StampaPeriodica ,
Scommetto
che
nessuno
à
mai
fatta
una
dimostrazione
ostile
all
'
orologio
e
neanche
à
mai
pensato
,
svegliandosi
al
mattino
,
di
sparare
una
revolverata
al
lunario
,
che
come
se
niente
fosse
segnala
all
'
uomo
un
giorno
di
più
.
Che
idioti
,
l
'
orologio
e
il
lunario
,
vero
bolscevico
?
!
Come
...
non
mi
rispondi
?
O
non
è
forse
una
brutta
questione
sociale
la
morte
!
?
...
Ah
già
,
dimenticavo
che
la
tua
lotta
è
impostata
sull
'
avvenire
...
Ma
come
,
tu
così
tanto
egoista
vorresti
dare
ad
intendere
che
pensi
alle
generazioni
future
?
!
Va
'
'
ia
,
va
'
'
ia
bòlscevico
!
...
Il
vino
e
la
sciampagna
che
bevevi
la
notte
del
31
dicembre
da
Giovacchino
alla
barba
di
chi
era
bevuta
:
del
proletariato
o
della
borghesia
?
!
Caro
bolscevico
,
che
bisogno
c
'
era
di
mettersi
in
vetrina
?
Eravate
tutt
'
i
caporioni
di
'
partito
e
tutti
vestiti
di
nero
per
l
'
occasione
,
gozzovigliavi
in
compagnia
di
signore
più
nude
che
vestite
e
vi
rovesciavi
la
borghesissima
sciampagna
sulle
teste
e
fra
le
poppe
bene
in
vista
delle
vostre
compagne
di
lotta
.
Scusatemi
,
ma
quella
sera
facevi
schifo
,
tanto
più
che
rincantucciato
con
altri
miei
due
amici
in
un
angolo
di
quel
ristorante
bevevo
proletariamente
mezzo
litro
di
vino
.
Voi
potevi
pur
pensare
che
ognuno
si
trovasse
nelle
vostre
condizioni
,
ma
io
vi
fo
rilevare
che
tutti
non
possono
diventare
capilega
,
o
corrispondenti
dell
'
Avanti
!
,
o
organizzatori
di
scioperi
e
comizi
,
né
tanto
meno
deputato
al
Parlamento
.
Non
m
'
eri
visi
nuovi
e
giurerei
di
avervi
visti
altre
volte
in
imprese
simile
a
quella
senza
neanche
la
scusa
di
ricorrenze
speciali
.
Caro
bolscevico
,
ti
piace
la
sciampagna
eh
?
...
Ma
lo
sai
che
quelle
folle
che
tu
dici
di
proteggere
non
possono
darsi
a
certi
bagordi
e
che
tanti
di
quelli
che
credono
a
Leninne
vanno
spesso
a
letto
con
poca
cena
?
StampaPeriodica ,
Il
"
Becco
Giallo
"
inizia
il
suo
sesto
anno
di
vita
il
quarto
di
esilio
.
Il
programma
del
giornale
la
lotta
contro
il
fascismo
resta
immutato
.
Il
"
Becco
Giallo
"
vuoi
vivere
per
combattere
e
vincere
.
Ma
la
nostra
volontà
,
le
nostre
forze
non
bastano
da
sole
.
Al
lettori
spetta
sorreggerci
nell
'
impresa
sempre
più
aspra
e
difficile
.
Il
signor
Mussolini
,
vuole
e
reclama
la
soppressione
del
"
Becco
Giallo
.
"
E
moltiplica
le
insidie
,
centuplica
gli
sforzi
per
realizzare
questo
suo
scopo
.
Egli
paventa
la
voce
di
questo
piccolo
e
libero
giornale
,
ed
è
esasperato
perché
non
riesce
ad
impedirne
la
penetrazione
in
Italia
,
ove
arriva
per
mille
vie
.
La
fine
del
"
Becco
Giallo
"
avrebbe
per
lui
il
valore
di
una
battaglia
vinta
.
Noi
non
gli
daremo
questa
gioia
.
Amici
intensificate
gli
sforzi
:
date
ali
al
"
Becco
Giallo
.
"
Alberto
Cianca
rinchiuso
nel
carcere
de
"
la
Santé
,
"
accusato
di
detenzione
di
esplosivi
non
ha
lavorato
alla
redazione
di
questo
numero
del
giornale
.
Restiamo
fiduciosi
nell
'
attesa
.
Ma
nell
'
attesa
del
giorno
non
lontano
in
cui
la
giustizia
di
questo
civile
paese
che
ci
ospita
dirà
la
sua
parola
conclusiva
,
noi
mandiamo
ad
Alberto
Cianca
al
caro
compagno
di
lavoro
,
che
per
due
anni
ha
dato
a
questo
giornale
il
valido
contributo
del
suo
ingegno
,
tutta
la
sua
fede
e
la
sua
passione
il
nostro
saluto
affettuoso
,
l
'
espressione
della
nostra
solidarietà
incondizionata
.
StampaPeriodica ,
Lo
sciopero
generale
,
volutamente
preparato
da
quell
'
emerita
carogna
che
risponde
al
nome
di
Canepa
e
da
quel
tristo
buffone
che
porta
il
nome
di
Turati
,
ha
avuto
tutto
l
'
epilogo
che
la
tragedia
richiedeva
.
Validamente
inseritosi
nelle
più
vive
cartilagini
del
martoriato
corpo
nazionale
,
il
Fascismo
progrediva
con
veri
passi
da
giganti
battendo
ovunque
le
rocche
del
socialismo
sovversivo
.
Misconosciuto
e
incompreso
,
dai
troppo
sicuri
capeggiatori
,
fu
da
principio
preso
di
mira
con
la
diffamazione
ed
il
disprezzo
,
col
tradimento
e
con
l
'
agguato
quando
fu
visto
trionfare
.
