StampaPeriodica ,
Il
giovane
pittore
di
provincia
giunge
nella
grande
città
.
Ecco
che
cosa
avviene
:
1
)
Evolversi
della
coscienza
per
lento
e
progressivo
acclimatarsi
;
2
)
uscita
dal
gretto
determinismo
di
luogo
;
3
)
partecipazione
alle
aspirazioni
artistiche
della
nuova
e
più
vasta
collettività
:
tutti
fatti
positivi
e
che
non
gravano
sulle
spalle
del
padron
di
casa
.
E
poiché
alla
coscienza
morale
di
questo
giovane
s
'
impone
la
liberazione
,
il
suo
travaglio
sarà
un
certo
qual
modo
necessario
alla
dinamica
del
centro
artistico
.
Egli
si
libererà
spontaneamente
delle
scorie
,
innocue
alle
grandi
dominanti
del
momento
.
Se
non
lo
farà
,
di
lui
non
si
sentirà
più
parlare
.
Passando
da
un
clima
all
'
altro
è
necessario
,
è
conveniente
accettarne
le
caratteristiche
(
almeno
come
reagente
)
e
chi
passa
da
quota
10
a
quota
90
deve
convenire
che
vi
si
respira
meglio
.
Il
nuovo
centro
artistico
gli
apparirà
esigente
;
esso
vuole
riconoscersi
al
più
presto
nell
'
opera
del
giovane
venuto
;
vuole
che
sia
dei
suoi
,
che
non
si
attardi
nei
suoi
dimessi
costumi
.
Più
tardi
,
se
il
giovane
avrà
genio
,
potrà
concedersi
ogni
violenza
.
Il
giovane
,
quando
lascia
le
piccole
città
,
o
il
borgo
così
uguali
nel
servire
lo
stesso
pane
vero
alla
stessa
annoiata
mensa
è
straricco
di
cognizioni
inutili
e
dannose
.
Ha
una
cultura
il
cui
senso
può
essere
sbagliato
.
È
antimodaiolo
,
ma
nel
senso
di
un
conformismo
tradizionalistico
.
Nel
nuovo
ambiente
egli
respira
,
per
così
dire
,
aria
di
speranza
.
Incominciano
i
più
intimi
confronti
tra
lui
e
gli
altri
.
Se
il
giovane
è
intelligente
e
sincero
,
noterà
l
'
abisso
da
colmare
.
Poi
vengono
i
confronti
ufficiali
.
Batoste
da
ogni
lato
.
Gli
rimane
per
poco
in
petto
l
'
amore
pei
suoi
vecchi
feticci
,
i
quali
intristiscono
nel
ricordo
e
s
'
allontanano
dall
'
affetto
dei
vivi
.
Ciò
gli
parrà
dapprima
ingiusto
ma
poi
rinuncerà
definitivamente
al
grigio
e
laido
museo
dei
suoi
falsi
profeti
:
l
'
immagine
feeristica
dell
'
arte
,
i
capricciosi
sentimentalismi
saranno
finiti
.
In
provincia
gli
poteva
accadere
di
aver
la
possibilità
manuale
di
dipingere
400
mq
.
di
tela
e
non
sfiorare
mai
un
solo
problema
pittorico
e
peggio
artistico
.
Egli
era
edotto
(
con
profonda
conoscenza
)
sui
cromatismi
atonali
,
sugli
oggettivismi
estemporanei
,
sul
nichilismo
naturalistico
o
tutt
'
al
più
su
quel
novecentismo
di
maniera
che
nasconde
sotto
un
contrasto
tipografico
di
bianco
e
nero
un
nuovo
e
profondo
materialismo
,
l
'
equivoco
fanciullesco
della
pittura
=
volume
+
peso
.
I
cosidetti
maestri
provinciali
,
peggiori
dei
giovani
,
soffiano
sull
'
ignoranza
,
che
è
il
loro
fuoco
divino
.
Non
si
avvedono
di
essere
degli
incivili
senza
barbarie
.
Il
giovane
che
evade
è
invece
un
incivile
che
si
condanna
per
un
certo
tempo
alla
barbarie
.
Da
ciò
ne
deriva
che
gli
sarà
possibile
partecipare
in
via
assoluta
al
rinnovamento
artistico
.
Egli
apprende
a
sue
spese
vari
postulati
,
cioè
non
allo
stato
di
definizione
ma
di
esperienza
.
Egli
impara
che
le
forme
non
sono
che
larve
se
vengano
espresse
nello
stesso
ciclo
fenomenico
della
natura
:
poi
che
l
'
arte
è
un
'
espressione
etica
e
una
esperienza
.
Egli
spregia
anche
le
generiche
idealizzazioni
plastiche
di
ogni
neoclassicismo
,
che
fanno
dell
'
arte
un
orrido
(
apparentemente
bello
)
museo
d
'
atteggiamenti
già
noti
.
