StampaPeriodica ,
La
concentrazione
capitalistica
,
determinata
dal
modo
di
produzione
,
produce
una
corrispondente
concentrazione
di
masse
umane
lavoratrici
.
In
questo
fatto
bisogna
cercare
l
'
origine
di
tutte
le
tesi
rivoluzionarie
del
marxismo
,
bisogna
cercare
le
condizioni
del
costume
nuovo
proletario
,
dell
'
ordine
nuovo
comunista
destinato
a
sostituire
il
costume
borghese
,
il
disordine
capitalistico
generato
dalla
libera
concorrenza
e
dalla
lotta
di
classe
.
Nella
sfera
dell
'
attività
generale
capitalistica
,
anche
il
lavoratore
opera
sul
piano
della
libera
concorrenza
,
è
un
individuo
-
cittadino
.
Ma
le
condizioni
di
partenza
della
lotta
non
sono
uguali
per
tutti
,
nello
stesso
tempo
:
l
'
esistenza
della
proprietà
privata
pone
la
minoranza
sociale
in
condizioni
di
privilegio
,
rende
impari
la
lotta
.
Il
lavoratore
è
continuamente
esposto
ai
rischi
più
micidiali
:
la
sua
vita
stessa
elementare
,
la
sua
cultura
,
la
vita
e
l
'
avvenire
della
sua
famiglia
sono
esposti
ai
contraccolpi
bruschi
delle
variazioni
del
mercato
del
lavoro
.
Il
lavoratore
tenta
allora
di
uscire
dalla
sfera
della
concorrenza
e
dell
'
individualismo
.
Il
principio
associativo
e
solidaristico
diventa
essenziale
della
classe
lavoratrice
,
muta
la
psicologia
e
i
costumi
degli
operai
e
contadini
.
Sorgono
istituti
e
organi
nei
quali
questo
principio
si
incarna
;
sulla
base
di
essi
si
inizia
il
processo
di
sviluppo
storico
che
conduce
al
comunismo
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
.
L
'
associazionismo
può
e
deve
essere
assunto
come
il
fatto
essenziale
della
rivoluzione
proletaria
.
Dipendentemente
da
questa
tendenza
storica
sono
sorti
nel
periodo
precedente
all
'
attuale
(
che
possiamo
chiamare
periodo
della
I
e
II
Internazionale
o
periodo
di
reclutamento
)
e
si
sono
sviluppati
i
Partiti
socialisti
e
i
sindacati
professionali
.
Lo
sviluppo
di
queste
istituzioni
proletarie
e
di
tutto
il
movimento
proletario
in
genere
non
fu
però
autonomo
,
non
ubbidiva
a
leggi
proprie
immanenti
nella
vita
e
nella
esperienza
storica
della
classe
lavoratrice
sfruttata
.
Le
leggi
della
storia
erano
dettate
dalla
classe
proprietaria
organizzata
nello
Stato
.
Lo
Stato
è
sempre
stato
il
protagonista
della
storia
,
perché
nei
suoi
organi
si
accentra
la
potenza
della
classe
proprietaria
,
nello
Stato
la
classe
proprietaria
si
disciplina
e
si
compone
in
unità
,
sopra
i
dissidi
e
i
cozzi
della
concorrenza
,
per
mantenere
intatta
la
condizione
di
privilegio
nella
fase
suprema
della
concorrenza
stessa
:
la
lotta
di
classe
per
il
potere
,
per
la
preminenza
nella
direzione
e
nel
disciplinamento
della
società
.
In
questo
periodo
il
movimento
proletario
fu
solo
una
funzione
della
libera
concorrenza
capitalistica
.
Le
istituzioni
proletarie
dovettero
assumere
una
forma
non
per
legge
interna
,
ma
per
legge
esterna
,
sotto
la
pressione
formidabile
di
avvenimenti
e
di
coercizioni
dipendenti
dalla
concorrenza
capitalistica
.
Da
ciò
hanno
tratto
origine
gli
intimi
conflitti
,
le
deviazioni
,
i
tentennamenti
,
i
compromessi
che
caratterizzano
tutto
il
periodo
di
vita
del
movimento
proletario
precedente
all
'
attuale
,
e
che
hanno
culminato
nella
bancarotta
della
II
Internazionale
.
Alcune
correnti
del
movimento
socialista
e
proletario
avevano
posto
esplicitamente
come
fatto
essenziale
della
rivoluzione
l
'
organizzazione
operaia
di
mestiere
,
e
su
questa
base
fondavano
la
loro
propaganda
e
la
loro
azione
.
Il
movimento
sindacalista
parve
,
per
un
momento
,
essere
il
vero
interprete
del
marxismo
,
vero
interprete
della
verità
.
L
'
errore
del
sindacalismo
consiste
in
ciò
:
nell
'
assumere
come
fatto
permanente
,
come
forma
perenne
dell
'
associazionismo
,
il
sindacato
professionale
nella
forma
e
con
le
funzioni
attuali
,
che
sono
imposte
e
non
proposte
,
e
quindi
non
possono
avere
una
linea
costante
e
prevedibile
di
sviluppo
.
Il
sindacalismo
,
che
si
presentò
come
iniziatore
di
una
tradizione
liberista
"
spontaneista
"
,
è
stato
in
verità
uno
dei
tanti
camuffamenti
dello
spirito
giacobino
e
astratto
.
Da
ciò
gli
errori
della
corrente
sindacalista
,
che
non
riuscì
a
sostituire
il
Partito
socialista
nel
compito
di
educare
alla
rivoluzione
la
classe
lavoratrice
.
Gli
operai
e
i
contadini
sentivano
che
,
per
tutto
il
periodo
in
cui
la
classe
proletaria
e
lo
Stato
democratico
-
parlamentare
dettano
le
leggi
della
storia
,
ogni
tentativo
d
'
evasione
dalla
sfera
di
queste
leggi
è
inane
e
ridicolo
.
E
'
certo
che
nella
configurazione
generale
assunta
dalla
società
colla
produzione
industriale
,
ogni
uomo
può
attivamente
partecipare
alla
vita
e
modificare
l
'
ambiente
solo
in
quanto
opera
come
individuo
cittadino
,
membro
dello
Stato
democratico
-
parlamentare
.
L
'
esperienza
liberale
non
è
vana
e
non
può
essere
superata
se
non
dopo
averla
fatta
.
L
'
apoliticismo
degli
apolitici
fu
solo
una
degenerazione
della
politica
:
negare
e
combattere
lo
Stato
è
fatto
politico
tanto
quanto
inserirsi
nell
'
attività
generale
storica
che
si
unifica
nel
Parlamento
e
nei
comuni
,
istituzioni
popolari
dello
Stato
.
Varia
la
qualità
del
fatto
politico
:
i
sindacalisti
lavorano
fuori
dalla
realtà
,
e
quindi
la
loro
politica
era
fondamentalmente
errata
;
i
socialisti
parlamentaristi
lavoravano
nell
'
intimo
delle
cose
,
potevano
sbagliare
(
commisero
anzi
molti
e
pesanti
sbagli
)
ma
non
errarono
nel
senso
della
loro
azione
e
perciò
trionfarono
nella
"
concorrenza
"
;
le
grandi
masse
,
quelle
che
con
il
loro
intervento
modificano
obiettivamente
i
rapporti
sociali
,
si
organizzarono
intorno
al
Partito
socialista
.
Nonostante
tutti
gli
sbagli
e
le
manchevolezze
,
il
Partito
riuscì
,
in
ultima
analisi
,
nella
sua
missione
:
far
diventare
qualcosa
il
proletariato
che
prima
era
nulla
,
dargli
una
consapevolezza
,
dare
al
movimento
di
liberazione
un
senso
diritto
e
vitale
che
corrispondeva
,
nelle
linee
generali
,
al
processo
di
sviluppo
storico
della
società
umana
.
Lo
sbaglio
più
grave
del
movimento
socialista
è
stato
di
natura
simile
a
quello
dei
sindacalisti
.
Partecipando
all
'
attività
generale
della
società
umana
nello
Stato
,
i
socialisti
dimenticarono
che
la
loro
posizione
doveva
mantenersi
essenzialmente
di
critica
,
di
antitesi
.
Si
lasciarono
assorbire
dalla
realtà
,
non
la
dominarono
.
I
comunisti
marxisti
devono
caratterizzarsi
per
una
psicologia
che
possiamo
chiamare
"
maieutica
"
(
metodo
di
interrogare
l
'
interlocutore
per
aiutarlo
a
mettere
in
luce
il
suo
pensiero
)
.
La
loro
azione
non
è
di
abbandono
al
corso
degli
avvenimenti
determinati
dalle
leggi
della
concorrenza
borghese
,
ma
di
aspettazione
critica
.
La
storia
è
un
continuo
farsi
,
è
quindi
essenzialmente
imprevedibile
.
Ma
ciò
non
significa
che
"
tutto
"
sia
imprevedibile
nel
farsi
della
storia
,
che
cioè
la
storia
sia
dominio
dell
'
arbitrio
e
del
capriccio
irresponsabile
.
La
storia
è
insieme
libertà
e
necessità
.
Le
istituzioni
,
nel
cui
sviluppo
e
nella
cui
attività
la
storia
si
incarna
,
sono
sorte
e
si
mantengono
perché
hanno
un
compito
e
una
missione
da
realizzare
.
Sono
sorte
e
si
sono
sviluppate
determinate
condizioni
obiettive
di
produzione
dei
beni
materiali
e
di
consapevolezza
spirituale
degli
uomini
.
Se
queste
condizioni
obiettive
,
che
per
la
loro
natura
meccanica
sono
commensurabili
quasi
matematicamente
,
mutano
,
muta
anche
la
somma
di
rapporti
che
regolano
e
informano
la
società
umana
,
muta
il
grado
di
consapevolezza
degli
uomini
;
la
configurazione
sociale
si
trasforma
,
le
istituzioni
tradizionali
si
immiseriscono
,
sono
adeguate
al
loro
compito
,
diventano
ingombranti
e
micidiali
.
Se
nel
farsi
della
storia
l
'
intelligenza
fosse
incapace
a
togliere
un
ritmo
,
a
stabilire
un
processo
,
la
vita
della
civiltà
sarebbe
impossibile
:
il
genio
politico
si
riconosce
appunto
da
questa
capacità
di
impadronirsi
del
maggior
numero
possibile
di
termini
concreti
necessari
e
sufficienti
per
fissare
un
processo
di
sviluppo
e
della
capacità
quindi
di
anticipare
il
futuro
prossimo
e
remoto
e
sulla
linea
di
questa
intuizione
impostare
l
'
attività
di
uno
Stato
,
arrischiare
la
fortuna
di
un
popolo
.
In
questo
senso
Carlo
Marx
è
stato
di
gran
lunga
il
più
grande
dei
geni
politici
contemporanei
.
I
socialisti
hanno
,
supinamente
spesso
,
accertato
la
realtà
storica
prodotto
dell
'
iniziativa
capitalistica
;
sono
caduti
nell
'
errore
di
psicologia
degli
economisti
liberali
:
credere
alla
perpetuità
delle
istituzioni
dello
Stato
democratico
,
alla
loro
fondamentale
perfezione
.
Secondo
loro
la
forma
delle
istituzioni
democratiche
può
essere
corretta
,
qua
e
là
ritoccata
,
ma
deve
essere
rispettata
fondamentalmente
.