Si
corse
allora
ai
ripari
per
impedire
l
'
assalto
definitivo
e
concludente
,
ma
l
'
arte
subdola
dell
'
astuzia
non
fu
sufficiente
alla
bisogna
.
Tutto
fu
tentato
.
Sabotamenti
parlamentari
,
compromessi
ministeriali
,
concentramenti
di
sinistra
,
inginocchiamenti
a
Gardone
,
amorosi
sensi
coi
popolari
,
insurrezioni
parziali
,
arditi
del
popolo
e
repubblicani
,
fronte
unico
antinazionale
,
visita
al
Capo
dello
Stato
,
ripiegamento
generale
...
ma
non
fu
possibile
salvarsi
:
il
socialismo
politicante
crollava
già
miseramente
sotto
i
colpi
vigorosi
della
riscossa
nazionale
.
Restava
ancora
una
carta
da
cimentare
nel
giuoco
:
l
'
insurrezione
proletaria
.
E
delittuosamente
fu
giocata
con
l
'
incoscienza
dei
criminali
.
Così
si
giunse
allo
sciopero
che
fu
chiamato
generale
:
così
si
giunse
alla
guerra
che
volle
darsi
al
Fascismo
.
Ora
di
quella
carta
non
resta
più
che
la
cenere
bagnata
ancora
dal
sangue
dei
nostri
eroici
combattenti
:
ora
di
quella
guerra
non
resta
più
che
il
ricordo
della
disfatta
sovversiva
.
E
l
'
Italia
infine
non
teme
l
'
azione
insana
ed
infame
del
corrosivo
socialista
che
la
struggeva
da
quattr
'
anni
.
Né
,
come
pensa
certa
stampa
liberale
,
questo
fatto
costituisce
un
episodio
sporadico
limitato
ed
infruttuoso
perché
esso
è
la
espressione
di
due
stati
d
'
animo
in
contrasto
,
è
la
manifestazione
d
'
una
lotta
giunta
all
'
apice
supremo
,
è
il
momento
storico
che
attraversa
la
Nazione
,
è
la
salvezza
della
Patria
.
Viva
sempre
il
Fascismo
.
StampaPeriodica ,
Lunedì
30
dicembre
la
polizia
francese
alle
otto
del
mattino
dopo
un
'
accurata
perquisizione
nelle
loro
case
arrestava
i
nostri
amici
Alberto
Cianca
,
Alberto
Tarchiani
,
Giuseppe
Sardelli
.
Nessuna
comunicazione
veniva
data
alla
stampa
fino
alla
sera
del
31
:
soltanto
alle
20
e
30
del
martedì
un
breve
comunicato
Havas
annunziava
l
'
arresto
dei
nostri
amici
e
specificava
che
esso
era
avvenuto
in
seguito
a
denunzia
delle
autorità
italiane
.
Aggiungeva
che
le
perquisizioni
avevano
portato
al
sequestro
di
numerosi
documenti
e
che
nella
casa
che
Cianca
divideva
con
Giuseppe
Sardelli
erano
stati
scoperti
7
pacchetti
di
cheddite
,
alcuni
detonatori
ed
una
certa
quantità
di
cordone
Bickford
.
Dopo
un
lungo
interrogatorio
nei
locali
della
Sûreté
Générale
i
nostri
amici
venivano
inviati
al
carcere
della
Santé
.
Essi
hanno
scelto
per
difensore
l
'
avvocato
Henri
Torrès
.
I
tre
arrestati
sono
noti
a
tutti
gli
antifascisti
e
sono
tra
le
figure
più
popolari
,
e
più
amate
dell
'
emigrazione
politica
.
Di
Alberto
Cianca
abbiamo
detto
avanti
.
Alberto
Tarchiani
,
democratico
,
è
stato
per
molti
anni
il
redattore
capo
del
più
grande
giornale
italiano
,
il
"
Corriere
della
Sera
.
"
La
sua
avversione
al
Fascismo
lo
costrinse
a
cercare
rifugio
in
Francia
dove
continuava
con
grande
passione
la
sua
opera
di
scrittore
denunziando
,
soprattutto
nei
giornali
degli
Stati
Uniti
,
le
infamie
del
regime
fascista
.
Giuseppe
Sardelli
,
socialista
ex
deputato
,
fervido
organizzatore
operaio
costretto
ad
abbandonare
l
'
Italia
svolgeva
da
circa
tre
anni
tra
le
masse
emigrate
in
Francia
opera
salda
ed
efficace
.
La
famiglia
di
Alberto
Tarchiani
si
trova
a
Parigi
.
La
moglie
ed
i
figliuoli
di
Cianca
e
di
Sardelli
sono
in
Italia
.
L
'
arresto
dei
nostri
amici
ha
provocato
la
prevedibile
ignobile
gazzarra
dei
giornali
italiani
e
dei
pochi
quotidiani
francesi
che
per
ragioni
che
non
vogliamo
indagare
cantano
ad
ogni
costo
le
lodi
di
Mussolini
e
del
fascismo
.
Ma
questo
blaterare
di
servi
ubriachi
non
meriterebbe
di
essere
rilevato
se
le
dichiarazioni
del
governo
italiano
e
dei
suoi
servizi
all
'
estero
non
ci
fornissero
preziose
indicazioni
.
Il
"
Corriere
della
Sera
"
del
5
gennaio
dichiara
che
gli
arresti
di
Cianca
Tarchiani
e
Sardelli
provocati
dai
documenti
scoperti
presso
il
Beineri
arrestato
a
Bruxelles
rappresentano
il
trionfo
della
polizia
francese
che
è
riuscita
finalmente
a
metter
la
mano
sui
capi
delle
organizzazioni
terroristiche
antifasciste
.
Lo
stesso
giornale
afferma
che
il
Berneri
era
sorvegliato
da
un
agente
del
governo
italiano
il
quale
fotografava
le
missive
che
Berneri
gli
affidava
perché
egli
le
mettesse
alla
posta
.
