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MARINETTI E IL FASCISMO ( VOLT , 1924 )
StampaQuotidiana ,
Le onoranze che un apposito comitato intende tributare a Marinetti quale " animatore di italianità " sono ben meritate . Creando il futurismo politico , egli fu senza dubbio uno dei precursori del Fascismo . Anzi , in un primo tempo , fascismo e futurismo politico furono una cosa sola . Furono quelli i tempi eroici della rivoluzione ... Un mese e mezzo prima dell ' armistizio , e cioè il 20 settembre 1918 , Marinetti fondava " Roma futurista " che , fatte le debite proporzioni , adempi nella capitale un compito analogo a quello del " Popolo d 'Italia." Mentre l ' Idea Nazionale " raccoglieva attorno a sé le vecchie e provate , ma un po ' ' tarde , falangi del nazionalismo , custodendo gelosamente il fuoco sacro di una dottrina , che poi doveva passare nelle mani del fascismo , i futuristi costituirono il primo nucleo intellettuale dei fasci di combattimento . Così che , senza alcuna iattanza , Mario Carli poté affermare che " Mussolini e Marinetti , coi futuristi , gli arditi e i primi fascisti , nella gloriosa via Paolo da Cannobio a Milano ; ed io coi futuristi e gli arditi a Roma : ecco i soli che in quel tempo combatterono per la salute d 'Italia." I Fasci furono fondati a Milano il 23 marzo 1919 . Il 15 aprile , con la battaglia di via Mercanti , si iniziava la guerra civile . L'11 luglio Marinetti pronunziava la sua famosa invettiva a Montecitorio , su cui poco dopo l ' eroico aviatore Keller lasciava cadere dall ' alto dei cieli un simbolico orinale . Dopo aver partecipato al primo congresso fascista di Firenze , il capo del futurismo poneva , accanto al Duce del fascismo , la sua candidatura alle infauste elezioni di novembre . Fu un vero colpo d ' ala da parte di Mussolini quello di sfidare l ' insuccesso certo e lo scherno dei benpensanti , associandosi come compagno di lista non già una qualche veneranda barba dell ' olimpo accademico , ma un poeta futurista . Quello che importava allora non era di entrare a Montecitorio . Ivi la sua voce sarebbe rimasta vox clamantis in deserto . Lo scopo di Mussolini era di agganciare alla sua locomotiva la gioventù italiana . Alle valorose ma esigue schiere dei socialisti nazionali occorreva associare la gioventù universitaria , di cui gli studenti futuristi erano l ' avanguardia ; il grosso , sì come suole , sarebbe venuto dietro . Questo scopo fu raggiunto in pieno . Nessun fascista entrò a Montecitorio , ma tutta la gioventù italiana , armata , costituì la invincibile falange dello squadrismo . L ' azione fascista e l ' azione politica del futurismo appaiono così compenetrate e fuse , da non potersi separare l ' una dall ' altra . Può dirsi altrettanto delle sue ideologie . Non conviene dimenticare che , al congresso di Milano del 1920 , Marinetti ed alcuni altri futuristi uscirono dai ranghi del partito . In fondo , il poeta sentiva che la sua missione , come uomo politico , era finita . L ' animatore doveva oramai cedere il posto al realizzatore . Non altrimenti si spiega il silenzio politico di D ' Annunzio . Non si tratta dunque certo di una diserzione ! Ma il pretesto per ritirarsi fu di natura ideologica . Marinetti non ammetteva la fatale evoluzione del fascismo verso destra . Il futurismo politico restava così al primo stadio dell ' evoluzione fascista . Tale infatti ci appare a traverso i due volumi del Poeta : Democrazia futurista ( Ed . Facchi , Milano ) e l ' altro più recente : Futurismo e Fascismo ( Campitelli , Foligno ) . Ma il fascismo si è ormai liberato dai residui romantici , anarchici e anticlericali che ancora fermentano nel movimento marinettiano . Questo è rimasto allo stato di meteora incandescente e rifiuta di solidificarsi . Marinetti è l ' uomo che semina , ma non raccoglie . Genio vulcanico , creatore , ma non costruttore , né architetto ...
