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> anno_i:[1940 TO 1970}
StampaQuotidiana ,
CARPI , 9 . - Vogliamo dar subito la parola alle cifre ? Le impressioni sono tante , i ricordi ci vincono al punto da non potere , a distanza di poche ore , tentar di dare la immagine di una festa che ha vinto la stessa inclemenza del tempo ed è rinata come la Fenice dalle sue ceneri , dal fango e dalla pioggia ove sembrava per sempre miseramente finita . I compagni si mordevano le mani a veder crollare il villaggio che avevano innalzato con tanto amore , le bandiere ripiegare inzuppate di acqua , e i colori , i fiori , gli addobbi dei padiglioni marcire , lasciando a nudo i tralicci delle impalcature . Se la nostra carovana , come sempre , ha fermato il temporale che ci ha inseguiti per tutto il viaggio , da Milano alle porte di Modena , forse per merito del nostro Gavroche che se ne è volato bene in alto a guerreggiare con i nembi e con le saette , tuttavia i compagni di Carpi e dei paesi vicini si sono mostrati tenaci di ogni avversità , non hanno ceduto mai terreno al temporale , non hanno mollato un palmo e ricostruivano subito quello che andava perduto , trasportavano con improvvisate palafitte , lo tenevano allegro col proprio buon umore . Ma vogliamo dare la parola alle cifre ? Undici staffette motociclistiche ci hanno accompagnati da Carpi a Cibeno . Su ogni motocicletta era una ragazza con la bandiera . A metà strada abbiamo incontrato altre sessanta fanciulle in bicicletta , ordinate in due file . Indossavano pantaloncini blu e una camiciola bianca e portavano sul manubrio il piccolo vessillo de " l ' Unità " . Ci hanno preceduto sino al colorato ingresso del villaggio , al viale che , secondo l ' espressione di un compagno , doveva essere tutto una « galleria fiorita » . Una colomba bianca veniva liberata nell ' aria e Gavroche , al vederla , si è staccato dall ' antenna dove Fortini l ' aveva stretto per un piede , inseguendola nel cielo . Altri settecento colombi erano lanciati dietro quella candida ancella di pace : le nuvole bluastre , arrossate dalla luce del tramonto , si sono aperte , promettendoci il sereno . Applaudivano con i piedi nel fango , trattenuti nel volo che anche noi eravamo pronti a spiccare in mezzo al coro delle ragazze allineate sulla scalinata della villa . Il villaggio , gocciolante di luce , era tutto un tramestio di voci , di richiami , di canti . La vita lo aveva ripreso in un attimo . Sulle tavole ancor umide , e come dipinte a nuovo , già si allestivano le cene e il vino frizzante spumeggiava nei bicchieri . Vogliamo dare la parola alle cifre ? Poco prima che iniziassimo il comizio , più di seimila biciclette erano già allineate ai depositi . Dodici quintali di dolci e di ciambelle , undici quintali di pane , diciassette quintali di albana , duemila bottiglie di vino , erano presi di assalto da una folla allegra e vociante che riempiva il parco e le strade vicine a perdita d ' occhio . Dodicimila e più abitanti poteva contare il nostro villaggio . « Ne sarebbero venuti più di quarantamila » , commentava il segretario compagno Turci con Bruno Losi , il sindaco modello di Carpi , contenti tuttavia che la festa si fosse risolta col pieno successo della propria iniziativa , mai venuta meno . « Vedi , questa è l ' Emilia - io dicevo a Fortini . - In questa organizzazione , in questo tenace ottimismo , i compagni di Carpi sono di insegnamento a tutti noi » . E Agostino Melotti , presente ovunque , a dirigere i cori , a rendersi conto della organizzazione dell ' amministrazione e della disciplina , ed ancora appassionato oratore al comizio , ben poteva essere indicato da tutti i compagni , vecchi e giovani , come l ' anima del Partito in questo angolo di terra rossa .