Un
esempio
di
questa
psicologia
angustamente
vanitosa
è
data
dal
giudizio
minossico
di
Filippo
Turati
,
secondo
il
quale
il
parlamento
sta
al
Soviet
come
la
città
all
'
orda
barbarica
.
Da
questa
errata
concezione
del
divenire
storico
,
dalla
pratica
annosa
del
compromesso
e
da
una
tattica
"
cretinamente
"
parlamentarista
,
nasce
la
formula
odierna
sulla
"
conquista
dello
Stato
"
.
Noi
siamo
persuasi
,
dopo
le
esperienze
rivoluzionarie
della
Russia
,
dell
'
Ungheria
e
della
Germania
,
che
lo
Stato
socialista
non
può
incarnarsi
nelle
istituzioni
dello
Stato
capitalista
,
ma
è
una
creazione
fondamentalmente
nuova
per
rispetto
ad
esse
,
se
non
per
rispetto
alla
storia
del
proletariato
.
Le
istituzioni
dello
Stato
capitalista
sono
organizzate
ai
fini
della
libera
concorrenza
:
non
basta
mutare
il
personale
per
indirizzare
in
un
altro
senso
la
loro
attività
.
Lo
Stato
socialista
non
è
ancora
il
comunismo
,
cioè
l
'
instauramento
di
una
pratica
e
di
un
costume
economico
solidaristico
,
ma
è
lo
Stato
di
transizione
che
ha
il
compito
di
sopprimere
la
concorrenza
con
la
soppressione
della
proprietà
privata
,
delle
classi
,
delle
economie
nazionali
:
questo
compito
non
può
essere
attuato
dalla
democrazia
parlamentare
.
La
formula
"
conquista
dello
Stato
"
deve
essere
intesa
in
questo
senso
:
creazione
di
un
nuovo
tipo
di
Stato
,
generato
dalla
esperienza
associativa
della
classe
proletaria
,
e
sostituzione
di
esso
allo
Stato
democratico
-
parlamentare
.
E
qui
ritorniamo
al
punto
di
partenza
.
Abbiamo
detto
che
le
istituzioni
del
movimento
socialista
e
proletario
del
periodo
precedente
all
'
attuale
,
non
si
sono
sviluppate
autonomamente
,
ma
come
risultato
della
configurazione
generale
della
società
umana
dominata
dalle
leggi
sovrane
del
capitalismo
.
La
guerra
ha
capovolto
la
situazione
strategica
della
lotta
di
classe
.
I
capitalisti
hanno
perduto
la
preminenza
;
la
loro
libertà
è
limitata
;
il
loro
potere
è
annullato
.
La
concentrazione
capitalistica
è
arrivata
al
massimo
sviluppo
consentitole
,
realizzando
il
monopolio
mondiale
della
produzione
e
degli
scambi
.
La
corrispondente
concentrazione
delle
masse
lavoratrici
ha
dato
una
potenza
inaudita
alla
classe
proletaria
rivoluzionaria
.
Le
istituzioni
tradizionali
del
movimento
sono
diventate
incapaci
a
contenere
tanto
rigoglio
di
vita
rivoluzionaria
.
La
loro
stessa
forma
è
inadeguata
al
disciplinamento
delle
forze
inseritesi
nel
processo
storico
consapevole
.
Esse
non
sono
morte
.
Nate
come
funzione
della
libera
concorrenza
,
devono
continuare
a
sussistere
fino
alla
soppressione
di
ogni
residuo
di
concorrenza
,
fino
alla
completa
espressione
delle
classi
e
dei
partiti
,
fino
alla
fusione
delle
dittature
proletarie
nazionali
nell
'
Internazionale
comunista
.
Ma
accanto
ad
esse
devono
sorgere
e
svilupparsi
istituzioni
di
tipo
nuovo
,
di
tipo
statale
,
che
appunto
sostituiranno
le
istituzioni
private
e
pubbliche
dello
Stato
democratico
parlamentare
.
Istituzioni
che
sostituiscano
la
persona
del
capitalista
nelle
funzioni
amministrative
e
nel
potere
industriale
,
e
realizzino
l
'
autonomia
del
produttore
nella
fabbrica
;
istituzioni
capaci
di
assumere
il
potere
direttivo
di
tutte
le
funzioni
inerenti
al
complesso
sistema
di
rapporti
di
produzione
e
di
scambio
che
legano
i
reparti
di
una
fabbrica
tra
di
loro
,
costituendo
l
'
unità
economica
elementare
,
che
legano
le
varie
attività
dell
'
industria
agricola
,
che
per
piani
orizzontali
e
verticali
devono
costituire
l
'
armonioso
edifizio
della
economia
nazionale
ed
internazionale
,
liberato
dalla
tirannia
ingombrante
e
parassitaria
dei
privati
proprietari
.
Ma
la
spinta
e
l
'
entusiasmo
rivoluzionario
sono
stati
più
fervidi
nel
proletariato
dell
'
Europa
occidentale
.
Ma
ci
pare
che
alla
coscienza
lucida
ed
esatta
del
fine
non
si
accompagni
una
coscienza
altrettanto
lucida
ed
esatta
dei
mezzi
idonei
,
nel
momento
attuale
,
al
raggiungimento
del
fine
stesso
.
Si
è
ormai
radicata
la
convinzione
nelle
masse
che
lo
Stato
proletario
è
incarnato
in
un
sistema
di
Consigli
di
operai
,
contadini
e
soldati
.
Non
si
è
ancora
formata
una
concezione
tattica
che
assicuri
obiettivamente
la
creazione
di
questo
Stato
.
E
'
necessario
perciò
creare
fin
d
'
ora
una
rete
di
istituzioni
proletarie
,
radicate
nella
coscienza
delle
grandi
masse
,
sicura
della
disciplina
e
della
fedeltà
permanente
delle
grandi
masse
,
nelle
quali
la
classe
degli
operai
e
dei
contadini
,
nella
sua
totalità
,
assuma
una
forma
ricca
di
dinamismo
e
di
possibilità
di
sviluppo
.
E
'
certo
che
se
oggi
,
nelle
condizioni
attuali
di
organizzazione
proletaria
,
un
movimento
di
masse
si
verificasse
con
carattere
rivoluzionario
,
i
risultati
si
consoliderebbero
in
una
pura
correzione
formale
dello
Stato
democratico
,
si
risolverebbero
in
un
aumento
di
potere
della
Camera
dei
deputati
(
attraverso
una
assemblea
costituente
)
e
nella
assunzione
al
potere
dei
socialisti
pasticcioni
anticomunisti
.
L
'
esperienza
germanica
e
austriaca
deve
insegnare
qualcosa
.
Le
forze
dello
Stato
democratico
e
della
classe
capitalistica
sono
ancora
immense
:
non
bisogna
dissimularsi
che
il
capitalismo
si
regge
specialmente
per
l
'
opera
dei
suoi
sicofanti
e
dei
suoi
lacchè
,
e
la
semenza
di
tale
genia
non
è
certo
sparita
.
La
creazione
dello
Stato
proletario
non
è
,
insomma
,
un
atto
taumaturgico
:
è
anch
'
essa
un
farsi
,
è
un
processo
di
sviluppo
.
Presuppone
un
lavoro
preparatorio
di
sistemazione
e
di
propaganda
.
Bisogna
dare
maggiori
poteri
alle
istituzioni
proletarie
di
fabbrica
già
esistenti
,
farne
sorgere
di
simili
nei
villaggi
,
ottenere
che
gli
uomini
che
le
compongono
siano
dei
comunisti
consapevoli
della
missione
rivoluzionaria
che
l
'
istituzione
deve
assolvere
.
Altrimenti
tutto
il
nostro
entusiasmo
,
tutta
la
fede
delle
masse
lavoratrici
non
riuscirà
ad
impedire
che
la
rivoluzione
si
componga
miseramente
in
un
nuovo
Parlamento
di
imbroglioni
,
di
fatui
e
di
irresponsabili
,
e
che
nuovi
e
più
spaventosi
sacrifizi
siano
resi
necessari
per
l
'
avvento
dello
Stato
dei
proletari
.
StampaPeriodica ,
Dal
senatore
Giovanni
Gentile
,
che
è
l
'
unico
interprete
autorizzato
del
pensiero
di
Farinacci
,
riceviamo
la
seguente
lettera
:
Caro
Becco
Giallo
,
Da
qualche
tempo
,
sovraccarico
di
cure
soloniche
ed
enciclopediche
,
ho
trascurato
di
confortare
con
nuove
prove
la
mia
tesi
storica
,
accolta
con
tanto
favore
da
cotesto
giornale
,
della
diretta
filiazione
del
fascismo
dal
Risorgimento
italiano
.
Non
si
creda
però
che
io
l
'
abbia
abbandonata
:
anzi
,
a
nuova
conferma
,
mi
si
consenta
di
illustrare
con
testi
del
Risorgimento
la
recente
proposta
dell
'
on
.
Farinacci
,
che
si
drizzino
finalmente
le
forche
nelle
piazze
d
'
Italia
.
Il
testo
principale
è
un
'
ode
di
Vittorio
Zubriani
,
dal
titolo
"
Inno
al
canape
.
"
In
coscienza
,
non
potei
sostenere
che
Farinacci
ne
fosse
già
a
conoscenza
quando
lanciava
la
sua
proposta
;
ma
i
genii
mistici
di
questa
nostra
età
profondamente
religiosa
hanno
chi
la
virtù
profetica
(
come
Michelino
Bianchi
)
,
chi
la
divinazione
(
come
Farinacci
)
.
Ed
ecco
,
senz
'
altri
preamboli
il
nocciolo
dell
'
inno
:
Pugna
il
filantropo
pei
disumani
e
contro
l
'
uman
genere
,
coi
sofismi
scalzando
il
patibolo
pietra
angolare
del
civil
consorzio
,
baluardo
dei
Regni
in
pericolo
,
altar
de
la
giustizia
.
Mannaia
e
canape
,
sommi
argomenti
,
in
piedi
e
in
auge
serbano
leggi
e
costumi
...
Si
noti
:
mannaia
e
canape
:
invece
il
nostro
Farinacci
si
accontenta
del
solo
canape
;
ma
c
'
è
posto
per
gli
ulteriori
sviluppi
della
rivoluzione
.
E
gustate
questo
impeto
lirico
,
che
sa
d
'
Imbriani
,
assai
più
che
di
Carducci
,
il
poeta
commosso
della
storia
:
O
ferrei
spiriti
d
'
un
tempo
!
o
degni
esempli
!
o
sante
storie
!
Carlo
Quinto
a
le
forche
sberrettasi
...
Ed
ecco
un
gentile
episodio
:
Vuotar
le
carceri
solean
d
'
ospiti
i
papi
,
incoronandosi
.
Sisto
impone
che
,
invece
,
ne
impicchino
Quattro
a
Montecitorio
e
quattro
al
Popolo
,
mentre
il
rito
in
San
Pietro
si
celebra
:
arra
dei
suoi
propositi
.
Donde
segue
l
'
ammaestramento
:
Quest
'
egro
popolo
chirurgi
vuol
che
trattin
franco
il
bisturi
!
Né
quaterne
,
rinvilii
,
spettacoli
ad
ufo
,
imposte
miti
,
alti
salarii
ama
e
brama
al
par
d
'
aspra
giustizia
,
che
il
freni
e
che
l
'
emancipi
.
Prospera
,
o
canape
,
ricchezza
nostra
!
incarirai
!
