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> anno_i:[1910 TO 1940}
CARO BOLSCEVICO! ( ROSAI , 1921 )
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Scommetto che nessuno à mai fatta una dimostrazione ostile all ' orologio e neanche à mai pensato , svegliandosi al mattino , di sparare una revolverata al lunario , che come se niente fosse segnala all ' uomo un giorno di più . Che idioti , l ' orologio e il lunario , vero bolscevico ? ! Come ... non mi rispondi ? O non è forse una brutta questione sociale la morte ! ? ... Ah già , dimenticavo che la tua lotta è impostata sull ' avvenire ... Ma come , tu così tanto egoista vorresti dare ad intendere che pensi alle generazioni future ? ! Va ' ' ia , va ' ' ia bòlscevico ! ... Il vino e la sciampagna che bevevi la notte del 31 dicembre da Giovacchino alla barba di chi era bevuta : del proletariato o della borghesia ? ! Caro bolscevico , che bisogno c ' era di mettersi in vetrina ? Eravate tutt ' i caporioni di ' partito e tutti vestiti di nero per l ' occasione , gozzovigliavi in compagnia di signore più nude che vestite e vi rovesciavi la borghesissima sciampagna sulle teste e fra le poppe bene in vista delle vostre compagne di lotta . Scusatemi , ma quella sera facevi schifo , tanto più che rincantucciato con altri miei due amici in un angolo di quel ristorante bevevo proletariamente mezzo litro di vino . Voi potevi pur pensare che ognuno si trovasse nelle vostre condizioni , ma io vi fo rilevare che tutti non possono diventare capilega , o corrispondenti dell ' Avanti ! , o organizzatori di scioperi e comizi , né tanto meno deputato al Parlamento . Non m ' eri visi nuovi e giurerei di avervi visti altre volte in imprese simile a quella senza neanche la scusa di ricorrenze speciali . Caro bolscevico , ti piace la sciampagna eh ? ... Ma lo sai che quelle folle che tu dici di proteggere non possono darsi a certi bagordi e che tanti di quelli che credono a Leninne vanno spesso a letto con poca cena ?
ANNO SESTO ( - , 1930 )
StampaPeriodica ,
Il " Becco Giallo " inizia il suo sesto anno di vita il quarto di esilio . Il programma del giornale la lotta contro il fascismo resta immutato . Il " Becco Giallo " vuoi vivere per combattere e vincere . Ma la nostra volontà , le nostre forze non bastano da sole . Al lettori spetta sorreggerci nell ' impresa sempre più aspra e difficile . Il signor Mussolini , vuole e reclama la soppressione del " Becco Giallo . " E moltiplica le insidie , centuplica gli sforzi per realizzare questo suo scopo . Egli paventa la voce di questo piccolo e libero giornale , ed è esasperato perché non riesce ad impedirne la penetrazione in Italia , ove arriva per mille vie . La fine del " Becco Giallo " avrebbe per lui il valore di una battaglia vinta . Noi non gli daremo questa gioia . Amici intensificate gli sforzi : date ali al " Becco Giallo . " Alberto Cianca rinchiuso nel carcere de " la Santé , " accusato di detenzione di esplosivi non ha lavorato alla redazione di questo numero del giornale . Restiamo fiduciosi nell ' attesa . Ma nell ' attesa del giorno non lontano in cui la giustizia di questo civile paese che ci ospita dirà la sua parola conclusiva , noi mandiamo ad Alberto Cianca al caro compagno di lavoro , che per due anni ha dato a questo giornale il valido contributo del suo ingegno , tutta la sua fede e la sua passione il nostro saluto affettuoso , l ' espressione della nostra solidarietà incondizionata .
