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> anno_i:[1910 TO 1940}
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Molti anni addietro , quando poche erano le gare che si svolgevano durante l ' annata , quando ognuna di esse costituiva un avvenimento di eccezione , quando gli sport del motore erano quelli che avevano il maggior seguito di pubblico , quando le automobili e le motociclette erano ancor poco diffuse , e le modeste velocità raggiungibili dal normale utente facevano apparire sbalorditive , nel confronto , quelle che , su strade spesso indegne di tal nome , riuscivano ad attingere gli e assi e dell ' epoca i quali perciò divenivano gli idoli delle folle il e Lario e , il famoso « Circuito del Lario » dalle strade strette e tortuose , dai dislivelli repentini , dal fondo polveroso o pantanoso a seconda che il sole o la pioggia lo presidiavano , soleva richiamare ad ogni estate , nelle sue embrionali tribune e lungo i margini di tutto il suo percorso , enormi masse di spettatori che da ogni parte , spesso sobbarcandosi a compiere decine e centinaia di chilometri , venivano per assistere alle acrobatiche prodezze dei e centauri e che in una prova del genere trovavano la loro definitiva consacrazione . Oggi assai più numerose sono le grandi gare motoristiche che si svolgono in tutta Italia durante l ' anno ; e molte altre competizioni sportive , dal calcio all ' atletica leggera , appassionano domenicalmente le folle . Oggi anche le normali macchine da turismo vanno come folgori , e lo scarto di velocità esistente tra esse e quelle da corsa , pur essendo spesso più alto di quello di una volta , stupisce forse meno il gran pubblico che s ' è familiarizzato con le rapidissime andature in terra , in mare e in cielo . Oggi i « circuiti stracittadini » , che permettono alla gente di godersi un paio d ' ore di movimentatissimo spettacolo senza muoversi da casa , o al massimo da una comoda tribuna fornita di ogni conforto e situata a due passi dal centro della città , hanno detronizzato competizioni famose che , pur avendo un « passato » glorioso , avevano il torto di imporre agli spettatori spostamenti macchinosi e un certo dispendio di tempo . Essendo dunque oggi i palati viziati , per così dire , molte manifestazioni hanno perduto almeno in parte la loro importanza , il loro seguito di pubblico . E infatti , quante grandi gare , automobilistiche e motociclistiche , sono scomparse , si sono trasformate , in questi ultimi anni ? Quanti circuiti , che pur avevano un loro fascino e una loro non indifferente importanza tecnico - sportivo - turistica , sono stati sostituiti con altri , talvolta di valore discutibile ? In quest ' atmosfera di evoluzione , di trasformazione , di innovazioni , il « Lario » è , se non il solo , almeno tra i pochissimi che resta , vivo e vegeto più che mai , sulla breccia ; il « Lario » è uno dei pochissimi che ha resistito , acquistando anzi sempre maggiore importanza e destando un sempre più alto interesse ; e pur aggiornandosi , poiché le sue strade si sono oggi di gran lunga migliorate , perché l ' organizzazione è sempre più perfetta , perché ha tratto tutto quanto di buono v ' era da trarre dai moderni criteri che informano lo sport motoristico , ha religiosamente custodito la sua tradizione , ha conservato integre tutte le sue caratteristiche , anzi accentuandole . E perché ? Perché il « Lario » ha una fama ormai mondiale , perché il « Lario » è il banco di prova per eccellenza delle macchine e dei guidatori , perché il « Lario » ha il potere di entusiasmare come pochi altri circuiti le folle ; perché , infine , il « Lario » ha un suo fascino particolare al quale non si sfugge . Quando il « Lario » non fu effettuato , tutti gli sportivi u sentirono » la sua mancanza . E il suo successo continua a crescere di anno in anno . Nato nel lontano 1921 per contrapporre al classico « Tourist Trophy » , che gli inglesi organizzano nell ' Isola di Man , un circuito stradale severissimo e sotto tutti gli aspetti adatto a mettere a dura prova la « classe » dei piloti e le doti di ripresa e di resistenza allo sforzo prolungato di un motore , di stabilità , di aderenza , di frenaggio , di robustezza di una macchina tutti gli organi della quale vengono sollecitati al massimo grado il « Lario » si disputò ininterrottamente fino al 1931 incluso ; dopo due anni di sospensione fu ripreso nel 1934 , fu disputato ancora l ' anno successivo , e poi si è avuta un ' altra pausa biennale , dalla quale esce ora rinforzato e aureolato di nuove attrattive . Le pause sono state causate da situazioni contingenti dello sport motociclistico locale , e non da circostanze relative alla gara stessa ; la quale nelle tredici edizioni fin qui svoltesi ha messo in luce nuove giovani valide energie del motociclismo italiano , ha confermato il valore di assi famosi , ed ha assolto superbamente , oltre alla sua funzione tecnico - sportiva , anche quella propagandistica a favore della diffusione della motocicletta . Nell ' albo d ' oro del « Lario » tutti i nostri migliori uomini hanno apposto la propria firma : da Ruggeri ad Arcangeli , a Varzi , a Nuvolari , fino ai più recenti , a Bandini , a Fumagalli , a Serafini , e - per i primati sul giro - da Biagio Nazzaro a Ghersi , a Vailati , agli stessi Varzi , Nuvolari e Bandini , a Pigorini , ad Aldrighetti . Quest ' anno il « Lario » - che si svolgerà il 10 luglio - riunirà accora una volta un forte gruppo di « Centauri » i quali offriranno alla folla immensa che assieperà gli spalti del circuito , lungo tutti i 36 chilometri del suo sviluppo , un susseguirsi continuo di emozioni , di sensazioni quali ben poche altre contese del genere sono in grado di dare . E la funzione tecnica della prova brianzola sarà ancor pii alta del consueto , inquantoché macchine che quest ' anno sono rimaste in ombra verranno a chiedere all ' autorità del « Lario » una rivincita che può essere posta sull ' altro piatto della bilancia per equilibrare le sconfitte ; e macchine passate trionfalmente al terribile vaglio della « Milano - Taranto » , e dominatrici in altre gare su circuiti veloci intendiamo parlare della gloriosa Gilera a 4 cilindri sovralimentata esigeranno la suprema conferma delle proprie eccezionalissime multiformi qualità . Ma si può affermare che tutte le Marche italiane e alcune estere , saranno degnamente rappresentate al « Lario » , la diserzione significando già di per sé stessa una dichiarazione d ' inferiorità . Sicché , nel quadro di un ' organizzazione senza precedenti , nel conforto di ima sistemazione per il pubblico curata dagli appassionati e competenti organizzatori in ogni dettaglio , la folla potrà assistere a una gara veramente completa sotto ogni aspetto , unica nel suo genere , appassionante quant ' altre mai . Le miglioratissime condizioni delle strade del circuito , e i recenti progressi della tecnica costruttiva motociclistica , lasciano agevolmente prevedere che i primati della gara saranno tutti largamente battuti . Insieme alle macchine da corsa che dovranno compiere 6 giri del circuito - gareggeranno quest ' anno le macchine di serie ( però soltanto su due giri ) per contendersi il « Trofeo della Valsassina » , la « Coppa A . Pigorini » e la « Coppa Isacco Mariani » ; la partecipazione di questa categoria di macchine , oltre a rendere più interessante la contesa , fornirà delle preziose indicazioni nei riguardi della nostra eccellente produzione di serie . Il « Lario » dotato quest ' anno dell ' « XI Premio dell ' Industria » , del « Trofeo del turismo Lariano » e del « VI Premio del C.O.N.I. » , costituisce la quarta prova del Campionato italiano ; prova che potrà essere decisiva agli effetti dell ' assegnazione dei titoli . Già da qualche settimana l ' Ufficio Stampa del « Lario » , di cui è valoroso ed appassionato capo il collega Renato Tassinari , ha pubblicato un elegante opuscolo , curato dallo stesso eminente collega , contenente i pareri e le impressioni sulla classica corsa italiana di tutti i più noti giornalisti . E perciò l ' opuscolo è , nel suo complesso , un vero inno alla tradizionale contesa , cara al cuore di tutti i nostri sportivi .
