StampaPeriodica ,
L
'
Accademia
anti
-
accademia
...
L
'
Accademia
d
'
Italia
deve
essere
antiaccademica
.
Deve
essere
antiparassitaria
e
antistatica
,
dinamica
,
operosa
,
creatrice
.
Pensiamo
,
insomma
,
che
l
'
Accademia
d
'
Italia
debba
essere
l
'
organo
della
Rivoluzione
fascista
nel
campo
dell
'
arte
.
Pertanto
essa
dovrebbe
avere
per
compito
generale
la
difesa
e
l
'
illustrazione
dello
spirito
italiano
,
attraverso
una
azione
precisa
ed
efficace
su
tutto
quanto
concerne
la
cultura
del
nostro
Paese
,
intesa
questa
come
somma
di
tutte
le
discipline
intellettuali
ed
artistiche
.
Tale
azione
difensiva
dovrebbe
essere
intesa
nel
senso
di
una
saggia
conservazione
spirituale
e
materiale
del
patrimonio
artistico
della
nostra
razza
,
il
quale
deve
essere
maggiormente
protetto
di
quanto
oggi
non
si
faccia
,
sia
dalle
minacce
del
tempo
in
ciò
che
è
opera
distruttibile
,
sia
-
soprattutto
-
dalle
influenze
e
dalle
contaminazioni
straniere
in
ciò
che
è
essenza
e
modo
di
vita
estetica
,
filosofica
,
religiosa
e
morale
,
particolare
alla
nostra
razza
...
La
sua
funzione
di
difesa
ideale
della
nostra
civiltà
artistica
,
in
cui
si
riassumono
le
nostre
più
preziose
virtù
etniche
,
l
'
Accademia
d
'
Italia
può
compierla
con
lo
svalutare
,
attraverso
la
propria
palese
noncuranza
o
con
esplicite
dimostrazioni
ed
atti
pubblici
,
tutte
quelle
manifestazioni
letterarie
,
mistiche
,
artistiche
,
morali
,
ecc
.
,
che
portano
in
tutti
questi
campi
dell
'
intelletto
e
dello
spirito
"
germi
"
di
errori
e
di
degenerazioni
contrastanti
con
la
schietta
genialità
o
spiritualità
creativa
nazionale
.
Con
ciò
l
'
Accademia
combatterebbe
senza
dar
quartiere
,
nell
'
ambito
delle
sue
proprie
funzioni
e
attribuzioni
,
ogni
forma
di
decadenza
dello
spirito
italiano
da
quelle
che
sono
le
sue
caratteristiche
e
proprietà
tradizionali
,
storiche
e
congenite
.
Sopratutte
energica
dovrebbe
essere
la
difesa
della
lingua
nel
suo
carattere
sostanziale
,
senza
pedante
-
rie
,
che
sono
più
dannose
delle
importazioni
,
nella
lingua
parlata
come
in
quella
scritta
,
di
termini
stranieri
italianizzati
.
La
lingua
va
considerata
come
una
cosa
viva
ed
in
continuo
sviluppo
,
ma
non
può
più
essere
impunemente
contaminata
,
oggi
come
ieri
e
sotto
ogni
regime
,
secondo
le
mode
giornalistiche
e
librarie
,
che
tengono
il
campo
letterario
.
E
a
questo
proposito
diciamo
un
altro
basta
con
le
"
sagre
"
in
onore
di
santi
,
di
artisti
e
di
eroi
,
fatte
a
base
di
discorsi
,
articoli
,
monografie
e
saggi
colmi
di
fronzoli
,
di
zeppe
e
di
rettoricume
di
una
lingua
insieme
sgrammaticata
,
roboante
e
contorta
,
che
nessun
italiano
potrebbe
riconoscere
per
propria
.
E
basta
con
molta
della
insopportabile
prosaccia
dei
pseudo
scrittori
fascisti
di
questi
ultimissimi
anni
,
sia
del
giornale
,
sia
del
libro
,
i
quali
hanno
la
pretesa
di
contribuire
a
formare
una
letteratura
fascista
mentre
soffocano
lo
stile
della
nostra
grande
lingua
sotto
un
'
immensa
ondata
di
terminologie
inintelligibili
,
barbariche
e
puerili
.
