"
protettrici
"
persecuzioni
poliziesche
,
e
dalla
nausea
che
ha
reso
soffocante
e
venefica
l
'
atmosfera
del
nostro
sventurato
paese
.
Dei
due
organizzatori
dell
'
espatrio
,
rei
confessi
di
un
gesto
di
coraggio
e
di
generosità
,
Ferruccio
Parri
era
un
giovane
professore
,
liberale
,
dei
primissimi
tra
i
valorosi
di
guerra
,
redattore
del
"
Corriere
della
Sera
"
(
prima
della
epidemia
pestifera
Balzan
-
Crespi
-
Croci
-
Ojetti
e
compagni
)
,
così
ardente
et
inflessibile
d
'
animo
come
semplice
e
gentile
d
'
aspetto
e
di
modi
;
Carlo
Rosselli
(
della
nobile
famiglia
toscana
che
ospitò
a
Pisa
Giuseppe
Mazzini
accompagnato
dalla
morte
)
giovanissimo
professore
d
'
economia
,
signorilmente
socialista
,
appassionato
ed
indomito
.
Due
innamorati
di
una
patria
ideale
,
libera
e
umana
,
dignitosa
e
giusta
.
Questo
processo
aveva
suscitato
all
'
estero
interesse
vivissimo
;
alcuni
grandi
giornali
ne
seguivano
le
fasi
e
ne
attendevano
l
'
epilogo
.
In
patria
,
malgrado
tutti
i
rigori
sbirreschi
"
Il
Becco
Giallo
"
e
molti
fogli
stampati
e
dattilografati
,
avevan
diffuso
le
dichiarazioni
di
Turati
e
i
fieri
atti
di
accusa
di
Parri
e
Rosselli
contro
le
colpe
del
regime
.
In
tali
circostanze
condannare
fascisticamente
significava
intensificare
fuori
d
'
Italia
la
già
vivace
campagna
di
stampa
contro
le
enormità
brigantesco
-
giuridiche
della
dittatura
mussoliniana
,
e
rendere
all
'
interno
ancor
più
rigogliosi
gli
effetti
dell
'
esempio
e
del
monito
che
due
giovani
,
sfidando
le
ire
del
"
duce
"
e
di
tutta
la
sua
banda
,
avevan
dato
e
lanciato
agli
inerti
concittadini
.
Si
è
pensato
allora
evidentemente
di
addolcire
i
toni
:
dai
cinque
anni
di
reclusione
richiesti
dal
P
.
M
.
Eula
(
che
ha
sentito
il
bisogno
di
accanirsi
contro
gli
accusati
e
non
ha
potuto
resistere
alla
puerile
tentazione
di
denominare
il
despota
in
ribasso
"
genio
partorito
dalla
sua
stirpe
"
)
si
è
,
dopo
cinque
ore
di
dibattiti
in
Camera
di
Consiglio
,
creduto
opportuno
ridurli
a
dieci
mesi
.
(
Tanto
,
si
deve
esser
pensato
a
Roma
,
al
resto
serve
il
domicilio
coatto
,
sorda
vendetta
che
non
compromette
o
disonora
nessun
tribunale
regolarmente
costituito
.
)
Parri
e
Rosselli
com
'
era
da
attendersi
da
pari
loro
,
hanno
tenuto
in
carcere
e
dinanzi
ai
giudici
il
contegno
impavido
di
uomini
che
nulla
debbono
rimproverarsi
,
che
hanno
compiuto
per
pura
idealità
,
senza
tema
di
rischi
o
rimpianto
di
sacrifici
,
un
atto
di
quel
risoluto
e
disinteressato
coraggio
che
purtroppo
tanto
manca
agli
sviati
e
dimentichi
italiani
di
oggi
.
Narra
un
testimone
che
le
ferme
dichiarazioni
di
Parri
al
processo
,
chiamanti
responsabile
dell
'
espatrio
di
Turati
e
di
tutte
le
sciagure
nazionali
il
regime
di
baratteria
e
di
fratricidio
che
sgoverna
l
'
Italia
,
furono
salutate
da
una
irrefrenabile
salva
di
applausi
.
Anche
il
franco
atteggiamento
di
Rosselli
suscitò
consenso
e
simpatia
.
Le
arringhe
dei
difensori
,
furono
spesso
sottolineate
da
approvazioni
ed
acclamazioni
invano
represse
dal
Presidente
.
Savona
era
in
istato
d
'
assedio
.
I
più
amari
giornali
fascisti
han
deplorato
che
il
processo
suscitasse
tanta
passione
e
che
alcuni
maggiori
organi
d
'
informazione
ne
dessero
resoconti
troppo
estesi
.
