StampaPeriodica ,
Relazione
di
un
esperimento
.
Quale
documentazione
dell
'
articolo
comparso
nel
numero
ultimo
«
Universitari
e
operai
»
,
pubblichiamo
la
relazione
di
conversazioni
svoltesi
al
Dopo
Lavoro
Poligrafici
«
F
.
Corridoni
»
di
Padova
,
di
un
gruppo
di
operai
e
un
gruppo
di
fascisti
universitari
.
Queste
conversazioni
sono
state
improntate
dal
massimo
cameratismo
.
Entrambi
i
gruppi
hanno
voluto
scambiarsi
qualcosa
;
gli
universitari
dare
un
ordine
,
una
inquadratura
ideale
ai
problemi
politici
e
sociali
che
nascono
nella
classe
operaia
,
perché
essa
acquisti
una
maggiore
consapevolezza
di
se
stessa
,
gli
operai
han
voluto
rimpolpare
di
vita
concreta
gli
ideali
e
gli
schemi
portati
dagli
universitari
,
perché
essi
vivano
un
'
esperienza
più
aderente
alla
realtà
.
Le
discussioni
,
sebbene
calorose
,
sono
state
serene
e
obbiettive
.
Volutamente
non
è
stato
fissato
un
programma
preciso
;
ma
di
volta
in
volta
sono
stati
proposti
per
la
riunione
successiva
quei
temi
e
quei
problemi
,
che
,
nella
discussione
,
si
erano
mostrati
più
interessanti
.
Il
pretesto
per
iniziare
le
conversazioni
è
stato
offerto
dal
pensiero
politico
e
sociale
del
Mazzini
.
Questa
prima
riunione
è
stata
particolarmente
vivace
;
si
tratta
di
fare
amicizia
,
di
conoscersi
reciprocamente
e
di
superare
i
dissensi
per
poter
giungere
a
una
vera
collaborazione
.
Obiezioni
operaie
.
Gli
operai
,
pur
riconoscendo
che
sarebbe
desiderabile
il
formarsi
di
una
élite
operaia
che
fosse
educata
alla
responsabilità
politica
immessa
nella
classe
dirigente
,
vollero
far
sentire
agli
universitari
che
il
problema
urta
poi
nella
realtà
contro
difficoltà
gravissime
,
e
specialmente
gli
operai
più
anziani
,
che
la
vita
politica
di
altri
tempi
aveva
amareggiato
,
vollero
,
accentuando
magari
nel
calore
polemico
le
tinte
,
che
i
giovani
universitari
e
gli
operai
si
rendessero
ben
conto
di
esse
e
delle
loro
gravità
.
Ne
risultarono
osservazioni
che
possono
sembrare
improntate
ad
un
amaro
scetticismo
,
ma
che
volevano
avere
invece
solo
la
funzione
igienica
e
ritemprante
di
una
doccia
fredda
;
e
ciò
risultò
dalla
stessa
confessione
dei
critici
più
severi
,
e
dal
fatto
che
la
fede
dei
più
giovani
non
fu
affatto
turbata
.
In
ogni
modo
fu
obiettato
innanzitutto
che
le
prime
difficoltà
nascono
proprio
dalla
stessa
mentalità
della
classe
operaia
.
L
'
operaio
cioè
non
sa
diventare
dirigente
restando
operaio
.
E
ciò
vale
sia
nel
campo
più
precisamente
tecnico
che
in
quello
politico
.
L
'
operaio
dotato
di
intelligenza
e
di
qualità
direttive
tende
non
solo
a
differenziarsi
dagli
altri
operai
,
ma
a
staccarsi
da
essi
,
tende
a
diventare
borghese
.
Le
cause
fondamentali
di
questa
mentalità
sono
da
ricercarsi
:
sia
nella
vita
che
l
'
operaio
conduce
,
la
quale
per
la
sua
durezza
è
tale
da
educarlo
all
'
egoismo
anziché
alla
collaborazione
;
sia
nell
'
ambiente
sociale
troppo
gretto
che
diffida
di
ogni
personalità
che
voglia
elevarsi
e
la
contrasta
;
sia
nella
poca
considerazione
che
in
tale
ambiente
ha
la
cultura
e
nella
reale
difficoltà
per
un
lavoratore
di
studiare
e
di
orientarsi
da
solo
;
e
infine
nella
gelosia
con
cui
l
'
operaio
che
non
fatica
è
asceso
ai
massimi
limiti
della
sua
categoria
,
difende
le
sue
conquiste
economiche
e
sociali
;
gelosia
tanto
più
viva
quanto
più
lenta
e
difficile
è
tale
ascensione
.
Per
tutte
queste
difficoltà
che
sorgono
in
seno
alla
classe
operaia
è
oltremodo
difficile
elevarla
,
ed
è
quasi
impossibile
anzi
,
poiché
questa
classe
è
destinata
a
perdere
,
man
mano
che
in
essa
si
formano
i
suoi
elementi
migliori
che
non
formeranno
l
'
élite
della
classe
operaia
,
ma
passeranno
nella
diversa
classe
borghese
della
quale
assumono
colla
più
grande
naturalezza
la
mentalità
e
che
essi
rinsanguano
di
continuo
con
nuove
forze
.
Altre
osservazioni
mirano
invece
a
dimostrare
le
difficoltà
intrinseche
che
ostacolano
una
superiore
educazione
politica
della
classe
operaia
.
Si
faceva
osservare
che
la
causa
è
da
ricercarsi
non
solo
nella
mentalità
egoistica
dell
'
operaio
,
ma
nella
complessa
struttura
economica
e
sociale
di
una
società
che
è
tuttora
prevalentemente
borghese
.
In
essa
infatti
il
problema
della
classe
dirigente
è
sentito
essenzialmente
come
proprio
,
in
modo
quasi
esclusivo
,
della
classe
borghese
.
Si
richiedono
infatti
studi
lunghi
,
complessi
e
non
sempre
utili
che
sono
preclusi
all
'
operaio
che
ha
scarsi
mezzi
economici
;
la
successione
ai
posti
dirigenti
è
governata
da
un
notevole
automatismo
per
cui
si
stabilisce
quasi
una
specie
di
eredità
nella
direzione
;
la
sempre
crescente
disciplina
della
vita
economica
costringe
maggiormente
l
'
operaio
nella
sua
categoria
e
in
seno
ad
essa
gli
è
preclusa
ogni
ascesa
al
di
là
di
certi
limiti
molto
ristretti
.
Queste
difficoltà
esteriori
non
sono
infine
l
'
ultima
ragione
del
formarsi
di
quella
mentalità
egoistica
di
cui
sopra
,
e
del
poco
amore
dell
'
operaio
per
la
sua
classe
.
Tutto
ciò
è
causa
ancora
di
una
sempre
più
viva
consapevolezza
negli
operai
,
e
specialmente
nei
più
dotati
,
di
un
dualismo
di
classe
.
Il
fascismo
ha
superato
la
lotta
di
classe
e
tuttavia
questo
sentimento
così
vivo
della
dualità
delle
classi
e
del
loro
equilibrio
di
fatto
genera
un
senso
di
disorientamento
.