Pronunzia
del
cancan
demagogico
il
termine
lo
stesso
apogeo
suo
...
Ilare
semini
canape
il
contadino
,
allegra
l
'
avola
fili
;
e
tessa
giuliva
la
giovane
;
lavori
lieto
il
funaiuol
;
preparino
,
conscie
braccia
del
fato
,
a
'
colpevoli
il
capestro
e
il
sudario
.
Ho
trascelto
gli
squarci
più
espressivi
;
ma
chi
desideri
conoscere
l
'
ode
integralmente
,
la
troverà
in
"
Studi
letterari
e
bizzarrie
satiriche
"
dell
'
Imbriani
,
a
cura
di
Benedetto
Croce
(
di
quel
Benedetto
Croce
che
ora
fa
l
'
antifascista
,
mentre
ha
preparato
finanche
i
sacri
testi
dell
'
era
nuova
!
)
.
Giovanni
Gentile
StampaPeriodica ,
10
giugno
.
L
'
on
.
Tittoni
ha
dimostrata
la
sua
fierezza
commemorando
un
libertario
pericoloso
:
Giovanni
Pascoli
.
Tittoni
è
il
vero
terrore
dei
morti
.
Vettori
,
se
non
scende
l
'
Aventino
,
si
annoia
.
Fate
una
discesa
per
il
povero
cieco
.
Sappiamo
che
la
guerra
fu
fatta
quando
era
ministro
Salandra
.
Per
la
guerra
civile
un
ministro
qualunque
basta
.
Casertano
è
ormai
anch
'
egli
Gran
Cordone
.
Se
lo
meritava
.
Giordana
e
Vettori
seguono
la
stessa
tattica
:
mostrano
le
ferite
riportate
in
polemica
"
da
tutte
e
due
le
parti
.
"
Vettori
parlerebbe
diversamente
se
capisse
che
qui
non
si
tratta
di
crisi
ministeriale
,
ma
d
'
una
crisi
morale
che
investe
tutta
la
nazione
.
Il
7
giugno
v
'
è
stata
una
grande
dimostrazione
fascista
.
StampaPeriodica ,
Un
problema
si
impone
oggi
assillante
a
ogni
socialista
che
senta
vivo
il
senso
della
responsabilità
storica
che
incombe
sulla
classe
lavoratrice
e
sul
Partito
che
della
missione
di
questa
classe
rappresenta
la
consapevolezza
critica
e
operante
.
Come
dominare
le
immense
forze
sociali
che
la
guerra
ha
scatenato
?
Come
disciplinarle
e
dar
loro
una
forma
politica
che
contenga
in
sé
la
virtù
di
svilupparsi
normalmente
,
di
integrarsi
continuamente
,
fino
a
diventare
l
'
ossatura
dello
Stato
socialista
nel
quale
si
incarnerà
la
dittatura
del
proletariato
?
Come
saldare
il
presente
all
'
avvenire
,
soddisfacendo
le
urgenti
necessità
del
presente
e
utilmente
lavorando
per
creare
e
"
anticipare
"
l
'
avvenire
?
Questo
scritto
vuole
essere
uno
stimolo
a
pensare
e
ad
operare
;
vuole
essere
un
invito
ai
migliori
e
più
consapevoli
operai
perché
riflettano
e
,
ognuno
nella
sfera
della
propria
competenza
e
della
propria
azione
,
collaborino
alla
soluzione
del
problema
,
facendo
convergere
sui
termini
di
esso
l
'
attenzione
dei
compagni
e
delle
associazioni
.
Solo
da
un
lavoro
comune
e
solidale
di
rischiaramento
,
di
persuasione
e
di
educazione
reciproca
nascerà
l
'
azione
concreta
di
costruzione
.
Lo
Stato
socialista
esiste
già
potenzialmente
negli
istituti
di
vita
sociale
caratteristici
della
classe
lavoratrice
sfruttata
.
Collegare
tra
di
loro
questa
istituti
,
coordinarli
e
subordinarli
in
una
gerarchia
di
competenze
e
di
poteri
,
accentrarli
fortemente
,
pur
rispettando
le
necessarie
autonomie
e
articolazioni
,
significa
creare
già
fin
d
'
ora
una
vera
e
propria
democrazia
operaia
,
in
contrapposizione
efficiente
ed
attiva
con
lo
Stato
borghese
,
preparata
già
fin
d
'
ora
a
sostituire
lo
Stato
borghese
in
tutte
le
sue
funzioni
essenziali
di
gestione
e
di
dominio
del
patrimonio
nazionale
.
Il
movimento
operaio
è
oggi
diretto
dal
Partito
socialista
e
dalla
Confederazione
del
Lavoro
;
ma
l
'
esercizio
del
potere
sociale
del
Partito
e
della
Confederazione
si
attua
,
per
la
grande
massa
lavoratrice
,
indirettamente
,
per
forza
di
prestigio
e
d
'
entusiasmo
,
per
pressione
autoritaria
,
per
inerzia
persino
.
La
sfera
di
prestigio
del
Partito
si
amplia
quotidianamente
,
attinge
strati
popolari
finora
inesplorati
,
suscita
consenso
e
desiderio
di
lavorare
proficuamente
per
l
'
avvento
del
comunismo
in
gruppi
e
individui
finora
assenti
dalla
lotta
politica
.
E
'
necessario
dare
una
forma
politica
e
una
disciplina
permanente
a
queste
energie
disordinate
e
caotiche
,
assorbirle
,
comporle
e
potenziarle
,
fare
della
classe
proletaria
e
semiproletaria
una
società
organizzata
che
si
educhi
,
che
si
faccia
una
esperienza
,
che
acquisti
una
consapevolezza
responsabile
dei
doveri
che
incombono
alle
classi
arrivate
al
potere
dello
Stato
.
Il
Partito
socialista
e
i
sindacati
professionali
non
possono
assorbire
tutta
la
classe
lavoratrice
,
che
attraverso
un
lavorio
di
anni
e
di
decine
di
anni
.
Essi
non
si
identificheranno
immediatamente
con
lo
Stato
proletario
;
nelle
Repubbliche
comuniste
infatti
essi
continuano
a
sussistere
indipendentemente
dallo
Stato
,
come
istituti
di
propulsione
(
il
Partito
)
o
di
controllo
e
di
realizzazione
parziale
(
i
sindacati
)
.
Il
Partito
deve
continuare
ad
essere
l
'
organo
di
educazione
comunista
,
il
focolare
della
fede
,
il
depositario
della
dottrina
,
il
potere
supremo
che
armonizza
e
conduce
alla
meta
le
forze
organizzate
e
disciplinate
della
classe
operaia
e
contadina
.
Appunto
per
svolgere
rigidamente
questo
suo
ufficio
,
il
Partito
non
può
spalancare
le
porte
all
'
invasione
di
nuovi
aderenti
,
non
abituati
all
'
esercizio
della
responsabilità
e
della
disciplina
.
Ma
la
vita
sociale
della
classe
lavoratrice
è
ricca
di
istituti
,
si
articola
in
molteplici
attività
.
Questi
istituti
e
queste
attività
bisogna
appunto
sviluppare
,
organizzare
complessivamente
,
collegare
in
un
sistema
vasto
e
agilmente
articolato
che
assorba
e
disciplini
l
'
intera
la
classe
lavoratrice
.
L
'
officina
con
le
sue
commissioni
interne
,
i
circoli
socialisti
,
le
comunità
contadine
,
sono
i
centri
di
vita
proletaria
nei
quali
occorre
direttamente
lavorare
.
Le
commissioni
interne
sono
organi
di
democrazia
operaia
che
occorre
liberare
dalle
limitazioni
imposte
dagli
imprenditori
,
e
ai
quali
occorre
infondere
vita
nuova
ed
energia
.
Oggi
le
commissioni
interne
limitano
il
potere
del
capitalista
nella
fabbrica
e
svolgono
funzioni
di
arbitrato
e
di
disciplina
.
Sviluppate
ed
arricchite
,
dovranno
essere
domani
gli
organi
di
potere
proletario
che
sostituisce
il
capitalista
in
tutte
le
sue
funzioni
utili
di
direzione
e
di
amministrazione
.
Già
fin
d
'
ora
gli
operai
dovrebbero
procedere
alla
elezione
di
vaste
assemblee
di
delegati
,
scelti
fra
i
migliori
e
più
consapevoli
compagni
,
sulla
parola
d
'
ordine
:
"
Tutto
il
potere
dell
'
officina
ai
comitati
d
'
officina
"
,
coordinata
all
'
altra
:
"
Tutto
il
potere
dello
Stato
ai
Consigli
operai
e
contadini
"
.
Un
vasta
campo
di
propaganda
concreta
rivoluzionaria
si
aprirebbe
per
i
comunisti
organizzati
nel
Partito
e
nei
circoli
rionali
.
I
circoli
,
d
'
accordo
con
le
sezioni
urbane
,
dovrebbero
fare
un
censimento
delle
forze
operaie
della
zona
,
e
diventare
la
sede
del
consiglio
rionale
dei
delegati
dell
'
officina
,
il
ganglio
che
annoda
e
accentra
tutte
le
energie
proletarie
del
rione
.
I
sistemi
elettorali
potrebbero
variare
a
seconda
della
vastità
delle
officine
:
si
dovrebbe
cercare
però
di
far
eleggere
un
delegato
ogni
15
operai
divisi
per
categoria
(
come
si
fa
nelle
officine
inglesi
)
,
arrivando
,
per
elezioni
graduali
,
a
un
comitato
di
delegati
di
fabbrica
che
comprenda
rappresentanti
di
tutto
il
complesso
del
lavoro
(
operai
,
impiegati
,
tecnici
)
.
Nel
comitato
rionale
dovrebbe
tendersi
a
incorporare
delegati
anche
delle
altre
categorie
di
lavoratori
abitanti
nel
rione
:
camerieri
,
vetturini
,
tranvieri
,
ferrovieri
,
spazzini
,
impiegati
,
privati
,
commessi
,
ecc
.
Il
comitato
rionale
dovrebbe
essere
emanazione
di
tutta
la
classe
lavoratrice
abitante
nel
rione
,
emanazione
e
legittima
e
autorevole
,
capace
di
far
rispettare
una
disciplina
,
investita
del
potere
,
spontaneamente
delegato
,
ed
ordinare
la
cessazione
immediata
e
integrale
di
ogni
lavoro
in
tutto
il
rione
.
I
comitati
rionali
si
ingrandirebbero
in
commissariati
urbani
,
controllati
e
disciplinati
dal
Partito
socialista
e
dalle
federazioni
di
mestiere
.
Un
tale
sistema
di
democrazia
operaia
(
integrato
con
organizzazioni
equivalenti
di
contadini
)
darebbe
una
forma
e
una
disciplina
alle
masse
,
sarebbe
una
magnifica
scuola
di
esperienza
politica
e
amministrativa
,
inquadrerebbe
le
masse
fino
all
'
ultimo
uomo
,
abituandole
alla
tenacia
e
alla
perseveranza
,
abituandole
a
considerarsi
come
un
esercito
in
campo
che
ha
bisogno
di
una
ferma
coesione
se
non
vuole
essere
distrutto
e
ridotto
in
schiavitù
.
Ogni
fabbrica
costruirebbe
uno
o
più
reggimenti
di
questo
esercito
,
coi
suoi
caporali
,
coi
suoi
servizi
di
collegamento
,
con
la
sua
ufficialità
,
col
suo
stato
maggiore
,
poteri
delegati
per
libera
elezione
,
non
imposti
autoritariamente
.