Il
Ministero
della
cultura
italiana
L
'
Accademia
d
'
Italia
,
poi
,
per
procedere
a
quella
valutazione
particolare
del
valore
dei
singoli
artisti
,
di
cui
dicevamo
poc
'
anzi
,
potrebbe
istituire
premi
di
incoraggiamento
e
facilitare
pubblicazioni
e
manifestazioni
artistiche
di
schietta
impronta
italiana
.
Inoltre
essa
dovrebbe
avere
un
proprio
giornale
periodico
,
cui
,
oltre
gli
accademici
,
darebbero
il
loro
contributo
d
'
idee
e
di
espressioni
artistiche
tutti
coloro
che
l
'
Accademia
stimasse
degni
di
far
ciò
.
Insomma
,
l
'
Accademia
d
'
Italia
dovrebbe
rappresentare
una
specie
di
Ministero
della
cultura
italiana
.
Cioè
,
un
organo
centrale
cui
fossero
naturalmente
avocate
tutte
le
imprese
e
tutte
le
iniziative
di
ordine
e
di
carattere
intellettuale
e
artistico
,
in
merito
alle
quali
essa
potrebbe
emettere
il
suo
parere
,
dare
i
suoi
consigli
,
presentare
le
sue
obiezioni
...
StampaPeriodica ,
Di
fronte
allo
sciovinismo
di
un
'
altra
nazione
dobbiamo
noi
,
starcene
lì
rassegnati
e
astinenti
?
Noi
non
gliela
facciamo
.
Un
modesto
caso
personale
.
Io
mi
sono
incominciato
ad
interessare
alle
questioni
nazionali
nei
rapporti
con
gli
stranieri
,
dal
mio
primo
viaggio
all
'
estero
:
dal
momento
in
cui
ho
incominciato
a
soffrire
il
disprezzo
dei
tedeschi
e
l
'
ironia
dei
francesi
:
lo
sciovinismo
di
ciascuna
nazione
.
Oh
,
sì
certamente
,
se
non
fossero
stati
gli
stranieri
,
anche
io
oggi
la
penserei
come
Benedetto
Croce
.
La
responsabilità
di
un
atto
così
imprudente
,
(
la
temerità
di
creder
caduto
in
error
di
pratica
un
maestro
)
,
per
mio
conto
la
scarico
sui
tedeschi
e
sui
francesi
,
che
mi
hanno
fatto
vedere
uno
spettacolo
talmente
vasto
,
di
deformazione
del
vero
,
fin
nel
sacrosanto
campo
storico
,
da
non
lasciarmi
dubbio
di
sorta
sul
metodo
da
seguire
per
l
'
interesse
nostro
.
Trattasi
di
due
generi
di
mentalità
:
c
'
è
chi
vede
gli
interessi
al
di
sopra
delle
perfezioni
ideali
;
e
c
'
è
quegli
che
intende
sacrificare
qualsiasi
interesse
per
ottenere
uno
stato
di
perfezione
.
Chi
non
avesse
paura
delle
parole
grosse
,
potrebbe
dir
persino
che
c
'
è
chi
sente
la
patria
al
di
sopra
di
tutto
,
e
chi
al
di
sopra
di
tutto
,
compresa
la
patria
,
sente
un
altro
amore
.
Ma
la
parola
patria
,
che
può
esser
compresa
tra
i
sentimenti
che
Croce
dice
"
Vezzeggiati
dal
volgo
,
"
non
mescoliamola
a
queste
chiacchiere
.
Guardiamo
per
ora
la
convenienza
soltanto
.
Oggi
la
politica
intellettuale
va
diretta
tenendo
presente
il
bluffismo
,
l
'
affarismo
,
le
camorre
,
le
invadenze
,
i
soprusi
,
i
complotti
internazionali
di
ciascuna
nazione
.
Questi
piani
strategici
mirano
a
due
fini
:
uno
riguarda
il
primato
morale
,
prezioso
alle
mire
generali
politiche
di
ogni
paese
;
il
secondo
punto
i
mercati
.
(
Vendere
i
libri
,
vendere
i
quadri
,
eccetera
,
portar
simpatie
e
soldi
a
casa
.
)
I
mezzi
usati
da
ambedue
le
correnti
sono
naturalmente
intellettuali
.