MAESTRI SULLA PEDANA ( CERCHIARI ALDO L. , 1938 )
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Un maestro sulla pedana di combattimento costituisce un avvenimento ed uno spettacolo a lettere maiuscole . Ci sarebbe da riempire una mezza biblioteca di robusti tomi sulle discussioni , le chiacchiere , i commenti , i pro e i contro che questa manifestazione così caratteristicamente combattentistica e fascista ha suscitato . Erano degli anni , dei lunghi anni che la questione del campionato per i maestri viaggiava sull ' altalena dei sì , forse , ma , però . La Federazione italiana ha troncato decisamente il nodo , ha spalancato le porte ai partigiani del si ed ha filosoficamente lasciato il campo degli oppositori e dei dubitanti a baloccarsi con gli arzigogoli della dialettica . Questione scottante , delicata . Questione risolta e ci auguriamo per sempre . Per chi ha orgoglio , passione , disinteressato coraggio la porta è aperta . Il premio in posta valeva certamente il rischio ed ecco il campo tripartirsi : gli iscritti ( numerosi , 108 ) i partecipanti ( un po ' meno numerosi , 65 ) , gli assenti ( troppo numerosi ) , cambieranno parere col tempo . Per la verità è necessario aggiungere la coda di una quarta categoria che chiameremo degli assenti obbligatori . Solo questi ultimi , i grandi veterani , le tempie bianche o troppo grigie della classe magistrale sono gli scusati a priori . L ' opera di alcuni di questi gloriosi rappresentanti della vecchia guardia ed i frutti creati dalla loro passione e dalla loro valentia non hanno bisogno di riconoscimenti agonistici . Eppure sulla pedana qualcuno ha voluto ancora essere presente per il misterioso richiamo di quella passione che arde ancora inesausta nei cuori che hanno sempre vent ' anni . Le gambe erano legnose , il fiato corto , lo scatto smorzato ed opaco . Sono caduti in batteria ma hanno combattuto con lo spirito del moschettiere che cade ma non si arrende . Lasciate che al loro spirito sia di conforto l ' illusione guascona della solita incompetenza e parzialità delle giurie . I partecipanti hanno vinto tutti il loro campionato d ' Italia ; anche se la critica stupida con il morso avvelenato dell ' assente ghignerà beffarda sulle prove degli sfortunati . Anche se gli assenteisti sfodereranno la sapienza del calcolo dell ' opportunismo e sarà facile per essi pronunciare la frase di prammatica : « te l ' avevo detto io » . Perché , sia detto ben chiaro , questo campionato italiano dei maestri deve essere considerato come una rassegna d ' onore della classe magistrale italiana , una scorta di atto dimostrativo di stile , di tecnica e di correttissima combattività . Solo così questa nuova pagina dell ' attività schermistica nazionale raggiungerà le vere finalità per le quali la prova è stata creata . E giusto , è logico che ai validi , ai giovani , agli animosi sia consentito di misurarsi sul campo della vera battaglia , sia concessa la possibilità di affinare il bagaglio delle proprie conoscenze e di trarre dalla diretta e personale esperienza il suggerimento più vitale e più efficace per l ' allievo . La classe magistrale italiana ed i giovani maestri in particolare avevano bisogno di questa iniezione vivificatrice , di questo stimolo al proprio orgoglio di distributori del buon pane della tecnica schermistica . I più grandi maestri che la storia ricordi furono grandi , talvolta grandissimi campioni . La regola non è così ferrea né così generale poiché l ' insegnamento richiede doti caratteristiche e quanto mai particolari . Il sapere intendere , assimilare , distribuire e suggerire con magistero d ' arte è privilegio di pochi ma non va dimenticato che la scherma è ben vero un ' arte ma è anche , e sopratutto , un ' arte di combattimento . Chi avrà saputo combattere e vincere la bella battaglia , con l ' arma in pugno , sulla pedana di combattimento , avrà carpito il segreto sostanziale di tutte le vittorie che coronano questa nobilissima disciplina sportiva , alimentato la fiamma che sola può vivificare e far brillare la fredda maestria della tecnica : il cuore del combattente . Salutiamo nei campionati italiani dei maestri la più bella , la più simpatica e la più convincente delle esibizioni schermistiche . A Mario Bini vincitore del fioretto , a Giovanni Palmeri trionfatore nella spada , a Nicolò Perno primo nella sciabola è andato l ' alloro dei trionfatori . Vittorie meritate , conquistate con l ' impeto , con la valentia , con l ' energia che distinguono i forti . Essi hanno indicato la via e saranno pronti domani a difendere il fiammeggiante tricolore conquistato . A tutti gli altri , ad iniziare dall ' ultimo classificato delle prime eliminatorie , il plauso di tutti gli sportivi . Degne di particolare rilievo la disciplina , la correttezza sportiva e la forbitezza stilistica di tutti i concorrenti . La gara si è svolta nella ricca sala d ' armi della Società del Giardino di Milano , sede degna da ogni punto di vista , ma dove , per ragioni che ci sfuggono , la partecipazione degli spettatori è sempre relativamente limitata .
StampaPeriodica ,
Abbiamo già detto che il Giro dei Tre Mari » la più grande competizione ciclistica a carattere di propaganda si svolgerà dal 7 al 20 settembre nelle province dell ' Italia meridionale . Oggi aggiungiamo che il percorso della gara è stato completato con le 3 tappe siciliane : Messina - Catania ; Catania - Messina e Messina - Palermo . Ciò si deve , principalmente , al vivo interessamento del Prefetto di Catania , il quale , con lodevole senso sportivo , ha assicurato al Presidente della S.S. Parioli , la quale organizzerà la grande prova a tappe , tutto il suo appoggio morale e quello degli sportivi di questa Provincia per l ' effettuazione della tappa Messina - Catania e viceversa . È la prima volta - se la memoria non ci tradisce - che una competizione dell ' importanza di quella del Giro dei « Tre Mari » raggiunge l ' Italia insulare . Va senz ' altro rilevato ed elogiato l ' interessamento di quegli sportivi per quella che si può definire una delle più grandi adunate ciclistiche nazionali . È stato sufficiente il solo annuncio per mettere a rumore l ' ambiente sportivo siciliano . A questa passione si deve se il « Giro dei Tre Mari » ha già ottenuto il primo , significativo successo : quello delle adesioni di tutte le province ove si svolgerà il « Giro » . Quando gli organizzatori hanno studiato il percorso , desideravano che il « Giro » non fosse eccessivamente lungo . Però , da un attento esame , è risultato che se si voleva raggiungere la punta dello « Stivale » per poi avere il traguardo a Roma , la corsa avrebbe dovuto svolgersi su un percorso di km . 2500 . Venne accolta , quindi , all ' unanimità , la proposta che il « Giro » toccasse qualche città della Sicilia per poi raggiungere Napoli per via mare e , con la tappa Napoli - Roma , si sarebbe avuta la conclusione della gara , ciò che importa un percorsa di km . 1700 . Pertanto , il « Giro dei Tre Mari » si svilupperà come segue : 7 settembre : Roma - Aquila . 8 » Aquila - Pescara . 9 » Pescara - Foggia . 10 » Foggia - Bari . 11 » Intertappa . 12 » Bari - Potenza . 13 Potenza - Lagonegro . 13 » Lagonegro - Cosenza . 14 » Cosenza - Catanzaro M . 15 » Intertappa . 16 » Catanzaro M . - Reggio Calabria . 17 » Messina - Catania . 17 » Catania - Messina . 18 » Messina - Palermo . 18 » Ore 21 : partenza di tutta la carovana da Palermo con il Piroscafo « Vulcania » . 19 » Arrivo a Napoli - Intertappa . 20 » Napoli - Roma . Scorrendo il percorso , non si può fare a meno di rilevare che la gara si presenta dura anche per coloro che ( al « Giro » parteciperanno anche i corridori che hanno disputato la prova del « Tour » ) vanno per la maggiore in campo ciclistico nazionale ed internazionale . Tuttavia , altra constatazione da fare è che il percorso è stato distribuito in modo da conferire alla gara una omogeneità ed un interesse senza pari . Non è ancora opportuno fare previsioni ; è certo però che la competizione indetta dalla « Parioli » può definirsi la prova del fuoco non solo per i giovani , desiderosi di mettersi sempre più in luce , ma anche per gli « Assi » . Ed il successo della gara sta appunto nell ' incertezza del risultato , nella perfetta organizzazione e nell ' entusiasmo vivo , sentito degli sportivi dell ' Italia meridionale , che accoglieranno i concorrenti con quello slancio proprio dei meridionali . « Giro dei Tre Mari » : competizione destinata a passare nella storia del ciclismo nazionale .
MERCATO DEI CALCIATORI ( VIERO ENNIO , 1938 )
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Il mercato si è iniziato presto , quest ' anno . Le necessità create dalla preparazione per la Coppa del Mondo e la fine conseguentemente anticipata del campionato italiano , hanno fatto sì che quell ' immenso baraccone ideale ove si può immaginare si svolgano le operazioni di compra - vendita dei giocatori , spalancasse prima del solito i suoi battenti e desse maggiore sfogo alle trattative , non più soffocate dalla immanente chiusura delle liste di trasferimento . Non è certamente con intenzioni offensive che abbiamo pronunciato la parola mercato per definire l ' insieme delle operazioni necessarie per il passaggio di un calciatore dall ' una all ' altra società ; e non si manca certo di rispetto alle buone norme parlando di vendite e di acquisti di giocatori come se si trattasse di vile merce e non di uomini in carne ed ossa . Un tempo , magari , un linguaggio simile avrebbe fatto torcere il naso a molti di quei purissimi , rimasti ancora al viaggio in terza classe ed alla pagnottella imbottita consumata frettolosamente all ' impiedi prima della partita , ai tempi , per intenderci , cosidetti eroici e del dilettantismo integrale , ma oggi i ] termine è entrato completamente nel parlare comune e non c ' è nessuno che si sogni di scandalizzarsi per una simile crudezza d ' espressione . Tutto questo abbiamo premesso perché non vengano fraintese le nostre purissime intenzioni e non venga data all ' esposizione che stiamo per fare un valore ed un significato che non ha . Ci ripromettiamo semplicemente di dare uno sguardo di sfuggita al panorama calcistico italiano e di ficcare per un momento il naso in quel baraccone cui abbiamo alluso più sopra ; non sarà colpa nostra se a questa rapida occhiata molte cose sfuggiranno e molte altre verranno appena avvistate . E tante altre infine , non verranno nemmeno segnalate , dato che non sono ancora avvenute ; non bisogna infatti dimenticare che il termine per la presentazione delle liste di trasferimento scade soltanto col 31 luglio . Appare subito chiaro che la tendenza del mercato è al rialzo . Al netto rialzo . Non sappiamo con precisione indicare le cause di questo fatto che non ci sembra tuttavia dovuto soltanto ai motivi che in genere determinano l ' aumento dei prezzi