Una
di
queste
missive
,
diretta
al
Cianca
,
sempre
secondo
il
"
Corriere
della
Sera
,
"
darebbe
istruzioni
precise
su
di
un
misterioso
oggetto
che
ha
bisogno
di
essere
tenuto
ritto
e
che
teme
il
freddo
.
In
altri
termini
,
secondo
la
stampa
fascista
,
i
nostri
amici
sarebbero
stati
scoperti
,
nell
'
esercizio
delle
loro
criminose
attività
dall
'
abilità
di
una
spia
fascista
che
abusava
della
ingenuità
del
Berneri
.
Tutto
ciò
puzza
a
chilometri
di
cattivo
romanzo
d
'
appendice
.
E
l
'
assurdità
di
questa
tesi
è
saltata
agli
occhi
di
tutta
la
stampa
libera
francese
e
belga
.
"
La
Volonté
"
di
Parigi
ha
fatto
una
inchiesta
ed
è
arrivata
a
precisare
alcuni
punti
assai
interessanti
.
E
tra
l
'
altro
!
1
.
Che
Berneri
coabitava
con
la
nota
spia
fascista
Ermanno
Menapace
.
2
.
Che
Menapace
accompagnò
il
Berneri
in
un
viaggio
nella
Francia
meridionale
ed
in
Svizzera
.
3
.
Che
lo
stesso
Menapace
accompagnò
il
Berneri
in
Belgio
e
che
lo
fornì
di
una
pistola
.
Dettaglio
comico
:
la
pistola
era
un
semplice
giocattolo
ad
aria
compressa
incapace
di
far
male
ad
una
mosca
.
Il
"
Quotidien
,
"
"
l
'
OEuvre
,
"
"
la
Volonté
"
affacciano
in
conseguenza
l
'
opinione
che
tutta
questa
rocambolesca
montatura
di
complotti
di
devastazioni
e
di
assassini
che
vanno
dalla
distruzione
della
Società
delle
Nazioni
alla
uccisione
di
Rocco
e
dalla
soppressione
della
famiglia
reale
belga
al
bombardamento
della
mole
littoria
di
Bologna
si
possano
ridurre
in
fondo
ad
un
complotto
solo
:
un
complotto
degli
agenti
provocatori
fascisti
per
compromettere
alcuni
fra
gli
uomini
più
rappresentativi
della
emigrazione
politica
.
In
tutti
gli
articoli
un
nome
ricorre
frequente
:
Ricciotti
Garibaldi
.
Questo
sarebbe
il
secondo
caso
Garibaldi
.
Ma
anche
questa
volta
le
macchinazioni
degli
agenti
provocatori
sono
cadute
nel
ridicolo
.
Il
"
Soir
,
"
il
più
grande
giornale
belga
,
che
non
può
certo
essere
accusato
di
idee
rivoluzionarie
,
pubblica
un
grande
articolo
nel
suo
numero
del
12
corrente
col
titolo
:
Il
complotto
Menapace
Berneri
e
Compagni
.
La
verità
si
fa
strada
sicuramente
e
rapidamente
.
La
ignobile
manovra
fascista
può
dirsi
già
fallita
.
E
su
tutto
questo
pantano
di
menzogna
di
falsità
e
di
bassi
espedienti
polizieschi
più
chiara
e
sicura
rimane
intatta
ed
intangibile
la
fiamma
della
nostra
fede
e
la
sicurezza
della
nostra
vittoria
.
StampaPeriodica ,
Fascisti
!
La
grande
battaglia
è
vinta
su
tutto
il
fronte
.
Il
"
bluff
"
del
sovversivismo
,
che
fino
a
ieri
ricattò
lo
Stato
,
che
fino
a
ieri
minacciò
la
tranquillità
della
Nazione
,
è
stato
duramente
,
inesorabilmente
punito
.
Crediamo
che
di
scioperi
generali
non
si
parlerà
più
per
un
bel
pezzo
.
L
'
Italia
può
oggi
,
mercé
il
sacrificio
dei
nostri
indimenticabili
morti
,
mercé
l
'
opera
santa
di
tutti
voi
,
o
fascisti
italiani
,
l
'
Italia
può
oggi
iniziare
,
senza
tema
di
essere
pugnalata
alle
spalle
,
la
sua
ricostruzione
morale
ed
economica
.
Italiani
!
Italiani
di
tutte
le
fedi
non
estranee
al
sentimento
della
Patria
,
italiani
di
tutti
i
partiti
non
stranieri
in
terra
italiana
,
il
Partito
Nazionale
Fascista
saluta
la
conquistata
vittoria
col
duplice
grido
che
è
poi
un
grido
solo
di
:
Viva
l
'
Italia
!
Viva
il
Fascismo
!
Così
come
lo
salutarono
,
esalando
l
'
ultimo
respiro
,
i
nostri
squadristi
rinnovanti
la
leggenda
garibaldina
:
Viva
l
'
Italia
!
Viva
il
Fascismo
!
Lavoratori
!
II
Fascismo
non
è
contro
di
voi
.
Il
Fascismo
sa
che
non
vi
è
possibilità
di
grandezza
per
una
Nazione
se
gli
uomini
del
lavoro
non
abbiano
tutelati
i
loro
legittimi
interessi
.
Ogni
diritto
è
preceduto
dal
dovere
e
la
legittimità
di
esso
incomincia
quando
il
dovere
è
già
compiuto
.
Il
vostro
primo
dovere
è
di
ricacciare
lontano
da
voi
chiunque
tenti
di
adoperarvi
contro
la
Patria
.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
,
spezzando
le
catene
che
vi
mantenevano
schiavi
di
malvagi
pastori
,
che
dopo
avervi
spinto
all
'
inconsulto
sciopero
si
sono
,
nel
momento
dell
'
azione
,
vigliaccamente
eclissati
,
ha
ridonato
a
tutti
voi
,
o
lavoratori
italiani
,
la
Libertà
.