Per
esempio
,
il
Seicento
in
pittura
viene
sollecitamente
affermato
un
gran
secolo
perché
la
Germania
ha
accaparrato
quadri
del
Seicento
.
Il
cubismo
trova
critici
di
firma
,
che
ancora
lo
difendono
,
perché
il
tal
mercante
ha
sullo
stomaco
duecento
pezzi
cubisti
.
Picasso
è
tornato
al
cubismo
-
e
fa
ora
il
neoclassico
un
giorno
e
il
cubista
un
altro
-
per
non
far
arrabbiare
nessuno
.
De
Chirico
da
neoclassico
è
tornato
metafisico
perché
così
vuole
il
mercante
Rosemberg
...
Tornando
al
nostro
argomento
,
gli
intellettuali
italiani
dovrebbero
tenersi
d
'
accordo
coi
mercanti
italiani
(
editori
,
antiquari
,
mercanti
d
'
arte
moderna
,
fabbricanti
di
strumenti
intellettuali
)
per
poter
far
la
parte
nostra
nel
campo
della
concorrenza
straniera
.
Io
non
capirei
quindi
le
divisioni
interne
tra
intellettuali
che
hanno
o
avrebbero
opposto
colore
politico
.
Mi
pare
che
gli
argomenti
artistici
non
si
posson
tingere
di
nessun
colore
,
e
non
vedo
dunque
le
cause
delle
spartizioni
che
dividon
le
forze
italiane
in
due
.
Tanto
più
che
una
non
agisce
ad
altro
fine
che
ad
insidiare
anche
all
'
estero
l
'
altra
,
con
quanto
vantaggio
dell
'
interesse
comune
(
sempre
comune
)
non
so
.
Siccome
io
conosco
i
costumi
degli
intellettuali
stranieri
,
ho
risoluto
che
sarebbe
perfino
morale
-
nei
confronti
dei
metodi
loro
-
d
'
usar
addirittura
i
sistemi
della
nostra
vecchia
camorra
.
Questo
è
ottocentesco
e
dunque
anche
di
moda
...
Bando
alle
utopie
,
in
conclusione
,
e
tenersi
fermi
al
sodo
,
altrimenti
ci
fregano
.
StampaPeriodica ,
...
Una
cultura
umana
seria
,
cioè
nazionale
,
che
dia
il
senso
della
realtà
,
non
può
essere
che
di
pochi
.
Ma
,
quando
esista
,
non
manca
di
esercitare
anche
sulle
moltitudini
un
'
azione
benefica
e
rinvigoritrice
.
La
nostra
letteratura
,
vecchia
,
e
anche
recente
,
se
non
recentissima
(
poco
sopra
nominammo
Leopardi
e
Manzoni
)
,
contiene
più
di
quanto
bisogni
alla
formazione
d
'
una
tale
cultura
.
Insieme
con
molta
scoria
(
opporranno
)
...
Della
scoria
,
sia
molta
o
poca
,
si
devon
curare
soltanto
gli
storici
;
quegl
'
italiani
che
vogliono
,
come
dovrebbero
,
esser
semplicemente
culti
,
posson
lasciarla
in
disparte
.
Invece
i
più
lasciano
in
disparte
,
non
la
sola
scoria
,
ma
tutta
quanta
la
letteratura
;
e
ciò
da
gran
tempo
...
Non
parliamo
delle
Università
,
dove
l
'
insegnamento
letterario
si
tecnicizza
inevitabilmente
(
forse
troppo
,
qua
e
là
;
non
discuto
)
.
Ma
nella
scuola
media
,
il
cui
ufficio
è
di
preparare
alla
,
cultura
,
gli
scolari
poco
leggono
,
e
meno
imparano
a
leggere
come
converrebbe
,
non
prendono
gusto
e
non
si
fanno
l
'
abitudine
alle
letture
"classiche."
Il
ricchissimo
patrimonio
della
nostra
letteratura
è
,
per
la
cultura
(
non
dico
per
l
'
erudizione
)
reso
inutile
,
come
se
non
ci
fosse
.
Con
la
conseguenza
,
che
le
nostre
classi
culte
,
cioè
quelle
che
si
credono
e
son
credute
culte
,
manchino
di
quella
cultura
nostra
,
che
sola
è
capace
di
farci
comprendere
la
realtà
nostra
.
