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> anno_i:[1940 TO 1970}
Due preti saltimbanchi ( Gatto Alfonso , 1949 )
StampaQuotidiana ,
MINERBIO , 16 . - Spesse volte , durante questo nostro lungo viaggio , abbiamo incontrato per strada i carrozzoni degli zingari o le casette ambulanti dei saltimbanchi che mettono le tende nelle piazze dei paesi : ci scambiavamo i saluti con la mano , regalavamo i nostri giornaletti illustrati ai bambini mocciosi accoccolati sulle stanghe . Non credevamo mai di doverci imbattere in due comici vestiti da frati missionari , i quali ci avevano preceduto a Minerbio e , da due sere , recitavano nella chiesa parrocchiale . Come nei dialoghi di Platone , uno dei frati faceva la parte dell ' imbecille che cade dalle nuvole , l ' altro la parte del filosofo che istruisce l ' ingenuo interlocutore e , via via , lo riporta sulla strada della verità . Domande e risposte erano preparate in sagrestia , anche con i consigli e con le prestazioni dell ' arciprete , che dava ragguagli sulla particolare situazione del paese , sugli usi e i costumi dei parrocchiani , su gli amici signorotti e sui nemici poveri in canna . In realtà i due frati missionari , non che attingere sia pure lontanamente un decoro socratico , si sono accontentati di essere piccoli imitatori di varietà , di quelli che rifanno le mosse dei fratelli De Rege , facendo ridere il pubblico più che per loro battute , per l ' imparaticcio della finzione che non riescono nemmeno a sostenere . Nella chiesa di Minerbio il pubblico , scarso in verità , ha riso come a teatro ed anche i più ingenui si chiedevano come mai il Vaticano non riesca a scritturare comici più provveduti , a meno che non si proponga di ottenere il successo soltanto con una carnevalata . E iinfatti i due zelanti missionari avevano raccolto , sì e no , cinquanta bambini e , portandoli a sfilare incolonnati per il paese , davano loro da gridare frasi solenni come questa : « Viva il papa dei lavoratori » , contentandosi di qualche applauso dalla parte dei saragattiani appollaiati sulla terrazza del caffè Centrale . Sotto il Municipio si fermavano , lanciando grida ancora più marziali , da guerra santa . Per l ' arrivo della nostra carovana essi avevano annunciato in chiesa una novità teatrale dallo strano titolo : « Il rinfresco di Gatto » . Ma , all ' ora di inizio dello spettacolo , per mancanza di spettatori , accorsi tutti al nostro comizio , il sagrestano si è visto costretto a chiudere le porte . Soltanto il parroco è rimasto ad ascoltare il dialogo dei due imbecilli . Minerbio usciva appena dallo sciopero di protesta per l ' arbitrario fermo del compagno sindacalista Mazzoli , avvenuto a Ca ' de ' Fabbri , una frazione che aveva mandato incontro alla nostra macchina donne , uomini e bambini a salutarci ed a lanciare tra le nostre mani grappoli di uva come fiori . In questo paese , la lotta sindacale è continua , quotidiana : gli operai della terra devono difendersi da tutte le manovre di scissione tentate dai saragattiani , solidali coi grandi agrari , che hanno chiuso per dispetto la bella e storica colombella , uccise tutte le colombe , pur di non sentir parlare di pace . Ma il Comune è di esempio ai cittadini , il Partito dirige la lotta con un ' opera lenta e sicura di mobilitazione di tutti i lavoratori . La festa de " l ' Unità " della scorsa domenica ha battuto sagre , processioni e parate di preti e di Azione Cattolica : è stato un trionfo . Al parroco e ai due comici missionari non restò altro che guardare dalla canonica - una agiata canonica dipinta in giallo , con le persiane verdi - l ' eccezionale corteo che passava sotto le loro finestre . La sera stessa , il missionario che faceva nella commedia la parte dell ' imbecille , chiese con la sua aria candida : « Chi erano , padre , quegli scomunicati che stamattina sono passati per via ? » . « Tutto il paese » , gli rispose pronta una donna che era tra il pubblico dei fedeli . Al filosofo in gonnella , che già gli alzava le braccia dal pulpito per chissà quale risposta biblica , la parola si strozzò in gola . E per trarsi comunque d ' impaccio , intonò il Miserere .