StampaQuotidiana ,
Con questo titolo il " Corriere Italiano " pubblica la seguente nota : L ' on . Matteotti , non contento di esercitare nell ' aula della Camera dei Deputati la sua dialettica irritante , alimentato da una inarrivabile acidità di spirito , si diletta a sparlare dell ' Italia e del Fascismo all ' Estero . Per un deputato riformista che non si perita di riconoscere - bontà sua ! - la realtà della nazione , il diramare per esempio in Inghilterra ( nella rivista " The Statist " ) pensierini di questo genere è una cosa che consola . Un pezzetto a titolo di saggio : Tre quarti d ' Italia sono poveri ed hanno bisogno di lavoro e di capitale per occupare la popolazione in continuo aumento . Col tenere compressa la popolazione , il Fascismo può far credere agli osservatori stranieri che in Italia regna la pace e la tranquillità , ma esso non ha risolto alcuno dei problemi vitali della vita economica e sociale italiana . Il presente ritorno ad uno stato di violenza e di irrequietezza spirituale , eredità della passata dominazione di governi stranieri , impedirà certamente il raggiungimento di quel completo sviluppo che le energie della razza potrebbero altrimenti realizzare . E poi andate a dire che gli unitari non riconoscono la " realtà concreta " della Patria che sono l ' antifascismo e l ' antinazione . Alla grazia ! come dicono in Toscana .
StampaQuotidiana ,
Commenti dei giornali Le dimissioni dell ' on . Finzi e del commendator Cesare Rossi sono oggetto di commenti da parte dei giornali della capitale . L " ' Osservatore Romano " esorta a non prestare troppa facile fede a questo fenomeno del resto naturale nella generale concitazione ed aggiunge che la verità è in marcia ed è ormai , per tutto lo stato d ' animo creatosi intorno al misfatto e per il severo procedere delle autorità , assolutamente infrenabile . L ' opera della magistratura è già successa a quella del potere esecutivo . Non resta pertanto , nell ' interesse della giustizia e per il buon vivere , che attendere fiduciosamente . L ' editoriale del " Corriere d ' Italia " segnala l ' importanza che ebbero le parole dell ' on . Delcroix quando disse come l ' orrenda violenza compiuta su di un deputato dell ' opposizione apparisse un nefando tentativo di render vani i propositi di concordia , e di pacificazione espressi nel discorso della Corona e affermati nel discorso dell ' on . Mussolini . Lo stesso on . Mussolini ricordò come con quel suo discorso egli avesse voluto superare le pressioni dell ' assemblea parlamentare e pronunziare una parola in base alla quale " una specie di ‘ détente ’ si era determinata nell ' assemblea e nel paese una situazione di concordia e di pacificazione . " " Io potevo dire - ha soggiunto l ' on . Mussolini - di essere giunto quasi al termine della mia fatica verso la ricostruzione morale ed ecco che quest ' opera minaccia di essere vana ... " L ' accorata sincerità di queste parole , dice l ' articolo del " Corriere d ' Italia " è indiscutibile . La dirittura dei propositi dell ' on . Mussolini è stata ed è evidente . La sua ferma volontà di determinare una nuova situazione di pace interna sopprimendo il triste fenomeno della violenza e nonostante che alcune manifestazioni delle sue parole abbiano potuto essere in passato male interpretate , è innegabile . " E veramente notevole - continua il giornale - è il fatto