StampaPeriodica ,
Molti
anni
addietro
,
quando
poche
erano
le
gare
che
si
svolgevano
durante
l
'
annata
,
quando
ognuna
di
esse
costituiva
un
avvenimento
di
eccezione
,
quando
gli
sport
del
motore
erano
quelli
che
avevano
il
maggior
seguito
di
pubblico
,
quando
le
automobili
e
le
motociclette
erano
ancor
poco
diffuse
,
e
le
modeste
velocità
raggiungibili
dal
normale
utente
facevano
apparire
sbalorditive
,
nel
confronto
,
quelle
che
,
su
strade
spesso
indegne
di
tal
nome
,
riuscivano
ad
attingere
gli
e
assi
e
dell
'
epoca
i
quali
perciò
divenivano
gli
idoli
delle
folle
il
e
Lario
e
,
il
famoso
«
Circuito
del
Lario
»
dalle
strade
strette
e
tortuose
,
dai
dislivelli
repentini
,
dal
fondo
polveroso
o
pantanoso
a
seconda
che
il
sole
o
la
pioggia
lo
presidiavano
,
soleva
richiamare
ad
ogni
estate
,
nelle
sue
embrionali
tribune
e
lungo
i
margini
di
tutto
il
suo
percorso
,
enormi
masse
di
spettatori
che
da
ogni
parte
,
spesso
sobbarcandosi
a
compiere
decine
e
centinaia
di
chilometri
,
venivano
per
assistere
alle
acrobatiche
prodezze
dei
e
centauri
e
che
in
una
prova
del
genere
trovavano
la
loro
definitiva
consacrazione
.
Oggi
assai
più
numerose
sono
le
grandi
gare
motoristiche
che
si
svolgono
in
tutta
Italia
durante
l
'
anno
;
e
molte
altre
competizioni
sportive
,
dal
calcio
all
'
atletica
leggera
,
appassionano
domenicalmente
le
folle
.
Oggi
anche
le
normali
macchine
da
turismo
vanno
come
folgori
,
e
lo
scarto
di
velocità
esistente
tra
esse
e
quelle
da
corsa
,
pur
essendo
spesso
più
alto
di
quello
di
una
volta
,
stupisce
forse
meno
il
gran
pubblico
che
s
'
è
familiarizzato
con
le
rapidissime
andature
in
terra
,
in
mare
e
in
cielo
.
Oggi
i
«
circuiti
stracittadini
»
,
che
permettono
alla
gente
di
godersi
un
paio
d
'
ore
di
movimentatissimo
spettacolo
senza
muoversi
da
casa
,
o
al
massimo
da
una
comoda
tribuna
fornita
di
ogni
conforto
e
situata
a
due
passi
dal
centro
della
città
,
hanno
detronizzato
competizioni
famose
che
,
pur
avendo
un
«
passato
»
glorioso
,
avevano
il
torto
di
imporre
agli
spettatori
spostamenti
macchinosi
e
un
certo
dispendio
di
tempo
.
Essendo
dunque
oggi
i
palati
viziati
,
per
così
dire
,
molte
manifestazioni
hanno
perduto
almeno
in
parte
la
loro
importanza
,
il
loro
seguito
di
pubblico
.
E
infatti
,
quante
grandi
gare
,
automobilistiche
e
motociclistiche
,
sono
scomparse
,
si
sono
trasformate
,
in
questi
ultimi
anni
?
Quanti
circuiti
,
che
pur
avevano
un
loro
fascino
e
una
loro
non
indifferente
importanza
tecnico
-
sportivo
-
turistica
,
sono
stati
sostituiti
con
altri
,
talvolta
di
valore
discutibile
?
In
quest
'
atmosfera
di
evoluzione
,
di
trasformazione
,
di
innovazioni
,
il
«
Lario
»
è
,
se
non
il
solo
,
almeno
tra
i
pochissimi
che
resta
,
vivo
e
vegeto
più
che
mai
,
sulla
breccia
;
il
«
Lario
»
è
uno
dei
pochissimi
che
ha
resistito
,
acquistando
anzi
sempre
maggiore
importanza
e
destando
un
sempre
più
alto
interesse
;
e
pur
aggiornandosi
,
poiché
le
sue
strade
si
sono
oggi
di
gran
lunga
migliorate
,
perché
l
'
organizzazione
è
sempre
più
perfetta
,
perché
ha
tratto
tutto
quanto
di
buono
v
'
era
da
trarre
dai
moderni
criteri
che
informano
lo
sport
motoristico
,
ha
religiosamente
custodito
la
sua
tradizione
,
ha
conservato
integre
tutte
le
sue
caratteristiche
,
anzi
accentuandole
.
E
perché
?
Perché
il
«
Lario
»
ha
una
fama
ormai
mondiale
,
perché
il
«
Lario
»
è
il
banco
di
prova
per
eccellenza
delle
macchine
e
dei
guidatori
,
perché
il
«
Lario
»
ha
il
potere
di
entusiasmare
come
pochi
altri
circuiti
le
folle
;
perché
,
infine
,
il
«
Lario
»
ha
un
suo
fascino
particolare
al
quale
non
si
sfugge
.
Quando
il
«
Lario
»
non
fu
effettuato
,
tutti
gli
sportivi
u
sentirono
»
la
sua
mancanza
.
E
il
suo
successo
continua
a
crescere
di
anno
in
anno
.
Nato
nel
lontano
1921
per
contrapporre
al
classico
«
Tourist
Trophy
»
,
che
gli
inglesi
organizzano
nell
'
Isola
di
Man
,
un
circuito
stradale
severissimo
e
sotto
tutti
gli
aspetti
adatto
a
mettere
a
dura
prova
la
«
classe
»
dei
piloti
e
le
doti
di
ripresa
e
di
resistenza
allo
sforzo
prolungato
di
un
motore
,
di
stabilità
,
di
aderenza
,
di
frenaggio
,
di
robustezza
di
una
macchina
tutti
gli
organi
della
quale
vengono
sollecitati
al
massimo
grado
il
«
Lario
»
si
disputò
ininterrottamente
fino
al
1931
incluso
;
dopo
due
anni
di
sospensione
fu
ripreso
nel
1934
,
fu
disputato
ancora
l
'
anno
successivo
,
e
poi
si
è
avuta
un
'
altra
pausa
biennale
,
dalla
quale
esce
ora
rinforzato
e
aureolato
di
nuove
attrattive
.
Le
pause
sono
state
causate
da
situazioni
contingenti
dello
sport
motociclistico
locale
,
e
non
da
circostanze
relative
alla
gara
stessa
;
la
quale
nelle
tredici
edizioni
fin
qui
svoltesi
ha
messo
in
luce
nuove
giovani
valide
energie
del
motociclismo
italiano
,
ha
confermato
il
valore
di
assi
famosi
,
ed
ha
assolto
superbamente
,
oltre
alla
sua
funzione
tecnico
-
sportiva
,
anche
quella
propagandistica
a
favore
della
diffusione
della
motocicletta
.
Nell
'
albo
d
'
oro
del
«
Lario
»
tutti
i
nostri
migliori
uomini
hanno
apposto
la
propria
firma
:
da
Ruggeri
ad
Arcangeli
,
a
Varzi
,
a
Nuvolari
,
fino
ai
più
recenti
,
a
Bandini
,
a
Fumagalli
,
a
Serafini
,
e
-
per
i
primati
sul
giro
-
da
Biagio
Nazzaro
a
Ghersi
,
a
Vailati
,
agli
stessi
Varzi
,
Nuvolari
e
Bandini
,
a
Pigorini
,
ad
Aldrighetti
.
Quest
'
anno
il
«
Lario
»
-
che
si
svolgerà
il
10
luglio
-
riunirà
accora
una
volta
un
forte
gruppo
di
«
Centauri
»
i
quali
offriranno
alla
folla
immensa
che
assieperà
gli
spalti
del
circuito
,
lungo
tutti
i
36
chilometri
del
suo
sviluppo
,
un
susseguirsi
continuo
di
emozioni
,
di
sensazioni
quali
ben
poche
altre
contese
del
genere
sono
in
grado
di
dare
.
E
la
funzione
tecnica
della
prova
brianzola
sarà
ancor
pii
alta
del
consueto
,
inquantoché
macchine
che
quest
'
anno
sono
rimaste
in
ombra
verranno
a
chiedere
all
'
autorità
del
«
Lario
»
una
rivincita
che
può
essere
posta
sull
'
altro
piatto
della
bilancia
per
equilibrare
le
sconfitte
;
e
macchine
passate
trionfalmente
al
terribile
vaglio
della
«
Milano
-
Taranto
»
,
e
dominatrici
in
altre
gare
su
circuiti
veloci
intendiamo
parlare
della
gloriosa
Gilera
a
4
cilindri
sovralimentata
esigeranno
la
suprema
conferma
delle
proprie
eccezionalissime
multiformi
qualità
.
Ma
si
può
affermare
che
tutte
le
Marche
italiane
e
alcune
estere
,
saranno
degnamente
rappresentate
al
«
Lario
»
,
la
diserzione
significando
già
di
per
sé
stessa
una
dichiarazione
d
'
inferiorità
.
Sicché
,
nel
quadro
di
un
'
organizzazione
senza
precedenti
,
nel
conforto
di
ima
sistemazione
per
il
pubblico
curata
dagli
appassionati
e
competenti
organizzatori
in
ogni
dettaglio
,
la
folla
potrà
assistere
a
una
gara
veramente
completa
sotto
ogni
aspetto
,
unica
nel
suo
genere
,
appassionante
quant
'
altre
mai
.
Le
miglioratissime
condizioni
delle
strade
del
circuito
,
e
i
recenti
progressi
della
tecnica
costruttiva
motociclistica
,
lasciano
agevolmente
prevedere
che
i
primati
della
gara
saranno
tutti
largamente
battuti
.
Insieme
alle
macchine
da
corsa
che
dovranno
compiere
6
giri
del
circuito
-
gareggeranno
quest
'
anno
le
macchine
di
serie
(
però
soltanto
su
due
giri
)
per
contendersi
il
«
Trofeo
della
Valsassina
»
,
la
«
Coppa
A
.
Pigorini
»
e
la
«
Coppa
Isacco
Mariani
»
;
la
partecipazione
di
questa
categoria
di
macchine
,
oltre
a
rendere
più
interessante
la
contesa
,
fornirà
delle
preziose
indicazioni
nei
riguardi
della
nostra
eccellente
produzione
di
serie
.
Il
«
Lario
»
dotato
quest
'
anno
dell
'
«
XI
Premio
dell
'
Industria
»
,
del
«
Trofeo
del
turismo
Lariano
»
e
del
«
VI
Premio
del
C.O.N.I.
»
,
costituisce
la
quarta
prova
del
Campionato
italiano
;
prova
che
potrà
essere
decisiva
agli
effetti
dell
'
assegnazione
dei
titoli
.
Già
da
qualche
settimana
l
'
Ufficio
Stampa
del
«
Lario
»
,
di
cui
è
valoroso
ed
appassionato
capo
il
collega
Renato
Tassinari
,
ha
pubblicato
un
elegante
opuscolo
,
curato
dallo
stesso
eminente
collega
,
contenente
i
pareri
e
le
impressioni
sulla
classica
corsa
italiana
di
tutti
i
più
noti
giornalisti
.
E
perciò
l
'
opuscolo
è
,
nel
suo
complesso
,
un
vero
inno
alla
tradizionale
contesa
,
cara
al
cuore
di
tutti
i
nostri
sportivi
.
StampaPeriodica ,
Un
maestro
sulla
pedana
di
combattimento
costituisce
un
avvenimento
ed
uno
spettacolo
a
lettere
maiuscole
.
Ci
sarebbe
da
riempire
una
mezza
biblioteca
di
robusti
tomi
sulle
discussioni
,
le
chiacchiere
,
i
commenti
,
i
pro
e
i
contro
che
questa
manifestazione
così
caratteristicamente
combattentistica
e
fascista
ha
suscitato
.
Erano
degli
anni
,
dei
lunghi
anni
che
la
questione
del
campionato
per
i
maestri
viaggiava
sull
'
altalena
dei
sì
,
forse
,
ma
,
però
.
La
Federazione
italiana
ha
troncato
decisamente
il
nodo
,
ha
spalancato
le
porte
ai
partigiani
del
si
ed
ha
filosoficamente
lasciato
il
campo
degli
oppositori
e
dei
dubitanti
a
baloccarsi
con
gli
arzigogoli
della
dialettica
.
Questione
scottante
,
delicata
.
Questione
risolta
e
ci
auguriamo
per
sempre
.
Per
chi
ha
orgoglio
,
passione
,
disinteressato
coraggio
la
porta
è
aperta
.
Il
premio
in
posta
valeva
certamente
il
rischio
ed
ecco
il
campo
tripartirsi
:
gli
iscritti
(
numerosi
,
108
)
i
partecipanti
(
un
po
'
meno
numerosi
,
65
)
,
gli
assenti
(
troppo
numerosi
)
,
cambieranno
parere
col
tempo
.
Per
la
verità
è
necessario
aggiungere
la
coda
di
una
quarta
categoria
che
chiameremo
degli
assenti
obbligatori
.
Solo
questi
ultimi
,
i
grandi
veterani
,
le
tempie
bianche
o
troppo
grigie
della
classe
magistrale
sono
gli
scusati
a
priori
.
L
'
opera
di
alcuni
di
questi
gloriosi
rappresentanti
della
vecchia
guardia
ed
i
frutti
creati
dalla
loro
passione
e
dalla
loro
valentia
non
hanno
bisogno
di
riconoscimenti
agonistici
.
Eppure
sulla
pedana
qualcuno
ha
voluto
ancora
essere
presente
per
il
misterioso
richiamo
di
quella
passione
che
arde
ancora
inesausta
nei
cuori
che
hanno
sempre
vent
'
anni
.
Le
gambe
erano
legnose
,
il
fiato
corto
,
lo
scatto
smorzato
ed
opaco
.
Sono
caduti
in
batteria
ma
hanno
combattuto
con
lo
spirito
del
moschettiere
che
cade
ma
non
si
arrende
.
Lasciate
che
al
loro
spirito
sia
di
conforto
l
'
illusione
guascona
della
solita
incompetenza
e
parzialità
delle
giurie
.