Sentivan
,
le
cornacchie
insaziabili
del
regime
,
che
da
Savona
si
levavano
voci
nuove
;
vedevano
apparire
,
all
'
estremo
del
sinistro
paesaggio
della
decadenza
nazional
-
fascista
,
figure
di
uomini
splendenti
di
una
luce
che
impone
agli
aguzzini
e
ai
profittatori
,
ai
mezzani
e
ai
cinici
,
ai
pavidi
e
agli
egoisti
,
ai
ciarlatori
e
ai
ladruncoli
,
di
chinare
il
capo
.
Il
nobile
vecchio
che
in
questi
giorni
esaltava
cristianamente
a
Bruxelles
il
sangue
di
Matteotti
versato
per
la
libertà
umana
,
aspetta
sereno
,
con
la
fede
di
un
veggente
,
il
giorno
in
cui
gli
saranno
riaperte
da
tutto
un
popolo
le
porte
della
patria
.
I
due
giovani
,
degni
di
esser
annoverati
tra
gli
italiani
migliori
,
sanno
che
la
liberazione
d
'
Italia
e
la
loro
non
può
esser
lontana
,
poiché
essi
stessi
hanno
data
la
prova
che
sentimenti
di
fierezza
e
azioni
generose
sono
ancora
possibili
in
una
terra
che
nutrì
tanti
eroi
.
StampaPeriodica ,
R
.
Tagore
si
occupa
della
necessità
di
riavvicinare
l
'
Asia
e
l
'
Europa
:
"
Bisogna
trovare
un
punto
di
riavvicinamento
in
cui
non
esistano
rivalità
di
interessi
.
Questo
luogo
è
l
'
Università
,
in
cui
noi
possiamo
lavorare
insieme
alla
ricerca
della
verità
;
dividerci
il
patrimonio
comune
e
comprendere
che
in
tutti
i
paesi
gli
artisti
hanno
creato
forme
di
bellezza
;
gli
scienziati
scoperto
segreti
;
i
filosofi
risolto
dei
problemi
;
i
santi
vissuto
secondo
il
loro
ideale
,
e
tutto
ciò
non
soltanto
per
la
razza
cui
essi
appartenevano
,
ma
per
tutta
l
'
umanità
"
.
Dove
non
esistono
rivalità
di
interessi
non
è
possibile
un
riavvicinamento
.
L
'
unità
si
crea
attraverso
la
storia
che
è
storia
di
rivalità
:
la
pura
vuota
unità
è
un
presupposto
dello
spirito
che
non
è
possibile
sviluppare
.
La
vera
unità
è
un
risultato
non
mai
raggiunto
,
una
conclusione
che
si
ricrea
ogni
giorno
.
La
politica
non
si
fa
nelle
accademie
e
non
si
fa
nelle
accademie
neanche
la
cultura
.
Alla
ricerca
della
verità
lavorano
gli
individui
singolarmente
,
nella
propria
intimità
spirituale
.
Non
è
possibile
dividere
il
patrimonio
comune
:
ogni
nazione
comprende
che
in
tutti
i
paesi
gli
artisti
hanno
creato
forme
di
bellezza
soltanto
in
quanto
li
studia
,
li
fa
suoi
,
li
trapianta
in
altro
terreno
e
li
fa
partecipare
alla
propria
vita
nazionale
.
Il
genio
appartiene
all
'
umanità
in
quanto
appartiene
di
volta
in
volta
ad
un
popolo
,
a
un
organismo
storico
;
gli
altri
popoli
che
lo
comprendono
non
lo
comprendono
come
astratta
umanità
,
ma
lo
adeguano
alle
proprie
esigenze
,
ne
fanno
un
loro
genio
.
Non
esiste
la
cultura
internazionale
.
StampaPeriodica ,
Scrive
Michele
Cosenza
nell
'
Educazione
Nazionale
(
gennaio
1922
)
risorta
finalmente
vigorosa
e
nuova
:
"
Spesso
la
scuola
induce
nella
mente
di
chi
si
abitua
al
meccanismo
dell
'
insegnamento
una
vera
depressione
della
conoscenza
intuitiva
.
Notate
l
'
elasticità
mentale
e
il
potere
di
orientamento
nella
mobile
e
varia
realtà
della
vita
,
come
si
trovano
in
un
sensale
qualunque
;
paragonate
quelle
attitudini
con
le
stesse
degli
insegnanti
che
avevano
colmato
di
zeri
quel
sensale
quando
egli
era
a
scuola
,
e
senza
paura
del
sofisma
del
cum
hoc
,
compiangete
profondamente
i
maestri
.
La
loro
mente
presenta
i
segni
di
una
mancanza
di
tono
,
che
è
una
vera
malattia
professionale
.
