StampaPeriodica ,
L
'
architettura
come
tutte
le
manifestazioni
d
'
arte
è
stata
sempre
intimamente
legata
,
alle
condizioni
politiche
,
economiche
e
commerciali
del
popolo
e
dell
'
epoca
in
cui
sorge
.
Dando
una
fugace
scorsa
a
tutta
l
'
architettura
,
dalla
orientale
alla
futurista
scorgiamo
infatti
una
teoria
di
stili
che
oltre
a
rispecchiare
l
'
intima
essenza
dell
'
ordinamento
statale
riflettono
anche
,
all
'
occhio
dell
'
acuto
osservatore
,
alcune
peculiari
caratteristiche
dei
più
salienti
tratti
psichici
e
somatici
del
popolo
:
dall
'
arco
piramidale
delle
pagode
asiatiche
,
tipica
espressione
della
razza
gialla
con
occhi
a
mandorla
,
all
'
immensa
grandiosità
della
architettura
egiziana
dalla
linea
pesante
e
disarmonica
;
dall
'
architrave
greco
rispecchiante
nel
suo
orizzontalismo
costruttivo
i
perfetti
lineamenti
del
volto
greco
e
le
condizioni
economiche
e
sociali
basate
su
una
libertà
frenata
da
severi
ordinamenti
,
al
severo
arco
romano
elemento
costruttivo
che
segnava
la
conquista
architettonica
dello
spazio
,
indice
della
tendenza
espansionistica
e
conquistatrice
del
maschio
popolo
romano
.
Con
un
susseguirsi
di
stili
e
di
ritocchi
a
stili
,
quasi
sempre
funesti
per
la
creazione
di
uno
stile
italico
,
(
paleocristiano
,
gotico
,
rinascimento
,
barocco
,
rococò
)
si
arriva
al
settecento
dopo
il
quale
non
è
più
esistita
alcuna
architettura
poiché
tale
non
si
può
chiamare
«
quel
balordo
miscuglio
di
stili
e
quello
sbalorditivo
fiorire
di
idiozie
e
di
impotenza
che
prese
il
nome
di
neo
-
classicismo
»
.
La
nuova
bellezza
del
cemento
armato
,
i
calcoli
sulla
resistenza
dei
materiali
e
soprattutto
la
profonda
trasformazione
dell
'
uomo
che
vive
nel
secolo
della
macchina
hanno
creato
una
formidabile
antitesi
tra
il
mondo
moderno
e
quello
antico
:
un
giovane
genialissimo
,
Antonio
Sant
'
Elia
con
un
colpo
d
'
ala
poderoso
spazzò
i
residui
del
passato
e
l'11
luglio
1914
lanciando
il
manifesto
dell
'
architettura
futurista
detta
i
concetti
fondamentali
del
rinnovamento
edile
in
rapporto
alla
nuova
sensibilità
e
ai
nuovi
mezzi
costruttivi
.
La
dinamica
lirica
del
futurismo
di
Antonio
Sant
'
Elia
può
essere
stata
completata
,
modificata
,
alle
volte
anche
deformata
dall
'
infinito
numero
di
altre
correnti
moderne
(
purismo
,
cubismo
,
elementarismo
,
meccanicismo
,
costruttivismo
,
ecc
.
ecc
.
)
ma
è
rimasta
la
sostanza
più
viva
del
razionalismo
architettonico
europeo
e
d
'
oltre
oceano
,
e
,
nella
sua
ardente
volontà
di
ridurre
il
lirismo
architettonico
al
suo
elemento
primordiale
fino
a
giungere
ai
complessi
costruttivi
allo
stato
puro
rimane
carne
e
sangue
della
moderna
architettura
funzionale
.
La
nuova
architettura
deve
esistere
per
interpretare
e
servire
la
vita
dell
'
uomo
modificata
dal
macchinismo
e
dalle
rivoluzioni
economiche
,
biologiche
,
spirituali
e
tecniche
.
Al
di
là
dell
'
estetica
della
macchina
,
della
costruzione
moderna
,
vi
è
l
'
impellente
necessità
di
esprimere
plasticamente
,
architettonicamente
le
forme
delle
forze
sociali
in
sviluppo
continuo
.
L
'
individualità
dell
'
artista
deve
necessariamente
prolungarsi
nella
collettività
delle
masse
sociali
.
Nel
funzionalismo
architettonico
,
l
'
urbanismo
(
tipica
realizzazione
della
città
futurista
di
Sant
'
Elia
)
appare
il
riflesso
delle
nuove
condizioni
di
vita
,
ispirato
alla
volontà
di
esaltare
l
'
atmosfera
contemporanea
risultante
dalla
disposizione
organica
di
blocchi
di
quartieri
popolari
,
di
centri
di
studio
,
di
centri
di
spettacoli
,
di
mercati
e
di
palazzi
pubblici
.
L
'
architettura
cessa
dall
'
essere
considerata
esclusività
dei
ricchi
e
nella
sua
igienica
veste
futurista
diventa
forma
della
nuova
casa
dell
'
operaio
e
del
lavoratore
dei
campi
,
di
tutto
il
nuovo
popolo
fascista
,
educato
dai
teatri
di
massa
,
dalle
gite
popolari
,
dalla
ginnastica
nei
fori
marmorei
,
dai
concerti
di
fabbrica
e
da
tutte
quelle
previdenze
del
Regime
che
tendono
a
risolvere
il
problema
della
sanità
della
razza
.
Non
accenniamo
nemmeno
alle
infinite
realizzazioni
che
l
'
architettura
futurista
ha
trovato
in
tutto
il
mondo
e
in
ogni
campo
,
solo
ci
piace
ricordare
quella
meravigliosa
realizzazione
di
architettura
sacra
costituita
dall
'
agilissima
chiesa
di
San
Venceslao
di
Praga
,
di
architettura
industriale
come
il
palazzo
della
Shell
a
Berlino
,
e
di
architettura
per
edifici
pubblici
quali
il
luminoso
palazzo
delle
Poste
di
Napoli
,
il
giocondo
e
policromo
palazzo
delle
Poste
di
Sabaudia
,
ecc
.
Un
'
altra
conquista
dell
'
architettura
futurista
è
stata
la
tensistruttura
,
con
architettura
meccanica
costruita
con
criteri
di
robustezza
e
di
agilità
che
,
risolvendo
alcuni
importanti
problemi
di
resistenza
e
di
utilizzazione
dello
spazio
serve
anche
a
scopo
difensivo
contro
gli
attacchi
aerei
.
Nell
'
arte
decorativa
i
principi
estetici
della
plasticità
futurista
(
come
lo
splendore
geometrico
,
e
il
dinamismo
plastico
,
la
compenetrazione
dei
piani
,
le
simultaneità
organizzate
,
l
'
estetica
della
macchina
e
la
sintesi
architettonica
)
trovano
una
logica
applicazione
contro
gli
invadenti
fronzoli
a
base
di
stucchi
,
di
false
pietre
,
contro
l
'
inutile
e
dispendioso
sovraccarico
di
ornati
desunti
dal
nostro
passato
e
definiti
dalla
nuova
scuola
futurista
:
«
la
finzione
eretta
a
sistema
»
.
La
plastica
murale
futurista
tiene
soprattutto
conto
del
soggetto
e
della
destinazione
ed
è
stata
ideata
come
organismo
completo
,
unicamente
in
funzione
architettonica
,
non
potendo
essere
concepita
isolatamente
o
in
una
esposizione
d
'
arte
.
Oggi
finalmente
in
virtù
di
queste
nuove
forme
inventate
dai
futuristi
italiani
,
assistiamo
alla
ascensionale
affermazione
di
questo
nuovo
stile
futurista
colorato
,
dinamico
,
con
simultaneità
e
compenetrazione
di
colori
e
trasparenze
,
che
affermano
ancora
una
volta
nel
mondo
la
genialità
e
l
'
universalità
dell
'
arte
italiana
.