I
partecipanti
hanno
vinto
tutti
il
loro
campionato
d
'
Italia
;
anche
se
la
critica
stupida
con
il
morso
avvelenato
dell
'
assente
ghignerà
beffarda
sulle
prove
degli
sfortunati
.
Anche
se
gli
assenteisti
sfodereranno
la
sapienza
del
calcolo
dell
'
opportunismo
e
sarà
facile
per
essi
pronunciare
la
frase
di
prammatica
:
«
te
l
'
avevo
detto
io
»
.
Perché
,
sia
detto
ben
chiaro
,
questo
campionato
italiano
dei
maestri
deve
essere
considerato
come
una
rassegna
d
'
onore
della
classe
magistrale
italiana
,
una
scorta
di
atto
dimostrativo
di
stile
,
di
tecnica
e
di
correttissima
combattività
.
Solo
così
questa
nuova
pagina
dell
'
attività
schermistica
nazionale
raggiungerà
le
vere
finalità
per
le
quali
la
prova
è
stata
creata
.
E
giusto
,
è
logico
che
ai
validi
,
ai
giovani
,
agli
animosi
sia
consentito
di
misurarsi
sul
campo
della
vera
battaglia
,
sia
concessa
la
possibilità
di
affinare
il
bagaglio
delle
proprie
conoscenze
e
di
trarre
dalla
diretta
e
personale
esperienza
il
suggerimento
più
vitale
e
più
efficace
per
l
'
allievo
.
La
classe
magistrale
italiana
ed
i
giovani
maestri
in
particolare
avevano
bisogno
di
questa
iniezione
vivificatrice
,
di
questo
stimolo
al
proprio
orgoglio
di
distributori
del
buon
pane
della
tecnica
schermistica
.
I
più
grandi
maestri
che
la
storia
ricordi
furono
grandi
,
talvolta
grandissimi
campioni
.
La
regola
non
è
così
ferrea
né
così
generale
poiché
l
'
insegnamento
richiede
doti
caratteristiche
e
quanto
mai
particolari
.
Il
sapere
intendere
,
assimilare
,
distribuire
e
suggerire
con
magistero
d
'
arte
è
privilegio
di
pochi
ma
non
va
dimenticato
che
la
scherma
è
ben
vero
un
'
arte
ma
è
anche
,
e
sopratutto
,
un
'
arte
di
combattimento
.
Chi
avrà
saputo
combattere
e
vincere
la
bella
battaglia
,
con
l
'
arma
in
pugno
,
sulla
pedana
di
combattimento
,
avrà
carpito
il
segreto
sostanziale
di
tutte
le
vittorie
che
coronano
questa
nobilissima
disciplina
sportiva
,
alimentato
la
fiamma
che
sola
può
vivificare
e
far
brillare
la
fredda
maestria
della
tecnica
:
il
cuore
del
combattente
.
Salutiamo
nei
campionati
italiani
dei
maestri
la
più
bella
,
la
più
simpatica
e
la
più
convincente
delle
esibizioni
schermistiche
.
A
Mario
Bini
vincitore
del
fioretto
,
a
Giovanni
Palmeri
trionfatore
nella
spada
,
a
Nicolò
Perno
primo
nella
sciabola
è
andato
l
'
alloro
dei
trionfatori
.
Vittorie
meritate
,
conquistate
con
l
'
impeto
,
con
la
valentia
,
con
l
'
energia
che
distinguono
i
forti
.
Essi
hanno
indicato
la
via
e
saranno
pronti
domani
a
difendere
il
fiammeggiante
tricolore
conquistato
.
A
tutti
gli
altri
,
ad
iniziare
dall
'
ultimo
classificato
delle
prime
eliminatorie
,
il
plauso
di
tutti
gli
sportivi
.
Degne
di
particolare
rilievo
la
disciplina
,
la
correttezza
sportiva
e
la
forbitezza
stilistica
di
tutti
i
concorrenti
.
La
gara
si
è
svolta
nella
ricca
sala
d
'
armi
della
Società
del
Giardino
di
Milano
,
sede
degna
da
ogni
punto
di
vista
,
ma
dove
,
per
ragioni
che
ci
sfuggono
,
la
partecipazione
degli
spettatori
è
sempre
relativamente
limitata
.
StampaPeriodica ,
Abbiamo
già
detto
che
il
Giro
dei
Tre
Mari
»
la
più
grande
competizione
ciclistica
a
carattere
di
propaganda
si
svolgerà
dal
7
al
20
settembre
nelle
province
dell
'
Italia
meridionale
.
Oggi
aggiungiamo
che
il
percorso
della
gara
è
stato
completato
con
le
3
tappe
siciliane
:
Messina
-
Catania
;
Catania
-
Messina
e
Messina
-
Palermo
.
Ciò
si
deve
,
principalmente
,
al
vivo
interessamento
del
Prefetto
di
Catania
,
il
quale
,
con
lodevole
senso
sportivo
,
ha
assicurato
al
Presidente
della
S.S.
Parioli
,
la
quale
organizzerà
la
grande
prova
a
tappe
,
tutto
il
suo
appoggio
morale
e
quello
degli
sportivi
di
questa
Provincia
per
l
'
effettuazione
della
tappa
Messina
-
Catania
e
viceversa
.
È
la
prima
volta
-
se
la
memoria
non
ci
tradisce
-
che
una
competizione
dell
'
importanza
di
quella
del
Giro
dei
«
Tre
Mari
»
raggiunge
l
'
Italia
insulare
.
Va
senz
'
altro
rilevato
ed
elogiato
l
'
interessamento
di
quegli
sportivi
per
quella
che
si
può
definire
una
delle
più
grandi
adunate
ciclistiche
nazionali
.
È
stato
sufficiente
il
solo
annuncio
per
mettere
a
rumore
l
'
ambiente
sportivo
siciliano
.
A
questa
passione
si
deve
se
il
«
Giro
dei
Tre
Mari
»
ha
già
ottenuto
il
primo
,
significativo
successo
:
quello
delle
adesioni
di
tutte
le
province
ove
si
svolgerà
il
«
Giro
»
.
Quando
gli
organizzatori
hanno
studiato
il
percorso
,
desideravano
che
il
«
Giro
»
non
fosse
eccessivamente
lungo
.
Però
,
da
un
attento
esame
,
è
risultato
che
se
si
voleva
raggiungere
la
punta
dello
«
Stivale
»
per
poi
avere
il
traguardo
a
Roma
,
la
corsa
avrebbe
dovuto
svolgersi
su
un
percorso
di
km
.
2500
.
Venne
accolta
,
quindi
,
all
'
unanimità
,
la
proposta
che
il
«
Giro
»
toccasse
qualche
città
della
Sicilia
per
poi
raggiungere
Napoli
per
via
mare
e
,
con
la
tappa
Napoli
-
Roma
,
si
sarebbe
avuta
la
conclusione
della
gara
,
ciò
che
importa
un
percorsa
di
km
.
1700
.
Pertanto
,
il
«
Giro
dei
Tre
Mari
»
si
svilupperà
come
segue
:
7
settembre
:
Roma
-
Aquila
.
8
»
Aquila
-
Pescara
.
9
»
Pescara
-
Foggia
.
10
»
Foggia
-
Bari
.
11
»
Intertappa
.
12
»
Bari
-
Potenza
.
13
Potenza
-
Lagonegro
.
13
»
Lagonegro
-
Cosenza
.
14
»
Cosenza
-
Catanzaro
M
.
15
»
Intertappa
.
16
»
Catanzaro
M
.
-
Reggio
Calabria
.
17
»
Messina
-
Catania
.
17
»
Catania
-
Messina
.
18
»
Messina
-
Palermo
.
18
»
Ore
21
:
partenza
di
tutta
la
carovana
da
Palermo
con
il
Piroscafo
«
Vulcania
»
.
19
»
Arrivo
a
Napoli
-
Intertappa
.
20
»
Napoli
-
Roma
.
Scorrendo
il
percorso
,
non
si
può
fare
a
meno
di
rilevare
che
la
gara
si
presenta
dura
anche
per
coloro
che
(
al
«
Giro
»
parteciperanno
anche
i
corridori
che
hanno
disputato
la
prova
del
«
Tour
»
)
vanno
per
la
maggiore
in
campo
ciclistico
nazionale
ed
internazionale
.
Tuttavia
,
altra
constatazione
da
fare
è
che
il
percorso
è
stato
distribuito
in
modo
da
conferire
alla
gara
una
omogeneità
ed
un
interesse
senza
pari
.
Non
è
ancora
opportuno
fare
previsioni
;
è
certo
però
che
la
competizione
indetta
dalla
«
Parioli
»
può
definirsi
la
prova
del
fuoco
non
solo
per
i
giovani
,
desiderosi
di
mettersi
sempre
più
in
luce
,
ma
anche
per
gli
«
Assi
»
.
Ed
il
successo
della
gara
sta
appunto
nell
'
incertezza
del
risultato
,
nella
perfetta
organizzazione
e
nell
'
entusiasmo
vivo
,
sentito
degli
sportivi
dell
'
Italia
meridionale
,
che
accoglieranno
i
concorrenti
con
quello
slancio
proprio
dei
meridionali
.
«
Giro
dei
Tre
Mari
»
:
competizione
destinata
a
passare
nella
storia
del
ciclismo
nazionale
.
StampaPeriodica ,
Il
mercato
si
è
iniziato
presto
,
quest
'
anno
.
Le
necessità
create
dalla
preparazione
per
la
Coppa
del
Mondo
e
la
fine
conseguentemente
anticipata
del
campionato
italiano
,
hanno
fatto
sì
che
quell
'
immenso
baraccone
ideale
ove
si
può
immaginare
si
svolgano
le
operazioni
di
compra
-
vendita
dei
giocatori
,
spalancasse
prima
del
solito
i
suoi
battenti
e
desse
maggiore
sfogo
alle
trattative
,
non
più
soffocate
dalla
immanente
chiusura
delle
liste
di
trasferimento
.
Non
è
certamente
con
intenzioni
offensive
che
abbiamo
pronunciato
la
parola
mercato
per
definire
l
'
insieme
delle
operazioni
necessarie
per
il
passaggio
di
un
calciatore
dall
'
una
all
'
altra
società
;
e
non
si
manca
certo
di
rispetto
alle
buone
norme
parlando
di
vendite
e
di
acquisti
di
giocatori
come
se
si
trattasse
di
vile
merce
e
non
di
uomini
in
carne
ed
ossa
.
Un
tempo
,
magari
,
un
linguaggio
simile
avrebbe
fatto
torcere
il
naso
a
molti
di
quei
purissimi
,
rimasti
ancora
al
viaggio
in
terza
classe
ed
alla
pagnottella
imbottita
consumata
frettolosamente
all
'
impiedi
prima
della
partita
,
ai
tempi
,
per
intenderci
,
cosidetti
eroici
e
del
dilettantismo
integrale
,
ma
oggi
i
]
termine
è
entrato
completamente
nel
parlare
comune
e
non
c
'
è
nessuno
che
si
sogni
di
scandalizzarsi
per
una
simile
crudezza
d
'
espressione
.
Tutto
questo
abbiamo
premesso
perché
non
vengano
fraintese
le
nostre
purissime
intenzioni
e
non
venga
data
all
'
esposizione
che
stiamo
per
fare
un
valore
ed
un
significato
che
non
ha
.
Ci
ripromettiamo
semplicemente
di
dare
uno
sguardo
di
sfuggita
al
panorama
calcistico
italiano
e
di
ficcare
per
un
momento
il
naso
in
quel
baraccone
cui
abbiamo
alluso
più
sopra
;
non
sarà
colpa
nostra
se
a
questa
rapida
occhiata
molte
cose
sfuggiranno
e
molte
altre
verranno
appena
avvistate
.
E
tante
altre
infine
,
non
verranno
nemmeno
segnalate
,
dato
che
non
sono
ancora
avvenute
;
non
bisogna
infatti
dimenticare
che
il
termine
per
la
presentazione
delle
liste
di
trasferimento
scade
soltanto
col
31
luglio
.
Appare
subito
chiaro
che
la
tendenza
del
mercato
è
al
rialzo
.
Al
netto
rialzo
.
Non
sappiamo
con
precisione
indicare
le
cause
di
questo
fatto
che
non
ci
sembra
tuttavia
dovuto
soltanto
ai
motivi
che
in
genere
determinano
l
'
aumento
dei
prezzi
e
cioè
alla
abbondanza
delle
richieste
ed
alla
deficienza
delle
offerte
.
Giocatori
che
passano
da
una
società
all
'
altra
ve
ne
sono
moltissimi
ed
i
giornali
infatti
pubblicano
lunghe
liste
di
trasferimenti
già
avvenuti
e
di
altri
che
probabilmente
avverranno
;
il
materiale
,
dunque
,
non
manca
sia
che
si
tratti
di
...
prima
scelta
,
sia
che
,
invece
,
si
tratti
di
qualità
un
poco
più
scadente
.
Ma
qualunque
siano
i
motivi
,
veri
o
fittizi
,
che
lo
hanno
provocato
,
il
certo
si
è
che
i
prezzi
sono
saliti
alle
stelle
e
che
per
un
ottimo
giocatore
di
fama
internazionale
l
'
unità
di
misura
è
senz
'
altro
il
mezzo
milione
!
Ricordiamo
la
sensazione
che
provocò
anni
fa
la
notizia
dell
'
avvenuto
passaggio
di
Colombari
al
(
(
Napoli
u
per
la
cifra
di
25o
mila
lire
;
fu
un
fatto
che
fece
gridare
allo
scandalo
,
tanto
poco
il
pubblico
era
abituato
alle
grosse
cifre
.
Oggi
,
a
più
di
un
mese
dalla
chiusura
delle
liste
di
trasferimento
,
quella
somma
appare
,
non
diciamo
ridicola
,
ma
perfettamente
normale
.
Ogni
giocatore
di
una
qualche
fama
vale
almeno
200
mila
lire
;
ogni
giovanissimo
che
si
sia
fatto
appena
un
po
'
di
luce
nei
campionati
inferiori
,
che
abbia
attirato
su
di
sè
l
'
attenzione
di
una
società
di
serie
superiore
,
vale
almeno
roo
mila
lire
.
Di
cifre
inferiori
non
se
ne
trovano
,
o
se
per
avventura
vengono
offerte
si
tratta
di
elementi
di
valore
mediocre
che
non
suscitano
alcun
interesse
in
quei
compratori
che
misurano
ormai
il
valore
di
un
atleta
dall
'
entità
della
cifra
richiesta
.
