StampaQuotidiana ,
Belluno
,
4
maggio
-
A
Erto
,
in
Valcellina
,
130
capi
famiglia
uomini
e
donne
,
si
sono
consorziati
per
creare
un
organismo
che
abbia
veste
giuridica
nel
difendere
i
diritti
e
gli
interessi
dei
singoli
e
della
collettività
del
paese
di
fronte
alle
prepotenze
e
ai
soprusi
che
la
SADE
va
da
anni
compiendo
nella
zona
.
Il
nuovo
organismo
è
stato
denominato
«
Consorzio
per
la
rinascita
e
la
salvaguardia
della
valle
ertana
»
.
A
tale
scopo
si
è
svolta
ad
Erto
una
manifestazione
popolare
sotto
gli
auspici
del
comitato
provinciale
di
rinascita
della
montagna
presieduta
dal
compagno
on.
Bettiol
e
dal
compagno
Celso
,
segretario
della
Federazione
bellunese
del
PSI
.
Durante
la
manifestazione
sono
state
raccolte
anche
le
firme
in
calce
alla
proposta
di
legge
di
iniziativa
popolare
per
la
montagna
sulla
quale
sono
stati
espressi
unanimi
consensi
.
Sono
intervenute
le
famiglie
direttamente
interessate
alla
difesa
dei
loro
beni
minacciati
od
espropriati
dalla
SADE
e
moltissimi
altri
montanari
che
nell
'
egoismo
della
società
elettrica
e
nell
'
inerzia
del
governo
intravvedono
un
pericolo
grave
per
la
stessa
esistenza
del
paese
a
ridosso
del
quale
si
sta
costruendo
un
bacino
artificiale
di
150
milioni
di
metri
cubi
d
'
acqua
,
che
un
domani
eroderanno
il
terreno
di
natura
franosa
,
potrebbero
far
sprofondare
le
case
nel
lago
.
Per
di
più
il
lago
dividerebbe
irrimediabilmente
il
villaggio
dalle
sue
terre
più
fertili
isolando
oltre
valle
decine
di
case
.
E
la
SADE
non
vuol
provvedere
alla
costruzione
del
ponte
che
manterrebbe
congiunto
il
centro
del
paese
alle
sue
frazioni
.
Inoltre
un
fatto
grave
e
contrario
a
tutte
le
leggi
,
che
ha
avuto
inizio
da
qualche
mese
e
che
tuttora
,
perdura
,
ha
portato
all
'
esasperazione
gli
abitanti
della
valle
.
Essi
si
vedono
continuamente
invadere
ed
espropriare
i
propri
campi
dalle
società
che
hanno
in
appalto
la
costruzione
della
strada
di
circonvallazione
per
conto
della
SADE
.
Nessun
decreto
di
espropriazione
o
trattative
per
la
cessione
dei
beni
sono
intervenuti
fra
la
SADE
e
i
proprietari
.
La
società
elettrica
infrange
tutte
le
leggi
dello
Stato
e
i
contadini
hanno
sempre
dovuto
sottostare
finora
ai
soprusi
della
SADE
.
Qualche
giorno
fa
si
è
perfino
fatto
sgomberare
con
la
forza
dalla
propria
casa
una
famiglia
con
sei
figli
perché
si
dovevano
far
brillare
le
mine
per
aprire
un
passaggio
alla
strada
.
La
famiglia
ha
dovuto
trovare
provvisoriamente
ricovero
in
una
fredda
stalla
(
la
neve
è
a
poche
centinaia
di
metri
dal
paese
)
dove
si
trova
alloggiata
tuttora
.
La
gente
non
ne
può
più
di
tante
ingiustizie
e
qualche
volta
tenta
di
difendere
da
sé
i
propri
diritti
.
Una
vecchia
che
gira
la
pianura
veneta
con
la
gerla
a
vendere
cucchiai
di
legno
e
che
è
stata
espropriata
di
piccoli
pezzi
di
campo
da
tutte
e
due
le
parti
del
torrente
ci
ha
detto
:
«
Se
un
ladro
viene
a
portare
via
la
mia
roba
,
a
sparare
le
mine
sotto
la
mia
casa
,
allora
io
posso
ben
prendere
il
fucile
e
difendermi
»
.
Un
abitante
della
frazione
Pineda
venuto
alla
manifestazione
con
un
cartello
di
protesta
contro
la
SADE
ha
detto
:
«
Ho
avuto
la
casa
bruciata
dai
tedeschi
e
lo
Stato
non
mi
ha
ancora
dato
niente
per
i
danni
di
guerra
.
I
miei
figli
hanno
dovuto
andare
a
lavorare
all
'
estero
.
Ora
mi
toglieranno
di
prepotenza
anche
il
campo
.
Io
non
sono
italiano
per
il
governo
.
Sono
solo
me
stesso
e
da
solo
ora
mi
difenderò
»
.
Sono
discorsi
questi
della
popolazione
di
Erto
che
forse
non
sono
perfettamente
in
linea
con
le
leggi
,
ma
contengono
una
saggezza
montanara
perfettamente
a
posto
con
la
logica
e
il
buon
senso
.
Infatti
se
il
governo
per
primo
non
è
in
grado
di
fare
rispettare
le
leggi
,
perché
mai
dovrebbero
rispettarle
i
cittadini
sottoposti
alle
angherie
della
SADE
e
alla
debolezza
del
governo
stesso
?
Non
c
'
è
nessuno
a
Erto
-
tranne
il
sindaco
che
per
essere
una
donna
ha
dimostrato
assai
poca
sensibilità
venendo
meno
alla
fiducia
che
in
lei
avevano
riposto
i
suoi
concittadini
-
che
non
sia
solidale
con
la
popolazione
.
Anche
il
parroco
don
Luigi
Doro
è
dalla
parte
dei
suoi
parrocchiani
.
Ieri
a
tutte
e
due
le
messe
domenicali
ha
esortato
dal
pulpito
la
popolazione
a
recarsi
a
firmare
per
la
costruzione
del
consorzio
.
Una
signora
del
luogo
ora
domiciliata
a
Pordenone
,
è
venuta
apposta
a
Erto
per
essere
presente
e
partecipare
alla
costituzione
del
Consorzio
che
segna
l
'
inizio
di
nuove
battaglie
per
imporre
allo
Stato
l
'
applicazione
delle
leggi
e
alla
SADE
il
rispetto
dei
patti
contratti
con
la
popolazione
.
«
Legalità
»
e
«
giustizia
»
sono
la
parole
che
pronunciano
con
fermezza
i
montanari
della
Valcellina
.
Ed
è
nel
rispetto
della
legalità
e
della
giustizia
,
purché
tale
rispetto
sia
reciproco
,
che
essi
imposteranno
tutte
le
loro
future
azioni
per
la
difesa
della
loro
terra
.