StampaPeriodica ,
La
lettura
dei
giornali
,
i
discorsi
che
si
ascoltano
al
bar
;
le
notizie
degli
avvenimenti
mi
producono
,
in
questi
giorni
,
una
strana
impressione
.
Mi
pare
come
se
di
un
tratto
,
tra
le
monete
e
i
biglietti
di
banca
che
ci
scambiamo
quotidianamente
,
fossero
apparsi
denari
di
secoli
scorsi
e
di
stampi
antichi
,
denari
di
nazioni
estinte
e
di
conii
fuori
d
'
uso
,
che
si
conservano
come
curiosità
nei
musei
.
Mi
pare
come
se
alla
nostra
moneta
corrente
si
fosse
mescolata
una
ingente
quantità
di
moneta
fuori
corso
,
una
intera
raccolta
numismatica
.
Nel
nostro
vocabolario
vivo
dall
'
uso
e
nel
nostro
modo
di
agire
abituale
sono
spuntati
infatti
improvvisamente
numerosi
vocaboli
e
gesti
che
appartenevano
allo
stile
storico
e
alle
evocazioni
storiche
,
parole
che
non
si
adoperavano
più
o
si
adoperavano
ben
di
rado
,
perché
il
loro
contenuto
aveva
cessato
di
essere
una
realtà
presente
,
atti
che
non
si
compivano
più
perché
si
credeva
persino
che
ne
fosse
scomparsa
in
noi
la
possibilità
.
Spie
,
fucilazioni
sommarie
,
prigionieri
di
guerra
,
paesi
incendiati
,
città
rase
al
suolo
,
ostaggi
,
esodo
di
intere
cittadinanze
,
pozzi
avvelenati
,
navi
colate
a
picco
,
soldati
che
sparano
dietro
trincee
di
cadaveri
,
requisizioni
,
e
tante
altre
locuzioni
somiglianti
che
ora
si
incontrano
ripetute
decine
di
volte
su
ogni
colonna
di
giornale
come
se
le
guerre
puniche
o
il
premere
dei
barbari
sul
Danubio
,
o
la
guerra
dei
trent
'
anni
,
o
la
carica
napoleonica
,
o
più
semplicemente
il
libretto
dell
'
Aida
fossero
divenute
la
cronaca
della
nostra
attività
normale
,
ecco
tutta
una
bizzarra
e
anacronistica
intrusione
di
parole
e
di
cose
a
cui
non
sono
ancora
riuscito
ad
abituarmi
.
Ogni
volta
che
incontro
una
di
queste
anticaglie
rimodernate
,
uno
di
questi
fantasmi
rimpolpati
ne
provo
un
senso
di
stupore
.
Penso
se
per
un
fenomeno
straordinario
sono
io
che
vado
rivivendo
a
ritroso
nei
residui
di
ricordi
di
qualche
mia
vita
precedente
o
è
il
mondo
che
ha
fatto
un
salto
all
'
indietro
di
parecchi
secoli
.
Si
è
per
avventura
svaligiato
qualche
museo
egizio
,
assiro
o
romano
o
magari
preistorico
ed
i
cimeli
ne
sono
stati
posti
in
circolazione
?
Fino
a
un
mese
fa
nessuno
avrebbe
mai
sognato
di
scorgere
nel
forestiero
una
spia
da
impiccare
e
nel
medico
uno
spargitore
di
tifo
da
fucilare
dopo
averlo
obbligato
a
scavarsi
la
fossa
.
Chi
avesse
osato
temere
la
carestia
del
pane
,
la
penuria
del
carbone
sarebbe
stato
visitato
dal
medico
provinciale
come
un
probabile
paranoico
candidato
al
manicomio
.
E
se
appunto
le
parole
che
significano
questo
insieme
di
attitudini
e
di
imprese
erano
quasi
cadute
dall
'
uso
,
le
attitudini
e
le
imprese
designate
dalle
parole
stesse
non
solo
erano
uscite
dalla
attualità
ma
lo
parevano
anche
dalla
realtà
.
Il
solo
nominare
spie
e
ostaggi
,
carestia
e
saccheggio
ci
faceva
immediatamente
risalire
col
pensiero
ad
altre
età
ben
lontane
e
diverse
da
noi
,
come
il
nominare
la
lebbra
e
la
peste
,
ci
riportava
a
condizioni
di
civiltà
e
di
esistenza
ormai
oltrepassate
e
di
cui
ci
sembrava
impossibile
il
ritorno
.