e cioè alla abbondanza delle richieste ed alla deficienza delle offerte . Giocatori che passano da una società all ' altra ve ne sono moltissimi ed i giornali infatti pubblicano lunghe liste di trasferimenti già avvenuti e di altri che probabilmente avverranno ; il materiale , dunque , non manca sia che si tratti di ... prima scelta , sia che , invece , si tratti di qualità un poco più scadente . Ma qualunque siano i motivi , veri o fittizi , che lo hanno provocato , il certo si è che i prezzi sono saliti alle stelle e che per un ottimo giocatore di fama internazionale l ' unità di misura è senz ' altro il mezzo milione ! Ricordiamo la sensazione che provocò anni fa la notizia dell ' avvenuto passaggio di Colombari al ( ( Napoli u per la cifra di 25o mila lire ; fu un fatto che fece gridare allo scandalo , tanto poco il pubblico era abituato alle grosse cifre . Oggi , a più di un mese dalla chiusura delle liste di trasferimento , quella somma appare , non diciamo ridicola , ma perfettamente normale . Ogni giocatore di una qualche fama vale almeno 200 mila lire ; ogni giovanissimo che si sia fatto appena un po ' di luce nei campionati inferiori , che abbia attirato su di sè l ' attenzione di una società di serie superiore , vale almeno roo mila lire . Di cifre inferiori non se ne trovano , o se per avventura vengono offerte si tratta di elementi di valore mediocre che non suscitano alcun interesse in quei compratori che misurano ormai il valore di un atleta dall ' entità della cifra richiesta . Certo , a molto ha contribuito la campagna senza economia svolta da quaiche grande società con le spalle molto solide ed anche l ' indirizzo immediatamente stabilito dalle prime trattative che aprirono la serie dei trasferimenti : quelle cioè che assicurarono al ( ( Genova ) ) due ottime speranze del ( ( Pisa n , il terzino Marchi e il centr ' attacco Bertoni , per i quali il Genova pagò in blocco 55o mila lire . È naturale che successivamente ne dovesse restare influenzato tutto l ' andamento del mercato . Per un certo tempo la cifra spesa dal « Genova » è restata la cifra - primato , ma poi ecco un ' altra società superarla di slancio . È il « Milan » che non esita , pur di impadronirsi di Andreolo , assoggettarsi ad un salasso veramente eccezionale : 480 mila lire . La somma è tale da lasciare leggermente sbigottiti , ma per il « Milan » non c ' era altro da fare . Andreolo era legato al « Bologna » ed una clausola del suo contratto diceva che egli avrebbe potuto essere libero solo se per il suo trasferimento fossero state pagate 400 mila lire , e siamo certi che il « Bologna » nello stabilire la clausola era sicuro che mai Andreolo se ne sarebbe avvalso . Invece mutano i tempi ed ecco che il « Milan » non si è fatto tanto pregare per sborsare le 400 mila lire ; alle quali bisogna aggiungere il 18% , che spetta di diritto all ' atleta e che il « Milan » dovrà pagare . Questa è dunque la nuova cifra - primato della stagione , ma non è detto che essa non debba essere migliorata e che il traguardo non venga portato ancora più in alto . Non si è forse di già parlato che siano state offerte alla « Lazio » 600 mila lire per Piola e all ' « Ambrosiana » una eguale cifra per Meazza ? Ed entrando nel terreno delle cose possibili , chi è che non sa che il « Genova » si è dichiarato pronto a spendere 400 mila lire per . Colaussi e 500 mila lire per Arcari IV ? Cifre esagerate , si potrà dire , ma questa è la realtà della situazione e se una società vuole veramente attrezzarsi e migliorarsi con atleti di grande classe , non può che adattarvicisi e seguirla . Fare gli scandalizzati è perfettamente inutile ; e non parliamo di morale poiché è il fatto che conta e non l ' entità del fatto . Ma proseguiamo nella nostra rapidissima rassegna . Dalla cifra limite di Andreolo si cala immediatamente alla quota 200 , dato che per nessun giocatore è stata richiesta la somma intermedia di 300 mila lire . Ha pagato 200 mila lire la « Juventus » al « Napoli » per avere Boscaglia , pagherà 200 mila lire il « Livorno » alla e Lazio o se vorrà avere , come ormai sembra sicuro , il lungo e valoroso Viani . La quota 200 mila lire è stata sfiorata , se non proprio raggiunta , dalla e Lazio o con le sue 180 mila lire spese per avere Ramella dalla « Pro Vercelli » ; dal « Milan » con una somma eguale per avere Buscaglia dal « Torino » , dall ' « Ambrosiana » che ha speso altrettanto per farsi cedere Barsanti dal « Genova » . Poi si scende ancora e si giunge alle 155 mila lire che il « Napoli » ha sborsato alla « Lucchese » per assicurarsi Romagnoli . A questo proposito si narra che la « Lucchese » aveva già stabilito di cedere il suo attaccante per 60 mila lire ed in questo senso stava per darne comunicazione al « Napoli » , quando veniva preceduta da una lettera dello stesso « Napoli » nella quale venivano offerte 140 mila lire . Di conseguenza la « Lucchese » domandava ... 170 mila lire e finiva poi per accontentarsi di 155 mila ! E se la storia non è vera è indubbiamente ben trovata ! Ed eccoci alle 100 mila lire alla cui quota sono avvenute parecchie trattative di atleti sopratutto provenienti dalle società minori . Registriamo così le 112 mila lire pagate dal « Bologna » alla « Sanremese » per il trasferimento di Marchese , le 120 del « Genova » alla « Anconitana e per il centro mediano Baldoni , le 120 del « Genova » per il portiere Agostini , le 110 mila della « Fiorentina » al Q Vigevano e per il portiere Griffanti . Infine possiamo ricordare anche la coppia Vale - Suber che il « Venezia » ha ceduto alla « Ambrosiana » per 100 mila lire . A tutte queste cifre possiamo aggiungere quelle che formano ancora materia di trattative e che so - no naturalmente moltissime ; fra queste ricordiamo ' le 15o mila lire che la ( ( Lazio » domanda per Riccardi e che ( ( Liguria » e u Milan e stanno cercando , o hanno cercato , di ridurre , le 10o mila che la stessa Lazio » ha domandato al cc To rino » per Capri , le 10o mila che il e Vicenza » domanda per Frigo . Ed infine le 200 , ed anche le 250 mila , che la « Roma » ha inutilmente offerto al « Bologna » per trattenere Donati . Sotto le 100 sono avvenuti una infinità di trasferimenti , ma le cifre sono troppo ... esigue perché le cronache se ne debbano occupare ed in ogni caso si tratta di passaggi avvenuti fra squadre di categorie inferiori . Fanno eccezione quello di Busidoni che la « Juventus » ha avuto dalla Triestina per 6o mila lire , quello di Dugini che il « Bari » e ha pagato 6o mila lire al « Prato » Questa , salvo le inevitabili omissioni , è la situazione del mercato calcistico ad oltre un mese dalla chiusura delle liste di trasferimento . E le conclusioni , in fondo , non possono essere che assai rosee ed ottimistiche . Perchè bisogna proprio dire che il calcio italiano sia vivo e fiorente , se le società sono in grado , per migliorarsi , di assoggettarsi senza battere ciglio a delle spese così sensazionali .
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La stagione automobilistica è ormai a metà del suo cammino e non si può negare che nel complesso del bilancio internazionale accusi degli ... ammanchi di attività . La rete delle varie competizioni nella vicina terra di Francia qua e là si rompe e si dirada . Si tratta in ogni modo di un fenomeno in relazione anche ad una situazione di irrequietezza e di crisi interna . L ' ultima rinunzia è quella del G . P . di Comminges . Restano a tener duro nel loro ben fornito calendario , Italia e Germania . È già deciso , è vero , che la ormai tradizionale « Mille Miglia » non avrà più luogo sulle strade nazionali ; ma non è detto che non debba ripresentarsi convenientemente trasformata , oppure addirittura trasferita , armi e bagagli , sulle strade coloniali . Che se ne direbbe di una « Mille Miglia » abbondante , per esempio , sulla nostra maravigliosa litoranea nord - africana ? Ma lasciamo pur lavorare l ' estro e la fiera volontà degli organizzatori bresciani ( ai figli della « Leonessa » una escursione libica non dovrebbe dispiacere ) e riportiamo l ' occhio al momento attuale . Di competizioni nostre , d ' ambito limitato o di carattere nazionale ed internazionale , ne abbiamo molte e tutte affollate di concorrenti . Soltanto che ci si pronuncia sempre più verso le piccole cilindrate , dalla minuscola 500 sino alla 1500 , dove l ' industria nazionale presenta tutta una gamma di gioielli veramente insuperabili e dove si registra una affermazione assoluta , costante , autoritaria . Tutte macchine del resto che rientrano nel tipo rispondente alle nostre strade , ai nostri gusti e ... alle disponibilità finanziarie della clientela media che in Italia rappresenta l'80 per cento del complesso acquirente o probabile acquirente . E con ciò si spiega il perfezionamento e il rendimento raggiunti dalle piccole e medie cilindrate della produzione italiana : è una risposta alla richiesta . Nei riguardi poi delle competizioni che esigano l ' intervento dei grossi calibri e dei voluminosi cavalli - potenza , queste , in Italia , mantengono intatto il loro calendario e molto probabilmente avrà luogo anche il G . P . di Monza sulla cui effettuazione si erano fatte recentemente delle riserve . E sono intanto nel periodo conclusivo della preparazione la Coppa Ciano a Livorno il 7 agosto , e la Coppa Acerbo a Pescara il 14 : due prove d ' alto bordo a una sola settimana di distacco ! È la prima volta che si verifica una vicinanza così perentoria di due prove di superiore importanza internazionale . È giovevole ai fini dello sport una coincidenza del genere , e oltre che dello sport , dell ' organizzazione e dell ' industria ? Non si vengono a sottoporre le Case ad uno sforzo finanziario gravoso e i corridori a un carosello logorante ? C ' è il pro e il contro . Il pro è certamente rappresentato da un crescendo vertiginoso di tifo automobilistico che mobilitato in circuiti chiusi e ampiamente forniti di tribune non mancherà di fare molto bene al ... fisico e al morale delle organizzazioni . Quanto a spese c ' è il caso di trovarci la convenienza , poiché appena fatte le loro cose a Livorno , Case e piloti interessati infileranno l ' itinerario di Pescara senza intervallo , ma anche senza le necessità relative del ricominciare tutto da capo . Una settimana gaudiosa di sagre del motore con finale di Ferragosto sulle rive di un Adriatico fascinoso . Una estate memoranda , questa , nella storia dell ' automobilismo . È dal lato vetture delle maggiori cilindrate che abbiamo le nostre preoccupazioni ; siamo in magra , da un paio d ' anni a questa parte , in tema di successi internazionali . E tuttavia riteniamo che si tratti piuttosto di preoccupazioni relative ad un periodo di transizione , che come tale non può passare d ' un colpo . E del resto fa parte di una crisi di sviluppo . Di uno sviluppo che ha preso molta cura delle