Si
tratta
di
una
mente
precocemente
senile
"
.
Verissimo
.
Questo
è
il
punto
centrale
del
problema
etico
della
scuola
.
E
bisogna
risalirvi
per
esaminare
la
questione
politica
.
Il
concetto
comune
di
scuola
,
vivo
e
vero
nel
Medioevo
perché
animato
da
un
dogma
,
da
una
fede
,
da
un
'
autorità
è
antitetico
col
mondo
moderno
.
La
scuola
moderna
(
libera
discussione
,
autoeducazione
)
vive
fuori
degli
edifici
scolastici
,
coincide
con
la
vita
:
mentre
la
figura
del
professore
si
adegua
a
una
funzione
burocratica
lo
spirito
non
si
può
schematizzare
.
StampaPeriodica ,
Per
la
quinta
volta
l
'
Italia
è
disonorata
dalla
celebrazione
fascista
.
I
giornali
dei
paesi
civili
rilevano
la
coincidenza
tra
le
feste
di
Roma
e
quelle
bolsceviche
di
Leningrado
.
Ma
se
le
due
manifestazioni
si
equivalgono
nello
spirito
politico
che
le
informa
,
perché
entrambi
i
regimi
rinnegano
la
libertà
e
il
dominio
legale
delle
maggioranze
,
una
differenza
sostanziale
passa
tra
una
rivoluzione
che
,
come
quella
russa
,
conquistò
ai
servi
della
gleba
i
diritti
dell
'
uomo
,
e
si
affermò
,
pur
tra
sanguinose
aberrazioni
,
contro
il
principio
autocratico
,
ed
una
tragica
carnevalata
che
,
come
la
marcia
su
Roma
in
sleeping
car
,
tramutò
,
con
l
'
acquiescenza
del
Capo
dello
Stato
,
il
più
torbido
demagogo
dell
'
estremismo
rosso
nel
tiranno
di
un
popolo
e
prostituì
i
poteri
pubblici
,
la
dignità
nazionale
,
la
Costituzione
giurata
,
il
Parlamento
,
il
sacrificio
della
guerra
e
la
vittoria
,
all
'
ambiziosa
criminalità
di
una
minoranza
armata
obbediente
ad
un
solo
programma
:
dominare
.
Non
è
la
conquista
del
potere
da
parte
di
una
classe
contro
un
'
altra
;
non
è
una
ascensione
politica
e
sociale
che
esige
ed
offre
i
suoi
martiri
a
consacrare
le
innovatrici
verità
dei
suoi
apostoli
;
ma
è
la
usurpazione
del
governo
,
compiuta
e
mantenuta
da
una
banda
di
avventurieri
e
di
scherani
che
hanno
imposto
la
propria
violenza
a
coloro
stessi
che
si
illudevano
,
garantendone
l
'
impunità
,
di
goderne
i
vantaggi
;
è
uno
spaventoso
regresso
nel
passato
,
per
cui
dalle
legislazioni
esecrate
degli
Absburgo
e
dei
Borboni
risorge
il
ghigno
del
delatore
e
del
boia
.
Non
è
l
'
attuazione
organica
di
un
programma
,
di
cui
si
possano
subire
le
leggi
in
quanto
se
ne
vedano
e
se
ne
approvino
liberamente
le
finalità
;
ma
è
la
negazione
e
la
contraddizione
di
tutti
i
programmi
politici
ed
economici
il
trionfo
dell
'
improvvisazione
,
della
frode
del
pazzo
orgoglio
nazionalistico
,
dell
'
ignoranza
brutale
,
dell
'
iperbole
e
della
fiera
paesana
.
Dietro
un
'
impalcatura
da
circo
,
geme
il
popolo
italiano
,
prigioniero
nella
sua
patria
;
e
le
carceri
rigurgitano
di
detenuti
politici
;
e
nelle
isole
,
nuovi
deportati
prendono
il
posto
lasciato
vacante
dai
morti
per
maltrattamenti
e
sofferenze
;
e
nelle
case
devastate
,
donne
e
bambini
piangono
i
mariti
ed
i
padri
assassinati
o
aspettano
,
ostaggi
di
un
esercito
di
occupazione
,
il
ritorno
degli
esuli
.
Assassinii
,
incendii
,
saccheggi
,
tribunali
eccezionali
,
soppressione
di
tutte
le
libertà
elementari
;
ecco
il
bilancio
del
quinquennio
fascista
!
E
le
vittime
dell
'
enorme
infamia
,
tutti
coloro
che
sono
stati
colpiti
nelle
idee
,
negli
affetti
,
negli
interessi
legittimi
trentanove
milioni
di
italiani
contro
un
baldanzoso
e
protervo
manipolo
di
assassini
in
camicia
nera
si
domandano
,
nell
'
angoscia
che
prepara
la
reazione
:
Perché
?