StampaPeriodica ,
Ardire
,
parola
sottile
,
acuminata
,
che
voli
come
freccia
dall
'
arco
,
risplendi
di
una
tua
luce
,
anche
tra
la
foschia
delle
viltà
,
hai
una
tua
chiara
voce
incitatrice
anche
tra
il
clamore
confuso
della
paura
,
quando
grida
con
mille
bocche
urlanti
!
Ardire
,
sei
tu
che
apri
il
varco
alle
belle
imprese
;
tu
sei
che
,
col
tuo
raggio
e
il
tuo
sibilo
,
tracci
la
via
ai
forti
pensieri
,
rasenti
le
vette
,
sfidi
gli
abissi
,
raggiungi
ogni
meta
e
,
quando
percorsa
la
tua
parabola
,
precipiti
verso
la
terra
vi
ti
conficchi
,
la
squarci
,
vi
ti
sprofondi
e
là
dove
ti
fermi
fiorisce
la
pianta
dell
'
alloro
.
Ardito
,
io
non
ti
voglio
abbellire
,
né
poetizzare
.
Così
quale
tu
sei
hai
una
tua
bellezza
che
mi
piace
e
una
poesia
...
che
io
accetto
.
Ognuno
deve
accettarla
.
La
poesia
della
bufera
che
schianta
e
spesso
devasta
:
è
la
poesia
del
fiume
che
,
gonfiandosi
,
diventa
torbido
e
straripa
;
è
la
poesia
del
vulcano
che
manda
fiamme
e
distrugge
.
Intorno
a
te
c
'
è
chi
cade
,
chi
geme
,
chi
impreca
,
chi
muore
;
ma
,
quando
la
terra
,
superate
le
sue
convulsioni
,
torna
viva
e
raggiante
,
si
capisce
che
la
devastazione
era
necessaria
per
purificare
e
la
distruzione
necessaria
per
liberare
il
suolo
dai
detriti
accumulati
.
Ardito
,
uniforme
sbiadita
al
sole
,
al
vento
,
all
'
acqua
:
cravatta
nera
dalle
cocche
svolazzanti
,
passo
lungo
,
agile
di
belva
,
nelle
ore
dell
'
assalto
;
passo
dondolante
,
nei
giorni
del
riposo
;
fascio
di
nervi
in
vibrazione
;
istinti
in
agguato
;
occhi
accesi
,
pronto
furore
,
corto
respiro
,
denti
serrati
,
labbra
gonfie
di
collera
,
sudore
e
polvere
,
polsi
battenti
;
grondante
di
sangue
nemico
e
del
tuo
proprio
sangue
;
sprezzante
della
morte
,
assetato
della
vita
,
generoso
di
una
tua
generosità
impulsiva
;
tutto
preso
,
tutto
chiuso
nel
minuto
che
fugge
!
A
te
la
violenza
fu
inculcata
quale
supremo
dovere
e
per
mesi
ti
hanno
abituato
il
respiro
a
un
'
atmosfera
di
fiamma
,
l
'
occhio
a
spettacoli
di
strage
!
Così
dovevi
essere
per
la
nostra
salvezza
;
così
fosti
per
la
nostra
gloria
;
ma
la
vita
ha
le
sue
leggi
imperiose
quanto
le
leggi
della
morte
e
tu
,
ardito
,
fratello
nostro
,
acceso
vessillo
vivo
della
nostra
gesta
,
tu
ora
devi
raccoglierti
un
momento
,
meditare
,
rimetterti
in
comunicazione
col
tuo
pensiero
,
ridestare
quella
parte
di
te
che
aveva
dormito
durante
la
guerra
;
temprarti
alle
battaglie
dell
'
anima
,
necessarie
,
nobili
,
faticose
quanto
e
più
delle
battaglie
da
te
vinte
contro
il
nemico
;
fare
della
tua
forza
un
utensile
di
lavoro
come
finora
della
tua
forza
facesti
pugnale
;
obbligare
il
tuo
istinto
all
'
ubbidienza
verso
il
tuo
raziocinio
,
e
la
tua
violenza
ammassarla
,
farne
gorgo
,
perché
nella
immensa
officina
di
domani
officina
dove
le
volontà
dovranno
essere
di
schietto
acciaio
le
turbine
,
mosse
da
energie
vigorose
,
diano
impulso
al
macchinario
destinato
a
forgiare
la
nuova
vita
.
O
ardito
,
fratello
nostro
,
non
rinnegarti
,
né
menomarti
;
seguita
ad
essere
quello
che
fosti
!
Ci
sarà
tanto
da
combattere
e
da
conquistare
,
tanti
ostacoli
da
superare
,
tante
viltà
da
sgominare
:
e
i
reticolati
degl
'
interessi
loschi
,
e
le
ipocrisie
di
chi
predica
il
bene
,
tessendo
il
male
,
e
le
falsità
di
chi
grida
amor
di
patria
e
la
patria
baratterebbe
per
un
quattrino
,
e
gli
accomodamenti
e
le
brutte
passioni
di
parte
,
e
lo
strapparsi
,
da
mano
a
mano
,
i
frutti
della
vittoria
,
e
le
avidità
smodate
,
le
vanità
pompose
,
le
piccinerie
,
le
bassezze
,
le
compromissioni
!
...
Questo
sarà
difficile
a
ottenersi
da
tutti
i
nostri
giovani
;
sarà
difficilissimo
a
ottenersi
dai
nostri
arditi
,
su
cui
la
giovinezza
ha
più
impero
,
le
vene
più
fuoco
,
la
forza
più
slancio
,
l
'
orgoglio
una
più
alta
statura
.
Ma
noi
,
che
preparammo
corone
per
le
loro
fronti
,
bende
per
le
loro
ferite
,
noi
che
li
amammo
crudeli
,
quando
la
crudeltà
era
diritto
e
dovere
,
noi
che
tendemmo
loro
braccia
e
sospiri
,
trovandoli
belli
tra
le
stragi
e
gli
orrori
,
noi
li
prenderemo
oggi
per
mano
e
,
conducendoli
attraverso
le
città
diroccate
dal
nemico
,
attraverso
i
campi
calpestati
,
i
casolari
spogliati
,
i
villaggi
deserti
,
diremo
loro
:
"
O
ardito
,
fratello
nostro
,
guarda
.
Vedi
quante
famiglie
dove
chi
parti
non
potrà
mai
più
tornare
?
Vedi
quante
vecchie
donne
senza
più
figli
e
quanti
bimbi
senza
più
padri
?
Vedi
quanti
solchi
che
hanno
bisogno
di
essere
dissodati
,
quante
officine
a
cui
ridonare
movimento
,
quante
sponde
di
fiumi
da
ricongiungere
,
quante
miserie
da
curare
,
quante
lacrime
da
asciugare
?
"
O
ardito
,
fratello
nostro
,
aiutaci
in
questa
terribile
opera
di
pietà
ricostruttrice
:
sii
buono
tu
che
sei
forte
,
sii
misericordioso
tu
che
fosti
implacabile
,
diventa
il
figlio
delle
madri
che
non
hanno
un
figlio
,
il
padre
degli
orfani
,
l
'
amico
e
il
protettore
dei
derelitti
!
Sarai
benedetto
per
quanto
fosti
acclamato
,
amato
per
quanto
fosti
temuto
!
"
Ecco
cosa
ti
diremo
noi
donne
,
o
ardito
,
bellissimo
fratello
nostro
,
e
la
tua
rude
mano
ferma
tremerà
d
'
amore
nella
nostra
piccola
mano
ferma
.