cilindrate minori per ovvie ragioni economiche e preferenziali già accennate ; e per le cilindrate maggiori per un po ' ha voluto non buttare subito alle ortiche il materiale eccellente già specializzato e per un po ' ha soprasseduto alquanto sul nuovo orientamento da prendere . Forse ha soprasseduto troppo ? Eh , si vedrà in appresso , dai risultati che non saranno per mancare . Anzi , per molti segni , una ripresa vigorosa appare in gestazione . Il fatto si è che una brillante situazione europea quanto dire mondiale la si è raggiunta con le 1500 Maserati bene affiancate anche dalle analoghe Alfa Romeo , Aprilia , con le 500 e 750 Fiat , ecc . , e nelle 3000 Si lavora con alacrità e spirito critico per il quale si vogliono evitare certe delusioni spiacevoli sofferte . Trasformazioni essenziali e creazioni ex novo non possono farsi sotto l ' assillo della fretta . La Maserati , per esempio , aveva presentato a Tripoli una eccellente vettura nuova formula , di certo non meno veloce della Mercedes vittoriosa . La rottura del ponte posteriore come è noto ne troncò le chiare possibilità . È stata rimessa in cantiere e le due monoposto tre litri di Varzi e di Trossi , accuratamente revisionate , irrobustite nel telaio e col ponte nuovo , saranno in lizza sul Circuito dell ' Ardenza , nella Coppa Ciano . Nella quale competizione porterà la sua battaglia anche la francese Delahaye con due monoposto 4500 cmc . senza compressore , affidate a Dreyfus e Comotti . Anche l ' edizione di queste è superiore a quella presentata a Tripoli . E l ' Alfa corse ? Sono a punto veramente le due macchine tanto attese e che a Tripoli risultarono del tutto ... fuori forma ? In un primo momento era stata annunciata la loro presenza al G . P . di Germania con la guida di Nuvolari . Poi tale intervento viene disdetto e troviamo Nuvolari passato a capo pilota dell ' Auto Union per la corsa in parola . Però ci viene data per certa la prossima presenza delle Alfa , una dodici e la nuovissima sedici cilindri , affidate a Biondetti e a Farina . C ' è della febbre in giro . Febbre del successo possibile o della incertezza ancora opprimente ? Alla Coppa Ciano il primo parere in proposito , nel mentre possiamo sin d ' ora nutrire una sola fiducia nella prova che le 1500 Maserati ci sapranno offrire anche nei confronti delle nuove E.R.A. Circa le macchine tedesche , la loro gradita quanto pericolosa presenza è sempre permanente . A Livorno la partecipazione della Mercedes è sicura e si sta concretando ora anche la certezza del ritorno dell ' Auto Union che in officina e sul Nurnburgring ha provato e riprovato e , sembra , con risultati tali da deciderla ad accaparramenti dei migliori piloti disponibili : presenterebbe un terzetto Nuvolari - Stuck - Chiron ... Il primo appuntamento è a Livorno . La rivincita poi il 14 agosto a Pescara . Questo illustre Circuito , come abbiamo già avuto occasione di dire , è stato trasformato , reso del tutto autonomo e qui la Coppa Acerbo , insieme alle altre prove del programma , assurgerà ai fastigi cui è abituata . Avremo una competizione con Maserati , Alfa Romeo , Mercedes , Auto Union , Delahaye in piena efficienza ? oppure la tirata di collo dell ' Ardenza farà sentire a qualche , concorrente , e magari a tutti il suo peso ? Quasi quasi le indimenticabili Alfa della vecchia formula vi potrebbero cogliere il destro di una ampia dimostrazione della loro irriducibile vitalità ... Questa breve rassegna automobilistica fatta a piè sospeso poiché siamo soltanto alla vigilia di avvenimenti capitali , non può trascurare un ' occhiata al capitolo piloti . Qualche astro di prima grandezza , purtroppo , è scomparso , qualche altro n ' è uscito per il rotto della cuffia . L ' augurio a Nuvolari e a Farina , ritornati in piena efficienza , di far valere in pieno la loro classe , nel mentre sta maturando per i nuovi fasti dell ' automobilismo nazionale una schiera di giovani di alto valore , quali Marazza , Rocco , Villoresi , Baravelli , Bertani , Spotorno , Barbieri , Ruggeri Arialdo ed altri . È da questa schiera che emergeranno gli assi del volante necessari a proseguire la tradizione gioriosa dei maestri che da Nazzaro , Cagno e Lancia ha mantenuto sino ad oggi il suo scettro prestigioso . Nel campo motociclistico , dobbiamo rammaricarci di aver perduto primo e secondo posto sicuri al G . P . della Svizzera . Già dalle prove si era constatata a base di tempi e di tenuta , la netta superiorità delle Gilera quattro cilindri affidate ad Aldrighetti e a Serafini , nei confronti di tutte le altre marche presenti . Indubbiamente , la nostra superiorità nella 500 , che sino allo scorso anno era soltanto un miraggio né la sbarazzina superiorità delle Guzzi 250 era una consolazione sufficiente agli interessi dell ' industria a Ginevra stava per avere , per merito della Gilera e dei suoi due centauri , una consacrazione memorabile . La sfortuna , soltanto la sfortuna , ci ha vietato il trionfo . La nuovissima creazione di Taruffi e di Gilera non soltanto è oggi la moto più veloce che esista , ma ha raggiunto la perfezione in fatto di stabilità , di tenuta e di manovra . Dimostrazione palmare di ciò , superando anche ogni più favorevole aspettativa degli stessi costruttori , era stata offerta - oltre che sul Circuito del Lario , irradiato della luce e della bellezza fascinosa del Lago di Como nei giorni precedenti il Circuito di Ginevra , da Aldrighetti e Serafini , specie il primo , che sotto gli occhi di un pubblico stupefatto , si era prodigato in velocità ed in acrobazie inedite per le difficili giravolte del percorso . E forse , proprio la eccessiva sicurezza ha tradito i nostri piloti su quel Circuito delle Nazioni che ha visto in lizza le più veloci e più note macchine europee . Al Lario invece era andata come doveva andare . La quattro cilindri con compressore non vi ha conosciuto rivali , nemmeno la Guzzi , che sin dall ' inizio vedeva con la caduta di Tenni sfumare le sue possibilità , del resto non troppo accentuate . Ma Serafini correva sul Lario precettore Taruffi dopo aver imparato a memoria in tutti i minimi particolari , sulla carta e sulla strada , il percorso , e aveva avuto ordini di andare piano . E andando piano sentiva che su un circuito del genere si possono , con la Gilera , anche sfiorare i 100 orari ... Comunque vittoria pacifica a specchio di quella gemma del Lago di Como , così orgogliosa del castone che la racchiude , di ville , di cime , di luoghi di paradiso , legati dal filo di platino d ' una strada prodigiosa di arditezza e di perfezione costruttiva . Venivano anche battuti tutti i primati precedenti . Ed eziandio questo ha valso a dare a Serafini e Aldrighetti quel senso di sicurezza di sé stessi e del mezzo , che a Ginevra avrebbe dovuto starsene invece a guinzaglio . Ma , in definitiva , è ormai incontroverso che il nuovo gioiello della produzione italiana , la quattro cilindri Gilera , è a punto nella risposta a tutte le esigenze e sta trovando l ' apice del suo rendimento . Con ciò prendendo un meritato posto d ' onore per il completamento della formidabile tradizione instaurata dalla Bianchi , dalla Guzzi e appoggiata dalle altre giovani quanto intraprendenti marche italiane .
ProsaGiuridica ,
Vittorio Emanuele III per Grazia di Dio e per la Volontà della Nazione Re d ' Italia e di Albania Imperatore d ' Etiopia Il Senato e la Camera dei Fasci e delle Corporazioni , a mezzo delle loro Commissioni legislative , hanno approvato ; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue : Art . 1 . Nel ruolo del personale dell ' Amministrazione civile del Ministero dell ' interno è istituito un posto di grado 7° di gruppo A , con la qualifica di capo ufficio studi per i servizi della demografia e della razza , da conferire , mediante concorso per titoli , a persona fornita di libera docenza in materie attinenti alla demografia e alla razza . Il titolare del posto anzidetto potrà conseguire la promozione ai gradi 6° e 5° , su parere favorevole del Consiglio di amministrazione , dopo la permanenza di 3 e 8 anni rispettivamente nei gradi 7° e 6° . Art . 2 . E ' aumentato di due posti di grado 11° il ruolo di gruppo A dell ' Amministrazione civile del Ministero dell ' interno . Art . 3 . Nella prima attuazione della presente legge , il posto di grado 7° di cui all ' art . 1 potrà essere conferito dal Ministro per l ' interno mediante scelta , su parere favorevole del consiglio d ' amministrazione dello stesso Ministero , a persona in possesso di del titolo di cui all ' articolo medesimo , che abbia particolare competenza e rinomanza in materia di demografia e di razza . Con le stesse modalità di potrà provvedere al primo conferimento dei posti di grado 11° di cui all ' art . 2 , mediante scelta fra persone di età non superiore ai 35 anni e in possesso degli altri requisiti prescritti per l ' ammissione nel ruolo di gruppo A dell ' Amministrazione civile del Ministero dell ' interno , che dimostrino di essere versate nella materia anzidetta . Art . 4 . Con decreti del Ministro per le finanze saranno disposte le variazioni di bilancio necessarie per l ' attuazione della presente legge . Ordiniamo che la presente , munita del sigillo dello Stato , sia inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d ' Italia , mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato . Dato a San Rossore , addì 13 luglio 1939-XVII Vittorio Emanuele Mussolini , Solmi Visto il Guardasigilli : Grandi
StampaPeriodica ,