Certo
,
a
molto
ha
contribuito
la
campagna
senza
economia
svolta
da
quaiche
grande
società
con
le
spalle
molto
solide
ed
anche
l
'
indirizzo
immediatamente
stabilito
dalle
prime
trattative
che
aprirono
la
serie
dei
trasferimenti
:
quelle
cioè
che
assicurarono
al
(
(
Genova
)
)
due
ottime
speranze
del
(
(
Pisa
n
,
il
terzino
Marchi
e
il
centr
'
attacco
Bertoni
,
per
i
quali
il
Genova
pagò
in
blocco
55o
mila
lire
.
È
naturale
che
successivamente
ne
dovesse
restare
influenzato
tutto
l
'
andamento
del
mercato
.
Per
un
certo
tempo
la
cifra
spesa
dal
«
Genova
»
è
restata
la
cifra
-
primato
,
ma
poi
ecco
un
'
altra
società
superarla
di
slancio
.
È
il
«
Milan
»
che
non
esita
,
pur
di
impadronirsi
di
Andreolo
,
assoggettarsi
ad
un
salasso
veramente
eccezionale
:
480
mila
lire
.
La
somma
è
tale
da
lasciare
leggermente
sbigottiti
,
ma
per
il
«
Milan
»
non
c
'
era
altro
da
fare
.
Andreolo
era
legato
al
«
Bologna
»
ed
una
clausola
del
suo
contratto
diceva
che
egli
avrebbe
potuto
essere
libero
solo
se
per
il
suo
trasferimento
fossero
state
pagate
400
mila
lire
,
e
siamo
certi
che
il
«
Bologna
»
nello
stabilire
la
clausola
era
sicuro
che
mai
Andreolo
se
ne
sarebbe
avvalso
.
Invece
mutano
i
tempi
ed
ecco
che
il
«
Milan
»
non
si
è
fatto
tanto
pregare
per
sborsare
le
400
mila
lire
;
alle
quali
bisogna
aggiungere
il
18%
,
che
spetta
di
diritto
all
'
atleta
e
che
il
«
Milan
»
dovrà
pagare
.
Questa
è
dunque
la
nuova
cifra
-
primato
della
stagione
,
ma
non
è
detto
che
essa
non
debba
essere
migliorata
e
che
il
traguardo
non
venga
portato
ancora
più
in
alto
.
Non
si
è
forse
di
già
parlato
che
siano
state
offerte
alla
«
Lazio
»
600
mila
lire
per
Piola
e
all
'
«
Ambrosiana
»
una
eguale
cifra
per
Meazza
?
Ed
entrando
nel
terreno
delle
cose
possibili
,
chi
è
che
non
sa
che
il
«
Genova
»
si
è
dichiarato
pronto
a
spendere
400
mila
lire
per
.
Colaussi
e
500
mila
lire
per
Arcari
IV
?
Cifre
esagerate
,
si
potrà
dire
,
ma
questa
è
la
realtà
della
situazione
e
se
una
società
vuole
veramente
attrezzarsi
e
migliorarsi
con
atleti
di
grande
classe
,
non
può
che
adattarvicisi
e
seguirla
.
Fare
gli
scandalizzati
è
perfettamente
inutile
;
e
non
parliamo
di
morale
poiché
è
il
fatto
che
conta
e
non
l
'
entità
del
fatto
.
Ma
proseguiamo
nella
nostra
rapidissima
rassegna
.
Dalla
cifra
limite
di
Andreolo
si
cala
immediatamente
alla
quota
200
,
dato
che
per
nessun
giocatore
è
stata
richiesta
la
somma
intermedia
di
300
mila
lire
.
Ha
pagato
200
mila
lire
la
«
Juventus
»
al
«
Napoli
»
per
avere
Boscaglia
,
pagherà
200
mila
lire
il
«
Livorno
»
alla
e
Lazio
o
se
vorrà
avere
,
come
ormai
sembra
sicuro
,
il
lungo
e
valoroso
Viani
.
La
quota
200
mila
lire
è
stata
sfiorata
,
se
non
proprio
raggiunta
,
dalla
e
Lazio
o
con
le
sue
180
mila
lire
spese
per
avere
Ramella
dalla
«
Pro
Vercelli
»
;
dal
«
Milan
»
con
una
somma
eguale
per
avere
Buscaglia
dal
«
Torino
»
,
dall
'
«
Ambrosiana
»
che
ha
speso
altrettanto
per
farsi
cedere
Barsanti
dal
«
Genova
»
.
Poi
si
scende
ancora
e
si
giunge
alle
155
mila
lire
che
il
«
Napoli
»
ha
sborsato
alla
«
Lucchese
»
per
assicurarsi
Romagnoli
.
A
questo
proposito
si
narra
che
la
«
Lucchese
»
aveva
già
stabilito
di
cedere
il
suo
attaccante
per
60
mila
lire
ed
in
questo
senso
stava
per
darne
comunicazione
al
«
Napoli
»
,
quando
veniva
preceduta
da
una
lettera
dello
stesso
«
Napoli
»
nella
quale
venivano
offerte
140
mila
lire
.
Di
conseguenza
la
«
Lucchese
»
domandava
...
170
mila
lire
e
finiva
poi
per
accontentarsi
di
155
mila
!
E
se
la
storia
non
è
vera
è
indubbiamente
ben
trovata
!
Ed
eccoci
alle
100
mila
lire
alla
cui
quota
sono
avvenute
parecchie
trattative
di
atleti
sopratutto
provenienti
dalle
società
minori
.
Registriamo
così
le
112
mila
lire
pagate
dal
«
Bologna
»
alla
«
Sanremese
»
per
il
trasferimento
di
Marchese
,
le
120
del
«
Genova
»
alla
«
Anconitana
e
per
il
centro
mediano
Baldoni
,
le
120
del
«
Genova
»
per
il
portiere
Agostini
,
le
110
mila
della
«
Fiorentina
»
al
Q
Vigevano
e
per
il
portiere
Griffanti
.
Infine
possiamo
ricordare
anche
la
coppia
Vale
-
Suber
che
il
«
Venezia
»
ha
ceduto
alla
«
Ambrosiana
»
per
100
mila
lire
.
A
tutte
queste
cifre
possiamo
aggiungere
quelle
che
formano
ancora
materia
di
trattative
e
che
so
-
no
naturalmente
moltissime
;
fra
queste
ricordiamo
'
le
15o
mila
lire
che
la
(
(
Lazio
»
domanda
per
Riccardi
e
che
(
(
Liguria
»
e
u
Milan
e
stanno
cercando
,
o
hanno
cercato
,
di
ridurre
,
le
10o
mila
che
la
stessa
Lazio
»
ha
domandato
al
cc
To
rino
»
per
Capri
,
le
10o
mila
che
il
e
Vicenza
»
domanda
per
Frigo
.
Ed
infine
le
200
,
ed
anche
le
250
mila
,
che
la
«
Roma
»
ha
inutilmente
offerto
al
«
Bologna
»
per
trattenere
Donati
.
Sotto
le
100
sono
avvenuti
una
infinità
di
trasferimenti
,
ma
le
cifre
sono
troppo
...
esigue
perché
le
cronache
se
ne
debbano
occupare
ed
in
ogni
caso
si
tratta
di
passaggi
avvenuti
fra
squadre
di
categorie
inferiori
.
Fanno
eccezione
quello
di
Busidoni
che
la
«
Juventus
»
ha
avuto
dalla
Triestina
per
6o
mila
lire
,
quello
di
Dugini
che
il
«
Bari
»
e
ha
pagato
6o
mila
lire
al
«
Prato
»
Questa
,
salvo
le
inevitabili
omissioni
,
è
la
situazione
del
mercato
calcistico
ad
oltre
un
mese
dalla
chiusura
delle
liste
di
trasferimento
.
E
le
conclusioni
,
in
fondo
,
non
possono
essere
che
assai
rosee
ed
ottimistiche
.
Perchè
bisogna
proprio
dire
che
il
calcio
italiano
sia
vivo
e
fiorente
,
se
le
società
sono
in
grado
,
per
migliorarsi
,
di
assoggettarsi
senza
battere
ciglio
a
delle
spese
così
sensazionali
.
StampaPeriodica ,
La
stagione
automobilistica
è
ormai
a
metà
del
suo
cammino
e
non
si
può
negare
che
nel
complesso
del
bilancio
internazionale
accusi
degli
...
ammanchi
di
attività
.
La
rete
delle
varie
competizioni
nella
vicina
terra
di
Francia
qua
e
là
si
rompe
e
si
dirada
.
Si
tratta
in
ogni
modo
di
un
fenomeno
in
relazione
anche
ad
una
situazione
di
irrequietezza
e
di
crisi
interna
.
L
'
ultima
rinunzia
è
quella
del
G
.
P
.
di
Comminges
.
Restano
a
tener
duro
nel
loro
ben
fornito
calendario
,
Italia
e
Germania
.
È
già
deciso
,
è
vero
,
che
la
ormai
tradizionale
«
Mille
Miglia
»
non
avrà
più
luogo
sulle
strade
nazionali
;
ma
non
è
detto
che
non
debba
ripresentarsi
convenientemente
trasformata
,
oppure
addirittura
trasferita
,
armi
e
bagagli
,
sulle
strade
coloniali
.
Che
se
ne
direbbe
di
una
«
Mille
Miglia
»
abbondante
,
per
esempio
,
sulla
nostra
maravigliosa
litoranea
nord
-
africana
?
Ma
lasciamo
pur
lavorare
l
'
estro
e
la
fiera
volontà
degli
organizzatori
bresciani
(
ai
figli
della
«
Leonessa
»
una
escursione
libica
non
dovrebbe
dispiacere
)
e
riportiamo
l
'
occhio
al
momento
attuale
.
Di
competizioni
nostre
,
d
'
ambito
limitato
o
di
carattere
nazionale
ed
internazionale
,
ne
abbiamo
molte
e
tutte
affollate
di
concorrenti
.
Soltanto
che
ci
si
pronuncia
sempre
più
verso
le
piccole
cilindrate
,
dalla
minuscola
500
sino
alla
1500
,
dove
l
'
industria
nazionale
presenta
tutta
una
gamma
di
gioielli
veramente
insuperabili
e
dove
si
registra
una
affermazione
assoluta
,
costante
,
autoritaria
.
Tutte
macchine
del
resto
che
rientrano
nel
tipo
rispondente
alle
nostre
strade
,
ai
nostri
gusti
e
...
alle
disponibilità
finanziarie
della
clientela
media
che
in
Italia
rappresenta
l'80
per
cento
del
complesso
acquirente
o
probabile
acquirente
.
E
con
ciò
si
spiega
il
perfezionamento
e
il
rendimento
raggiunti
dalle
piccole
e
medie
cilindrate
della
produzione
italiana
:
è
una
risposta
alla
richiesta
.
Nei
riguardi
poi
delle
competizioni
che
esigano
l
'
intervento
dei
grossi
calibri
e
dei
voluminosi
cavalli
-
potenza
,
queste
,
in
Italia
,
mantengono
intatto
il
loro
calendario
e
molto
probabilmente
avrà
luogo
anche
il
G
.
P
.
di
Monza
sulla
cui
effettuazione
si
erano
fatte
recentemente
delle
riserve
.
E
sono
intanto
nel
periodo
conclusivo
della
preparazione
la
Coppa
Ciano
a
Livorno
il
7
agosto
,
e
la
Coppa
Acerbo
a
Pescara
il
14
:
due
prove
d
'
alto
bordo
a
una
sola
settimana
di
distacco
!
È
la
prima
volta
che
si
verifica
una
vicinanza
così
perentoria
di
due
prove
di
superiore
importanza
internazionale
.
È
giovevole
ai
fini
dello
sport
una
coincidenza
del
genere
,
e
oltre
che
dello
sport
,
dell
'
organizzazione
e
dell
'
industria
?
Non
si
vengono
a
sottoporre
le
Case
ad
uno
sforzo
finanziario
gravoso
e
i
corridori
a
un
carosello
logorante
?
C
'
è
il
pro
e
il
contro
.
Il
pro
è
certamente
rappresentato
da
un
crescendo
vertiginoso
di
tifo
automobilistico
che
mobilitato
in
circuiti
chiusi
e
ampiamente
forniti
di
tribune
non
mancherà
di
fare
molto
bene
al
...
fisico
e
al
morale
delle
organizzazioni
.
Quanto
a
spese
c
'
è
il
caso
di
trovarci
la
convenienza
,
poiché
appena
fatte
le
loro
cose
a
Livorno
,
Case
e
piloti
interessati
infileranno
l
'
itinerario
di
Pescara
senza
intervallo
,
ma
anche
senza
le
necessità
relative
del
ricominciare
tutto
da
capo
.
Una
settimana
gaudiosa
di
sagre
del
motore
con
finale
di
Ferragosto
sulle
rive
di
un
Adriatico
fascinoso
.
Una
estate
memoranda
,
questa
,
nella
storia
dell
'
automobilismo
.
È
dal
lato
vetture
delle
maggiori
cilindrate
che
abbiamo
le
nostre
preoccupazioni
;
siamo
in
magra
,
da
un
paio
d
'
anni
a
questa
parte
,
in
tema
di
successi
internazionali
.
E
tuttavia
riteniamo
che
si
tratti
piuttosto
di
preoccupazioni
relative
ad
un
periodo
di
transizione
,
che
come
tale
non
può
passare
d
'
un
colpo
.
E
del
resto
fa
parte
di
una
crisi
di
sviluppo
.
Di
uno
sviluppo
che
ha
preso
molta
cura
delle
cilindrate
minori
per
ovvie
ragioni
economiche
e
preferenziali
già
accennate
;
e
per
le
cilindrate
maggiori
per
un
po
'
ha
voluto
non
buttare
subito
alle
ortiche
il
materiale
eccellente
già
specializzato
e
per
un
po
'
ha
soprasseduto
alquanto
sul
nuovo
orientamento
da
prendere
.
Forse
ha
soprasseduto
troppo
?
Eh
,
si
vedrà
in
appresso
,
dai
risultati
che
non
saranno
per
mancare
.
Anzi
,
per
molti
segni
,
una
ripresa
vigorosa
appare
in
gestazione
.
Il
fatto
si
è
che
una
brillante
situazione
europea
quanto
dire
mondiale
la
si
è
raggiunta
con
le
1500
Maserati
bene
affiancate
anche
dalle
analoghe
Alfa
Romeo
,
Aprilia
,
con
le
500
e
750
Fiat
,
ecc
.
