StampaQuotidiana ,
Si
può
credere
,
a
prima
vista
,
che
la
nostra
politica
decisamente
antihitleriana
sia
determinata
da
motivi
sentimentali
o
da
motivi
di
politica
internazionale
.
Ci
si
potrà
forse
dire
che
questa
nostra
politica
costituisca
un
semplice
contributo
alla
guerra
degli
inglesi
contro
i
Tedeschi
.
Ciò
non
corrisponderebbe
alla
verità
.
Vorremmo
per
l
'
avvenite
e
l
'
indipendenza
dell
'
Italia
,
che
tali
fossero
i
motivi
che
ispirano
il
nostro
atteggiamento
:
vorremmo
,
cioè
,
che
nessuna
infiltrazione
tedesca
fosse
venuta
a
spingerci
in
questo
senso
.
Poiché
,
in
tale
caso
,
l
'
attuale
politica
estera
dell
'
Italia
non
sarebbe
un
fenomeno
così
irrimediabile
.
invece
,
vi
sono
profondi
motivi
a
fondamento
di
questa
nostra
politica
:
vi
sono
motivi
che
non
possono
lasciare
indifferente
nessun
italiano
.
Questi
motivi
non
sono
più
semplicemente
motivi
di
politica
estera
:
sono
motivi
,
anzitutto
,
di
politica
interna
.
economica
e
sociale
.
Noi
non
intendiamo
condurre
questa
lotta
alla
leggera
,
non
l
'
abbiamo
impresa
senza
fortissime
ragioni
,
superiori
a
qualsiasi
considerazione
.
di
falso
amor
proprio
o
di
falso
orgoglio
nazionale
.
Le
persone
che
scrivono
in
queste
pagine
non
hanno
mai
fatto
il
mestiere
di
politicanti
.
Esse
vengono
da
tutti
i
settori
della
vita
italiana
e
sono
costretti
,
oggi
,
allo
scopo
di
permettere
a
se
stesse
e
agli
altri
Italiani
di
proseguire
una
vita
dignitosa
,
di
imprendere
una
lotta
a
morte
contro
il
regime
hitleriano
.
Quelli
che
scrivono
in
queste
pagine
non
superano
generalmente
i
venticinque
o
trenta
anni
:
sono
,
cioè
,
esponenti
della
nuovissima
generazione
italiana
,
che
sa
che
nessuna
vita
sarà
impossibile
per
essa
,
come
per
la
nuova
generazione
delle
altre
nazioni
europee
,
se
non
dal
momento
in
cui
quella
casta
di
arrivisti
,
che
ha
alimentato
il
nazismo
hitleriano
e
la
nostra
plutogerarchia
,
in
uomini
e
fondi
,
non
sarà
definitivamente
scomparsa
dalla
nostra
vita
civile
.
Assumiamo
un
atteggiamento
battagliero
perché
.
siamo
costretti
alla
lotta
;
e
come
siamo
costretti
noi
,
crediamo
lo
siano
pure
tutti
quelli
che
oggi
ci
leggono
;
poiché
si
tratta
,
non
solo
della
sorte
nostra
personale
,
ma
anche
di
tutti
quelli
che
ci
sono
cari
,
cioè
di
tutti
quelli
che
sono
rimasti
in
Italia
.
A
coloro
che
non
capissero
ancora
l
'
importanza
dalla
posta
,
la
gravità
della
lotta
,
noi
vogliamo
fornire
la
massima
documentazione
possibile
intorno
alla
necessità
di
entrare
in
azione
.
Mentre
siamo
,
infatti
.
dalle
circostanze
,
confinati
qui
in
Africa
,
nell
'
impossibilità
di
recare
un
contributo
diretto
alla
nostra
vita
nazionale
,
questa
vita
nazionale
viene
in
questo
momento
deturpata
e
compromessa
dalle
mene
dei
nostri
plutogerarchi
.
Questa
vita
nazionale
,
dal
momento
in
cui
ne
siamo
stati
divelti
da
questa
guerra
,
viene
trasformata
a
poco
a
poco
in
modo
irriconoscibile
.
Viene
trasformata
,
questa
volta
,
non
più
ad
opera
di
tirannelli
nazionali
,
ma
dai
nazisti
tedeschi
.
In
una
serie
di
articoli
,
ci
proponiamo
di
documentare
la
disgregazione
ad
opera
del
nazismo
hitleriano
,
della
vita
delle
nostre
classi
lavoratrici
.
Disgregazione
che
,
nel
settore
lavorativo
,
si
attua
mediante
un
invio
sempre
maggiore
di
lavoratori
italiani
in
Germania
e
una
conseguente
riduzione
del
nostro
ritmo
produttivo
nazionale
.
