StampaPeriodica ,
Per
il
Fascismo
la
guerra
sarà
,
nel
mondo
,
finché
vivrà
il
male
,
e
questo
è
parte
essenziale
della
natura
umana
,
tanto
rilevante
,
dato
che
esiste
,
quanto
il
bene
,
ed
altrettanto
indispensabile
come
momento
dialettico
dello
spirito
.
Soltanto
chi
crede
nella
instaurazione
sulla
terra
della
Città
di
Dio
,
può
postulare
teleologicamente
la
pace
perpetua
come
sistemazione
definitiva
del
genere
umano
.
La
guerra
è
dunque
lo
strumento
formativo
e
riformativo
delle
gerarchie
storiche
.
Tale
formulazione
è
però
accettabile
solo
se
si
postula
la
validità
di
una
gerarchia
tra
i
popoli
.
È
in
questo
punto
preciso
che
,
nell
'
ambito
della
dottrina
fascista
,
il
fattore
guerra
si
incontra
con
un
altro
fattore
ugualmente
importante
:
il
razzismo
.
Secondo
la
nuova
concezione
del
mondo
che
il
razzismo
porta
con
sé
,
concezione
che
per
la
sua
necessaria
esplorazione
nel
tempo
si
addentra
anche
nella
storia
antica
e
nella
preistoria
,
l
'
umanità
,
il
genere
umano
concepito
come
"
genus
,
"
con
caratteri
di
omogeneità
,
è
una
astratta
finzione
.
Contro
il
mito
egualitaristico
e
livellatore
portato
dalla
cultura
enciclopedica
il
razzismo
afferma
,
quale
dato
originario
,
la
diseguaglianza
,
la
differenziazione
che
trova
l
'
espressione
sua
più
tangibile
nella
varietà
delle
razze
e
dei
popoli
.
...
La
disuguaglianza
dei
sangui
e
dei
popoli
presuppone
la
necessità
di
una
gerarchia
,
e
l
'
inevitabile
sviluppo
ascensionale
o
volto
alla
decadenza
di
ogni
singolo
popolo
presuppone
per
la
gerarchia
la
necessità
di
rinnovarsi
.