Ad ogni estate il calcio prende le sue vacanze , e tanto più meritate sono quest ' anno in quanto ha sostenuto anche la fatica e gloriosamente risposto all ' impegno della difesa e della riconferma del massimo titolo mondiale . Ma sono vacanze più apparenti che sostanziali . La parentesi è tale per il pubblico che non ha più di che gridare e gesticolare dalle scalee degli stadi , ed intanto si pasce di quel che accade o si presume nei retroscena delle trattative e delle cessioni . La parentesi è poi piuttosto relativa per squadre e giuocatori , che sì e no hanno un mese di autentico intervallo , e gli attori di Coppa Europa anche meno . Non esiste poi affatto per dirigenti di società e federali , poiché hanno tanto di quel lavoro a tavolino e in viaggio che neanche un « brasseur d ' affaires » di trust bancario . Del resto , in cassetti e cartelle , federali o sociali che siano , circolano e ballano milioni ad oltranza ... A sostegno , dobbiamo pure riconoscerlo , di vasti e chiari interessi sportivi . La Federazione Italiana Giuoco Calcio lavora con lena anche sotto la canicola e soltanto sotto Ferragosto si permette il lusso di riprendere un po ' di fiato . Per contro , quest ' anno le squadre di Nazionale A e B hanno già fissato la diana della raccolta con i primi di agosto . Nessun rispetto più per la tradizione ! Si comincia presto adesso con la preparazione fisica , tecnica e morale per l ' individuo e per la compagine . Del resto a che servivano certi ozii estivi in piena indipendenza personale e senza alcun controllo ? A far tornare in sede , un mese prima dell ' inizio del campionato , degli atleti che per troppe settimane dedicatisi alla spensieratezza se non alla pazza gioia , apparivano in condizioni fisiche tutt ' altro che brillanti o addirittura deplorevoli e tali da compromettere sin dall ' inizio utilità di allenamento ed efficienza futura di giuocatori e di squadra . Il rimedio acconcio , è stato trovato dal Presidente del Napoli , una delle squadre più esposte alle traditrici lusinghe delle vacanze estive . Ha già radunato , con da fine di luglio , i suoi « polli » e confinatili in un suo delizioso eremo , dove tra esercizi ... spirituali e atletici e lo studio assiduo dei segreti della sfera di cuoio avranno modo di che corroborarsi a dovere e presentarsi alla competizione forti di un accumulo di energie vergini e squillanti come mai per il passato . E , posto che la compagine è stata seriamente rinforzata di elementi , quali giovani e quali di carriera , chi sa che questa volta il Napoli non riesca a correre la giostra in qualità di temibile aspirante al titolo . Tuttavia l ' esempio del Comandante Lauro non resta isolato . Anche le altre quindici squadre fanno lo stesso : tutto sta a vedere quale saprà farlo con maggiore e più fedele convinzione . Ma torniamo ai nostri bravi dirigenti federali . Che prima di riprendere il fiato accennato lo sappiamo , sì e no , per i rituali tre giorni del mezz ' agosto - hanno provveduto alla riunione dei Presidenti di Nazionale A e B nella sede del C.O.N.I. per esposizione e considerazione di problemi generali , del regolamento organico e varie cosa questa mai fatta in passato di « varie » e per la compilazione del calendario , che questa volta è stato formato col procedimento della estrazione a sorte . Sarà stato indovinato questo ricorrere alla sorte ? Ai fini del crescente interesse del torneo forse no ; ma d ' altra parte la scelta degli incontri secondo un criterio selettivo previsionale aveva suscitato recriminazioni e malcontenti . Ora se non le recriminazioni , i malcontenti sia pure postumi , ci saranno lo stesso ; ma insomma la buona fede resta fuori causa , come certamente doveva essere ineccepibile anche per l ' innanzi . In ogni modo , arrivederci dal 17 settembre in poi . L ' altra cosa fatta importantissima è la sistemazione delle iscrizioni per la Serie C : 107 squadre avremo quest ' anno in lizza , suddivise in 8 gironi di 14 squadre . Nuove energie ... E bene si è fatto a rinunziare al « goal - average » nei casi di parità in classifica finale e tornare alla disputa delle qualificazioni : si eviterà così di spegnere anzi tempo entusiasmi e appassionamento , di rinunziare a notevoli incassi e nel contempo sarà rispettato il principio sportivo assoluto del risultato sul campo . Deliberazione di Direttorio questa che fa parte di tutto un complesso importantissimo trattato e definito subito dopo le succitate assemblee di A e B . Un complesso invero di vasta portata , e colmo di un soffio vitale fresco e rinnovatore . Si è incominciato col ricordare che la Federazione è al 400 anno di vita quasi mezzo secolo di autentica storia sportiva , per mille guise addentellata e ingranante con quella della Nazione ! anniversario che la seconda vittoria ai Campionati del mondo ha degnamente , e senza altre cerimonie che l ' innalzamento del tricolore italiano sullo Stadio di Parigi celebrato . Per suo conto la Federazione ha voluto dare una prova di clemenza , dimostrando che non si vuole la morte del ... peccatore , ma il suo ravvedimento e ha concesso un condono di due anni per le punizioni a tempo indeterminato e la riammissione nelle file federali dopo un intervallo di quattro anni degli squalificati a vita . E forse sarà un condono che ridurrà all ' ovile molte pecore pentite , ferma restando però in noi la convinzione della necessità di mai deflettere a parte eccezionalità di ben fausti eventi da processo di epurazione sempre in permanenza , sempre il più oculato e rigoroso possibile . Il calcio come tutti gli sport è per i galantuomini ... In tema di attività internazionale , la prossima stagione vedremo i nostri azzurri impegnati con Svizzera , Ungheria , Francia e Germania ; non sarebbe troppo , ma sono in programma altri incontri per la B ed uno , il 28 maggio , per la Nazionale A da disputarsi all ' estero . Fosse questa volta con la Nazionale inglese ! E ' pur necessario identificare a che punto la squadra Campione del Mondo si trovi oggi in fatto di potenzialità e di tecnica precisamente espresse nei confronti dei maestri d ' oltre Manica che dalla massima competizione mondiale si sono finora astenuti ... Fa parte dell ' attività internazionale anche la Coppa Europa , di cui parliamo a parte in questa breve scorribanda sul calcio estivo ; ma pare che una certa domenica di luglio l ' Ambrosiana , Campione d ' Italia , se ne fosse dimenticata , recandosi a Praga ad incontrarvi in Coppa Europa lo Slavia forse con la stessa disposizione con cui si giuoca una partita amichevole con una squadra ... balneare . L ' ondata di goal ricevuta a Praga è certo un infortunio , tanto che lo Slavia a Milano dovette poi incassare a sua volta una sconfitta , molto meno vistosa ma assai più probativa circa la reale forza delle due compagini . Ciò che rappresenta azione di rinnovamento e di rassodamento e anche di chiarificazione amministrativa sono l ' adozione per le società di un libro amministrativo contabile , fornito e bollato dalla stessa Federazione : è un controllo amministrativo in piena regola specificamente normativo , che in molti casi sarà utile alle stesse società nei confronti dei loro stipendiati . Si è pensato finalmente anche alla tenuta in ordine dei campi di giuoco , sia del terreno , sia degli annessi . Sarà preferibile per tutti provvedere a sistemazioni complete piuttosto che vedersi decurtati ogni volta gli incassi per maggiorazione percentuale a società ospiti a disagio su campo non in ordine ... E speriamo che nella definizione e non in ordine n rientri lo stato di terreni troppo duri e sconnessi , così esiziali per gli arti dei giuocatori . Degne di rilievo , inoltre , modifiche a carattere moralizzatore , quali la limitazione della percentuale spettante al giocatore in caso di passaggio di società ( avremo un po ' meno passaggi desiderati e architettati dal giocatore ! ) ; e invece consentimento alle società di migliorare le condizioni ai giuocatori che dimostrino attaccamento alla propria società : veri e propri premi di fedeltà che varranno a rendere felici molti bravi atleti , a rinforzare le compagini e stabilire sempre più cordiali rapporti tra giuocatori , società e pubblico . Si è inoltre ribadito il divieto di trattative o cessioni durante il Campionato ; tassativamente vietate trattative dirette con giocatori e soltanto riservate tra le società ; e per i militari non più automaticamente il diritto alla lista di trasferimento , ma prima nulla osta della società di appartenenza . Incidenti e casi diversi verranno così eliminati . E ' stato delimitato al 31 marzo precedente l ' inizio del Campionato il periodo di residenza fisica per i giocatori provenienti da Federazione estera . Quanto mai interessante la revisione delle norme regolanti i rapporti tra società e giuocatori . Insomma la F.I.G.C. insiste e con chiarezza di vedute e precisione di provvedimenti su un processo di normalizzazione e di epurazione psicologica e condizionale del calcio come sport , come spettacolo , come organizzazione e come organizzati ; intende ottenere la completa sanità dell ' ambiente , la serenità e l ' equilibrio in tutte le sue manifestazioni , dove entusiasmo e passione devono aver sì libero corso , ma dentro argini ben definiti e solidi . Opera da quarant ' anni bene intrapresa e d ' anno in anno , di giorno in giorno sempre meglio condotta e vigilata . Ed ora uno sguardo alla Coppa Europa , dove il Milan cominciava col trovare nella compagine romena del Ripensia uno squadrone dal quale s ' è fatto sorprendere senza possibilità di riscatto . Ma dove l ' Ambrosiana ha giuocato quel brutto scherzo che tutti sanno . Non è autentica squadra da combattimento , si dice ; non è da Coppa Europa ; troppa tecnica e anche troppa classe ... Per noi è anche squadra da combattimento , altrimenti non avrebbe guadagnato il titolo di fronte a compagini gladiatorie oltre che tecniche , tipo Juventus , Bologna , Genova . ecc . Gli è che troppo presto si è smobilitata nello spirito e nel regime atletico . In piena efficienza non avrebbe defezionato da un trio dove sarebbe stata la compagna della Juventus e del Genova . Gagliardamente s ' è invece comportata la Juventus , la cui prima linea è tuttavia in gestazione e in seconda il miracolo della resurrezione di Monti non sappiamo quanto durerà . Forse quanto la stagione estiva , che è di solito propizia ai giuocatori anziani ? Quest ' uomo sta ripetendo nel calcio il fenomeno Facelli in atletica . Il nostro entusiasmo salirebbe al colmo se ci fosse dato di vedere Monti funzionare in pieno anche nel prossimo inverno ... Intanto Monti e la sua squadra , agli ordini di un Rosetta che fremerebbe tuttavia di tornare in campo , è già molto quello che hanno fatto . Purtroppo l ' infortunio e l ' assenza di Gabetto al centro dell ' attacco hanno compromesso le ulteriori possibilità dei secondi campioni d ' Italia . E sì che la vittoria di Torino , per 3-2 sul Ferencvaros , benchè di minimo scarto , è stata invero augurale . Ancor più gladiatorio e rispondente allo spirito di Coppa è stato il comportamento del Genova , la cui compagine ormai , oltre alle qualità tecniche , dispone di risorse atletico - agonistiche di primissimo ordine . A Genova lo Slavia è stato battuto per 4-2 : andamento di semifinale quindi a pieno favore dei rosso - bleu della Superba . Gli incontri di ritorno sul terreno avversario hanno dato i risultati che sappiamo . Siamo ora in attesa della finale , il cui esito non si potrà sapere che a ... settembre . Ma intanto ricordiamoci che alla Coppa Europa non ci si può andare alla stracca . E ' un durissimo torneo dove le squadre d ' Europa centrale si giuocano ogni anno il loro diritto all ' esistenza ... E ' per gli incassi di essa , e con tanto maggior profitto per semifinaliste e iînaliste , che esse si assicurano la vita per l ' inverno . Per le nostre compagini la mentalità non è la medesima ; ma al torneo devono partecipare , e alla sua durezza abituarsi se vogliono corazzarsi contro tutte le sorprese del magnifico sì ma severo giuoco del calcio ed ai fini stessi del sempre aggiornato attrezzamento fisico e morale agli incontri internazionali , ivi compresi quelli che interessano il titolo di Campione del Mondo .