che tutta la maggioranza della Camera abbia fatto eco con slancio di convinzione alla solenne affermazione del grande mutilato di guerra e del Capo del Governo . L ' on . Mussolini insomma è in tale posizione da avere la fiducia dell ' opinione pubblica e a lui guardano tutti gli italiani convinti che egli possa trarre il paese sulle vie di una ristabilita concordia feconda di bene e convinti anche dall ' altra parte che all ' infuori di questa speranza e di questa fiducia altro non si veda oggi se non un vuoto tremendo , se non l ' angosciosa prospettiva di un ' insanabile discordia civile . Ma l ' on . Mussolini deve agire con quel massimo di risolutezza di cui egli è senza dubbio capace . " E dopo aver osservato che elementi pessimi del Fascismo hanno con i loro atti criminosi offerto occasione all ' opposizione e accennato alle voci di scandali che circolano nella sovreccitata opinione pubblica dichiarando di attendere dall ' on . Mussolini un ' azione radicalmente epuratrice , conclude : " Dai banchi della maggioranza e dal banco del Governo furono dette ieri alla Camera parole che spargono sull ' angoscia dell ' ora il balsamo della speranza e della fiducia che quelle parole non siano state dette al vento . Questo è ciò che attendono oggi tutti coloro i quali da ogni parte e prima che ad ogni altra cosa guardano al bene della Patria . " A un di presso ha avuto stamane la stessa intonazione il " Messaggero , " prima ancora che fossero note le dimissioni dell ' on . Finzi . Il " Messaggero " esprime infatti piena fiducia che il Presidente saprà vibrare la scure invocata dall ' on . Delcroix . Però si rileva che il " Messaggero " insisteva particolarmente sulla responsabilità del direttore del giornale concorrente . Noi apprezziamo in altissimo grado il gesto veramente nobile compiuto dall ' on . Finzi e dal comm . Cesare Rossi offrendo le loro dimissioni dalle cariche che occupavano e mettendosi a disposizione del Capo del Governo e dell ' opinione pubblica che vede in Benito Mussolini l ' interprete sicuro e infallibile della volontà del paese . Ora ogni polemica deve essere infrenata , ogni discussione eccessiva deve essere troncata . Parliamo sovrattutto alla stampa e per la stampa ; il Paese non vuoi essere gettato a nessun costo in una crisi di nervosismo e di disorientamento . Ora la Giustizia farà tutto ed intero il suo dovere e nessuno potrà esercitare pressioni di alcun genere in nessun senso per lo svolgimento del mandato sovrano dei giudici . Ogni nevrastenia scandalistica deve cessare . Ma dopo il sacrificio spontaneamente compiuto per dare soddisfazione all ' opinione pubblica da parte di Aldo Finzi e di Cesare Rossi , dopo questo gesto di grande nobiltà e di grande generosità tutti i mormoratori dei giorni e dei mesi passati hanno il sacrosanto dovere di dire alla Giustizia quello che sanno , altrimenti noi avremo il sacrosanto diritto di additarli al disprezzo del Paese , trattandoli come volgari calunniatori . Luce ci voleva e luce sarà fatta , piena ed assoluta . Per quanto riguarda la compagine del Governo essa è saldissima . Se vi sono fra gli oppositori di quelli che si illudono di giungere attraverso i dolorosi avvenimenti di questi giorni ad una crisi di Governo fascista , ad una crisi del regime fascista , questi devono immediatamente disilludersi . Il Governo rimane inflessibile al suo posto .