...
Lo
straniarsi
della
lingua
,
donde
poi
l
'
incultura
,
è
un
effetto
,
e
diviene
alla
sua
volta
una
causa
,
della
cieca
soggezione
ai
forestieri
.
Ogni
giornale
che
si
prenda
in
mano
è
,
per
la
forma
,
scritto
come
s
'
è
accennato
e
come
tutti
vedono
;
per
il
contenuto
,
non
contiene
quasi
che
importazioni
francesi
,
o
,
se
ce
n
'
è
qualche
altra
,
passata
nove
su
dieci
attraverso
un
canale
francese
...
Per
un
popolo
,
come
per
un
uomo
,
la
sua
ragion
d
'
essere
consiste
nella
sua
originalità
.
I
pappagalli
non
hanno
valore
,
neppure
come
scolari
;
son
dei
fruges
consumere
nati
,
gravosi
a
loro
stessi
e
agli
altri
.
Un
uomo
,
perché
faccia
opera
utile
in
un
campo
qualsiasi
,
deve
non
rassegnarsi
a
non
esser
più
d
'
un
servitore
;
gli
occorrono
svegliatezza
d
'
ingegno
,
attività
intelligente
,
iniziativa
;
in
una
parola
:
fiducia
in
sé
.
Ma
che
fiducia
possono
avere
in
sé
uomini
,
a
cui
ogni
giorno
si
rinfacciano
l
'
ignoranza
e
l
'
accidia
,
che
fin
dall
'
infanzia
vengono
avvezzati
a
inginocchiarsi
davanti
al
forestiero
,
perché
forestiero
?
Quando
ci
mancavano
l
'
indipendenza
e
l
'
unità
,
fummo
pur
capaci
di
conquistarcela
.
Ora
che
le
possediamo
,
dovremmo
pensare
a
virilmente
valercene
per
affermare
sempre
più
vigorosamente
noi
stessi
.
Non
c
'
è
tesoro
materiale
o
spirituale
,
che
non
svanisca
se
non
è
fatto
fruttare
.
StampaPeriodica ,
...
In
ogni
caso
l
'
opposizione
non
è
comprensibile
in
un
regime
che
vuol
essere
totalitario
-
totalitario
non
per
numero
di
consenzienti
,
ma
per
valore
rappresentativo
-
che
si
assume
il
compito
di
creare
un
ordine
nuovo
e
non
di
riparare
le
deficienze
del
vecchio
.
Qui
,
come
in
ogni
altra
questione
,
il
fondo
dell
'
incomprensione
è
il
disconoscimento
del
carattere
rivoluzionario
del
fascismo
.
Se
questo
concedesse
diritti
a
una
opposizione
,
implicitamente
attesterebbe
la
parzialità
della
sua
conquista
dello
Stato
,
abbasserebbe
la
rivoluzione
politica
a
insurrezione
parlamentare
,
sconfesserebbe
e
forse
comprometterebbe
l
'
organicità
d
'
un
'
opera
,
che
si
va
realizzando
quale
corrente
sviluppo
d
'
un
'
idea
,
in
pieno
contrasto
con
il
vecchio
ordinamento
politico
.
Una
sola
opposizione
avrebbe
significato
:
quella
radicale
,
che
nega
tutto
il
movimento
,
nei
suoi
atti
singoli
e
più
nella
sua
ragion
d
'
essere
,
totalitaria
anch
'
essa
a
suo
modo
,
come
base
d
'
una
lotta
tra
due
mondi
di
idee
e
di
fatti
in
antitesi
.
Ma
questa
opposizione
storicamente
ci
è
stata
;
ha
esercitato
i
suoi
diritti
.
È
appunto
ciò
che
è
crollato
nelle
eroiche
giornate
dal
'19
al
'22
,
ciò
contro
cui
e
su
cui
il
fascismo
è
sorto
trionfatore
.
Essa
tentò
di
rinascere
e
riorganizzarsi
come
opposizione
assoluta
;
ma
fu
ancora
debellata
e
non
può
sopravvivere
che
come
incomposta
agitazione
criminosa
,
accampata
fuori
di
Italia
,
contro
la
nazione
.