Attraverso
i
comizi
,
tenuti
all
'
interno
dell
'
officina
,
con
l
'
opera
incessante
di
propaganda
e
di
persuasione
sviluppata
dagli
elementi
più
consapevoli
,
si
otterrebbe
una
trasformazione
radicale
della
psicologia
operaia
,
si
renderebbe
la
massa
meglio
preparata
e
capace
all
'
esercizio
del
potere
,
si
diffonderebbe
una
coscienza
dei
doveri
e
dei
diritti
del
compagno
e
del
lavoratore
,
concreta
ed
efficiente
perché
generata
spontaneamente
dall
'
esperienza
viva
e
storica
.
Abbiamo
già
detto
:
questi
rapidi
appunti
si
propongono
solo
di
stimolare
il
pensiero
e
all
'
azione
.
Ogni
aspetto
del
problema
meriterebbe
una
vasta
e
profonda
trattazione
,
delucidazioni
,
integrazioni
sussidiarie
e
coordinate
.
Ma
la
soluzione
concreta
e
integrale
dei
problemi
di
vita
socialista
può
essere
data
solo
dalla
pratica
comunista
:
la
discussione
in
comune
,
che
modifica
simpaticamente
le
coscienze
unificandole
e
colmandole
di
entusiasmo
operoso
.
Dire
la
verità
,
arrivare
insieme
alla
verità
,
è
compiere
azione
comunista
e
rivoluzionaria
.
La
formula
"
dittatura
del
proletariato
"
deve
finire
di
essere
solo
una
formula
,
un
'
occasione
per
sfoggiare
fraseologia
rivoluzionaria
.
Chi
vuole
il
fine
,
deve
volere
anche
i
mezzi
.
La
dittatura
del
proletariato
è
l
'
instaurazione
di
un
nuovo
Stato
,
tipicamente
proletario
,
nel
quale
confluiscono
le
esperienze
istituzionali
della
classe
oppressa
,
nel
quale
la
vita
sociale
della
classe
operaia
e
contadina
diventa
sistema
diffuso
e
fortemente
organizzato
.
Questo
Stato
non
si
improvvisa
:
i
comunisti
bolscevichi
russi
per
otto
mesi
lavorano
a
diffondere
e
far
diventare
concreta
la
parola
d
'
ordine
:
tutto
il
potere
ai
Soviet
,
ed
i
Soviet
erano
noti
agli
operai
russi
fin
dal
1905
.
I
comunisti
devono
far
tesoro
dell
'
esperienza
russa
ed
economizzare
tempo
e
lavoro
:
l
'
opera
di
ricostruzione
domanderà
per
sé
tanto
tempo
e
tanto
lavoro
,
che
ogni
giorno
e
ogni
atto
dovrebbe
poterle
essere
destinato
.
StampaPeriodica ,
La
lotta
di
classe
internazionale
è
culminata
nella
vittoria
degli
operai
e
contadini
di
due
proletariati
internazionali
.
In
Russia
e
in
Ungheria
gli
operai
e
i
contadini
hanno
instaurato
la
dittatura
proletaria
e
tanto
in
Russia
che
in
Ungheria
la
dittatura
dovette
sostenere
un
'
aspra
battaglia
non
solo
contro
la
classe
borghese
,
ma
anche
contro
i
sindacati
:
il
conflitto
tra
la
dittatura
e
i
sindacati
fu
anzi
una
delle
cause
della
caduta
del
Soviet
ungherese
,
poiché
i
sindacati
,
se
mai
apertamente
tentarono
di
rovesciare
la
dittatura
,
operarono
sempre
come
organismi
"
disfattisti
"
della
rivoluzione
e
incessantemente
seminarono
lo
sconforto
e
la
vigliaccheria
tra
gli
operai
e
i
soldati
rossi
.
Un
esame
anche
rapido
,
delle
ragioni
e
delle
condizioni
di
questo
conflitto
non
può
non
essere
utile
all
'
educazione
rivoluzionaria
delle
masse
,
le
quali
,
se
devono
convincersi
che
il
sindacato
è
forse
l
'
organismo
proletario
più
importante
della
rivoluzione
comunista
,
perché
su
di
esso
deve
fondarsi
la
socializzazione
dell
'
industria
,
perché
esso
deve
creare
le
condizioni
in
cui
l
'
impresa
privata
sparisce
e
non
può
più
rinascere
,
devono
anche
convincersi
della
necessità
di
creare
,
prima
della
rivoluzione
,
le
condizioni
psicologiche
e
obiettive
nelle
quali
sia
impossibile
ogni
conflitto
e
ogni
dualismo
di
potere
tra
i
vari
organismi
in
cui
si
incarni
la
lotta
della
classe
proletaria
contro
il
capitalismo
.
La
lotta
di
classe
ha
assunto
in
tutti
i
paesi
d
'
Europa
e
del
mondo
un
carattere
nettamente
rivoluzionario
.
La
concezione
,
che
è
propria
della
III
Internazionale
,
secondo
la
quale
la
lotta
di
classe
deve
essere
rivolta
all
'
instaurazione
della
dittatura
proletaria
,
ha
il
sopravvento
sulla
ideologia
democratica
e
si
diffonde
irresistibilmente
nelle
masse
.
I
Partiti
socialisti
aderiscono
alla
III
Internazionale
o
almeno
si
atteggiano
secondo
i
principi
fondamentali
elaborati
al
Congresso
di
Mosca
;
i
sindacati
invece
sono
rimasti
fedeli
alla
"
vera
democrazia
"
e
non
trascurano
nessuna
occasione
per
indurre
o
costringere
gli
operai
a
dichiararsi
avversari
della
dittatura
e
non
attuare
manifestazioni
di
solidarietà
con
la
Russia
dei
Soviet
.
Questo
atteggiamento
dei
sindacati
fu
rapidamente
superato
in
Russia
,
poiché
allo
sviluppo
delle
organizzazioni
di
mestiere
e
d
'
industria
si
accompagnò
parallelamente
e
con
ritmo
più
accelerato
lo
sviluppo
dei
Consigli
d
'
officina
;
esso
ha
invece
eroso
la
base
del
potere
proletario
in
Ungheria
,
ha
determinato
in
Germania
immani
carneficine
di
operai
comunisti
e
la
nascita
del
fenomeno
Noske
,
ha
determinato
in
Francia
il
fallimento
dello
sciopero
generale
del
20-21
luglio
e
il
consolidarsi
del
regime
di
Clemenceau
,
ha
impedito
finora
ogni
intervento
diretto
degli
operai
inglesi
nella
lotta
politica
e
minaccia
di
scindere
profondamente
e
pericolosamente
le
forze
proletarie
in
tutti
i
paesi
.
I
Partiti
Socialisti
acquistano
sempre
più
un
profilo
nettamente
rivoluzionario
e
internazionalista
;
i
sindacati
invece
tendono
a
incarnare
la
teoria
(
!
)
e
la
tattica
dell
'
opportunismo
riformista
e
a
diventare
organismi
meramente
nazionali
.
Ne
nasce
uno
stato
di
cose
insostenibile
,
una
condizione
di
confusione
permanente
e
di
debolezza
cronica
per
la
classe
lavoratrice
,
che
aumentano
lo
squilibrio
generale
della
società
e
favoriscono
il
pullulare
dei
fermenti
di
disgregazione
morale
e
di
imbarbarimento
.
I
sindacati
hanno
organizzato
gli
operai
secondo
i
principi
della
lotta
di
classe
e
sono
stati
essi
stessi
le
prime
forme
organiche
di
questa
lotta
.
Gli
organizzatori
hanno
sempre
detto
che
solo
la
lotta
di
classe
può
condurre
il
proletariato
alla
sua
emancipazione
e
che
l
'
organizzazione
sindacale
ha
precisamente
il
fine
di
sopprimere
il
profitto
individuale
e
lo
sfruttamento
dell
'
uomo
sull
'
uomo
,
poiché
essa
si
propone
di
eliminare
il
capitalista
(
il
proprietario
privato
)
dal
processo
industriale
di
produzione
e
di
eliminare
quindi
le
classi
.
Ma
i
sindacati
non
potevano
attuare
immediatamente
questo
fine
e
pertanto
essi
rivolsero
tutta
la
loro
forza
al
fine
immediato
di
migliorare
le
condizioni
di
vita
del
proletariato
,
domandando
più
alti
salari
,
diminuiti
orari
di
lavoro
,
un
corpo
di
legislazione
sociale
.
I
movimenti
successero
ai
movimenti
,
gli
scioperi
agli
scioperi
,
la
condizione
di
vita
dei
lavoratori
divenne
relativamente
migliore
.
Ma
tutti
i
risultati
,
tutte
le
vittorie
dell
'
azione
sindacale
si
fondano
sulle
basi
antiche
:
il
principio
della
proprietà
privata
resta
intatto
e
forte
,
l
'
ordine
della
produzione
capitalistica
e
lo
sfruttamento
dell
'
uomo
sull
'
uomo
restano
intatti
e
anzi
si
complicano
in
forme
nuove
.
La
giornata
di
otto
ore
,
l
'
aumento
del
salario
,
i
benefici
della
legislazione
sociale
non
toccano
il
profitto
;
gli
squilibri
che
immediatamente
l
'
azione
sindacale
determina
nel
saggio
del
profitto
si
compongono
e
trovano
una
sistemazione
nuova
nel
gioco
della
libera
concorrenza
per
le
nazioni
a
economia
mondiale
come
l
'
Inghilterra
e
la
Germania
,
nel
protezionismo
per
le
nazioni
a
economia
limitata
come
la
Francia
e
l
'
Italia
.
Il
capitalismo
cioè
riversa
o
sulle
masse
amorfe
nazionali
o
sulle
masse
coloniali
le
accresciute
spese
generali
della
produzione
industriale
.
L
'
azione
sindacale
si
rivela
così
assolutamente
incapace
a
superare
nel
suo
dominio
e
con
i
suoi
mezzi
,
la
società
capitalista
,
si
rivela
incapace
a
condurre
il
proletariato
alla
sua
emancipazione
,
a
condurre
il
proletariato
all
'
attuazione
del
fine
alto
e
universale
che
si
era
inizialmente
proposto
.
Secondo
le
dottrine
sindacaliste
,
i
sindacati
avrebbero
dovuto
servire
a
educare
gli
operai
alla
gestione
della
produzione
.
Poiché
i
sindacati
di
industria
,
si
disse
,
sono
un
riflesso
integrale
di
una
determinata
industria
,
essi
diventeranno
i
quadri
della
competenza
operaia
per
la
gestione
di
quella
determinata
industria
;
le
cariche
sindacali
serviranno
a
rendere
possibile
una
scelta
degli
operai
migliori
,
dei
più
studiosi
,
dei
più
intelligenti
,
dei
più
atti
a
impadronirsi
del
complesso
meccanismo
della
produzione
e
degli
scambi
.
I
leaders
operai
dell
'
industria
del
cuoio
saranno
i
più
capaci
a
gestire
questa
industria
,
e
così
per
l
'
industria
metallurgica
,
per
l
'
industria
del
libro
,
ecc
.
Illusione
colossale
.
La
scelta
dei
leaders
sindacali
non
avvenne
mai
per
criteri
di
competenza
industriale
,
ma
di
competenza
meramente
giuridica
,
burocratica
o
demagogica
.