E
l
'
Europa
civile
,
che
considera
l
'
Italia
fascista
come
una
permanente
minaccia
alla
sua
pace
e
nega
l
'
onore
dei
suoi
contatti
diretti
a
quella
oscena
parodia
napoleonica
,
che
crede
di
assicurarsi
la
gloria
militare
inalberando
una
piuma
di
struzzo
sul
berretto
di
una
milizia
,
la
quale
non
conobbe
altra
guerra
che
quella
civile
,
e
passando
in
rivista
,
dall
'
alto
del
docile
cavallo
,
le
schiere
dei
"
balilla
"
;
l
'
Europa
che
dovunque
scoppi
un
incidente
internazionale
,
ivi
scorge
il
fascismo
e
trova
munizioni
italiane
in
possesso
dei
comitagi
bulgari
e
attribuisce
l
'
assassinio
di
Cena
Beg
a
una
diretta
suggestione
del
fascismo
,
che
di
questi
delitti
ha
lunga
pratica
all
'
interno
ed
all
'
estero
,
ripete
la
domanda
:
Perché
?
Perché
un
popolo
,
che
ha
fatto
e
superato
una
guerra
atroce
,
deve
esser
posto
in
condizioni
di
così
grave
inferiorità
politica
,
ed
umana
,
dinnanzi
a
tutti
i
popoli
,
anche
ai
meno
evoluti
,
di
Europa
?
Che
gli
ha
dato
il
fascismo
,
in
compenso
delle
schiantate
libertà
?
Umiliazioni
e
miseria
!
Mentre
il
fascismo
ostenta
le
sue
parate
,
la
crisi
finanziaria
e
morale
d
'
Italia
si
fa
più
diffusa
e
profonda
.
Per
superarla
,
bisogna
spezzare
il
giogo
e
rovesciare
la
tirannide
.
Liberarsi
è
risorgere
!
Il
fascismo
non
deve
celebrare
il
suo
sesto
anniversario
.
StampaPeriodica ,
La
catastrofe
del
"
Mafalda
"
rivela
e
descrive
più
di
mille
altri
episodi
,
meno
appariscenti
,
il
perfetto
clima
fascista
di
tragica
buffoneria
e
di
perversa
corruzione
.
Le
autorità
fasciste
permettono
(
e
non
senza
compensi
)
al
fascistissimo
on
.
Biancardi
,
direttore
della
N
.
G
.
I
.
,
di
trasportare
migliaia
di
passeggeri
su
piroscafi
che
costruiti
molti
anni
fa
per
le
linee
del
Sud
America
sono
stati
sconquassati
nei
viaggi
compiuti
attraverso
il
tempestosissimo
Atlantico
settentrionale
nei
viaggi
per
e
da
New
York
.
Non
solo
ma
per
la
medesime
ragioni
si
ottiene
il
nulla
osta
di
partenza
ad
un
piroscafo
che
ha
le
macchine
in
istato
pietoso
e
i
canotti
di
salvataggio
che
fanno
acqua
come
panieri
.
E
non
basta
:
quando
si
spezza
il
palo
dell
'
elica
e
l
'
acqua
comincia
ad
invadere
la
nave
,
il
povero
comandante
,
che
dipende
dal
fascistissimo
on
.
Biancardi
e
subisce
il
clima
del
regime
,
si
guarda
bene
dal
lanciare
immediatamente
il
segnale
di
richiesta
di
soccorso
.
Fascisticamente
deve
giungere
coi
suoi
mezzi
alla
riva
.
Se
no
,
che
dirà
il
"
duce
"
?
Non
è
forse
obbligatorio
vivere
pericolosamente
?
Che
importa
se
vanno
a
fondo
mille
-
trecento
persone
,
purché
si
salvi
il
prestigio
della
marina
mercantile
che
"
l
'
inviato
di
Dio
"
blandisce
e
predilige
?
Cosi
il
tempo
passa
;
la
costa
non
si
raggiunge
;
la
nave
si
sbanda
;
si
chiede
aiuto
,
ma
è
tardi
per
salvare
tutti
.
La
gerarchia
e
la
disciplina
(
apparenti
)
,
onore
e
vanto
dell
'
Italia
mussoliniana
,
dileguano
.
La
nave
diviene
preda
della
più
tragica
confusione
...
Le
barche
di
salvataggio
che
fanno
acqua
e
son
sovraccariche
vanno
a
picco
.
È
il
disastro
.
Se
,
per
caso
,
non
vi
fossero
stati
sette
piroscafi
in
quelle
acque
,
milletrecento
persone
sarebbero
state
inghiottite
dal
risucchio
o
divorate
dai
pescicani
.