Con
la
nostra
coltura
scientifica
,
col
nostro
sottile
spirito
critico
,
con
la
nostra
raffinata
sensibilità
,
con
la
nostra
delicata
urbanità
,
con
la
nostra
tolleranza
e
bonomia
borghese
,
e
col
nostro
progresso
umanitario
come
avrebbero
potuto
risorgere
e
coesistere
,
non
dico
le
cose
e
le
opere
,
ma
le
idee
e
le
immagini
rappresentate
nelle
parole
e
nelle
frasi
sopra
indicate
?
Pareva
un
anacronismo
inconcepibile
.
L
'
uomo
odierno
come
aveva
cambiato
di
foggia
di
vestire
,
di
mezzi
di
locomozione
,
di
armi
e
di
linguaggio
in
confronto
dell
'
uomo
antico
,
così
credeva
di
aver
cambiato
di
sentimento
e
di
intelletto
.
Come
aveva
relegato
nelle
gallerie
e
nei
musei
gli
elmi
e
le
colubrine
,
le
portantine
e
gli
strumenti
di
tortura
così
era
persuaso
di
aver
relegato
per
sempre
tra
le
pagine
della
storia
le
azioni
e
le
usanze
,
i
flagelli
e
la
barbarie
contemporanei
di
quelli
arnesi
disusati
.
Come
aveva
abbracciato
nuovi
sistemi
filosofici
,
come
aveva
adottato
nuove
opinioni
politiche
,
come
si
era
munito
di
nuove
istituzioni
sociali
,
a
cominciare
dalla
organizzazione
internazionale
del
traffico
e
del
credito
per
finire
a
tutte
le
leggi
e
le
opere
di
bontà
e
di
previdenza
,
a
tutte
le
assicurazioni
contro
le
miserie
umane
,
così
si
era
illuso
di
aver
edificato
barriere
e
trincee
insormontabili
contro
un
ritorno
offensivo
dei
peggiori
malanni
che
avevano
insidiato
e
attristato
l
'
esistenza
dei
nostri
antenati
.
Rimanevano
le
armi
,
è
vero
,
anzi
aumentavano
di
giorno
in
giorno
nell
'
Europa
pacifica
,
e
divenivano
ognor
più
precise
e
micidiali
,
ma
appunto
per
questo
pareva
che
avessero
mutato
la
loro
natura
barbara
di
un
tempo
.
Non
avevano
più
l
'
aspetto
di
spietati
arnesi
di
morte
branditi
da
selvaggi
sanguinari
;
erano
congegni
meccanici
complicati
ed
esatti
,
costruiti
sul
tipo
dei
nostri
più
delicati
meccanismi
da
gabinetto
,
e
al
pari
di
questi
maneggiati
da
uomini
instrutti
,
consapevoli
della
loro
fine
struttura
e
della
loro
formidabile
potenza
.
Queste
belle
e
polite
armi
,
portate
da
automobili
e
da
aeroplani
,
collocate
su
magnifiche
e
gigantesche
navi
,
che
sono
il
compendio
supremo
della
genialità
creativa
umana
,
adoperate
da
uomini
tecnici
e
rigorosi
,
più
con
il
calcolo
matematico
e
con
il
meticoloso
lavorio
del
cervello
,
che
con
il
concitato
impeto
dei
muscoli
,
queste
armi
che
erano
uno
dei
più
mirabili
prodotti
della
nostra
maestria
nelle
arti
della
pace
,
come
potevano
essere
il
veicolo
per
il
ritorno
della
barbarie
bellicosa
?
Non
erano
desse
la
difesa
fondamentale
della
civiltà
,
il
presidio
inespugnabile
dei
tesori
ideali
e
materiali
accumulati
dal
progresso
,
il
più
saldo
baluardo
della
pace
europea
?
Così
si
è
affermato
e
ripetuto
,
e
un
famoso
scrittore
di
cose
militari
,
seguito
da
innumerevoli
aderenti
,
il
Bloch
,
è
arrivato
a
proclamare
l
'
impossibilità
della
guerra
come
una
conseguenza
necessaria
della
tremenda
efficacia
delle
armi
moderne
.
Orbene
ecco
che
pochi
giorni
,
quasi
si
potrebbe
dire
poche
ore
,
sono
stati
sufficienti
ad
abbattere
,
a
schiantare
,
a
soffiar
via
tutto
questo
grandioso
monumento
mondiale
elevato
durante
mezzo
secolo
di
sforzi
pacifici
come
se
fosse
stato
uno
di
quelli
effimeri
scenari
,
una
di
quelle
fragili
impalcature
di
tela
e
di
gesso
che
divampano
in
incendio
al
finale
di
qualche
spettacolosa
film
cinematografica
.