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In tutta Italia è un fiorire di campi , di piscine , di palestre , di impianti sportivi del Regime . Sono del Regime nello spirito , nei fini e nella struttura . Superfluo dire il perché sono fascisti nello spirito e nei fini . Quanto alla loro impostazione e costruzione è noto come esista un modello fisso di campi sportivi del Littorio , della massima economicità e praticità , del tutto rispondenti alle specifiche esigenze tecniche . Modello al quale ogni nuova costruzione si attiene ed ogni precedente man mano si uniforma . Per le organizzazioni della G.I.L. e del Dopolavoro , vi si annettono impianti che oltre all ' atletica , al calcio , alla pallacanestro , consentano altre attività di palestra , schermistiche , pugilistiche , lotta , pesi , ecc . sino agli specchi d ' acqua , coperti o scoperti , che stanno sorgendo anch ' essi in ogni parte d ' Italia e che tra pochi anni trasformeranno un popolo di camminatori come il nostro , anche in un popolo di nuotatori . Pare una favola ? ... Sarà una realtà , e a scadenza più rapida che non si pensi . Miracoli dell ' era nuova . Anzi , perché miracoli ? Conseguenza logica di mentalità trasformata , di azione irresistibile . Dobbiamo rilevare che anche ad uno sport che poteva ritenersi dal tempo e dai mezzi meccanici superato , l ' ippica cioè , ci si dedichi con vero entusiasmo e su scala assai vasta . Il cavallo è un prezioso elemento di sport , di educazione fisica e militare , di fiero e gentile spirito cavalleresco . E tutti possono dedicarsi al culto dell ' ippica . Non diciamo di quella che attrae le folle intorno agli steccati degli ippodromi e ai picchetti degli allibratori , che ha anch ' essa ragion di vita , ma ove restasse isolata e fine a se stessa , sarebbe davvero un guaio grosso , indicazione certa di decadenza . Parliamo dello sport « equitazione » , per cui chiunque , atleta specializzato o sportivo generico , maschio o femmina , adulto o adolescente , può mettersi in sella e convenientemente addestrarsi a tutti i passi e gli esercizi di maneggio , a tutte le varietà di ostacoli che un avveduto pilotaggio del nobile animale può consentire . Scuola di coraggio , di misura , di sensibilità , l ' equitazione . Una volta pareva riservato privilegio delle classi nobiliari o di alta borghesia , lo sport del cavallo . Infatti non era alla portata delle medie possibilità economiche . Oggi , attraverso la G.I.L. , la Milizia e il C . O . N . I . gli accessi all ' equitazione sono ampi ed agevoli , tanto vero che gli adepti si sono moltiplicati al punto che si è reso necessario di pensare ad un aumento o ad un ampliamento , ovunque , dei terreni e degli impianti per l ' esercizio sempre più diffuso dell ' equitazione . Che ancora , per esempio , nel suo giuoco tipico , il polo a cavallo ha , nel senso propagandistico , molta strada da fare , e tuttavia , tecnicamente , da parte dei suoi cultori ha raggiunto un elevato livello internazionale . Ma in quanto a campi , alla frequenza in essi e al numero degli appassionati , l ' equitazione in Italia marcia a grandi tappe verso le mete più luminose . Basta del resto tener dietro all ' aumento delle richieste di soggetti presso i nostri allevamenti , sempre più fiorenti , e che sono per l ' appunto intesi oggi a produrre il cavallo « tipo sport » . L ' Urbe ha dato un esempio egregio per la istituzione di un centro di equitazione modello . E per diretto incitamento delle alte gerarchie del Partito e per pronta e feconda comprensione di dirigenti e tecnici della Società Romana di Equitazione . Esisteva già dalla ... nascita di Villa Borghese il trotter famoso , dalla parte di Porta Pinciana , riservato a semplici passeggiate e moderate galoppate della mondanità sportiva romana , e di quella straniera ospite dell ' Urbe . Romanticismo , in verità . E tale lo ricordiamo ancora non troppi anni addietro . Lungo l ' arborato e fresco anello di sabbia , dallo sviluppo di circa 1200 metri si caracollava con composta serietà ( cavalieri , amazzoni , ufficiali , scudieri , attendenti ; un imponente maestro di equitazione seguito da un gentile codazzo di apprendiste ) e si suonava l ' allarme quando qualche raro spericolato al gran galoppo chiedeva strada . Nel mezzo del prato , giuochi vari , compreso il calcio , tra un gruppo e l ' altro di mucche ruminanti , con un trapelare qua e là , di tra l ' erba e i fossatelli , di amori ancillari ... Una prima trasformazione quel prato la subì qualche anno fa . Fu diviso in mezzo da uno steccato , metà rimase al pubblico , e l ' altra , munita di siepi e modesti ostacoli , fu riservata agli amanti del vivere pericolosamente , mentre alle cavalcature e ai cavalcatori di buon carattere rimaneva sempre il circuito deambulatorio . Ma insomma le esigenze dei frequentatori crescevano giorno per giorno . Gli annuali concorsi ippici di Piazza di Siena mettevano il pepe su molte selle e l ' argento vivo nelle vene di quella che è la gioventù del Littorio , anche se qualche alto esponente di questa sta mettendo i capelli bianchi e occupa posti di comando e poltrone che in relazione ai tempi nemmeno esse vogliono essere più tali e stanno tra il seggiolino della carlinga , una sella di motocicletta , l ' insellatura di un puledro e un cavallo da palestra da saltarsi a volo radente ... Non poteva andare avanti col tran - tran dei tempi del cardinal Borghese quel galoppatoio . nè soddisfaceva più quell ' aggiunta degli ostacoli a scartamento ridotto . E nemmeno , più tardi , sino a pochi mesi or sono , quel pur razionale campo di ostacoli messo su in un primo tempo dalla Società Romana di Equitazione . Si è voluto alfine dal Presidente della Società stessa , il Ministro Segretario del Partito , un impianto sportivo , equestre , del Regime , degno in tutto e per tutto dell ' Urbe e delle fiere esigenze dell ' equitazione nazionale quale oggi si presenta . E poiché non è detto che tutti possano avere per il dovuto esercizio libere proprio le ore del giorno , si è pensato anche alle ore della notte . Illuminazione . Illuminazione a giorno . E poi nella stagione estiva , chi avrebbe avuto cuore di cimentare la cavalcatura sotto il solleone ? Ecco invece risolto il problema , come a Villa Glori e come in tutti gli Ippodromi attrezzati per le « notturne » . Con la differenza che qui ci si specializza nell ' esercizio del maneggio e nella ostacolistica . La visibilità è perfetta . L ' inaugurazione , alla presenza del Ministro Segretario del Partito , fu un trionfo . E una maravigliosa soddisfazione di ogni sera è recarsi a questo campo ostacoli , unico del genere , dove chi non ha a disposizione le prime ore del mattino e quelle del tardo pomeriggio , utilizza quelle della notte , che forse per l ' innanzi sprecava in guise inconsistenti . A che vale descrivere minutamente questo campo ? E ' un terreno d ' equitazione assolutamente perfetto , a cui su d ' un aereato ed accogliente terrapieno a terrazzo si aggiunge un luogo di ritrovo ( musica , danza , servizio di bar ) da formare la delizia di chi al severo costume sportivo sa accoppiare con la dovuta misura le signorili abitudini e le lecite soddisfazioni del mondo elegante . Poiché sport , educazione fisica , preparazione militare in regime fascista non sono certo musoneria , astinenza aggrondata , rinunzia vuota . E ' disciplina fisica e morale , ma anche sorriso e gioia , è vita vivente .
