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> anno_i:[1940 TO 1970}
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È nostra opinione che si debba reagire nel modo più fermo alle interpretazioni pessimistiche e disfattiste date da alcuni alle istruzioni impartite ai Patrioti dal Gen . Alexander per la Campagna invernale . Esse infatti non significano affatto un rinvio di ogni prospettiva insurrezionale a dopo l ' inverno e tanto meno esse significano che si debba passare alla smobilitazione delle forze partigiane . Le istruzioni dicono testualmente : « La campagna estiva è finita ed ha inizio la campagna invernale » dove , evidentemente , il termine « campagna invernale » non può significare « stasi invernale » . Il corso degli avvenimenti militari in Europa conferma d ' altronde questo modo d ' intendere , essendo ovunque in corso importanti offensive . Perciò , sul piano generale delle prospettive , tali avvenimenti e le dichiarazioni dei maggiori responsabili delle Potenze Alleate , nonché lo spirito e la lettera delle istruzioni di Alexander , non giustificano affatto alcun pessimismo . A questo proposito un altro elemento dev ' essere ancora preso in considerazione . La spinta ad ovest delle truppe sovietiche che in Ungheria si battono già oltre il Danubio e avanzano lungo la Drava , pone come una possibilità dei prossimi mesi , la creazione anche ai nostri confini orientali , d ' un fronte alleato ed amico . È inutile sottolineare la accelerazione che una simile eventualità , qualora si realizzasse , darebbe a tutto il corso degli avvenimenti militari in Italia e , quindi , anche alla lotta partigiana . Sul piano tattico poi , le istruzioni di Alexander , constatato che « il sopraggiungere della pioggia e del fango inevitabilmente significa un rallentamento del ritmo della battaglia » per le forze Alleate in Italia , dicono ai Patrioti : « per gli eserciti in campo , si avrà , in conseguenza della pioggia e del fango ( che scompariranno d ' altronde col gelo ) un rallentamento del ritmo della battaglia e che , per il momento , i Partigiani debbono cessare non « ogni operazione » , ma solamente « operazioni organizzate su vasta scala » , il cui successo , cioè , fosse necessariamente legato al rapido sviluppo della battaglia Alleata , come ad esempio i piani insurrezionali di Bologna ed altri centri emiliani . Tanto è vero questo che , nelle stesse istruzioni Alexander aggiunge : « Questo non significa che non approfitterete di opportunità che vi si presenteranno , se il rischio non è troppo grande , di distruggere tedeschi e fascisti e sabotare , a seconda delle istruzioni che avete già ricevuto » . Cioè la battaglia continua , come lo dimostra anche il lento ma continuo progredire degli eserciti Alleati e deve continuare anche per le forze partigiane . Quindi noi dobbiamo prevedere per le prossime settimane e per i prossimi mesi non una contrazione , non un indebolimento della lotta partigiana , ma bensì la sua intensificazione e un allargamento delle formazioni armate . Perciò ogni richiamo alle direttive di Alexander per giustificare delle proposte di smobilitazione , di « contrazione » delle forze e della lotta partigiana , di « invii in licenza » , di stasi operativa per la stagione invernale , ecc . , è assolutamente ingiustificato : 1 ) perché , tra l ' altro , le direttive di Alexander si riferiscono non all ' inverno ma solamente al momento della pioggia e del fango ; 2 ) perché dette direttive non sono di stasi ma di continuazione della lotta , se pur mettono in guardia , per il momento , contro operazioni organizzate su larga scala , che non potrebbero riuscire perché non troverebbero l ' appoggio immediato degli eserciti Alleati .