StampaPeriodica ,
Come
sempre
è
l
'
America
che
detta
le
nuove
leggi
che
regoleranno
la
produzione
di
quest
'
anno
e
queste
leggi
si
annunciano
abbastanza
importanti
.
Che
novità
?
Quali
primizie
?
Innanzi
a
tutto
il
film
a
colori
è
già
cosa
fatta
.
Ultimi
esperimenti
dimostrano
risolto
in
pieno
il
problema
.
Per
noi
«
il
colore
»
ha
una
importanza
relativa
data
la
spesa
e
anche
un
certo
senso
di
fastidio
per
l
'
abbondanza
della
tinta
rossa
.
La
tecnica
del
suono
ha
raggiunto
limiti
dopo
dei
quali
ben
poco
altro
vi
è
da
conquistare
e
pure
la
tecnica
fotografica
ha
compiuto
passi
da
leone
,
in
tutte
le
nazioni
,
compresa
l
'
Italia
che
in
questo
si
salva
con
onore
.
Profondità
,
plasticità
delle
figure
,
bianchi
e
neri
,
dimensione
,
sono
termini
che
diverranno
per
tutti
di
facile
comprensione
per
l
'
uso
che
se
ne
farà
nei
prossimi
films
.
La
tecnica
cinematografica
è
sempre
sul
sentiero
della
guerra
e
lavora
indefessamente
per
permettere
ai
registi
di
darci
lavori
perfetti
in
ogni
singola
parte
.
Artisti
e
case
.
Case
nuove
di
produzione
non
ne
nascono
ma
in
Italia
,
per
spirito
di
contraddizione
,
ne
sorgono
come
funghi
e
con
i
nomi
più
strani
e
strampalati
.
(
Fossero
soltanto
i
nomi
strani
e
strampalati
!
N
.
d
.
A
.
)
.
Le
Ditte
produttrici
degli
Stati
Uniti
rimangono
le
stesse
,
con
piccole
differenze
e
trattati
d
'
alleanza
.
Scomparso
l
'
allarme
per
l
'
elezione
del
governatore
di
Los
Angeles
,
a
Holliwood
è
ritornata
la
tranquillità
.
Di
fughe
nei
vecchi
studios
di
Nuova
York
non
se
ne
parla
più
e
tutti
son
contenti
di
rimanere
nelle
villette
di
Beverly
-
Hills
.
Ogni
Casa
annuncia
grandi
capolavori
e
difatti
qualcosa
di
bello
l
'
abbiamo
già
visto
e
molto
ne
vedremo
in
seguito
.
Comunque
la
scarsità
di
soggetti
fa
ritornare
la
produzione
sulla
base
del
film
storico
,
operettistico
e
non
ultimo
«
giallo
»
.
Perché
queste
tendenze
del
pubblico
?
Certo
il
film
storico
ben
servito
e
cambiato
in
ogni
parte
di
veridicità
piace
più
che
la
controllata
severità
dell
'
argomento
e
quindi
il
pubblico
si
appassiona
alla
vicenda
che
è
spoglia
di
ogni
carattere
cattedratico
e
barboso
.
Inoltre
il
senso
dell
'
avventura
ritorna
in
questi
films
e
ciò
interessa
perché
il
pubblico
sembra
tornato
indietro
di
parecchi
anni
.
Operettistico
.
Le
grandi
riviste
interessano
ogni
categoria
di
persone
per
la
semplice
ragione
che
con
poche
lire
vedi
uno
spettacolo
allegro
,
colossale
,
attraente
e
senti
delle
musiche
carine
,
orecchiabili
che
ti
rimangono
nella
mente
e
che
fischietti
mentre
passeggi
o
lavori
.
Il
pubblico
vuole
divertirsi
e
se
può
sopportare
uno
zibaldone
drammatico
introspettivo
psicoanalitico
deve
prendersi
la
necessaria
rivincita
ammirando
uno
squadrone
di
girls
.
Ora
l
'
esagerazione
può
condurre
al
crollo
ma
certo
per
quest
'
anno
la
cosa
passerà
liscia
.
Ritorno
al
«
giallo
»
e
all
'
avventura
.
Molti
films
sono
più
o
meno
«
gialletti
»
e
ciò
per
la
stessa
ragione
per
la
quale
Mondadori
ha
stampato
più
di
un
milione
di
libri
«
che
non
vi
faranno
dormire
»
.