IPPICA ESTIVA. VILLA GLORI – AGNANO ( BLANCO ALESSANDRO , 1938 )
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Pochi avvenimenti di saliente interesse vivificano la cronaca ippica del mese di luglio . Esaurito il ciclo dei grandi premi di galoppo , spenta la eco delle significative affermazioni di Nearco e Bistolfi in campo internazionale , messi a riposo i grossi calibri in vista delle future grandi contese dell ' autunno ; la storia ippica estiva si tesse in tono minore mentre le piste « dal sol di luglio affocate » offrono , specie al galoppo , incontri compensativi per la media classe . In questi periodi , che sono anche nel campo ippico quelli della saldatura , per dirla con una parola del gergo economico - finanziario , si abbozzano i bilanci delle conseguite risultanze e si proiettano sul bianco schermo della pagina del domani , progetti e proponimenti . Profittiamo anche noi della sosta per gettare uno sguardo panoramico sui risultati di Agnano e sulle riunioni in pieno sviluppo a Villa Glori . Ad Agnano , la riunione concentrata in un ristretto numero di giornate , ha presentato una caratteristica prevalente : l ' alta media giornaliera offerta in premi e cioè in ottantamila lire al giorno . II concorso delle scuderie è stato notevole , ma forse non compiutamente adeguato alla veramente cospicua signorilità delle dotazioni offerte dalla benemerita società di Agnano . Ben è vero che più pesante che mai si è fatta sentire la concomitanza con le riunioni di Milano e Torino , come assai incidente lo sviluppato programma livornese che ha tenuto ferme in attesa dell ' Ardenza , tutte le scuderie toscane . Il nutritissimo complesso di prove offerto a San Siro , con quattro convegni settimanali , ha calamitato anche parte del materiale delle scuderie romane che , in genere , dovrebbero logicamente orientarsi verso Napoli , e di conseguenza si è un po ' risentito , sul numero , il contraccolpo della crisi di effettivi che imperversa in Italia . Ad onta di ciò il programma si è svolto in maniera superba , e le varie contese sono sboccate in una serie di risultati regolarissimi e ricchi di ammaestramenti e di indicazioni tecniche . Sopratutto nel campo giovanile le corse napoletane hanno messo in eccellente evidenza un gruppo di ottimi soggetti . Una innovazione è stata attuata quest ' anno in merito alle distanze delle corse dei puledri : esse infatti si sono uniformemente svolte sul chilometro ad eccezione di quattro corse sugli 800 metri . Probabilmente nel prossimo anno si ritornerà all ' antico sistema di far disputare delle corse anche su 1200 e 1300 metri : ne acquisterà un senso di novità ogni contesa e sarà possibile realizzare quelle interessanti deduzioni tecniche che con la ripetizione in serie di corse non è stato possibile catalogare . Una eccellente impressione ha suscitato nei tecnici Sesella , una magnifica puledra da Sandra Botticelli della scuderia Maino , affermatasi galoppatrice di mezzi eccezionali . Sulle tre corse disputate ha realizzato due successi facilissimi ; e una sconfitta non ingloriosa , perché dopo una pessima partenza , non si ritrovava sul percorso con la monta di un allievo e finiva al terzo posto . Fra gli altri soggetti giovanili che ci hanno molto bene impressionati ad Agnano ricorderemo Sociantino , Zurigo , Adda , Obertenga e Montecuccoli . Il programma riservato ai cavalli giovani è stato quello che ha offerto il più significativo complesso di attrattive . Noi riteniamo che sull ' elemento giovanile debba nei programmi estivi di Napoli intelaiarsi la parte preponderante delle contese di massimo rilievo . Il Premio città di Napoli che nelle scorse edizioni aveva visto per tre volte trionfare i gloriosi colori di Dormello è sboccato quest ' anno in usa corsa magnifica , combattuta strenuamente dalla partenza all ' arrivo e risoltasi proprio sulla linea del traguardo in un arrivo fra Prode , Pizzo di Sevo , Califfo che solo la cinematografia ha potuto decifrare in favore del 3a . della Razza del Soldo che si affermava per la più corta delle teste sui due tenacissimi rivali finiti in parità . La prova di appello al città di Napoli , una grossa periziata dotata di 50 mila lire e disputata l ' ultimo giorno della Riunione , non vedeva all ' arrivo né Pizzo né Califfo che erano stati i brillanti protagonisti della settimana precedente . Califfo poteva solo assicurarsi il terzo posto mentre Pizzo di Sevo rimaneva ai nastri e la vittoria era appannaggio di uno dei pesi minimi : Ferruccio , montato con bell ' impegno dall ' anziano , ma energico Alessi . Le riunioni di galoppo ad Agnano si svolgono nelle più contrastanti e complicate stagioni dell ' anno : o quando il solleone imperversa o quando l ' inverno incrudisce con tutti i suoi rigori . Ad onta di ciò appassionata , totalitaria , cooperante si manifesta la simpatia e l ' adesione : lei napoletani . Se però per le riunioni invernali non è possibile concretare provvidenze particolari per meglio assecondare la passione degli sportivi partenopei , per le riunioni estive i dinamici dirigenti di Agnano hanno già approntato studii e progetti per realizzare l ' impianto di illuminazione ed organizzare così i convegni serali . Fin dalla prossima estate , pertanto , sarà forse possibile organizzare le corse al galoppo di sera . Non v ' è chi non veda quale formidabile contributo ad una sana e fervida propaganda porterebbe la realizzazione del grandioso progetto al quale il gr . uff . Salvatore Spinelli sta dando lo slancio della sua fervida e dinamica propulsione . Non sveliamo un segreto infornando che gli studii sono già stati tutti compiuti e ultimati e che è anche stato esaminato un particolarissimo e nuovo sistema di illuminazione che rappresenterà il « non plus ultra » dei modernissimi ritrovati in tale campo . Non ci rimane che formulare l ' augurio di una pronta e brillante realizzazione e quello ancora più fervido di un pieno successo della iniziativa . A Villa Glori i convegni serali si susseguono con un ritmo di costante successo . Il civettuolo ippodromo che con assidua cura i dirigenti incessantemente migliorano e abbelliscono , è diventato il convegno di più alta mondanità e di più saliente attrattiva fra quanti arricchiscono l ' Urbe in questa particolare stagione dell ' anno . Ogni sera la falange degli assidui si infittisce di nuove schiere di appassionati e nelle serate dei grandi premi il movimento è quasi inceppato dal nutrito affollarsi degli appassionati . Invero ogni studio è stato diligentemente fatto per integrare le attrattive tecniche insite nelle serrate contese , attrattive di particolare richiamo spettacolare e mondano . Sul dinamismo realizzatore di Salvatore Spinelli si è inserito quello propulsivo dell ' on . Lando Ferretti : è quindi facile augurare che l ' avvenire riserverà alle fortune e alle realizzazioni dello sport del trotto nella capitale i più luminosi orizzonti . Una prova tangibile l ' abbiamo avuta proprio in questi giorni con la licitazione alla stampa del nuovo programma della Società Villa Glori per la seconda Riunione di Estate che si inizierà il 2 agosto per conchiudersi il 18 settembre attraverso 19 giornate di corse . Per tale periodo , nonostante la particolare incidenza stagionale , la società ha mantenuto inalterata rispetto alla prima riunione la dotazione giornaliera che si aggira sulle 50 mila lire , per un complesso di 900 mila lire per le 19 giornate . La Riunione si impernia sul Premio del Littorio che assurge ad un particolare risalto per la significativa offerta di un Trofeo d ' oro che S . E . il Capo del Governo ha graziosamente concesso agli organizzatori . Questa corsa che ben può qualificarsi come la più significativa contesa di trotto che si disputa in Italia ha una dotazione di 50 mila lire e sarà disputata l ' ultimo giorno della riunione , il 18 settembre , per consentire la totalitaria partecipazione dei migliori soggetti internazionali che prima di tale epoca saranno impegnati all ' estero . La corsa è aperta ai cavalli di 3 anni ed oltre di ogni paese sulla distanza di 2140 metri . Una penalità di 20 m . colpisce i cavalli con velocità di 1,16 o migliore , abbuoni di m . 20 sono concessi alle cavalle estere con velocità di 1,18 o peggiore , di m . 20 agli indigeni che non vinsero 500 mila lire nella carriera , di m . 20 agli indigeni di 4 anni e oltre con velocità di 1,21 o peggiore e che non vinsero nell ' annata L . 100 mila e di m . 20 agli indigeni di 3 anni . Proposizione un po ' complessa ma meditatamente studiata per permettere una combattiva ed equilibrata partecipazione dei migliori indigeni nei confronti degli assi e delle regine americani . Il programma , anche nei riflessi delle altre corse aperte agli internazionali , ha tenuto conto delle attuali contingenze di fatto e ha logicamente tenuto nella dovuta considerazione i cavalli indigeni . Le corse di allevamento offrono una caratteristica innovatrice che sarà certo accolta col più largo favore dai tecnici e dagli interessati : cioè nelle varie proposizioni non esiste ricorso alle velocità conseguite ma solo alle somme vinte , da un determinato periodo , nella misura , nell ' annata o nella carriera . I dirigenti la Villa Glori in sostanza hanno anticipato e fatto loro il voto espresso recentemente dal Comitato Tecnico dell 'E.N.C . T . Naturalmente fissata tale norma tutte le proposizioni di corse , e non solo quelle di allevamento rispecchiano e si uniformano a tale direttiva . In complesso il recente programma segna una evoluzione e si adegua con preciso senso realistico alle condizioni generali che attraversa lo sport del trotto in Italia . È un bene , ci sembra , che i delineatisi orientamenti tecnici trovino proprio in Roma quella pratica impostazione destinata poi a fissare in avvenire quella struttura generale alla quale tutti i compilatori di programmi dovranno attenersi . L ' esperimento nuovo , ma già accolto con spiccata simpatia , merita di essere seguito con fiducia e con attenzione , perché è solo al vaglio della realtà che è possibile trarre norme precise ed istruttive per l ' avvenire . Noi siamo convinti che la via da battere è precisamente quella che i dirigenti la Villa Glori hanno oggi meditatamente e diligentemente prescelto . La realtà , non mancherà di confermare pienamente le nostre previsioni .
