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> anno_i:[1910 TO 1940}
URBANISTICA 1939 ( PICCINATO LUIGI , 1939 )
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Il 17° congresso di Stoccolma è stato il più ricco e dovizioso di quanti lo hanno preceduto e per gli argomenti trattati e per l ' ambiente offerto dalla esemplare città . Se nelle discussioni del mattino i relatori potevano sfogarsi liberamente sugli errori urbanistici dei loro paesi , nel pomeriggio invece , guardando alla città , potevano avere sotto gli occhi la mostra vivente di quanto di più alto è stato finora possibile creare dalla mente dell ' urbanista moderno . Come se la città ideale , quale noi dalle nostre cattedre universitarie dell ' ultimo corso di urbanistica ci sforziamo di delineare , trovasse in Stoccolma un primo altissimo tentativo di espressione : come se insomma fosse offerto un grande campione , quasi un modello vivente , sul quale saggiare , misurare , precisare i canoni tirandone poi le somme . La città concentrica , a macchia d ' olio , il tremendo " mare di pietra " senza respiro , con i valori edilizi crescenti vertiginosamente dalla periferia al centro ( mirabilmente esemplificata da Milano ) con le abitazioni stipate in altezza in gran confusione in mezzo agli edifici degli uffici , frammiste talvolta alle industrie ... qui a Stoccolma è sconosciuta . La vecchia città del medioevo con le sue casette e con i superbi edifici monumentali è rimasta intatta , raccolta sulla sua isola , oggetto di amorose cure di restauro e di risanamento per diradamento . La città dell'800 , in parte sorta sulle direttrici del piano del 1630 ed ampliata su quelle del piano del 1866 , è diventata senz ' altro la " city " , la città degli affari , del commercio , degli uffici , dei grandi magazzini , dove la densità della popolazione residente è minima . Fuori di questo centro , in mezzo a boschi e a giardini , sopra gli isolotti del Malar e del Baltico , sono sorti invece i quartieri residenziali staccati gli uni dagli altri , congiunti alla città degli affari da potenti mezzi di comunicazione . Grandi linee tramviarie in sede propria , ampie strade automobilistiche a piste unidirezionali fiancheggiate sempre da piste per biciclette , arditissimi ponti gettati da una isola all ' altra , incroci a quadrifoglio in modo da garantire la rapidità e la sicurezza ... costituiscono una formidabile rete stradale principale che lega armoniosamente , attraverso parchi e boschi , il centro ai quartieri residenziali e questi ultimi tra di loro . Tra le maglie di questa rete cinematica sono disposti gli edifici e le sedi per le istituzioni della cultura e dello sport : musei , biblioteche e università circondati dal silenzio dei parchi , scuole piene di sole isolate da prati e da giardini ; campi sportivi , tennis coperti , piscine natatorie immersi in oasi di verdura o allineati sul margine dei laghi ... L ' edilizia residenziale , libera dalla preoccupazione del costo delle aree , è quasi tutta di tipo estensivo a corpi di fabbrica lineari esattamente orientati secondo l ' asse eliotermico spaziati da orti e da giardini ; oppure più raramente è di tipo in altezza a otto piani a costruzione aperta ad elementi fortemente distanziati da zone verdi ; oppure a " cottages " con molto orto costituenti completi villaggi ; oppure a ville isolate immerse nei boschi percorsi da stradette di lottizzazione di piccola sezione . I centri di rifornimento di questi nuclei residenziali sono composti in piccole unità architettoniche e , costituiti da file di negozi , da gruppi di uffici , da edifici per la vita collettiva ( cinema , chiesa , caffè ... ) , sono ubicati presso i nodi di innesto delle strade residenziali principali con le grandi arterie automobilistiche radiali dove sono anche le stazioni della rete tramviaria . In questa " città verde " persino il concetto moderno delle zone di verde legate a sistema appare già superato risolto com ' è nella sua più alta espressione : quella dell ' intero quartiere permeato di giardino , di bosco , di corsi , d ' acqua , di orti . E sopra tutto edilizia bassa di tre piani al massimo , dove la vita individuale della famiglia è esaltata in sommo grado . Antiamerica dunque : vita europea , cultura cittadina europea , equilibrio europeo : ordine , gerarchia , pace e gioia nella vita della città e non la soffocazione operata dal meccanismo . Come è stata raggiunta una così bella armonia delle forze urbanistiche ? La Svezia fin dal 1874 ha avuto una sua legge urbanistica , il famoso " Statuto della costruzione delle città del Regno " il quale nel suo articolo 1 stabiliva che tutte senza eccezione le città , e per città si intendono anche i centri rurali , dovevano adottare un piano regolatore : e nei successivi articoli dava le norme per la preparazione del piano e per la sua messa in opera . Sessantacinque anni or sono restava così precisato per legge che una congrua parte di ogni terreno edilizio doveva restare libera ; che la altezza delle case doveva essere regolata dalla distanza degli edifici , altezza che non poteva superare che di metri 1,50 tale misura . Per aiutare le città nella concezione dei piani la Direzione Reale dell ' Edilizia aveva preparato dei piani regolatori - tipo con le indicazioni dettagliate delle sezioni stradali e dei tipi edilizi . Nel 1907 ( trentadue anni fa ! ) una nuova legge aggiornava quella del 1874 dando le prescrizioni più precise per la zonizzazione prescrivendo che ogni isolato o comparto andava considerato come una unità ( mentre invece per il passato l ' unità era costituita dalla singola abitazione ) ; prescrivendo ogni divieto di costruzione nell ' interno dei blocchi ; prescrivendo gli allineamenti degli edifici indipendentemente da quelli stradali ed il loro orientamento . Infine nel 1931 una nuova legge modernizzava quella del 1907 precisando tra l ' altro il sistema del risanamento per diradamento e quello della ricostruzione dei vecchi quartieri . Entro il 1939 la Svezia avrà infine la sua legge per i piani regionali : ma in attesa , nel 1935 , 40 comuni del circondario di Stoccolma si sono spontaneamente uniti in una " Associazione del piano regionale " che ha compilato e sta mettendo in opera un piano d ' insieme che contempla la divisione del territorio in settori a seconda delle loro differenti destinazioni , ha progettato la rete stradale principale ; i mezzi di trasporto , i sistemi di canalizzazione , ha precisato la zonizzazione generale nei riguardi dell ' edilizia , delle zone verdi , delle industrie , delle miniere , dell ' agricoltura ... Ed il funzionamento amministrativo , l ' applicazione di queste leggi ? I piani regolatori sono compilati da comitati urbanistici ( art . 5 dell ' ordinanza edilizia 1931 ) composti da membri eletti tra specialisti ; i piani sono istruiti dal Municipio e sanzionati dal Governo attraverso la " Reale direzione dell ' edilizia " costituita da un complesso di sette uffici , quattro dei quali retti da architetti , due da ingegneri , uno da un giurista : all ' ufficio studi spetta il compito della ricerca sulle questioni edilizie , l ' esame dei progetti delle costruzioni , la tenuta degli archivi ; l ' ufficio costruzioni tratta gli affari concernenti l ' organizzazione e l ' esecuzione delle nuove costruzioni per conto dello Stato ; all ' ufficio intendenza tocca la organizzazione della gestione delle proprietà immobiliari dello Stato , la loro locazione e la loro sorveglianza ; l ' ufficio della cultura storica e artistica sovraintende alla conservazione degli edifici monumentali e di interesse storico - artistico ; l ' ufficio urbanistico domina tutto il campo della urbanistica e dei piani regolatori ; all ' ufficio amministrativo tocca il compito della amministrazione dei propri beni quello della compravendita dei terreni , l ' organizzazione del personale , la pubblicazione degli annuari ; infine l ' ufficio del Riscaldamento ha il compito del controllo statale dei combustibili . La " Reale direzione dell ' edilizia " si esprime alla periferia con 24 uffici provinciali retti da 50 architetti . In totale tutta l ' Amministrazione funziona con soli 190 impiegati 60 dei quali sono architetti . L ' esame e l ' approvazione dei piani comunali rappresentano l ' operazione più rapida e sicura perché si svolgono attraverso lo studio di una commissione con i rappresentanti di tutti e sette gli uffici della direzione dell ' Edilizia . Ed il lavoro non è piccolo perché oltre ai piani regolatori delle città la commissione invigila : sui " piani di ossatura " per i territori che , non essendo compresi in un piano regolatore urbano , tuttavia necessitano di piani schematici stradali o edilizi e sui regolamenti edilizi dei territori rurali che , pur non necessitando di piani regolatori , tuttavia esigono una regola sulle costruzioni . Queste leggi urbanistiche ( del 1874 , del 1907 e del 1931 ) così sorprendenti nella loro chiarezza di espressione e nella efficacia di applicazione trovano la più potente base di sostegno nella coscienza urbanistica dei cittadini e nella posizione speciale della proprietà privata . La quale , si può dire , pressochè non esiste in quanto i Comuni hanno giudiziosamente proceduto alla formazione di immensi demani delle aree precedentemente alla compilazione dei piani regolatori . Le aree edilizie non vengono vendute ai privati ma cedute in uso enfiteutico per 60 anni a prezzo molto basso sì che è ben facilitata proprio quell ' edilizia estensiva che invece in regime