L
'
interesse
e
il
mistero
e
l
'
eterna
storia
del
buono
e
del
cattivo
appassiona
ora
di
più
della
vecchissima
storia
di
moglie
,
marito
,
e
amante
e
relativo
bambino
prodigio
(
quanti
!
!
)
che
alla
fine
salva
capra
e
cavoli
.
Gli
artisti
stanno
veramente
compiendo
passi
da
giganti
e
in
ogni
produzione
americana
la
ottima
recitazione
è
cosa
certa
.
Io
sarei
per
dare
il
merito
di
tutto
ciò
al
regista
che
li
muove
e
mi
farei
forte
della
teoria
e
pratica
che
oggi
in
Italia
non
c
'
è
un
buon
attore
cinematografico
perché
manca
un
buon
direttore
artistico
.
Lasciamo
da
parte
l
'
industria
americana
perché
non
ci
potrebbe
far
dare
un
giudizio
sereno
sulla
industria
europea
e
in
ispecial
modo
di
quella
italiana
,
ché
,
si
facciano
o
non
si
facciano
terribili
iniezioni
di
coraggio
e
s
'
imbavagli
la
critica
,
rimane
sempre
quella
che
è
.
L
'
Inghilterra
,
(
escludiamo
a
priori
la
Russia
perché
chiusa
nella
«
Splendid
Isolation
»
)
ha
assunto
il
comando
della
produzione
europea
e
veramente
sta
facendo
grandi
cose
e
perché
?
Spieghiamolo
subito
.
L
'
Inghilterra
(
parliamo
d
'
Inghilterra
per
non
fare
l
'
elenco
degli
industriali
cinematografici
)
ha
fatto
quello
che
dovevamo
fare
noi
parecchi
anni
fa
,
e
cioè
all
'
avvento
del
sonoro
.
Ha
preso
attori
,
tecnici
,
registi
stranieri
e
ora
ha
imparato
e
sta
imparando
da
essi
per
poter
sfruttare
in
seguito
le
energie
nazionali
.
Quindi
l
'
industria
inglese
vien
subito
dopo
all
'
americana
.
E
terza
mettiamo
l
'
industria
tedesca
e
i
derivati
che
in
questo
scorcio
di
stagione
(
benché
s
'
abusi
di
Schubert
e
Vienna
)
ci
ha
dato
qualche
cosa
di
carino
e
di
forte
.
Poi
,
alla
pari
,
le
due
sorelle
latine
Francia
e
Italia
.
Sono
le
cenerentole
del
mercato
mondiale
.
Vi
va
questa
classifica
?
Per
me
è
giusta
in
ogni
parte
e
sarei
pronto
a
dimostrarlo
ancor
più
chiaramente
se
non
lo
si
vedesse
purtroppo
con
i
propri
occhi
sui
lenzuoli
bianchi
dei
cinematografi
.
E
su
questa
classifica
basta
.
Un
capitoletto
a
parte
meritano
i
cartoni
animati
.
Voi
avrete
sicuramente
visto
gli
ultimi
di
Walt
Disney
a
colori
e
vi
sarete
convinti
che
questa
branca
del
cinematografo
merita
la
nostra
attenzione
e
la
nostra
ammirazione
.
In
Coniglietti
buffi
,
cartone
premiato
alla
Biennale
cinematografica
di
Venezia
si
notavano
di
già
i
progressi
del
disegno
e
del
colore
,
oltre
al
sincronismo
della
musica
e
del
movimento
,
ora
negli
ultimi
,
tra
i
quali
Pinguini
innamorati
,
tutto
ciò
si
è
fuso
per
darci
veramente
una
cosa
eccezionale
che
sprigiona
un
sentimento
e
un
umorismo
tale
da
far
sbalordire
.
Non
pago
di
ciò
Walt
Disney
e
i
suoi
collaboratori
han
fatto
un
intero
film
di
circa
duemila
metri
con
i
protagonisti
creati
dalla
inesauribile
fantasia
di
questi
disegnatori
.
Anche
gli
imitatori
di
Disney
,
tra
i
quali
Max
Fleischer
,
Ub
Iwerks
,
Rodemich
,
ecc
.