Sappiatene
saggiamente
usufruire
!
Fascisti
!
Riguadagnate
le
vostre
sedi
fieri
del
dovere
compiuto
.
Sia
cura
dei
capi
procedere
alla
smobilitazione
,
lasciando
i
necessari
presidi
solo
in
quelle
località
dove
la
situazione
lo
richiede
.
Le
squadre
,
prima
di
partire
,
rendano
gli
onori
all
'
Esercito
.
Esse
attendano
,
sotto
la
guida
dei
loro
capi
,
ad
intensificare
la
propaganda
,
consolidare
le
posizioni
conquistate
e
prepararsi
assiduamente
alla
più
grande
battaglia
futura
.
Essa
coronerà
degnamente
l
'
opera
nostra
.
Vita
l
'
Italia
!
Viva
il
Fascismo
!
StampaPeriodica ,
Caro
Gioda
,
al
vostro
telegramma
di
plauso
,
rispondo
con
poche
dichiarazioni
che
vi
prego
di
pubblicare
su
Il
Maglio
.
Veramente
avrei
preferito
tacere
in
proposito
e
che
alla
mia
iscrizione
ai
Fasci
venisse
data
la
stessa
importanza
che
ha
quella
del
più
modesto
gregario
,
innamorato
del
proprio
Paese
,
disposto
a
difenderlo
a
qualunque
costo
,
conscio
che
il
Fascismo
sia
l
'
unica
arma
indispensabile
alla
salvezza
d
'
Italia
.
Ma
poiché
giornali
e
giornaletti
di
diversi
partiti
e
di
diverse
parti
della
Nazione
hanno
,
con
varia
cortesia
,
commentato
la
mia
lettera
a
Mussolini
e
continuano
a
giungermi
lettere
di
privati
specialmente
cattolici
che
plaudono
o
si
stupiscono
o
imprecano
,
bisognerà
pure
che
io
affermi
pubblicamente
quelle
semplici
verità
cui
troppi
ahimè
!
sogliono
dare
assai
poca
importanza
.
La
pluralità
degli
Italiani
,
o
per
timidezza
o
per
buon
senso
eccessivo
o
perché
preoccupata
dalla
rapidità
evolutiva
delle
idee
che
travagliano
il
nostro
Paese
,
non
ha
finora
partecipato
attivamente
alla
lotta
politica
,
ha
solamente
sofferto
.
Ha
fatto
il
proprio
dovere
di
soldato
al
fronte
,
ha
sperato
in
una
pace
che
è
ancora
assai
lontana
,
ha
maledetto
nel
segreto
del
cuore
l
'
opera
dissolvitrice
degli
sciacalli
bolscevichi
;
per
poter
credere
nel
buono
e
nel
giusto
si
è
rifugiata
nelle
memorie
del
passato
,
ha
ripristinato
il
culto
delle
tradizioni
;
per
poter
sopportare
l
'
angoscia
è
ritornata
a
Dio
,
alla
legge
eterna
di
Cristo
,
alla
fede
dei
Padri
:
è
nato
così
uno
spiritualismo
nuovo
,
santificato
dall
'
immensità
del
dolore
.
Io
sono
stato
di
questi
uomini
fino
ad
ieri
;
ed
era
forse
necessario
che
l
'
ardore
e
la
sincerità
d
'
oggi
fossero
preparati
,
giorno
per
giorno
,
ora
per
ora
,
dallo
stillicidio
di
quella
pena
.
Si
giunge
alla
certezza
assoluta
di
noi
stessi
solo
attraverso
un
lungo
sentiero
di
spine
.
Ma
la
meta
è
di
luce
e
di
gioia
;
poiché
l
'
azione
è
splendida
.
Io
ho
toccato
la
meta
della
mia
certezza
il
giorno
che
ho
sentito
la
impossibilità
di
durare
nel
silenzio
delle
mie
solitudini
e
che
ho
compreso
la
viltà
del
non
scendere
in
campo
.
Il
campo
era
aspramente
conteso
dai
giovani
,
dalla
falange
di
coloro
che
,
per
purità
d
'
entusiasmo
,
a
costo
eli
ogni
sacrificio
,
hanno
dimostrato
e
dimostrano
di
adorare
l
'
Italia
.
Ho
voluto
essere
dei
loro
.
E
bisogna
che
siano
dei
loro
,
ossia
dei
nostri
,
quanti
in
Italia
tuttora
incerti
e
doloranti
vogliono
la
salvezza
d
'
Italia
.
Non
c
'
è
da
scegliere
:
il
Fascismo
procede
su
grandi
strade
parallele
e
tutte
conducono
a
un
fine
unico
:
di
liberazione
e
di
pace
.
Passano
le
falangi
col
moto
travolgente
della
guerra
:
ma
è
la
guerra
santa
:
ogni
gregario
porta
la
sua
croce
sul
petto
:
così
come
i
soldati
di
Goffredo
.
E
"
il
Dio
dei
Cristiani
è
con
noi
,
"
come
mi
scrive
un
prete
settantenne
di
Genova
,
don
Antonio
Benvenuto
,
fascista
.
Dio
è
con
noi
,
checché
arzigogoli
l
'
onorevole
Meda
quando
,
preoccupato
che
venga
scossa
la
compagine
del
suo
partito
,
manda
articoli
ai
giornali
per
dimostrare
come
i
cattolici
non
possano
essere
fascisti
,
la
violenza
fascista
contrastando
coi
dettami
di
Cristo
...
StampaPeriodica ,
Cominciamo
con
questo
numero
la
pubblicazione
di
una
serie
di
rapporti
"
riservatissimi
"
al
Comm
.