StampaPeriodica ,
I
residui
di
un
dissidio
,
del
resto
non
senza
interesse
,
tra
ispirazione
e
mezzo
espressivo
,
che
sussistono
segnatamente
nel
primo
racconto
I
tre
crocefissi
,
non
riescono
a
incrinare
la
compagine
dell
'
opera
,
dove
conviene
dire
apertamente
che
la
prosa
assume
una
forza
e
un
equilibrio
di
eccezione
,
un
ritmo
progressivo
di
necessarietà
che
travolge
quei
problemi
di
contenuto
o
di
forma
,
suggeriti
al
lettore
da
un
eventuale
senso
di
vigilanza
.
Ma
qui
il
racconto
non
è
allo
stadio
di
tentativo
più
o
meno
geniale
,
ha
il
sapore
di
una
confessione
ineluttabile
in
cui
si
svela
un
mondo
già
nettamente
definito
nell
'
intimo
,
maturato
per
rivelarsi
.
L
'
uomo
che
racconta
ancorché
assuma
nei
tre
racconti
diverse
personalità
,
è
in
ogni
parte
col
peso
della
sua
presenza
effettiva
,
è
il
documento
umano
che
identifica
e
costituisce
il
sostrato
dell
'
opera
.
Il
parlare
in
prima
persona
stabilisce
un
tono
continuativo
e
fuso
,
una
specie
di
soluzione
di
continuità
fra
i
racconti
che
possono
sembrare
tre
momenti
di
una
stessa
vita
;
ma
sarebbe
ingenuo
attribuire
questa
singolare
amalgama
al
semplice
artificio
la
quale
effettivamente
è
dovuta
alla
forte
e
rassodata
fisionomia
di
questo
mondo
poetico
,
che
di
necessità
è
al
di
sopra
del
limite
formale
del
racconto
e
impronta
il
libro
.
Con
questo
non
veniamo
ad
ammettere
che
l
'
autore
abbia
conquistato
di
colpo
una
definitiva
maturità
:
ciò
probabilmente
non
soddisferebbe
lo
stesso
Gambini
,
il
quale
è
giovanissimo
e
non
è
esente
ai
comuni
caratteri
della
precocità
;
anzi
lo
sentiamo
particolarmente
vicino
al
nostro
mondo
di
sentire
anche
per
questo
.
Ma
la
sua
straordinaria
forza
e
naturalezza
,
quel
sobrio
e
intenso
parlar
reale
oggi
non
hanno
riscontro
se
non
forse
in
Moravia
.
Credo
che
ricorra
risalire
a
Tozzi
per
ritrovare
una
fisionomia
che
si
annunci
così
decisamente
.
Il
dissidio
,
cui
si
accennava
riguardo
al
primo
racconto
I
tre
crocefissi
,
tra
un
ambiente
fantastico
e
romantico
e
personaggi
quanto
mai
solidi
,
concreti
è
il
risultato
di
una
ingegnosa
consapevolezza
piuttosto
che
l
'
indizio
di
fratture
o
incoerenze
d
'
ispirazione
.
Il
protagonista
abita
una
casa
cupa
e
fantasiosa
in
una
solitaria
cittadina
dell
'
Istria
;
è
un
solitario
,
ombroso
:
necessariamente
gli
aspetti
della
natura
e
delle
cose
circostanti
sono
in
funzione
di
questo
spirito
eccezionale
.
Ne
deriva
una
tetraggine
diffusa
,
una
cupa
e
sofisticata
sensibilità
per
cui
,
non
a
torto
,
è
stato
fatto
da
un
critico
il
nome
di
Poe
.
Il
nostro
,
che
ha
uno
spirito
d
'
osservazione
quanto
mai
realistico
e
concreto
,
qui
indulge
in
un
disegno
d
'
ambiente
di
natura
schiettamente
romantica
,
dove
l
'
atmosfera
è
come
una
cassa
armonica
che
ingrandisce
e
dilata
le
vibrazioni
sentimentali
del
protagonista
.
Ne
risulta
una
specie
di
trasfigurazione
alluminata
;
ma
non
appena
vengono
introdotti
nel
racconto
gli
altri
personaggi
si
avverte
un
mutamento
di
registro
,
l
'
atmosfera
si
definisce
,
si
materializza
in
virtù
di
una
stupenda
forza
di
oggettivazione
.
Per
bizzarri
che
siano
i
nuovi
personaggi
,
essi
sono
colti
con
forti
tratti
realistici
;
dove
Poe
avrebbe
deformato
a
rigore
del
paradosso
,
il
Gambini
si
fa
sobrio
,
potente
,
con
un
dialogo
quanto
mai
castigato
ed
essenziale
.
Qui
si
pronuncia
il
dissenso
:
il
bizzarro
rileggitore
manterrà
il
suo
carattere
spietato
e
fantastico
,
ma
il
mondo
circostante
lo
stringerà
d
'
attorno
con
la
sua
chiara
logica
fatta
d
'
umili
e
carnali
interessi
.
La
frattura
che
esiste
tra
lui
e
il
mondo
reale
,
sussiste
in
fondo
anche
nella
compagine
del
racconto
se
pure
attenuata
.
Sorpreso
nel
matrimonio
e
tradito
dalla
moglie
,
non
reagisce
,
fuori
com
'
è
del
senso
comune
.
La
morte
della
moglie
lo
restituisce
al
mondo
fantastico
.
Due
situazioni
convivono
in
questo
racconto
:
una
sentimentale
,
trasfigurata
e
romantica
;
l
'
altra
crudamente
reale
e
logica
cioè
umana
.
Il
dissidio
prospettato
va
di
là
dalle
intenzioni
stesse
e
compromette
l
'
unità
dell
'
ispirazione
,
ma
il
giuoco
rimane
quanto
mai
geniale
e
allettante
.
Nel
secondo
racconto
Il
fante
di
spade
il
protagonista
è
più
abbandonato
a
sé
stesso
,
più
nel
congegno
del
racconto
che
nella
penna
dell
'
autore
.
L
'
ambiente
è
una
caserma
di
allievi
ufficiali
;
l
'
inizio
ha
una
certa
ariosità
e
spigliatezza
impressionistica
,
da
ricordare
assai
Cechov
;
è
un
inseguirsi
d
'
osservazioni
brevi
e
frammentarie
,
ma
quanto
mai
succose
e
tendenti
al
complessivo
.
Poi
subentra
una
analisi
fitta
e
scavata
e
il
tema
si
restringe
a
un
'
amicizia
morbosa
e
ad
una
innaturale
gelosia
.
L
'
autore
qui
si
vale
apertamente
degli
schemi
freudiani
,
ma
la
consapevolezza
non
raggela
l
'
ispirazione
.
Nulla
è
tolto
d
'
umano
agli
uomini
,
essi
gli
dettano
dentro
e
il
loro
peso
e
le
loro
realtà
restano
intatte
.
E
più
ancora
nel
terzo
racconto
La
casa
del
melagrano
il
tema
dell
'
incesto
e
dell
'
odio
del
figlio
per
il
padre
potrebbe
far
pensare
a
un
che
d
'
empirico
e
di
programmatico
imposto
da
un
assunto
d
'
indole
extra
artistica
.
Effettivamente
qualche
sovrabbondanza
analitica
più
che
svilupparsi
dalle
contingenze
appare
proveniente
da
un
certo
astratto
metodismo
:
ma
la
nostra
osservazione
è
puramente
marginale
.
L
'
odio
del
reduce
per
il
padre
,
così
tragico
e
contingente
,
ha
il
suo
reale
significato
nel
piano
delle
passioni
che
sono
venute
insorgendo
fatalmente
.
Il
padre
morendo
confesserà
al
figlio
che
la
ragazza
è
rispettivamente
figlia
e
sorella
.
Il
fratello
quindi
fuggirà
dalla
casa
del
melagrano
verso
dove
egli
può
sentire
ancora
qualche
speranza
.