Tutto
ciò
che
un
tempo
aveva
sembianze
di
sublime
raggiungimento
,
ora
non
è
che
la
fattispecie
plastica
della
rettorica
.
Anche
la
vita
dell
'
artista
gli
si
presenta
come
azione
.
Le
proposizioni
si
disgrovigliano
dalla
complicata
sintassi
.
Il
giovane
sprovincializzato
abbandona
i
suoi
amori
di
ieri
:
la
ricerca
atmosferica
,
il
taglio
da
natura
,
tutte
insomma
le
cattive
interpretazioni
dell
'
impressionismo
.
Vede
i
moderni
.
Perché
dalla
città
nativa
non
gli
riusciva
di
capirli
?
Ora
gli
appaiono
nuovi
e
ossessi
quei
gialli
,
quei
rossi
,
quegli
azzurri
e
come
ispirati
a
sensi
stranieri
al
comune
.
L
'
equilibrio
formale
lo
vede
risolversi
in
se
stesso
,
cioè
entro
i
confini
del
quadro
.
Non
deve
immaginare
più
un
mondo
troppo
traslato
per
capire
queste
nuove
espressioni
dell
'
arte
.
Non
deve
chieder
in
prestito
più
nulla
alla
letteratura
,
alla
storia
,
ecc
.
S
'
egli
pensa
alla
struttura
d
'
un
uomo
e
alla
struttura
d
'
un
uomo
e
alle
vere
generatrici
dell
'
emozione
,
s
'
accorge
che
tutto
ciò
che
è
fondamentale
in
natura
,
tutto
ciò
che
è
primordiale
,
cioè
necessario
,
qui
tenta
d
'
essere
espresso
.
Lo
turba
il
coraggio
di
una
sincerità
così
disperata
,
capace
di
classificar
l
'
uomo
per
gli
elementi
che
lo
compongono
innanzitutto
.
E
la
natura
?
si
domanda
ancora
una
volta
.
Va
dagli
antichi
.
S
'
accorge
che
,
attraverso
le
epoche
,
v
'
è
qualcosa
che
domina
al
di
fuori
e
al
disopra
di
ogni
contingenza
storica
.
Essi
esprimono
dei
valori
assoluti
perché
autonomi
,
perché
conchiusi
in
sé
stessi
,
non
ripiegati
ma
asserviti
ad
una
grande
intenzione
.
E
se
gli
appaiono
in
così
nuova
grandezza
,
come
fossero
preesistiti
alla
creazione
del
mondo
per
suggerirne
gli
aspetti
più
enormi
,
è
perché
ogni
intenzione
armonizzatrice
del
ritmo
spirituale
,
ebbe
la
sua
realizzazione
.
Oggi
,
molti
moderni
,
restano
a
mezz
'
aria
cosicché
l
'
intenzione
rimane
polemica
e
difficilmente
si
eleva
ad
arte
.
Un
colore
o
una
linea
,
sono
in
pochi
a
farli
funzionare
.
Li
accennano
e
lì
per
lì
si
disamorano
d
'
una
conclusione
ben
chiara
.
Il
nostro
giovane
pittore
s
'
avvede
che
la
storicità
d
'
una
opera
è
un
dato
involontario
che
l
'
artista
non
cerca
.
Un
nuovo
vero
sorge
dal
colore
e
dal
disegno
,
sorge
dalla
forma
.
Essere
naturali
in
arte
è
una
fatalità
dell
'
artista
,
non
è
un
ricordo
del
vero
.
Molti
problemi
gli
si
presentano
ancora
.
Egli
intuisce
la
tabe
dell
'
astrattismo
che
crede
nel
parallelismo
di
velocità
tra
pensiero
e
realizzazione
.
Il
pensiero
corre
più
avanti
e
l
'
artista
per
seguirlo
non
insiste
in
profondità
.
Non
si
sofferma
più
sull
'
opera
.
Presunzione
estensiva
.
Così
tutto
si
anemizza
,
si
svuota
.
Il
giovane
intravvede
una
nuova
generazione
di
creatori
lenti
,
che
non
è
sinonimo
di
tardi
.
Il
pittore
rifà
le
sue
cognizioni
critiche
e
si
viene
formando
una
nuova
personalità
spirituale
.
Egli
rivendica
i
dati
elementari
ed
eterni
della
pittura
.
Per
questi
motivi
la
storia
del
giovane
provinciale
è
un
episodio
di
civiltà
,
cioè
di
moralità
.
Poi
la
sua
storia
diventa
un
'
altra
,
ma
non
muta
mai
quello
che
è
il
ritmo
incalzante
di
ricerca
.
Persiste
in
lui
il
meraviglioso
retaggio
degli
anni
senza
tregua
.
La
maturità
non
è
più
un
invecchiamento
,
è
una
conquista
.