E
quanto
più
le
organizzazioni
andarono
ingrandendosi
,
quanto
più
frequente
fu
il
loro
intervento
nella
lotta
di
classe
,
quanto
più
diffusa
e
profonda
la
loro
azione
,
e
tanto
più
divenne
necessario
ridurre
l
'
ufficio
dirigente
a
ufficio
puramente
amministrativo
e
contabile
,
tanto
più
la
capacità
tecnica
industriale
divenne
un
non
valore
ed
ebbe
il
sopravvento
la
capacità
burocratica
e
commerciale
.
Si
venne
così
costituendo
una
vera
e
propria
casta
di
funzionari
e
giornalisti
sindacali
,
con
una
psicologia
di
corpo
assolutamente
in
contrasto
con
la
psicologia
degli
operai
,
la
quale
ha
finito
con
l
'
assumere
in
confronto
alla
massa
operaia
la
stessa
posizione
della
burocrazia
governativa
in
confronto
dello
Stato
parlamentare
:
è
la
burocrazia
che
regna
e
governa
.
La
dittatura
proletaria
vuole
sopprimere
l
'
ordine
della
produzione
capitalistica
,
vuole
sopprimere
la
proprietà
privata
,
perché
solo
così
può
essere
soppresso
lo
sfruttamento
dell
'
uomo
sull
'
uomo
.
La
dittatura
proletaria
vuole
sopprimere
la
differenza
delle
classi
,
vuole
sopprimere
la
lotta
delle
classi
,
perché
solo
così
può
essere
completa
l
'
emancipazione
sociale
della
classe
lavoratrice
.
Per
ottenere
questo
fine
il
Partito
comunista
educa
il
proletariato
a
organizzare
la
sua
potenza
di
classe
,
a
servirsi
di
questa
potenza
armata
per
dominare
la
classe
borghese
e
determinare
le
condizioni
in
cui
la
classe
sfruttatrice
sia
soppressa
e
non
possa
rinascere
.
Il
compito
del
Partito
comunista
nella
dittatura
è
dunque
questo
:
organizzare
potentemente
e
definitivamente
la
classe
degli
operai
e
contadini
in
classe
dominante
,
controllare
che
tutti
gli
organismi
del
nuovo
Stato
svolgano
realmente
opera
rivoluzionaria
,
e
rompere
i
diritti
e
i
rapporti
antichi
inerenti
al
principio
della
proprietà
privata
.
Ma
quest
'
azione
distruttiva
e
di
controllo
deve
essere
immediatamente
accompagnata
da
un
'
opera
positiva
di
creazione
di
produzione
.
Se
quest
'
opera
non
riesce
,
è
vana
la
forza
politica
,
la
dittatura
non
può
reggersi
:
nessuna
società
può
reggersi
senza
la
produzione
,
e
tanto
meno
la
dittatura
che
,
attuandosi
nelle
condizioni
di
sfacelo
economico
prodotto
da
cinque
anni
di
guerra
esasperata
e
da
mesi
e
mesi
di
terrorismo
armato
borghese
,
ha
bisogno
anzi
di
una
intensa
produzione
.
Ed
ecco
il
vasto
e
magnifico
compito
che
dovrebbe
aprirsi
all
'
attività
dei
sindacati
d
'
industria
.
Essi
appunto
dovranno
attuare
la
socializzazione
,
essi
dovranno
iniziare
un
ordine
nuovo
di
produzione
,
in
cui
l
'
impresa
sia
basata
non
sulla
volontà
di
lucro
del
proprietario
,
ma
sull
'
interesse
solidale
della
comunità
sociale
che
per
ogni
branca
industriale
esce
dall
'
indistinto
generico
e
si
concreta
nel
sindacato
operaio
corrispondente
.
Nel
Soviet
ungherese
i
sindacati
si
sono
astenuti
da
ogni
lavoro
creatore
.
Politicamente
i
funzionari
sindacali
suscitarono
continui
ostacoli
alla
dittatura
,
costituendo
uno
Stato
nello
Stato
,
economicamente
rimasero
inerti
:
più
di
una
volta
le
fabbriche
dovettero
essere
socializzate
contro
la
volontà
dei
sindacati
.
Ma
i
leaders
delle
organizzazioni
ungheresi
erano
limitati
spiritualmente
,
avevano
una
psicologia
burocratico
-
riformista
,
e
temevano
continuamente
di
perdere
il
potere
che
avevano
fino
ad
allora
esercitato
sugli
operai
.
Poiché
la
funzione
per
cui
il
sindacato
si
era
sviluppato
fino
alla
dittatura
era
inerente
al
predominio
della
classe
borghese
,
e
poiché
i
funzionari
non
avevano
una
capacità
tecnica
industriale
,
essi
sostenevano
l
'
immaturità
della
classe
proletaria
alla
gestione
diretta
della
produzione
,
essi
sostenevano
la
"
vera
"
democrazia
,
cioè
la
conservazione
della
borghesia
nelle
sue
posizioni
principali
di
classe
proletaria
,
essi
volevano
perpetuare
ed
esasperare
l
'
era
dei
concordati
,
dei
contratti
di
lavoro
,
della
legislazione
sociale
,
per
essere
in
grado
di
far
valere
la
loro
competenza
.
Essi
volevano
che
si
attendesse
la
...
rivoluzione
internazionale
,
non
potendo
comprendere
che
la
rivoluzione
internazionale
si
manifestava
appunto
in
Ungheria
con
la
rivoluzione
ungherese
,
in
Russia
con
la
rivoluzione
russa
,
in
tutta
l
'
Europa
con
gli
scioperi
generali
,
con
i
pronunciamenti
militari
,
con
le
condizioni
di
vita
rese
impossibili
alla
classe
lavoratrice
dalle
conseguenze
della
guerra
.
StampaPeriodica ,
Il
Divo
,
che
si
fa
fotografare
più
di
un
attore
cinematografico
,
prende
spesso
l
'
aria
atroce
,
ma
più
spesso
ha
l
'
aria
comica
.
Egli
è
,
secondo
la
definizione
di
un
grande
scrittore
inglese
,
un
tragico
buffone
.
È
stata
fatta
in
tante
pubblicazioni
una
raccolta
di
scritti
di
Mussolini
contro
Dio
,
apologie
di
reato
,
esaltazioni
dei
delitti
anarchici
,
ecc
.
Ma
ciò
che
sarebbe
più
interessante
è
la
raccolta
degli
spropositi
.
Nella
sua
movimentata
vita
di
agitatore
e
di
avventuriero
,
Mussolini
non
ha
mai
avuto
tempo
di
studiare
.
La
sua
educazione
mentale
è
stata
fatta
sulle
edizioni
illustrate
di
Perino
,
sui
manualetti
a
3
e
5
soldi
dell
'
editore
Sonzogno
.
Come
tutti
gli
autodidatti
,
però
,
Mussolini
parla
di
tutto
.
È
l
'
uomo
che
ha
studiato
sui
libri
che
fanno
la
storia
universale
a
volo
di
uccello
.
Annunzia
(
e
non
fa
)
uno
studio
su
Machiavelli
,
parla
di
Platone
,
disserta
di
filosofia
,
cita
frasi
latine
ignorando
il
latino
.
L
'
ultimo
discorso
del
26
maggio
è
una
vera
enciclopedia
di
spropositi
.
Ne
prendiamo
qualcuno
a
volo
.
A
giustificare
i
delitti
del
fascismo
,
Mussolini
è
ricorso
agli
esempi
della
rivoluzione
francese
.
"
Garnier
a
Nantes
"
egli
ha
detto
,
"
prometteva
di
uccidere
tutti
gli
uomini
di
ingegno
.
"
Chi
era
Garnier
?
Il
Ministero
degli
esteri
francese
nel
suo
Bulletin
de
la
presse
étrangère
del
6
giugno
ha
pubblicato
il
discorso
di
Mussolini
integralmente
e
vicino
al
nome
di
Garnier
ha
messo
un
punto
interrogativo
.
In
quale
manualetto
di
Sonzogno
,
Mussolini
ha
trovato
Garnier
?
E
chi
è
costui
?
Le
parole
riprodotte
dal
Divo
fan
pensare
piuttosto
alla
prosa
di
Augusto
Turati
e
di
de
Vecchi
,
che
a
quella
di
un
rivoluzionario
francese
.
Nello
stesso
discorso
Mussolini
,
riproducendo
male
alcuni
dati
statistici
,
ha
voluto
mostrare
di
essere
un
tecnico
di
demografia
.
L
'
Italia
che
ha
un
breve
suolo
,
egli
ha
detto
,
deve
aver
presto
60
milioni
di
abitanti
.
"
Se
si
diminuisce
,
signori
,
non
si
fa
l
'
Impero
,
si
diventa
una
colonia
.
"
(
In
parentesi
:
Si
diminuisce
,
signori
..
,
quale
stile
da
baraccone
!
)
È
vero
invece
che
i
paesi
che
han
fatto
l
'
Impero
,
la
Francia
e
l
'
Inghilterra
,
hanno
un
minimo
di
natalità
e
che
il
massimo
di
natalità
è
in
Bulgaria
!
Ma
Mussolini
ricorre
subito
alla
storia
,
e
vuol
dar
prova
di
avere
ancora
le
reminiscenze
dei
manuali
Sonzogno
:
"
Quand
'
è
,
"
egli
esclama
tra
l
'
ammirazione
dei
vari
Casertano
che
ora
compongono
in
regime
fascista
la
così
detta
Camera
italiana
che
la
Francia
domina
il
mondo
?
Quando
poche
famiglie
di
baroni
normanni
erano
così
numerose
che
bastavano
a
comporre
un
esercito
.
Quando
,
durante
il
periodo
brillante
della
Monarchia
,
la
Francia
avea
questa
orgogliosa
divisa
:
Egale
à
plusieurs
e
quando
accanto
a
40
o
45
milioni
di
francesi
non
c
'
erano
che
pochi
milioni
di
tedeschi
,
pochi
milioni
di
italiani
,
pochi
milioni
di
spagnuoli
.
"
Tante
parole
,
tanti
spropositi
.
Mussolini
suppone
(
ecco
un
errore
storico
che
farebbe
riprovare
un
alunno
di
ginnasio
)
che
i
normanni
siano
andati
da
prima
in
Francia
e
che
dalla
Francia
abbiano
fatto
le
loro
grandi
conquiste
e
suppone
che
i
normanni
siano
stati
dei
patriarchi
guerrieri
,
circondati
da
famiglie
numerosissime
di
almeno
settanta
,
ottanta
figli
.
Vi
è
un
'
asinità
maggiore
?
Supporre
che
la
Francia
del
secolo
decimosettimo
e
decimottavo
,
avesse
da
40
a
45
milioni
di
uomini
e
fosse
circondata
da
pochi
milioni
di
italiani
,
tedeschi
e
spagnuoli
,
è
documento
di
ignoranza
assoluta
.
Se
Mussolini
avesse
letto
il
libro
di
Levasseur
:
Histoire
de
la
population
française
saprebbe
che
la
Francia
del
secolo
decimosettimo
aveva
meno
di
16
milioni
di
abitanti
,
meno
di
20
al
principio
del
secolo
decimottavo
e
meno
che
25
al
tempo
della
rivoluzione
francese
e
di
Napoleone
.
D
'
altra
parte
,
tedeschi
,
italiani
e
spagnuoli
non
erano
pochi
milioni
,
ma
assolutamente
o
proporzionalmente
assai
più
numerosi
dei
francesi
.