Una
vera
catarsi
si
stabilisce
così
alla
fine
dell
'
ultimo
racconto
e
questo
scioglimento
riassume
anche
le
situazioni
prospettate
nei
due
racconti
precedenti
che
finiscono
piuttosto
tronchi
che
conclusi
.
Difficili
sarebbero
state
le
citazioni
in
un
libro
come
questo
in
cui
è
vano
cercare
la
bella
pagina
o
il
pezzo
di
bravura
tutto
essendo
necessario
,
essenziale
.
Mi
chiesi
piuttosto
perché
un
critico
si
augurasse
che
questi
uomini
cominciassero
a
sperare
a
guardare
in
alto
.
Noi
dobbiamo
sperare
davanti
ad
essi
;
ed
a
guardare
in
alto
metaforicamente
c
'
è
il
pericolo
di
una
nuova
retorica
.
Guardino
pure
in
alto
ma
per
vedere
il
tempo
che
farà
.
StampaPeriodica ,
PORCONI
!
Questo
aggettivo
è
molto
poco
parlamentare
e
tale
da
non
trovare
spazio
nelle
colonne
dei
quotidiani
benpensanti
.
Ma
il
nostro
foglio
di
battaglia
ardita
ne
trova
altri
per
bollare
a
dovere
certi
diffamatori
,
non
sappiamo
se
più
infami
od
incoscienti
.
PORCONI
!
Sono
quelli
che
accusano
i
fascisti
di
essere
pagati
con
30
,
40
e
più
lire
al
giorno
.
PORCONI
!
Sono
quelli
che
sostengono
essere
i
fascisti
dei
venduti
ai
pescicani
di
tutte
le
dimensioni
.
PORCONI
!
Sono
quelli
che
attribuiscono
ai
fascisti
la
richiesta
di
adesione
ad
essi
di
pregiudicati
come
,
per
esempio
,
Guido
Corsani
detto
anche
Gatto
bigio
.
PORCONI
!
Sono
quelli
che
attribuiscono
ai
fascisti
atti
di
provocazione
e
d
'
ingiustificata
violenza
.
PORCONI
!
Sono
quelli
che
non
riconoscono
che
i
fascisti
compiono
un
giusto
movimento
di
reazione
dinanzi
alle
violenze
che
vilmente
e
ripetutamente
vengono
compiute
dalla
teppa
comunista
sotto
la
pressione
dell
'
oro
russo
.
Si
potrebbe
continuare
su
questo
tono
per
colonne
e
colonne
di
giornale
,
ma
preferiamo
far
punto
.
Per
la
cessazione
dell
'
ignobile
gazzarra
saranno
più
persuasivi
delle
nostre
parole
anche
delle
più
infuocate
!
gli
stasciamenti
di
grugno
che
i
fascisti
non
mancheranno
di
compiere
verso
quanti
,
figli
illegittimi
di
cinghiali
maremmani
,
continueranno
con
i
loro
grugniti
nell
'
ignobile
e
carognesca
diffamazione
!
StampaPeriodica ,
Più
di
dieci
anni
fa
appariva
sugli
schermi
un
film
che
mandò
in
visibilio
le
folle
:
Nanouk
,
l
'
esquimese
.
A
Nanouk
era
accompagnato
un
nome
:
Robert
Flaherty
.
Lo
ritroviamo
anni
più
tardi
in
Polinesia
donde
riporta
un
'
altra
pellicola
sullo
stesso
genere
di
Nanouk
:
un
vasto
documentario
,
ed
in
esso
vivono
due
o
tre
personaggi
:
la
formula
del
film
esotico
era
trovata
;
quelli
che
poi
la
seguirono
non
sempre
mantennero
lo
spirito
di
Flaherty
,
il
quale
dopo
Moana
veniva
scritturato
per
girare
un
altro
film
in
Polinesia
:
Ombre
bianche
;
ma
il
film
che
secondo
le
intenzioni
della
Casa
non
appariva
sufficientemente
commerciale
,
venne
ripreso
e
finito
da
Van
Dyke
.
Solo
qualche
tempo
più
tardi
in
collaborazione
ad
uno
dei
più
grandi
uomini
del
cinema
e
che
purtroppo
il
cinema
ha
perduto
,
Murnau
,
poteva
realizzare
indipendentemente
,
Tabù
.
Da
allora
ad
oggi
sono
passati
tre
anni
:
il
tempo
occorrente
a
Flaherty
per
preparare
e
realizzare
un
nuovo
film
.
Ed
è
nato
Man
of
Aran
.
Il
film
è
girato
tutto
alle
Isole
Aran
ad
ovest
dell
'
Irlanda
,
e
i
tre
interpreti
principali
,
l
'
uomo
,
la
donna
,
il
bambino
,
sono
trovati
sul
luogo
:
Colman
King
,
Maggie
Dirrane
e
Michael
Dillane
;
e
non
si
sarebbero
potuti
trovare
attori
migliori
.
Un
assistente
Flaherty
si
è
pure
trovato
sul
luogo
:
ed
è
quel
Pat
Mullin
che
appare
anche
tra
gli
interpreti
:
uno
degli
uomini
della
barca
.
La
moglie
dello
stesso
Flaherty
e
John
Goldman
,
autore
dello
scenario
e
tecnico
del
montaggio
,
erano
i
suoi
diretti
collaboratori
.
Le
abitudini
degli
abitanti
dell
'
Isola
costituiscono
la
trama
della
pellicola
:
la
pesca
,
la
raccolta
della
poca
terra
tra
roccia
e
roccia
,
per
piantarvi
le
patate
che
coi
pesci
formano
il
cibo
degli
abitanti
di
Aran
.
Il
film
si
inizia
con
una
tempesta
:
l
'
uomo
di
Aran
e
due
compagni
sono
andati
alla
pesca
:
la
moglie
e
il
bambino
attendono
alla
riva
,
il
mare
s
'
ingrossa
e
a
stento
la
barca
viene
trascinata
a
riva
,
e
ancor
più
con
difficoltà
strappata
la
rete
che
si
era
impigliata
in
una
roccia
.
Poi
il
lavoro
sulla
terra
;
e
mentre
il
bambino
pesca
con
l
'
amo
,
la
donna
raccoglie
in
un
cesto
la
terra
che
può
racimolare
qua
e
là
tra
pietra
e
pietra
,
mista
di
alghe
:
lassù
a
un
centinaio
di
metri
dalla
casa
sorgerà
un
giorno
la
fattoria
.
Il
bimbo
intanto
ha
scoperto
un
grosso
pesce
;
si
avvicina
si
impaurisce
:
è
l
'
epoca
in
cui
alle
coste
d
'
Irlanda
si
appressano
gli
squali
;
e
mentre
gli
uomini
dopo
averne
con
difficoltà
catturato
uno
,
dal
quale
ricaveranno
l
'
olio
,
si
avventurano
in
alto
mare
,
vengono
sorpresi
un
'
altra
volta
dalla
tempesta
.
Ma
ora
il
mare
rapisce
ad
essi
l
'
oggetto
più
caro
:
la
barca
.
Le
onde
fragorose
dell
'
Atlantico
,
ritirandosi
,
lasciano
abbandonato
contro
uno
scoglio
lo
scheletro
dell
'
imbarcazione
.
L
'
uomo
di
Aran
può
senz
'
altro
essere
ammesso
fra
i
classici
dello
schermo
.
Il
film
raggiunge
l
'
armonia
più
equilibrata
fra
il
dramma
umano
e
gli
elementi
della
natura
che
divengono
a
volte
essi
stessi
i
protagonisti
della
vicenda
e
con
gli
uomini
sono
spesso
in
contrasto
:
qui
sta
la
potenza
della
realizzazione
di
Flaherty
che
ha
descritti
tutti
i
passaggi
di
questo
dramma
con
la
stessa
vastità
degli
elementi
stessi
.
