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> anno_i:[1940 TO 1970}
StampaQuotidiana ,
Ancora un ' eco alla nostra nota sul monumento di Enrico de Marinis ! È il collega Giulio Caizzi che ci scrive da Napoli la seguente lettera : Caro Direttore , a nome di mia madre , sorella del compianto Enrico de Marinis , io , purtroppo , unico superstite della famiglia che diede per secoli tutta se stessa al bene della provincia salernitana , e , particolarmente delle genti di Cava dei Tirreni , suo centra nativo , tengo ad esprimere le mia più viva gratitudine a quanti si sono interessati alla consacrazione del monumento dell ' insigne Uomo , che , antesignano del principio di civiltà italiana e nazionale di contro alla bestialità alemanna , fece , socialista di fede , propaganda antitriplicista e guerriera , nel nome dell ' Italia immortale . Bene , è vero che ( ed è ignoto ai più ) durante l ' infausto regime fascista l ' altro fratello di mia madre , il Senatore e Ministro di Stato Generate Alberto De Marinis si adoperò perché il Governo del tempo consentisse la consacrazione del monumento stesso ; ma i « grossi papaveri » del fascismo opposero sempre il più netto rifiuto . Ciò nonostante , io oso ritenere che questa rivendicazione commovente invocata da quanti ancora oggi ricordano in Enrico de Marinis , mio zio , il Salernitano insigne , l ' Uomo politico esemplare , il patriota di fede , il perseguitato politico d ' un tempo lontano , ricordi ad onore delle genti che , nelle memorie dell ' illustre passato , hanno il sacro diritto di riaffermare le conquiste ideali del domani comune . Con devota gratitudine . Giulio Caizzi
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La parola ieri mattina nella causa dell ' uxoricida alla nostra Corte d ' Assise è stata data per primo al Comm . Dott . Prieco che , quale rappresentante del Pubblico Ministero , dopo una stringata analisi degli di atti , ha dichiarato di ritenere che la premeditazione non vi sia . Ma Giustizia vuole che nessuna attenuante possa venire concessa alla Prete . Se non vi fosse stato tradimento di lei al Vitiello le sarebbe stato concesso dal suo banco lo stato d ' ira . Riepilogando la vita sventurata della imputata , da quando appena sedicenne , sedotta , tacque , sovvenendo anche il Vitiello , fino a che , dopo sei anni di attesa , sposata dal Vitiello , che frattanto si era dato a sedurre altre donne , fino a quando fu la tragedia , il Comm . Prieco conclude la sua requisitoria chiedendo per la Prete ventiquattro anni . Il difensore Avv . Sicignano inizia l ' arringa di difesa ringraziando il P . C . perché gli ha sgombrato il campo dalla questione della premeditazione da lui esclusa . La tragedia è un riflesso del dramma che grava su tutte le famiglie . La Prete è una donna come le altre ; poteva o diventare un angelo se avesse avuto un altro marito . La Prete è una donna come le altre che compare innanzi agli uomini , non moralisti , non filosofi . Vitiello , artefice maligno del destino della moglie , pagò con la vita il suo disordine morale . Se la tragedia fosse stata un lavoro teatrale il pubblico avrebbe applaudito il gesto di Prete Elisabetta . Il Vitiello che voleva disfarsi della Prete e iniziò separazione personale , non può parlare contro la moglie che lo denunzia per abbandono . La Prete non è perversa . Fu il marito a spingerla nel baratro . E quei tre colpi di rivoltella non fecero piangere nessuno . Non è possibile attribuire alla Prete una logica delittuosa . L ' avv . Venditti , che allora difendeva la Prete , le aveva già detto che la causa si sarebbe differita . Non era quindi la preoccupazione dei documenti che si sarebbero prodotti contro di lei , quello che è il movente del delitto , La Prete ha agito in istato di semi infermità mentale . Alla Prete spetta la provocazione per l ' atteggiamento ingiusto del marito . Il suo stato d ' animo fu sconvolto dal diniego che il marito il giorno fatale , ancora una volta le oppose , quando essa ancora una volta gli chiese di riunirsi con lei , e sostenerla , lasciare l ' amante che egli teneva a Napoli . Spettano ancora i motivi altamente sociali , poiché la Prete intendeva ricostituire la famiglia e quando ha visto che ciò non era più possibile , ha commesso un gesto sconsiderato . La Corte , in nome di S . A . R . il Principe Umberto di Savoia , Luogotenente Generale , dichiara la Prete colpevole di uxoricidio ed eliminata l ' aggravante della premeditazione , concedendo l ' attenuante dello stato d ' ira , la condanna ad anni diciotto di reclusione , alla interdizione legale , ad anni tre di libertà vigilata , ai danni verso la parte civile in lire cinquantatremila , dichiarando condonati per amnistia anni tre .