DOPO LA BUFERA ( CEFI , 1921 )
StampaPeriodica ,
Lo sciopero generale , volutamente preparato da quell ' emerita carogna che risponde al nome di Canepa e da quel tristo buffone che porta il nome di Turati , ha avuto tutto l ' epilogo che la tragedia richiedeva . Validamente inseritosi nelle più vive cartilagini del martoriato corpo nazionale , il Fascismo progrediva con veri passi da giganti battendo ovunque le rocche del socialismo sovversivo . Misconosciuto e incompreso , dai troppo sicuri capeggiatori , fu da principio preso di mira con la diffamazione ed il disprezzo , col tradimento e con l ' agguato quando fu visto trionfare . Si corse allora ai ripari per impedire l ' assalto definitivo e concludente , ma l ' arte subdola dell ' astuzia non fu sufficiente alla bisogna . Tutto fu tentato . Sabotamenti parlamentari , compromessi ministeriali , concentramenti di sinistra , inginocchiamenti a Gardone , amorosi sensi coi popolari , insurrezioni parziali , arditi del popolo e repubblicani , fronte unico antinazionale , visita al Capo dello Stato , ripiegamento generale ... ma non fu possibile salvarsi : il socialismo politicante crollava già miseramente sotto i colpi vigorosi della riscossa nazionale . Restava ancora una carta da cimentare nel giuoco : l ' insurrezione proletaria . E delittuosamente fu giocata con l ' incoscienza dei criminali . Così si giunse allo sciopero che fu chiamato generale : così si giunse alla guerra che volle darsi al Fascismo . Ora di quella carta non resta più che la cenere bagnata ancora dal sangue dei nostri eroici combattenti : ora di quella guerra non resta più che il ricordo della disfatta sovversiva . E l ' Italia infine non teme l ' azione insana ed infame del corrosivo socialista che la struggeva da quattr ' anni . Né , come pensa certa stampa liberale , questo fatto costituisce un episodio sporadico limitato ed infruttuoso perché esso è la espressione di due stati d ' animo in contrasto , è la manifestazione d ' una lotta giunta all ' apice supremo , è il momento storico che attraversa la Nazione , è la salvezza della Patria . Viva sempre il Fascismo .
LA CRONACA ( - , 1930 )
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Lunedì 30 dicembre la polizia francese alle otto del mattino dopo un ' accurata perquisizione nelle loro case arrestava i nostri amici Alberto Cianca , Alberto Tarchiani , Giuseppe Sardelli . Nessuna comunicazione veniva data alla stampa fino alla sera del 31 : soltanto alle 20 e 30 del martedì un breve comunicato Havas annunziava l ' arresto dei nostri amici e specificava che esso era avvenuto in seguito a denunzia delle autorità italiane . Aggiungeva che le perquisizioni avevano portato al sequestro di numerosi documenti e che nella casa che Cianca divideva con Giuseppe Sardelli erano stati scoperti 7 pacchetti di cheddite , alcuni detonatori ed una certa quantità di cordone Bickford . Dopo un lungo interrogatorio nei locali della Sûreté Générale i nostri amici venivano inviati al carcere della Santé . Essi hanno scelto per difensore l ' avvocato Henri Torrès . I tre arrestati sono noti a tutti gli antifascisti e sono tra le figure più popolari , e più amate dell ' emigrazione politica . Di Alberto Cianca abbiamo detto avanti . Alberto Tarchiani , democratico , è stato per molti anni il redattore capo del più grande giornale italiano , il " Corriere della Sera . " La sua avversione al Fascismo lo costrinse a cercare rifugio in Francia dove continuava con grande passione la sua opera di scrittore denunziando , soprattutto nei giornali degli Stati Uniti , le infamie del regime fascista . Giuseppe Sardelli , socialista ex deputato , fervido organizzatore operaio costretto ad abbandonare l ' Italia svolgeva da circa tre anni tra le masse emigrate in Francia opera salda ed efficace . La famiglia di Alberto Tarchiani si trova a Parigi . La moglie ed i figliuoli di Cianca e di Sardelli sono in Italia . L ' arresto dei nostri amici ha provocato la prevedibile ignobile gazzarra dei giornali italiani e dei pochi quotidiani francesi che per ragioni che non vogliamo indagare cantano ad ogni costo le lodi di Mussolini e del fascismo . Ma questo blaterare di servi ubriachi non meriterebbe di essere rilevato se le dichiarazioni del governo italiano e dei suoi servizi all ' estero non ci fornissero preziose indicazioni . Il " Corriere della Sera " del 5 gennaio dichiara che gli arresti di Cianca Tarchiani e Sardelli provocati dai documenti scoperti presso il Beineri arrestato a Bruxelles rappresentano il trionfo della polizia francese che è riuscita finalmente a metter la mano sui capi delle organizzazioni terroristiche antifasciste . Lo stesso giornale afferma che il Berneri era sorvegliato