StampaQuotidiana ,
Così
era
scritto
sulla
bolletta
di
svincolo
di
un
pacco
postale
,
ricevuta
il
29
agosto
dai
coniugi
Dominici
,
abitanti
in
Roma
.
Erano
i
resti
del
loro
figliolo
Luigi
,
secondo
capo
di
marina
,
caduto
il
18
settembre
1944
combattendo
i
nazisti
sull
'
isola
di
Lissa
,
iscritto
nell
'
albo
d
'
oro
dei
Caduti
di
guerra
e
decorato
.
Le
ossa
di
Luigi
Dominici
venivano
restituite
a
sua
madre
,
in
un
pacco
,
con
l
'
avvertimento
che
lo
«
svincolo
»
comportava
il
pagamento
di
lire
1.280
per
spese
di
trasporto
e
di
dogana
:
prezzo
lieve
,
privilegiato
,
giacché
le
ossa
del
ragazzo
d
'
Italia
avevano
fruito
,
per
il
ritorno
«
a
casa
»
,
a
Roma
,
della
tariffa
militare
.
I
genitori
andarono
alla
dogana
,
costernati
per
l
'
irriverenza
e
per
l
'
oltraggio
patiti
.
Andarono
a
ritirare
il
«
pacco
»
.
-
Sì
,
il
pacco
è
vostro
,
è
di
vostra
proprietà
,
-
disse
un
impiegato
alla
madre
del
marinaio
d
'
Italia
Luigi
Dominici
.
E
quest
'
uomo
non
tremava
e
non
aveva
vergogna
.
-
È
vostro
e
potete
portarlo
via
.
-
Possiamo
portarlo
anche
a
casa
?
-
Anche
a
casa
,
dove
volete
,
la
cosa
non
ci
riguarda
.
La
pietà
dei
genitori
non
li
consigliava
,
però
,
di
portare
il
caro
fardello
nella
casa
di
via
Magliano
Sabina
.
Essi
chiedevano
l
'
onorata
sepoltura
dei
resti
del
loro
Luigi
e
gli
onori
militari
dovuti
al
soldato
caduto
in
combattimento
.
In
una
lettera
all
'
Unità
,
pubblicata
il
13
settembre
,
Augusto
e
Adele
Dominici
hanno
raccontato
l
'
incredibile
vicenda
e
il
loro
inammissibile
pellegrinaggio
da
un
ufficio
all
'
altro
,
per
ottenere
ciò
che
il
buon
senso
e
il
senso
del
'
onore
nazionale
ordinavano
di
fare
.
Hanno
ricevuto
,
invece
,
cortesi
rifiuti
e
repulse
burocratiche
.
Si
rilegga
la
lettera
dei
Dominici
,
e
si
capirà
meglio
a
quale
grado
di
bassezza
'
è
sceso
,
in
certi
ambienti
,
il
sentimento
nazionale
,
per
non
sparlare
del
sentimento
umano
.
Il
13
settembre
,
le
ossa
del
marinaio
Dominici
erano
ancora
«
in
deposito
»
alla
dogana
di
Roma
,
in
attesa
che
la
famiglia
comperasse
un
loculo
ossario
,
entro
il
termine
perentorio
di
cinque
giorni
,
per
chiudervele
.
Ora
,
mentre
scrivo
,
non
so
come
la
tristissima
vicenda
si
sia
conclusa
.
So
,
però
,
dagli
intrighi
diplomatici
,
dalle
guerre
in
corse
;
dai
piani
di
riarmo
effettivo
,
dalle
sfrenate
campagne
di
stampa
,
dai
discorsi
dei
capi
dei
governi
occidentali
,
dalle
manovre
militari
provocatorie
che
si
stanno
svolgendo
dal
Baltico
alla
Turchia
(
e
non
m
'
importa
se
i
temi
o
i
capi
militari
siano
sommamente
stupidi
)
,
so
che
vi
sono
dei
criminali
che
vogliono
e
stanno
preparando
nuove
vaste
aggressioni
e
una
terza
guerra
mondiale
.
Dicono
,
questi
pazzi
criminali
,
che
una
terza
guerra
mondiale
dovrebbe
servire
alla
difesa
della
civiltà
occidentale
,
di
quella
civiltà
dai
cui
cespi
abbiamo
staccato
il
fiore
mostruoso
del
nostro
racconto
.
Noi
sappiamo
a
che
cosa
mirano
questi
pazzi
criminali
.
Ma
se
meditiamo
sul
pacco
del
peso
di
kg
2
,
contenente
ossa
umane
,
sul
pacco
«
in
deposito
»
alla
sdogana
di
Roma
,
mi
pare
che
troviamo
meglio
,
tutti
insieme
,
la
regola
da
seguire
,
l
'
atteggiamento
di
avversione
e
di
lotta
attiva
da
tenere
di
fronte
al
pericolo
che
ci
sovrasta
,
e
per
affermare
la
dignità
dell
'
uomo
,
il
suo
diritto
a
vivere
nella
gioia
operosa
,
nella
pace
,
nella
libertà
.
Luigi
Dominici
è
morto
combattendo
per
questi
ideali
.
Mi
auguro
che
i
Partigiani
e
i
Combattenti
provvedano
a
riparare
la
vergogna
che
ci
è
stata
denunciata
,
e
che
ci
offende
tutti
,
anche
se
sarà
accolta
dai
Dominici
l
'
offerta
della
signora
romana
,
che
ha
messo
fraternamente
e
italianamente
a
disposizione
la
sua
tomba
di
famiglia
per
ricoverarvi
le
ossa
del
loro
figliolo
.
Ma
tradire
il
messaggio
dei
morti
che
s
'
immolarono
per
la
libertà
,
per
l
'
indipendenza
del
popolo
,
e
per
creare
al
popolo
un
'
esistenza
migliore
,
sarebbe
una
vergogna
peggiore
di
questa
.