StampaQuotidiana ,
Domani
il
popolo
spagnolo
,
chiamato
ad
esprimere
la
sua
volontà
,
potrà
dire
una
parola
decisiva
sulle
sorti
della
sua
politica
.
La
battaglia
elettorale
,
impegnata
con
giganteschi
mezzi
sul
fronte
destro
e
sul
fronte
sinistro
,
si
può
considerare
decisiva
per
l
'
avvenire
non
solo
politico
della
grande
nazione
.
La
storia
della
Spagna
repubblicana
è
una
storia
di
inquietudine
,
di
malessere
e
di
instabilità
sociale
.
Per
comprendere
il
senso
di
queste
elezioni
bisogna
avere
presente
la
breve
ma
eloquente
vicenda
degli
ultimi
anni
.
Dal
14
aprile
1931
l
'
insofferente
vita
politica
spagnola
è
in
cerca
di
una
piattaforma
sociale
che
permetta
alla
nazione
di
lavorare
in
quello
spirito
di
concordia
che
è
la
prima
condizione
di
ogni
progresso
civile
.
All
'
indomani
della
proclamazione
della
repubblica
,
un
'
influenza
predominante
durata
un
paio
d
'
anni
ha
avuto
il
Partito
socialista
che
appariva
il
meglio
organizzato
fra
i
partiti
repubblicani
ed
il
più
autorevole
interprete
della
nuova
coscienza
popolare
.
Furono
le
sinistre
che
diedero
alla
Spagna
le
Corti
costituenti
le
quali
hanno
avvelenata
la
vita
politica
spagnola
con
quelle
false
ideologie
che
si
sono
mostrate
incapaci
a
fondare
un
ordine
nuovo
.
Nelle
elezioni
del
novembre
1933
il
pendolo
oscilla
in
senso
opposto
;
la
rappresentanza
socialista
esce
decimata
dal
responso
delle
urne
,
mentre
si
fanno
strada
i
gruppi
di
destra
(
popolari
,
agrari
,
monarchici
)
e
quelli
del
centro
(
radicali
)
.
Era
possibile
un
decisivo
colpo
di
timone
?
Ogni
proposito
innovatore
ha
urtato
contro
il
problema
della
ingovernabilità
delle
Cortes
.
Nessun
partito
era
in
grado
di
assumersi
il
potere
con
la
garanzia
di
una
maggioranza
parlamentare
e
per
questo
le
destre
dovettero
adattarsi
ad
una
soluzione
di
compromesso
quale
fu
quella
di
un
governo
di
centro
-
destra
.
È
questa
la
risoluzione
Lerroux
,
che
in
pratica
si
è
mostrata
fiacca
,
irresoluta
,
insufficiente
ad
iniziare
quella
politica
revisionistica
che
sempre
più
s
'
imponeva
.
Queste
difficoltà
di
carattere
parlamentare
furono
aggravate
dai
moti
rivoluzionari
organizzati
dai
partiti
battuti
sul
terreno
parlamentare
,
ed
ultimamente
dagli
scandali
finanziari
nei
quali
si
trovarono
implicati
esponenti
del
radicalismo
.
Tale
equilibrio
instabile
fu
infine
spezzato
da
un
provvedimento
del
presidente
della
Repubblica
che
affidava
il
governo
ad
un
indipendente
,
Portela
Valladares
,
il
quale
,
non
avendo
alcun
seguito
nel
Parlamento
,
sciolse
le
Cortes
.
Così
è
tramontata
una
legislatura
che
,
osservata
retrospettivamente
,
ha
tutte
le
caratteristiche
di
una
fase
politica
di
transizione
.
Lo
stesso
problema
del
novembre
1933
resta
insoluto
e
la
questione
del
revisionismo
viene
ora
ripresentata
dal
fronte
antirivoluzionario
alla
massa
elettorale
.
Revisionismo
significa
riforma
di
una
legislazione
vessatoria
ancora
impregnata
dello
spirito
rivoluzionario
ed
anticlericale
delle
Cortes
costituenti
,
significa
stabilità
governativa
,
ed
ordine
interno
nel
rispetto
delle
leggi
.
Dal
1931
la
Spagna
ebbe
28
governi
e
più
di
80
ministri
:
solamente
nel
corso
del
1935
i
governi
furono
sette
.
La
sola
rivoluzione
dell
'
ottobre
1934
è
costata
2500
vite
:
altri
sette
movimenti
rivoluzionari
scoppiarono
negli
ultimi
anni
e
nove
mila
furono
gli
scioperi
.
Duecento
chiese
e
conventi
furono
incendiati
e
distrutti
,
e
più
di
cento
giornali
sospesi
.
Una
situazione
così
minacciosa
non
può
continuarsi
a
lungo
senza
fiaccar
le
migliori
risorse
della
vita
sociale
di
un
popolo
.
Quale
sarà
l
'
atteggiamento
dei
cattolici
nelle
elezioni
di
domani
?
Il
cardinale
primate
Gomà
y
Toms
,
arcivescovo
di
Toledo
,
ha
precisato
chiaramente
nella
sua
lettera
pastorale
il
dovere
dei
cattolici
nell
'
ora
presente
.
Rilevando
l
'
intima
connessione
fra
le
cose
della
Chiesa
e
quelle
della
società
,
il
cardinale
primate
ha
rivolto
anzitutto
un
paterno
ed
accorato
appello
all
'
unione
.