Se
non
che
il
disconoscimento
di
diritti
a
una
opposizione
estrinseca
-
che
non
sarebbe
pungolo
ma
ostacolo
-
non
deve
significare
assenza
di
ogni
controllo
e
d
'
ogni
freno
disciplinatore
.
Anzi
deve
renderli
più
profondi
,
più
aderenti
all
'
atto
medesimo
,
più
incalzanti
e
presenti
che
non
l
'
accidentale
critica
altrui
.
Solo
questa
interiorità
del
controllo
evita
i
pericoli
dell
'
assenza
dell
'
altro
,
e
impedisce
che
la
volontà
degeneri
in
arbitrio
,
che
l
'
irresponsabilità
fiacchi
la
saldezza
della
creazione
,
che
un
regi
-
me
totalitario
decada
in
un
'
anarchia
dissimulata
da
un
ben
congegnato
ordine
estrinseco
...
StampaPeriodica ,
Signor
Preside
,
La
ringrazio
di
avermi
mandato
i
due
volumi
delle
opere
di
Platone
.
Li
ho
letti
-
o
riletti
-
in
questi
giorni
.
Voglio
dirle
le
mie
impressioni
.
L
'
Apologia
e
l
'
Eutifrone
mi
hanno
lasciato
un
po
'
freddo
.
Il
Critone
mi
ha
impressionato
molto
di
più
,
la
prima
volta
.
Viceversa
,
ho
ritrovato
sublime
il
Fedone
.
Ritengo
che
la
prova
dell
'
immortalità
dell
'
anima
sia
incatenante
,
consolatrice
perfetta
.
Tutto
il
ragionamento
sui
contrari
,
che
può
riassumersi
nelle
due
o
tre
seguenti
fondamentali
proposizioni
,
è
di
una
evidenza
assoluta
.
E
cioè
:
1
)
Ogni
contrario
nasce
dal
suo
contrario
(
il
sonno
dalla
veglia
,
la
veglia
dal
sonno
;
la
vita
dalla
morte
,
la
morte
dalla
vita
)
;
2
)
Ogni
contrario
non
può
tenere
in
sé
il
suo
contrario
(
la
neve
non
può
contenere
il
fuoco
e
viceversa
)
;
3
)
Non
solo
"
i
contrari
non
si
ricavano
fra
loro
,
"
ma
"
nemmeno
le
cose
che
pur
non
essendo
contrarie
,
contengono
i
contrari
.
"
(
Il
numero
3
non
è
contrario
al
4
,
ma
non
può
diventar
pari
)
.
Ne
consegue
(
pag
.
153
e
seguenti
)
:
L
'
anima
che
è
la
vita
,
in
quanto
dà
la
vita
al
corpo
,
non
può
accogliere
il
contrario
di
ciò
che
essa
porta
,
non
può
accogliere
la
Morte
:
l
'
anima
è
dunque
immortale
!
Ho
sintetizzato
bene
?
La
prego
di
gradire
,
Signor
Preside
,
i
miei
saluti
cordiali
.
Roma
,
4
giugno
1927-V
StampaPeriodica ,
Con
quella
tetra
,
noiosa
e
pedantesca
terza
Italia
che
ci
perseguita
,
bisognerà
pur
finirla
una
volta
per
sempre
!
Bisogna
togliere
di
mezzo
l
'
equivoco
che
tenderebbe
a
fare
della
terza
Italia
un
secondo
rinascimento
.
Non
ci
fu
epoca
più
ricca
di
mediocri
ingegni
di
quella
delle
Casse
di
Risparmio
.
L
'
Elzeviro
Zanichelliano
e
le
lettere
istoriate
passavano
per
il
non
plus
ultra
della
eleganza
tipografica
;
il
Cristo
di
Ciffariello
"
faceva
piangere
,
"
il
Barnum
Museum
dava
dei
punti
alla
Bibbia
,
e
l
'
igiene
e
l
'
archivio
ispiravano
i
tromboni
della
poesia
d
'
allora
.
Fu
l
'
Italia
dei
tacchi
di
gomma
,
del
"
Senobel
,
"
della
menta
al
seltz
e
dei
polsini
di
ricambio
.
Il
buon
gusto
letterario
si
esauriva
nella
ricerca
dei
motti
latini
per
ex
-
libris
,
nel
medioevalismo
romantico
di
cartone
e
nelle
rarità
bibliografiche
.