Bocchini
,
direttore
generale
della
P.S.
in
Italia
,
redatti
da
un
attivissimo
antifascista
d
'
azione
addetto
al
servizio
di
spionaggio
;
il
quale
per
la
sua
posizione
autorevole
è
di
solito
bene
informato
.
Al
.
Comm
.
Bocchini
Ministero
dell
'
Interno
Roma
(
Riservatissimo
N
.
566
)
Parigi
,
10.10-30
.
Egregio
commendatore
,
L
'
affare
della
cheddite
è
andato
ottimamente
.
Avevamo
pensato
di
farne
trovare
un
paio
di
chilogrammi
nel
barattolo
del
caffè
di
Filippo
Turati
,
il
quale
ha
una
svariata
raccolta
di
caffettiere
napoletane
che
con
un
paio
di
articoli
scritti
come
si
conviene
ne
"
La
Liberté
,
"
potevano
benissimo
passare
per
"
macchine
infernali
"
truccate
in
quel
modo
per
meglio
varcare
la
frontiera
svizzera
.
Poi
,
abbiamo
pensato
che
Turati
era
meglio
riservarcelo
per
un
altro
complotto
,
a
cui
metteremo
mano
nel
caso
in
cui
questo
in
corso
non
dovesse
dare
tutti
i
risultati
previsti
.
Anche
per
Nitti
e
Sforza
abbiamo
delle
buone
idee
;
ma
bisognerà
che
io
faccia
una
corsa
a
Roma
per
metterci
d
'
accordo
soprattutto
sui
"fondi."
Intanto
quello
che
non
marcia
è
l
'
affare
del
"
Becco
Giallo
.
"
Eravamo
rimasti
d
'
accordo
che
subito
dopo
l
'
arresto
di
Alberto
Cianca
,
l
'
ambasciatore
avrebbe
fatto
energici
passi
al
Quai
d
'
Orsay
per
ottenere
il
decreto
di
sospensione
dell
'
immondo
libello
e
l
'
espulsione
dell
'
altro
direttore
,
che
non
siamo
riusciti
a
coinvolgere
nel
complotto
,
perché
abita
ad
un
settimo
piano
ed
era
impossibile
entrare
dalla
finestra
per
mettergli
la
cheddite
sotto
al
letto
.
I
corrispondenti
di
Parigi
,
che
erano
stati
istruiti
,
hanno
funzionato
a
dovere
.
Ed
infatti
tutti
i
giornali
con
"
Il
Corriere
della
Sera
"
in
testa
,
hanno
annunziato
come
imminente
il
provvedimento
.
Ma
questo
,
al
momento
in
cui
scrivo
,
non
è
ancora
arrivato
e
credo
che
anche
questa
volta
abbiamo
fatto
palla
corta
.
Ho
fatto
una
capatina
in
redazione
,
con
la
scusa
che
mi
mancava
una
copia
arretrata
della
collezione
,
per
vedere
che
faccia
avevano
e
che
pensavano
.
In
quanto
alla
faccia
,
la
prima
impressione
è
stata
poco
confortante
.
Le
dico
:
come
se
non
fosse
affare
loro
!
Tranquilli
peggio
di
Salandra
dopo
un
terremoto
o
del
Duce
nostro
invitto
dopo
una
delle
tante
battaglie
che
vince
sempre
.
Le
loro
faccie
erano
più
fresche
del
solito
ed
a
gonfiarle
di
schiaffi
come
i
palloncini
della
"
Rinascente
"
del
due
volte
senatore
Borletti
,
avrei
avuto
un
gusto
matto
.
Quello
che
pensano
dell
'
affare
è
poi
addirittura
esasperante
.
E
se
non
ci
fosse
il
fatto
che
la
ghigliottina
qui
la
fanno
funzionare
senza
guardare
al
fine
nazionale
,
non
ci
penserei
un
momento
a
mettermene
un
paio
sulla
coscienza
con
relativo
encomio
solenne
nel
foglio
d
'
ordini
.
In
breve
il
loro
ragionamento
è
questo
:
"
Il
Becco
Giallo
"
lei
mi
capisce
chi
è
che
parlava
così
è
un
giornale
attrezzato
per
i
lunghi
viaggi
.
Il
suo
bagaglio
è
perciò
,
ridottissimo
:
tutta
l
'
amministrazione
registri
,
fascettari
,
timbri
e
conti
debitori
compresi
entra
in
una
valigetta
50
per
25
,
trasportabile
a
mano
.
Soppresso
in
Italia
,
venne
a
spalla
,
in
un
sacco
da
montagna
,
in
Francia
dove
,
rispettoso
delle
leggi
del
paese
e
fiducioso
negli
immortali
principi
dell
'
89
(
che
roba
mi
tocca
sentire
,
senza
neanche
poter
sparare
!
)
riprese
le
sue
pubblicazioni
.
Se
domani
ai
cani
del
signor
Ambasciatore
dicendo
(
perdoni
,
signor
commendatore
la
frase
irriverente
,
ma
la
riporto
tale
e
quale
,
mettendo
di
mio
soltanto
l
'
a
maiuscola
all
'
Ambasciatore
,
perché
lei
ci
faccia
mente
locale
)
dovesse
essere
soppresso
in
Francia
,
si
trasferirebbe
in
ferrovia
o
in
battello
in
un
punto
qualunque
di
un
paese
qualunque
ove
sia
una
tipografia
ed
un
ufficio
postale
e
continuerebbe
come
prima
,
peggio
di
prima
.
E
se
anche
in
quel
punto
qualunque
di
un
paese
qualunque
dovesse
essere
soppresso
,
andrebbe
a
piedi
,
in
bicicletta
o
in
automobile
in
un
altro
punto
di
un
altro
paese
qualunque
ove
fosse
una
tipografia
e
un
ufficio
postale
,
e
ricomincerebbe
da
capo
...
E
così
di
seguito
per
tutto
il
giro
del
mondo
in
53
anni
,
quanti
restano
dei
sessanta
appaltati
al
Padreterno
da
Mussolini
.
