StampaQuotidiana ,
In
Italia
,
in
Francia
,
in
Svizzera
,
in
Austria
,
in
Inghilterra
i
cosiddetti
«
dischi
volanti
»
appaiono
,
ormai
,
con
una
regolarità
che
gli
osservatori
definiscono
sconcertante
.
Pochi
giorni
fa
due
ragazzi
svizzeri
raccontarono
d
'
aver
colpito
,
a
sassate
,
uno
straordinario
ordigno
metallico
disceso
,
senza
dubbio
,
dal
cielo
perché
la
macchina
,
non
appena
bersagliata
dai
proiettili
,
riguadagnò
le
vie
dell
'
aria
con
un
rapido
balzo
pressoché
verticale
.
Le
autorità
elvetiche
comunicarono
,
poi
,
che
i
due
frombolieri
non
avevano
letto
mai
racconti
a
«
fumetti
»
,
né
assistito
a
film
avventurosi
e
fantasiosi
;
la
loro
«
relazione
»
,
quindi
,
poteva
essere
presa
in
qualche
considerazione
.
Altri
episodi
del
genere
vengono
riferiti
dalla
stampa
;
ma
assai
più
degni
di
fede
appaiono
gli
avvistamenti
in
cielo
.
Circa
l
'
autenticità
di
una
buona
parte
di
queste
osservazioni
casuali
non
vi
sarebbero
dubbi
.
Molti
riferiscono
di
aver
«
visto
»
per
fantasia
o
suggestione
.
Spesso
una
comune
apparizione
meteorica
viene
scambiata
per
il
balenante
transito
di
una
miracolosa
aeronave
.
Alcune
persone
,
però
-
non
influenzabili
,
anzi
scettiche
proprio
per
motivi
professionali
-
ebbero
,
in
questi
ultimi
tempi
,
la
ventura
d
'
osservare
il
«
fenomeno
»
,
di
controllarne
,
con
calma
,
le
fasi
,
di
trarne
qualche
deduzione
interessante
.
Particolarmente
degno
di
considerazione
il
parere
dell
'
ingegner
Luigi
Nardi
,
progettista
d
'
aeroplani
da
oltre
vent
'
anni
,
uomo
abituato
a
guardar
in
aria
e
a
non
scambiar
comete
per
aviogetti
.
È
particolarmente
curiosa
,
anche
,
la
coincidenza
delle
osservazioni
casuali
fatte
a
Milano
,
dall
'
aeroporto
Forlanini
,
con
quelle
,
altrettanto
casuali
,
compiute
da
funzionari
dell
'
aeroporto
di
Ciampino
,
dagli
scienziati
di
Monte
Mario
,
dai
tecnici
della
stazione
radar
di
Pratica
di
Mare
.
11
giorno
17
settembre
,
dunque
,
verso
le
19.30
,
l
'
ingegner
Luigi
Nardi
,
suo
fratello
Elto
,
l
'
ingegner
Mori
,
il
signor
Maricotti
ed
io
uscivamo
dallo
stabilimento
aeronautico
sito
ai
confini
dell
'
aeroporto
Forlanini
,
a
Linate
.
Ci
attardammo
nel
piazzale
dello
stabilimento
ammirando
,
nel
cielo
limpidissimo
,
i
cortei
trionfali
delle
stelle
.
Ad
un
tratto
l
'
ingegner
Nardi
esclamò
:
«
Guardate
lassù
!...»
e
indicò
verso
est
ad
un
'
altezza
,
sull
'
orizzonte
,
di
circa
trenta
gradi
.
Tutti
noi
-
piuttosto
sbalorditi
-
avvistammo
immediatamente
un
«
corpo
luminoso
»
che
,
provenendo
appunto
da
est
,
navigava
a
fortissima
velocità
puntando
,
idealmente
,
sul
Forlanini
.
S
'
avvicinò
,
infatti
,
all
'
aeroporto
sino
a
raggiungere
un
'
altezza
,
sull
'
orizzonte
,
di
circa
60
gradi
.
In
un
primo
momento
la
forma
dell
'
oggetto
volante
parve
sferica
:
poi
,
gradualmente
ingrandendo
(
durante
la
marcia
d
'
avvicinamento
)
la
forma
mutò
,
delineandosi
con
sufficiente
chiarezza
.
Un
disco
color
rosso
cupo
,
applicato
,
anteriormente
,
ad
un
corpo
centrale
pressoché
conico
e
di
color
rosso
blando
;
all
'
estremità
del
fuso
un
altro
disco
,
di
minori
proporzioni
,
e
di
colore
,
anch
'
esso
,
rosso
cupo
.
Dopo
un
rapido
volo
,
con
direttrice
uniforme
e
rettilinea
,
l
'
oggetto
modificò
la
rotta
;
la
manovra
,
improvvisa
,
ci
impedì
di
stabilire
se
esso
avesse
fatto
una
strettissima
«
virata
»
o
fosse
ruotato
,
addirittura
,
sul
suo
asse
verticale
.