Con
la
terza
Italia
spuntò
l
'
era
delle
prefazioni
,
delle
emulazioni
e
dell
'
umanesimo
floreale
che
è
,
e
resterà
sempre
,
nel
sangue
dei
professori
.
Si
arrivò
così
ai
caratteri
di
Manuzio
col
nastro
,
al
tipo
incunabula
,
ai
merli
guelfi
e
ghibellini
dipinti
sui
cornicioni
delle
case
,
ai
restauri
nefasti
di
Rubbiani
,
alla
rettorica
archeologica
di
Boni
,
al
cuoio
bulinato
,
alla
tela
eoro
,
alla
finta
pergamena
,
alla
"
Partita
a
scacchi
"
e
al
metodo
storico
.
Professori
,
quasi
tutti
gli
uomini
della
terza
Italia
,
non
riuscirono
mai
a
trovare
le
vie
della
poesia
e
dell
'
arte
:
l
'
aula
scolastica
li
partorì
e
nell
'
aula
scolastica
moriranno
.
Di
qui
ebbero
origine
tutti
i
mali
che
ancor
oggi
ci
funestano
:
Gabriele
D
'
Annunzio
con
De
Katelis
,
i
motti
e
le
"
parole
rare
,
"
Benedetto
Croce
e
i
suoi
,
Forzano
e
le
sue
ricostruzioni
,
Toscanini
e
il
Nerone
,
eccetera
eccetera
sono
tutti
residui
della
malaria
floreale
.
Per
condurre
a
buon
fine
la
lotta
antimalarica
,
noi
fascisti
con
l
'
osso
e
rivoluzionari
sul
serio
,
iniziamo
la
pubblicazione
delle
frasi
della
terza
Italia
alle
quali
seguiranno
articoli
e
vignette
di
tutti
i
nostri
collaboratori
.
StampaPeriodica ,
Ormai
anche
all
'
estero
si
afferma
il
riconoscimento
di
una
personalità
d
'
eccezione
nel
Duce
.
Tuttavia
,
se
si
guarda
con
attenzione
,
è
difficile
trovare
fra
le
tante
apologie
degli
stranieri
un
passo
che
riveli
intuito
commosso
e
profondità
di
conoscenza
.
Mentre
le
apologie
degli
italiani
possono
appesantirsi
nella
forma
retorica
e
riuscire
spesso
stucchevoli
,
quelle
straniere
si
mantengono
parziali
e
sopratutto
superficiali
.
Mi
sembra
che
la
differenza
derivi
da
una
causa
identificabile
:
gli
italiani
esprimono
un
entusiasmo
sincero
,
un
sentimento
vivo
per
l
'
uomo
la
cui
grandezza
li
onora
e
li
riguarda
in
mille
sensi
;
gli
stranieri
invece
sono
tenuti
distanti
dal
loro
spirito
unilaterale
e
romantico
,
ossia
da
una
naturale
incomprensione
psicologica
.
I
loro
mezzi
comuni
d
'
indagine
,
suggeriti
dal
metodo
giornalistico
delle
interviste
istantanee
,
non
possono
valere
alla
bisogna
,
anche
se
integrati
dall
'
esame
delle
opere
compiute
da
Mussolini
.
Né
gli
stranieri
potranno
intendere
appieno
la
personalità
del
Duce
anche
se
si
gettano
a
frugare
nei
più
minuziosi
dettagli
della
sua
vita
privata
;
perché
il
problema
che
il
biografo
di
Mussolini
deve
risolvere
è
di
ricostruzione
artistica
animata
da
una
simpatia
naturale
.
Per
ottenere
un
profilo
compiuto
non
basta
registrare
le
impronte
della
marcia
eccezionale
condotta
dal
Duce
fino
ad
oggi
e
integrarle
con
le
impressioni
suggestive
che
si
possono
ricavare
da
un
colloquio
nel
salone
della
Vittoria
,
ma
bisogna
in
qualche
modo
aderire
all
'
altissimo
tono
spirituale
del
suo
genio
,
esserne
illuminati
,
presagire
la
ricchezza
delle
sue
energie
potenziali
,
misurare
le
proporzioni
classiche
della
sua
figura
in
una
sintesi
storica
senza
errori
di
prospettiva
,
sentire
sopratutto
come
realtà
provvidenziale
la
sua
apparizione
.