FESTA DI MOTORI IN LAGUNA ( BOSCOLO-ANZOLETTI ARMANDO , 1938 )
StampaPeriodica ,
Chi conosce Venezia solo nel quadro , ormai oleografico , dei rii silenti con le gondole accoglienti che i vogatori discreti conducono sotto il chiaro di luna di tra l ' ombre oblunghe dei vecchi palazzi patrizi , non può avere idea di una Venezia vestita a nuovo per la festa dei motori . Ma anche così , con questo suo sfondo vitale per quanto meno romantico , Venezia è pur sempre bella , vorremmo anzi dire ch ' essa è più bella per quest ' altra malia men nota che ha il Bacino in fragore . I vecchi veneziani che vivono solo per la loro città dalla vita quieta , hanno aperto tanto d ' occhi vedendo sorgere le tribune imponenti sulla nuova Riva dell ' Impero , poi loro che non si fermano mai a leggere i manifesti murali - han visto caracollare sulle acque del Bacino alcuni infernali piccoli scafi che borbottavano una strana canzone metallica . In Canalazzo intanto son finite le chiazze oleose perse da quei piccoli mostriciattoli tonanti , chiazze che sono andate sin nei rii più nascosti a dar notizia di vigilia del Gran Premio Motonautico . E sulla Riva dell ' Impero , al sole d ' un luglio estroso , è stato levato un piccolo pavese di bandiere dei Paesi presenti alle prove veneziane , alle due giornate di passione sportiva vissuta nel nome della Serenissima . Si dice passione sportiva perché una folla enorme di spettatori s ' è affollata sulle tribune e durante il sabato e durante la domenica delle gare . Tutta Venezia s ' è riversata qui , dagli ospiti cosmopoliti agli sportivi locali ; solo i colombi , quei vecchi tranquilli colombi delle Procuratie si sono spaventati a tanto rumore e si sono rannicchiati sotto i volti dei palazzi e delle chiese istoriate . Ma i colombi non sono abbisognati per riempire le tribune affollate d ' un pubblico che sapeva perfettamente il valore delle competizioni in programma . Si trattava infatti di una prova per il campionato mondiale e di quattro gare per il campionato italiano . Complesso di manifestazioni quindi di sommo interesse essendo di scena non solo fuoribordo di tre diverse classi , ma pure motoscafi da corsa di 400 , 800 e 1.200 chili . E ' specialmente quest ' ultima categoria quella che ha portato alla ribalta del mondo sportivo la gara di Venezia in quanto la competizione a carattere intercontinentale è stata , tra l ' altro , dotata anche di Coppe del Re Imperatore e del Duce . Tale gara di motoscafi da corsa da 1.200 chili o , come più comunemente si dice , da 12 litri è stata un po ' il fulcro della riunione veneziana rivestendo essa il carattere di prima prova per il campionato mondiale della categoria . Valore eccezionale quindi di una competizione che da sola ha valso a richiamare la folla cosmopolita del Lido , quella sportiva di ogni centro della Penisola e sovrattutto un temibilissimo concorrente d ' oltre Oceano . John Rutherford , infatti , accogliendo l ' invito del suo amico conte Theo Rossi , ha voluto venir a correre la bella avventura sulle acque della Laguna movimentando così particolarmente una già bellissima riunione , anche se alla resa dei conti i risultai sono stati tutt ' altro che pari alle previsioni . Diciamo così per le basse medie raggiunte e anche perché nelle due prove è mancata completamente la lotta , non solo , ma in entrambi i casi si è finito per avere una semplice corsa ad uno . Impossibilitati ad intervenire i due francesi , Barrère e Piquerez , senza notizie del tedesco Mayenburg , hanno preso il « via » nella prima prova del Gran Premio Motonautico di Venezia prova del campionato mondiale i soli Rutherford , Cattaneo e Rossi . Senonché la battaglia a tre è stata brevissima con un Cattaneo costretto al ritiro già al primo giro e con lo « Juno » immobilizzato al nono . Come se non bastasse tuttavia il risultato si è ripetuto nella seconda prova , questa volta però ai danni di Theo Rossi costretto a vedere l ' indisturbata vittoria dell ' americano . Ha vinto il migliore ? Se lo son chiesto tanti degli spettatori mentre è inutile parlare , discutere sulla superiorità di uno o dell ' altro perché sono eloquenti le velocità raggiunte dai due diversi scafi . Escluso a priori l ' « Asso » che seppur accusante velocità superiore non ha dimostrato praticamente il suo valore , l ' « Alagi » di Rossi ha reso a ragion veduta molto di più dello « Juno » se non altro almeno perchè l ' italiano ha realizzato una media generale di 99,923 ed una sul giro di 112,970 contro 93,732 e 100 dell ' americano . Sarebbe stato tuttavia interessante vedere , in confronto diretto e completo , i due avversari che così non hanno potuto rendere a dovere come ebbe a dire dopo la prima prova vittoriosa - al gen . Vaccaro il conte Rossi : u Non spingevo perchè mi sentivo troppo solo » . Allo scafo di Rutherford deve del resto aver nuociuto , come ci faceva personalmente osservare poche ore avanti della gara lo stesso conte Ravizza , la lunga traversata ed il celerissimo trasporto terrestre ( un giorno da Napoli a Venezia ) senza dare possibilità al pilota di provare il motore prima della competizione . Si aggiunga che Rutherford ha corso sempre con tanto di compressore e vedrete poi se egli non doveva venir considerato inizialmente come disponente di un motore inferiore . Di contro i nostri spettatori hanno potuto rendersi esatto conto della stabilità notevole dello scafo americano che sembrava non subire minimamente le influenze ... sussultorie del movimentato percorso - circuito . La tendenza alla stabilità nelle costruzioni americane è provata del resto pure dal « Baby Juno » , lo scafo con il quale Maud Rutherford la bionda compagna del vincitore della Coppa del Duce si è piazzata al secondo posto tra i motoscafi da corsa 400 e 800 chili . La questione si può basare tutta sul sistema italiano che sinora ha teso sempre ad ottenere barche atte a correre per superare primati . Oggi pertanto , specie nella classe dei 400 chili , abbiamo degli scafi velocissimi , velocità però accresciuta procurando una riduzione di dimensioni a tutto detrimento della stabilità dell ' imbarcazione . Ecco perché tanto indovinato è tale indirizzo per quanto si riferisce a scafi speciali per superare , su basi misurate e tranquille , primati di categoria quanto esso è errato per correre in circuito dove le acque mosse richiedono sufficienti doti di stabilità . È questo il caso tipico del primatista romano Franco Venturi che , pur dopo la magnifica sua prodezza di Sabaudia ( km . 83,230 sulle 24 miglia ) , malgrado una prova eccellente di coraggio ed abilità non ha saputo resistere al treno regolarissimo imposto da Passarin . Ma l ' ennesimo « Mariella » , questa volta vittorioso , senza metter da parte lo scopo primo , « velocità » , ha donato il suo bravo peso a quell ' altro elemento basilare che è la « stabilità » . È merito completo di Passarin questo di aver voluto fare una imbarcazione da circuito , vale a dire una imbarcazione che , ospitando i 330 cavalli di un motore « Alfa Romeo » , può poggiare sempre su criteri razionali di costruzione , criteri sinora non seguiti per alcun altro motoscafo da 400 chili . Proprio qui , cioè nella stabilità ridotta , vanno ricercate le ragioni degli incidenti di Moretti , Lapeyre , Roncoroni e Franco Venturi il quale ultimo attuale primatista di categoria ha fatto per breve tempo pensare che , grazie all ' audacia ed alla abilità personali , la vittoria potesse finire in ... Campidoglio . Se la poca stabilità ha prodotto tali conseguenze fra i motoscafi , vale a dire tra imbarcazioni che se anche più veloci possono pur sempre contare su una maggiore superficie di immersione e di galleggiamento , lasciamo ai lettori pensare ai danni subiti dai fuoribordo che , passando sulle acque scompigliate dalle scie , sembravano in qualche momento invasati dalla misteriosa forza che produce il non meno famigerato ballo di San Vito . Dopo una gara di queste fuoribordo da corsa di classe « C » vedemmo infatti una sequenza di imbarcazioni ( sei o sette ) rimorchiate da una gondola , senza contare i concorrenti attraccati alle « briccole » o naviganti a ... remi , spettacolo curioso di un raduno di motori . Salvo questo inconveniente , del resto la gara è stata ottima sotto ogni rapporto anche perché animata dallo splendido inseguimento di Guerini il quale però ha finito per rimanere vittima della sua stessa generosa condotta di gara . La competizione è stata pertanto appannaggio di un pilota dalle pretese limitate e sfruttanti la situazione creatasi con i ritiri di Guerini e Pedrali - Noy . Si tratta tuttavia d ' un buon corridore accorto e abile , il cremonese Sabatucci che ha avuto come avversari più duri da piegare il consocio Morosi , il napoletano Scalero ed altri ancora tra cui il francese Mayet . Gara giudiziosa quella del vincitore , malgrado ciò però si sono registrati dei discreti risultati tecnici , in primo piano il giro più veloce di Guerini ( km . 67,331 ) . Se appassionante , agli effetti di una affermazione dell ' industria e dei piloti nazionali , è stata la prova dei fuoribordo di classe « C » , entusiasmante addirittura è risultata la competizione di classe « A » , dove la Luchini ha gareggiato con generosità non certo inferiore a quella di Guerini ; peccato che la prova sia stata tanto bella quanto sfortunata giacché la gentile guidatrice è stata costretta a ritirarsi dopo aver guidato per parecchi giri . Sfortuna nera , « pegola » come dicono i triestini e lacrimuccie femminili perché si è dovuto dar via libera a quegli altri che potevano rincorrere quella chimera pur donna che è la « vittoria » e che a Venezia ha voluto donarsi solo ai cavalieri dell ' acqua . Il rito nuziale ( ! ) della categoria è stato celebrato per Carlo Toselli , un pilota che non si è peritato di superare ... anticavallerescamente ma in modo sportivissimo la signorina Lombardi che ha vendicato l ' amica Luchini facendo tirar il collo al vincitore e lasciandosi dietro la poppa molti altri uomini . Piccole vendette del debole sesso che conquista ormai tanto spavaldamente le poltrone sportive che un tempo eran riserbate solo agli uomini . In tutte le gare veneziane ( nella prima prova dei 12 litri la Rutherford ha corso con il compagno ) all ' infuori di una - sono state presenti le donne ; solo nei fuoribordo da corsa di classe « X » infatti non ci sono state signorine e la competizione ( che le gentili piloti siano come la famosa coda del diavolo ? ) è stata l ' unica ad andar via senza sussulti anche se Sestini ha tentato di soffiar forte nel fuoco con quei suoi 80 km . sul giro . La gara infatti l ' ha vinta comodamente Augusto Romani regolante senza molta difficoltà Scalero e Forni quando ormai gli « ossi » , tipo Casalini , Schiller , Segurini , erano stati liquidati per incidenti o bagni involontari . Gara piana insomma . « Ma se c ' eravamo noi ... » ha detto una signorina lasciandoci la conclusione . Sì , se c ' eran le donne sarebbero stati dolori perché son loro che hanno un diavolo per capello ( o per cappello ? ) e si buttan nella lotta peggio degli uomini anche se ora , mentre qualche ritardatario continua a girare in bacino col fuori bordo tonante , anche se ora ripetiamo una di loro è seduta sulle tribune , intenta a passarsi il rossetto sulle labbra arse dalla salsedine . Poco lungi , quel vecchietto brontolone che non legge mai i manifesti murali e che ama Venezia quieta è ritornato a sedersi sulla panchina della Riva dell ' Impero , proprio sotto alle tribune quasi vuote . Un colombo curioso è venuto forse a vedere se è finito quell ' inferno di motori che è durato due giorni e che non ha lasciato dormire un attimo l ' acqua del Bacino ; i compagni di questo ficcanaso hanno intanto ripreso i loro voli intorno all ' angelo del « campaniel » mentre le ragazze d ' ogni paese son tornate al Lido per arrostire quelle loro belle schiene al sole d ' Italia .