da un agente del governo italiano il quale fotografava le missive che Berneri gli affidava perché egli le mettesse alla posta . Una di queste missive , diretta al Cianca , sempre secondo il " Corriere della Sera , " darebbe istruzioni precise su di un misterioso oggetto che ha bisogno di essere tenuto ritto e che teme il freddo . In altri termini , secondo la stampa fascista , i nostri amici sarebbero stati scoperti , nell ' esercizio delle loro criminose attività dall ' abilità di una spia fascista che abusava della ingenuità del Berneri . Tutto ciò puzza a chilometri di cattivo romanzo d ' appendice . E l ' assurdità di questa tesi è saltata agli occhi di tutta la stampa libera francese e belga . " La Volonté " di Parigi ha fatto una inchiesta ed è arrivata a precisare alcuni punti assai interessanti . E tra l ' altro ! 1 . Che Berneri coabitava con la nota spia fascista Ermanno Menapace . 2 . Che Menapace accompagnò il Berneri in un viaggio nella Francia meridionale ed in Svizzera . 3 . Che lo stesso Menapace accompagnò il Berneri in Belgio e che lo fornì di una pistola . Dettaglio comico : la pistola era un semplice giocattolo ad aria compressa incapace di far male ad una mosca . Il " Quotidien , " " l ' OEuvre , " " la Volonté " affacciano in conseguenza l ' opinione che tutta questa rocambolesca montatura di complotti di devastazioni e di assassini che vanno dalla distruzione della Società delle Nazioni alla uccisione di Rocco e dalla soppressione della famiglia reale belga al bombardamento della mole littoria di Bologna si possano ridurre in fondo ad un complotto solo : un complotto degli agenti provocatori fascisti per compromettere alcuni fra gli uomini più rappresentativi della emigrazione politica . In tutti gli articoli un nome ricorre frequente : Ricciotti Garibaldi . Questo sarebbe il secondo caso Garibaldi . Ma anche questa volta le macchinazioni degli agenti provocatori sono cadute nel ridicolo . Il " Soir , " il più grande giornale belga , che non può certo essere accusato di idee rivoluzionarie , pubblica un grande articolo nel suo numero del 12 corrente col titolo : Il complotto Menapace Berneri e Compagni . La verità si fa strada sicuramente e rapidamente . La ignobile manovra fascista può dirsi già fallita . E su tutto questo pantano di menzogna di falsità e di bassi espedienti polizieschi più chiara e sicura rimane intatta ed intangibile la fiamma della nostra fede e la sicurezza della nostra vittoria .
StampaPeriodica ,
Fascisti ! La grande battaglia è vinta su tutto il fronte . Il " bluff " del sovversivismo , che fino a ieri ricattò lo Stato , che fino a ieri minacciò la tranquillità della Nazione , è stato duramente , inesorabilmente punito . Crediamo che di scioperi generali non si parlerà più per un bel pezzo . L ' Italia può oggi , mercé il sacrificio dei nostri indimenticabili morti , mercé l ' opera santa di tutti voi , o fascisti italiani , l ' Italia può oggi iniziare , senza tema di essere pugnalata alle spalle , la sua ricostruzione morale ed economica . Italiani ! Italiani di tutte le fedi non estranee al sentimento della Patria , italiani di tutti i partiti non stranieri in terra italiana , il Partito Nazionale Fascista saluta la conquistata vittoria col duplice grido che è poi un grido solo di : Viva l ' Italia ! Viva il Fascismo ! Così come lo salutarono , esalando l ' ultimo respiro , i nostri squadristi rinnovanti la leggenda garibaldina : Viva l ' Italia ! Viva il Fascismo ! Lavoratori ! II Fascismo non è contro di voi . Il Fascismo sa che non vi è possibilità di grandezza per una Nazione se gli uomini del lavoro non abbiano tutelati i loro legittimi interessi . Ogni diritto è preceduto dal dovere e la legittimità di esso incomincia quando il dovere è già compiuto . Il vostro primo dovere è di ricacciare lontano da voi chiunque tenti di adoperarvi contro la Patria . Il Partito Nazionale Fascista , spezzando le catene che vi mantenevano schiavi di malvagi pastori , che dopo avervi spinto all ' inconsulto sciopero si sono , nel momento dell ' azione , vigliaccamente eclissati , ha ridonato a tutti voi , o lavoratori italiani , la Libertà . Sappiatene saggiamente usufruire ! Fascisti ! Riguadagnate le vostre sedi fieri del dovere compiuto . Sia cura dei capi procedere alla smobilitazione , lasciando i necessari presidi solo in quelle località dove la situazione lo richiede . Le squadre , prima di partire , rendano gli onori all ' Esercito . Esse attendano , sotto la guida dei loro capi , ad intensificare la propaganda , consolidare le posizioni conquistate e prepararsi assiduamente alla più grande battaglia futura . Essa coronerà degnamente l ' opera nostra . Vita l ' Italia ! Viva il Fascismo !