A
tutto
questo
par
difficile
possa
pervenire
uno
straniero
...
StampaPeriodica ,
Mi
sono
imbattuto
,
caso
fortuito
,
in
una
mia
amica
Miss
Hilder
Mary
,
inglese
emigrata
,
che
conobbi
a
Rovigo
nel
1919
.
L
'
ho
trovata
sportiva
alla
stazione
di
Torino
equipaggiata
in
attesa
di
prendere
il
treno
per
Aosta
e
salire
a
Pont
Saint
Martin
a
sciare
.
Poche
parole
sotto
la
pensilina
.
-
Signorina
,
io
vi
conosco
.
Miss
Hilder
Mary
?
-
Yes
.
-
Good
morning
,
Mary
;
How
are
you
?
-
Very
well
;
e
qui
la
presentazione
e
il
riconoscimento
.
Miss
si
stacca
dalle
sue
compagne
mi
segue
a
fianco
.
Dice
:
-
It
gives
me
pleasure
!
E
continuando
io
-
Today
weather
is
not
so
fine
as
yesterday
-
,
entro
improvvisamente
a
parlare
della
montagna
e
dei
ghiacciai
alpini
italiani
.
Sulla
guida
del
Touring
mi
indica
Pont
Saint
Martin
e
mi
domanda
dell
'
auto
per
Gressoney
-
Saint
-
Jean
e
per
Gressoney
-
La
Trinité
.
Io
portavo
la
Camicia
nera
ed
Ella
si
rallegrò
con
me
del
bel
passo
.
Poiché
adorava
l
'
Italia
per
i
suoi
mira
-
bili
paesaggi
ed
il
suo
bel
sole
ed
il
condottiero
invitto
del
suo
popolo
.
-
Dovrete
esser
fieri
,
Ella
mi
disse
,
di
questo
vostro
Duce
,
che
suscita
l
'
invidia
nostra
e
del
mondo
intero
.
-
Il
fascismo
traboccherà
di
certo
oltre
i
confini
d
'
Italia
ed
è
ardua
cosa
dire
ove
farà
sosta
...
StampaPeriodica ,
...
Una
bellezza
inglese
è
una
bellezza
che
pare
attenda
di
essere
sviluppata
e
compiuta
;
stimola
un
paterno
sentimento
di
artista
,
una
specie
di
amore
altruistico
,
una
cosa
contro
natura
.
Una
bellezza
italiana
,
quando
proprio
sia
tale
,
è
tanto
finita
e
sicura
che
ti
schiaccia
.
Non
c
'
è
più
nessuna
ragione
di
sopravvivere
,
quando
certe
cose
sono
state
già
dette
.
StampaPeriodica ,
Una
rivoluzione
diventa
Stato
quando
le
forze
occasionali
che
l
'
hanno
posta
in
essere
si
trasformano
in
istituti
di
diritto
destinati
a
permanere
indipendentemente
da
quegli
uomini
e
da
quelle
forze
.
E
una
rivoluzione
che
abbia
,
come
il
Fascismo
,
l
'
obbiettivo
principale
di
tra
-
sformare
lo
Stato
,
deve
incardinare
la
vita
dello
Stato
su
organismi
che
perpetuino
i
motivi
di
questa
rivoluzione
anche
quando
gli
individui
fisici
che
hanno
compiuta
la
rivoluzione
stessa
siano
scomparsi
.
Il
problema
centrale
è
quello
dell
'
autorità
dello
Stato
,
della
base
politica
e
costituzionale
di
quella
autorità
.
In
uno
Stato
monarchico
assoluto
l
'
autorità
si
accentra
tutta
nelle
mani
del
monarca
ereditario
;
ma
lo
Stato
fascista
non
è
uno
Stato
monarchico
assoluto
.
In
uno
Stato
liberal
-
democratico
,
l
'
autorità
politica
riposa
massimamente
sulle
assemblee
e
soprattutto
sulla
Camera
elettiva
;
ma
lo
Stato
fascista
non
è
uno
Stato
liberai
-
democratico
.
Dunque
,
dove
riposa
l
'
autorità
politica
e
costituzionale
nello
Stato
fascista
?
Nel
governo
?
Ma
il
governo
è
no
-
minato
dal
re
.