ProsaGiuridica ,
Vittorio Emanuele III per Grazia di Dio e per la Volontà della Nazione Re d ' Italia e di Albania Imperatore d ' Etiopia Il Senato e la Camera dei Fasci e delle Corporazioni , a mezzo delle loro Commissioni legislative , hanno approvato ; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue : Art . 1 . È nulla la condizione che subordina il conseguimento di un ' eredità o di un legato alla appartenenza del beneficato alla religione israelitica o che priva questi dell ' eredità o del legato nel caso di abbandono della religione medesima . Questa disposizione non si applica ai nati da genitori appartenenti entrambi alla razza ebraica . La predetta nullità ha effetto anche nei riguardi delle successioni aperte prima dell ' entrata in vigore della presente legge e per le quali non sia ancora intervenuta convenzione o sentenza definitiva in ordine alla decadenza dell ' erede o del legatario . Art . 2 . I cittadini appartenenti alla razza ebraica non discriminati ai termini dell ' art . 14 del R . decreto - legge 17 novembre 1938-XVII , n . 1728 , convertito nella legge 5 gennaio 1939-XVII , n . 274 , che avessero mutato il proprio cognome in altro che non riveli l ' origine ebraica , debbono riprendere l ' originario cognome ebraico . Tali cambiamenti possono essere disposti anche d ' ufficio . Art . 3 . I cittadini italiani nati da padre ebreo e da madre non appartenente alla razza ebraica , che ai termini dell ' art . 8 , ultimo comma , del R . decreto - legge 17 novembre 1938-XVII , n . 1728 , non sono considerati di razza ebraica , possono ottenere di sostituire , al loro cognome , quello originario della madre . Art . 4 . I cittadini italiani non appartenenti alla razza ebraica , che abbiano cognomi notoriamente diffusi tra gli appartenenti a detta razza , possono ottenere il cambiamento del loro cognome . Art . 5 . I cambiamenti di cognome , previsti dagli articoli 2 , 3 , e 4 , sono disposti dal Ministro per l ' interno , di concerto con quello per la grazia e la giustizia , prescindendo dalla procedura stabilita dal R . decreto 15 novembre 1865 , n . 2602 , sull ' ordinamento dello stato civile e con esenzione , in ogni caso , dalla tassa di concessione governativa . I provvedimenti adottati nei casi di cui agli articoli 2 , 3 e 4 sono pubblicati per estratto nella Gazzetta Ufficiale del Regno e nel Foglio annunzi della provincia di residenza del richiedente ; contro di essi è ammessa opposizione , da chiunque vi abbia interesse , nel termine di trenta giorni dalla data dell ' ultima pubblicazione . Sull ' opposizione decide il Ministro per l ' interno , di concerto con il Ministro per la grazia e la giustizia , con provvedimento insindacabile . Se non è stata proposta opposizione nel termine anzidetto , ovvero se l ' opposizione è stata respinta , il provvedimento è annotato nei registri dello stato civile e della popolazione . Art . 6 . La presente legge entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno . Ordiniamo che la presente , munita del sigillo dello Stato , sia inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d ' Italia , mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato . Dato a San Rossore , addì 13 luglio 1939-XVII Vittorio Emanuele Mussolini , Solmi , Di Revel Visto il Guardasigilli : Grandi
StampaQuotidiana ,
Parigi , 21 notte ... Mentre i gruppi politici delle sinistre socialiste respingono - sia pure con una motivazione che non può piacerci - l ' invito comunista di partecipare ad una manifestazione antifascista indetta per domani , dinanzi al contegno del " Quotidien " noi abbiamo l ' impressione che i socialisti riformisti francesi respingano da una parte una forma più o meno utile e clamorosa , cerchino dall ' altra di contribuire a prepararla e di associarvisi senza averne l ' aria e senza mandare al comizio nessun loro oratore ufficiale . Preferiamo , allora , a questa mezza opposizione , il contegno del " Temps , " che questa sera pubblica un faticoso articolo di Herbette , in cui si ha la pretesa di dire l ' ultima parola sul Fascismo e sui destini dell ' Italia . Il " Temps , " almeno , non fa rivelazioni sensazionali , perché i suoi lettori non gli crederebbero ; ma cerca , anzi , con ragionamenti e utilizzando il materiale servitogli con tanta generosità dai giornali in questi ultimi giorni , di dar fondo al problema politico e morale italiano , per giungere , come un Guglielmo Ferrero , alle conclusioni di quelle forme congenite di pessimismo , le quali danno piuttosto la misura d ' un carattere denso di ombre , che non l ' impressione d ' un ammonimento ... Parlando di Marinelli , cassiere del partito , di Rossi e degli altri implicati nella trista vicenda , ha l ' aria di credere che costoro fossero nel Partito fascista quello che sono il cuore , il cervello e i polmoni nell ' organismo umano . Si comprende , quindi , che prospetti gli avvenimenti italiani come una vera e propria crisi del Fascismo e che perciò possa spingersi a pensare che i principi democratici , affermatisi in Francia nel 1789 , in Inghilterra nel 1688 , in America nel 1776 , in Belgio nel 1830 e in Germania nel 1848 , abbiano una ragione anche in Italia . In Italia non il Fascismo è in crisi , ma una parte di quel Fascismo d ' azione che fu necessario e benemerito nella prima ora e che - come avviene in tutti i movimenti rivoluzionari - cerca ora il suo assestamento .