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BARI , 13 . Il Maresciallo Badoglio nella sua qualità di capo del governo italiano ha dato istruzioni all ' ambasciatore italiano a Madrid di informare il governo tedesco , a mezzo dell ' Ambasciatore tedesco in Spagna , che a partire dalle ore 16 di quest ' oggi esiste uno stato di guerra tra i due paesi . Alle ore 16 di quest ' oggi il Maresciallo ha letto alla radio di Bari un proclama diretto al popolo italiano con il quale annuncia la dichiarazione di guerra . Ecco il testo del proclama del Maresciallo Badoglio . " Italiani , con la dichiarazione fatta l'8 settembre u . s . , il Governo da me presieduto , mentre vi annunciava l ' accettazione da parte del comandante in capo delle Armate anglo - americane dell ' armistizio da me richiesto , ordinava alle truppe italiane di rimanere con le armi al piede , pronte a respingere qualsiasi tentativo di violenza e da qualsiasi parte venisse loro fatto . Con una simultaneità d ' azione che evidentemente palesò un ordine superiore da tempo impartito , le truppe tedesche imposero ad alcuni nostri reparti il disarmo , mentre nella maggior parte dei casi passarono decisamente all ' attacco . Ma non si limitò a questo la prepotenza e la ferocia tedesca . Già avevamo una nozione di questo loro procedere : i soprusi , i furti , le violenze di ogni genere commessi a Catania mentre erano nostri alleati . Scene ancora più selvagge contro inermi popolazioni si sono verificate poi in Calabria , nelle Puglie , nel Salernitano . Ma dove la ferocia nemica superò ogni limite di umana immaginazione , fu a Napoli . L ' eroica popolazione di quella città che subì per settimane ogni tormento , validamente concorse con le truppe anglo - americane a volgere in fuga l ' odiato tedesco . Italiani , non vi sarà pace in Italia finché un solo tedesco calcherà il nostro suolo . Noi dobbiamo tutti , compatti , marciare avanti coi nostri amici degli Stati Uniti d ' America , della Gran Bretagna , della Russia e delle altre Nazioni Unite . Nei Balcani , in Iugoslavia , in Albania , in Grecia , ovunque si trovino truppe italiane che sono state testimoni di eguali atti di aggressione e di crudeltà , esse devono combattere fino all ' ultimo contro i tedeschi . Il governo da me presieduto sarà tra breve completato chiamandovi a far parte rappresentanti di ogni Partito politico , così da costituire una vera espressione di governo democratico dello Stato , fermo restando il principio già enunciato che , finita la guerra , il popolo italiano sarà libero di scegliere , con le elezioni , il governo che più è gradito . Italiani , Vi informo che Sua Maestà il Re mi ha dato incarico di notificare , oggi 13 ottobre , la dichiarazione di guerra alla Germania " . Firmato : Badoglio Ecco il testo della dichiarazione diramata simultaneamente dai governi di Gran Bretagna , Stati Uniti e Russia Sovietica : " I Governi di Gran Bretagna , degli Stati Uniti e dell ' Unione Sovietica riconoscono lo Stato del Regio Governo Italiano come definito dal Maresciallo Badoglio ed accettano attiva collaborazione della Nazione Italiana e delle sue forze armate quali cobelligeranti nella guerra contro la Germania . Gli eventi militari verificatesi dopo l'8 settembre ed il trattamento brutale inflitto dai tedeschi alla popolazione italiana , ai quali fa oggi seguito la dichiarazione di guerra dell ' Italia contro la Germania , hanno di fatto messo l ' Italia nella posizione di cobelligerante ed i Governi americano , britannico e sovietico continueranno a collaborare con il Governo italiano su tali basi . I tre governi danno atto al governo italiano del suo impegno di riconoscere la volontà del popolo italiano dopo che i tedeschi staranno stati cacciati dall ' Italia e resta inteso che nulla può pregiudicare l ' assoluto e indiscutibile diritto del popolo italiano a scegliersi , coi mezzi costituzionali , la forma di governo democratico che vorrà definitivamente adottare . I rapporti di cobelligeranza tra il governo d ' Italia e quelli delle Nazioni Unite non possono , di per se stessi , pregiudicare i termini dell ' armistizio recentemente firmato , termini che rimangono pienamente in vigore e che potranno essere modificali soltanto in seguito ad eventuali accordi tra i Governi alleati , in rapporto all ' aiuto che il Governo italiano potrà effettivamente dare alla causa delle Nazioni Unite " .
