StampaQuotidiana ,
A
quanto
pare
io
ho
interpretato
male
il
pensiero
dell
'
on
.
Giolitti
.
Ho
avuto
torto
di
adoperare
le
regole
della
critica
storica
,
mentre
la
critica
dei
partigiani
è
tutt
'
altra
.
L
'
on
.
Giolitti
diceva
:
Io
sono
d
'
avviso
che
è
bene
che
vi
siano
delle
grandi
forze
finanziarie
.
Il
governo
italiano
ha
sempre
seguito
la
via
di
cercar
modo
di
aiutare
le
grandi
industrie
ed
i
grandi
istituti
di
credito
.
Primo
punto
.
Se
questo
discorso
si
leggesse
in
un
documento
storico
dei
secoli
passati
,
si
concluderebbe
legittimamente
che
l
'
oratore
desiderava
,
divisava
di
aiutare
le
grandi
industrie
ed
i
grandi
istituti
di
credito
,
e
che
molto
probabilmente
tale
aiuto
doveva
essere
finanziario
.
Aggiungeva
l
'
on
.
Giolitti
:
Vado
più
in
là
.
Riconosco
che
in
alcuni
casi
i
sindacati
possono
essere
utili
,
quando
occorrono
per
diminuire
la
soverchia
concorrenza
.
Secondo
punto
.
Sempre
se
si
trattasse
di
un
documento
storico
,
si
concluderebbe
che
oltre
alle
grandi
industrie
ed
ai
grandi
istituti
di
credito
,
l
'
oratore
estende
la
sua
benevolenza
e
quindi
l
'
aiuto
ai
sindacati
,
o
trusts
.
È
vero
che
c
'
è
la
restrizione
della
concorrenza
che
deve
essere
soverchia
.
Si
domanda
se
ci
furono
mai
sindacati
o
trusts
che
non
trovarono
soverchia
la
concorrenza
.
Io
non
ne
conosco
.
Chi
vuole
conoscere
la
soverchia
concorrenza
alla
quale
riparano
i
trusts
italiani
,
legga
gli
articoli
di
Edoardo
Giretti
.
Sono
ricchi
di
fatti
;
mi
dispiace
di
non
li
potere
qui
riprodurre
,
ma
...
fanno
un
volume
!
L
'
on
.
Giolitti
discorre
di
enti
finanziari
,
tra
i
quali
c
'
è
evidentemente
il
monopolio
delle
assicurazioni
(
sbaglio
anche
in
ciò
?
)
e
dice
:
La
forza
finanziaria
dello
Stato
,
che
si
verrebbe
creando
con
questi
enti
che
concentrano
in
sua
mano
dei
grandissimi
capitali
,
è
elemento
di
solidità
per
le
industrie
e
i
commerci
,
perché
uno
Stato
debole
non
può
nei
momenti
più
difficili
,
trovar
modo
di
evitare
le
grandi
crisi
.
Terzo
punto
.
Supposto
ancora
che
si
discorresse
solo
di
storia
,
si
concluderebbe
che
il
Giolitti
vuole
adoperare
direttamente
,
od
indirettamente
,
quei
grandissimi
capitali
per
dare
solidità
per
le
industrie
,
e
per
evitare
le
grandi
crisi
.
È
pure
evidente
che
se
non
li
adoperasse
né
direttamente
né
indirettamente
,
non
potrebbe
raggiungere
né
questi
né
altri
scopi
;
sarebbe
come
se
quei
capitali
non
esistessero
.
Il
modo
preciso
,
con
ogni
particolare
,
come
saranno
adoperati
,
non
lo
so
,
come
forse
non
lo
sa
neppure
il
Giolitti
.
È
naturale
che
le
riserve
matematiche
non
saranno
direttamente
adoperate
per
sovvenire
industrie
,
trusts
,
banche
.
Ma
poniamo
,
come
semplice
ipotesi
,
che
si
adoperino
per
alleviare
il
grave
pondo
di
certi
titoli
di
Stato
,
che
hanno
certe
banche
;
queste
,
in
compenso
,
potranno
aiutare
industrie
e
trusts
,
e
sarà
un
modo
indiretto
di
sovvenire
queste
industrie
e
questi
trusts
.
Aggiungendo
le
sovvenzioni
agli
enti
locali
,
sulle
quali
non
credo
che
ci
sia
quistione
,
tutto
ciò
mi
pare
che
si
possa
compendiare
,
scrivendo
,
come
ho
fatto
,
che
,
secondo
l
'
on
.
Giolitti
,
il
Monopolio
aveva
per
scopo
di
rafforzare
finanziariamente
lo
Stato
,
perché
potesse
sovvenire
enti
locali
,
aiutare
intraprese
,
sussidiare
sindacati
.
L
'
on
.
Giolitti
non
la
pensa
in
questo
modo
?
Vuol
dire
che
non
si
è
espresso
tanto
bene
.
A
che
pro
discorrere
di
aiuti
alle
grandi
industrie
ed
ai
grandi
istituti
di
credito
,
se
non
ne
voleva
dare
?
Perché
nominò
i
sindacati
e
le
crisi
?
Così
,
per
discorrerne
in
modo
accademico
?
Ma
infine
,
è
inutile
contendere
sul
pensiero
di
un
uomo
vivo
e
fresco
;
egli
solo
ha
diritto
di
manifestarlo
.
