StampaPeriodica ,
Molti
anni
addietro
,
quando
poche
erano
le
gare
che
si
svolgevano
durante
l
'
annata
,
quando
ognuna
di
esse
costituiva
un
avvenimento
di
eccezione
,
quando
gli
sport
del
motore
erano
quelli
che
avevano
il
maggior
seguito
di
pubblico
,
quando
le
automobili
e
le
motociclette
erano
ancor
poco
diffuse
,
e
le
modeste
velocità
raggiungibili
dal
normale
utente
facevano
apparire
sbalorditive
,
nel
confronto
,
quelle
che
,
su
strade
spesso
indegne
di
tal
nome
,
riuscivano
ad
attingere
gli
e
assi
e
dell
'
epoca
i
quali
perciò
divenivano
gli
idoli
delle
folle
il
e
Lario
e
,
il
famoso
«
Circuito
del
Lario
»
dalle
strade
strette
e
tortuose
,
dai
dislivelli
repentini
,
dal
fondo
polveroso
o
pantanoso
a
seconda
che
il
sole
o
la
pioggia
lo
presidiavano
,
soleva
richiamare
ad
ogni
estate
,
nelle
sue
embrionali
tribune
e
lungo
i
margini
di
tutto
il
suo
percorso
,
enormi
masse
di
spettatori
che
da
ogni
parte
,
spesso
sobbarcandosi
a
compiere
decine
e
centinaia
di
chilometri
,
venivano
per
assistere
alle
acrobatiche
prodezze
dei
e
centauri
e
che
in
una
prova
del
genere
trovavano
la
loro
definitiva
consacrazione
.
Oggi
assai
più
numerose
sono
le
grandi
gare
motoristiche
che
si
svolgono
in
tutta
Italia
durante
l
'
anno
;
e
molte
altre
competizioni
sportive
,
dal
calcio
all
'
atletica
leggera
,
appassionano
domenicalmente
le
folle
.
Oggi
anche
le
normali
macchine
da
turismo
vanno
come
folgori
,
e
lo
scarto
di
velocità
esistente
tra
esse
e
quelle
da
corsa
,
pur
essendo
spesso
più
alto
di
quello
di
una
volta
,
stupisce
forse
meno
il
gran
pubblico
che
s
'
è
familiarizzato
con
le
rapidissime
andature
in
terra
,
in
mare
e
in
cielo
.
Oggi
i
«
circuiti
stracittadini
»
,
che
permettono
alla
gente
di
godersi
un
paio
d
'
ore
di
movimentatissimo
spettacolo
senza
muoversi
da
casa
,
o
al
massimo
da
una
comoda
tribuna
fornita
di
ogni
conforto
e
situata
a
due
passi
dal
centro
della
città
,
hanno
detronizzato
competizioni
famose
che
,
pur
avendo
un
«
passato
»
glorioso
,
avevano
il
torto
di
imporre
agli
spettatori
spostamenti
macchinosi
e
un
certo
dispendio
di
tempo
.
Essendo
dunque
oggi
i
palati
viziati
,
per
così
dire
,
molte
manifestazioni
hanno
perduto
almeno
in
parte
la
loro
importanza
,
il
loro
seguito
di
pubblico
.
E
infatti
,
quante
grandi
gare
,
automobilistiche
e
motociclistiche
,
sono
scomparse
,
si
sono
trasformate
,
in
questi
ultimi
anni
?
Quanti
circuiti
,
che
pur
avevano
un
loro
fascino
e
una
loro
non
indifferente
importanza
tecnico
-
sportivo
-
turistica
,
sono
stati
sostituiti
con
altri
,
talvolta
di
valore
discutibile
?