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Riferendoci al comunicato del Comando Alleato che assegnava un premio di lire 2.000 a tutti coloro che avessero fornito indizi sicuri sulla presenza sul territorio liberato di agenti nemici , siamo lieti di potere annunciare che già diversi cittadini napoletani hanno meritato il premio dando agli alleati il modo di catturare spie e guastatori tedeschi nascosti in città facendo così opera di vera italianità e servendo concretamente la causa alleata . Invitiamo i cittadini di Napoli ad intensificare questa forma di preziosa collaborazione , fornendo ogni utile informazione alla Questura o all ' Ufficio C.I.C. ( Americano ) e F.S.S. ( Inglese ) in Piazza Nicola Amore , 2 .
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LONDRA , 13 . Le battaglie per Kiew e Gomel sono entrate nella loro fase decisiva . Sia a nord che a sud di Kiew infuriano violenti combattimenti . La battaglia ha infuriato intorno alla città di Kiew . Lungo il fiume Dnieper le teste di ponte sovietiche si allargano sempre più e in molti settori i russi hanno conseguito notevoli successi . Per 24 ore i tedeschi hanno tenacemente tentato di tenere una importante altura ad ovest del Dnieper . Quando i sovietici riuscirono a scacciarli trovarono sul terreno 1500 morti e 23 carri armati tedeschi . Nella Russia Bianca i tedeschi sgomberano Gomel . Le forze sovietiche sono ora ammassate lungo un fronte di 150 km . sulle sponde del fiume Sol . Un ' ulteriore avanzata sovietica si sviluppa nel settore di Witebsk . 72 aerei tedeschi risultano abbattuti nella giornata di lunedì . Sui principali settori di tutto il fronte accaniti scontri di forze corazzate si svolgono da ventiquattro ore ; i carri armati e le artiglierie russe hanno inflitto gravi perdite alle unità corazzate germaniche . I tedeschi compiono ogni sforzo per ostacolare l ' avanzata russa ma tutte le loro manovre strategiche falliscono ; mentre nell ' aria la liquidazione della Lutfwaffe appare ormai definitiva . Il giornale " Stella Rossa " scrive : " Nella stragrande maggioranza delle battaglie aeree l ' iniziativa è costantemente in mano dell ' aviazione sovietica ed i tedeschi si vedono sempre più costretti al combattimento difensivo . Le incursioni tedesche in massa nelle retrovie sovietiche sono molte diminuite e da molti segni appare chiaro che i tedeschi cercano di fare economia di velivoli . Qualche volta ancora essi tentano incursioni massiccie specialmente quando scatenano contrattacchi ; ma è proprio in quelle occasioni che i cacciatori russi registrano un maggior numero di vittorie : un solo reggimento aereo ha segnato al suo attivo 100 velivoli nemici abbattuti in meno di 3 settimane . Bande di partigiani assalgono i tedeschi da ogni lato ; e le truppe regolari russe possono constatare , nei territori rioccupati , quale terrore esse incutessero alle truppe germaniche . In Russia i tedeschi hanno dato alle fiamme la città di Kiew e si accingono ad abbandonarla . Le truppe tedesche si danno al saccheggio e distruggono interi edifici . Nella Russia Bianca i tedeschi sgomberano Gomel .