PAROLE CHIARE AI CATTOLICI D'ITALIA ( GOTTA SALVATOR , 1922 )
StampaPeriodica ,
Caro Gioda , al vostro telegramma di plauso , rispondo con poche dichiarazioni che vi prego di pubblicare su Il Maglio . Veramente avrei preferito tacere in proposito e che alla mia iscrizione ai Fasci venisse data la stessa importanza che ha quella del più modesto gregario , innamorato del proprio Paese , disposto a difenderlo a qualunque costo , conscio che il Fascismo sia l ' unica arma indispensabile alla salvezza d ' Italia . Ma poiché giornali e giornaletti di diversi partiti e di diverse parti della Nazione hanno , con varia cortesia , commentato la mia lettera a Mussolini e continuano a giungermi lettere di privati specialmente cattolici che plaudono o si stupiscono o imprecano , bisognerà pure che io affermi pubblicamente quelle semplici verità cui troppi ahimè ! sogliono dare assai poca importanza . La pluralità degli Italiani , o per timidezza o per buon senso eccessivo o perché preoccupata dalla rapidità evolutiva delle idee che travagliano il nostro Paese , non ha finora partecipato attivamente alla lotta politica , ha solamente sofferto . Ha fatto il proprio dovere di soldato al fronte , ha sperato in una pace che è ancora assai lontana , ha maledetto nel segreto del cuore l ' opera dissolvitrice degli sciacalli bolscevichi ; per poter credere nel buono e nel giusto si è rifugiata nelle memorie del passato , ha ripristinato il culto delle tradizioni ; per poter sopportare l ' angoscia è ritornata a Dio , alla legge eterna di Cristo , alla fede dei Padri : è nato così uno spiritualismo nuovo , santificato dall ' immensità del dolore . Io sono stato di questi uomini fino ad ieri ; ed era forse necessario che l ' ardore e la sincerità d ' oggi fossero preparati , giorno per giorno , ora per ora , dallo stillicidio di quella pena . Si giunge alla certezza assoluta di noi stessi solo attraverso un lungo sentiero di spine . Ma la meta è di luce e di gioia ; poiché l ' azione è splendida . Io ho toccato la meta della mia certezza il giorno che ho sentito la impossibilità di durare nel silenzio delle mie solitudini e che ho compreso la viltà del non scendere in campo . Il campo era aspramente conteso dai giovani , dalla falange di coloro che , per purità d ' entusiasmo , a costo eli ogni sacrificio , hanno dimostrato e dimostrano di adorare l ' Italia . Ho voluto essere dei loro . E bisogna che siano dei loro , ossia dei nostri , quanti in Italia tuttora incerti e doloranti vogliono la salvezza d ' Italia . Non c ' è da scegliere : il Fascismo procede su grandi strade parallele e tutte conducono a un fine unico : di liberazione e di pace . Passano le falangi col moto travolgente della guerra : ma è la guerra santa : ogni gregario porta la sua croce sul petto : così come i soldati di Goffredo . E " il Dio dei Cristiani è con noi , " come mi scrive un prete settantenne di Genova , don Antonio Benvenuto , fascista . Dio è con noi , checché arzigogoli l ' onorevole Meda quando , preoccupato che venga scossa la compagine del suo partito , manda articoli ai giornali per dimostrare come i cattolici non possano essere fascisti , la violenza fascista contrastando coi dettami di Cristo ...