Ogni
episodio
è
,
quadro
su
quadro
,
del
tutto
omogeneo
;
non
è
cosa
facile
in
un
film
del
genere
la
continuità
dell
'
azione
,
specie
quando
si
fondono
in
una
stessa
sequenza
motivi
umani
e
naturali
.
Non
si
sarebbe
potuto
pensare
,
prima
dell
'
Uomo
di
Aran
ad
una
così
singolare
evidenza
di
rappresentazione
:
si
cercherebbe
invano
il
trucco
o
il
surrogato
e
quando
qualcuno
vedendo
apparire
sullo
schermo
una
altissima
ondata
ravvisa
una
minuscola
barca
che
sta
per
essere
travolta
,
ha
il
senso
di
quelle
proporzioni
,
ricercherebbe
volentieri
un
trucco
qualsiasi
che
gli
permetta
di
credere
ai
suoi
occhi
tanto
è
poco
abituato
al
vero
documentario
.
Ma
si
dimentica
in
quel
momento
di
Flaherty
,
e
lo
impara
a
conoscere
poco
dopo
,
per
non
dimenticarlo
più
.
Flaherty
impone
subito
un
ambiente
,
e
in
quella
atmosfera
lo
spettatore
è
portato
a
vivere
per
un
'
ora
e
mezza
,
durante
la
quale
si
svolge
un
dramma
di
tre
,
quattro
e
più
giorni
:
la
vita
di
quegli
uomini
in
continuo
e
immediato
contatto
con
la
natura
,
aspra
e
forte
,
che
essi
amano
e
con
la
quale
debbono
lottare
per
procurarsi
di
che
vivere
.
La
musica
di
John
Gremwood
sottolinea
la
vicenda
in
modo
efficace
in
quei
punti
dove
mancano
motivi
sonori
.
StampaPeriodica ,
Lo
storico
congresso
,
come
lo
chiama
la
Libera
Parola
,
di
Livorno
,
ha
confezionato
il
gran
minestrone
che
già
si
prevedeva
.
La
più
grande
gazzarra
,
che
attraverso
i
secoli
la
storia
abbia
registrato
,
è
quella
di
Livorno
...
A
Livorno
il
gran
partito
si
è
diviso
in
tre
gruppi
:
due
utopici
e
l
'
altro
rammollito
...
I
fascisti
traggono
profitto
dalla
scissione
avvenuta
a
Livorno
,
non
per
condurre
in
salvo
la
barcaccia
del
capitalismo
borghese
,
beni
per
far
vedere
con
occhi
e
toccare
con
mano
ai
poveri
operai
,
che
ciecamente
eseguivano
gli
ordini
dei
rivoluzionari
d
'
operetta
,
che
il
sole
dell
'
avvenire
è
già
tramontato
per
sempre
...
Tutto
passa
a
questo
mondo
!
Rimane
solo
la
storia
che
registrerà
la
data
20
gennaio
dove
a
Livorno
il
pus
ne
è
uscito
con
una
formula
elementare
che
ogni
operaio
può
risolvere
.
Pus
:
3
=
0
.
FAVOLE ( PASINETTI PIER MARIA , 1935 )
StampaPeriodica ,
I
FIGLI
DI
SOFRONE
.
Il
primo
dei
figli
di
Sofrone
,
raggiunta
l
'
età
,
incominciò
a
frequentare
la
scuola
.
Presto
divenne
il
preferito
;
la
sua
intelligenza
e
la
sua
ubbidienza
conquistavano
il
cuore
dei
maestri
;
egli
divenne
il
primo
della
sua
classe
ed
era
citato
ad
esempio
.
Poco
più
tardi
anche
il
secondo
dei
figli
di
Sofrone
,
raggiunta
l
'
età
,
venne
mandato
alla
scuola
.
E
per
bontà
ed
ubbidienza
superò
anche
il
fratello
maggiore
:
fu
il
primo
della
sua
classe
,
e
i
maestri
,
dalla
mattina
alla
sera
,
non
facevano
che
tesserne
le
lodi
.
E
così
fu
del
terzo
e
del
quarto
dei
figli
di
Sofrone
,
e
via
e
via
sino
al
dodicesimo
:
erano
tutti
infinitamente
buoni
e
ubbidienti
e
studiosissimi
,
e
ciascuno
di
loro
era
il
primo
della
sua
classe
.
Ma
Sofrone
aveva
anche
un
tredicesimo
figlio
,
il
quale
non
somigliava
punto
ai
fratelli
,
tanto
che
i
concittadini
usavano
dire
a
Sofrone
:
Dodici
dei
tuoi
figli
sono
modelli
di
virtù
e
di
saggezza
;
quant
'
è
peccato
che
il
tuo
tredicesimo
,
il
piccolo
Cràtilo
,
sia
tanto
dissimile
da
loro
!
E
Sofrone
rispondeva
con
aria
furba
:
Lo
so
,
il
mio
piccolo
disubbidisce
me
e
i
suoi
maestri
,
li
critica
e
non
giura
nelle
loro
parole
,
e
alle
volte
mostra
di
farsi
beffe
di
loro
e
persino
di
me
.
Nella
sua
mente
noi
siamo
tutti
quanti
giudicati
,
ed
egli
è
dissimile
dai
suoi
fratelli
in
questo
:
che
delle
opinioni
dei
suoi
maestri
e
mie
egli
non
fa
immediatamente
le
proprie
,
ma
anzi
vuole
averne
di
sue
,
per
le
quali
è
talvolta
punito
e
sovente
biasimato
.
Ma
se
io
avessi
un
capitale
,
io
lo
lascerei
al
mio
ultimo
figlio
;
e
se
volete
la
mia
opinione
vi
dirò
che
i
resultati
migliori
li
aspetto
proprio
dal
piccolo
Cràtilo
:
perché
quei
suoi
dodici
fratelli
diverranno
sì
,
certamente
,
dei
bravi
e
onorati
cittadini
,
ma
a
loro
non
apparterrà
il
domani
;
mentre
esso
appartiene
al
mio
tredicesimo
,
che
è
di
quelli
che
più
difficilmente
raggiungono
le
cariche
pubbliche
,
perché
sono
temuti
,
ma
se
un
giorno
vi
giungono
son
loro
che
fanno
la
storia
.
E
i
cittadini
più
savi
,
molto
ammiravano
questa
acuta
risposta
di
Sofrone
.
LOTTE
ANIMALI
.
La
volpe
,
che
temeva
di
esser
fottuta
dai
suoi
dipendenti
,
diceva
sempre
alla
gente
:
Al
mio
servizio
,
io
non
voglio
che
dei
somari
.
Poiché
la
volpe
era
ricca
e
temuta
,
avvenne
persino
che
molti
,
per
il
vantaggio
di
mettersene
al
servizio
,
imparassero
a
ragliare
.
Il
regno
animale
era
pieno
di
ragli
di
prova
,
come
quegli
stanzoni
dove
i
bandisti
si
esercitano
.
Frattanto
il
leone
,
assai
più
preveggente
,
raccoglieva
intorno
a
sé
bestie
di
ben
altro
genere
,
come
leoncelli
e
tori
.
E
quando
si
sentì
forte
abbastanza
,
decise
di
dar
guerra
alla
volpe
:
la
quale
ordinò
i
suoi
somari
e
tentò
di
resistere
.
Ma
i
somari
fecero
pessima
prova
,
e
il
disastro
appariva
imminente
.
La
volpe
dovette
ricorrere
persino
a
quei
molti
che
avevano
imparato
a
ragliare
per
farsi
pigliare
al
suo
servizio
,
e
dir
loro
che
cercassero
di
usare
di
quelle
doti
,
che
avevano
avute
prima
di
farsi
somari
.