di stretta proprietà privata sembra quasi impossibile raggiungere e , d ' altra parte , scaduti i 60 anni di uso , ogni opera di trasformazione urbanistica ( nuove strade , sventramenti ecc . ) non può incontrare opposizione dal privato in quanto che i suoi diritti sono già estinti . L ' " ufficio urbanistico " è quello , tra i sette uffici che compongono la Reale direzione dell ' Edilizia , al quale spetta il compito di portare sul piano pratico esecutivo le leggi dell ' urbanistica : e a questo titolo il suo funzionamento ci interessa qui in sommo grado . Le sue attribuzioni , per conto della Direzione dell ' Edilizia , possono essere così riassunte : dare notizia al Governo o , a richiesta di qualunque autorità , esprimere una opinione sulle questioni concernenti l ' urbanistica , la regolamentazione dei territori non provvisti di piano , le questioni concernenti l ' applicazione della legge urbanistica del 1874 , dell ' Ordinanza Edilizia del 1907 o di ogni altro statuto concernente la edilizia ; fare , a questo riguardo , un approfondito esame sulla forma e sulle necessità dell ' architettura , del traffico , dell ' igiene e delle esigenze di ordine sociale ed economico ; di indicare il mezzo migliore per correggere gli errori messi in luce da tali esami e di trattare direttamente queste questioni con gli interessati ; di impartire gli ordini , gli avvertimenti e i suggerimenti riguardo la costruzione delle città e circa tutte le costruzioni di interesse comunale . Compito vastissimo , di enorme responsabilità che richiede in tutti i posti , sia in quelli di comando che in tutti gli altri , la presenza di veri specialisti in materia , di persone provate , sicure e fidate , in continuo fervore di studio e di aggiornamento in questo campo oggi in pieno processo formativo . Non è dunque un semplice ufficio a struttura burocratica volto al puro fine amministrativo ; ma qualche cosa di più : è l ' organo consulente ed operante , la guida tecnica più sicura ai comuni e ai loro comitati urbanistici , il buon padre di famiglia che si immedesima dei problemi ed aiuta a risolverli nel modo migliore e più rapido . Per questa ragione il capo di questo ufficio è un architetto - urbanista , scelto cioè tra una schiera di tecnici in grado di vedere i problemi nel loro complesso , nella loro sintesi più squisita che è appunto rappresentata dal piano regolatore . Da queste note vorremmo trarre una qualche conclusione : la quale ci si esprime con una formula che , lungi dall ' essere nuova per noi urbanisti italiani , non fa che ribadire con la forza della convinzione materiata dalla esperienza della Svezia quanto da anni è ormai precisato nei nostri studi , nelle conferenze , nei congressi , nel contatto con la realtà della vita ordinaria , economica , sana e bella per le nostre città e per i nostri territori senza una legge urbanistica . Una legge che preveda , ponga e risolva almeno questi punti : 1° Obbligo dei piani regolatori per tutte le città e per quei territori di speciale importanza ed interesse . 2° Obbligo di piani generali di " ossatura " e di regolamenti edilizi per tutti i territori anche rurali . 3° Indicazione e formulazione dello Zoning con relative classi edilizie per ogni piano regolatore . 4° Orientamento ed allineamento dei fabbricati indipendentemente dagli allineamenti stradali . 5° Rifusione delle parcelle nella lottizzazione ( Lex Adikes ) . 6° Divieto o almeno limitazione dell ' uso del cortile chiuso nelle abitazioni e obbligo del distanziamento minimo costante per tutti i corpi di fabbrica . 7° Possibilità ai Comuni di formare dei vasti demani di aree edilizie . Le conseguenze di una tale legge che noi chiediamo da anni e che la Svezia possiede dal 1874 sarebbero tali da portare la vita edilizia italiana su di un piano talmente progredito da far stupire tutti gli altri paesi : poiché in Italia esistono oggi urbanisti coltissimi , geniali e profondi ai quali manca appunto l ' ausilio e la base su cui costruire la realtà della nuova vita urbana . Potremmo allora costruire una nuova economia edilizia basata su di un più sano equilibrio dei valori delle aree ; potremmo fare grandi economie sul costo delle reti stradali quando queste saranno pensate secondo una più logica gerarchia ; potremmo realizzare una vita cittadina più sana abbassando notevolmente gli indici di mortalità ; potremmo infine creare un ' architettura veramente moderna , veramente nostra , basata non sullo " stile " delle facciate ma sulla struttura e sull ' organismo nuovo degli edifici che potranno sorgere secondo norme più moderne , lontani dalla follia di quei grattacieli antisociali e antiautarchici ai quali l ' errore dell ' attuale politica delle aree edilizie inevitabilmente ci sta trascinando .