I
cattolici
devono
scendere
in
lotta
uniti
:
«
prima
di
tutto
,
soprattutto
,
con
tutti
,
ad
ogni
costo
»
.
L
'
unione
è
la
prima
garanzia
del
successo
.
Eco
più
eloquente
e
più
autorevole
alle
parole
che
«
L
'
Osservatore
romano
»
scrisse
fin
dal
febbraio
del
'34
non
si
poteva
dare
e
nemmeno
risposta
più
decisiva
a
chi
,
mal
interpretandole
,
le
criticò
allora
e
se
ne
risentì
.
Gli
obiettivi
che
i
cattolici
si
devono
proporre
nel
dare
il
loro
voto
sono
tre
:
«
il
rispetto
dei
diritti
della
Chiesa
,
il
risanamento
della
scuola
,
la
santità
della
famiglia
»
.
Questi
sono
i
postulati
della
coscienza
cristiana
che
dovrà
giudicare
quali
fra
i
partiti
diano
la
garanzia
di
rispettare
le
tre
fondamentali
istituzioni
della
società
cristiana
.
Alla
coalizione
dei
partiti
professanti
il
laicismo
si
deve
«
contrapporre
la
somma
dei
voti
e
dei
partiti
di
affermazione
religiosa
,
andando
alla
conquista
del
potere
per
la
tutela
degli
interessi
di
ordine
religioso
»
.
Senza
immischiarsi
nelle
contingenti
e
particolari
questioni
di
alchimie
politiche
,
il
cardinale
primate
ha
così
determinato
i
doveri
religiosi
dell
'
elettore
cristiano
il
quale
,
pur
libero
nella
scelta
del
partito
politico
,
non
può
dimenticare
che
questa
libertà
ha
un
limite
nella
necessità
della
difesa
e
della
garanzia
dei
diritti
di
Dio
e
della
religione
.
L
'
appello
sacerdotale
nel
quale
vibra
la
carità
di
Cristo
e
la
sollecita
preoccupazione
di
tutelare
la
fede
del
popolo
si
conclude
con
un
commosso
richiamo
al
senso
di
responsabilità
dei
cittadini
ed
alla
fiducia
nella
divina
assistenza
.
«
Nei
nostri
codici
dice
il
cardinale
primate
vigono
ancora
le
leggi
derogatorie
dei
diritti
di
Gesù
Cristo
nella
nostra
Spagna
.
Ma
Signore
e
Padrone
nostro
è
nostro
Signor
Gesù
Cristo
.
Che
la
Spagna
Gli
sia
ridata
e
possa
stringersi
liberamente
,
pubblicamente
alla
sua
Croce
.
Che
questa
stenda
ancora
le
sue
braccia
,
sulle
nostre
scuole
,
sulle
nostre
famiglie
,
sui
nostri
morti
»
.
Il
popolo
della
Spagna
cattolica
non
potrà
non
rispondere
compatto
all
'
appello
del
suo
Pastore
.
Le
previsioni
della
stampa
e
dell
'
opinione
pubblica
sui
risultati
della
battaglia
elettorale
di
domani
permangono
disparate
.
Solo
con
il
secondo
scrutinio
del
1°
marzo
si
potranno
conoscere
i
risultati
definitivi
.
Appare
però
chiaro
fin
d
'
ora
che
all
'
accanita
propaganda
della
concentrazione
delle
sinistre
,
la
quale
ha
trovato
alleati
insperati
,
il
blocco
antirivoluzionario
oppone
una
forza
altrettanto
compatta
e
decisa
.
Le
elezioni
del
1933
diedero
ai
partiti
di
destra
e
del
centro
quasi
5
milioni
di
voti
contro
circa
3
milioni
ottenuti
dalle
sinistre
.
Malgrado
che
le
attuali
elezioni
siano
state
indette
da
un
governo
avverso
alle
rivendicazioni
delle
destre
,
e
che
nella
stessa
determinazione
della
data
delle
elezioni
si
sia
cercato
il
momento
meno
favorevole
al
blocco
antirivoluzionario
,
i
successi
delle
riunioni
elettorali
dei
partiti
antisocialisti
fa
ritenere
tanto
probabile
quanto
duro
il
loro
successo
.
Si
tratta
,
come
dice
il
cardinale
primate
,
di
una
«
svolta
imprevista
»
nella
storia
della
politica
spagnuola
,
e
tutte
le
forze
della
resistenza
antirivoluzionaria
devono
considerarsi
mobilitate
,
al
di
sopra
delle
particolari
divisioni
su
problemi
contingenti
.
E
sembra
ben
certo
fin
da
questa
vigilia
,
che
un
successo
delle
destre
,
nelle
presenti
contingenze
,
avrà
delle
conseguenze
radicali
sugli
immediati
sviluppi
della
politica
spagnola
,
ed
i
discorsi
elettorali
sono
tutti
ispirati
da
questa
volontà
decisa
di
uscire
una
volta
per
sempre
da
un
troppo
lungo
e
penoso
disagio
.
Quanti
seguono
con
simpatia
i
duri
sforzi
del
popolo
spagnolo
nella
sua
lotta
contro
i
nemici
della
fede
,
che
sono
pure
i
nemici
del
benessere
sociale
,
non
possono
che
augurare
alla
Spagna
cattolica
,
gentile
,
operosa
di
ritrovare
la
via
della
salute
e
della
pace
.