GOVERNO E OPPOSIZIONE ( POLVERELLI GAETANO , 1924 )
StampaQuotidiana ,
Roma , 30 notte I ritocchi nella compagine ministeriale non alterano la fisionomia del Governo fascista . La situazione rimane , come prima , imperniata sul nome di Mussolini e sui quadri del Fascismo . Su undici dicasteri , sei sono affidati a fascisti , due a personalità militari , tre ad elementi presi dalla destra liberale e dalle forze cattoliche nazionali , che hanno fiancheggiato lealmente l ' opera del Fascismo . L ' ammiraglio Thaon di Revel resta al suo posto di alta responsabilità e di fiducia . Egli è la personalità di maggior rilievo nella nostra Marina , che ha il merito di avere compreso in tempo nel corso stesso della guerra il tramonto delle grandi coreografie e l ' importanza dei mezzi tecnici minori , con cui furono compiute le più brillanti imprese di siluramento . Il gen . Di Giorgio , che segui sui campi di battaglia tutta la nuova storia militare d ' Italia , dall ' Abissinia alla Libia , al Piave , è un uomo di energia inflessibile , di superiore intelligenza e di grande equilibrio . Queste due personalità , che sono al di sopra dei partiti , restano al Governo per dirigere degnamente , insieme al generale comandante l ' Aeronautica , l ' opera di riordinamento delle forze di terra , del mare e dell ' aria , disorganizzate e avvilite da coloro che , oggi , sono all ' opposizione . La destra liberale , che difese sempre a viso aperto la causa della Nazione contro gli uomini del sovversivismo e della disgregazione , ha il suo riconoscimento nella persona dell ' on . Sarrocchi , uomo di alta dirittura politica e morale . E un riconoscimento viene dato anche alle forze cattoliche - nazionali , perché , per buona fortuna , la fazione don sturziana non rappresenta in Italia che una deviazione socialistoide di punta . Nei prossimi giorni avverrà la designazione dei sottosegretari che , per gran parte , saranno uomini nuovi , scelti nei quadri del Fascismo . La selezione di questi elementi avrà lo scopo di preparare nell ' addestramento tecnico e nella responsabilità di Governo la nuova classe dirigente , secondo il pensiero ripetutamente espresso dal Presidente . In definitiva , il Governo , sotto la direzione di Mussolini , resta affidato alle forze del Fascismo , col fiancheggiamento di elementi nazionali sicuri e provati . Dall ' altra parte del fosso : nel campo dell ' opposizione , sono gli uomini del rinunziatarismo , della disgregazione interna , della decadenza demagogica , del sovvertimento sociale . Da dieci anni si combatte in Italia una lotta asperrima perché la Nazione sia ordinata e solida all ' interno , rispettata e temuta all ' estero . Questa lotta , condotta da varie forze nazionali e guidata da Mussolini , è stata diretta senza tregua contro il sovversivismo e contro la demagogia . Gli uomini che parteggiano per l ' Austria , e che incitavano i soldati a disertare , sono all ' opposizione . Coloro che inscenavano gli scioperi mentre l ' Italia era impegnata nelle trattative di pace , sono all ' opposizione . Quelli che prepararono la rivolta d ' Ancona per imporre lo sgombero di Valona , sono all ' opposizione . I signori che rinnegarono la Dalmazia italiana , sono all ' opposizione . E tra gli oppositori , sono anche quelli che , console Nitti , avrebbero voluto abolire il Senato e proclamare la repubblica di Modigliani . Tutti coloro che hanno sempre parteggiato contro l ' Italia e che si unirono spiritualmente e politicamente agli arabi , ai turchi , ai greci , ai croati , agli albanesi , sono all ' opposizione . Una tale opposizione , che ammette nel suo seno gli " osservatori " comunisti , i quali hanno ordine da Mosca di preparare le squadre rosse armate , e che non ha ripugnanza di unirsi ai massimalisti , anche quando essi in perfetta franchezza di sovversivi dichiarano di voler trarre profitto dalla scissione verificatasi nella borghesia italiana , una tale opposizione non può parlare in nome della Nazione , dell ' onore d ' Italia , della Costituzione e della pace . Si comprende perfettamente come taluni oppositori vogliano ripetere lo " sciopero legalitario " rifiutandosi di recarsi al Quirinale . E sono nella vecchia ininterrotta linea , questi signori oppositori , che ancora una volta si uniscono alla campagna di diffamazione internazionale contro l ' Italia . E ’ la loro tradizione ed è la loro condanna .
IL NECROFORO PAZZO ( - , 1924 )
StampaQuotidiana ,
L ' Avanti ! si è assunto ancora una volta il volontario ufficio di necroforo del Fascismo e di Mussolini , dimenticando che effettivamente questa parte non gli è riescita bene se non nei riguardi del partito socialista . Il giornale avversario chiede la testa di Mussolini , vuole lo scioglimento della Camera , della Milizia , del Partito e chi più ne ha più ne metta . La nostra risposta è stata ed è molto semplice . Muovetevi , signori socialisti ! Se pretendete tante cose , abbiate almeno il coraggio di agire , di fare qualche cosa perché il vostro nobile programma sia coronato dal successo . Parlate con l ' accento dei capitani che hanno alle spalle agguerrite schiere , ma alla fine non fate che abbaiare come i cani delle chiare notti lunari . In verità non v ' è nulla di più stupido delle minacce e delle ingiunzioni non sorrette da argomenti di qualche efficacia . La noia dell ' attesa vana diventa insopportabile . La verità è che Mussolini incute una salutare soggezione a questo branco di scimmie urlatrici . L ' Avanti ! , nel 1919 , in un bel mattino post - elettorale , scoprì che nelle acque calme e sudice del Naviglio galleggiava un cadavere : era quello di Benito Mussolini . La trovata esilarò talmente i socialisti che fu organizzato anche un funerale sotto le finestre dell ' allora Direttore del Popolo d ' Italia . Ahimè , Lazzaro risuscitò e menò certi colpi al partito dell ' Avanti ! da ridurlo informe fantoccio . L ' Avanti ! vuole ancora fare il necroforo e lo sa per esperienza recente che è una vera pazzia . Che proprio a noi spetti l ' ingrato ufficio di dare consigli agli avversari ?