RAPPORTO N. 566 ( - , 1930 )
StampaPeriodica ,
Cominciamo con questo numero la pubblicazione di una serie di rapporti " riservatissimi " al Comm . Bocchini , direttore generale della P.S. in Italia , redatti da un attivissimo antifascista d ' azione addetto al servizio di spionaggio ; il quale per la sua posizione autorevole è di solito bene informato . Al . Comm . Bocchini Ministero dell ' Interno Roma ( Riservatissimo N . 566 ) Parigi , 10.10-30 . Egregio commendatore , L ' affare della cheddite è andato ottimamente . Avevamo pensato di farne trovare un paio di chilogrammi nel barattolo del caffè di Filippo Turati , il quale ha una svariata raccolta di caffettiere napoletane che con un paio di articoli scritti come si conviene ne " La Liberté , " potevano benissimo passare per " macchine infernali " truccate in quel modo per meglio varcare la frontiera svizzera . Poi , abbiamo pensato che Turati era meglio riservarcelo per un altro complotto , a cui metteremo mano nel caso in cui questo in corso non dovesse dare tutti i risultati previsti . Anche per Nitti e Sforza abbiamo delle buone idee ; ma bisognerà che io faccia una corsa a Roma per metterci d ' accordo soprattutto sui "fondi." Intanto quello che non marcia è l ' affare del " Becco Giallo . " Eravamo rimasti d ' accordo che subito dopo l ' arresto di Alberto Cianca , l ' ambasciatore avrebbe fatto energici passi al Quai d ' Orsay per ottenere il decreto di sospensione dell ' immondo libello e l ' espulsione dell ' altro direttore , che non siamo riusciti a coinvolgere nel complotto , perché abita ad un settimo piano ed era impossibile entrare dalla finestra per mettergli la cheddite sotto al letto . I corrispondenti di Parigi , che erano stati istruiti , hanno funzionato a dovere . Ed infatti tutti i giornali con " Il Corriere della Sera " in testa , hanno annunziato come imminente il provvedimento . Ma questo , al momento in cui scrivo , non è ancora arrivato e credo che anche questa volta abbiamo fatto palla corta . Ho fatto una capatina in redazione , con la scusa che mi mancava una copia arretrata della collezione , per vedere che faccia avevano e che pensavano . In quanto alla faccia , la prima impressione è stata poco confortante . Le dico : come se non fosse affare loro ! Tranquilli peggio di Salandra dopo un terremoto o del Duce nostro invitto dopo una delle tante battaglie che vince sempre . Le loro faccie erano più fresche del solito ed a gonfiarle di schiaffi come i palloncini della " Rinascente " del due volte senatore Borletti , avrei avuto un gusto matto . Quello che pensano dell ' affare è poi addirittura esasperante . E se non ci fosse il fatto che la ghigliottina qui la fanno funzionare senza guardare al fine nazionale , non ci penserei un momento a mettermene un paio sulla coscienza con relativo encomio solenne nel foglio d ' ordini . In breve il loro ragionamento è questo : " Il Becco Giallo " lei mi capisce chi è che parlava così è un giornale attrezzato per i lunghi viaggi . Il suo bagaglio è perciò , ridottissimo : tutta l ' amministrazione registri , fascettari , timbri e conti debitori compresi entra in una valigetta 50 per 25 , trasportabile a mano . Soppresso in Italia , venne a spalla , in un sacco da montagna , in Francia dove , rispettoso delle leggi del paese e fiducioso negli immortali principi dell ' 89 ( che roba mi tocca sentire , senza neanche poter sparare ! ) riprese le sue pubblicazioni . Se domani ai cani del signor Ambasciatore dicendo ( perdoni , signor commendatore la frase irriverente , ma la riporto tale e quale , mettendo di mio soltanto l ' a maiuscola all ' Ambasciatore , perché lei ci faccia mente locale ) dovesse essere soppresso in Francia , si trasferirebbe in ferrovia o in battello in un punto qualunque di un paese qualunque ove sia una tipografia ed un ufficio postale e continuerebbe come prima , peggio di prima . E se anche in quel punto qualunque di un paese qualunque dovesse essere soppresso , andrebbe a piedi , in bicicletta o in automobile in un altro punto di un altro paese qualunque ove fosse una tipografia e un ufficio postale , e ricomincerebbe da capo ... E così di seguito per tutto il giro del mondo in 53 anni , quanti restano dei sessanta appaltati al Padreterno da Mussolini . Che ne dice , di simili criminali ? Mi istruisca sul da farsi . Dev.mo AGENTE 99 P . S . Riapro per dirle che ho fatto trasferire Menapace in Olanda in attesa che si schiarisca l ' orizzonte e che lei mi mandi istruzioni . Bisognerebbe intanto mettere sotto la stampa nazionale per fare capire al governo francese che la condanna di Cianca , Sardelli e Tarchiani gioverebbe alle buone relazioni franco - italiane , faciliterebbe l ' accordo navale , spianerebbe la via alla Locarno del Mediterraneo , abbatterebbe gli ostacoli al regolamento dello statuto per Tunisi e allargherebbe la zona d ' influenza dell ' acqua di colonia del signor Coty col quale vado benissimo .
