StampaQuotidiana ,
ROMA
,
21
.
L
'
esame
dei
criteri
cui
deve
essere
informata
la
legge
sull
'
avocazione
dei
profitti
di
regime
è
stato
ultimato
nella
recente
riunione
tenuta
dalla
Commissione
incaricata
di
stendere
il
progetto
della
legge
.
Non
resta
che
procedere
al
coordinamento
delle
singole
disposizioni
perché
il
decreto
possa
essere
così
sottoposto
al
Consiglio
dei
Ministri
.
Ciò
potrà
avvenire
nella
prossima
settimana
.
La
definizione
delle
sanzioni
che
la
legge
conterrà
è
comunque
compiuta
.
Esse
si
possono
riassumere
in
quattro
punti
:
1
)
confisca
totale
dei
beni
,
senza
discriminanti
;
si
applicherà
ai
membri
del
governo
fascista
ed
ai
gerarchi
del
fascismo
che
siano
riconosciuti
dall
'
Alta
Corte
di
giustizia
colpevoli
di
avere
annullato
le
garanzie
costituzionali
,
di
tutte
le
libertà
popolari
,
creato
il
regime
e
tradite
le
sorti
del
paese
.
2
)
Confisca
totale
o
parziale
dei
beni
;
ammessa
la
discriminante
indicata
dall
'
art
.
7
della
legge
27
luglio
1944
(
posizione
ostile
al
fascismo
assunta
prima
dell
'
inizio
della
guerra
,
partecipazione
alla
lotta
contro
i
tedeschi
,
atti
di
valore
compiuti
)
sono
puniti
con
la
confisca
totale
o
parziale
del
beni
,
a
seconda
della
gravità
del
fatto
,
coloro
che
abbiano
organizzato
squadre
fasciste
,
le
quali
abbiano
compiuto
atti
di
violenza
o
devastazione
o
che
abbiano
promosso
o
diretto
l
'
insurrezione
del
28
ottobre
1922
o
che
abbiano
promosso
o
diretto
il
colpo
di
stato
del
3
gennaio
1925
,
o
che
abbiano
in
seguito
contribuito
con
atti
rilevanti
a
mantenere
in
vigore
il
regime
fascista
.
Rientrano
in
questa
categoria
anche
alcuni
delitti
di
collaborazionismo
o
di
intelligenza
coi
tedeschi
invasori
.
3
)
Avocazione
degli
incrementi
patrimoniali
conseguiti
dopo
l'8
settembre
.
Colpirà
chi
abbia
avuto
rapporti
di
affari
con
i
tedeschi
.
4
)
Avocazione
totale
degli
incrementi
patrimoniali
conseguiti
dopo
il
3
gennaio
1925
.
Questa
misura
ha
carattere
di
sanzione
punitiva
.
Essa
verrebbe
applicata
indipendentemente
dalla
liceità
o
meno
della
provenienza
degli
incrementi
,
a
tutti
i
membri
del
gran
consiglio
fascista
,
ai
membri
del
governo
fascista
,
ai
segretari
,
vice
segretari
e
membri
del
direttorio
nazionale
dei
partito
fascista
,
al
presidente
,
pubblico
accusatore
e
membri
del
tribunale
speciale
per
la
difesa
dello
stato
e
di
altri
tribunali
speciali
costituiti
dopo
l'8
settembre
1943;
agli
ufficiali
generali
e
i
consoli
della
M.V.S.N.
in
servizio
effettivo
,
ecc
.
StampaQuotidiana ,
SCANDIANO
,
21
.
-
A
Scandiano
,
tutte
le
ragazze
sono
belle
per
far
diventare
sempre
più
furioso
quel
povero
Orlando
innamorato
,
ma
Boiardo
non
gode
molto
onore
tra
i
suoi
concittadini
,
che
dànno
il
proprio
voto
di
preferenza
a
Lazzaro
Spallanzani
,
al
quale
sono
dedicate
la
grande
piazza
ed
una
piccola
statua
.
