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> anno_i:[1910 TO 1940}
StampaPeriodica ,
Le strade del Selvaggio non portano a Roma . La prima sede del Selvaggio fu , nel 1924 , in via dell ' Arringo . Via dell ' Arringo , in Colle di Val d ' Elsa , non si chiama , da varie diecine d ' anni , più così , per lo stolto vezzo inaugurato dalle amministrazioni comunali dell ' epoca liberale , di mutare i nomi più proprii , i nomi più significativi e più giustificati con altri che non hanno nulla a che fare con le vecchie strade , e che dovrebbero essere attribuiti soltanto alle nuove . Si pensi che a Livorno Via della Tazza , famosa pei suoi postriboli , si chiama ora Via Piave : questo è veramente agire a vanvera . È evidente che il Piave è un simbolo nato con gli ultimi grandi avvenimenti , e che non ha relazione alcuna con la storia di Via della Tazza . Soltanto una strada nuova , che raccolga generazioni e costumi nuovi , può portare quel nome . E su questo non è qui il caso , per ora , di discutere . Il fatto è che in Via dell ' Arringo , una delle più belle e più singolari del mondo , nonché delle più ripide , nacque il Selvaggio ; e quello fu buon arringo davvero , dal quale la voce fu intesa fin nei più lontani angoli d ' Italia . Poi si passò in Piazza Arnolfo ; perché Arnolfo di Cambio , molti non lo sanno , ma è colligiano , e fu un costruttore sul serio , che adoprò le pietre e non il cemento , e sempre disprezzò profondamente l ' architettura razionale . sicché quel nome non fu senza influsso su di noi ; capimmo infatti che non basta arringare , ma occorre costruire ; e che dopo avere adoperata la voce , bisogna adoperare le pietre , e metterle una sull ' altra . Le pietre son testimoni dei tempi . Non c ' è vera gloria , se non documentata dalla pietra . Poi si passò a Firenze , in Via della Pergola , la quale ci suggerì d ' accentuare il nostro carattere rurale di difendere , senza dottrinarismi , la bellezza della vita campestre e la saggezza dei paesani ; contro la sfacciata invadenza dell ' americanismo e la « standardizzazione » dei costumi : costì nacquero le prime cronache di Strapaese , che si ampliarono quando il Selvaggio , nel 1927 , si trasportò , sempre a Firenze , in Via dei Servi . Ecco un nome che farà storcere la bocca a qualcuno ! Bisogna intendersi : servi , sicuro , servi ma dell ' idea ; la frase è un po ' abusata , ma la sua sostanza è sempre buona , perché , parliamoci chiaro , a che vale agitarsi , polemizzare , battagliare , prender posizione , se non si ha una convinzione precisa , una base sicura , una fede insomma ? Ci dev ' essere un presupposto , un sottinteso , un punto fermo , benedetto Iddio , altrimenti dove si andrebbe a finire ? Con che diritto potremmo alzare la voce , esercitare la critica , metter bocca nelle pubbliche faccende ? Signori , senza quel punto fermo , senza un ' idea cui fedelmente servire , noi ci vergogneremmo di sporcare della carta e di far gemere i torchi ; quindi anche Via dei Servi ci voleva , e in tal senso fummo severi e lo siamo tuttora e lo saremo sempre di più , anche se , dopo quella , abbiamo scelto altre strade . Nel 1928 Strapaese si collocò sempre in Firenze in Via dell ' Oche . Sebbene facile , l ' ironia sarebbe , anche in questo caso , o Signori , fuori posto . Via dell ' Oche è una delle più vecchie vie di Firenze , a due passi dal Duomo e a quattro dal Battistero . Accanto c ' è Piazza delle Pallottole nome bellicoso , che non permette gli scherzi ; c ' è Via dello Scheletro nome pauroso e ammonitore ; c ' è Via della Morte . Aria nera . Gli scherzi possono finire a coltellate . Se oche ci sono state in Via dell ' Oche , e se quelle oche