AI FASCI DELLA LIGURIA ( LANTINI FERRACELO , 1922 )
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Richiamo l ' attenzione di tutti i Fasci e dei rispettivi Direttori e Comandi squadra sull ' ammonimento reciso del nostro Capo nel suo recente discorso di Udine : L ' indisciplina , le violenze inutili , singole , sporadiche vanno represse e punite " col ferro e col fuoco . " Non è possibile che azioni d ' impulsivi o di avventurieri e di lestofanti , infiltratisi nelle nostre file , possano ostacolare l ' attività del fascismo ed offuscare la bellezza magnifica della nostra milizia . E pertanto , sotto l ' impressione di non pochi fatti particolari , dolorosamente avvenuti qua e là , per opera di incoscienti pseudo fascisti richiamo gli organi dirigenti e responsabili del fascismo ligure : 1 ) Sul mimetismo troppo sovente pappagallesco e , talvolta , antiumano e irritante dei bandi a persone , e di azioni contro singoli o case abitate da estranei , da donne bambini vecchi ! Ciò che può essere chirurgicamente necessario in un caso , è inutile e antipatico in altri cento casi . Può condurre a fatti spiacevoli e dolorosi , non previsti e voluti . I bandi alle persone non possono essere deliberati che dai direttori provinciali ! Inoltre il fascista deve essere generoso e cavalleresco . Dieci contro uno è semplicemente vile e non fascista . Le donne , i bambini vanno rispettati e protetti , anche se famigliari di avversari . 2 ) Sull ' abuso che da taluni fascisti si va facendo in ferrovia o tranvie , di non pagare biglietti e di tenere , verso chi ne chiede il pagamento , contegno spavaldo . Codesto è bolscevismo bello e buono . Altro che restaurazione dello Stato ! 3 ) Sull ' abuso inutile e spendereccio di viaggi , colazioni e pranzi in occasione di cerimonie . I volontari del fascismo che si rispettano , si accontentano di poco e fanno anche dei sacrifici . Altrimenti si va a finire nello scrocconismo festaiolo . 4 ) Sulla enorme frequenza , anche fuori la propria città , di collette , offerte di cartoline , oblazioni ecc . Tutte questue , codeste , che ormai scocciano il buon cittadino italiano che , nonostante tutta la simpatia , giudica in cuor suo , si secca e manda al diavolo gli scocciatori in camicia nera . Inoltre questo spesseggiare di questue è talvolta pretesto ed occasione al pelandronismo di loschi volontari del far niente e del vivere a scrocco , ieri comunisteggianti , oggi disposti a giurare ed ... a spassarsela col fascismo . 5 ) Sull ' abuso di vestire la camicia nera . La camicia nera è una divisa . È la divisa dei morti . È il segno della fede e del valore fascista . Va rispettata . Va vestita nelle cerimonie , o solo in seguito a comando dei Superiori . E chi la veste deve onorarla con la sua condotta . Avviene invece che taluno la porti a zonzo nei caffè , in giro per le piazze e perfino nei postriboli . Ciò non deve più avvenire ... Ferracelo Lantini , Delegato Regionale
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Il fascismo è in crisi , in gravissima crisi economica , politica , morale . Tutti lo sentono , tutti lo dicono . Mussolini confessa che i tempi sono "difficili." All ' estero , nelle cancellerie e nei giornali , le previsioni si fanno ogni giorno più scure . La caduta di De Rivera preannuncia la rovina mussoliniana e richiama l ' attenzione del mondo sulla tragedia italiana . Il mito di un fascismo ricostruttore d ' Italia è crollato miseramente . Il popolo italiano è oggi , in virtù del littorio , schiavo ed affamato . Perciò il mal contento si diffonde , guadagna le fila di quelli che del fascismo furono un tempo i sostenitori ardenti , mentre i primi conati di rivolta ( Sulmona , Faenza , Viterbo ) danno il senso della catastrofe vicina . L ' antifascismo