Non
mancano
naturalmente
episodi
di
gentilezza
ed
eroiche
prove
di
spirito
di
sacrificio
.
È
la
grande
e
immortale
anima
umanamente
italiana
,
che
pur
vivendo
e
spasimando
sotto
le
rovine
e
le
ceneri
del
fascismo
,
si
rivela
in
atti
di
generoso
coraggio
e
di
sublime
abnegazione
.
Così
il
sacrificio
di
tutti
gli
ufficiali
superiori
della
nave
è
esempio
magnifico
che
onora
una
marina
ed
un
popolo
.
Ma
,
subito
dopo
la
catastrofe
,
lo
spirito
fascista
riprende
il
sopravvento
.
Comincia
la
ridda
delle
notizie
false
.
(
È
leggerezza
?
È
losca
speculazione
?
È
prepotente
incompatibilità
mentale
e
morale
rispetto
a
tutte
le
cose
serie
[
anche
tragiche
]
,
a
tutte
le
cose
vere
?
)
La
sciagura
è
ridotta
al
minimo
;
i
morti
sono
un
'
invenzione
straniera
;
quasi
il
"
Mafalda
"
risale
a
galla
.
Poi
la
verità
si
fa
strada
.
Perfino
i
fascisti
parlano
.
Si
comincia
ad
accusare
la
compagnia
,
il
capitano
ecc
.
ecc
.
No
,
no
.
Siate
onesti
se
potete
giornalisti
italiani
;
accusate
il
fascismo
e
voi
stessi
.
Il
fascismo
è
il
padrone
che
servite
umilmente
;
ignobilmente
;
gli
armatori
e
i
loro
associati
vi
pagano
gli
immeritati
stipendi
,
che
intascate
con
gioia
.
Perché
protestate
per
questo
episodio
?
Non
capite
,
o
ciechi
volontari
,
che
il
"
Mafalda
"
è
soltanto
un
terribile
simbolo
?
In
mano
ai
fascisti
inetti
,
corruttori
,
ladri
,
bugiardi
,
dementi
,
sanguinari
,
una
nave
infinitamente
più
grande
,
una
nave
formidabile
e
gloriosa
ondeggia
alla
deriva
e
fa
acqua
già
.
Ed
ogni
ritardo
è
fatale
.
Sciagurati
,
pensate
alla
partita
,
perché
il
"
Mafalda
"
non
è
che
il
simbolo
dell
'
Italia
.
StampaPeriodica ,
I
giornali
fascisti
han
pubblicato
che
la
bandiera
porterà
,
vicino
allo
stemma
sabaudo
,
l
'
emblema
del
littorio
.
Così
il
fascio
umilia
a
se
stesso
,
anche
sul
vessillo
nazionale
,
lo
scudo
crociato
.
Fino
a
ieri
,
il
tricolore
rappresentava
il
simbolo
dell
'
unità
:
domani
se
la
notizia
fosse
vera
consacrerebbe
la
divisione
profonda
degli
italiani
,
la
tirannide
di
una
banda
armata
,
il
brigantesco
trionfo
di
una
minoranza
violenta
e
rapinatrice
,
che
,
dinnanzi
alla
storia
,
vuol
porre
il
suo
insanguinato
sigillo
di
parte
all
'
ombra
dello
stemma
reale
,
quasi
a
suprema
testimonianza
di
un
solidale
destino
.
Il
fascismo
ha
tolto
la
patria
ai
migliori
italiani
:
ora
,
aggiungendo
all
'
iniquità
la
profanazione
,
oserebbe
insozzare
la
bandiera
e
,
di
fronte
al
mondo
civile
,
degradarla
a
insegna
di
una
fazione
:
come
nel
Medioevo
.
Incontaminate
rimangono
secondo
le
informazioni
della
stampa
fascista
le
bandiere
dei
reggimenti
.
La
tirannide
ha
compreso
che
l
'
esercito
non
avrebbe
tollerato
l
'
oltraggio
.
Il
fascio
appartiene
alla
milizia
nera
,
accozzaglia
di
banditi
,
sorta
dal
delitto
e
pel
delitto
:
non
può
dunque
appartenere
all
'
esercito
,
che
,
di
sopra
alle
divisioni
politiche
,
raccoglie
tutti
i
figli
del
popolo
e
che
,
nei
paesi
civili
,
è
il
presidio
della
libertà
,
della
dignità
e
dell
'
unità
nazionali
.
L
'
esercito
ha
innalzato
e
difeso
le
sue
bandiere
nelle
guerre
contro
il
nemico
esterno
:
non
può
consentire
ch
'
esse
siano
disonorate
dall
'
emblema
della
guerra
civile
.