siamo stati noi del Selvaggio , la razza è di quelle capitoline : razza intelligente , sveglia , e soprattutto senza peli sulla lingua . Dunque sia rispettata , con Via dell ' Arringo , con Piazza Arnolfo , con Via della Pergola e con Via dei Servi , anche Via dell ' Oche . Passò il 1928 , passò ; e l ' ingrata Firenze lasciò che il Selvaggio l ' abbandonasse . Il marchese Ridolfi non sentiva pel nostro giornalino né caldo né freddo ; così tornammo in quel di Siena , anzi nel cuore di Siena piantammo le tende , e l ' antica gloriosa Stamperia dell ' Ancora , dove sono i più bei caratteri tipografici che abbiamo incontrato , lavorò per noi due anni , mobilitando i suoi neri Aldini , liberando dalla polvere i suoi stupendi e classici Bodoni , i robusti Egiziani , i Neretti quarantotteschi , il Ronde 1830 chiaro , delicato , dalle perfette volute , di cui il grosso Mondadori non capirà mai la grazia ; le vecchie vignette in legno , i puttini , i fregi , i « cul de lampe » , i cui anonimi autori valgono mille Cisari e Disertori e De Carolis messi assieme . Ma la strada si chiamava , e si chiama tuttora , essendo Siena gelosa delle sue vecchie e care cose , Via delle Terme . Negate l ' influsso dei nomi : a poco a poco , l ' ozio s ' impadronì di noi , e ci cullammo in una specie di beatitudine inerte , saltando numeri a piè pari , e indugiando a pubblicare quei pochi , che faticosamente riuscivamo a mettere assieme . Chi s ' attarda nelle Terme , si snerva e si assopisce : l ' aria mistica di Siena c ' induceva alla rinunzia e all ' apatia ; felici di fare un po ' di maldicenza al Greco , e qualche scorpacciata da Tullio andate da Tullio , o turisti , se volete mangiar bene sentivamo nascere in noi il tristo , avvelenato fior dell ' indifferenza ; e doveva esser l ' aria delle montagne a svegliarci . Sicché abbiamo portato le tende in Torino e scelta per la nostra sede Via Pietro Micca , nome guerriero in un ' aria guerriera ; nome augurale , che ci fa tenere asciutte le polveri e pronta la miccia . Bellissimo nome , che non contrasta coi precedenti , anzi li riassume , e addita la conclusione . La quale consisterà in questo , che i residui del meschino politicantismo d ' un tempo , e con loro tutti gli ipocriti , i parassiti e i profittatori salteranno per aria . Còmpito comune delle nostre generazioni , ad assolvere il quale c ' è posto per tutti , e in tutte le vie , strade , piazze , borghi , sobborghi e città d ' Italia . Si è usato troppo dire che tutte le strade conducono a Roma ; bisogna cominciare a persuadersi piuttosto che da Roma c ' è una sola strada che porta in tutto il mondo l ' idea d ' una civiltà degna della storia e dell ' avvenire . Si lavora perché questa strada si apra anzitutto nelle coscienze degli italiani ; e non c ' è da vergognarsi se si fa quel che si può ; l ' importante è che la partecipazione sia volontaria , continua , fervida , sincera . Noi del Selvaggio non si sarebbe sinceri se non ci si mostrasse quelli che siamo , coi nostri impeti e con le nostre impazienze . Siamo nati in campagna ! Abbiamo bazzicato per le osterie ! Abbiamo amici fra i barrocciai , fra i vetrai , fra i contadini , fra gli artigiani ! Abbiamo imparato a parlar chiaro , con modi bruschi e a tirar frizzi piuttosto che a modular complimenti ! Che difetti ! E perfino vantarsene ! Con quante vie abbiamo cambiate , siamo rimasti sempre gli stessi . Si finisse a Piccadilly , ed alla Fifth Avenue , sempre ragioneremo e discorreremo alla maniera antica italiana . Se la civiltà dei nostri tempi è , come dicono una civiltà meccanica , ovvero macchinistica , non saremo così sciocchi da farci schiacciare o rimbecillire dalle macchine .