Che
ne
dice
,
di
simili
criminali
?
Mi
istruisca
sul
da
farsi
.
Dev.mo
AGENTE
99
P
.
S
.
Riapro
per
dirle
che
ho
fatto
trasferire
Menapace
in
Olanda
in
attesa
che
si
schiarisca
l
'
orizzonte
e
che
lei
mi
mandi
istruzioni
.
Bisognerebbe
intanto
mettere
sotto
la
stampa
nazionale
per
fare
capire
al
governo
francese
che
la
condanna
di
Cianca
,
Sardelli
e
Tarchiani
gioverebbe
alle
buone
relazioni
franco
-
italiane
,
faciliterebbe
l
'
accordo
navale
,
spianerebbe
la
via
alla
Locarno
del
Mediterraneo
,
abbatterebbe
gli
ostacoli
al
regolamento
dello
statuto
per
Tunisi
e
allargherebbe
la
zona
d
'
influenza
dell
'
acqua
di
colonia
del
signor
Coty
col
quale
vado
benissimo
.
StampaPeriodica ,
Richiamo
l
'
attenzione
di
tutti
i
Fasci
e
dei
rispettivi
Direttori
e
Comandi
squadra
sull
'
ammonimento
reciso
del
nostro
Capo
nel
suo
recente
discorso
di
Udine
:
L
'
indisciplina
,
le
violenze
inutili
,
singole
,
sporadiche
vanno
represse
e
punite
"
col
ferro
e
col
fuoco
.
"
Non
è
possibile
che
azioni
d
'
impulsivi
o
di
avventurieri
e
di
lestofanti
,
infiltratisi
nelle
nostre
file
,
possano
ostacolare
l
'
attività
del
fascismo
ed
offuscare
la
bellezza
magnifica
della
nostra
milizia
.
E
pertanto
,
sotto
l
'
impressione
di
non
pochi
fatti
particolari
,
dolorosamente
avvenuti
qua
e
là
,
per
opera
di
incoscienti
pseudo
fascisti
richiamo
gli
organi
dirigenti
e
responsabili
del
fascismo
ligure
:
1
)
Sul
mimetismo
troppo
sovente
pappagallesco
e
,
talvolta
,
antiumano
e
irritante
dei
bandi
a
persone
,
e
di
azioni
contro
singoli
o
case
abitate
da
estranei
,
da
donne
bambini
vecchi
!
Ciò
che
può
essere
chirurgicamente
necessario
in
un
caso
,
è
inutile
e
antipatico
in
altri
cento
casi
.
Può
condurre
a
fatti
spiacevoli
e
dolorosi
,
non
previsti
e
voluti
.
I
bandi
alle
persone
non
possono
essere
deliberati
che
dai
direttori
provinciali
!
Inoltre
il
fascista
deve
essere
generoso
e
cavalleresco
.
Dieci
contro
uno
è
semplicemente
vile
e
non
fascista
.
Le
donne
,
i
bambini
vanno
rispettati
e
protetti
,
anche
se
famigliari
di
avversari
.
2
)
Sull
'
abuso
che
da
taluni
fascisti
si
va
facendo
in
ferrovia
o
tranvie
,
di
non
pagare
biglietti
e
di
tenere
,
verso
chi
ne
chiede
il
pagamento
,
contegno
spavaldo
.
Codesto
è
bolscevismo
bello
e
buono
.
Altro
che
restaurazione
dello
Stato
!
3
)
Sull
'
abuso
inutile
e
spendereccio
di
viaggi
,
colazioni
e
pranzi
in
occasione
di
cerimonie
.
I
volontari
del
fascismo
che
si
rispettano
,
si
accontentano
di
poco
e
fanno
anche
dei
sacrifici
.
Altrimenti
si
va
a
finire
nello
scrocconismo
festaiolo
.
4
)
Sulla
enorme
frequenza
,
anche
fuori
la
propria
città
,
di
collette
,
offerte
di
cartoline
,
oblazioni
ecc
.
Tutte
questue
,
codeste
,
che
ormai
scocciano
il
buon
cittadino
italiano
che
,
nonostante
tutta
la
simpatia
,
giudica
in
cuor
suo
,
si
secca
e
manda
al
diavolo
gli
scocciatori
in
camicia
nera
.
Inoltre
questo
spesseggiare
di
questue
è
talvolta
pretesto
ed
occasione
al
pelandronismo
di
loschi
volontari
del
far
niente
e
del
vivere
a
scrocco
,
ieri
comunisteggianti
,
oggi
disposti
a
giurare
ed
...
a
spassarsela
col
fascismo
.
5
)
Sull
'
abuso
di
vestire
la
camicia
nera
.
La
camicia
nera
è
una
divisa
.
È
la
divisa
dei
morti
.
È
il
segno
della
fede
e
del
valore
fascista
.
Va
rispettata
.
Va
vestita
nelle
cerimonie
,
o
solo
in
seguito
a
comando
dei
Superiori
.
E
chi
la
veste
deve
onorarla
con
la
sua
condotta
.
Avviene
invece
che
taluno
la
porti
a
zonzo
nei
caffè
,
in
giro
per
le
piazze
e
perfino
nei
postriboli
.
Ciò
non
deve
più
avvenire
...
Ferracelo
Lantini
,
Delegato
Regionale
StampaPeriodica ,
Il
fascismo
è
in
crisi
,
in
gravissima
crisi
economica
,
politica
,
morale
.
Tutti
lo
sentono
,
tutti
lo
dicono
.
Mussolini
confessa
che
i
tempi
sono
"difficili."
All
'
estero
,
nelle
cancellerie
e
nei
giornali
,
le
previsioni
si
fanno
ogni
giorno
più
scure
.
La
caduta
di
De
Rivera
preannuncia
la
rovina
mussoliniana
e
richiama
l
'
attenzione
del
mondo
sulla
tragedia
italiana
.