StampaQuotidiana ,
Le manifestazioni all ' estero contro il Fascismo e il Governo fascista cominciano a passare il segno . Potevamo comprendere gli ordini del giorno di condoglianza dei partiti socialisti , le deplorazioni dei giornali , ma oggi appare chiaro che si vuole umiliare l ' Italia . Che cosa è tutta questa emozione per un delitto atroce ma anche molto volgare ? Chi osa dunque parlare agli italiani di moralità politica , di libertà ecc . ? Sono precisamente quegli stranieri che in casa loro e nelle terre a loro soggette hanno dato spettacolo frequentissimo al mondo di abbominevoli delitti politici , di soffocazione violenta delle libertà , di oppressione sanguinaria della volontà popolare ! Sono quei popoli che possiedono organi di polizia ciecamente servili alla più vera e feroce delle reazioni : quella plutocratica . Gli italiani non sono dei minorenni ; non hanno bisogno dei consigli di nessuno . Lo si sappia oltr ' alpe e oltre mare . Se si dovesse continuare nella ignobile campagna contro l ' attuale Governo , le ripercussioni nella politica europea non potrebbero tardare a manifestarsi perché una grande Nazione non può acconciarsi a un millesimo di decadimento della sua dignità . Il delitto , la crisi politica , ecc . sono cose che riguardano gli italiani ; è affare di politica interna , anzi , soltanto di polizia . Gli stranieri vedano dunque di non creare nel mondo imbarazzi e risentimenti più di quel che non ve ne siano già .
StampaQuotidiana ,
Il Corriere della Sera commentando i discorsi del Duce che pure gettava parecchi ponti ai patrioti e agli uomini di buona volontà dell ' altra sponda , afferma che " l ' obbiettivo dell ' opposizione è veramente il regime " . Lo sapevamo ma la conferma non guasta . Il Fascismo risponde ancora una volta che non intende neppure discutere l ' eventualità di un abbandono del potere . L ' opposizione ha un compito di controllo da svolgere e lo svolga senza ingiuriare e senza oltraggiare . Potrà solo così essere ascoltata . Se pone pregiudiziali di regime il Fascismo pone ben chiaro oltre che una questione di diritto una ragione di forza . Pretendere che un movimento di vasto respiro spirituale e di grande capacità politica come il Fascismo si fermi per polemizzare con l ' organo della mediocrità nazionale quale è il Corriere della Sera o con le altre opposizioni , sulla legittimità del potere conquistato per consenso di popolo e per la carenza dello Stato liberale , è da stolti . Il Fascismo è conscio della sua missione di ringagliardimento della coscienza nazionale e di assestamento spirituale degli italiani i quali hanno il diritto di avere una Patria forte che assicuri alle popolazioni ognor crescenti , benessere e sicurezza nel territorio , oltre i mari e oltre i monti . Il regime fascista non sarà sostituito che da un altro regime che ne continui la evoluzione . Ma si tratta di cicli storici e non di Ministeri .
RICONOSCIMENTO ( - , 1934 )
StampaQuotidiana ,
Una rivista tedesca che si occupa di problemi militari , la Deutsche Wehr , ha pubblicato recentemente un articolo molto dettagliato sulla attuale situazione militare dell ' Italia . In questo articolo viene prospettato tutto quanto la Rivoluzione Fascista ha fatto per portare le armi italiane a un alto grado di efficienza . L ' articolo non si occupa della marina militare che è stata tutta rinnovata in questi dodici anni ; né dell ' aviazione che è stata creata dal nulla . L ' autore si occupa soltanto delle forze terrestri , delle forze para - militari e di tutto quanto concerne la preparazione della Nazione per la guerra . La conclusione alla quale giunge è : che l ' esercito non può non essere fascista , dal momento che il Regime è fascista e tutto il popolo è fascista . Solo a tale condizione , dice l ' autore tedesco , l ' esercito può dare il massimo rendimento possibile . Riscontriamo queste parole : « Con la sua chiara e savia politica ed educazione militare vediamo intanto come l ' Italia faccia un altro poderoso passo innanzi nel campo militare . Nella Penisola appenninica sorge un popolo in armi come il mondo mai prima ha veduto » . Questo riconoscimento germanico è significativo . Per ritrovare il popolo italiano in armi , come oggi , bisogna tornare all ' Impero Romano . Il potenziamento militare dell ' Italia è opera esclusiva del Fascismo . È bene che lo ricordino tutti ! .