Eseguita
una
traiettoria
disordinata
,
a
zig
zag
,
l
'
oggetto
mosse
verso
nord
-
est
,
aumentando
la
velocità
e
assumendo
nuovamente
la
primitiva
forma
sferica
;
poi
perdendo
sensibilmente
quota
abbandonò
la
direttrice
nord
-
est
,
scomparendo
verso
sud
-
est
.
L
'
osservazione
durò
dalle
19.50
alle
20.10
circa
.
Quasi
venti
minuti
.
Nello
stesso
giorno
,
alle
19.28
,
un
«
corpo
luminoso
»
-
descritto
dagli
osservatori
in
termini
identici
ai
nostri
-
lasciò
il
cielo
di
Ciampino
,
dopo
aver
manovrato
a
lungo
tra
Ciampino
e
Pratica
di
Mare
.
Ora
se
il
«
corpo
luminoso
»
-
captato
dall
'
osservatorio
di
Monte
Mario
e
a
Linate
-
fosse
lo
stesso
,
potremmo
stabilire
la
velocità
minima
del
misterioso
oggetto
volante
:
avrebbe
collegato
Roma
a
Milano
in
22
minuti
alla
velocità
media
di
circa
1500
chilometri
all
'
ora
.
Tre
giorni
dopo
l
'
ingegner
Nardi
,
alle
ore
20
circa
,
assistette
,
per
la
seconda
volta
,
e
sempre
a
Linate
,
a
nuove
evoluzioni
dell
'
oggetto
volante
.
E
confermò
le
osservazioni
precedenti
.
Il
lettore
,
a
questo
punto
,
si
chiederà
:
«
Ma
di
che
cosa
si
tratta
?
D
'
un
"
mezzo
"
marziano
?
D
'
una
meteora
?
D
'
un
missile
?
»
.
Una
risposta
esauriente
è
impossibile
.
Non
si
tratta
,
però
,
di
un
corpo
celeste
.
Un
articolista
volle
collocare
il
fenomeno
tra
quelli
provocati
dagli
sciami
meteorici
,
ossia
dai
residui
di
comete
disfatte
,
attratti
dalla
Terra
e
che
si
incendiano
,
per
attrito
,
nell
'
attimo
in
cui
penetrano
nell
'
atmosfera
.
Una
stella
cadente
,
insomma
.
Ciò
è
da
escludere
,
perché
il
«
corpo
luminoso
»
osservato
volò
con
precisa
direttrice
orizzontale
,
diminuendo
o
aumentando
la
velocità
e
,
infine
,
invertendo
addirittura
la
rotta
!
Le
stelle
cadenti
sono
bolidi
che
precipitano
,
disperdendosi
e
,
talvolta
,
raggiungendo
la
superficie
terrestre
.
Nessun
astronomo
ha
mai
assistito
a
«
grandi
manovre
»
aeree
organizzate
da
comete
o
da
stelle
cadenti
.
Si
tratta
,
allora
,
di
una
nuova
,
eccezionale
,
macchina
aerea
?
Molto
probabilmente
:
ma
un
particolare
stupisce
i
tecnici
.
Come
mai
,
durante
le
evoluzioni
,
visibilissime
,
non
venne
mai
percepito
nessun
rumore
?
È
noto
che
gli
apparecchi
con
propulsione
a
reazione
,
anche
se
in
quota
elevata
,
fanno
considerevole
fracasso
,
e
così
dicasi
dei
grossi
quadrimotori
con
motore
a
pistone
.
I
casi
sono
due
:
o
il
«
corpo
luminoso
»
marcia
sfruttando
una
nuova
fonte
d
'
energia
non
ancora
applicata
dall
'
aviazione
moderna
,
o
vola
ad
una
quota
talmente
elevata
che
il
rumore
del
suo
o
dei
suoi
motori
diviene
praticamente
impercettibile
.
A
questo
punto
,
però
,
i
tecnici
si
chiedono
:
quali
proporzioni
vanta
questa
nave
aerea
?
Se
dovessimo
considerare
il
«
corpo
luminoso
»
osservato
a
Linate
(
e
a
Roma
)
pari
ad
un
«
Constellation
»
(
il
grande
quadrimotore
civile
)
la
sua
quota
non
dovrebbe
essere
superiore
ai
3000
,
3500
metri
.
Ma
se
il
«
corpo
luminoso
»
si
fosse
trovato
oltre
i
12.000
metri
,
le
sue
dimensioni
dovrebbero
risultare
eccezionali
.
In
definitiva
si
tratterebbe
di
una
macchina
manovrata
da
pilota
o
radiocomandata
(
l
'
antenna
di
bordo
è
stata
localizzata
dalla
stazione
di
Pratica
di
Mare
)
dotata
di
grande
velocità
e
di
particolare
autonomia
,
d
'
una
macchina
,
però
,
non
apparentata
con
gli
aeroplani
ufficialmente
conosciuti
.
E
nessun
elemento
ci
può
illuminare
circa
la
provenienza
dello
straordinario
«
corpo
»
volante
:
vogliamo
dire
che
-
se
si
escludono
le
teorie
fantastiche
care
agli
amici
e
ai
nemici
di
Marte
-
non
è
possibile
,
per
ora
,
stabilire
la
nazionalità
di
queste
aeronavi
misteriose
.