,
e
nelle
3000
Si
lavora
con
alacrità
e
spirito
critico
per
il
quale
si
vogliono
evitare
certe
delusioni
spiacevoli
sofferte
.
Trasformazioni
essenziali
e
creazioni
ex
novo
non
possono
farsi
sotto
l
'
assillo
della
fretta
.
La
Maserati
,
per
esempio
,
aveva
presentato
a
Tripoli
una
eccellente
vettura
nuova
formula
,
di
certo
non
meno
veloce
della
Mercedes
vittoriosa
.
La
rottura
del
ponte
posteriore
come
è
noto
ne
troncò
le
chiare
possibilità
.
È
stata
rimessa
in
cantiere
e
le
due
monoposto
tre
litri
di
Varzi
e
di
Trossi
,
accuratamente
revisionate
,
irrobustite
nel
telaio
e
col
ponte
nuovo
,
saranno
in
lizza
sul
Circuito
dell
'
Ardenza
,
nella
Coppa
Ciano
.
Nella
quale
competizione
porterà
la
sua
battaglia
anche
la
francese
Delahaye
con
due
monoposto
4500
cmc
.
senza
compressore
,
affidate
a
Dreyfus
e
Comotti
.
Anche
l
'
edizione
di
queste
è
superiore
a
quella
presentata
a
Tripoli
.
E
l
'
Alfa
corse
?
Sono
a
punto
veramente
le
due
macchine
tanto
attese
e
che
a
Tripoli
risultarono
del
tutto
...
fuori
forma
?
In
un
primo
momento
era
stata
annunciata
la
loro
presenza
al
G
.
P
.
di
Germania
con
la
guida
di
Nuvolari
.
Poi
tale
intervento
viene
disdetto
e
troviamo
Nuvolari
passato
a
capo
pilota
dell
'
Auto
Union
per
la
corsa
in
parola
.
Però
ci
viene
data
per
certa
la
prossima
presenza
delle
Alfa
,
una
dodici
e
la
nuovissima
sedici
cilindri
,
affidate
a
Biondetti
e
a
Farina
.
C
'
è
della
febbre
in
giro
.
Febbre
del
successo
possibile
o
della
incertezza
ancora
opprimente
?
Alla
Coppa
Ciano
il
primo
parere
in
proposito
,
nel
mentre
possiamo
sin
d
'
ora
nutrire
una
sola
fiducia
nella
prova
che
le
1500
Maserati
ci
sapranno
offrire
anche
nei
confronti
delle
nuove
E.R.A.
Circa
le
macchine
tedesche
,
la
loro
gradita
quanto
pericolosa
presenza
è
sempre
permanente
.
A
Livorno
la
partecipazione
della
Mercedes
è
sicura
e
si
sta
concretando
ora
anche
la
certezza
del
ritorno
dell
'
Auto
Union
che
in
officina
e
sul
Nurnburgring
ha
provato
e
riprovato
e
,
sembra
,
con
risultati
tali
da
deciderla
ad
accaparramenti
dei
migliori
piloti
disponibili
:
presenterebbe
un
terzetto
Nuvolari
-
Stuck
-
Chiron
...
Il
primo
appuntamento
è
a
Livorno
.
La
rivincita
poi
il
14
agosto
a
Pescara
.
Questo
illustre
Circuito
,
come
abbiamo
già
avuto
occasione
di
dire
,
è
stato
trasformato
,
reso
del
tutto
autonomo
e
qui
la
Coppa
Acerbo
,
insieme
alle
altre
prove
del
programma
,
assurgerà
ai
fastigi
cui
è
abituata
.
Avremo
una
competizione
con
Maserati
,
Alfa
Romeo
,
Mercedes
,
Auto
Union
,
Delahaye
in
piena
efficienza
?
oppure
la
tirata
di
collo
dell
'
Ardenza
farà
sentire
a
qualche
,
concorrente
,
e
magari
a
tutti
il
suo
peso
?
Quasi
quasi
le
indimenticabili
Alfa
della
vecchia
formula
vi
potrebbero
cogliere
il
destro
di
una
ampia
dimostrazione
della
loro
irriducibile
vitalità
...
Questa
breve
rassegna
automobilistica
fatta
a
piè
sospeso
poiché
siamo
soltanto
alla
vigilia
di
avvenimenti
capitali
,
non
può
trascurare
un
'
occhiata
al
capitolo
piloti
.
Qualche
astro
di
prima
grandezza
,
purtroppo
,
è
scomparso
,
qualche
altro
n
'
è
uscito
per
il
rotto
della
cuffia
.
L
'
augurio
a
Nuvolari
e
a
Farina
,
ritornati
in
piena
efficienza
,
di
far
valere
in
pieno
la
loro
classe
,
nel
mentre
sta
maturando
per
i
nuovi
fasti
dell
'
automobilismo
nazionale
una
schiera
di
giovani
di
alto
valore
,
quali
Marazza
,
Rocco
,
Villoresi
,
Baravelli
,
Bertani
,
Spotorno
,
Barbieri
,
Ruggeri
Arialdo
ed
altri
.
È
da
questa
schiera
che
emergeranno
gli
assi
del
volante
necessari
a
proseguire
la
tradizione
gioriosa
dei
maestri
che
da
Nazzaro
,
Cagno
e
Lancia
ha
mantenuto
sino
ad
oggi
il
suo
scettro
prestigioso
.
Nel
campo
motociclistico
,
dobbiamo
rammaricarci
di
aver
perduto
primo
e
secondo
posto
sicuri
al
G
.
P
.
della
Svizzera
.
Già
dalle
prove
si
era
constatata
a
base
di
tempi
e
di
tenuta
,
la
netta
superiorità
delle
Gilera
quattro
cilindri
affidate
ad
Aldrighetti
e
a
Serafini
,
nei
confronti
di
tutte
le
altre
marche
presenti
.
Indubbiamente
,
la
nostra
superiorità
nella
500
,
che
sino
allo
scorso
anno
era
soltanto
un
miraggio
né
la
sbarazzina
superiorità
delle
Guzzi
250
era
una
consolazione
sufficiente
agli
interessi
dell
'
industria
a
Ginevra
stava
per
avere
,
per
merito
della
Gilera
e
dei
suoi
due
centauri
,
una
consacrazione
memorabile
.
La
sfortuna
,
soltanto
la
sfortuna
,
ci
ha
vietato
il
trionfo
.
La
nuovissima
creazione
di
Taruffi
e
di
Gilera
non
soltanto
è
oggi
la
moto
più
veloce
che
esista
,
ma
ha
raggiunto
la
perfezione
in
fatto
di
stabilità
,
di
tenuta
e
di
manovra
.
Dimostrazione
palmare
di
ciò
,
superando
anche
ogni
più
favorevole
aspettativa
degli
stessi
costruttori
,
era
stata
offerta
-
oltre
che
sul
Circuito
del
Lario
,
irradiato
della
luce
e
della
bellezza
fascinosa
del
Lago
di
Como
nei
giorni
precedenti
il
Circuito
di
Ginevra
,
da
Aldrighetti
e
Serafini
,
specie
il
primo
,
che
sotto
gli
occhi
di
un
pubblico
stupefatto
,
si
era
prodigato
in
velocità
ed
in
acrobazie
inedite
per
le
difficili
giravolte
del
percorso
.
E
forse
,
proprio
la
eccessiva
sicurezza
ha
tradito
i
nostri
piloti
su
quel
Circuito
delle
Nazioni
che
ha
visto
in
lizza
le
più
veloci
e
più
note
macchine
europee
.
Al
Lario
invece
era
andata
come
doveva
andare
.
La
quattro
cilindri
con
compressore
non
vi
ha
conosciuto
rivali
,
nemmeno
la
Guzzi
,
che
sin
dall
'
inizio
vedeva
con
la
caduta
di
Tenni
sfumare
le
sue
possibilità
,
del
resto
non
troppo
accentuate
.
Ma
Serafini
correva
sul
Lario
precettore
Taruffi
dopo
aver
imparato
a
memoria
in
tutti
i
minimi
particolari
,
sulla
carta
e
sulla
strada
,
il
percorso
,
e
aveva
avuto
ordini
di
andare
piano
.
E
andando
piano
sentiva
che
su
un
circuito
del
genere
si
possono
,
con
la
Gilera
,
anche
sfiorare
i
100
orari
...
Comunque
vittoria
pacifica
a
specchio
di
quella
gemma
del
Lago
di
Como
,
così
orgogliosa
del
castone
che
la
racchiude
,
di
ville
,
di
cime
,
di
luoghi
di
paradiso
,
legati
dal
filo
di
platino
d
'
una
strada
prodigiosa
di
arditezza
e
di
perfezione
costruttiva
.
Venivano
anche
battuti
tutti
i
primati
precedenti
.
Ed
eziandio
questo
ha
valso
a
dare
a
Serafini
e
Aldrighetti
quel
senso
di
sicurezza
di
sé
stessi
e
del
mezzo
,
che
a
Ginevra
avrebbe
dovuto
starsene
invece
a
guinzaglio
.
Ma
,
in
definitiva
,
è
ormai
incontroverso
che
il
nuovo
gioiello
della
produzione
italiana
,
la
quattro
cilindri
Gilera
,
è
a
punto
nella
risposta
a
tutte
le
esigenze
e
sta
trovando
l
'
apice
del
suo
rendimento
.
Con
ciò
prendendo
un
meritato
posto
d
'
onore
per
il
completamento
della
formidabile
tradizione
instaurata
dalla
Bianchi
,
dalla
Guzzi
e
appoggiata
dalle
altre
giovani
quanto
intraprendenti
marche
italiane
.
ProsaGiuridica ,
Vittorio
Emanuele
III
per
Grazia
di
Dio
e
per
la
Volontà
della
Nazione
Re
d
'
Italia
e
di
Albania
Imperatore
d
'
Etiopia
Il
Senato
e
la
Camera
dei
Fasci
e
delle
Corporazioni
,
a
mezzo
delle
loro
Commissioni
legislative
,
hanno
approvato
;
Noi
abbiamo
sanzionato
e
promulghiamo
quanto
segue
:
Art
.
1
.
Nel
ruolo
del
personale
dell
'
Amministrazione
civile
del
Ministero
dell
'
interno
è
istituito
un
posto
di
grado
7°
di
gruppo
A
,
con
la
qualifica
di
capo
ufficio
studi
per
i
servizi
della
demografia
e
della
razza
,
da
conferire
,
mediante
concorso
per
titoli
,
a
persona
fornita
di
libera
docenza
in
materie
attinenti
alla
demografia
e
alla
razza
.
Il
titolare
del
posto
anzidetto
potrà
conseguire
la
promozione
ai
gradi
6°
e
5°
,
su
parere
favorevole
del
Consiglio
di
amministrazione
,
dopo
la
permanenza
di
3
e
8
anni
rispettivamente
nei
gradi
7°
e
6°
.
Art
.
2
.
E
'
aumentato
di
due
posti
di
grado
11°
il
ruolo
di
gruppo
A
dell
'
Amministrazione
civile
del
Ministero
dell
'
interno
.
Art
.
3
.
Nella
prima
attuazione
della
presente
legge
,
il
posto
di
grado
7°
di
cui
all
'
art
.
1
potrà
essere
conferito
dal
Ministro
per
l
'
interno
mediante
scelta
,
su
parere
favorevole
del
consiglio
d
'
amministrazione
dello
stesso
Ministero
,
a
persona
in
possesso
di
del
titolo
di
cui
all
'
articolo
medesimo
,
che
abbia
particolare
competenza
e
rinomanza
in
materia
di
demografia
e
di
razza
.
Con
le
stesse
modalità
di
potrà
provvedere
al
primo
conferimento
dei
posti
di
grado
11°
di
cui
all
'
art
.
2
,
mediante
scelta
fra
persone
di
età
non
superiore
ai
35
anni
e
in
possesso
degli
altri
requisiti
prescritti
per
l
'
ammissione
nel
ruolo
di
gruppo
A
dell
'
Amministrazione
civile
del
Ministero
dell
'
interno
,
che
dimostrino
di
essere
versate
nella
materia
anzidetta
.
Art
.
4
.
Con
decreti
del
Ministro
per
le
finanze
saranno
disposte
le
variazioni
di
bilancio
necessarie
per
l
'
attuazione
della
presente
legge
.
Ordiniamo
che
la
presente
,
munita
del
sigillo
dello
Stato
,
sia
inserta
nella
Raccolta
ufficiale
delle
leggi
e
dei
decreti
del
Regno
d
'
Italia
,
mandando
a
chiunque
spetti
di
osservarla
e
di
farla
osservare
come
legge
dello
Stato
.
Dato
a
San
Rossore
,
addì
13
luglio
1939-XVII
Vittorio
Emanuele
Mussolini
,
Solmi
Visto
il
Guardasigilli
:
Grandi
StampaPeriodica ,
Ad
ogni
estate
il
calcio
prende
le
sue
vacanze
,
e
tanto
più
meritate
sono
quest
'
anno
in
quanto
ha
sostenuto
anche
la
fatica
e
gloriosamente
risposto
all
'
impegno
della
difesa
e
della
riconferma
del
massimo
titolo
mondiale
.
Ma
sono
vacanze
più
apparenti
che
sostanziali
.
La
parentesi
è
tale
per
il
pubblico
che
non
ha
più
di
che
gridare
e
gesticolare
dalle
scalee
degli
stadi
,
ed
intanto
si
pasce
di
quel
che
accade
o
si
presume
nei
retroscena
delle
trattative
e
delle
cessioni
.
La
parentesi
è
poi
piuttosto
relativa
per
squadre
e
giuocatori
,
che
sì
e
no
hanno
un
mese
di
autentico
intervallo
,
e
gli
attori
di
Coppa
Europa
anche
meno
.
Non
esiste
poi
affatto
per
dirigenti
di
società
e
federali
,
poiché
hanno
tanto
di
quel
lavoro
a
tavolino
e
in
viaggio
che
neanche
un
«
brasseur
d
'
affaires
»
di
trust
bancario
.
Del
resto
,
in
cassetti
e
cartelle
,
federali
o
sociali
che
siano
,
circolano
e
ballano
milioni
ad
oltranza
...
A
sostegno
,
dobbiamo
pure
riconoscerlo
,
di
vasti
e
chiari
interessi
sportivi
.