Ma
l
'
abitudine
al
raglio
era
ormai
tale
,
che
anche
questi
altri
fallirono
.
Onde
il
comando
della
situazione
fu
preso
dal
leone
vittorioso
,
il
quale
ebbe
a
compagna
una
lupa
.
StampaPeriodica ,
Il
giovane
pittore
di
provincia
giunge
nella
grande
città
.
Ecco
che
cosa
avviene
:
1
)
Evolversi
della
coscienza
per
lento
e
progressivo
acclimatarsi
;
2
)
uscita
dal
gretto
determinismo
di
luogo
;
3
)
partecipazione
alle
aspirazioni
artistiche
della
nuova
e
più
vasta
collettività
:
tutti
fatti
positivi
e
che
non
gravano
sulle
spalle
del
padron
di
casa
.
E
poiché
alla
coscienza
morale
di
questo
giovane
s
'
impone
la
liberazione
,
il
suo
travaglio
sarà
un
certo
qual
modo
necessario
alla
dinamica
del
centro
artistico
.
Egli
si
libererà
spontaneamente
delle
scorie
,
innocue
alle
grandi
dominanti
del
momento
.
Se
non
lo
farà
,
di
lui
non
si
sentirà
più
parlare
.
Passando
da
un
clima
all
'
altro
è
necessario
,
è
conveniente
accettarne
le
caratteristiche
(
almeno
come
reagente
)
e
chi
passa
da
quota
10
a
quota
90
deve
convenire
che
vi
si
respira
meglio
.
Il
nuovo
centro
artistico
gli
apparirà
esigente
;
esso
vuole
riconoscersi
al
più
presto
nell
'
opera
del
giovane
venuto
;
vuole
che
sia
dei
suoi
,
che
non
si
attardi
nei
suoi
dimessi
costumi
.
Più
tardi
,
se
il
giovane
avrà
genio
,
potrà
concedersi
ogni
violenza
.
Il
giovane
,
quando
lascia
le
piccole
città
,
o
il
borgo
così
uguali
nel
servire
lo
stesso
pane
vero
alla
stessa
annoiata
mensa
è
straricco
di
cognizioni
inutili
e
dannose
.
Ha
una
cultura
il
cui
senso
può
essere
sbagliato
.
È
antimodaiolo
,
ma
nel
senso
di
un
conformismo
tradizionalistico
.
Nel
nuovo
ambiente
egli
respira
,
per
così
dire
,
aria
di
speranza
.
Incominciano
i
più
intimi
confronti
tra
lui
e
gli
altri
.
Se
il
giovane
è
intelligente
e
sincero
,
noterà
l
'
abisso
da
colmare
.
Poi
vengono
i
confronti
ufficiali
.
Batoste
da
ogni
lato
.
Gli
rimane
per
poco
in
petto
l
'
amore
pei
suoi
vecchi
feticci
,
i
quali
intristiscono
nel
ricordo
e
s
'
allontanano
dall
'
affetto
dei
vivi
.
Ciò
gli
parrà
dapprima
ingiusto
ma
poi
rinuncerà
definitivamente
al
grigio
e
laido
museo
dei
suoi
falsi
profeti
:
l
'
immagine
feeristica
dell
'
arte
,
i
capricciosi
sentimentalismi
saranno
finiti
.
In
provincia
gli
poteva
accadere
di
aver
la
possibilità
manuale
di
dipingere
400
mq
.
di
tela
e
non
sfiorare
mai
un
solo
problema
pittorico
e
peggio
artistico
.
Egli
era
edotto
(
con
profonda
conoscenza
)
sui
cromatismi
atonali
,
sugli
oggettivismi
estemporanei
,
sul
nichilismo
naturalistico
o
tutt
'
al
più
su
quel
novecentismo
di
maniera
che
nasconde
sotto
un
contrasto
tipografico
di
bianco
e
nero
un
nuovo
e
profondo
materialismo
,
l
'
equivoco
fanciullesco
della
pittura
=
volume
+
peso
.
I
cosidetti
maestri
provinciali
,
peggiori
dei
giovani
,
soffiano
sull
'
ignoranza
,
che
è
il
loro
fuoco
divino
.
Non
si
avvedono
di
essere
degli
incivili
senza
barbarie
.
Il
giovane
che
evade
è
invece
un
incivile
che
si
condanna
per
un
certo
tempo
alla
barbarie
.
Da
ciò
ne
deriva
che
gli
sarà
possibile
partecipare
in
via
assoluta
al
rinnovamento
artistico
.
Egli
apprende
a
sue
spese
vari
postulati
,
cioè
non
allo
stato
di
definizione
ma
di
esperienza
.
Egli
impara
che
le
forme
non
sono
che
larve
se
vengano
espresse
nello
stesso
ciclo
fenomenico
della
natura
:
poi
che
l
'
arte
è
un
'
espressione
etica
e
una
esperienza
.
Egli
spregia
anche
le
generiche
idealizzazioni
plastiche
di
ogni
neoclassicismo
,
che
fanno
dell
'
arte
un
orrido
(
apparentemente
bello
)
museo
d
'
atteggiamenti
già
noti
.
Tutto
ciò
che
un
tempo
aveva
sembianze
di
sublime
raggiungimento
,
ora
non
è
che
la
fattispecie
plastica
della
rettorica
.
Anche
la
vita
dell
'
artista
gli
si
presenta
come
azione
.
Le
proposizioni
si
disgrovigliano
dalla
complicata
sintassi
.
Il
giovane
sprovincializzato
abbandona
i
suoi
amori
di
ieri
:
la
ricerca
atmosferica
,
il
taglio
da
natura
,
tutte
insomma
le
cattive
interpretazioni
dell
'
impressionismo
.
Vede
i
moderni
.
Perché
dalla
città
nativa
non
gli
riusciva
di
capirli
?
Ora
gli
appaiono
nuovi
e
ossessi
quei
gialli
,
quei
rossi
,
quegli
azzurri
e
come
ispirati
a
sensi
stranieri
al
comune
.
L
'
equilibrio
formale
lo
vede
risolversi
in
se
stesso
,
cioè
entro
i
confini
del
quadro
.
Non
deve
immaginare
più
un
mondo
troppo
traslato
per
capire
queste
nuove
espressioni
dell
'
arte
.
Non
deve
chieder
in
prestito
più
nulla
alla
letteratura
,
alla
storia
,
ecc
.
S
'
egli
pensa
alla
struttura
d
'
un
uomo
e
alla
struttura
d
'
un
uomo
e
alle
vere
generatrici
dell
'
emozione
,
s
'
accorge
che
tutto
ciò
che
è
fondamentale
in
natura
,
tutto
ciò
che
è
primordiale
,
cioè
necessario
,
qui
tenta
d
'
essere
espresso
.
Lo
turba
il
coraggio
di
una
sincerità
così
disperata
,
capace
di
classificar
l
'
uomo
per
gli
elementi
che
lo
compongono
innanzitutto
.
E
la
natura
?
si
domanda
ancora
una
volta
.
Va
dagli
antichi
.
S
'
accorge
che
,
attraverso
le
epoche
,
v
'
è
qualcosa
che
domina
al
di
fuori
e
al
disopra
di
ogni
contingenza
storica
.
Essi
esprimono
dei
valori
assoluti
perché
autonomi
,
perché
conchiusi
in
sé
stessi
,
non
ripiegati
ma
asserviti
ad
una
grande
intenzione
.
E
se
gli
appaiono
in
così
nuova
grandezza
,
come
fossero
preesistiti
alla
creazione
del
mondo
per
suggerirne
gli
aspetti
più
enormi
,
è
perché
ogni
intenzione
armonizzatrice
del
ritmo
spirituale
,
ebbe
la
sua
realizzazione
.
