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> anno_i:[1940 TO 1970}
LA SCALETTA E IL TORMENTONE ( Bianciardi Luciano , 1963 )
StampaQuotidiana ,
Siano alla scaletta , ma di ferro : quadro comandi stazione , tu entri in campo , lei è al finestrino , le dici via perché non scendi ? Ma niente dramma , il magone l ' ho dentro , quasi sembra che scherzi . E lei niente , muta , una faccia dietro un vetro . Poi c ' è la valigia in testa , io mi volto , guardo in macchina : « Porcaccia miseria che botta . No , dico , che botta quando dopo un anno insieme lei ti lascia ! Magari lo sapevi che era finita , ma quando sei lì e vedi che parte , allora ... » . Il primattore adesso sta davanti al transatlantico , al modellino dell ' atrio e riflette . Comodo per riflettere , il Rex , perché se uno riflette senza nulla davanti , guardate un po ' che faccia ! ... Come minimo gli chiedono se si sente male . Dissolvenza , albergo diurno , lui che si taglia le unghie dei piedi , arrivano cinque o sei di corsa , lei apre , entra e chiude . Però queste unghie dei piedi ... Lo sceneggiatore adesso dubita . Rifacciamo la scaletta così : Luciano sale dalla scaletta del diurno , e viene bene perché Ugo ha la faccia di uno che esce dal bagno , sempre . Un momento , fammi finire : arriva Maria . Cosa c ' entra Maria ? Insomma , arriva Anna , Io piglia per un braccio , farmacia , cachet , bicchiere d ' acqua . Lo beve lei , il cachet serbalo , caso mai ti pigli un ' altra botta in testa . Idrante , schiaffo d ' acqua in faccia a Luciano , oltre tutto Ugo sta bene coi capelli incollati sulla fronte , ed entrano in Duomo . Ci vorrà il permesso ? Sentiremo all ' arcivescovado . Lei gli leva la sciarpa dal collo , se la mette in testa , e per un attimo ritorna devota , nello sguardo . Comunista fin che volete ma sempre italiana , e cioè cattolica . Stacco , subito la latteria . Oggi non si fanno più le barricate , oggi si tira dalle finestre e dai tetti ; di lassù diventa pericoloso anche un vaso da notte . Anzi , facciamoci un bel tormentone . Sul vaso da notte stacco , e siamo nel bagno , io sto seduto sul vaso e leggo . Alzo gli occhi un po ' sopra il foglio e dico che in questo sono sempre stato regolare . Invece Anna deve prendere le pillole , così quando arriva la moglie trova la scatola , e domanda com ' è che prendi le pillole , eppure eri sempre stato regolare . Tormentone di Carlone . Volevo dire di Taccone . Stacco sul torracchione , sempre alle spalle , sempre visibile , questo grattacielo della B.R.S. Tu entri in ascensore , la vedova Viganò t ' aveva comandato di andare in tipografia , e in ascensore chi trovi ? Trovi Taccone , che pigia il bottone degli scantinati , della centrale termica . Però di sopra se ne sono accorti , quelli dell ' FBI , volevo dire quelli della BRS , col fatto della trasmittente tascabile , una penna che porti al taschino e fa bip , bip , bip . La sua lunghezza d ' onda non è quella della tipografia . Lei dottor Bianchi è licenziato . Casa nuova , cambiali , mobili , elettrodomestici , falso benessere , la Seicento , i tafanatori , le telefonate . Tormentone delle telefonate . Pronto dottor Bianchi ? Parlo con il dottor Bianchi ? È in casa il dottor Bianchi ? Dottor Bianchi al telefono . Dottor Amidei al telefono , da Roma . Dottor Lizzani al telefono , da Praga . Dottor Vincenzoni al telefono , da Tokio . Dottor Tognazzi al telefono , da Cremona .