La
questione
si
fa
scottante
ora
che
il
bel
cinema
-
teatro
,
costruito
dai
lavoratori
con
le
proprie
prestazioni
volontarie
,
è
un
fatto
compiuto
,
il
maggiore
dei
monumenti
che
i
nostri
compagni
amino
mostrare
al
visitatore
.
Scandiano
ha
un
partito
forte
,
un
segretario
di
Sezione
intelligente
,
mobile
,
attivo
;
un
sindaco
che
ha
tra
le
sue
armi
migliori
,
la
decisione
e
la
calma
,
apprese
con
anni
di
insegnamento
alle
sue
scolaresche
di
campagna
.
Da
Reggio
,
io
andavo
dicendo
a
Fortini
:
«
Ormai
tu
vivi
nelle
pagine
dei
poemi
cavallereschi
e
il
tuo
passato
di
paladino
ti
verrà
più
di
una
credenziale
a
farti
far
buona
accoglienza
.
Avrai
baci
di
ragazze
,
fiori
:
so
che
ti
verrà
dato
in
dono
il
famoso
scudo
di
Orlando
»
.
«
Scudi
non
ne
voglio
-
mi
ha
risposto
il
nostro
Giulio
romano
-
preferisco
l
'
elmo
di
Mambrino
»
.
Da
quando
siamo
partiti
non
facciamo
altro
che
dar
battaglia
alla
linea
retta
.
Sarebbe
troppo
facile
andare
da
Reggio
a
Scandiano
per
la
breve
strada
asfaltata
:
ma
i
nostri
compagni
ci
sono
venuti
incontro
con
biciclette
,
motociclette
,
bandiere
e
stendardi
,
a
pilotarci
per
venti
e
più
chilometri
attraverso
vie
,
viottoli
,
erte
e
discese
,
a
scoprire
frazioni
e
borgate
nascoste
tra
i
campi
.
Un
giro
lungo
per
l
'
autunno
,
nel
dolce
chiaro
pomeriggio
di
settembre
.
"
l
'
Unità
"
è
giunta
alla
soglia
di
ogni
casa
a
prendere
appuntamento
con
le
donne
e
con
i
bambini
per
la
serata
di
festa
.
Il
Polisportivo
era
pieno
di
luci
colorate
,
dalla
pedana
di
ballo
alle
tribune
,
ai
padiglioni
,
e
su
tutti
i
pilastri
del
muro
di
cinta
bruciavano
le
fiaccole
che
segnavano
il
porto
ai
naviganti
che
viaggiavano
nella
notte
.
Migliaia
e
migliaia
di
persone
,
bellissime
ragazze
,
paladini
,
guerrieri
,
palafrenieri
,
maniscalchi
,
erano
intorno
a
Fortini
che
,
nascosto
dietro
un
lenzuolo
,
stava
indossando
il
suo
vestito
di
maglia
di
ferro
.
Quando
è
apparso
alla
grande
folla
cavalleresca
alzando
la
celata
dell
'
elmo
,
il
nostro
Giulio
ha
gridato
:
«
Abbasso
la
guerra
!
»
.
Aveva
tra
le
mani
una
scatola
di
scarpe
avvolta
in
un
foglio
rosso
.
Si
è
dato
a
sciogliere
lo
spago
lentamente
,
sperando
di
trovarci
per
lo
meno
le
rose
dei
giardini
di
Armida
.
Tolto
il
coperchio
,
due
bianche
colombe
si
sono
alzate
in
volo
,
battendogli
le
ali
sulla
faccia
e
ritornando
poi
ad
appollaiarsi
sul
suo
naso
.
Sino
alla
mezzanotte
,
la
festa
di
Scandiano
è
stata
un
omaggio
alla
cavalleria
e
alla
bellezza
.
Le
dame
e
i
cavalieri
ricamavano
ottave
d
'
oro
sotto
il
cielo
stellato
.