Oggi
,
molti
moderni
,
restano
a
mezz
'
aria
cosicché
l
'
intenzione
rimane
polemica
e
difficilmente
si
eleva
ad
arte
.
Un
colore
o
una
linea
,
sono
in
pochi
a
farli
funzionare
.
Li
accennano
e
lì
per
lì
si
disamorano
d
'
una
conclusione
ben
chiara
.
Il
nostro
giovane
pittore
s
'
avvede
che
la
storicità
d
'
una
opera
è
un
dato
involontario
che
l
'
artista
non
cerca
.
Un
nuovo
vero
sorge
dal
colore
e
dal
disegno
,
sorge
dalla
forma
.
Essere
naturali
in
arte
è
una
fatalità
dell
'
artista
,
non
è
un
ricordo
del
vero
.
Molti
problemi
gli
si
presentano
ancora
.
Egli
intuisce
la
tabe
dell
'
astrattismo
che
crede
nel
parallelismo
di
velocità
tra
pensiero
e
realizzazione
.
Il
pensiero
corre
più
avanti
e
l
'
artista
per
seguirlo
non
insiste
in
profondità
.
Non
si
sofferma
più
sull
'
opera
.
Presunzione
estensiva
.
Così
tutto
si
anemizza
,
si
svuota
.
Il
giovane
intravvede
una
nuova
generazione
di
creatori
lenti
,
che
non
è
sinonimo
di
tardi
.
Il
pittore
rifà
le
sue
cognizioni
critiche
e
si
viene
formando
una
nuova
personalità
spirituale
.
Egli
rivendica
i
dati
elementari
ed
eterni
della
pittura
.
Per
questi
motivi
la
storia
del
giovane
provinciale
è
un
episodio
di
civiltà
,
cioè
di
moralità
.
Poi
la
sua
storia
diventa
un
'
altra
,
ma
non
muta
mai
quello
che
è
il
ritmo
incalzante
di
ricerca
.
Persiste
in
lui
il
meraviglioso
retaggio
degli
anni
senza
tregua
.
La
maturità
non
è
più
un
invecchiamento
,
è
una
conquista
.
StampaPeriodica ,
Le
statistiche
sono
in
genere
affari
dei
posteri
.
E
solo
alla
fine
di
un
secolo
le
somme
vanno
tirate
e
i
bilanci
conclusi
.
Perciò
i
giovani
oggi
non
amano
le
cifre
incolonnate
di
una
partita
doppia
che
ancora
non
è
affatto
chiusa
.
Chi
,
come
noi
,
si
formò
nel
tempo
inquieto
,
è
portato
invece
a
scorticarsi
e
a
riguardarsi
dentro
perché
tempo
inquieto
vuol
dire
,
per
chi
lo
intende
,
tempo
delle
più
assolute
responsabilità
.
Noi
,
a
nostro
rischio
,
e
pagando
sempre
con
il
nostro
denaro
abbiamo
accertato
questa
nostra
responsabilità
e
se
non
abbiamo
fissato
le
posizioni
definitive
delle
nostre
aspirazioni
con
grandi
manifesti
e
programmi
è
appunto
perché
la
nostra
posizione
sta
nella
libertà
certa
dei
nostri
sviluppi
.
Attraverso
il
tenace
sondaggio
però
dei
punti
sono
stati
fissati
,
sopratutto
nei
riguardi
delle
nostre
relazioni
con
la
tradizione
.
La
storia
non
è
una
vecchia
cosa
da
imparare
a
memoria
con
mentalità
da
neoclassico
né
da
ripudiare
con
mentalità
futurista
mentalità
entrambe
viete
e
definitivamente
superate
;
la
storia
è
un
fatto
appartenente
alla
nostra
personalità
e
solo
in
questo
senso
importante
e
continuativo
.
Esiste
in
quanto
serve
alla
nostra
costruzione
e
noi
siamo
parte
di
essa
.
Non
si
può
pensare
alle
interruzioni
dei
teorici
né
alla
decorrenza
;
non
esistono
periodi
d
'
oro
né
di
bronzo
,
ma
solo
delle
leggi
misteriose
per
le
quali
il
miracolo
del
genio
viene
a
regolare
le
fasi
di
un
ingranaggio
.
Si
tratta
allora
solo
di
gente
che
è
nota
per
il
fatto
dell
'
arte
e
di
gente
che
non
è
nota
per
questo
.
Pubblico
,
acquisti
,
congregazioni
,
critiche
,
col
fatto
dell
'
arte
abbiamo
appreso
che
non
c
'
entrano
.
Subito
che
si
guarda
alla
natura
del
fenomeno
artistico
alla
sua
posizione
ed
al
suo
svolgersi
nel
tempo
.
Una
curiosa
clausura
che
permetta
tutti
i
contratti
e
le
più
assurde
contaminazioni
,
in
osmosi
regolate
e
continue
.
Dal
niente
non
può
nascere
l
'
arte
;
ma
pure
nessun
incidente
apparente
la
provoca
,
in
conseguenza
non
crediamo
alle
scuole
,
ma
all
'
aria
,
al
colore
del
cielo
che
ogni
uomo
apprende
a
suo
modo
come
la
sua
costruzione
comanda
.
Siamo
portati
perciò
a
dare
massima
importanza
agli
individui
ed
ai
loro
particolari
contributi
,
non
crediamo
all
'
arte
di
masse
,
né
ai
fenomeni
popolareschi
se
non
come
fenomeni
singoli
,
del
resto
lontanissimi
dalla
massa
e
considerati
forme
inferiori
dai
più
.
Non
è
più
il
tempo
delle
classifiche
e
delle
categorie
;
siamo
stanchi
delle
definizioni
,
dei
partiti
presi
e
dei
dogmi
.
Solo
quando
la
libertà
diventa
una
legge
si
può
essere
,
nel
nostro
senso
liberi
;
per
questo
abbiamo
fatto
legge
libertà
più
assoluta
,
libertà
che
non
vuol
dire
anarchia
.
Solo
così
la
storia
può
rimanere
viva
ed
attuale
,
finché
noi
siamo
vivi
ed
in
atto
.
Così
la
storia
diviene
esperienza
insieme
alla
nostra
vita
e
noi
non
si
diventa
dei
musei
.
Il
museo
è
fermo
,
l
'
artista
è
in
movimento
;
il
documento
è
cronaca
,
la
storia
è
vita
.
Così
nella
nostra
curiosa
libertà
abbiamo
scoperto
il
filo
vivo
della
continuità
e
siamo
diventati
frutto
di
tutto
quello
che
ci
è
servito
.
Naturalmente
solo
da
una
esperienza
può
nascere
una
selezione
e
si
possono
scoprire
quei
fatti
già
avvenuti
nel
passato
che
noi
sentiamo
vivere
in
noi
ed
accertiamo
necessari
al
vivere
della
nostra
arte
.
In
questo
senso
la
tradizione
è
legata
all
'
individuo
secondo
le
reazioni
che
nell
'
individuo
provoca
;
così
ognuno
di
noi
ha
la
sua
tradizione
se
è
vero
che
ha
la
sua
arte
.
Ma
la
gioia
di
noi
giovani
è
un
'
altra
,
che
è
anche
la
nostra
nuova
forza
,
l
'
esserci
trovati
in
più
d
'
uno
da
Milano
a
Roma
a
Palermo
a
Venezia
,
ognuno
nel
suo
mondo
,
vicini
l
'
uno
all
'
altro
in
una
costellazione
che
diventa
ogni
tanto
,
all
'
improvviso
più
ricca
e
più
lucente
.
StampaPeriodica ,
È
questo
un
fiume
che
nasce
sui
monti
per
il
confluire
di
vari
torrenti
e
attraverso
la
pianura
finisce
nel
mare
.
