StampaQuotidiana ,
Premesse
comuni
.
Il
programma
della
Democrazia
Cristiana
,
partito
di
massa
ma
non
di
classe
quale
è
e
vuole
essere
,
va
oggi
determinato
sulle
basi
delle
aspirazioni
medesime
delle
masse
italiane
,
e
tenendo
conto
anche
del
programma
degli
altri
partiti
pure
di
massa
oggi
esistenti
in
Italia
,
con
i
quali
essa
ha
certe
premesse
comuni
che
potranno
agevolare
accordi
utili
alla
rinascita
del
paese
.
Così
anzitutto
la
premessa
di
ritenere
che
non
è
l
'
epoca
dei
compromessi
,
dei
palliativi
onde
tenere
a
freno
con
qualche
mezzo
termine
le
grandi
masse
lavoratrici
.
Pensare
che
semplici
modificazioni
dei
salari
,
intensificazione
degli
istituti
di
previdenza
,
eventuali
irrisorie
partecipazioni
agli
utili
bastino
a
soddisfare
le
classi
lavoratrici
,
sarebbe
oggi
altrettanto
assurdo
quanto
lo
furono
i
tentativi
del
secolo
scorso
di
risolvere
con
la
beneficienza
pubblica
o
altri
mezzi
del
genere
la
questione
sociale
.
Sarebbe
fraintendere
nel
modo
più
grossolano
l
'
animo
di
quelle
masse
di
cui
la
democrazia
cristiana
vuole
invece
essere
espressione
.
Sarebbe
misconoscere
in
primo
luogo
che
progetti
di
riforma
sociale
qualunque
ne
sia
l
'
entità
,
sarebbero
comunque
riguardati
con
diffidenza
o
addirittura
con
disprezzo
se
provenissero
dal
di
fuori
e
dall
'
alto
,
in
forma
paterna
anziché
sgorgare
dall
'
intimo
delle
masse
medesime
e
dei
rappresentanti
in
cui
queste
ripongono
la
loro
fiducia
.
Esse
si
pongono
oggi
,
e
con
tutta
ragione
,
come
le
prime
e
fondamentali
interpreti
dei
propri
bisogni
e
delle
proprie
aspirazioni
.
Sarebbe
misconoscere
in
secondo
luogo
che
le
classi
lavoratrici
non
aspirano
al
proprio
miglioramento
economico
ma
,
più
sostanzialmente
,
alla
eliminazione
di
quelle
condizioni
per
le
quali
si
creano
enormi
sperequazioni
sociali
e
si
ammassano
in
poche
mani
,
talvolta
anche
senza
nessun
merito
,
enormi
fortune
.
Non
è
da
scorgere
in
ciò
solo
un
sentimento
di
invidia
per
il
privilegiato
della
sorte
;
vi
è
anche
e
in
primo
luogo
un
retto
senso
di
giustizia
sociale
,
un
felice
intuito
dei
perturbamenti
,
delle
deturpazioni
morali
,
delle
perniciose
coalizioni
di
interessi
,
talora
fatali
a
tutto
un
popolo
sacrificato
agli
interessi
egoistici
di
pochi
,
a
cui
quelle
sperequazioni
quasi
inevitabilmente
danno
luogo
.
Fiducia
nell
'
uomo
.
Su
tutto
ciò
la
democrazia
cristiana
è
in
consonanza
con
i
partiti
di
sinistra
;
anzi
in
certo
senso
addirittura
all
'
avanguardia
.
Appunto
perché
democratica
e
perché
cristiana
,
essa
non
può
tendere
verso
una
democrazia
reale
e
integrale
,
basata
essenzialmente
su
quelle
classi
che
costituiscono
la
enorme
maggioranza
del
popolo
,
che
in
fatto
hanno
meglio
resistito
alla
propaganda
fascista
,
che
hanno
saputo
serbar
fede
e
coerenza
di
vita
anche
nei
tormentosi
anni
passati
,
che
,
se
appena
si
ha
cura
di
completarne
la
educazione
politica
,
potranno
apportare
il
più
benefico
rinnovamento
nella
vita
pubblica
,
anzi
il
solo
per
cui
ci
è
lecito
guardare
con
serenità
al
domani
.
Essa
che
porta
il
suo
appellativo
di
democrazia
«
cristiana
»
deve
,
contro
le
tante
denigrazioni
moderne
,
proclamare
altissimamente
la
sua
fiducia
nell
'
uomo
,
anche
il
più
umile
;
deve
dare
ogni
sua
opera
per
risvegliare
in
tutti
il
senso
della
propria
dignità
e
della
propria
responsabilità
,
per
rendere
ogni
cittadino
,
senza
esclusioni
di
sorta
,
capace
di
partecipare
attivamente
alla
vita
pubblica
portandovi
il
contributo
del
suo
autonomo
apprezzamento
e
della
sua
personale
esperienza
.