In
quest
'
atmosfera
di
evoluzione
,
di
trasformazione
,
di
innovazioni
,
il
«
Lario
»
è
,
se
non
il
solo
,
almeno
tra
i
pochissimi
che
resta
,
vivo
e
vegeto
più
che
mai
,
sulla
breccia
;
il
«
Lario
»
è
uno
dei
pochissimi
che
ha
resistito
,
acquistando
anzi
sempre
maggiore
importanza
e
destando
un
sempre
più
alto
interesse
;
e
pur
aggiornandosi
,
poiché
le
sue
strade
si
sono
oggi
di
gran
lunga
migliorate
,
perché
l
'
organizzazione
è
sempre
più
perfetta
,
perché
ha
tratto
tutto
quanto
di
buono
v
'
era
da
trarre
dai
moderni
criteri
che
informano
lo
sport
motoristico
,
ha
religiosamente
custodito
la
sua
tradizione
,
ha
conservato
integre
tutte
le
sue
caratteristiche
,
anzi
accentuandole
.
E
perché
?
Perché
il
«
Lario
»
ha
una
fama
ormai
mondiale
,
perché
il
«
Lario
»
è
il
banco
di
prova
per
eccellenza
delle
macchine
e
dei
guidatori
,
perché
il
«
Lario
»
ha
il
potere
di
entusiasmare
come
pochi
altri
circuiti
le
folle
;
perché
,
infine
,
il
«
Lario
»
ha
un
suo
fascino
particolare
al
quale
non
si
sfugge
.
Quando
il
«
Lario
»
non
fu
effettuato
,
tutti
gli
sportivi
u
sentirono
»
la
sua
mancanza
.
E
il
suo
successo
continua
a
crescere
di
anno
in
anno
.
Nato
nel
lontano
1921
per
contrapporre
al
classico
«
Tourist
Trophy
»
,
che
gli
inglesi
organizzano
nell
'
Isola
di
Man
,
un
circuito
stradale
severissimo
e
sotto
tutti
gli
aspetti
adatto
a
mettere
a
dura
prova
la
«
classe
»
dei
piloti
e
le
doti
di
ripresa
e
di
resistenza
allo
sforzo
prolungato
di
un
motore
,
di
stabilità
,
di
aderenza
,
di
frenaggio
,
di
robustezza
di
una
macchina
tutti
gli
organi
della
quale
vengono
sollecitati
al
massimo
grado
il
«
Lario
»
si
disputò
ininterrottamente
fino
al
1931
incluso
;
dopo
due
anni
di
sospensione
fu
ripreso
nel
1934
,
fu
disputato
ancora
l
'
anno
successivo
,
e
poi
si
è
avuta
un
'
altra
pausa
biennale
,
dalla
quale
esce
ora
rinforzato
e
aureolato
di
nuove
attrattive
.
Le
pause
sono
state
causate
da
situazioni
contingenti
dello
sport
motociclistico
locale
,
e
non
da
circostanze
relative
alla
gara
stessa
;
la
quale
nelle
tredici
edizioni
fin
qui
svoltesi
ha
messo
in
luce
nuove
giovani
valide
energie
del
motociclismo
italiano
,
ha
confermato
il
valore
di
assi
famosi
,
ed
ha
assolto
superbamente
,
oltre
alla
sua
funzione
tecnico
-
sportiva
,
anche
quella
propagandistica
a
favore
della
diffusione
della
motocicletta
.
Nell
'
albo
d
'
oro
del
«
Lario
»
tutti
i
nostri
migliori
uomini
hanno
apposto
la
propria
firma
:
da
Ruggeri
ad
Arcangeli
,
a
Varzi
,
a
Nuvolari
,
fino
ai
più
recenti
,
a
Bandini
,
a
Fumagalli
,
a
Serafini
,
e
-
per
i
primati
sul
giro
-
da
Biagio
Nazzaro
a
Ghersi
,
a
Vailati
,
agli
stessi
Varzi
,
Nuvolari
e
Bandini
,
a
Pigorini
,
ad
Aldrighetti
.
