StampaQuotidiana ,
I
gerarchi
fascisti
hanno
condotto
tra
le
nuove
generazioni
italiane
una
campagna
sistematica
di
menzogne
e
di
calunnie
contro
la
democrazia
.
La
democrazia
,
secondo
loro
,
sarebbe
la
causa
di
tutti
i
mali
di
cui
soffrono
le
nazioni
.
Essa
renderebbe
deboli
gli
Stati
e
impotenti
i
governi
.
La
propaganda
fascista
,
in
particolar
modo
,
accusava
la
democrazia
di
avere
provocato
l
'
indebolimento
d
'
Italia
subito
dopo
l
'
altra
guerra
mondiale
.
Gli
ordinamenti
democratici
e
gli
uomini
di
Stato
dei
regimi
liberali
sono
stati
presentati
dai
fascisti
,
persino
nei
libri
di
testo
delle
scuole
,
i
primi
come
modello
di
disordine
,
i
secondi
come
modello
di
corruzione
,
di
debolezza
,
d
'
incapacità
.
Per
vent
'
anni
è
stata
condotta
in
Italia
questa
campagna
antidemocratica
,
senza
che
a
nessuno
fosse
permesso
né
sul
terreno
dottrinale
e
meno
ancora
sul
terreno
politico
,
di
rispondere
ad
essa
,
di
metterne
a
nudo
l
'
inconsistenza
e
la
falsità
.
È
quindi
comprensibile
che
oggi
,
quando
si
parla
di
libertà
e
di
democrazia
a
giovani
italiani
ancora
ieri
fascisti
,
si
incontri
spesso
dello
scetticismo
,
e
quasi
sempre
della
incomprensione
.
Chiarire
le
idee
a
proposito
di
questi
concetti
politici
elementari
fa
dunque
parte
di
quell
'
opera
di
rieducazione
collettiva
della
nazione
,
alla
quale
tutti
gli
italiani
hanno
oggi
il
dovere
di
accingersi
.
Per
respingere
la
menzognera
propaganda
fascista
contro
la
democrazia
,
ci
si
potrebbe
accontentare
di
fare
una
cosa
molto
semplice
.
Basterebbe
domandare
ai
critici
fascisti
della
democrazia
che
cosa
ha
fatto
il
loro
regime
antidemocratico
,
dittatoriale
,
tirannico
.
La
sola
cosa
che
è
stato
capace
di
fare
è
di
portare
l
'
Italia
alla
rovina
e
di
mantenere
per
vent
'
anni
alla
testa
del
paese
una
banda
di
birbe
e
di
malandrini
.
Si
capisce
che
fosse
contro
la
democrazia
,
il
gerarca
fascista
,
che
privando
i
cittadini
di
ogni
forma
di
controllo
politico
e
amministrativo
,
assicura
l
'
impunità
delle
sue
ruberie
.
Ed
è
pure
assolutamente
sicuro
che
se
il
popolo
avesse
potuto
partecipare
alla
vita
politica
e
far
trionfare
la
sua
volontà
,
Mussolini
non
avrebbe
potuto
rimanere
a
lungo
al
potere
,
non
avrebbe
potuto
gettare
l
'
Italia
nell
'
abisso
in
cui
l
'
ha
gettata
,
perché
,
se
non
altro
,
dopo
la
prima
delle
sue
vergognose
sconfitte
sarebbe
stato
mandato
davanti
a
un
'
alta
corte
di
giustizia
e
a
un
plotone
di
esecuzione
.
Si
capisce
,
dunque
,
che
Mussolini
fosse
contro
la
democrazia
e
per
quello
ch
'
egli
chiamava
un
governo
forte
.
Il
governo
«
forte
»
,
per
lui
,
era
quello
che
gli
permetteva
di
infischiarsi
della
volontà
popolare
,
di
calpestare
gli
interessi
della
nazione
,
di
saccheggiare
la
ricchezza
dello
Stato
,
di
farsi
passare
per
un
gran
uomo
di
Stato
e
persino
per
un
grande
capitano
mentre
non
era
che
un
demagogo
incapace
e
ridicolo
,
e
di
vendere
l
'
Italia
allo
straniero
per
evitare
di
render
conto
dei
suoi
delitti
.
In
un
regime
di
democrazia
questo
è
certo
queste
cose
non
gli
sarebbero
state
permesse
.
Dopo
l
'
esperienza
tragica
e
devastatrice
del
fascismo
,
insomma
,
sarà
ben
difficile
che
in
Italia
qualcuno
possa
sul
serio
prendere
davanti
al
popolo
le
difese
delle
forme
di
governo
antidemocratico
,
tirannico
,
che
furono
proprie
del
fascismo
.
Ma
,
d
'
altra
parte
,
sarebbe
un
grave
errore
non
capire
che
un
paese
come
l
'
Italia
,
il
quale
uscirà
dalla
guerra
devastato
nei
suoi
beni
materiali
e
lacerato
nella
sua
compagine
morale
,
avrà
bisogno
di
un
governo
che
veramente
sia
forte
,
cioè
goda
di
una
vera
autorità
,
realizzi
attorno
a
sé
l
'
unità
di
tutte
le
forze
sane
della
nazione
,
e
abbia
l
'
energia
necessaria
per
stroncare
in
germe
ogni
tentativo
di
rinascita
della
reazione
fascista
.