StampaPeriodica ,
Una
nuova
ondata
di
famelici
sciacalli
fascisti
si
avventa
addosso
alla
carogna
non
ancora
spolpata
del
"
Corriere
della
Sera
.
"
Alla
fine
del
'25
,
dopo
la
espulsione
violenta
dei
fratelli
Albertini
e
di
alcuni
redattori
non
reducibili
alla
agilità
spinale
,
entrò
in
scena
una
gaia
brigata
di
mezze
(
e
anche
brutte
)
figure
politico
-
letterarie
capitanate
da
Ugo
Ojetti
sobbarcatosi
alla
non
onorifica
bisogna
per
il
modesto
soldo
di
600.000
lire
annue
.
Non
è
il
caso
di
ricordare
qui
le
capriole
che
l
'
Ojetti
ha
fatto
per
quasi
due
anni
,
allo
scopo
or
di
mostrare
una
relativa
,
quasi
impercettibile
,
indipendenza
di
giudizio
,
or
di
prostrarsi
untuoso
ed
implorante
sotto
la
sferza
del
"
duce
"
domatore
.
Ma
i
salamelecchi
,
gli
intrighi
,
le
lusinghe
,
i
colloqui
di
S
.
Rossore
ecc
.
non
sono
bastati
all
'
eclettico
scrittore
per
conservare
la
sedia
direttoriale
.
Il
Gran
Consiglio
Fascista
[
cioè
il
"
duce
"
]
decretò
che
i
giornali
dovessero
essere
in
mano
a
fascisti
al
cento
per
cento
.
Il
signor
Ojetti
non
è
per
costituzione
fisico
-
spirituale
che
al
50
per
cento
in
tutte
le
cose
e
in
tutte
le
occasioni
.
(
È
perfino
50
per
cento
di
senatore
.
)
Pensarono
perciò
di
eliminarlo
e
all
'
uopo
,
fecero
valere
una
mezza
stretta
di
mano
(
50
per
cento
)
che
,
nell
'
estate
del
'25
,
Ugo
Ojetti
fu
costretto
a
dare
a
Salvemini
,
chiuso
nella
gabbia
del
Tribunale
di
Firenze
.
L
'
insaziabile
Tantalo
era
quindi
,
da
oltre
un
mese
,
giudicato
e
virtualmente
licenziato
.
Si
colse
però
,
col
solito
coraggio
fascista
,
l
'
occasione
del
suo
viaggio
in
Grecia
(
a
mortificazione
del
fiero
e
indomabile
Foscolo
)
per
fargli
trovare
,
al
ritorno
,
quattro
righe
di
licenziamento
.
Il
Signor
Ojetti
(
nella
lieta
occasione
dell
'
incasso
del
solito
milione
di
indennità
)
ha
creduto
opportuno
far
sapere
che
"
due
anni
or
sono
fu
chiamato
dalla
fiducia
di
Sua
Eccellenza
(
non
dallo
stipendio
dei
Crespi
)
alla
direzione
del
'
Corriere
della
Sera
,
'
"
e
per
ripetere
al
Capo
del
Governo
e
al
fascismo
"
il
suo
ossequio
e
la
sua
fedeltà
.
"
Il
successore
di
Ojetti
è
Maffio
Maffii
che
,
almeno
,
si
aggirò
sempre
tra
i
nazionalisti
.
Inutile
dire
che
,
dal
punto
di
vista
tecnico
e
intellettuale
,
la
successione
Maffii
rappresenta
per
il
"
Corriere
"
un
altro
irreparabile
passo
per
la
via
della
sua
già
disastrosa
decadenza
.
Defenestrati
con
0jetti
,
sarebbero
alcuni
redattori
principali
.
Ciò
dimostra
che
neppure
sapienti
ed
opportuni
piegamenti
di
schiena
son
bastati
a
salvare
i
meno
flaccidi
superstiti
della
vecchia
redazione
.
La
tragi
-
comedia
dei
servi
sciocchi
e
dei
lestofanti
prosegue
.
Il
pubblico
ride
e
si
diverte
allo
spettacolo
.
Qualche
volta
anche
impreca
.
Perché
la
stampa
italiana
fu
un
giorno
il
simbolo
vivente
della
nazione
.
Oggi
,
anche
per
gli
olfatti
più
fascistizzati
,
sa
troppo
di
fogna
e
di
lupanare
.
StampaPeriodica ,
Da
un
articolo
circolare
pubblicato
nei
giornali
del
regime
:
Arnaldo
Mussolini
,
giornalista
,
è
stata
una
delle
più
grandi
rivelazioni
del
fascismo
;
giornalisticamente
,
anzi
,
la
più
grande
rivelazione
.