Il
mito
di
un
fascismo
ricostruttore
d
'
Italia
è
crollato
miseramente
.
Il
popolo
italiano
è
oggi
,
in
virtù
del
littorio
,
schiavo
ed
affamato
.
Perciò
il
mal
contento
si
diffonde
,
guadagna
le
fila
di
quelli
che
del
fascismo
furono
un
tempo
i
sostenitori
ardenti
,
mentre
i
primi
conati
di
rivolta
(
Sulmona
,
Faenza
,
Viterbo
)
danno
il
senso
della
catastrofe
vicina
.
L
'
antifascismo
guadagna
terreno
,
si
riorganizza
,
i
giovani
accorrono
,
l
'
ora
delle
grandi
prove
si
approssima
.
Ed
ecco
risorgere
,
sull
'
inquieto
orizzonte
la
Medusa
monarchica
,
speranza
vile
e
addormentatrice
.
Da
qualche
settimana
a
questa
parte
ringalluzzita
dalle
cerimonie
matrimoniali
,
la
compagnia
scema
degli
italiani
filomonarchici
si
è
rimessa
in
moto
a
diffonder
consigli
di
calma
,
pazienza
,
prudenza
:
tale
e
quale
come
dopo
il
delitto
Matteotti
.
Ci
sussurrano
del
povero
re
prigioniero
,
del
principino
antifascista
,
di
Maria
José
che
guarda
storto
Mussolini
,
del
Papa
che
vuole
vendicarsi
,
di
Federzoni
che
,
d
'
accordo
coi
gesuiti
e
la
grande
industria
,
prepara
la
successione
.
Un
diluvio
di
pettegolezzi
uno
più
falso
e
più
sciocco
dell
'
altro
il
cui
effetto
è
uno
solo
:
spezzare
la
ripresa
antifascista
e
dar
tempo
a
Mussolini
di
superare
la
crisi
per
ribadirci
le
già
pesanti
catene
.
Molte
animule
in
pena
,
che
la
salvezza
attendono
da
tutti
fuor
che
da
se
stessi
,
abboccano
all
'
amo
e
vanno
sospirando
d
'
orecchio
in
orecchio
i
"
magari
fosse
vero
...
"
Bisogna
reagire
.
E
violentemente
reagire
.
Matteotti
non
deve
essere
morto
invano
.
L
'
amara
esperienza
di
Amendola
,
ultimo
nobile
cavaliere
dell
'
idea
monarchica
,
non
deve
andar
perduta
.
La
monarchia
va
inchiodata
sin
d
'
ora
alle
sue
tremende
responsabilità
.
Diciamo
subito
che
noi
non
siamo
dei
repubblicani
pregiudizialisti
.
Non
crediamo
cioè
che
un
paese
,
sol
perché
retto
a
repubblica
,
divenga
perciò
solo
depositario
d
'
ogni
giustizia
e
virtù
.
In
Inghilterra
vivremmo
benissimo
sotto
la
monarchia
.
Ma
diciamo
chiaro
e
tondo
che
la
monarchia
in
Italia
è
venuta
meno
al
suo
compito
storico
e
alla
sua
funzione
specifica
di
garante
delle
libertà
statutarie
,
e
deve
considerarsi
finita
.
Casa
Savoia
-
Carignano
non
regna
per
diritto
divino
o
per
lunga
tradizione
di
secoli
.
Casa
Savoia
-
Carignano
regna
in
Italia
solo
e
solamente
in
virtù
del
patto
statutario
liberamente
accettato
in
sei
plebisciti
.
Dal
giorno
(
sono
sette
anni
!
)
che
il
patto
fu
dal
re
calpestato
,
il
patto
è
risolto
e
il
popolo
italiano
ha
riacquistato
,
intera
,
la
sua
libertà
.
La
sua
libertà
,
dopo
questa
esperienza
,
ha
un
solo
nome
:
repubblica
.
A
chi
ci
parla
della
monarchia
come
possibile
salvatrice
,
noi
rispondiamo
col
ricordo
di
una
complicità
continua
,
gravissima
,
determinante
.
L
'
alleanza
infame
non
si
scioglie
all
'
ora
ultima
,
quando
tutto
precipita
.
Sette
anni
di
corresponsabilità
non
si
lavano
col
facile
pentimento
del
poi
.
Ricordiamo
:
Fu
la
monarchia
a
consegnare
il
potere
a
Mussolini
,
sovrapponendosi
a
Governo
,
a
Parlamento
,
a
Paese
,
a
quel
Paese
che
,
nelle
elezioni
del
"
21
"
aveva
schiacciato
il
fascismo
sotto
una
valanga
di
schede
.
Fu
la
monarchia
ad
apporre
il
suo
sigillo
ad
una
serie
indefinita
di
decreti
anticostituzionali
,
dalla
revoca
della
libertà
di
stampa
e
di
associazione
alla
legge
sul
Gran
Consiglio
,
nonostante
l
'
avvertimento
solenne
e
contrario
dell
'
antico
suo
servitore
,
Giolitti
.
Fu
la
monarchia
ad
amnistiare
gli
assassini
di
Matteotti
e
a
tradire
vergognosamente
le
opposizioni
abbandonandole
,
dopo
il
colpo
di
stato
del
3
gennaio
,
mani
e
piedi
legati
,
alle
vendette
del
Duce
.
Fu
la
monarchia
a
ratificare
la
soppressione
di
tutte
le
libertà
,
a
firmare
le
leggi
eccezionali
,
a
consentire
la
feroce
persecuzione
di
cittadini
rei
soli
di
tener
fede
a
quello
Statuto
cui
tuttora
,
per
atroce
ironia
,
è
fatto
obbligo
agli
impiegati
e
ai
soldati
,
di
prestar
giuramento
.
La
monarchia
,
sempre
la
monarchia
.