La
Federazione
Italiana
Giuoco
Calcio
lavora
con
lena
anche
sotto
la
canicola
e
soltanto
sotto
Ferragosto
si
permette
il
lusso
di
riprendere
un
po
'
di
fiato
.
Per
contro
,
quest
'
anno
le
squadre
di
Nazionale
A
e
B
hanno
già
fissato
la
diana
della
raccolta
con
i
primi
di
agosto
.
Nessun
rispetto
più
per
la
tradizione
!
Si
comincia
presto
adesso
con
la
preparazione
fisica
,
tecnica
e
morale
per
l
'
individuo
e
per
la
compagine
.
Del
resto
a
che
servivano
certi
ozii
estivi
in
piena
indipendenza
personale
e
senza
alcun
controllo
?
A
far
tornare
in
sede
,
un
mese
prima
dell
'
inizio
del
campionato
,
degli
atleti
che
per
troppe
settimane
dedicatisi
alla
spensieratezza
se
non
alla
pazza
gioia
,
apparivano
in
condizioni
fisiche
tutt
'
altro
che
brillanti
o
addirittura
deplorevoli
e
tali
da
compromettere
sin
dall
'
inizio
utilità
di
allenamento
ed
efficienza
futura
di
giuocatori
e
di
squadra
.
Il
rimedio
acconcio
,
è
stato
trovato
dal
Presidente
del
Napoli
,
una
delle
squadre
più
esposte
alle
traditrici
lusinghe
delle
vacanze
estive
.
Ha
già
radunato
,
con
da
fine
di
luglio
,
i
suoi
«
polli
»
e
confinatili
in
un
suo
delizioso
eremo
,
dove
tra
esercizi
...
spirituali
e
atletici
e
lo
studio
assiduo
dei
segreti
della
sfera
di
cuoio
avranno
modo
di
che
corroborarsi
a
dovere
e
presentarsi
alla
competizione
forti
di
un
accumulo
di
energie
vergini
e
squillanti
come
mai
per
il
passato
.
E
,
posto
che
la
compagine
è
stata
seriamente
rinforzata
di
elementi
,
quali
giovani
e
quali
di
carriera
,
chi
sa
che
questa
volta
il
Napoli
non
riesca
a
correre
la
giostra
in
qualità
di
temibile
aspirante
al
titolo
.
Tuttavia
l
'
esempio
del
Comandante
Lauro
non
resta
isolato
.
Anche
le
altre
quindici
squadre
fanno
lo
stesso
:
tutto
sta
a
vedere
quale
saprà
farlo
con
maggiore
e
più
fedele
convinzione
.
Ma
torniamo
ai
nostri
bravi
dirigenti
federali
.
Che
prima
di
riprendere
il
fiato
accennato
lo
sappiamo
,
sì
e
no
,
per
i
rituali
tre
giorni
del
mezz
'
agosto
-
hanno
provveduto
alla
riunione
dei
Presidenti
di
Nazionale
A
e
B
nella
sede
del
C.O.N.I.
per
esposizione
e
considerazione
di
problemi
generali
,
del
regolamento
organico
e
varie
cosa
questa
mai
fatta
in
passato
di
«
varie
»
e
per
la
compilazione
del
calendario
,
che
questa
volta
è
stato
formato
col
procedimento
della
estrazione
a
sorte
.
Sarà
stato
indovinato
questo
ricorrere
alla
sorte
?
Ai
fini
del
crescente
interesse
del
torneo
forse
no
;
ma
d
'
altra
parte
la
scelta
degli
incontri
secondo
un
criterio
selettivo
previsionale
aveva
suscitato
recriminazioni
e
malcontenti
.
Ora
se
non
le
recriminazioni
,
i
malcontenti
sia
pure
postumi
,
ci
saranno
lo
stesso
;
ma
insomma
la
buona
fede
resta
fuori
causa
,
come
certamente
doveva
essere
ineccepibile
anche
per
l
'
innanzi
.
In
ogni
modo
,
arrivederci
dal
17
settembre
in
poi
.
L
'
altra
cosa
fatta
importantissima
è
la
sistemazione
delle
iscrizioni
per
la
Serie
C
:
107
squadre
avremo
quest
'
anno
in
lizza
,
suddivise
in
8
gironi
di
14
squadre
.
Nuove
energie
...
E
bene
si
è
fatto
a
rinunziare
al
«
goal
-
average
»
nei
casi
di
parità
in
classifica
finale
e
tornare
alla
disputa
delle
qualificazioni
:
si
eviterà
così
di
spegnere
anzi
tempo
entusiasmi
e
appassionamento
,
di
rinunziare
a
notevoli
incassi
e
nel
contempo
sarà
rispettato
il
principio
sportivo
assoluto
del
risultato
sul
campo
.
Deliberazione
di
Direttorio
questa
che
fa
parte
di
tutto
un
complesso
importantissimo
trattato
e
definito
subito
dopo
le
succitate
assemblee
di
A
e
B
.
Un
complesso
invero
di
vasta
portata
,
e
colmo
di
un
soffio
vitale
fresco
e
rinnovatore
.
Si
è
incominciato
col
ricordare
che
la
Federazione
è
al
400
anno
di
vita
quasi
mezzo
secolo
di
autentica
storia
sportiva
,
per
mille
guise
addentellata
e
ingranante
con
quella
della
Nazione
!
anniversario
che
la
seconda
vittoria
ai
Campionati
del
mondo
ha
degnamente
,
e
senza
altre
cerimonie
che
l
'
innalzamento
del
tricolore
italiano
sullo
Stadio
di
Parigi
celebrato
.
Per
suo
conto
la
Federazione
ha
voluto
dare
una
prova
di
clemenza
,
dimostrando
che
non
si
vuole
la
morte
del
...
peccatore
,
ma
il
suo
ravvedimento
e
ha
concesso
un
condono
di
due
anni
per
le
punizioni
a
tempo
indeterminato
e
la
riammissione
nelle
file
federali
dopo
un
intervallo
di
quattro
anni
degli
squalificati
a
vita
.
E
forse
sarà
un
condono
che
ridurrà
all
'
ovile
molte
pecore
pentite
,
ferma
restando
però
in
noi
la
convinzione
della
necessità
di
mai
deflettere
a
parte
eccezionalità
di
ben
fausti
eventi
da
processo
di
epurazione
sempre
in
permanenza
,
sempre
il
più
oculato
e
rigoroso
possibile
.
Il
calcio
come
tutti
gli
sport
è
per
i
galantuomini
...
In
tema
di
attività
internazionale
,
la
prossima
stagione
vedremo
i
nostri
azzurri
impegnati
con
Svizzera
,
Ungheria
,
Francia
e
Germania
;
non
sarebbe
troppo
,
ma
sono
in
programma
altri
incontri
per
la
B
ed
uno
,
il
28
maggio
,
per
la
Nazionale
A
da
disputarsi
all
'
estero
.
Fosse
questa
volta
con
la
Nazionale
inglese
!
E
'
pur
necessario
identificare
a
che
punto
la
squadra
Campione
del
Mondo
si
trovi
oggi
in
fatto
di
potenzialità
e
di
tecnica
precisamente
espresse
nei
confronti
dei
maestri
d
'
oltre
Manica
che
dalla
massima
competizione
mondiale
si
sono
finora
astenuti
...
Fa
parte
dell
'
attività
internazionale
anche
la
Coppa
Europa
,
di
cui
parliamo
a
parte
in
questa
breve
scorribanda
sul
calcio
estivo
;
ma
pare
che
una
certa
domenica
di
luglio
l
'
Ambrosiana
,
Campione
d
'
Italia
,
se
ne
fosse
dimenticata
,
recandosi
a
Praga
ad
incontrarvi
in
Coppa
Europa
lo
Slavia
forse
con
la
stessa
disposizione
con
cui
si
giuoca
una
partita
amichevole
con
una
squadra
...
balneare
.
L
'
ondata
di
goal
ricevuta
a
Praga
è
certo
un
infortunio
,
tanto
che
lo
Slavia
a
Milano
dovette
poi
incassare
a
sua
volta
una
sconfitta
,
molto
meno
vistosa
ma
assai
più
probativa
circa
la
reale
forza
delle
due
compagini
.
Ciò
che
rappresenta
azione
di
rinnovamento
e
di
rassodamento
e
anche
di
chiarificazione
amministrativa
sono
l
'
adozione
per
le
società
di
un
libro
amministrativo
contabile
,
fornito
e
bollato
dalla
stessa
Federazione
:
è
un
controllo
amministrativo
in
piena
regola
specificamente
normativo
,
che
in
molti
casi
sarà
utile
alle
stesse
società
nei
confronti
dei
loro
stipendiati
.
Si
è
pensato
finalmente
anche
alla
tenuta
in
ordine
dei
campi
di
giuoco
,
sia
del
terreno
,
sia
degli
annessi
.
Sarà
preferibile
per
tutti
provvedere
a
sistemazioni
complete
piuttosto
che
vedersi
decurtati
ogni
volta
gli
incassi
per
maggiorazione
percentuale
a
società
ospiti
a
disagio
su
campo
non
in
ordine
...
E
speriamo
che
nella
definizione
e
non
in
ordine
n
rientri
lo
stato
di
terreni
troppo
duri
e
sconnessi
,
così
esiziali
per
gli
arti
dei
giuocatori
.
Degne
di
rilievo
,
inoltre
,
modifiche
a
carattere
moralizzatore
,
quali
la
limitazione
della
percentuale
spettante
al
giocatore
in
caso
di
passaggio
di
società
(
avremo
un
po
'
meno
passaggi
desiderati
e
architettati
dal
giocatore
!
)
;
e
invece
consentimento
alle
società
di
migliorare
le
condizioni
ai
giuocatori
che
dimostrino
attaccamento
alla
propria
società
:
veri
e
propri
premi
di
fedeltà
che
varranno
a
rendere
felici
molti
bravi
atleti
,
a
rinforzare
le
compagini
e
stabilire
sempre
più
cordiali
rapporti
tra
giuocatori
,
società
e
pubblico
.
Si
è
inoltre
ribadito
il
divieto
di
trattative
o
cessioni
durante
il
Campionato
;
tassativamente
vietate
trattative
dirette
con
giocatori
e
soltanto
riservate
tra
le
società
;
e
per
i
militari
non
più
automaticamente
il
diritto
alla
lista
di
trasferimento
,
ma
prima
nulla
osta
della
società
di
appartenenza
.
Incidenti
e
casi
diversi
verranno
così
eliminati
.
E
'
stato
delimitato
al
31
marzo
precedente
l
'
inizio
del
Campionato
il
periodo
di
residenza
fisica
per
i
giocatori
provenienti
da
Federazione
estera
.
Quanto
mai
interessante
la
revisione
delle
norme
regolanti
i
rapporti
tra
società
e
giuocatori
.
Insomma
la
F.I.G.C.
insiste
e
con
chiarezza
di
vedute
e
precisione
di
provvedimenti
su
un
processo
di
normalizzazione
e
di
epurazione
psicologica
e
condizionale
del
calcio
come
sport
,
come
spettacolo
,
come
organizzazione
e
come
organizzati
;
intende
ottenere
la
completa
sanità
dell
'
ambiente
,
la
serenità
e
l
'
equilibrio
in
tutte
le
sue
manifestazioni
,
dove
entusiasmo
e
passione
devono
aver
sì
libero
corso
,
ma
dentro
argini
ben
definiti
e
solidi
.
Opera
da
quarant
'
anni
bene
intrapresa
e
d
'
anno
in
anno
,
di
giorno
in
giorno
sempre
meglio
condotta
e
vigilata
.
Ed
ora
uno
sguardo
alla
Coppa
Europa
,
dove
il
Milan
cominciava
col
trovare
nella
compagine
romena
del
Ripensia
uno
squadrone
dal
quale
s
'
è
fatto
sorprendere
senza
possibilità
di
riscatto
.
Ma
dove
l
'
Ambrosiana
ha
giuocato
quel
brutto
scherzo
che
tutti
sanno
.
Non
è
autentica
squadra
da
combattimento
,
si
dice
;
non
è
da
Coppa
Europa
;
troppa
tecnica
e
anche
troppa
classe
...
Per
noi
è
anche
squadra
da
combattimento
,
altrimenti
non
avrebbe
guadagnato
il
titolo
di
fronte
a
compagini
gladiatorie
oltre
che
tecniche
,
tipo
Juventus
,
Bologna
,
Genova
.
ecc
.
Gli
è
che
troppo
presto
si
è
smobilitata
nello
spirito
e
nel
regime
atletico
.
In
piena
efficienza
non
avrebbe
defezionato
da
un
trio
dove
sarebbe
stata
la
compagna
della
Juventus
e
del
Genova
.
Gagliardamente
s
'
è
invece
comportata
la
Juventus
,
la
cui
prima
linea
è
tuttavia
in
gestazione
e
in
seconda
il
miracolo
della
resurrezione
di
Monti
non
sappiamo
quanto
durerà
.
Forse
quanto
la
stagione
estiva
,
che
è
di
solito
propizia
ai
giuocatori
anziani
?
Quest
'
uomo
sta
ripetendo
nel
calcio
il
fenomeno
Facelli
in
atletica
.
Il
nostro
entusiasmo
salirebbe
al
colmo
se
ci
fosse
dato
di
vedere
Monti
funzionare
in
pieno
anche
nel
prossimo
inverno
...
Intanto
Monti
e
la
sua
squadra
,
agli
ordini
di
un
Rosetta
che
fremerebbe
tuttavia
di
tornare
in
campo
,
è
già
molto
quello
che
hanno
fatto
.
Purtroppo
l
'
infortunio
e
l
'
assenza
di
Gabetto
al
centro
dell
'
attacco
hanno
compromesso
le
ulteriori
possibilità
dei
secondi
campioni
d
'
Italia
.
E
sì
che
la
vittoria
di
Torino
,
per
3-2
sul
Ferencvaros
,
benchè
di
minimo
scarto
,
è
stata
invero
augurale
.
Ancor
più
gladiatorio
e
rispondente
allo
spirito
di
Coppa
è
stato
il
comportamento
del
Genova
,
la
cui
compagine
ormai
,
oltre
alle
qualità
tecniche
,
dispone
di
risorse
atletico
-
agonistiche
di
primissimo
ordine
.