Quest
'
anno
il
«
Lario
»
-
che
si
svolgerà
il
10
luglio
-
riunirà
accora
una
volta
un
forte
gruppo
di
«
Centauri
»
i
quali
offriranno
alla
folla
immensa
che
assieperà
gli
spalti
del
circuito
,
lungo
tutti
i
36
chilometri
del
suo
sviluppo
,
un
susseguirsi
continuo
di
emozioni
,
di
sensazioni
quali
ben
poche
altre
contese
del
genere
sono
in
grado
di
dare
.
E
la
funzione
tecnica
della
prova
brianzola
sarà
ancor
pii
alta
del
consueto
,
inquantoché
macchine
che
quest
'
anno
sono
rimaste
in
ombra
verranno
a
chiedere
all
'
autorità
del
«
Lario
»
una
rivincita
che
può
essere
posta
sull
'
altro
piatto
della
bilancia
per
equilibrare
le
sconfitte
;
e
macchine
passate
trionfalmente
al
terribile
vaglio
della
«
Milano
-
Taranto
»
,
e
dominatrici
in
altre
gare
su
circuiti
veloci
intendiamo
parlare
della
gloriosa
Gilera
a
4
cilindri
sovralimentata
esigeranno
la
suprema
conferma
delle
proprie
eccezionalissime
multiformi
qualità
.
Ma
si
può
affermare
che
tutte
le
Marche
italiane
e
alcune
estere
,
saranno
degnamente
rappresentate
al
«
Lario
»
,
la
diserzione
significando
già
di
per
sé
stessa
una
dichiarazione
d
'
inferiorità
.
Sicché
,
nel
quadro
di
un
'
organizzazione
senza
precedenti
,
nel
conforto
di
ima
sistemazione
per
il
pubblico
curata
dagli
appassionati
e
competenti
organizzatori
in
ogni
dettaglio
,
la
folla
potrà
assistere
a
una
gara
veramente
completa
sotto
ogni
aspetto
,
unica
nel
suo
genere
,
appassionante
quant
'
altre
mai
.
Le
miglioratissime
condizioni
delle
strade
del
circuito
,
e
i
recenti
progressi
della
tecnica
costruttiva
motociclistica
,
lasciano
agevolmente
prevedere
che
i
primati
della
gara
saranno
tutti
largamente
battuti
.
Insieme
alle
macchine
da
corsa
che
dovranno
compiere
6
giri
del
circuito
-
gareggeranno
quest
'
anno
le
macchine
di
serie
(
però
soltanto
su
due
giri
)
per
contendersi
il
«
Trofeo
della
Valsassina
»
,
la
«
Coppa
A
.
Pigorini
»
e
la
«
Coppa
Isacco
Mariani
»
;
la
partecipazione
di
questa
categoria
di
macchine
,
oltre
a
rendere
più
interessante
la
contesa
,
fornirà
delle
preziose
indicazioni
nei
riguardi
della
nostra
eccellente
produzione
di
serie
.
Il
«
Lario
»
dotato
quest
'
anno
dell
'
«
XI
Premio
dell
'
Industria
»
,
del
«
Trofeo
del
turismo
Lariano
»
e
del
«
VI
Premio
del
C.O.N.I.
»
,
costituisce
la
quarta
prova
del
Campionato
italiano
;
prova
che
potrà
essere
decisiva
agli
effetti
dell
'
assegnazione
dei
titoli
.
Già
da
qualche
settimana
l
'
Ufficio
Stampa
del
«
Lario
»
,
di
cui
è
valoroso
ed
appassionato
capo
il
collega
Renato
Tassinari
,
ha
pubblicato
un
elegante
opuscolo
,
curato
dallo
stesso
eminente
collega
,
contenente
i
pareri
e
le
impressioni
sulla
classica
corsa
italiana
di
tutti
i
più
noti
giornalisti
.
E
perciò
l
'
opuscolo
è
,
nel
suo
complesso
,
un
vero
inno
alla
tradizionale
contesa
,
cara
al
cuore
di
tutti
i
nostri
sportivi
.