Tolgo
la
confessione
dell
'
on
.
Giolitti
dal
numero
delle
prove
della
mia
teoria
;
ammetto
che
,
se
pure
ha
discorso
un
poco
diversamente
,
in
sostanza
non
vuole
aiutare
né
grandi
industrie
,
né
grandi
istituti
di
credito
,
né
sindacati
,
e
che
non
vuole
menomamente
adoperare
i
denari
dello
Stato
per
evitare
le
grandi
crisi
.
Tra
parentesi
farà
benissimo
,
perché
oramai
è
riconosciuto
che
è
col
volere
evitare
le
crisi
che
si
fanno
più
acute
.
Se
in
un
discorso
parlamentare
sul
monopolio
delle
assicurazioni
,
l
'
on
.
Giolitti
ha
rammentato
gli
aiuti
alle
industrie
,
ai
sindacati
,
alle
banche
,
è
stato
tanto
per
dire
,
ma
nella
mente
sua
,
nulla
ha
che
fare
,
con
tutte
queste
cose
,
il
monopolio
.
Siamo
dunque
intesi
,
non
se
ne
parli
più
.
Tolte
le
confessioni
giolittiane
,
rimangono
i
fatti
.
Non
avendo
a
mia
disposizione
nessuna
sonnambula
extra
lucida
,
ignoro
quelli
dell
'
avvenire
...
ma
conosco
quelli
del
passato
.
Lasciamo
stare
le
Casse
postali
di
risparmio
amministrate
dallo
Stato
;
prima
perché
non
è
un
monopolio
;
secondo
perché
ci
sarebbe
da
scrivere
lungamente
per
indagare
se
hanno
torto
,
o
ragione
,
coloro
che
dicono
che
sarebbe
meglio
per
il
paese
,
specialmente
per
le
province
meridionali
,
che
i
risparmi
rimanessero
ad
aiutare
l
'
agricoltura
,
l
'
industria
ed
il
commercio
locale
,
invece
di
essere
asportati
dal
governo
;
e
non
mancano
altre
considerazioni
pei
casi
di
grandi
crisi
,
di
guerra
,
o
simili
.
Non
si
può
discorrere
di
tutto
in
una
volta
;
rimaniamo
nei
termini
del
nostro
problema
.
L
'
on
.
Giolitti
ha
detto
:
Lo
Stato
anche
in
materia
economica
deve
dirigere
,
ma
non
essere
diretto
.
Chi
vuole
conoscere
come
lo
Stato
dirigesse
i
grandi
istituti
di
credito
,
legga
i
volumi
dell
'
inchiesta
sulle
Banche
.
Ci
sono
molte
cose
belle
,
anzi
bellissime
.
Forse
si
dirà
che
è
un
passato
molto
remoto
.
Bene
;
si
leggano
gli
articoli
scritti
da
Alberto
Caroncini
sul
«
Resto
del
Carlino
»
,
e
si
vedrà
che
probabilmente
il
presente
non
è
poi
tanto
diverso
dal
passato
.
Vi
si
vedrà
pure
come
l
'
ultima
crisi
,
appunto
perché
il
governo
volle
impedirne
gli
effetti
,
è
diventata
più
dannosa
,
ed
ha
lasciato
in
Italia
uno
strascico
;
mentre
è
interamente
risanata
nei
paesi
ove
simile
errore
non
fu
fatto
.
Non
posso
riprodurre
qui
questi
articoli
,
per
lo
stesso
motivo
che
non
posso
riprodurre
gli
articoli
del
Giretti
,
né
l
'
inchiesta
sulle
banche
,
né
i
documenti
parlamentari
sui
molti
favori
protettivi
di
cui
godono
coloro
che
poi
approvano
il
monopolio
,
né
i
documenti
sulla
Cassa
di
previdenza
di
Torino
,
che
aspetta
di
essere
salvata
dal
monopolio
,
né
quegli
altri
sulle
convenzioni
marittime
proposte
dall
'
on
.
Giolitti
,
né
le
previsioni
che
si
fanno
sugli
aiuti
che
,
ai
sindacati
,
potranno
dare
gli
istituti
di
credito
,
quando
siano
aiutati
da
un
forte
stato
finanziario
,
né
tanti
altri
documenti
che
infine
narrano
tutta
la
vita
finanziaria
dell
'
Italia
in
questi
ultimi
tempi
,
e
che
dimostrano
chiaramente
come
lo
Stato
aiuti
una
certa
classe
di
cittadini
,
i
quali
a
lor
volta
,
aiutano
lo
Stato
a
procacciarsi
i
mezzi
finanziari
che
sono
necessari
per
concedere
tale
aiuto
.
Chi
vuole
bene
conoscere
i
fatti
,
purtroppo
deve
leggere
tutto
ciò
;
perché
sinora
non
si
é
trovato
il
modo
di
sapere
senza
imparare
.
Ma
del
sapere
si
può
fare
a
meno
,
anzi
,
a
dirla
qui
fra
noi
,
un
politicante
fa
tanto
migliore
riuscita
,
quanto
meno
sa
;
perché
se
sapesse
,
potrebbe
avere
dubbi
;
ed
a
lui
verrebbe
meno
la
forza
che
dà
una
cieca
fede
.