I
vecchi
regimi
e
governi
liberali
e
democratici
peccavano
assai
sotto
questo
aspetto
.
È
vero
,
essi
assicuravano
formalmente
alle
masse
popolari
certe
libertà
(
di
stampa
,
di
riunione
,
di
organizzazione
,
ecc
.
)
che
erano
scritte
nella
Costituzione
.
Ma
essi
non
garantirono
il
popolo
contro
la
violenza
e
soppressione
della
Costituzione
stessa
,
che
venne
realizzata
dal
fascismo
con
la
complicità
delle
caste
dirigenti
italiane
.
In
che
cosa
consisteva
dunque
la
debolezza
,
il
difetto
,
dei
vecchi
regimi
e
governi
democratici
?
Ci
sembra
,
a
voler
riassumere
,
che
consistesse
in
tre
cose
:
1
.
le
libertà
concesse
al
popolo
erano
incomplete
,
limitate
;
erano
quasi
date
di
malincuore
;
nessuno
o
ben
pochi
ammettevano
,
in
sostanza
,
che
le
libertà
democratiche
non
sono
una
specie
di
regalo
che
si
fa
al
popolo
per
tenerlo
tranquillo
,
ma
sono
la
base
stessa
dello
Stato
,
perché
sono
esse
che
consentono
al
popolo
di
tenere
nelle
sue
mani
,
com
'
è
necessario
,
le
sorti
della
nazione
;
2
.
se
le
libertà
popolari
erano
in
tutti
i
modi
limitate
e
ristrette
,
illimitata
era
invece
la
libertà
di
cui
disponevano
le
caste
plutocratiche
del
paese
,
le
quali
si
consideravano
ed
erano
di
fatto
padrone
delle
sorti
d
'
Italia
.
A
queste
caste
plutocratiche
non
solo
era
concesso
di
disporre
nel
loro
interesse
esclusivo
delle
ricchezze
nazionali
,
ma
era
concesso
di
intrigare
contro
la
volontà
popolare
,
per
far
prevalere
sugli
interessi
collettivi
della
nazione
i
loro
interessi
egoistici
;
3
.
infine
,
la
debolezza
più
grave
fu
che
quando
sorse
un
movimento
come
quello
fascista
,
che
si
proponeva
di
sopprimere
la
democrazia
,
questa
non
si
difese
,
non
prese
misure
energiche
per
stroncare
il
fascismo
in
germe
e
difendere
le
libertà
popolari
;
anzi
,
capitolò
davanti
al
fascismo
e
gli
aprì
la
strada
.
E
questo
perché
?
Perché
il
fascismo
era
la
creatura
di
quei
gruppi
plutocratici
che
erano
i
veri
padroni
del
paese
!
Per
queste
ragioni
la
democrazia
,
non
avendo
né
voluto
né
saputo
distruggere
i
suoi
nemici
,
fu
colpita
a
morte
,
e
coloro
stessi
che
la
colpivano
la
prendevano
in
giro
,
dicendo
ch
'
essa
era
un
governo
«
debole
»
.
Sulle
rovine
del
fascismo
dovrà
essere
costruito
in
Italia
un
regime
democratico
.
Su
questo
sembra
che
oggi
tutti
siano
d
'
accordo
.
Ma
l
'
essenziale
è
che
questo
sia
non
solo
un
regime
democratico
,
ma
un
regime
nazionale
veramente
forte
,
capace
di
assicurare
il
lavoro
,
l
'
ordine
e
la
disciplina
di
tutta
la
nazione
,
capace
di
garantire
l
'
Italia
e
il
mondo
da
ogni
rigurgito
e
ritorno
offensivo
della
barbarie
fascista
sul
nostro
paese
.
Tale
potrà
essere
soltanto
un
regime
che
sia
democratico
non
solo
di
nome
,
ma
di
fatto
,
che
non
abbia
paura
di
appoggiarsi
veramente
sul
popolo
,
di
estendere
e
garantire
tutte
le
libertà
popolari
,
di
affidare
alle
masse
popolari
la
direzione
e
il
controllo
effettivo
della
vita
nazionale
.
I
rigori
di
questo
regime
non
dovranno
essere
diretti
contro
i
lavoratori
,
gli
intellettuali
,
gli
operai
,
i
contadini
;
ma
contro
quei
gruppi
di
plutocrazia
avida
e
cinica
,
che
ha
generato
il
fascismo
,
che
ha
voluto
la
guerra
e
la
rovina
della
nazione
,
che
ha
dimostrato
di
essere
una
forza
antinazionale
.
Quali
misure
dovranno
essere
prese
per
rendere
impotenti
questi
gruppi
di
nemici
della
nazione
,
è
una
cosa
che
la
nazione
stessa
,
nella
sua
sovranità
,
dovrà
decidere
.
Una
cosa
però
può
e
deve
essere
detta
sin
d
'
ora
:
una
democrazia
forte
dovrà
essere
una
democrazia
antiplutocratica
e
antifascista
,
la
quale
non
strappi
soltanto
i
denti
alla
reazione
e
al
fascismo
per
aspettare
che
ne
crescan
degli
altri
,
ma
che
spezzi
tanto
al
fascismo
che
ad
ogni
altra
forma
di
reazione
,
il
filo
della
schiena
per
sempre
,
ne
distrugga
le
radici
e
in
questo
modo
assicuri
all
'
Italia
un
futuro
di
libertà
,
di
benessere
e
di
grandezza
.