A
Genova
lo
Slavia
è
stato
battuto
per
4-2
:
andamento
di
semifinale
quindi
a
pieno
favore
dei
rosso
-
bleu
della
Superba
.
Gli
incontri
di
ritorno
sul
terreno
avversario
hanno
dato
i
risultati
che
sappiamo
.
Siamo
ora
in
attesa
della
finale
,
il
cui
esito
non
si
potrà
sapere
che
a
...
settembre
.
Ma
intanto
ricordiamoci
che
alla
Coppa
Europa
non
ci
si
può
andare
alla
stracca
.
E
'
un
durissimo
torneo
dove
le
squadre
d
'
Europa
centrale
si
giuocano
ogni
anno
il
loro
diritto
all
'
esistenza
...
E
'
per
gli
incassi
di
essa
,
e
con
tanto
maggior
profitto
per
semifinaliste
e
iînaliste
,
che
esse
si
assicurano
la
vita
per
l
'
inverno
.
Per
le
nostre
compagini
la
mentalità
non
è
la
medesima
;
ma
al
torneo
devono
partecipare
,
e
alla
sua
durezza
abituarsi
se
vogliono
corazzarsi
contro
tutte
le
sorprese
del
magnifico
sì
ma
severo
giuoco
del
calcio
ed
ai
fini
stessi
del
sempre
aggiornato
attrezzamento
fisico
e
morale
agli
incontri
internazionali
,
ivi
compresi
quelli
che
interessano
il
titolo
di
Campione
del
Mondo
.
StampaPeriodica ,
In
tutta
Italia
è
un
fiorire
di
campi
,
di
piscine
,
di
palestre
,
di
impianti
sportivi
del
Regime
.
Sono
del
Regime
nello
spirito
,
nei
fini
e
nella
struttura
.
Superfluo
dire
il
perché
sono
fascisti
nello
spirito
e
nei
fini
.
Quanto
alla
loro
impostazione
e
costruzione
è
noto
come
esista
un
modello
fisso
di
campi
sportivi
del
Littorio
,
della
massima
economicità
e
praticità
,
del
tutto
rispondenti
alle
specifiche
esigenze
tecniche
.
Modello
al
quale
ogni
nuova
costruzione
si
attiene
ed
ogni
precedente
man
mano
si
uniforma
.
Per
le
organizzazioni
della
G.I.L.
e
del
Dopolavoro
,
vi
si
annettono
impianti
che
oltre
all
'
atletica
,
al
calcio
,
alla
pallacanestro
,
consentano
altre
attività
di
palestra
,
schermistiche
,
pugilistiche
,
lotta
,
pesi
,
ecc
.
sino
agli
specchi
d
'
acqua
,
coperti
o
scoperti
,
che
stanno
sorgendo
anch
'
essi
in
ogni
parte
d
'
Italia
e
che
tra
pochi
anni
trasformeranno
un
popolo
di
camminatori
come
il
nostro
,
anche
in
un
popolo
di
nuotatori
.
Pare
una
favola
?
...
Sarà
una
realtà
,
e
a
scadenza
più
rapida
che
non
si
pensi
.
Miracoli
dell
'
era
nuova
.
Anzi
,
perché
miracoli
?
Conseguenza
logica
di
mentalità
trasformata
,
di
azione
irresistibile
.
Dobbiamo
rilevare
che
anche
ad
uno
sport
che
poteva
ritenersi
dal
tempo
e
dai
mezzi
meccanici
superato
,
l
'
ippica
cioè
,
ci
si
dedichi
con
vero
entusiasmo
e
su
scala
assai
vasta
.
Il
cavallo
è
un
prezioso
elemento
di
sport
,
di
educazione
fisica
e
militare
,
di
fiero
e
gentile
spirito
cavalleresco
.
E
tutti
possono
dedicarsi
al
culto
dell
'
ippica
.
Non
diciamo
di
quella
che
attrae
le
folle
intorno
agli
steccati
degli
ippodromi
e
ai
picchetti
degli
allibratori
,
che
ha
anch
'
essa
ragion
di
vita
,
ma
ove
restasse
isolata
e
fine
a
se
stessa
,
sarebbe
davvero
un
guaio
grosso
,
indicazione
certa
di
decadenza
.
Parliamo
dello
sport
«
equitazione
»
,
per
cui
chiunque
,
atleta
specializzato
o
sportivo
generico
,
maschio
o
femmina
,
adulto
o
adolescente
,
può
mettersi
in
sella
e
convenientemente
addestrarsi
a
tutti
i
passi
e
gli
esercizi
di
maneggio
,
a
tutte
le
varietà
di
ostacoli
che
un
avveduto
pilotaggio
del
nobile
animale
può
consentire
.
Scuola
di
coraggio
,
di
misura
,
di
sensibilità
,
l
'
equitazione
.
Una
volta
pareva
riservato
privilegio
delle
classi
nobiliari
o
di
alta
borghesia
,
lo
sport
del
cavallo
.
Infatti
non
era
alla
portata
delle
medie
possibilità
economiche
.
Oggi
,
attraverso
la
G.I.L.
,
la
Milizia
e
il
C
.
O
.
N
.
I
.
gli
accessi
all
'
equitazione
sono
ampi
ed
agevoli
,
tanto
vero
che
gli
adepti
si
sono
moltiplicati
al
punto
che
si
è
reso
necessario
di
pensare
ad
un
aumento
o
ad
un
ampliamento
,
ovunque
,
dei
terreni
e
degli
impianti
per
l
'
esercizio
sempre
più
diffuso
dell
'
equitazione
.
Che
ancora
,
per
esempio
,
nel
suo
giuoco
tipico
,
il
polo
a
cavallo
ha
,
nel
senso
propagandistico
,
molta
strada
da
fare
,
e
tuttavia
,
tecnicamente
,
da
parte
dei
suoi
cultori
ha
raggiunto
un
elevato
livello
internazionale
.
Ma
in
quanto
a
campi
,
alla
frequenza
in
essi
e
al
numero
degli
appassionati
,
l
'
equitazione
in
Italia
marcia
a
grandi
tappe
verso
le
mete
più
luminose
.
Basta
del
resto
tener
dietro
all
'
aumento
delle
richieste
di
soggetti
presso
i
nostri
allevamenti
,
sempre
più
fiorenti
,
e
che
sono
per
l
'
appunto
intesi
oggi
a
produrre
il
cavallo
«
tipo
sport
»
.
L
'
Urbe
ha
dato
un
esempio
egregio
per
la
istituzione
di
un
centro
di
equitazione
modello
.
E
per
diretto
incitamento
delle
alte
gerarchie
del
Partito
e
per
pronta
e
feconda
comprensione
di
dirigenti
e
tecnici
della
Società
Romana
di
Equitazione
.
Esisteva
già
dalla
...
nascita
di
Villa
Borghese
il
trotter
famoso
,
dalla
parte
di
Porta
Pinciana
,
riservato
a
semplici
passeggiate
e
moderate
galoppate
della
mondanità
sportiva
romana
,
e
di
quella
straniera
ospite
dell
'
Urbe
.
Romanticismo
,
in
verità
.
E
tale
lo
ricordiamo
ancora
non
troppi
anni
addietro
.
Lungo
l
'
arborato
e
fresco
anello
di
sabbia
,
dallo
sviluppo
di
circa
1200
metri
si
caracollava
con
composta
serietà
(
cavalieri
,
amazzoni
,
ufficiali
,
scudieri
,
attendenti
;
un
imponente
maestro
di
equitazione
seguito
da
un
gentile
codazzo
di
apprendiste
)
e
si
suonava
l
'
allarme
quando
qualche
raro
spericolato
al
gran
galoppo
chiedeva
strada
.
Nel
mezzo
del
prato
,
giuochi
vari
,
compreso
il
calcio
,
tra
un
gruppo
e
l
'
altro
di
mucche
ruminanti
,
con
un
trapelare
qua
e
là
,
di
tra
l
'
erba
e
i
fossatelli
,
di
amori
ancillari
...
Una
prima
trasformazione
quel
prato
la
subì
qualche
anno
fa
.
Fu
diviso
in
mezzo
da
uno
steccato
,
metà
rimase
al
pubblico
,
e
l
'
altra
,
munita
di
siepi
e
modesti
ostacoli
,
fu
riservata
agli
amanti
del
vivere
pericolosamente
,
mentre
alle
cavalcature
e
ai
cavalcatori
di
buon
carattere
rimaneva
sempre
il
circuito
deambulatorio
.
Ma
insomma
le
esigenze
dei
frequentatori
crescevano
giorno
per
giorno
.
Gli
annuali
concorsi
ippici
di
Piazza
di
Siena
mettevano
il
pepe
su
molte
selle
e
l
'
argento
vivo
nelle
vene
di
quella
che
è
la
gioventù
del
Littorio
,
anche
se
qualche
alto
esponente
di
questa
sta
mettendo
i
capelli
bianchi
e
occupa
posti
di
comando
e
poltrone
che
in
relazione
ai
tempi
nemmeno
esse
vogliono
essere
più
tali
e
stanno
tra
il
seggiolino
della
carlinga
,
una
sella
di
motocicletta
,
l
'
insellatura
di
un
puledro
e
un
cavallo
da
palestra
da
saltarsi
a
volo
radente
...
Non
poteva
andare
avanti
col
tran
-
tran
dei
tempi
del
cardinal
Borghese
quel
galoppatoio
.
nè
soddisfaceva
più
quell
'
aggiunta
degli
ostacoli
a
scartamento
ridotto
.
E
nemmeno
,
più
tardi
,
sino
a
pochi
mesi
or
sono
,
quel
pur
razionale
campo
di
ostacoli
messo
su
in
un
primo
tempo
dalla
Società
Romana
di
Equitazione
.
Si
è
voluto
alfine
dal
Presidente
della
Società
stessa
,
il
Ministro
Segretario
del
Partito
,
un
impianto
sportivo
,
equestre
,
del
Regime
,
degno
in
tutto
e
per
tutto
dell
'
Urbe
e
delle
fiere
esigenze
dell
'
equitazione
nazionale
quale
oggi
si
presenta
.
E
poiché
non
è
detto
che
tutti
possano
avere
per
il
dovuto
esercizio
libere
proprio
le
ore
del
giorno
,
si
è
pensato
anche
alle
ore
della
notte
.
Illuminazione
.
Illuminazione
a
giorno
.
E
poi
nella
stagione
estiva
,
chi
avrebbe
avuto
cuore
di
cimentare
la
cavalcatura
sotto
il
solleone
?
Ecco
invece
risolto
il
problema
,
come
a
Villa
Glori
e
come
in
tutti
gli
Ippodromi
attrezzati
per
le
«
notturne
»
.
Con
la
differenza
che
qui
ci
si
specializza
nell
'
esercizio
del
maneggio
e
nella
ostacolistica
.
La
visibilità
è
perfetta
.
L
'
inaugurazione
,
alla
presenza
del
Ministro
Segretario
del
Partito
,
fu
un
trionfo
.
E
una
maravigliosa
soddisfazione
di
ogni
sera
è
recarsi
a
questo
campo
ostacoli
,
unico
del
genere
,
dove
chi
non
ha
a
disposizione
le
prime
ore
del
mattino
e
quelle
del
tardo
pomeriggio
,
utilizza
quelle
della
notte
,
che
forse
per
l
'
innanzi
sprecava
in
guise
inconsistenti
.
A
che
vale
descrivere
minutamente
questo
campo
?
E
'
un
terreno
d
'
equitazione
assolutamente
perfetto
,
a
cui
su
d
'
un
aereato
ed
accogliente
terrapieno
a
terrazzo
si
aggiunge
un
luogo
di
ritrovo
(
musica
,
danza
,
servizio
di
bar
)
da
formare
la
delizia
di
chi
al
severo
costume
sportivo
sa
accoppiare
con
la
dovuta
misura
le
signorili
abitudini
e
le
lecite
soddisfazioni
del
mondo
elegante
.
Poiché
sport
,
educazione
fisica
,
preparazione
militare
in
regime
fascista
non
sono
certo
musoneria
,
astinenza
aggrondata
,
rinunzia
vuota
.
E
'
disciplina
fisica
e
morale
,
ma
anche
sorriso
e
gioia
,
è
vita
vivente
.
StampaPeriodica ,
Pochi
avvenimenti
di
saliente
interesse
vivificano
la
cronaca
ippica
del
mese
di
luglio
.
Esaurito
il
ciclo
dei
grandi
premi
di
galoppo
,
spenta
la
eco
delle
significative
affermazioni
di
Nearco
e
Bistolfi
in
campo
internazionale
,
messi
a
riposo
i
grossi
calibri
in
vista
delle
future
grandi
contese
dell
'
autunno
;
la
storia
ippica
estiva
si
tesse
in
tono
minore
mentre
le
piste
«
dal
sol
di
luglio
affocate
»
offrono
,
specie
al
galoppo
,
incontri
compensativi
per
la
media
classe
.
In
questi
periodi
,
che
sono
anche
nel
campo
ippico
quelli
della
saldatura
,
per
dirla
con
una
parola
del
gergo
economico
-
finanziario
,
si
abbozzano
i
bilanci
delle
conseguite
risultanze
e
si
proiettano
sul
bianco
schermo
della
pagina
del
domani
,
progetti
e
proponimenti
.
Profittiamo
anche
noi
della
sosta
per
gettare
uno
sguardo
panoramico
sui
risultati
di
Agnano
e
sulle
riunioni
in
pieno
sviluppo
a
Villa
Glori
.
Ad
Agnano
,
la
riunione
concentrata
in
un
ristretto
numero
di
giornate
,
ha
presentato
una
caratteristica
prevalente
:
l
'
alta
media
giornaliera
offerta
in
premi
e
cioè
in
ottantamila
lire
al
giorno
.
II
concorso
delle
scuderie
è
stato
notevole
,
ma
forse
non
compiutamente
adeguato
alla
veramente
cospicua
signorilità
delle
dotazioni
offerte
dalla
benemerita
società
di
Agnano
.
Ben
è
vero
che
più
pesante
che
mai
si
è
fatta
sentire
la
concomitanza
con
le
riunioni
di
Milano
e
Torino
,
come
assai
incidente
lo
sviluppato
programma
livornese
che
ha
tenuto
ferme
in
attesa
dell
'
Ardenza
,
tutte
le
scuderie
toscane
.