Avvenuta
quella
mezza
dozzina
e
più
di
dichiarazioni
di
guerra
che
hanno
posto
a
soqquadro
il
mondo
,
iniziate
le
mobilitazioni
,
insieme
ai
treni
,
carichi
di
soldati
,
partenti
dalle
metropoli
verso
le
frontiere
,
anche
gli
spiriti
degli
uomini
hanno
preso
la
rincorsa
verso
le
frontiere
della
civiltà
contemporanea
.
Oltre
alla
mobilitazione
militare
è
avvenuta
immediatamente
una
mobilitazione
economica
e
spirituale
.
Se
l
'
uomo
si
è
spogliato
del
suo
vestito
di
pacifico
borghese
per
indossare
l
'
assisa
del
milite
,
si
è
altresì
spogliato
delle
sue
vedute
,
delle
sue
fiducie
,
della
sua
calma
di
industriale
o
di
professionista
,
di
scienziato
o
di
artista
,
si
è
spogliato
di
tutto
il
suo
corredo
di
istruzione
,
di
scetticismo
,
di
esperienza
e
di
sentimentalismo
di
borghese
civilizzato
del
placido
secolo
ventesimo
per
assumere
le
previsioni
e
le
diffidenze
,
la
credulità
e
i
sospetti
la
mentalità
e
il
contegno
di
un
europeo
contemporaneo
di
Benvenuto
Cellini
.
Questo
cambiamento
a
vista
mi
rende
ancora
attonito
adesso
.
È
stato
così
rapido
e
così
facile
da
sorprendere
anche
coloro
che
,
al
pari
di
me
,
non
avevano
mai
accordato
soverchia
importanza
allo
spolverìo
luccicante
di
civilizzazione
con
cui
l
'
umanità
ostentava
di
incipriarsi
.
È
certo
che
gli
uomini
hanno
più
rapidamente
cambiato
di
idee
e
di
atteggiamenti
morali
che
di
uniforme
e
di
strumenti
.
In
un
attimo
il
passato
recente
,
ciò
che
costituiva
lo
ieri
è
sprofondato
come
inghiottito
nel
baratro
aperto
dalla
guerra
;
le
nostre
preoccupazioni
,
le
nostre
predilezioni
,
le
nostre
stesse
occupazioni
più
importanti
di
cui
si
intesseva
la
trama
della
nostra
esistenza
sono
state
troncate
e
dimenticate
,
ciò
che
fino
al
momento
prima
teneva
desto
tutto
il
nostro
interesse
,
un
momento
dopo
non
ci
interessava
più
.
Dall
'
oggi
al
domani
quasi
tutti
i
legami
che
congiungevano
o
allacciavano
la
continuità
della
nostra
vita
individuale
e
collettiva
sono
stati
recisi
,
come
se
fossimo
stati
trasportati
di
colpo
su
un
altro
pianeta
o
meglio
ancora
come
se
bruscamente
fossero
stati
asportati
dalle
successioni
del
tempo
tre
o
quattro
secoli
e
saldate
insieme
le
due
estremità
recise
.
È
sparito
tutto
il
passato
recente
ed
è
risalito
a
galla
tutto
il
passato
lontano
!
Io
non
mi
sarei
mai
aspettato
una
trasformazione
così
immediata
e
subitanea
e
soprattutto
non
mi
sarei
mai
aspettato
che
il
mondo
moderno
,
il
mondo
delle
banche
,
del
socialismo
,
del
pacifismo
,
dell
'
intellettualismo
,
quello
appunto
che
insisteva
sulla
sua
modernità
,
sulla
sua
differenziazione
dal
mondo
antico
,
che
traeva
tanto
vanto
dalla
sua
novità
,
e
così
implacabilmente
tuonava
contro
ogni
timore
di
reazione
,
avrebbe
opposto
una
così
debole
difesa
,
una
così
insignificante
resistenza
al
suo
annientamento
.
Si
è
rassegnato
a
scomparire
,
si
è
acconciato
quasi
di
buon
grado
a
togliersi
di
mezzo
,
a
non
farsi
più
né
vedere
né
sentire
come
se
fosse
un
intruso
o
uno
straniero
,
gli
stessi
suoi
più
eloquenti
più
convinti
e
anche
più
arditi
patrocinatori
lo
hanno
abbandonato
,
sono
passati
dall
'
altra
parte
.
Hervé
invoca
la
magnanima
ombra
di
Deroulêde
,
Liebknecht
gli
risponde
arruolandosi
volontario
.
Dove
è
mai
scampato
il
derelitto
?
Ha
forse
trovato
rifugio
nell
'
Italia
neutrale
?
Per
certi
segni
parrebbe
lecito
dubitarne
.