Ma
mentre
appena
formato
è
impetuoso
,
profondo
e
freschissimo
per
l
'
ombra
delle
gole
che
impediscono
al
sole
di
toccare
le
acque
,
nella
pianura
s
'
allarga
e
rallenta
il
suo
corso
sino
a
raggiungere
in
certi
punti
la
calma
e
il
tepore
dei
laghi
.
È
qui
,
verso
l
'
estate
,
che
s
'
inizia
la
stagione
dei
bagni
e
si
prolunga
ininterrotta
sino
alla
fine
di
settembre
.
Bastano
infatti
i
primi
segni
del
caldo
,
quali
il
canto
della
cicala
e
l
'
ingiallire
del
frumento
nei
campi
,
perché
le
sue
rive
si
popolino
di
gente
.
Son
per
lo
più
ragazzi
dai
dodici
ai
vent
'
anni
che
abitano
vicino
al
fiume
in
case
poste
oltre
gli
argini
.
Essi
s
'
alzano
prestissimo
,
quando
ancora
il
cielo
è
oscuro
e
solo
a
oriente
appare
l
'
aurora
come
un
fuoco
.
È
la
madre
che
li
sveglia
dai
loro
sonni
nei
grandi
letti
di
piuma
,
gridando
inesorabile
ad
ogni
indugio
,
mentre
apre
la
finestra
e
mostra
il
giorno
che
sorge
.
Comincia
così
il
loro
lavoro
che
si
prolunga
per
tutta
la
mattina
nei
campi
o
nel
fiume
a
raccogliere
sassi
,
finché
a
mezzogiorno
,
quando
il
sole
è
alto
nel
cielo
,
consumato
in
fretta
il
pasto
,
sono
liberi
e
vanno
nel
fiume
a
bagnarsi
.
Il
luogo
per
nuotare
vien
scelto
quasi
sempre
in
certi
gomiti
dove
la
corrente
per
il
continuo
sbattere
dell
'
acqua
contro
le
rive
ha
roso
la
terra
sino
a
formare
larghi
bacini
che
ben
s
'
adattano
ai
loro
volubili
gusti
.
Essi
giungono
a
piedi
scalzi
su
piccole
strade
polverose
,
i
calzoni
tenuti
fermi
da
una
cinghia
,
la
maglietta
aperta
sul
petto
,
un
grande
cappello
che
dà
ombra
al
viso
,
e
subito
si
spogliano
per
indossare
certe
mutande
di
tela
a
righe
colorate
tolte
furtivamente
alla
sorella
o
alla
madre
.
In
questo
fiume
la
consuetudine
del
nuoto
viene
trasmessa
di
generazione
in
generazione
come
un
esercizio
indispensabile
a
cui
nessun
giovane
valido
può
sottrarsi
,
pena
lo
scredito
presso
tutti
i
dintorni
.
Basta
osservare
i
più
esperti
che
fanno
prodigi
di
bravura
per
essere
ammirati
.
Eccoli
che
s
'
avvicinano
al
fiume
.
Sono
giovani
di
statura
non
molto
alta
,
dalle
membra
armoniose
,
che
camminano
dondolandosi
nei
fortissimi
fianchi
mentre
muovono
all
'
intorno
l
'
occhio
nero
e
vivace
.
Essi
scendono
prima
vicino
alla
sponda
per
bagnarsi
il
petto
e
le
braccia
,
e
dopo
,
saliti
rabbrividendo
su
una
pietra
,
s
'
abbandonano
alla
corrente
con
una
lieve
spinta
del
piede
.
Ma
è
solo
quando
sono
giunti
in
mezzo
al
fiume
che
mettono
in
opera
tutte
quelle
segrete
manovre
ch
'
essi
hanno
imparato
con
la
lunga
abitudine
.
Di
solito
battono
i
piedi
per
avere
una
vigorosa
spinta
in
avanti
,
mentre
le
mani
facilitano
l
'
avanzare
,
una
allungandosi
quasi
adagiata
sull
'
acqua
,
l
'
altra
sotto
il
petto
che
seconda
il
movimento
delle
gambe
,
e
in
tal
modo
procedono
con
estrema
velocità
,
compiendo
lunghi
tratti
senza
avvertire
la
minima
stanchezza
.
Sono
questi
primi
saggi
degli
esperti
che
spingono
gli
altri
ad
imitarli
,
ed
infatti
,
mentre
quelli
,
raggiunta
la
riva
,
salgono
a
riposarsi
sull
'
erba
,
tutti
si
spogliano
in
fretta
come
presi
da
una
vera
smania
dell
'
acqua
.
Cominciano
così
i
lunghi
nuoti
,
interrotti
dai
tuffi
degli
azzardati
che
vanno
a
gara
a
chi
resiste
più
a
lungo
muovendosi
sotto
lo
specchio
verde
dell
'
acqua
come
bianchi
fantasmi
,
mentre
gli
esperti
dall
'
alto
correggono
i
movimenti
sbagliati
che
essi
compiono
nella
foga
,
dimenticando
i
principi
che
stanno
a
base
del
tradizionale
esercizio
.
Ma
ecco
comparire
sull
'
argine
altri
ragazzi
che
sino
allora
sono
stati
in
giro
a
pescare
in
certi
angoli
segreti
del
fiume
,
e
vengono
avanti
tenendo
in
mano
un
pesce
come
tanti
Tobioli
.
Al
loro
richiamo
tutti
escono
dall
'
acqua
e
si
riuniscono
negli
spiazzi
erbosi
che
l
'
argine
forma
digradando
verso
la
riva
.
Al
centro
stanno
gli
anziani
e
all
'
intorno
i
più
giovani
che
ascoltano
attenti
.
Di
solito
parlano
di
affari
compiuti
in
famiglia
,
commentandoli
variamente
secondo
il
loro
punto
di
vista
,
ma
dopo
tutti
i
discorsi
convergono
ad
un
unico
tema
l
'
amore
,
di
cui
hanno
una
certa
esperienza
.
Le
loro
donne
sono
giovani
contadine
dei
dintorni
,
conosciute
l
'
inverno
prima
durante
le
lunghe
veglie
nelle
stalle
.
Essi
parlano
con
loro
alla
sera
,
dopo
cena
,
attendendole
nelle
svolte
delle
piccole
strade
di
campagna
,
in
quell
'
ora
deserte
.
Ognuno
racconta
dell
'
amata
certi
suoi
atti
che
più
gli
sono
rimasti
fissi
in
mente
,
come
il
modo
goloso
con
cui
offre
la
bocca
per
essere
baciata
o
delicate
stravaganze
che
ella
compie
nell
'
amoroso
convegno
.
Poi
,
eccitati
,
perdono
ogni
ritegno
,
le
parole
,
dapprima
rattenute
da
un
vago
pudore
,
sboccano
libere
e
oscene
,
e
ridono
ad
alta
voce
dandosi
grandi
colpi
alle
spalle
,
mentre
i
giovanetti
,
maturatisi
durante
l
'
anno
,
gustano
profondamente
quei
discorsi
,
accendendosi
in
volto
per
l
'
emozione
.
Solo
quando
il
sole
comincia
a
declinare
e
la
sera
s
'
annuncia
col
canto
dei
grilli
tra
l
'
erba
,
o
quando
per
l
'
afa
il
tuono
rompe
il
silenzio
verso
i
monti
,
essi
ritornano
a
casa
.
Così
dura
la
stagione
dei
bagni
sino
a
settembre
,
finché
,
all
'
inizio
della
vendemmia
,
le
rive
si
fanno
a
poco
a
poco
deserte
,
mentre
i
nuotatori
,
dimentichi
del
fiume
,
pigiano
l
'
uva
nei
grandi
tini
,
inebriati
dall
'
odore
del
mosto
.