Il
nutritissimo
complesso
di
prove
offerto
a
San
Siro
,
con
quattro
convegni
settimanali
,
ha
calamitato
anche
parte
del
materiale
delle
scuderie
romane
che
,
in
genere
,
dovrebbero
logicamente
orientarsi
verso
Napoli
,
e
di
conseguenza
si
è
un
po
'
risentito
,
sul
numero
,
il
contraccolpo
della
crisi
di
effettivi
che
imperversa
in
Italia
.
Ad
onta
di
ciò
il
programma
si
è
svolto
in
maniera
superba
,
e
le
varie
contese
sono
sboccate
in
una
serie
di
risultati
regolarissimi
e
ricchi
di
ammaestramenti
e
di
indicazioni
tecniche
.
Sopratutto
nel
campo
giovanile
le
corse
napoletane
hanno
messo
in
eccellente
evidenza
un
gruppo
di
ottimi
soggetti
.
Una
innovazione
è
stata
attuata
quest
'
anno
in
merito
alle
distanze
delle
corse
dei
puledri
:
esse
infatti
si
sono
uniformemente
svolte
sul
chilometro
ad
eccezione
di
quattro
corse
sugli
800
metri
.
Probabilmente
nel
prossimo
anno
si
ritornerà
all
'
antico
sistema
di
far
disputare
delle
corse
anche
su
1200
e
1300
metri
:
ne
acquisterà
un
senso
di
novità
ogni
contesa
e
sarà
possibile
realizzare
quelle
interessanti
deduzioni
tecniche
che
con
la
ripetizione
in
serie
di
corse
non
è
stato
possibile
catalogare
.
Una
eccellente
impressione
ha
suscitato
nei
tecnici
Sesella
,
una
magnifica
puledra
da
Sandra
Botticelli
della
scuderia
Maino
,
affermatasi
galoppatrice
di
mezzi
eccezionali
.
Sulle
tre
corse
disputate
ha
realizzato
due
successi
facilissimi
;
e
una
sconfitta
non
ingloriosa
,
perché
dopo
una
pessima
partenza
,
non
si
ritrovava
sul
percorso
con
la
monta
di
un
allievo
e
finiva
al
terzo
posto
.
Fra
gli
altri
soggetti
giovanili
che
ci
hanno
molto
bene
impressionati
ad
Agnano
ricorderemo
Sociantino
,
Zurigo
,
Adda
,
Obertenga
e
Montecuccoli
.
Il
programma
riservato
ai
cavalli
giovani
è
stato
quello
che
ha
offerto
il
più
significativo
complesso
di
attrattive
.
Noi
riteniamo
che
sull
'
elemento
giovanile
debba
nei
programmi
estivi
di
Napoli
intelaiarsi
la
parte
preponderante
delle
contese
di
massimo
rilievo
.
Il
Premio
città
di
Napoli
che
nelle
scorse
edizioni
aveva
visto
per
tre
volte
trionfare
i
gloriosi
colori
di
Dormello
è
sboccato
quest
'
anno
in
usa
corsa
magnifica
,
combattuta
strenuamente
dalla
partenza
all
'
arrivo
e
risoltasi
proprio
sulla
linea
del
traguardo
in
un
arrivo
fra
Prode
,
Pizzo
di
Sevo
,
Califfo
che
solo
la
cinematografia
ha
potuto
decifrare
in
favore
del
3a
.
della
Razza
del
Soldo
che
si
affermava
per
la
più
corta
delle
teste
sui
due
tenacissimi
rivali
finiti
in
parità
.
La
prova
di
appello
al
città
di
Napoli
,
una
grossa
periziata
dotata
di
50
mila
lire
e
disputata
l
'
ultimo
giorno
della
Riunione
,
non
vedeva
all
'
arrivo
né
Pizzo
né
Califfo
che
erano
stati
i
brillanti
protagonisti
della
settimana
precedente
.
Califfo
poteva
solo
assicurarsi
il
terzo
posto
mentre
Pizzo
di
Sevo
rimaneva
ai
nastri
e
la
vittoria
era
appannaggio
di
uno
dei
pesi
minimi
:
Ferruccio
,
montato
con
bell
'
impegno
dall
'
anziano
,
ma
energico
Alessi
.
Le
riunioni
di
galoppo
ad
Agnano
si
svolgono
nelle
più
contrastanti
e
complicate
stagioni
dell
'
anno
:
o
quando
il
solleone
imperversa
o
quando
l
'
inverno
incrudisce
con
tutti
i
suoi
rigori
.
Ad
onta
di
ciò
appassionata
,
totalitaria
,
cooperante
si
manifesta
la
simpatia
e
l
'
adesione
:
lei
napoletani
.
Se
però
per
le
riunioni
invernali
non
è
possibile
concretare
provvidenze
particolari
per
meglio
assecondare
la
passione
degli
sportivi
partenopei
,
per
le
riunioni
estive
i
dinamici
dirigenti
di
Agnano
hanno
già
approntato
studii
e
progetti
per
realizzare
l
'
impianto
di
illuminazione
ed
organizzare
così
i
convegni
serali
.
Fin
dalla
prossima
estate
,
pertanto
,
sarà
forse
possibile
organizzare
le
corse
al
galoppo
di
sera
.
Non
v
'
è
chi
non
veda
quale
formidabile
contributo
ad
una
sana
e
fervida
propaganda
porterebbe
la
realizzazione
del
grandioso
progetto
al
quale
il
gr
.
uff
.
Salvatore
Spinelli
sta
dando
lo
slancio
della
sua
fervida
e
dinamica
propulsione
.
Non
sveliamo
un
segreto
infornando
che
gli
studii
sono
già
stati
tutti
compiuti
e
ultimati
e
che
è
anche
stato
esaminato
un
particolarissimo
e
nuovo
sistema
di
illuminazione
che
rappresenterà
il
«
non
plus
ultra
»
dei
modernissimi
ritrovati
in
tale
campo
.
Non
ci
rimane
che
formulare
l
'
augurio
di
una
pronta
e
brillante
realizzazione
e
quello
ancora
più
fervido
di
un
pieno
successo
della
iniziativa
.
A
Villa
Glori
i
convegni
serali
si
susseguono
con
un
ritmo
di
costante
successo
.
Il
civettuolo
ippodromo
che
con
assidua
cura
i
dirigenti
incessantemente
migliorano
e
abbelliscono
,
è
diventato
il
convegno
di
più
alta
mondanità
e
di
più
saliente
attrattiva
fra
quanti
arricchiscono
l
'
Urbe
in
questa
particolare
stagione
dell
'
anno
.
Ogni
sera
la
falange
degli
assidui
si
infittisce
di
nuove
schiere
di
appassionati
e
nelle
serate
dei
grandi
premi
il
movimento
è
quasi
inceppato
dal
nutrito
affollarsi
degli
appassionati
.
Invero
ogni
studio
è
stato
diligentemente
fatto
per
integrare
le
attrattive
tecniche
insite
nelle
serrate
contese
,
attrattive
di
particolare
richiamo
spettacolare
e
mondano
.
Sul
dinamismo
realizzatore
di
Salvatore
Spinelli
si
è
inserito
quello
propulsivo
dell
'
on
.
Lando
Ferretti
:
è
quindi
facile
augurare
che
l
'
avvenire
riserverà
alle
fortune
e
alle
realizzazioni
dello
sport
del
trotto
nella
capitale
i
più
luminosi
orizzonti
.
Una
prova
tangibile
l
'
abbiamo
avuta
proprio
in
questi
giorni
con
la
licitazione
alla
stampa
del
nuovo
programma
della
Società
Villa
Glori
per
la
seconda
Riunione
di
Estate
che
si
inizierà
il
2
agosto
per
conchiudersi
il
18
settembre
attraverso
19
giornate
di
corse
.
Per
tale
periodo
,
nonostante
la
particolare
incidenza
stagionale
,
la
società
ha
mantenuto
inalterata
rispetto
alla
prima
riunione
la
dotazione
giornaliera
che
si
aggira
sulle
50
mila
lire
,
per
un
complesso
di
900
mila
lire
per
le
19
giornate
.
La
Riunione
si
impernia
sul
Premio
del
Littorio
che
assurge
ad
un
particolare
risalto
per
la
significativa
offerta
di
un
Trofeo
d
'
oro
che
S
.
E
.
il
Capo
del
Governo
ha
graziosamente
concesso
agli
organizzatori
.
Questa
corsa
che
ben
può
qualificarsi
come
la
più
significativa
contesa
di
trotto
che
si
disputa
in
Italia
ha
una
dotazione
di
50
mila
lire
e
sarà
disputata
l
'
ultimo
giorno
della
riunione
,
il
18
settembre
,
per
consentire
la
totalitaria
partecipazione
dei
migliori
soggetti
internazionali
che
prima
di
tale
epoca
saranno
impegnati
all
'
estero
.
La
corsa
è
aperta
ai
cavalli
di
3
anni
ed
oltre
di
ogni
paese
sulla
distanza
di
2140
metri
.
Una
penalità
di
20
m
.
colpisce
i
cavalli
con
velocità
di
1,16
o
migliore
,
abbuoni
di
m
.
20
sono
concessi
alle
cavalle
estere
con
velocità
di
1,18
o
peggiore
,
di
m
.
20
agli
indigeni
che
non
vinsero
500
mila
lire
nella
carriera
,
di
m
.
20
agli
indigeni
di
4
anni
e
oltre
con
velocità
di
1,21
o
peggiore
e
che
non
vinsero
nell
'
annata
L
.
100
mila
e
di
m
.
20
agli
indigeni
di
3
anni
.
Proposizione
un
po
'
complessa
ma
meditatamente
studiata
per
permettere
una
combattiva
ed
equilibrata
partecipazione
dei
migliori
indigeni
nei
confronti
degli
assi
e
delle
regine
americani
.
Il
programma
,
anche
nei
riflessi
delle
altre
corse
aperte
agli
internazionali
,
ha
tenuto
conto
delle
attuali
contingenze
di
fatto
e
ha
logicamente
tenuto
nella
dovuta
considerazione
i
cavalli
indigeni
.
Le
corse
di
allevamento
offrono
una
caratteristica
innovatrice
che
sarà
certo
accolta
col
più
largo
favore
dai
tecnici
e
dagli
interessati
:
cioè
nelle
varie
proposizioni
non
esiste
ricorso
alle
velocità
conseguite
ma
solo
alle
somme
vinte
,
da
un
determinato
periodo
,
nella
misura
,
nell
'
annata
o
nella
carriera
.
I
dirigenti
la
Villa
Glori
in
sostanza
hanno
anticipato
e
fatto
loro
il
voto
espresso
recentemente
dal
Comitato
Tecnico
dell
'E.N.C
.
T
.
Naturalmente
fissata
tale
norma
tutte
le
proposizioni
di
corse
,
e
non
solo
quelle
di
allevamento
rispecchiano
e
si
uniformano
a
tale
direttiva
.
In
complesso
il
recente
programma
segna
una
evoluzione
e
si
adegua
con
preciso
senso
realistico
alle
condizioni
generali
che
attraversa
lo
sport
del
trotto
in
Italia
.
È
un
bene
,
ci
sembra
,
che
i
delineatisi
orientamenti
tecnici
trovino
proprio
in
Roma
quella
pratica
impostazione
destinata
poi
a
fissare
in
avvenire
quella
struttura
generale
alla
quale
tutti
i
compilatori
di
programmi
dovranno
attenersi
.
L
'
esperimento
nuovo
,
ma
già
accolto
con
spiccata
simpatia
,
merita
di
essere
seguito
con
fiducia
e
con
attenzione
,
perché
è
solo
al
vaglio
della
realtà
che
è
possibile
trarre
norme
precise
ed
istruttive
per
l
'
avvenire
.
Noi
siamo
convinti
che
la
via
da
battere
è
precisamente
quella
che
i
dirigenti
la
Villa
Glori
hanno
oggi
meditatamente
e
diligentemente
prescelto
.
La
realtà
,
non
mancherà
di
confermare
pienamente
le
nostre
previsioni
.
StampaPeriodica ,
Chi
conosce
Venezia
solo
nel
quadro
,
ormai
oleografico
,
dei
rii
silenti
con
le
gondole
accoglienti
che
i
vogatori
discreti
conducono
sotto
il
chiaro
di
luna
di
tra
l
'
ombre
oblunghe
dei
vecchi
palazzi
patrizi
,
non
può
avere
idea
di
una
Venezia
vestita
a
nuovo
per
la
festa
dei
motori
.
Ma
anche
così
,
con
questo
suo
sfondo
vitale
per
quanto
meno
romantico
,
Venezia
è
pur
sempre
bella
,
vorremmo
anzi
dire
ch
'
essa
è
più
bella
per
quest
'
altra
malia
men
nota
che
ha
il
Bacino
in
fragore
.
I
vecchi
veneziani
che
vivono
solo
per
la
loro
città
dalla
vita
quieta
,
hanno
aperto
tanto
d
'
occhi
vedendo
sorgere
le
tribune
imponenti
sulla
nuova
Riva
dell
'
Impero
,
poi
loro
che
non
si
fermano
mai
a
leggere
i
manifesti
murali
-
han
visto
caracollare
sulle
acque
del
Bacino
alcuni
infernali
piccoli
scafi
che
borbottavano
una
strana
canzone
metallica
.
In
Canalazzo
intanto
son
finite
le
chiazze
oleose
perse
da
quei
piccoli
mostriciattoli
tonanti
,
chiazze
che
sono
andate
sin
nei
rii
più
nascosti
a
dar
notizia
di
vigilia
del
Gran
Premio
Motonautico
.
E
sulla
Riva
dell
'
Impero
,
al
sole
d
'
un
luglio
estroso
,
è
stato
levato
un
piccolo
pavese
di
bandiere
dei
Paesi
presenti
alle
prove
veneziane
,
alle
due
giornate
di
passione
sportiva
vissuta
nel
nome
della
Serenissima
.
Si
dice
passione
sportiva
perché
una
folla
enorme
di
spettatori
s
'
è
affollata
sulle
tribune
e
durante
il
sabato
e
durante
la
domenica
delle
gare
.
Tutta
Venezia
s
'
è
riversata
qui
,
dagli
ospiti
cosmopoliti
agli
sportivi
locali
;
solo
i
colombi
,
quei
vecchi
tranquilli
colombi
delle
Procuratie
si
sono
spaventati
a
tanto
rumore
e
si
sono
rannicchiati
sotto
i
volti
dei
palazzi
e
delle
chiese
istoriate
.