,
sono
giunti
alla
perfezione
ma
manca
loro
quel
sano
e
aggraziato
umorismo
di
cui
sono
invece
pieni
i
cartoni
di
Walt
Disney
.
Che
cosa
manca
alla
cinematografia
italiana
?
Il
buon
senso
innanzi
tutto
,
poi
dei
registi
in
gamba
e
infine
dell
'
onestà
e
della
coscienza
artistica
.
E
come
si
potrebbe
eliminare
tutto
ciò
?
Molti
pareri
e
tutti
discordi
.
A
noi
l
'
idea
di
uno
sbaraccamento
generale
solletica
molto
,
ma
ora
che
del
cinema
s
'
interessa
direttamente
il
Governo
per
mezzo
del
Sottosegretariato
alla
Stampa
e
Propaganda
lasciamo
ad
esso
il
pesante
compito
di
raddrizzare
le
membra
di
quasi
tutti
quelli
che
fanno
del
cinematografo
in
Italia
.
StampaPeriodica ,
Per
la
nostra
cinematografia
il
seguir
la
scuola
americana
(
quale
altra
esiste
?
nemmeno
più
la
russa
)
può
dir
molto
.
Allontanando
la
leggerezza
storica
di
alcuni
film
americani
,
stroncando
il
cinema
cattiva
copia
del
teatro
,
assorbendo
(
e
sarà
facile
)
la
freschezza
,
l
'
audacia
,
la
forza
e
l
'
esuberanza
chiassosa
ma
sana
che
si
trova
nella
maggior
parte
delle
pellicole
d
'
oltre
oceano
,
la
nostra
industria
,
potenziata
dall
'
apposita
Direzione
,
si
eleverà
a
quella
maturità
materiale
e
spirituale
che
aprirà
la
porta
al
più
grande
successo
.
Dal
punto
di
vista
morale
(
Vigilanti
cura
)
,
la
nostra
giovinezza
trova
logicamente
meno
volgare
e
sensuale
una
sfilata
di
cento
belle
ragazze
che
non
la
trita
farsa
a
doppio
senso
di
pura
marca
francese
,
piena
di
sottintesi
,
di
malcelate
nudità
e
di
cerebralismi
sterili
.
E
così
pure
i
grossi
mattoni
a
tendenza
nettamente
filosofico
-
politico
-
cerebrale
e
le
commediole
tanto
care
ai
tedeschi
(
con
quanta
arte
,
grazia
e
umorismo
i
registi
americani
svolgono
questi
leggerissimi
temi
!
)
,
non
hanno
il
potere
magico
di
distrarre
e
divertire
lo
spettatore
,
còmpito
primo
e
spesso
dimenticato
di
ogni
film
che
si
rispetti
.
In
una
Europa
così
divisa
politicamente
,
così
diversa
di
temperamento
,
slancio
,
esigenze
,
non
può
sorgere
l
'
espressione
collettiva
da
contrapporre
vantaggiosamente
a
quella
dei
maghi
di
California
.
Noi
italiani
dobbiamo
sentirci
più
vicini
a
loro
che
non
plaudire
a
quella
tendenza
nettamente
conservatrice
di
cui
è
permeata
la
produzione
filmistica
europea
.
Non
ci
sarà
d
'
ostacolo
la
profonda
differenza
che
esiste
tra
noi
e
gli
americani
:
alla
nostra
intelligenza
il
saper
scegliere
e
il
saper
scartare
.
Il
giorno
che
il
cinema
italiano
saprà
essere
sempre
più
aderente
alla
psicologia
della
rinnovata
gente
d
'
Italia
,
siamo
certi
che
la
nostra
produzione
,
appunto
perché
dotata
di
un
suo
carattere
,
saprà
conquistare
i
mercati
esteri
e
giungere
anche
in
America
ad
interessare
con
la
nostra
saggezza
fascista
,
e
ad
esaltare
con
la
nostra
forza
costruttrice
,
quel
popolo
giovane
,
ricco
,
esuberante
,
mal
guidato
e
giudicato
;
e
risolverà
la
situazione
finanziaria
mercé
l
'
assorbimento
dei
nostri
film
da
parte
di
un
grande
mercato
.
Abbiamo
avvertito
:
non
accodiamoci
al
cinema
europeo
d
'
oggi
.