LA GRANDE ORA ( SCARFOGLIO PAOLO , 1943 )
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La grande ora è suonata . Nella dichiarazione di guerra alla Germania l ' Italia del Risorgimento rinasce , dalle ceneri calde delle distruzioni efferate prende il volo il nuovo spirito che traverserà il mare della sventura . Questa è la grande ora dell ' Italia compressa che preparava in silenzio la sua rivincita , mentre dal podio o dal balcone ancora echeggiavano le rauche voci dell ' inganno e della minaccia . Ognuno di noi italiani che derivava la sua passione da quella che abbatté il vallo Alpino a Vittorio Veneto aveva in cuor suo dichiarato la guerra alla Germania il 10 giugno 1940 . L ' aveva dichiarata coll ' odio che in tutti ardeva segreto come fuoco di carbonaie , odio contro la brutale guerra alla umanità ch ' era iniziata colla cattura e colla distruzione di popoli più onesti e civili , di economie ammirevoli come quella olandese o quella norvegese , e che di già aveva col suo ululare da folle riportato l ' Europa al più cupo medioevo . L ' odio alla guerra tedesco - fascista raggiunse il suo culmine quando la infame avventura greca , che dovremo respingere dalla nostra storia , accomunò i nostri fanti congelati sulle balze dell ' Epiro ai greci che morivamo di fame a centinaia di migliaia e scrisse su tutte queste vittime di una follia inumana la parola : vendetta . La guerra alla Germania era già da allora nel cuore di tutti gli italiani , e la dichiarazione di oggi è la espressione finale di un sentimento che ci ha tenuti vivi ed uniti , in mancanza del vincolo nazionale che la tirannia fascista aveva spezzato . Alle Nazioni Unite che ci hanno indicato la strada per raggiungere il nostro onore tradito e la nostra coscienza soffocata , noi dovremo molto di più che non la liberazione del territorio nazionale dalla vergogna dell ' occupazione tedesca : noi dobbiamo loro di averci riuniti finalmente intorno alle bandiere sante , quelle che ridiedero all ' Italia dalla Repubblica Cisalpina a Porta Pia la virtù petrarchesca , e la salute che Dante augurava dal fondo del nostro rude trecento . Perché noi non dimentichiamo di essere figli di Roma quando pensiamo con Mario che la libertà è figlia delle armi . Viva l ' Italia , dunque , oggi e sempre !
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La notizia data dal nostro giornale ha provocato ieri molti punti della città vibranti manifestazioni di entusiasmo . Gruppi di cittadini festanti si sano spontaneamente riuniti in cortei improvvisano con bandiere e con brevi discorsi tenuti da oratori venuti dalla folla quel plauso alla dichiarazione di guerra che corrisponde all ' eroica condotta del popolo napoletano durante le Quattro Giornate della cacciata dei tedeschi .
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L'8 . Armata a 11 km da Vinchiaturo . La 5 . Armata ha sferrato un attacco frontale contro le linee tedesche sul Volturno . L ' attacco ha fatto seguito a un tentativo tedesco di contrattaccare le Forze Alleate sulla riva meridionale del fiume . Martedì i tedeschi , nel tentativo di provenire l ' offensiva alleata , avevano ordinato infatti ad alcune loro unità di varcare il fiume per stabilire teste di ponte sulla riva meridionale . Dopo combattimenti feroci , ma di breve durata le formazioni tedesche venivano respinte e gli alleati passavano a loro volta all ' attacco . Da allora per 36 ore i combattimenti hanno infuriato senza sosta . Tratti della rotabile Capua - Roma sono già in mano degli alleati . Il Comunicato alleato al oggi dà notizia che i tedeschi combattono con accanimento , ma forti reparti della 5.a Armata sono riusciti a stabilire numerose teste di ponte sulla riva settentrionale . Nuovi sbarchi alleati sono stati effettuati alle foci del Volturno come informa stasera L ' Agenzia di informazioni tedesca . Gli Alleati hanno pure avanzato in altri settori del fronte : Guardia , a Nord del fiume Calore , è stata conquistata della 5 . Armata ; l'8 . Armata ha guadagnato terreno in profondità con una marcia di 7 km . verso Vinchiaturo da dove dista ormai 11 km . OPERAZIONI AEREE . Formazioni di aerei provenienti dalle basi dell ' Africa nord occidentale appoggiano le operazioni terrestri . Le linee tedesche a nord del Volturno sono state bersagliate . I caccia tedeschi sono stati distrutti ed altri danneggiati nella zona del Volturno . A nord di Pescara sono stati attaccati convogli ferroviari . Due locomotive sono state distrutte .