La
Norvegia
e
la
Danimarca
da
cui
vennero
i
grandi
conquistatori
normanni
non
avevano
,
al
tempo
delle
maggiori
conquiste
,
che
una
piccolissima
popolazione
,
nel
complesso
forse
appena
un
milione
e
mezzo
di
uomini
e
conquistavano
popoli
numerosissimi
dall
'
Inghilterra
al
mezzogiorno
d
'
Italia
.
E
pensare
che
l
'
ignoranza
del
Divo
è
superata
solo
dalla
ignoranza
di
molti
fascisti
i
quali
dicono
che
l
'
Italia
deve
pensare
solo
con
il
cervello
di
Mussolini
!
StampaPeriodica ,
Cosa
domanda
ancora
la
storia
al
proletariato
russo
per
legittimare
e
rendere
permanenti
le
sue
conquiste
?
Quale
altra
taglia
di
sangue
e
di
sacrifizio
pretende
ancora
questa
sovrana
assoluta
del
destino
degli
uomini
?
Le
difficoltà
e
le
obiezioni
che
la
rivoluzione
proletaria
deve
superare
si
sono
rilevate
immensamente
superiori
a
quelle
di
ogni
altra
rivoluzione
del
passato
.
Queste
tendevano
solo
a
correggere
la
forma
della
proprietà
privata
e
nazionale
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
;
toccavano
una
parte
limitata
degli
aggregati
umani
.
La
rivoluzione
proletaria
è
la
massima
rivoluzione
:
poiché
vuole
abolire
la
proprietà
privata
e
nazionale
,
e
abolire
le
classi
,
essa
coinvolge
tutti
gli
uomini
,
non
solo
una
parte
di
essi
.
Obbliga
tutti
gli
uomini
a
muoversi
,
a
intervenire
nella
lotta
,
a
parteggiare
esplicitamente
.
Trasforma
la
società
fondamentalmente
:
da
organismo
pluricellulare
;
pone
a
base
della
società
nuclei
già
organici
di
società
stessa
.
Costringe
tutta
la
società
a
identificarsi
con
lo
Stato
,
vuole
che
tutti
gli
uomini
siano
consapevolezza
spirituale
e
storica
.
Perciò
la
rivoluzione
proletaria
è
sociale
:
perciò
deve
superare
difficoltà
e
obiezioni
inaudite
,
perciò
la
storia
domanda
per
il
suo
buon
riuscimento
taglie
mostruose
come
quelle
che
il
popolo
russo
è
costretto
a
pagare
.
La
rivoluzione
russa
ha
trionfato
finora
di
tutte
le
obiezioni
della
storia
.
Ha
rivelato
al
popolo
russo
una
aristocrazia
di
statisti
che
nessun
'
altra
nazione
possiede
;
sono
un
paio
di
migliaia
di
uomini
che
tutta
la
vita
hanno
dedicato
allo
studio
(
sperimentale
)
delle
scienze
politiche
ed
economiche
,
che
durante
decine
d
'
anni
d
'
esilio
hanno
analizzato
e
sviscerato
tutti
i
problemi
della
rivoluzione
,
che
nella
lotta
,
nel
duello
impari
contro
la
potenza
dello
zarismo
,
si
sono
temprati
un
carattere
d
'
acciaio
,
che
,
vivendo
a
contato
con
tutte
le
forme
della
civiltà
capitalistica
d
'
Europa
,
d
'
Asia
,
d
'
America
,
immergendosi
nelle
correnti
mondiali
dei
traffici
e
della
storia
,
hanno
acquistato
una
coscienza
di
responsabilità
esatta
e
precisa
,
fredda
e
tagliente
come
la
spada
dei
conquistatori
d
'
imperi
.
I
comunisti
russi
sono
un
ceto
dirigente
di
primo
ordine
.
Lenin
si
è
rivelato
,
testimoni
tutti
quelli
che
lo
hanno
avvicinato
,
il
più
grande
statista
dell
'
Europa
contemporanea
;
l
'
uomo
che
sprigiona
il
prestigio
,
che
infiamma
e
disciplina
i
popoli
;
l
'
uomo
che
riesce
,
nel
suo
vasto
cervello
,
a
dominare
tutte
le
energie
sociali
del
mondo
che
possono
essere
rivolte
a
benefizio
della
rivoluzione
;
che
tiene
in
iscacco
e
batte
i
più
raffinati
e
volpisti
statisti
della
routine
borghese
.
Ma
altro
è
la
dottrina
comunista
,
il
partito
politico
che
la
propugna
,
la
classe
operaia
che
la
incarna
consapevolmente
,
e
altro
è
l
'
immenso
popolo
russo
,
disfatto
,
disorganizzato
,
gettato
in
un
cupo
abisso
di
miseria
,
di
barbarie
,
di
anarchia
,
di
dissoluzione
da
una
guerra
lunga
e
disastrosa
.
La
grandezza
politica
,
il
capolavoro
storico
dei
bolscevichi
in
ciò
appunto
consiste
:
nell
'
aver
risollevato
il
gigante
caduto
,
nell
'
aver
ridato
(
o
dato
per
la
prima
volta
)
una
forma
concreta
e
dinamica
a
questo
sfacelo
,
a
questo
caos
;
nell
'
aver
saputo
saldare
la
dottrina
comunista
con
la
coscienza
collettiva
del
popolo
russo
,
nell
'
aver
gettato
le
solide
fondamenta
sulle
quali
la
società
comunista
ha
iniziato
il
suo
processo
di
sviluppo
storico
,
nell
'
avere
,
in
una
parola
,
tradotto
storicamente
nella
realtà
sperimentale
la
formula
marxista
della
dittatura
del
proletariato
.
La
rivoluzione
è
tale
e
non
una
vuota
gonfiezza
della
retorica
demagogica
,
quando
si
incarna
in
un
tipo
di
Stato
,
quando
diventa
un
sistema
organizzato
del
potere
.
Non
esiste
società
se
non
in
uno
Stato
,
che
è
la
sorgente
e
il
fine
di
ogni
diritto
e
di
ogni
dovere
,
che
è
garanzia
di
permanenza
e
di
successo
di
ogni
attività
sociale
.
La
rivoluzione
proletaria
è
tale
quando
dà
vita
e
s
'
incarna
in
uno
Stato
tipicamente
proletario
,
custode
del
diritto
proletario
,
che
svolge
le
sue
funzioni
essenziali
come
emanazione
della
vita
e
della
potenza
proletaria
.
I
bolscevichi
hanno
dato
forma
statale
alle
esperienze
storiche
della
classe
operaia
e
contadina
internazionale
;
hanno
sistemato
in
organismo
complesso
e
agilmente
articolato
la
sua
vita
più
intima
,
la
sua
tradizione
e
la
sua
storia
spirituale
e
sociale
più
profonda
e
amata
.
Hanno
rotto
col
passato
,
ma
hanno
continuato
il
passato
;
hanno
spezzato
una
tradizione
,
ma
hanno
sviluppato
ed
arricchito
la
tradizione
vitale
della
classe
proletaria
,
operaia
e
contadina
.
In
ciò
sono
stati
rivoluzionari
,
perciò
hanno
instaurato
l
'
ordine
e
la
disciplina
nuovi
.
La
rottura
è
irrevocabile
,
perché
tocca
l
'
essenziale
della
storia
,
è
senza
possibilità
di
ritorni
indietro
,
che
altrimenti
un
immane
disastro
piomberebbe
sulla
società
russa
.
Ed
ecco
iniziarsi
un
formidabile
duello
con
tutte
le
necessità
della
storia
,
dalle
più
elementari
alle
più
complesse
,
che
occorreva
incorporare
nel
nuovo
Stato
proletario
.
Bisognava
conquistare
al
nuovo
Stato
la
maggioranza
leale
del
popolo
russo
.
Bisognava
rivelare
al
popolo
russo
che
il
nuovo
Stato
era
il
suo
Stato
,
la
sua
vita
,
il
suo
spirito
,
la
sua
tradizione
,
il
suo
patrimonio
più
prezioso
.
Lo
Stato
dei
Soviet
aveva
un
ceto
dirigente
,
il
Partito
comunista
bolscevico
;
aveva
l
'
appoggio
di
una
minoranza
sociale
rappresentante
la
consapevolezza
di
classe
,
degli
interessi
vitali
e
permanenti
di
tutta
la
classe
,
gli
operai
dell
'
industria
.
Esso
è
divenuto
lo
Stato
di
tutto
il
popolo
russo
e
ciò
ha
ottenuto
la
tenace
perseveranza
del
Partito
comunista
,
la
fede
e
la
lealtà
entusiastiche
degli
operai
,
l
'
assidua
e
incessante
opera
di
propaganda
,
di
rischiaramento
,
di
educazione
degli
uomini
eccezionali
del
comunismo
russo
,
condotti
dalla
volontà
chiara
e
rettilinea
del
maestro
di
tutti
,
Nicola
Lenin
.
Il
Soviet
si
è
dimostrato
immortale
come
la
forma
di
società
organizzata
che
aderisce
plasticamente
ai
multiformi
bisogni
(
economici
e
politici
)
permanenti
e
vitali
della
grande
massa
del
popolo
russo
,
che
incarna
e
soddisfa
le
aspirazioni
e
le
speranze
di
tutti
gli
oppressi
del
mondo
.
La
guerra
lunga
e
disgraziata
aveva
lasciato
una
triste
eredità
di
miseria
,
di
barbarie
,
di
anarchia
;
l
'
organizzazione
dei
servizi
sociali
era
sfatta
;
la
compagine
umana
stessa
si
era
ridotta
a
un
'
orda
nomade
di
senza
lavoro
,
senza
volontà
,
senza
disciplina
,
materia
opaca
di
un
'
immensa
decomposizione
.
Il
nuovo
Stato
raccoglie
dalle
macerie
i
frantumi
logori
della
società
e
li
ricompone
,
li
rinsalda
:
ricrea
una
fede
,
una
disciplina
,
un
'
anima
,
una
volontà
di
lavoro
e
di
progresso
.
Compito
che
potrebbe
essere
gloria
di
un
'
intera
generazione
.
Non
basta
.
La
storia
non
è
contenta
di
questa
prova
.
Nemici
formidabili
si
drizzano
implacabilmente
contro
il
nuovo
Stato
.
Si
batte
moneta
falsa
per
corrompere
il
cittadino
,
si
stuzzica
il
suo
stomaco
affamato
.
La
Russia
viene
tagliata
da
ogni
sbocco
al
mare
,
da
ogni
traffico
,
da
ogni
solidarietà
:
viene
privata
dell
'
Ucraina
,
del
bacino
del
Donetz
,
della
Siberia
,
di
ogni
mercato
di
materia
prime
e
di
viveri
.
Su
un
fronte
di
diecimila
chilometri
bande
di
armati
minacciano
l
'
invasione
:
sollevazioni
,
tradimenti
,
vandalismi
,
atti
di
terrorismo
e
sabotaggio
vengono
pagati
.
Le
vittorie
più
clamorose
si
tramutano
,
per
tradimento
,
in
rovesci
subitanei
.
Non
importa
.
Il
potere
dei
Soviet
resiste
:
dal
caos
della
disfatta
crea
un
esercito
potente
che
diviene
la
spina
dorsale
dello
Stato
proletario
.
