Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> anno_i:[1910 TO 1940}
StampaQuotidiana ,
I precipitosi avvenimenti austriaci richiedono un ' ordinata e chiarificatrice esposizione dei fatti mediati ed immediati che hanno portato l ' Europa di fronte all ' improvvisa situazione odierna . In questi ultimi anni la situazione interna della Repubblica austriaca presentava un ' incognita nelle forze di parte più efficienti e quindi sulle sue sorti specialmente in rapporto alle aspirazioni germaniche nazistiche : un sol popolo e un solo Reich . Se il pubblico potere aveva potuto fronteggiare le correnti socialiste e comuniste , quelle naziste non erano mai state nettamente dominate sempre per rispetto al potente vicino che non aveva lasciato occasione per dichiarare che dalle condizioni che sarebbero state create ai suoi amici austriaci , dipendevano i buoni rapporti con la Germania e la sua condotta verso il secondo piccolo Stato tedesco . Lo stesso assassinio di Dollfuss se aveva potuto imprimere una maggiore energia ai tutori dell ' indipendenza austriaca , non aveva però , per l ' intervento diplomatico del Reich , posto l ' Austria su un definitivo e pacifico terreno a questo riguardo . Mentre in Europa la causa austriaca , che in quell ' ora tragica sembrava essere tornata al primo piano delle intangibili situazioni territoriali create dalla guerra , rientrava nelle incertezze e nelle alternative delle varie gare e combinazioni politiche , si accreditava sempre più all ' estero l ' idea che le forze preponderanti nella Repubblica fossero naziste e soprattutto fra i giovani . Il cancellierato del dr . Schuschnigg si volse ad una progressiva normalizzazione delle condizioni interne , riunendo nel governo tutto il controllo della vita pubblica e , quali si fossero le reali proporzioni delle correnti politiche , cercando di convogliarle mediante un Fronte patriottico che doveva associare coloro , che , quale ne fosse il particolare pensiero , erano tuttavia per la Patria indipendente e cristiana . Indubbiamente questo pur faticoso sforzo dovette riuscir proficuo , se la Germania si decise all ' incontro di Berchtesgaden , soccorrendo il nazismo austriaco , incapace di ostacolare l ' opera unificatrice del cancelliere . Nel colloquio , è noto , si chiese in modo che il rappresentante del piccolo Stato non poté rifiutare che i nazisti fossero ammessi nel Fronte patriottico e nel governo , e libera fosse la loro propaganda , sebbene non come azione di partito . L ' influenza che essi avrebbero d ' ora in poi potuto spiegare e conquistare inserendosi nel Fronte patriottico , non rendeva questa azione più necessaria . In questi termini si segnò la « pace tedesca » che Hitler al Reichstag e Schuschnigg a Vienna illustrarono , con una certa uniformità di linguaggio , pur lasciando trasparire in quello del cancelliere austriaco la persuasione che l ' esperimento , cui aveva dovuto accedere , poteva essere ancora fecondo di risultati positivi per l ' indipendenza dell ' Austria ; soprattutto per la indubbia reazione suscitata all ' interno e all ' estero . All ' interno anzi , si manifestò la netta preponderanza del Fronte patriottico . Di qui , subito , un atteggiamento di reazione dei nazisti o per una più larga interpretazione sulle attività loro concesse , o addirittura contro la « pace tedesca » basata sullo statu quo della preponderanza dell ' autorità e delle forze governative . Il discorso del nuovo ministro dell ' Interno Seyss Inquart a Linz si può dire l ' indice più significativo di codesto stato di animo , mentre quello del ministro Zernatto , segretario del Fronte patriottico , alla radio di Vienna , rappresentò il pensiero del cancelliere secondo le intese conchiuse . La « pace tedesca » era già ai due fronti , l ' uno contro l ' altro armati . Ad affrontare con sicura coscienza e in piena responsabilità il compito che così si delineava , cioè l ' attuazione dei patti di Berchtesgaden nella premessa inviolabile dell ' indipendenza austriaca , decise il cancelliere al plebiscito . Le forze naziste si schierarono immediatamente alla opposizione , affermando la sorpresa della deliberazione e la sua illegalità . Ma mentre il loro centro di Graz inviava in questo senso una protesta al presidente della Repubblica , per ottenere almeno un rinvio , le dimostrazioni per le vie di Graz , di Vienna , di Linz si svolgevano al grido di : viva Hitler , un sol popolo , un solo Reich . Evidente segno che la « pace tedesca » non era stata accettata sulla base e con il fine dell ' indipendenza austriaca ; che comunque vi si era scorto solo il cavallo di Troia , per portare entro la riproclamata indipendenza dell ' Austria l ' unione con la Germania il solo führer e il solo Reich d ' un solo popolo ; che infine queste intenzioni e tendenze potevan essere frustrate dal plebiscito impostato sull ' Austria libera e tedesca , indipendente e sociale , cristiana e unita . In verità il plebiscito non era cosa nuova . Per suo conto nel discorso di Innsbruck il dr . Schuschnigg , in cui l ' annunciava , aveva ricordato come da anni lo si chiedesse . D ' altra parte le correnti naziste l ' avevano sempre preconizzato così che l ' Europa prevedeva il « mezzo legale » con cui si sarebbe arrivato all ' Anschluss ; e l ' avrebbero reclamato improrogabilmente quando fossero giunte alla possibilità o alla persuasione di averlo favorevole . Per ciò che riguarda la illegalità bisogna precisare che , in questo caso , il significato della parola « plebiscito » era letterale , in quanto era un appello al popolo ma non nel senso giuridico e politico , assegnatogli dalle tradizioni e dalle Costituzioni . Qui si trattava di una consultazione popolare che il cancelliere del governo austriaco intendeva di fare per ragioni non differenti dalle ragioni di un qualsiasi capo di governo , che voglia consultare il Parlamento . Ogni qualvolta un voto di fiducia può confortare il suo atteggiamento e i suoi intendimenti o comunque indicargli la via da seguire , la consultazione dei rappresentanti del popolo rientra neI campo di una normale prudenza , utile alle stesse opposizioni , e di un riconosciuto diritto . Il cancelliere in Austria non faceva altrimenti di fronte al popolo , in un ' ora decisiva , in cui non solo per la sua condotta , ma per i termini stessi della pace stabilita , credette necessario che nessun dubbio indebolisse o rendesse incerto il lavoro che la doveva attuare . Gli avvenimenti che susseguirono , sono così recenti che è superfluo riassumerli . Bisognava però illuminarli nelle loro premesse .