StampaPeriodica ,
Quando
,
chi
scrive
,
è
la
gioventù
,
più
di
ogni
altra
cosa
,
bisogna
tenere
gli
occhi
ben
aperti
sulla
sincerità
con
la
quale
si
è
messa
al
lavoro
,
si
è
ascoltata
e
si
è
rivelata
a
sé
e
agli
altri
.
Perché
questa
sincerità
è
un
bisogno
prepotente
:
un
bisogno
creato
non
dall
'
incapacità
di
mentire
per
pochezza
d
'
anni
e
d
'
esperienze
,
ma
dall
'
ansia
di
una
verità
,
di
mettersi
a
nudo
cuore
e
anima
per
ritrovarsi
,
ognuno
,
il
suo
perché
di
vivere
e
di
morire
.
Ed
è
una
sincerità
senza
limiti
,
beffarda
,
spietata
,
che
scarna
ed
affina
sino
all
'
essenza
,
che
non
si
arresta
dinanzi
alle
ferite
e
alle
slabbrature
,
perché
il
dolore
,
a
vent
'
anni
,
ancora
non
spaventa
,
ma
esalta
il
cuore
.
Quindi
,
al
lume
di
tanta
innata
spontanea
brama
di
verità
,
i
libri
dei
giovani
hanno
spesso
il
valore
di
un
esame
di
coscienza
,
di
una
confessione
,
di
un
documento
puro
e
gioioso
della
nostra
giovinezza
,
del
nostro
sentire
,
dei
nostri
sfoghi
,
delle
nostre
ansie
,
battaglie
,
smarrimenti
e
vittorie
.
Che
cosa
cerca
e
che
cosa
vuole
questa
nostra
giovinezza
?
Innanzi
tutto
una
"
umanità
"
;
un
senso
nuovo
del
vivere
,
puro
,
virile
,
senza
debolezze
e
senza
compromessi
,
tutto
luce
e
fulgori
.
Una
umanità
che
gli
altri
i
papà
e
i
fratelli
maggiori
hanno
trovato
,
dal
canto
loro
,
sul
Carso
e
nello
squadrismo
,
e
che
l
'
Africa
potrebbe
darci
,
anche
se
ha
imposto
troppe
e
necessarie
esclusioni
...