Né
si
dica
che
bisogna
distinguere
tra
padre
e
figliolo
,
tra
Vittorio
ed
Umberto
.
Il
monarca
rappresenta
l
'
istituto
monarchico
in
tutti
i
suoi
elementi
e
ne
impegna
coi
suoi
atti
presente
e
avvenire
.
Ma
a
parte
ciò
,
grandemente
si
illude
chi
vede
nel
figlio
un
correttivo
del
padre
.
Gli
antifascisti
sappiano
che
il
principe
cova
sogni
grotteschi
di
restaurazione
,
monarchica
-
autoritaria
,
a
braccetto
dei
preti
,
se
ora
posa
ad
antifascista
,
non
è
in
odio
a
Mussolini
tiranno
,
a
Mussolini
liberticida
,
ma
sol
perché
vuol
essere
lui
al
posto
di
Mussolini
,
lui
al
centro
della
vita
italiana
,
lui
a
profittare
della
centralizzazione
di
poteri
operata
dal
fascismo
.
Per
ben
7
anni
ha
servito
di
comparsa
nelle
cerimonie
fasciste
,
ha
rivestito
la
camicia
nera
,
comandato
alle
manovre
battaglioni
di
militi
,
concesso
interviste
all
'
Impero
,
votato
clamorosamente
alle
elezioni
...
plebiscitarie
primo
ed
unico
tra
i
principi
ereditari
per
i
fascisti
.
È
tardi
ormai
per
il
voltafaccia
caro
ai
Savoia
.
Coloro
che
ancora
sognano
una
libertà
per
concessione
graziosa
del
Sovrano
,
tradiscono
la
loro
impotenza
e
la
loro
bassezza
.
La
libertà
non
si
dona
,
ma
si
conquista
;
e
in
tanto
vale
in
quanto
molto
si
è
dovuto
lottare
per
conquistarla
.
Tutti
i
grandi
popoli
hanno
conquistato
la
libertà
sulle
barricate
,
suggellando
col
sangue
il
loro
noviziato
di
modernità
.
L
'
Italia
non
può
sottrarsi
al
suo
fato
.
Una
falsa
libertà
che
ci
venisse
elargita
da
una
monarchia
fedifraga
,
attraverso
compromessi
miserabili
,
sarebbe
una
schiavitù
ancor
più
triste
perché
più
definitiva
della
presente
.
Basta
coi
re
e
con
le
speranze
nel
re
.
Monarchia
e
fascismo
fanno
tutt
'
uno
.
Legati
alla
stessa
catena
,
marciano
assieme
e
assieme
debbono
cadere
.
Il
popolo
italiano
non
si
lascerà
attrarre
nella
trappola
monarchica
.
Il
popolo
italiano
prepara
la
sua
rivoluzione
che
spazzerà
via
tutti
i
tiranni
,
tutti
i
responsabili
,
tutti
i
traditori
.
A
cominciare
dal
Re
.
StampaPeriodica ,
Comando
Generale
Fascista
Proclama
Fascisti
!
Italiani
!
L
'
ora
della
battaglia
decisiva
è
suonata
.
Quattro
anni
fa
,
l
'
Esercito
nazionale
scatenò
di
questi
giorni
la
suprema
offensiva
che
lo
condusse
alla
vittoria
:
oggi
,
l
'
esercito
delle
Camicie
Nere
riafferra
la
Vittoria
mutilata
e
,
puntando
disperatamente
su
Roma
,
la
riconduce
alla
gloria
del
Campidoglio
.
Da
oggi
Principi
e
Triari
sono
mobilitati
.
La
legge
marziale
del
Fascismo
entra
in
pieno
vigore
.
Dietro
ordine
del
Duce
i
poteri
militari
,
politici
e
amministrativi
della
Direzione
del
Partito
vengono
riassunti
da
un
Quadrumvirato
Segreto
d
'
Azione
con
mandato
dittatoriale
.
L
'
Esercito
,
riserva
e
salvaguardia
suprema
della
Nazione
non
deve
partecipare
alla
lotta
.
Il
Fascismo
rinnova
la
sua
altissima
ammirazione
all
'
Esercito
di
Vittorio
Veneto
.
Né
contro
gli
agenti
della
forza
pubblica
marcia
il
Fascismo
,
ma
contro
una
classe
politica
di
imbelli
e
di
deficienti
che
in
quattro
lunghi
anni
non
ha
saputo
dare
un
governo
alla
Nazione
.
Le
classi
che
compongono
la
borghesia
produttiva
sappiano
che
il
Fascismo
vuole
imporre
una
disciplina
sola
alla
Nazione
e
aiutare
tutte
le
forze
che
ne
aumentino
l
'
espansione
economica
e
il
benessere
.
Le
genti
del
lavoro
,
quelle
dei
campi
e
delle
officine
,
quelle
dei
trasporti
e
dell
'
impiego
,
nulla
hanno
da
temere
dal
potere
fascista
.
I
loro
giusti
diritti
saranno
lealmente
tutelati
.
Saremo
generosi
con
gli
avversari
inermi
.
Inesorabili
con
gli
altri
.
Il
Fascismo
snuda
la
sua
spada
per
tagliare
i
troppi
nodi
di
Gordio
che
irretiscono
e
intristiscono
la
vita
italiana
.
Chiamiamo
Iddio
e
lo
spirito
dei
nostri
cinquecentomila
Morti
a
testimoni
che
un
solo
impulso
ci
spinge
,
una
sola
volontà
ci
raccoglie
,
una
passione
sola
ci
infiamma
:
contribuire
alla
salvezza
e
alla
grandezza
della
Patria
.
Fascisti
di
tutta
Italia
!
Tendete
romanamente
gli
spiriti
e
le
forze
.
Bisogna
vincere
.
Vinceremo
.
Viva
L
'
Italia
!
Viva
il
Fascismo
!
Il
Quadrumvirato