StampaPeriodica ,
Il
22
ottobre
si
ebbe
la
telefonata
d
'
avviso
;
e
la
sera
stessa
si
partì
,
Franco
Alfano
da
Torino
,
Ildebrando
Pizzetti
,
Alceo
Toni
,
Renzo
Rossi
ed
io
,
da
Milano
.
Se
qualcuno
incontrando
la
nostra
carovana
ci
avesse
chiesto
:
Quo
vaditis
?
,
-
Petimus
Romam
,
si
sarebbe
risposto
;
all
'
incirca
come
Cristo
a
San
Pietro
.
Perché
ci
si
sentiva
veramente
-
in
quanto
si
rappresentava
la
compagnia
di
credenti
più
trascurata
da
un
mondo
orribilmente
pagano
:
quella
dei
compositori
di
musica
-
come
dei
poveri
Cristi
;
e
si
andava
a
Roma
per
conquistare
,
fra
tanti
altari
,
un
santo
patrocinatore
alla
nostra
causa
.
Il
Presidente
aveva
fissato
l
'
udienza
per
le
11
del
giorno
23
.
Alle
10.30
ci
trovammo
nella
sala
d
'
aspetto
di
Palazzo
Chigi
.
Quando
siamo
entrati
,
al
grande
tavolo
di
lavoro
,
in
un
angolo
vicino
ad
una
finestra
,
era
il
Duce
;
in
piedi
,
un
po
'
chino
,
appoggiando
il
gomito
sinistro
sul
tavolo
e
la
fronte
alla
mano
;
e
sfogliava
i
quaderni
di
un
libro
ancora
intonso
.
Alceo
Toni
,
il
più
familiare
all
'
on
.
Mussolini
per
essere
stato
con
lui
al
Popolo
d
'
Italia
,
ha
fatto
le
presentazioni
.
E
Benito
Mussolini
,
che
al
nostro
apparire
si
era
drizzato
nella
persona
,
tendeva
ora
il
braccio
verso
ciascuno
di
noi
ripetendo
man
mano
i
cognomi
;
e
sorrideva
lievemente
,
e
ci
guardava
con
certi
occhi
che
pareva
volessero
fotografarci
.
Aveva
letto
il
nostro
rapporto
sulle
condizioni
e
le
necessità
dell
'
arte
lirica
in
Italia
;
era
informato
della
mostra
musicale
del
'900;
volle
sapere
perché
si
fosse
scelta
come
sede
per
la
prima
manifestazione
la
città
di
Bologna
;
chiese
,
sul
carattere
,
i
limiti
,
le
finalità
della
mostra
,
più
ampie
notizie
.
Le
sue
domande
erano
brevi
e
precise
;
dopo
averle
enunciate
,
il
Duce
alzava
il
capo
e
lo
rovesciava
un
po
'
indietro
,
spalancando
gli
occhi
neri
sull
'
interrogato
.
E
quando
parlava
,
la
sua
voce
era
pacata
e
dolce
,
e
il
tono
era
così
semplice
,
che
solo
da
una
certa
energia
della
pronuncia
e
dalla
convinzione
che
animava
le
parole
era
dato
riconoscere
l
'
impetuoso
tribuno
dominatore
di
folle
.
-
"
Sì
,
mi
piace
l
'
idea
di
questa
esposizione
auditiva
che
può
rappresentare
il
parallelo
delle
esposizioni
visive
di
pittura
e
scultura
.
È
una
specie
di
rassegna
delle
attuali
forze
musicali
italiane
,
che
volete
fare
.
È
molto
opportuna
.
Bisogna
risvegliare
l
'
interesse
del
pubblico
intorno
alla
musica
nuova
;
esso
,
ormai
,
non
ama
più
che
la
musica
verticale
:
intendo
quella
che
si
suona
nelle
strade
,
coi
piani
a
manovella
.
E
'
necessario
che
il
pubblico
apprezzi
ed
impari
ad
amare
anche
la
musica
che
non
sa
a
memoria
.
Ma
siccome
,
per
ciò
che
riguarda
la
divulgazione
,
la
musica
da
concerto
non
arriva
alle
grandi
folle
,
e
quella
da
teatro
sì
,
è
la
musica
da
teatro
che
bisogna
far
rinascere
prima
di
tutto
...
Queste
le
parole
,
quasi
testuali
,
di
Benito
Mussolini
ai
musicisti
italiani
:
parole
quanto
mai
confortanti
,
e
starei
per
dire
,
preziose
.