Ma
il
re
,
che
non
è
,
che
non
vuole
e
non
può
essere
,
un
monarca
assoluto
,
deve
nominare
il
governo
ispirandosi
a
quelle
che
sia
-
no
le
forze
politiche
preponderanti
nel
paese
.
Ossia
,
volendosi
un
regime
fascista
,
il
re
nomina
il
governo
a
seconda
delle
esigenze
e
delle
tradizioni
fondamentali
del
Fascismo
.
Dove
troverà
il
re
l
'
espressione
di
queste
esigenze
e
di
queste
tradizioni
?
Non
la
troverà
nella
Camera
,
or
-
mai
eminentemente
sindacale
.
Il
sindacalismo
fascista
è
una
delle
massime
organizzazioni
del
Fascismo
,
ma
non
è
il
Fascismo
.
Anzi
,
il
sindacalismo
,
in
quanto
trovi
libera
espressione
in
un
Parlamento
,
tenderà
sempre
ad
accentuare
,
anzi
che
ad
attutire
,
il
suo
fondamentale
carattere
di
astrattezza
e
di
economicità
;
non
vedrà
i
problemi
particolari
,
astratti
ed
economici
,
sotto
la
luce
dei
problemi
universali
e
concreti
del
paese
,
bensì
questi
sotto
la
lente
concava
di
quelli
,
impiccolirà
l
'
universale
per
subordinarlo
al
particolare
.
Questo
è
accaduto
sempre
ed
è
nella
logica
delle
cose
.
A
meno
che
anche
questa
Camera
sindacale
,
nel
suo
funzionamento
,
sia
sotto
il
controllo
continuo
e
assoluto
del
governo
,
nel
qual
caso
si
ritorna
al
problema
iniziale
:
chi
controllerà
il
controllatore
,
chi
indicherà
alla
Corona
le
forze
da
cui
dovrà
essere
tratto
un
nuovo
governo
?
Questo
ente
non
potrà
essere
nemmeno
il
Senato
.
I
senatori
sono
no
-
minati
dal
Re
sotto
la
responsabilità
di
un
membro
del
governo
;
e
il
Se
-
nato
,
quindi
,
in
ciascun
momento
,
rappresenta
le
direttive
politiche
del
governo
in
carica
,
e
al
massimo
dei
due
governi
precedenti
.
Il
Gran
Consiglio
?
Ma
il
Gran
Consiglio
è
composto
tutto
di
funzionari
di
nomina
regia
(
sotto
la
responsabilità
di
un
ministro
)
,
o
di
nomina
governativa
,
o
di
nomina
di
partito
,
ossia
prescelti
dal
capo
del
partito
che
è
anche
,
per
ovvia
necessità
,
il
capo
del
governo
.
Il
Gran
Consiglio
,
nella
sua
formazione
attuale
,
è
burocratico
nel
senso
testuale
della
parola
;
rappresenta
una
gerarchia
amministrativa
e
politica
in
carica
attualmente
,
non
una
potenza
politica
permanente
e
funzionale
,
che
vi
-
va
una
vita
autonoma
rispetto
agli
altri
organi
centrali
dello
Stato
.
Insomma
,
il
Gran
Consiglio
esprime
il
governo
che
c
'
è
,
mentre
qui
si
tratta
di
risolvere
il
problema
di
chi
dovrebbe
eventualmente
designare
un
governo
nuovo
...
Rimane
il
partito
.
Ma
anche
il
partito
fascista
si
è
,
per
necessità
di
cose
,
burocratizzato
.
L
'
autorità
,
nel
partito
,
scende
dall
'
alto
;
i
capi
non
sono
eletti
,
sono
nominati
.
Se
così
non
fosse
,
il
partito
riprodurrebbe
nel
suo
seno
,
peggiorandoli
,
tutti
gli
inconvenienti
dei
regimi
democratici
ed
elettivi
.
Quindi
le
gerarchie
del
partito
,
in
ogni
dato
momento
,
rappresentano
la
volontà
del
governo
che
è
in
carica
in
quel
dato
momento
,
e
non
possono
quindi
essere
l
'
autorità
politica
che
designa
o
indica
il
modo
di
formazione
di
un
governo
nuovo
in
caso
di
vacanza
governativa
...