Il
porco
che
scrive
.
L
'
anti
-
grammatico
Farinacci
ha
fatto
rappresentare
un
suo
dramma
"
Redenzione
"
con
grande
successo
.
L
'
asino
drammatico
.
Mario
Missiroli
[
toh
,
chi
si
rivede
!
]
ha
pubblicato
un
libercolo
:
Quota
90
.
Nel
libercolo
si
leggono
frasi
come
queste
:
Coloro
che
hanno
messo
insieme
un
modesto
gruzzolo
debbono
benedire
il
Presidente
del
Consiglio
...
Quando
Mussolini
avrà
vinta
anche
questa
battaglia
già
vinta
per
tre
quarti
,
la
stessa
gloria
di
Sella
sarà
oscurata
...
Il
presidente
del
Consiglio
,
con
l
'
intuizione
del
vero
uomo
di
Stato
...
L
'
on
.
Mussolini
sarà
salutato
un
giorno
come
il
fondatore
della
nuova
democrazia
e
il
grande
pacificatore
degli
italiani
...
Il
ministro
Belluzzo
[
i
competenti
lo
chiamano
"
Bestiuzzo
"
N.d.R.
]
con
l
'
autorità
che
gli
è
universalmente
riconosciuta
...
I
lucidi
articoli
di
Arnaldo
Mussolini
...
Le
benemerenze
dei
fratelli
Perrone
e
del
Comm
.
Pogliani
...
Il
discorso
impressionante
dell
'
on
.
Frisoni
...
Il
prof
.
Del
Vecchio
,
l
'
eminente
economista
...
A
.
O
.
Olivetti
,
il
più
vigoroso
scrittore
socialista
che
abbia
l
'
Italia
...
La
carta
del
lavoro
racchiude
alcuni
articoli
di
infinita
saviezza
...
Un
articolo
dell
'
on
.
De
Stefani
,
ecco
finalmente
una
parola
onesta
,
una
buona
azione
...
Dichiarazioni
dell
'
on
.
Bottai
,
di
una
portata
incalcolabile
,
e
che
suggeriscono
molti
problemi
di
un
interesse
ardente
...
E
così
di
seguito
per
85
pagine
.
Volete
sputare
?
...
Usate
la
faccia
di
Missiroli
!
Missiroli
fa
sapere
che
è
pronto
ad
inserirsi
per
non
essere
tagliato
fuori
al
non
lontano
volgere
a
sinistra
della
situazione
.
Missiroli
,
infatti
,
è
sinistro
.
StampaPeriodica ,
Sotto
il
titolo
:
"
Un
nuovo
atto
di
clemenza
dell
'
on
.
Mussolini
"
i
giornali
fascisti
hanno
pubblicato
:
"
Il
ventiseienne
Vittorio
Guidi
era
stato
inviato
al
confino
nelle
isole
Lipari
:
alla
fine
del
novembre
scorso
una
sua
bimba
si
ammalava
gravemente
ed
egli
inviava
una
supplica
all
'
on
.
Mussolini
perché
gli
permettesse
di
andare
per
due
settimane
a
Bologna
.
Il
capo
del
governo
accoglieva
benignamente
la
supplica
,
ma
il
confinato
ritornava
a
Bologna
dopo
che
la
sua
bimba
era
morta
.
Scaduti
i
15
giorni
egli
si
apprestava
a
far
ritorno
alle
Lipari
,
quando
riceveva
comunicazione
che
l
'
on
.
Mussolini
,
con
un
nuovo
gesto
di
clemenza
,
lo
graziava
definitivamente
.
Egli
ha
spedito
al
capo
del
governo
un
messaggio
di
commossa
gratitudine
.
"
Gli
scribi
fascisti
hanno
evidentemente
perduto
ogni
senso
di
pudore
umano
,
se
compiono
l
'
abbominevole
tentativo
di
sfruttare
,
a
vantaggio
del
regime
,
questo
nuovo
episodio
di
crudeltà
e
di
cinismo
.
Ecco
che
cosa
significa
il
domicilio
coatto
!
Non
bastano
le
privazioni
,
le
umiliazioni
,
la
clausura
,
l
'
odiosa
sorveglianza
oppressiva
degli
sgherri
in
camicia
nera
:
la
sofferenza
dei
deportati
è
acuita
dalla
preoccupazione
dei
genitori
,
delle
spose
,
dei
figli
che
la
ferocia
dei
dominatori
tiene
divisi
e
lontani
,
come
bersagli
ed
ostaggi
.
