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> anno_i:[1910 TO 1940}
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Signor Preside , La ringrazio di avermi mandato i due volumi delle opere di Platone . Li ho letti - o riletti - in questi giorni . Voglio dirle le mie impressioni . L ' Apologia e l ' Eutifrone mi hanno lasciato un po ' freddo . Il Critone mi ha impressionato molto di più , la prima volta . Viceversa , ho ritrovato sublime il Fedone . Ritengo che la prova dell ' immortalità dell ' anima sia incatenante , consolatrice perfetta . Tutto il ragionamento sui contrari , che può riassumersi nelle due o tre seguenti fondamentali proposizioni , è di una evidenza assoluta . E cioè : 1 ) Ogni contrario nasce dal suo contrario ( il sonno dalla veglia , la veglia dal sonno ; la vita dalla morte , la morte dalla vita ) ; 2 ) Ogni contrario non può tenere in sé il suo contrario ( la neve non può contenere il fuoco e viceversa ) ; 3 ) Non solo " i contrari non si ricavano fra loro , " ma " nemmeno le cose che pur non essendo contrarie , contengono i contrari . " ( Il numero 3 non è contrario al 4 , ma non può diventar pari ) . Ne consegue ( pag . 153 e seguenti ) : L ' anima che è la vita , in quanto dà la vita al corpo , non può accogliere il contrario di ciò che essa porta , non può accogliere la Morte : l ' anima è dunque immortale ! Ho sintetizzato bene ? La prego di gradire , Signor Preside , i miei saluti cordiali . Roma , 4 giugno 1927-V