E
ancora
una
volta
perché
democrazia
«
cristiana
»
deve
avere
la
più
viva
sensibilità
per
ogni
problema
di
giustizia
,
ed
essere
disposta
a
ingaggiare
la
più
decisa
battaglia
contro
forme
di
diseguaglianza
sociale
e
di
mali
,
non
solo
materiali
ma
anche
morali
,
che
ne
derivano
.
Agire
nel
reale
.
La
divergenza
tra
la
democrazia
cristiana
e
i
partiti
di
sinistra
non
consiste
nel
fatto
che
la
prima
sia
meno
ardita
o
meno
radicale
nel
suo
programma
di
riforma
sociale
,
ma
nel
fatto
che
la
prima
attribuisce
gran
pregio
anche
ad
altri
elementi
a
cui
rimangono
invece
sordi
i
secondi
.
E
innanzi
tutto
la
democrazia
cristiana
è
ben
lungi
da
certa
unilateralità
che
rasenta
talvolta
la
grettezza
,
per
la
quale
alcune
spicce
e
semplici
formulette
date
una
volta
per
tutte
dovrebbero
risolvere
sempre
e
in
ogni
luogo
qualunque
problema
sociale
.
Sia
il
verbo
di
Carlo
Marx
o
sia
il
verbo
di
Mosca
o
altro
,
comunque
la
democrazia
cristiana
rifiuta
ogni
formula
,
troppo
semplicistica
,
appunto
perché
tale
,
perché
in
realtà
antistorica
,
e
quindi
fonte
sul
terreno
pratico
di
nuove
ingiustizie
,
di
nuove
tirannie
,
di
nuova
degradazione
umana
.
I
problemi
politici
vanno
risolti
,
senza
l
'
impaccio
di
definitive
formule
rigide
,
secondo
le
necessità
e
le
possibilità
del
momento
,
avendo
presente
il
benessere
reale
della
popolazione
,
le
sue
aspirazioni
concrete
,
così
come
sono
realmente
sentite
,
e
adoperando
i
mezzi
in
quel
momento
più
congrui
per
la
loro
realizzazione
.
Sempre
in
questo
campo
,
la
democrazia
cristiana
lamenta
,
come
altra
prova
di
unilateralità
,
che
ogni
programma
di
rinnovamento
sociale
sia
imperniato
da
altri
partiti
di
massa
esclusivamente
badando
alla
teoria
socialista
traeva
alla
interpretazione
orientale
che
ne
è
stata
data
,
dimenticando
il
notevolissimo
apporto
del
mondo
occidentale
in
ispecie
anglosassone
,
il
fermento
di
idee
che
ivi
si
è
avuto
,
le
stesse
imponenti
realizzazioni
pratiche
del
socialismo
da
parte
di
alcuni
paesi
come
l
'
Australia
e
la
Nuova
Zelanda
.
Alle
quali
esperienze
e
alle
quali
aspirazioni
la
democrazia
cristiana
guarda
invece
con
particolare
simpatia
,
perché
dimostrano
la
piena
conciliabilità
di
certe
riforme
sociali
con
altri
princìpi
che
le
sono
altrettanto
essenziali
come
il
rispetto
della
personalità
umana
e
la
assenza
di
ogni
forma
di
tirannia
sociale
.
Punti
inderogabili
.
Questi
ultimi
princìpi
nella
democrazia
cristiana
non
si
trovano
infatti
soltanto
per
incidenza
o
per
ragioni
tattiche
come
in
certi
altri
partiti
di
sinistra
,
ma
ne
costituiscono
una
delle
note
fondamentali
e
uno
dei
punti
inderogabili
.
La
restaurazione
della
dignità
umana
è
anzi
il
suo
scopo
precipuo
,
e
se
la
democrazia
cristiana
è
pienamente
concorde
nella
critica
contro
il
regime
liberale
e
la
illusoria
libertà
che
concede
;
trova
poi
la
sua
ragione
di
essere
e
la
ragione
del
suo
distacco
da
altri
partiti
con
programma
analogo
per
altri
aspetti
,
perché
non
meno
illusoria
le
appare
la
libertà
dell
'
uomo
quando
tutto
venga
concentrato
nello
Stato
e
da
questo
derivi
ogni
regolamento
della
attività
individuale
.
Non
si
contesta
che
forme
collettive
si
impongano
nel
mondo
moderno
,
ma
si
contesta
in
primo
luogo
che
questa
unica
formula
valga
a
risolvere
ogni
problema
;
si
contesta
in
secondo
luogo
che
il
collettivismo
debba
ritornare
a
tutta
vantaggio
di
uno
Stato
accentratore
e
denegatore
di
ogni
altra
realtà
sociale
.
Si
fa
in
ogni
modo
presente
che
,
oltre
agli
interessi
puramente
materiali
dell
'
umanità
,
ve
ne
sono
altri
di
non
certo
minor
conto
,
e
che
lo
Stato
deve
essere
organizzato
non
solo
in
vista
dei
primi
ma
anche
di
questi
altri
.