Premuto
da
forze
antagonistiche
immani
trova
in
sé
il
vigore
intellettuale
e
la
plasticità
storica
per
adattarsi
alla
necessità
della
contingenza
,
senza
snaturarsi
,
senza
compromettere
il
felice
processo
di
sviluppo
verso
il
comunismo
.
StampaPeriodica ,
La
stampa
fascista
va
in
giuggiole
per
il
fallimento
della
Conferenza
Ginevrina
sul
disarmo
e
torna
ad
irridere
agl
'
ideali
di
pace
,
come
a
un
mito
grottesco
.
Quel
monotono
chiacchierone
dell
'
on
.
A
.
Turati
,
concionando
ai
balilla
d
'
Abruzzo
,
afferma
che
"
le
camicie
nere
sono
pronte
a
marciare
per
tutte
le
méte
,
"
che
bisogna
"
balzare
in
avanti
quando
l
'
ora
verrà
"
e
che
non
può
dire
se
"
un
giorno
,
al
comando
del
Duce
dovremo
scattare
per
la
santa
battaglia
che
darà
all
'
Italia
la
sua
grandezza
nel
mondo
.
"
E
poi
,
v
'
è
della
gente
che
si
ostina
ancora
a
non
prendere
sul
serio
la
stampa
fascista
,
quando
essa
proclama
che
non
il
fascismo
,
ohibò
,
ma
la
socialdemocrazia
massonica
costituisce
un
pericolo
per
la
pace
di
Europa
!
"
L
'
Osservatore
Romano
"
ha
protestato
contro
l
'
arresto
di
cinque
sacerdoti
,
tra
cui
due
più
che
settantenni
,
che
sono
stati
condannati
al
domicilio
coatto
;
e
ha
deplorato
l
'
atteggiamento
inerte
del
vescovo
di
Udine
.
Ma
l
'
organo
vaticano
non
ha
nulla
da
fare
o
da
dire
contro
quel
mons
.
Aiuti
che
,
in
una
cerimonia
indetta
a
Roma
da
un
fascio
di
Trastevere
,
"
ha
esaltato
secondo
le
cronache
del
regime
con
nobili
parole
vibranti
di
commozione
il
sacrificio
di
Giovanni
Luporini
,
"
e
cioè
di
quel
fascista
che
cadde
a
Firenze
sotto
i
colpi
di
chi
voleva
respingere
la
sua
aggressione
,
e
la
uccisione
del
quale
determinò
le
orribili
stragi
notturne
,
che
riempirono
di
raccapriccio
il
mondo
civile
?
Questi
vescovi
,
monsignori
ecc
.
,
che
si
fanno
esaltatori
e
complici
delle
gesta
fasciste
,
sono
gl
'
interpreti
autorizzati
del
Vaticano
?
È
bene
prenderne
nota
;
per
il
giusto
giudizio
del
prossimo
domani
.
StampaPeriodica ,
Le
tesi
fondamentali
dell
'
Internazionale
comunista
si
possono
così
riassumere
:
1
.
la
guerra
mondiale
1914-18
rappresenta
il
verificarsi
tremendo
di
quel
momento
del
processo
di
sviluppo
della
storia
moderna
che
Marx
ha
sintetizzato
nell
'
espressione
:
la
catastrofe
del
mondo
capitalista
;
2
.
solo
la
classe
lavoratrice
può
salvare
la
società
umana
dall
'
abisso
di
barbarie
e
di
sfacelo
economico
verso
il
quale
la
spingono
le
forze
esasperate
e
impazzite
della
classe
proprietaria
,
e
può
farlo
organizzandosi
in
classe
dominante
per
imporre
la
propria
dittatura
nel
campo
politico
-
industriale
;
3
.
la
rivoluzione
proletaria
è
imposta
e
non
proposta
.
Le
condizioni
create
dalla
guerra
(
impoverimento
estremo
delle
risorse
economiche
atte
a
soddisfare
i
bisogni
elementari
della
vita
collettiva
e
individuale
,
concentrazione
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
internazionali
nelle
mani
di
una
piccola
schiera
di
detentori
,
asservimento
coloniale
di
tutti
i
paesi
del
mondo
al
capitalismo
anglosassone
,
concentrazione
,
negli
ambiti
nazionali
,
delle
forze
politiche
della
classe
proprietaria
)
possono
determinare
questi
sbocchi
:
o
la
conquista
del
potere
sociale
da
parte
della
classe
lavoratrice
,
coi
metodi
e
gli
strumenti
che
gli
sono
propri
,
per
arrestare
il
processo
di
dissolvimento
del
mondo
civile
e
gettare
le
basi
di
un
ordine
nuovo
nel
quale
sia
possibile
una
ripresa
delle
attività
utili
e
uno
slancio
vitale
energetico
e
rapido
verso
forme
più
alte
di
produzione
e
di
convivenza
;
o
la
morte
per
inedia
ed
esaurimento
di
una
gran
parte
dei
lavoratori
;
o
la
strage
in
permanenza
per
la
decimazione
sociale
fino
al
ricostituirsi
di
un
congruo
rapporto
tra
la
produzione
gestita
capitalisticamente
e
la
massa
consumatrice
.
Aderire
alla
Internazionale
comunista
significa
pertanto
essere
persuasi
dell
'
urgente
necessità
di
organizzare
la
dittatura
proletaria
,
cioè
di
atteggiare
il
movimento
proletario
nelle
forme
e
nei
modi
più
idonei
perché
il
sistema
politico
proletario
risulti
una
fase
normale
e
necessaria
nella
lotta
di
classe
combattuta
dalle
masse
operaie
e
contadine
.
E
significa
che
"
l
'
azione
e
la
forza
del
proletariato
"
,
a
differenza
di
quanto
si
afferma
nel
programma
del
Partito
socialista
approvato
a
Genova
nel
1892
,
si
esplicherà
sotto
questo
doppio
aspetto
:
1
.
organizzazione
degli
operai
e
dei
contadini
per
unità
di
produzione
(
fabbrica
,
azienda
agricola
,
villaggio
,
città
,
regione
,
nazione
)
rivolta
ad
addestrare
le
masse
all
'
autogoverno
simultaneamente
nel
campo
industriale
e
nel
campo
politico
;
2
.
sviluppo
di
un
'
azione
sistematica
e
incessante
di
propaganda
da
parte
degli
elementi
comunisti
per
conquistare
rapidamente
i
poteri
di
questi
organismi
proletari
,
accentrarli
in
un
nuovo
tipo
di
Stato
(
lo
Stato
dei
Consigli
operai
e
contadini
)
nel
quale
si
incarnerà
la
dittatura
proletaria
,
dopo
la
dissoluzione
del
sistema
economico
-
politico
borghese
.
Queste
innovazioni
fondamentali
da
introdurre
nel
programma
del
1982
,
sono
il
risultato
delle
esperienze
concrete
attraversate
dai
lavoratori
di
Russia
,
di
Ungheria
,
di
Austria
e
di
Germania
nei
loro
tentativi
di
realizzazione
rivoluzionaria
.
Esse
sono
da
assumersi
come
inerenti
necessariamente
allo
sviluppo
industriale
della
popolazione
capitalistica
mondiale
,
perché
attuate
dagli
operai
inglesi
e
americani
,
indipendentemente
dai
contraccolpi
delle
circostanze
politiche
generali
(
disfatta
militare
ecc
.
)
,
come
riflesso
normale
della
lotta
di
classe
nei
paesi
di
più
intensa
vita
capitalistica
.
Le
esperienze
concrete
rivoluzionarie
della
classe
operaia
internazionale
si
possono
riassumere
nelle
seguenti
tesi
:
1
)
la
dittatura
del
proletariato
,
che
deve
fondare
la
società
comunista
sopprimendo
le
classi
e
gli
inguaribili
conflitti
della
società
capitalistica
,
è
il
momento
di
più
intensa
vita
dell
'
organizzazione
di
classe
dei
lavoratori
,
operai
e
contadini
;
2
)
l
'
attuale
sistema
di
organizzazione
della
classe
proletaria
:
associazione
per
mestiere
(
sindacati
)
,
per
industria
(
federazione
)
,
per
complesso
di
produzione
locale
e
nazionale
(
Camera
del
Lavoro
)
e
(
Confederazione
Generale
del
Lavoro
)
,
sorto
per
organizzare
la
concorrenza
nella
vendita
della
merce
-
lavoro
,
non
è
idoneo
,
per
questa
sua
natura
essenziale
concorrentista
,
ad
amministrare
comunisticamente
la
produzione
e
ad
incarnare
la
dittatura
del
proletariato
.
L
'
organizzazione
per
mestiere
è
stata
un
efficace
strumento
di
difesa
dei
lavoratori
,
poiché
è
riuscita
a
limitare
la
strapotenza
e
l
'
arbitrio
della
classe
capitalistica
,
imponendo
il
riconoscimento
dei
diritti
degli
oppressi
sulle
questioni
degli
orari
e
dei
salari
.
Essa
continuerà
a
svolgere
questo
suo
compito
,
durante
la
dittatura
proletaria
e
nella
società
comunista
,
funzionando
come
organismo
tecnico
che
compone
i
contrasti
di
interessi
tra
le
categorie
del
lavoro
e
unifica
nazionalmente
e
internazionalmente
le
medie
di
retribuzione
comunista
;
3
)
l
'
organizzazione
dei
lavoratori
,
che
eserciterà
il
potere
sociale
comunista
e
nel
quale
si
incarnerà
la
dittatura
proletaria
può
essere
solo
un
sistema
di
Consigli
eletti
nelle
sedi
di
lavoro
articolati
agilmente
in
modo
che
aderiscano
al
processo
di
produzione
industriale
e
agricola
,
coordinati
e
graduati
localmente
e
nazionalmente
in
modo
da
realizzare
l
'
unità
della
classe
lavoratrice
al
di
sopra
delle
categorie
determinate
dalla
divisione
del
lavoro
.
Questa
unificazione
si
verifica
anche
oggi
nelle
Camere
del
Lavoro
e
nella
Confederazione
,
ma
senza
efficacia
coesiva
delle
masse
,
perché
mero
contatto
saltuario
e
disorganico
di
uffici
centrali
e
di
individualità
dirigenti
.
Nelle
sedi
del
lavoro
questa
unificazione
sarà
invece
effettiva
e
permanente
perché
risulterà
dall
'
armonico
e
articolato
sistema
del
processo
industriale
nella
sua
vivente
immediatezza
,
perché
sarà
basata
sull
'
attività
creatrice
che
affratella
le
volontà
e
accomuna
gli
interessi
e
i
sentimenti
dei
produttori
;
4
)
solo
con
questo
tipo
di
organizzazione
si
potrà
riuscire
a
rendere
consapevoli
le
unità
di
lavoro
della
loro
capacità
a
produrre
e
a
esercitare
la
sovranità
(
la
sovranità
deve
essere
una
funzione
della
produzione
)
,
senza
bisogno
del
capitalista
e
di
una
delegazione
indeterminata
del
potere
politico
;
a
rendere
consapevoli
,
cioè
,
i
produttori
che
la
loro
comunità
organizzata
,
può
sostituire
,
nel
processo
generale
di
produzione
dei
beni
materiali
,
e
quindi
nel
processo
di
creazione
storica
,
il
proprietario
e
i
suoi
sicari
nel
potere
industriale
e
nella
responsabilità
della
produzione
;
5
)
le
unità
di
lavoro
dovranno
coordinarsi
in
organismi
superiori
,
collegati
per
interessi
locali
e
per
branche
industriali
nella
stessa
unità
territoriale
di
produzione
(
province
,
regioni
,
nazione
)
costituendo
il
sistema
dei
Consigli
.