Il
primo
fenomeno
ci
pone
,
così
,
sullo
stesso
piano
delle
nazioni
che
,
avendo
perduto
la
guerra
contro
la
Germania
,
sono
costrette
ora
a
contribuire
,
con
l
'
invio
di
lavoratori
forzati
,
allo
sforzo
bellico
del
Reich
.
Siamo
posti
,
cioè
,
sullo
stesso
piano
della
Francia
,
della
Polonia
,
della
Cecoslovacchia
e
di
tutte
le
altre
nazioni
il
cui
territorio
è
occupato
attualmente
dalle
truppe
tedesche
.
Anche
in
questo
,
del
resto
,
ci
troviamo
nelle
medesime
condizioni
,
in
quanto
i
punti
strategici
più
importanti
del
nostro
territorio
nazionale
sono
stati
recentemente
occupati
da
truppe
naziste
.
Nessuna
differenza
perciò
tra
l
'
Italia
alleata
della
Germania
e
le
nazioni
sconfitte
da
questa
.
La
seconda
conseguenza
di
questa
sottomissione
della
nostra
vita
economica
agli
scopi
bellici
tedeschi
è
una
profonda
trasformazione
della
nostra
struttura
economica
e
sociale
.
Trasformazione
la
quale
influisce
irrimediabilmente
,
anzitutto
sul
nostro
presente
sforzo
bellico
;
inoltre
,
sul
futuro
assetto
economico
e
sociale
dell
'
Italia
.
Proprio
nel
momento
in
cui
l
'
Italia
ha
più
bisogno
di
tutti
i
suoi
figli
per
adempiere
l
'
ingente
sforzo
a
cui
il
Governo
fascista
l
'
ha
oggi
sottoposta
,
questo
medesimo
Governo
,
responsabile
della
nostra
entrata
in
guerra
e
della
nostra
impreparazione
a
sostenerla
,
ci
priva
,
per
il
suo
atteggiamento
servile
nei
confronti
di
Hitler
,
dei
mezzi
indispensabili
a
colmare
le
lacune
della
nostra
efficienza
bellica
.
Lo
stesso
Governo
che
ci
ha
fatto
entrare
in
guerra
nel
giugno
scorso
senza
necessità
immediate
e
soprattutto
senza
la
possibilità
materiale
di
sostenere
lo
sforzo
bellico
non
ha
ancora
capito
che
dovevamo
,
a
qualsiasi
costo
,
riprendere
il
tempo
perduto
per
colpa
sua
e
intensificare
il
ritmo
produttivo
nazionale
.
Invece
di
questo
,
esso
invia
ora
le
forze
vive
della
nazione
,
quelle
che
ci
sono
indispensabili
in
tempo
di
guerra
come
in
tempo
di
pace
,
in
Germania
hitleriana
,
per
permettere
ad
Hitler
di
vincere
la
sua
guerra
.
Queste
forze
lavoratrici
,
che
vengono
ora
inviate
in
Germania
diminuiscono
il
nostro
potenziale
umano
per
quel
che
riguarda
il
futuro
assetto
economico
e
sociale
dell
'
ltalia
.
Non
è
possibile
ridurre
impunemente
,
senza
attenderne
conseguenze
perniciosissime
,
il
numero
dei
lavoratori
di
un
paese
.
L
Italia
,
priva
dei
suoi
migliori
operai
,
priva
,
cioè
,
di
quelle
forze
che
più
hanno
contribuito
e
contribuiscono
tuttora
a
fare
della
nostra
nazione
una
grande
nazione
,
va
perdendo
la
possibilità
materiale
di
mantenere
il
suo
posto
in
Europa
.
La
parte
migliore
della
nazione
italiana
è
oggi
costretta
a
ingigantire
la
Germania
e
ridurre
proporzionalmente
l
'
Italia
ad
una
entità
politica
minore
.
Queste
sono
le
ragioni
per
cui
crediamo
che
tutti
debbano
partecipare
a
questa
nostra
lotta
,
condividendo
le
nostre
opinioni
.
Nessun
Italiano
,
che
sia
cosciente
delle
necessità
nazionali
,
può
disinteressarsi
di
chiesta
progressiva
disgregazione
dell
'
Italia
,
ad
opera
dei
suoi
dirigenti
attuali
,
in
favore
della
Germania
hitleriana
.
Se
non
vogliamo
che
l
'
Italia
e
i
suoi
lavoratori
costituiscano
uno
dei
principali
strumenti
che
avranno
contribuito
alla
creazione
del
nuovo
Impero
hitleriano
,
dobbiamo
,
con
tutti
i
mezzi
,
impedire
che
l
'
opera
svolta
dai
nostri
dirigenti
venga
impunemente
proseguita
.
Nei
prossimi
numeri
pubblicheremo
una
serie
di
articoli
che
verranno
a
documentare
con
maggior
precisione
e
con
dati
inconfutabili
quello
che
oggi
abbiamo
affermato
.