L
'
accertamento
che
può
essere
necessario
per
un
maggiore
benessere
e
una
maggiore
giustizia
sociale
,
deve
però
essere
contemperato
con
le
inderogabili
esigenze
della
libertà
umana
e
della
vita
spirituale
dell
'
uomo
.
Aderendo
alla
realtà
e
alla
complessità
della
realtà
,
la
.
democrazia
cristiana
,
affronta
pertanto
coraggiosamente
,
anziché
semplicisticamente
ignorarli
,
questi
gravi
problemi
.
Per
una
loro
risoluzione
pienamente
adeguata
e
soddisfacente
la
democrazia
cristiana
fa
il
massimo
affidamento
sulle
classi
intellettuali
,
dalle
quali
si
studia
di
ottenere
la
più
attiva
partecipazione
,
ed
agli
intellettuali
non
meno
che
alle
masse
rivolge
il
suo
appello
,
essenziale
gli
uni
non
meno
delle
altre
alla
realizzazione
del
suo
compito
,
e
fiduciosa
di
cementare
solidamente
nel
suo
seno
la
tradizionale
intesa
tra
gli
intellettuali
,
veramente
meritevoli
di
questo
nome
,
i
tecnici
e
i
lavoratori
dei
vari
settori
dell
'
economia
:
operai
,
contadini
,
artigiani
.
Per
la
civiltà
cristiana
.
Non
vi
è
bisogno
di
insistere
a
rilevare
il
fatale
errore
commesso
da
parecchi
cattolici
agli
esordi
del
liberalismo
,
allorquando
lo
reputarono
contrario
alle
loro
dottrine
e
lo
osteggiarono
in
ogni
modo
,
con
la
conseguenza
che
il
liberalismo
,
di
per
sé
già
fondato
su
di
un
pensiero
lontano
dal
cattolicismo
,
andò
accentuando
i
suoi
aspetti
antireligiosi
,
e
quegli
stessi
cattolici
si
avvidero
della
piena
conciliabilità
delle
loro
dottrine
con
alcuni
princìpi
liberali
,
quando
già
il
liberalismo
andava
tramontando
.
Il
medesimo
tenderebbe
ora
ad
avvenire
per
il
comunismo
e
certi
altri
partiti
di
estrema
sinistra
:
un
dato
programma
pratico
e
politico
appare
qui
in
fatto
connesso
con
date
ideologie
eminentemente
anticristiane
,
perché
proprio
sulla
base
di
quelle
ideologie
è
stato
svolto
e
sostenuto
dapprincipio
.
Onde
il
disagio
di
molti
,
i
quali
pur
concordando
,
come
si
è
detto
sopra
,
con
i
partiti
di
sinistra
quanto
alle
loro
aspirazioni
pratiche
,
restano
spaventati
per
le
conseguenze
che
ne
deriverebbero
a
quel
patrimonio
e
a
quelle
tradizioni
spirituali
che
intendono
invece
rigorosamente
conservare
.
Non
si
tratta
solo
di
cattolici
professanti
,
ma
di
timori
vivamente
sentiti
da
tutti
indistintamente
coloro
che
credono
nella
dignità
umana
,
che
concepiscono
lo
Stato
esclusivamente
a
servizio
dell
'
individuo
e
non
viceversa
,
che
non
sono
disposti
a
sottovalutare
,
a
tutto
vantaggio
di
quella
economia
,
le
varie
forme
di
attività
spirituale
umana
.
Son
tutti
coloro
in
sostanza
che
credono
nei
fondamentali
valori
morali
del
cristianesimo
,
che
,
siano
essi
più
o
meno
vicini
alla
Chiesa
,
appartengono
tuttavia
a
quella
che
può
genericamente
denominarsi
civiltà
cristiana
e
credono
quantomeno
nel
suo
significato
profondamente
umano
.
Son
tutti
coloro
che
,
in
conseguenza
,
a
nessun
prezzo
sono
disposti
a
consentire
alla
esaltazione
dell
'
odio
e
della
violenza
,
all
'
assorbimento
e
all
'
annullamento
dell
'
uomo
nello
Stato
,
ridotto
ivi
a
semplice
numero
e
ingranaggio
di
una
macchina
,
alla
negazione
dei
pregi
della
vita
familiare
,
della
libertà
individuale
,
degli
interessi
spirituali
umani
.
Invitandoli
alla
concordia
e
spronandoli
alla
attività
in
questo
grave
momento
in
cui
sono
in
gioco
gli
stessi
sommi
princìpi
morali
,
la
democrazia
cristiana
chiama
a
raccolta
intorno
a
sé
tutti
coloro
che
,
pur
orientati
nel
modo
più
deciso
verso
la
necessità
di
nuove
radicali
riforme
sociali
,
restano
fedeli
ai
tradizionali
princìpi
morali
,
si
avvedono
anzi
che
in
nome
di
questi
princìpi
quelle
stesse
riforme
possono
essere
giustificate
e
perseguite
in
modo
di
gran
lunga
migliore
.