Ma
i
colombi
non
sono
abbisognati
per
riempire
le
tribune
affollate
d
'
un
pubblico
che
sapeva
perfettamente
il
valore
delle
competizioni
in
programma
.
Si
trattava
infatti
di
una
prova
per
il
campionato
mondiale
e
di
quattro
gare
per
il
campionato
italiano
.
Complesso
di
manifestazioni
quindi
di
sommo
interesse
essendo
di
scena
non
solo
fuoribordo
di
tre
diverse
classi
,
ma
pure
motoscafi
da
corsa
di
400
,
800
e
1.200
chili
.
E
'
specialmente
quest
'
ultima
categoria
quella
che
ha
portato
alla
ribalta
del
mondo
sportivo
la
gara
di
Venezia
in
quanto
la
competizione
a
carattere
intercontinentale
è
stata
,
tra
l
'
altro
,
dotata
anche
di
Coppe
del
Re
Imperatore
e
del
Duce
.
Tale
gara
di
motoscafi
da
corsa
da
1.200
chili
o
,
come
più
comunemente
si
dice
,
da
12
litri
è
stata
un
po
'
il
fulcro
della
riunione
veneziana
rivestendo
essa
il
carattere
di
prima
prova
per
il
campionato
mondiale
della
categoria
.
Valore
eccezionale
quindi
di
una
competizione
che
da
sola
ha
valso
a
richiamare
la
folla
cosmopolita
del
Lido
,
quella
sportiva
di
ogni
centro
della
Penisola
e
sovrattutto
un
temibilissimo
concorrente
d
'
oltre
Oceano
.
John
Rutherford
,
infatti
,
accogliendo
l
'
invito
del
suo
amico
conte
Theo
Rossi
,
ha
voluto
venir
a
correre
la
bella
avventura
sulle
acque
della
Laguna
movimentando
così
particolarmente
una
già
bellissima
riunione
,
anche
se
alla
resa
dei
conti
i
risultai
sono
stati
tutt
'
altro
che
pari
alle
previsioni
.
Diciamo
così
per
le
basse
medie
raggiunte
e
anche
perché
nelle
due
prove
è
mancata
completamente
la
lotta
,
non
solo
,
ma
in
entrambi
i
casi
si
è
finito
per
avere
una
semplice
corsa
ad
uno
.
Impossibilitati
ad
intervenire
i
due
francesi
,
Barrère
e
Piquerez
,
senza
notizie
del
tedesco
Mayenburg
,
hanno
preso
il
«
via
»
nella
prima
prova
del
Gran
Premio
Motonautico
di
Venezia
prova
del
campionato
mondiale
i
soli
Rutherford
,
Cattaneo
e
Rossi
.
Senonché
la
battaglia
a
tre
è
stata
brevissima
con
un
Cattaneo
costretto
al
ritiro
già
al
primo
giro
e
con
lo
«
Juno
»
immobilizzato
al
nono
.
Come
se
non
bastasse
tuttavia
il
risultato
si
è
ripetuto
nella
seconda
prova
,
questa
volta
però
ai
danni
di
Theo
Rossi
costretto
a
vedere
l
'
indisturbata
vittoria
dell
'
americano
.
Ha
vinto
il
migliore
?
Se
lo
son
chiesto
tanti
degli
spettatori
mentre
è
inutile
parlare
,
discutere
sulla
superiorità
di
uno
o
dell
'
altro
perché
sono
eloquenti
le
velocità
raggiunte
dai
due
diversi
scafi
.
Escluso
a
priori
l
'
«
Asso
»
che
seppur
accusante
velocità
superiore
non
ha
dimostrato
praticamente
il
suo
valore
,
l
'
«
Alagi
»
di
Rossi
ha
reso
a
ragion
veduta
molto
di
più
dello
«
Juno
»
se
non
altro
almeno
perchè
l
'
italiano
ha
realizzato
una
media
generale
di
99,923
ed
una
sul
giro
di
112,970
contro
93,732
e
100
dell
'
americano
.
Sarebbe
stato
tuttavia
interessante
vedere
,
in
confronto
diretto
e
completo
,
i
due
avversari
che
così
non
hanno
potuto
rendere
a
dovere
come
ebbe
a
dire
dopo
la
prima
prova
vittoriosa
-
al
gen
.
Vaccaro
il
conte
Rossi
:
u
Non
spingevo
perchè
mi
sentivo
troppo
solo
»
.
Allo
scafo
di
Rutherford
deve
del
resto
aver
nuociuto
,
come
ci
faceva
personalmente
osservare
poche
ore
avanti
della
gara
lo
stesso
conte
Ravizza
,
la
lunga
traversata
ed
il
celerissimo
trasporto
terrestre
(
un
giorno
da
Napoli
a
Venezia
)
senza
dare
possibilità
al
pilota
di
provare
il
motore
prima
della
competizione
.
Si
aggiunga
che
Rutherford
ha
corso
sempre
con
tanto
di
compressore
e
vedrete
poi
se
egli
non
doveva
venir
considerato
inizialmente
come
disponente
di
un
motore
inferiore
.
Di
contro
i
nostri
spettatori
hanno
potuto
rendersi
esatto
conto
della
stabilità
notevole
dello
scafo
americano
che
sembrava
non
subire
minimamente
le
influenze
...
sussultorie
del
movimentato
percorso
-
circuito
.
La
tendenza
alla
stabilità
nelle
costruzioni
americane
è
provata
del
resto
pure
dal
«
Baby
Juno
»
,
lo
scafo
con
il
quale
Maud
Rutherford
la
bionda
compagna
del
vincitore
della
Coppa
del
Duce
si
è
piazzata
al
secondo
posto
tra
i
motoscafi
da
corsa
400
e
800
chili
.
La
questione
si
può
basare
tutta
sul
sistema
italiano
che
sinora
ha
teso
sempre
ad
ottenere
barche
atte
a
correre
per
superare
primati
.
Oggi
pertanto
,
specie
nella
classe
dei
400
chili
,
abbiamo
degli
scafi
velocissimi
,
velocità
però
accresciuta
procurando
una
riduzione
di
dimensioni
a
tutto
detrimento
della
stabilità
dell
'
imbarcazione
.
Ecco
perché
tanto
indovinato
è
tale
indirizzo
per
quanto
si
riferisce
a
scafi
speciali
per
superare
,
su
basi
misurate
e
tranquille
,
primati
di
categoria
quanto
esso
è
errato
per
correre
in
circuito
dove
le
acque
mosse
richiedono
sufficienti
doti
di
stabilità
.
È
questo
il
caso
tipico
del
primatista
romano
Franco
Venturi
che
,
pur
dopo
la
magnifica
sua
prodezza
di
Sabaudia
(
km
.
83,230
sulle
24
miglia
)
,
malgrado
una
prova
eccellente
di
coraggio
ed
abilità
non
ha
saputo
resistere
al
treno
regolarissimo
imposto
da
Passarin
.
Ma
l
'
ennesimo
«
Mariella
»
,
questa
volta
vittorioso
,
senza
metter
da
parte
lo
scopo
primo
,
«
velocità
»
,
ha
donato
il
suo
bravo
peso
a
quell
'
altro
elemento
basilare
che
è
la
«
stabilità
»
.
È
merito
completo
di
Passarin
questo
di
aver
voluto
fare
una
imbarcazione
da
circuito
,
vale
a
dire
una
imbarcazione
che
,
ospitando
i
330
cavalli
di
un
motore
«
Alfa
Romeo
»
,
può
poggiare
sempre
su
criteri
razionali
di
costruzione
,
criteri
sinora
non
seguiti
per
alcun
altro
motoscafo
da
400
chili
.
Proprio
qui
,
cioè
nella
stabilità
ridotta
,
vanno
ricercate
le
ragioni
degli
incidenti
di
Moretti
,
Lapeyre
,
Roncoroni
e
Franco
Venturi
il
quale
ultimo
attuale
primatista
di
categoria
ha
fatto
per
breve
tempo
pensare
che
,
grazie
all
'
audacia
ed
alla
abilità
personali
,
la
vittoria
potesse
finire
in
...
Campidoglio
.
Se
la
poca
stabilità
ha
prodotto
tali
conseguenze
fra
i
motoscafi
,
vale
a
dire
tra
imbarcazioni
che
se
anche
più
veloci
possono
pur
sempre
contare
su
una
maggiore
superficie
di
immersione
e
di
galleggiamento
,
lasciamo
ai
lettori
pensare
ai
danni
subiti
dai
fuoribordo
che
,
passando
sulle
acque
scompigliate
dalle
scie
,
sembravano
in
qualche
momento
invasati
dalla
misteriosa
forza
che
produce
il
non
meno
famigerato
ballo
di
San
Vito
.
Dopo
una
gara
di
queste
fuoribordo
da
corsa
di
classe
«
C
»
vedemmo
infatti
una
sequenza
di
imbarcazioni
(
sei
o
sette
)
rimorchiate
da
una
gondola
,
senza
contare
i
concorrenti
attraccati
alle
«
briccole
»
o
naviganti
a
...
remi
,
spettacolo
curioso
di
un
raduno
di
motori
.
Salvo
questo
inconveniente
,
del
resto
la
gara
è
stata
ottima
sotto
ogni
rapporto
anche
perché
animata
dallo
splendido
inseguimento
di
Guerini
il
quale
però
ha
finito
per
rimanere
vittima
della
sua
stessa
generosa
condotta
di
gara
.
La
competizione
è
stata
pertanto
appannaggio
di
un
pilota
dalle
pretese
limitate
e
sfruttanti
la
situazione
creatasi
con
i
ritiri
di
Guerini
e
Pedrali
-
Noy
.
Si
tratta
tuttavia
d
'
un
buon
corridore
accorto
e
abile
,
il
cremonese
Sabatucci
che
ha
avuto
come
avversari
più
duri
da
piegare
il
consocio
Morosi
,
il
napoletano
Scalero
ed
altri
ancora
tra
cui
il
francese
Mayet
.
Gara
giudiziosa
quella
del
vincitore
,
malgrado
ciò
però
si
sono
registrati
dei
discreti
risultati
tecnici
,
in
primo
piano
il
giro
più
veloce
di
Guerini
(
km
.
67,331
)
.
Se
appassionante
,
agli
effetti
di
una
affermazione
dell
'
industria
e
dei
piloti
nazionali
,
è
stata
la
prova
dei
fuoribordo
di
classe
«
C
»
,
entusiasmante
addirittura
è
risultata
la
competizione
di
classe
«
A
»
,
dove
la
Luchini
ha
gareggiato
con
generosità
non
certo
inferiore
a
quella
di
Guerini
;
peccato
che
la
prova
sia
stata
tanto
bella
quanto
sfortunata
giacché
la
gentile
guidatrice
è
stata
costretta
a
ritirarsi
dopo
aver
guidato
per
parecchi
giri
.
Sfortuna
nera
,
«
pegola
»
come
dicono
i
triestini
e
lacrimuccie
femminili
perché
si
è
dovuto
dar
via
libera
a
quegli
altri
che
potevano
rincorrere
quella
chimera
pur
donna
che
è
la
«
vittoria
»
e
che
a
Venezia
ha
voluto
donarsi
solo
ai
cavalieri
dell
'
acqua
.
Il
rito
nuziale
(
!
)
della
categoria
è
stato
celebrato
per
Carlo
Toselli
,
un
pilota
che
non
si
è
peritato
di
superare
...
anticavallerescamente
ma
in
modo
sportivissimo
la
signorina
Lombardi
che
ha
vendicato
l
'
amica
Luchini
facendo
tirar
il
collo
al
vincitore
e
lasciandosi
dietro
la
poppa
molti
altri
uomini
.
Piccole
vendette
del
debole
sesso
che
conquista
ormai
tanto
spavaldamente
le
poltrone
sportive
che
un
tempo
eran
riserbate
solo
agli
uomini
.
In
tutte
le
gare
veneziane
(
nella
prima
prova
dei
12
litri
la
Rutherford
ha
corso
con
il
compagno
)
all
'
infuori
di
una
-
sono
state
presenti
le
donne
;
solo
nei
fuoribordo
da
corsa
di
classe
«
X
»
infatti
non
ci
sono
state
signorine
e
la
competizione
(
che
le
gentili
piloti
siano
come
la
famosa
coda
del
diavolo
?
)
è
stata
l
'
unica
ad
andar
via
senza
sussulti
anche
se
Sestini
ha
tentato
di
soffiar
forte
nel
fuoco
con
quei
suoi
80
km
.
sul
giro
.
La
gara
infatti
l
'
ha
vinta
comodamente
Augusto
Romani
regolante
senza
molta
difficoltà
Scalero
e
Forni
quando
ormai
gli
«
ossi
»
,
tipo
Casalini
,
Schiller
,
Segurini
,
erano
stati
liquidati
per
incidenti
o
bagni
involontari
.
Gara
piana
insomma
.
«
Ma
se
c
'
eravamo
noi
...
»
ha
detto
una
signorina
lasciandoci
la
conclusione
.
Sì
,
se
c
'
eran
le
donne
sarebbero
stati
dolori
perché
son
loro
che
hanno
un
diavolo
per
capello
(
o
per
cappello
?
)
e
si
buttan
nella
lotta
peggio
degli
uomini
anche
se
ora
,
mentre
qualche
ritardatario
continua
a
girare
in
bacino
col
fuori
bordo
tonante
,
anche
se
ora
ripetiamo
una
di
loro
è
seduta
sulle
tribune
,
intenta
a
passarsi
il
rossetto
sulle
labbra
arse
dalla
salsedine
.
Poco
lungi
,
quel
vecchietto
brontolone
che
non
legge
mai
i
manifesti
murali
e
che
ama
Venezia
quieta
è
ritornato
a
sedersi
sulla
panchina
della
Riva
dell
'
Impero
,
proprio
sotto
alle
tribune
quasi
vuote
.
Un
colombo
curioso
è
venuto
forse
a
vedere
se
è
finito
quell
'
inferno
di
motori
che
è
durato
due
giorni
e
che
non
ha
lasciato
dormire
un
attimo
l
'
acqua
del
Bacino
;
i
compagni
di
questo
ficcanaso
hanno
intanto
ripreso
i
loro
voli
intorno
all
'
angelo
del
«
campaniel
»
mentre
le
ragazze
d
'
ogni
paese
son
tornate
al
Lido
per
arrostire
quelle
loro
belle
schiene
al
sole
d
'
Italia
.