E
quando
al
coatto
arriva
la
notizia
che
una
sua
bimba
è
malata
,
egli
deve
degradarsi
per
rivederla
ed
assisterla
:
deve
inviare
una
"
supplica
"
al
tiranno
che
,
come
un
nuovo
Caligola
,
si
compiace
barbaramente
dell
'
agonia
morale
della
vittima
genuflessa
.
Ma
la
"
licenza
,
"
per
ottener
la
quale
l
'
angoscia
del
padre
ha
vinto
la
fierezza
dell
'
uomo
,
non
viene
elargita
se
non
quando
la
piccina
,
fatta
orfana
dalla
niquizia
di
un
despota
,
è
già
morta
.
E
mentre
il
padre
,
che
non
ha
potuto
baciare
neppure
la
fredda
spoglia
della
sua
creatura
,
pensa
,
nella
sua
muta
disperazione
,
al
ritorno
nell
'
isola
maledetta
,
la
sposa
ed
i
figli
gli
si
stringono
alle
ginocchia
e
lo
supplicano
di
restare
:
di
restare
ad
ogni
costo
,
perché
li
spaventa
la
solitudine
,
di
fronte
all
'
atrocità
del
loro
destino
.
Allora
,
sulla
soglia
della
casa
desolata
,
si
profila
il
ghigno
tentatore
del
falso
amico
,
dell
'
agente
provocatore
che
il
fascismo
corruttore
ha
dovunque
ai
suoi
servigi
,
come
la
spia
.
Egli
assicura
che
il
"
duce
clemente
"
farà
grazia
se
il
deportato
confesserà
semplicemente
il
proprio
errore
in
un
"
messaggio
di
commossa
gratitudine
.
"
La
resistenza
dell
'
uomo
è
sopraffatta
ancora
una
volta
dalle
implorazioni
dei
figli
superstiti
e
dal
martoriato
amore
del
padre
.
Il
patto
è
stipulato
:
lo
sciagurato
sottoscrive
la
propria
condanna
morale
;
e
,
mentre
l
'
agente
intasca
il
prezzo
della
sua
mediazione
,
il
tiranno
agita
,
dalle
colonne
della
stampa
asservita
,
il
"
messaggio
"
di
umiliazione
come
un
trofeo
di
vittoria
e
come
un
'
attestazione
della
propria
magnanimità
.
Ma
la
piccola
bara
rimane
incontaminata
.
E
la
luce
di
pietà
che
si
irradia
dal
sacrificio
dell
'
innocente
,
investe
il
volto
repugnante
della
belva
umana
dietro
la
maschera
della
falsa
clemenza
.
StampaPeriodica ,
Se
ne
impara
una
tutti
i
giorni
.
Una
volta
si
credeva
che
l
'
ordine
non
fosse
né
vecchio
,
né
nuovo
,
né
passato
,
né
futuro
,
l
'
ordine
era
...
l
'
ordine
:
una
verità
matematica
,
non
suscettibile
di
trasformazioni
.
Ed
ecco
che
ora
dei
nuovi
filosofi
,
armati
di
falce
e
martello
,
ci
apprendono
che
c
'
è
un
ordine
nuovo
in
stridente
contrasto
con
l
'
ordine
antico
.
Qualche
rapido
cenno
basterà
a
chiarire
ai
pazienti
lettori
in
che
consista
il
contrasto
.
Ecco
qui
:
l
'
ordine
vecchio
diceva
,
per
esempio
,
di
rispettare
la
roba
altrui
.
L
'
ordine
nuovo
vuole
invece
che
il
furto
sia
regola
comune
e
vuole
che
tale
regola
sia
riconosciuta
e
sanzionata
dalla
legge
.
L
'
ordine
vecchio
proclamava
sacra
la
vita
altrui
.
L
'
ordine
nuovo
,
invece
,
eleva
l
'
assassinio
all
'
apoteosi
dell
'
apostolato
,
dell
'
eroismo
.
L
'
ordine
vecchio
insegnava
la
temperanza
.
L
'
ordine
nuovo
,
invece
,
che
pone
ogni
idealità
nel
ventre
,
si
fa
banditore
dello
sperpero
e
dell
'
orgia
.
L
'
ordine
vecchio
riconosceva
ad
ogni
cittadino
il
diritto
di
pensare
con
la
propria
testa
.
L
'
ordine
nuovo
,
invece
,
non
riconosce
altra
libertà
,
che
di
adorare
il
verbo
del
profeta
Lenin
.
Concludendo
:
l
'
ordine
vecchio
predicava
l
'
amore
,
quello
nuovo
predica
l
'
odio
.
Su
queste
basi
è
sorto
un
giornale
che
s
'
intitola
appunto
:
L
'
Ordine
nuovo
.
Ma
che
nuovo
?
È
vecchio
quanto
Caino
,
da
cui
discende
per
li
rami
.