La
sostituzione
agli
individui
proprietari
di
comunità
produttive
,
collegate
e
intrecciate
in
una
fitta
rete
di
rapporti
reciproci
tendenti
alla
tutela
di
tutti
i
diritti
e
gli
interessi
scaturienti
dal
lavoro
,
determinerà
la
soppressione
della
concorrenza
e
della
falsa
libertà
,
gettando
le
basi
dell
'
organizzazione
della
libertà
e
della
civiltà
comunista
;
6
)
amalgamati
intimamente
nella
comunità
di
produzione
,
i
lavoratori
sono
automaticamente
portati
a
esprimere
la
loro
volontà
di
potere
alla
stregua
di
principi
strettamente
inerenti
ai
rapporti
di
produzione
e
di
scambio
.
Cadranno
rapidamente
dalla
psicologia
media
proletaria
tutte
le
ideologie
mitiche
,
utopistiche
,
religiose
,
piccolo
borghesi
:
si
consoliderà
rapidamente
e
permanentemente
la
psicologia
comunista
,
lievito
costante
di
entusiasmo
rivoluzionario
,
di
tenace
perseveranza
nella
disciplina
ferrea
del
lavoro
e
della
resistenza
contro
ogni
assalto
aperto
o
subdolo
del
passato
;
7
)
il
Partito
comunista
non
può
avere
competitori
nel
mondo
intimo
del
lavoro
.
Nel
periodo
attuale
della
lotta
di
classe
,
fioriscono
i
partiti
pseudo
rivoluzionari
:
i
socialisti
cristiani
(
che
hanno
facile
presa
fra
le
masse
contadine
)
,
i
"
veri
"
socialisti
(
ex
combattenti
,
piccoli
borghesi
,
tutti
gli
irrequieti
spiriti
avidi
di
novità
purchessia
)
,
i
libertari
individualisti
(
conventicole
rumorose
di
vanità
insoddisfatte
e
di
tendenze
capricciose
e
caotiche
)
.
Questi
partiti
hanno
invaso
la
piazza
ed
assordano
i
mercati
elettorali
con
la
loro
fraseologia
vuota
e
inconcludente
,
con
le
promesse
mirabolanti
e
irresponsabili
,
con
rumorosi
solleticamenti
delle
più
basse
passioni
popolari
e
degli
egoismi
più
angusti
.
Questi
partiti
non
avranno
presa
alcuna
sugli
individui
lavoratori
,
se
questi
dovranno
esprimere
la
loro
volontà
sociale
non
più
tra
il
tumulto
e
la
confusione
della
fiera
parlamentare
,
ma
nella
comunità
di
lavoro
,
dinanzi
alla
macchina
di
cui
oggi
sono
schiavi
e
che
dovrà
diventare
loro
schiava
;
8
)
la
rivoluzione
non
è
un
atto
taumaturgico
,
è
un
processo
dialettico
di
sviluppo
storico
.
Ogni
Consiglio
di
operai
industriali
o
agricoli
che
nasce
intorno
all
'
unità
di
lavoro
è
un
punto
di
partenza
di
questo
sviluppo
,
è
una
realizzazione
comunista
.
Promuovere
il
sorgere
e
il
moltiplicarsi
di
Consigli
operai
e
contadini
,
determinare
il
collegamento
e
la
sistemazione
organica
fino
all
'
unità
nazionale
da
raggiungersi
in
un
congresso
generale
,
sviluppare
una
intensa
propaganda
per
conquistarne
la
maggioranza
,
è
il
compito
attuale
dei
comunisti
.
L
'
urgere
di
questa
nuova
fioritura
di
poteri
che
sale
irresistibilmente
dalle
grandi
masse
lavoratrici
,
determinerà
l
'
urto
violento
delle
due
classi
e
l
'
affermazione
della
dittatura
proletaria
.
Se
non
si
gettano
le
basi
del
processo
rivoluzionario
nell
'
intimità
della
vita
produttiva
,
la
rivoluzione
rimarrà
uno
sterile
appello
alla
volontà
,
un
mito
nebuloso
,
una
Morgana
fallace
:
e
il
caos
,
il
disordine
,
la
disoccupazione
,
la
fame
inghiottiranno
e
stritoleranno
le
migliori
e
più
vigorose
energie
proletarie
.
StampaPeriodica ,
All
'
epoca
della
brigantesca
conversione
dei
Buoni
del
Tesoro
gli
esercenti
di
ogni
genere
,
nessuno
escluso
,
furono
costretti
a
depositare
in
titoli
del
Littorio
una
cauzione
variante
dalle
cinquecento
alle
cinquemila
lire
.
Col
luglio
,
maturato
il
primo
semestre
,
agli
aventi
diritto
,
invece
del
pagamento
degli
interessi
,
è
stato
ufficialmente
annunziato
che
la
rendita
delle
cauzioni
sarà
devoluta
a
beneficio
dei
Fasci
.
Le
notizie
preventive
pervenute
all
'
Ufficio
Statistica
dalle
cattedre
ambulanti
in
ordine
alla
raccolta
del
grano
lasciavano
prevedere
che
il
raccolto
avrebbe
raggiunta
la
cifra
di
cinquantasei
milioni
di
quintali
.
Le
notizie
consuntive
non
sono
complete
,
ma
da
quelle
già
arrivate
si
desume
che
il
raccolto
sarà
molto
al
disotto
di
quello
previsto
e
cioè
del
35
per
cento
inferiore
a
quello
dell
'
anno
scorso
.
È
certo
che
in
Emilia
il
raccolto
sarà
anche
più
basso
.
L
'
anno
scorso
il
grano
si
vendeva
a
210-215
:
quest
'
anno
il
mercato
di
Rovigo
che
dà
il
tono
al
mercato
nazionale
del
grano
quota
120
per
le
qualità
migliori
.
E
dire
che
quest
'
anno
,
secondo
i
guerrieri
della
battaglia
del
grano
,
si
sarebbe
dovuto
arrivare
a
settantatré
milioni
di
quintali
!
Certo
è
che
l
'
Erario
ha
sostenuto
una
spesa
di
cinquanta
milioni
per
la
pappatoria
dei
guerrieri
della
famosa
battaglia
.
Il
raccolto
del
granone
è
in
gran
parte
perduto
per
la
persistente
siccità
:
anche
nelle
provincie
di
Cremona
e
Mantova
,
che
sono
quelle
ove
la
coltivazione
viene
fatta
in
misura
più
intensa
ed
è
favorita
dalla
irrigazione
.
La
disoccupazione
si
va
sempre
facendo
più
grave
in
tutte
le
regioni
:
e
più
specialmente
nell
'
Emilia
e
nella
Romagna
.
La
crisi
del
bracciantato
determinata
dalla
fine
delle
opere
pubbliche
e
dall
'
arresto
delle
opere
edilizie
è
acutissima
.
Ci
sono
state
molte
dimostrazioni
di
disoccupati
.
A
Carpi
700
braccianti
privi
di
lavoro
e
di
pane
hanno
fatto
una
manifestazione
silenziosa
.
Il
Prefetto
,
invitato
a
segnalare
la
cosa
al
capo
del
governo
,
si
è
rifiutato
dicendo
che
non
desiderava
diventare
un
disoccupato
anche
lui
.
Il
Partito
fascista
ha
imposto
ai
suoi
iscritti
una
tassazione
straordinaria
in
proporzione
delle
loro
sostanze
.
L
'
on
.
D
'
Alessio
ha
versato
90.000
lire
(
fatte
come
?
)
e
ha
strombazzato
l
'
offerta
come
un
gesto
generoso
;
si
tratta
,
invece
,
del
prodotto
di
questa
nuova
imposizione
.
Il
gruppo
Gualino
-
Agnelli
si
è
sciolto
con
piena
rottura
dei
due
capi
.
La
rottura
mette
capo
alle
condizioni
delle
industrie
"
Fiat
"
e
"
Viscosa
"
che
sono
in
gravissima
crisi
entrambe
.
La
"
Fiat
,
"
come
è
noto
,
si
dibatte
da
tempo
in
crisi
incessanti
,
determinate
dall
'
enorme
pressione
fiscale
e
specialmente
dalle
gaffes
mussoliniane
,
che
le
hanno
fatto
perdere
gran
parte
della
clientela
estera
.
Agnelli
pietì
,
implorò
a
lungo
;
dimostrò
a
più
riprese
con
esaurienti
dimostrazioni
matematiche
che
la
produzione
mensile
per
l
'
estero
si
accumulava
da
gran
tempo
nei
magazzini
per
i
colpi
di
testa
del
Governo
;
ed
ebbe
sempre
in
cambio
vaghe
promesse
,
e
fu
sempre
costretto
a
rabberciare
la
situazione
coi
propri
mezzi
.
Finalmente
si
decise
al
gran
passo
.
Si
presentò
al
Trucio
e
gli
consegnò
le
chiavi
degli
stabilimenti
,
dichiarandogli
che
era
nell
'
impossibilità
di
andare
avanti
.
Il
Trucio
nella
sua
grande
magnanimità
non
ricorse
neanche
questa
volta
al
manganello
,
mollò
i
milioni
ed
ebbe
in
cambio
molte
migliaia
di
macchine
.
A
questo
punto
il
popolo
italiano
assisté
ad
uno
spettacolo
di
grandezza
che
in
apparenza
ha
uno
straordinario
carattere
imperialistico
.
Un
Niagara
di
automobili
investì
pomposamente
gli
uffici
pubblici
centrali
e
provinciali
,
specialmente
di
natura
militare
e
poliziesca
.
Ogni
Comando
ha
avuto
la
sua
dotazione
di
numerose
automobili
.
Nessun
battaglione
isolato
n
'
è
rimasto
privo
.
Anche
le
tenenze
dei
carabinieri
sono
state
fornite
di
mezzi
veloci
.
La
Questura
di
Napoli
,
in
una
sola
volta
,
ha
ricevute
quaranta
automobili
;
il
povero
Questore
si
è
trovato
in
gravi
difficoltà
,
non
essendovi
disponibili
locali
sufficienti
per
allogarle
.
Provvisoriamente
furono
collocate
in
alcune
grotte
abbandonate
del
Monte
Echia
.
Si
sta
ora
faticosamente
lavorando
per
organizzare
il
necessario
e
per
impiantare
le
officine
di
riparazione
.
Questi
scherzi
possono
ripetersi
all
'
infinito
?
E
se
non
si
ripetono
,
come
vivranno
le
grandi
industrie
?
In
seguito
alla
messa
in
liquidazione
della
Banca
Biellese
e
al
suo
assorbimento
da
parte
della
Banca
Agricola
Italiana
,
il
Tribunale
ha
rinviato
a
giudizio
,
a
richiesta
di
alcuni
azionisti
,
gli
amministratori
della
Biellese
,
fra
i
quali
il
Comm
.
Fila
,
capo
di
uno
dei
gruppi
lanieri
di
Biella
.
Fra
i
debitori
della
Biellese
,
figura
per
circa
2
milioni
l
'
on
.
E
.
M
.
Gray
,
al
quale
il
governo
ha
recentemente
assicurato
una
cospicua
mangianza
,
dandogli
la
presidenza
della
Compagnia
italiana
del
turismo
.