StampaPeriodica ,
Si
può
essere
sicuri
che
in
Italia
non
v
'
è
più
nessuno
che
non
veda
inevitabile
e
fatale
la
catastrofe
.
Il
paese
è
condannato
all
'
estrema
rovina
.
Bisogna
prepararvisi
;
rassegnatamente
,
dicono
taluni
;
col
fiero
proposito
di
farla
pagar
cara
,
dicono
i
molti
altri
.
Il
gran
pazzo
ad
ogni
cambiar
di
stagione
ne
pensa
una
sempre
più
madornale
,
per
abbagliare
per
distrarre
per
stordire
i
miseri
quarantadue
milioni
di
schiavi
che
ha
messi
in
catena
.
Riesce
qualche
volta
a
inscenare
un
successo
.
Ma
è
un
fuoco
fatuo
.
Contro
l
'
avvicinarsi
pauroso
della
resa
dei
conti
oramai
non
può
più
nulla
.
Lo
stesso
gioco
di
prosternarsi
un
giorno
al
papa
e
un
altro
giorno
tirargli
i
calci
non
illude
nessuno
:
né
i
clericali
né
i
liberi
pensatori
.
Tutti
si
rassodano
nella
convinzione
che
si
è
di
fronte
ad
un
volgarissimo
pagliaccio
.
Frattanto
,
come
diciamo
,
è
inevitabile
e
fatale
la
catastrofe
:
ogni
espediente
escogitato
per
ritardarla
,
non
la
rende
che
più
profonda
generale
spaventosa
.
È
proprio
stabilito
che
gl
'
italiani
debbano
essere
ridotti
alla
miseria
più
nera
,
alla
fame
,
all
'
inanizione
,
perché
l
'
obbrobrioso
regime
mussoliniano
crolli
.
Noi
così
detti
fuorusciti
,
che
siamo
in
grado
di
credere
e
di
dire
la
verità
,
siamo
tacciati
di
catastrofici
.
Ma
non
sono
inventati
da
noi
i
mille
fallimenti
al
mese
,
che
hanno
messo
a
terra
tutto
il
commercio
italiano
.
Non
sono
promossi
da
noi
i
settantaquattromila
protesti
cambiari
,
pure
mensili
,
che
portano
la
cifra
annuale
di
queste
sinistre
attività
dei
notai
e
degli
uscieri
a
un
milione
all
'
anno
.
E
le
continue
rovinose
riduzioni
dei
capitali
delle
industrie
?
E
i
prestiti
a
condizioni
strozzinesche
presso
i
banchieri
di
Wall
Street
?
E
la
paralisi
quasi
completa
della
compra
vendita
dei
manufatti
,
per
la
indigenza
della
grande
maggioranza
degli
italiani
?
Le
pubblicazioni
dell
'
attuale
Ufficio
di
statistica
,
messo
sotto
le
dirette
dipendenze
del
Truce
,
sono
un
falso
permanente
.
Ciononostante
siccome
vi
sarebbe
la
possibile
smentita
delle
statistiche
straniere
,
si
è
costretti
a
dire
la
verità
sul
movimento
delle
esportazioni
e
delle
importazioni
.
E
la
verità
si
riassume
nella
cifra
seguente
:
tre
miliardi
di
deficit
da
gennaio
all
'
aprile
.
Andando
di
questo
passo
,
alla
fine
dell
'
anno
saremo
a
dieci
miliardi
.
Nel
quasi
completo
inaridimento
dell
'
industria
dei
forestieri
,
delle
rimesse
degli
emigrati
e
degli
introiti
per
noli
,
come
si
fa
fronte
a
questo
deficit
?
"
Con
l
'
acquisto
delle
divise
pregiate
"
dicono
incoscientemente
i
giornali
del
regime
;
cioè
,
vale
a
dire
,
con
lo
spendere
gli
ultimi
quattrini
che
si
hanno
negli
istituti
di
credito
.
Il
che
significa
avviarsi
alla
bancarotta
.
Infatti
le
ultime
notizie
recano
che
nel
mese
di
aprile
vi
è
stata
una
riduzione
nella
riserva
aurea
della
Banca
d
'
Italia
di
435
milioni
.
Dal
gennaio
1928
all
'
aprile
1929
tale
riserva
è
discesa
da
12
a
10
miliardi
.
Non
occorrono
illustrazioni
o
commenti
.
Queste
semplici
cifre
valgono
per
cento
discorsi
imbroglioneschi
dell
'
adiposo
Mosconi
,
il
quale
,
del
resto
da
qualche
tempo
ha
perso
la
parola
,
occupato
com
'
è
a
trovare
la
possibilità
di
pagare
la
cedola
semestrale
del
debito
pubblico
in
scadenza
alla
fine
del
corrente
giugno
.
E
poi
venga
il
Truce
a
dirci
che
dobbiamo
smetterla
con
la
letteratura
catastrofica
sulle
cose
d
'
Italia
.