StampaPeriodica ,
Viene
dalla
pittura
di
Virgilio
Guidi
la
forza
di
un
'
insofferenza
plastica
esposta
nel
suo
limite
visibile
alla
pura
dissoluzione
della
luce
.
L
'
interna
costruttività
del
disegno
dalla
sua
vibrata
eloquenza
iniziale
si
spoglia
d
'
ogni
peso
e
s
'
acuisce
a
smagrire
le
forze
in
un
colore
reagente
e
inedito
che
è
il
segno
critico
dell
'
artista
.
A
ben
giudicare
la
pittura
di
Guidi
concorre
la
vigile
e
ardente
ironia
di
cui
ogni
suo
quadro
tende
insostenibilmente
a
accendersi
dalla
materia
opaca
e
pregnante
,
ad
alleggerirsi
con
fissità
nella
luce
.
Storicamente
Guidi
ha
operato
al
di
là
dell
'
irrigidimento
formale
del
novecentismo
per
dare
un
tempo
pittorico
,
una
durevolezza
consistente
nel
colore
alla
dissipazione
luministica
di
Spadini
,
e
riportarla
criticamente
nel
segno
.
D
'
un
mondo
ampliato
ed
espanso
egli
ha
stretto
in
una
smania
nuova
il
movimento
e
la
fisica
architettura
,
lasciando
sfuggire
con
finitezza
nei
piani
luminosi
l
'
incisività
acuta
del
proprio
disegno
sino
a
raggiungere
nei
casi
più
felici
l
'
assoluto
stupore
figurativo
da
cui
altri
,
e
particolarmente
i
novecentisti
,
partivano
come
da
uno
schema
neoclassico
.
Di
questo
pittore
,
che
tra
i
contemporanei
ha
l
'
esperienza
forse
più
dinamica
e
attiva
,
sempre
affidata
al
lavoro
in
modo
tale
da
non
poter
essere
astratta
in
una
legge
o
in
un
metodo
,
esiste
una
forza
segreta
e
esemplare
che
in
ogni
opera
trasale
e
rende
le
figure
nuove
in
una
proprietà
umana
antica
,
senza
altra
retorica
.
È
questa
una
forza
d
'
arte
che
non
si
pesa
e
non
si
può
nemmeno
far
consistere
in
un
elemento
solo
del
quadro
:
è
la
luce
dell
'
opera
da
esterna
ridiventata
intima
e
calda
della
propria
sostanza
.
È
lo
specchio
dell
'
autentica
solitudine
con
cui
Guidi
senz
'
altro
onore
contemporaneo
,
merita
la
sua
dignità
di
maestro
.