guadagna terreno , si riorganizza , i giovani accorrono , l ' ora delle grandi prove si approssima . Ed ecco risorgere , sull ' inquieto orizzonte la Medusa monarchica , speranza vile e addormentatrice . Da qualche settimana a questa parte ringalluzzita dalle cerimonie matrimoniali , la compagnia scema degli italiani filomonarchici si è rimessa in moto a diffonder consigli di calma , pazienza , prudenza : tale e quale come dopo il delitto Matteotti . Ci sussurrano del povero re prigioniero , del principino antifascista , di Maria José che guarda storto Mussolini , del Papa che vuole vendicarsi , di Federzoni che , d ' accordo coi gesuiti e la grande industria , prepara la successione . Un diluvio di pettegolezzi uno più falso e più sciocco dell ' altro il cui effetto è uno solo : spezzare la ripresa antifascista e dar tempo a Mussolini di superare la crisi per ribadirci le già pesanti catene . Molte animule in pena , che la salvezza attendono da tutti fuor che da se stessi , abboccano all ' amo e vanno sospirando d ' orecchio in orecchio i " magari fosse vero ... " Bisogna reagire . E violentemente reagire . Matteotti non deve essere morto invano . L ' amara esperienza di Amendola , ultimo nobile cavaliere dell ' idea monarchica , non deve andar perduta . La monarchia va inchiodata sin d ' ora alle sue tremende responsabilità . Diciamo subito che noi non siamo dei repubblicani pregiudizialisti . Non crediamo cioè che un paese , sol perché retto a repubblica , divenga perciò solo depositario d ' ogni giustizia e virtù . In Inghilterra vivremmo benissimo sotto la monarchia . Ma diciamo chiaro e tondo che la monarchia in Italia è venuta meno al suo compito storico e alla sua funzione specifica di garante delle libertà statutarie , e deve considerarsi finita . Casa Savoia - Carignano non regna per diritto divino o per lunga tradizione di secoli . Casa Savoia - Carignano regna in Italia solo e solamente in virtù del patto statutario liberamente accettato in sei plebisciti . Dal giorno ( sono sette anni ! ) che il patto fu dal re calpestato , il patto è risolto e il popolo italiano ha riacquistato , intera , la sua libertà . La sua libertà , dopo questa esperienza , ha un solo nome : repubblica . A chi ci parla della monarchia come possibile salvatrice , noi rispondiamo col ricordo di una complicità continua , gravissima , determinante . L ' alleanza infame non si scioglie all ' ora ultima , quando tutto precipita . Sette anni di corresponsabilità non si lavano col facile pentimento del poi . Ricordiamo : Fu la monarchia a consegnare il potere a Mussolini , sovrapponendosi a Governo , a Parlamento , a Paese , a quel Paese che , nelle elezioni del " 21 " aveva schiacciato il fascismo sotto una valanga di schede . Fu la monarchia ad apporre il suo sigillo ad una serie indefinita di decreti anticostituzionali , dalla revoca della libertà di stampa e di associazione alla legge sul Gran Consiglio , nonostante l ' avvertimento solenne e contrario dell ' antico suo servitore , Giolitti . Fu la monarchia ad amnistiare gli assassini di Matteotti e a tradire vergognosamente le opposizioni abbandonandole , dopo il colpo di stato del 3 gennaio , mani e piedi legati , alle vendette del Duce . Fu la monarchia a ratificare la soppressione di tutte le libertà , a firmare le leggi eccezionali , a consentire la feroce persecuzione di cittadini rei soli di tener fede a quello Statuto cui tuttora , per atroce ironia , è fatto obbligo agli impiegati e ai soldati , di prestar giuramento . La monarchia , sempre la monarchia . Né si dica che bisogna distinguere tra padre e figliolo , tra Vittorio ed Umberto . Il monarca rappresenta l ' istituto monarchico in tutti i suoi elementi e ne impegna coi suoi atti presente e avvenire . Ma a parte