NAPOLI CHE CANTA ( SCAGLIONE EMILIO , 1943 )
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Non nastri con stelle e colori alleati ; non canestre di fiori , non bottiglie di spumante illeggiadrivano tanto ieri le mense quanto le caraffe di acqua del Serino che la genialità tecnica e la prodigiosa potenza organizzativa degli anglo - americani avevano in quindici giorni , cristalline , sorridenti , riportato a rifranger la luce e la festa repentina dei cuori del popolo napoletano . Dopo tanta angoscia , tanta arsura , come nel miraggio sahariano , l ' acqua agognata sembrava gorgogliasse incontenibile tra le stoviglie abbaglianti ; gocciolasse dai damaschi delle pareti come dai muschi di un sontuoso presepio ; fluisse dentro gli occhi , e quasi sulle anime ringiovanite , al pari di una linfa faustiana . Era come se un ' ondata di fresco libeccio , di larga gioia di vivere , irrompesse entro la immensa sala da pranzo . Una gaiezza collettiva faceva balenare qua e là nel riso maschio fila di denti , schiudeva nel sorriso muliebri bocche di corallo . Quando un paio di chitarre e un paio di mandolini , strimpellati dai nostri posteggiatori , presero a suonare ' O sole mio , Maria Marì , Torna a Surriento , Funiculì funiculà , da ogni tavola imbandita si levarono i canti . Erano le canzoni già da decenni e decenni tradotte e popolari a Londra e a New York , a Boston ed a Filadelfia , a Rio de Janeiro ed a San Francisco . Ai primi tocchi dei plettro o delle dita sulle corde , gli ospiti ne avevano come una scossa . Quasi un brivido . L ' azzurro degli occhi scintillava . I volti scabri ed energici riardevano . Si umanizzavano . Diventavano meridionali . Appena accennati i vecchi motivi , si presentiva che quei cuori di nordico temperamento si erano empiti ad un tratto di tepida emozione mediterranea , come , appena l ' alba supera il Vesuvio , il golfo sconfinato si riempie ad un tratto di luce . A mezza voce , qualche crocchio di ufficiali prese ad intonare negli angoli , sulla melodia d e i mandolini . Presto cantarono tutti , con lo sguardo fisso , per non perdere l ' onda ritmica , agli idillici nostri strumenti d ' altri tempi . Cantavano in inglese : e per noi nulla era più toccante di quel linguaggio esotico e monosillabico , che traduceva stranamente la passione vernacola dei nostri più celebri fraseggi canori : di Bracco e di Costa , di Di Giacomo e di Gambardella . E il tono si elevava . Si faceva spiegato , incalzante . Diveniva un coro . Presto si stabilì una sorta di emulazione reciproca , di eccitazione collettiva . Il coro ebbe persino qualche cosa dell ' inno . Tutti erano in piedi . Nella destra un bicchiere o un tralcio o un ramo : che ben ci appariva di palma , più che di quercia o d ' alloro . Avvenne allora una cosa sorprendente e divina : persino le signore , le nostre donne napoletane , furono trascinate a cantare , usignoli argentini , sulla tonalità bassa , quasi liturgica , delle ugole virili ; a cantare con voce che sembrava più un singhiozzo contenuto che un canto ; a cantare , anche se le pupille si gemmavano , intanto , di lacrime ; a cantare , anche se fili di pianto striavano le gote , rotolavano sui seni rosati , sulle tovaglie , come perle per un solo momento iridescenti . Erano madri , forse anche spose e sorelle , che cantavano : e avevano , nella viva profondità del ricordo , i figli deportati dai tedeschi , l ' eco delle fucilate e bombe di tre settimane , l ' orrore dei saccheggi e delle esecuzioni in massa ; e le famiglie non ancora congiunte , le case schiantate . le chiese diroccate ; e la città sconvolta dai crolli di tanti e tanti mesi ; le infinite rinunzie , le angoscie di ieri e di domani , gli spaventevoli patimenti di ciascuna e di tutte . Onoravano gli ospiti , cantando . E nulla c ' era di immemore o di irrispettoso , di ingeneroso o di crudele , in quel canto e in quello strazio sublime . C ' era la speranza che riconsacrava sé stessa . Era la vita che ritornava , per intrecciarsi alla morte . Era la eternità del dolore che si ricongiungeva , per vie misteriose , alla eternità della gioia . Era Napoli , la Sirena meravigliosa che abbracciava , neniava ; addormentava nell ' arco immenso dei colli e delle marine , un Impero plurisecolare , una Repubblica onnipotente , e conquistava i suoi conquistatori .
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Il Pontefice ha destinato una grossa somma in danaro all ' assistenza dei profughi italiani riparati in Isvizzera .