ciò , grandemente si illude chi vede nel figlio un correttivo del padre . Gli antifascisti sappiano che il principe cova sogni grotteschi di restaurazione , monarchica - autoritaria , a braccetto dei preti , se ora posa ad antifascista , non è in odio a Mussolini tiranno , a Mussolini liberticida , ma sol perché vuol essere lui al posto di Mussolini , lui al centro della vita italiana , lui a profittare della centralizzazione di poteri operata dal fascismo . Per ben 7 anni ha servito di comparsa nelle cerimonie fasciste , ha rivestito la camicia nera , comandato alle manovre battaglioni di militi , concesso interviste all ' Impero , votato clamorosamente alle elezioni ... plebiscitarie primo ed unico tra i principi ereditari per i fascisti . È tardi ormai per il voltafaccia caro ai Savoia . Coloro che ancora sognano una libertà per concessione graziosa del Sovrano , tradiscono la loro impotenza e la loro bassezza . La libertà non si dona , ma si conquista ; e in tanto vale in quanto molto si è dovuto lottare per conquistarla . Tutti i grandi popoli hanno conquistato la libertà sulle barricate , suggellando col sangue il loro noviziato di modernità . L ' Italia non può sottrarsi al suo fato . Una falsa libertà che ci venisse elargita da una monarchia fedifraga , attraverso compromessi miserabili , sarebbe una schiavitù ancor più triste perché più definitiva della presente . Basta coi re e con le speranze nel re . Monarchia e fascismo fanno tutt ' uno . Legati alla stessa catena , marciano assieme e assieme debbono cadere . Il popolo italiano non si lascerà attrarre nella trappola monarchica . Il popolo italiano prepara la sua rivoluzione che spazzerà via tutti i tiranni , tutti i responsabili , tutti i traditori . A cominciare dal Re .
StampaPeriodica ,
Comando Generale Fascista Proclama Fascisti ! Italiani ! L ' ora della battaglia decisiva è suonata . Quattro anni fa , l ' Esercito nazionale scatenò di questi giorni la suprema offensiva che lo condusse alla vittoria : oggi , l ' esercito delle Camicie Nere riafferra la Vittoria mutilata e , puntando disperatamente su Roma , la riconduce alla gloria del Campidoglio . Da oggi Principi e Triari sono mobilitati . La legge marziale del Fascismo entra in pieno vigore . Dietro ordine del Duce i poteri militari , politici e amministrativi della Direzione del Partito vengono riassunti da un Quadrumvirato Segreto d ' Azione con mandato dittatoriale . L ' Esercito , riserva e salvaguardia suprema della Nazione non deve partecipare alla lotta . Il Fascismo rinnova la sua altissima ammirazione all ' Esercito di Vittorio Veneto . Né contro gli agenti della forza pubblica marcia il Fascismo , ma contro una classe politica di imbelli e di deficienti che in quattro lunghi anni non ha saputo dare un governo alla Nazione . Le classi che compongono la borghesia produttiva sappiano che il Fascismo vuole imporre una disciplina sola alla Nazione e aiutare tutte le forze che ne aumentino l ' espansione economica e il benessere . Le genti del lavoro , quelle dei campi e delle officine , quelle dei trasporti e dell ' impiego , nulla hanno da temere dal potere fascista . I loro giusti diritti saranno lealmente tutelati . Saremo generosi con gli avversari inermi . Inesorabili con gli altri . Il Fascismo snuda la sua spada per tagliare i troppi nodi di Gordio che irretiscono e intristiscono la vita italiana . Chiamiamo Iddio e lo spirito dei nostri cinquecentomila Morti a testimoni che un solo impulso ci spinge , una sola volontà ci raccoglie , una passione sola ci infiamma : contribuire alla salvezza e alla grandezza della Patria . Fascisti di tutta Italia ! Tendete romanamente gli spiriti e le forze . Bisogna vincere . Vinceremo . Viva L ' Italia ! Viva il Fascismo ! Il Quadrumvirato