Sdraiati
sul
prato
a
vedere
il
cinema
,
mano
nella
mano
,
gli
uomini
e
le
donne
insieme
,
anche
le
vecchie
coppie
di
sposi
sembravano
tutti
innamorati
di
prima
stagione
.
"
l
'
Unità
"
li
univa
veramente
.
Anche
Fortini
,
illuminandosi
con
la
luce
dei
fari
scriveva
una
lettera
d
'
amore
alla
moglie
.
Si
portava
la
destra
al
cuore
,
sorrideva
alle
sue
stesse
parole
.
Gavroche
gli
aveva
dato
per
penna
una
piuma
delle
sue
ali
.
Che
bella
festa
,
che
bella
festa
!
StampaQuotidiana ,
Bolognesi
,
voi
potete
contribuire
ancora
al
trionfo
della
buona
causa
,
mantenendo
il
più
possibile
sgombre
le
strade
di
modo
che
il
traffico
fra
le
retrovie
e
il
fronte
di
battaglia
non
subisca
rallentamenti
o
comunque
impacci
che
potrebbero
essere
causati
dall
'
addensarsi
della
folla
.
Dà
prova
di
patriottismo
chi
non
circoli
inutilmente
e
disordinatamente
nelle
città
e
nei
paesi
.
Anche
ai
profughi
si
raccomanda
di
non
mettersi
per
ora
in
cammino
per
fare
ritorno
ai
loro
paesi
.
Ogni
impazienza
è
inopportuna
e
può
riuscire
assai
dannosa
.
I
provvedimenti
,
in
conseguenza
dei
quali
i
profughi
potranno
tornare
alle
loro
case
,
entreranno
in
vigore
non
appena
la
situazione
militare
lo
consentirà
.
Non
suscitate
inciampi
alle
colonne
che
marciano
verso
la
vittoria
definitiva
.
Dopo
mesi
e
mesi
di
sofferenze
ognuno
,
in
questi
giorni
di
resurrezione
civile
,
troverà
lieve
l
'
assolvimento
di
questo
semplice
dovere
.
StampaQuotidiana ,
Sabato
,
ore
10,30
Siamo
da
mezz
'
ora
in
territorio
sovietico
,
a
Cop
,
stazione
di
confine
.
Prendiamo
posto
nel
treno
che
ci
porterà
a
Mosca
.
Il
sole
è
pallido
.
Erano
le
8
e
mezzo
ma
qui
cambia
fuso
orario
.
Infreddolito
e
assonnato
,
mi
rallegro
delle
cuccette
,
del
caldo
,
dell
'
aria
casalinga
degli
scompartimenti
,
con
l
'
abat
-
jour
sul
tavolino
e
le
tendine
bianche
.
Nel
binario
vicino
,
su
un
vagone
merci
,
vedo
due
ragazze
-
forse
contadine
che
caricano
sacchi
-
col
fazzoletto
in
testa
,
i
giacconi
imbottiti
e
gli
stivali
.
Guardano
e
ridono
.
Sono
le
prime
ragazze
sovietiche
che
incontro
;
il
buon
giorno
si
vede
dal
mattino
.
Ore
16
I
compagni
che
vogliono
già
capire
il
socialismo
dai
finestrini
del
treno
(
«
Un
trattore
!
Là
un
silos
!
Una
casetta
con
le
bandiere
e
i
quadri
di
Lenin
e
Stalin
!
»
)
sono
troppo
impazienti
.
Siamo
ancora
nelle
terre
da
poco
ricongiunte
all
'U.R.S.S
.
Quel
che
m
'
interessa
di
vedere
è
il
socialismo
adulto
,
il
socialismo
che
sta
per
compiere
trentaquattr
'
anni
.
Ma
questo
paesaggio
che
ci
scorre
monotono
sotto
gli
occhi
-
da
quando
abbiamo
lasciato
le
zone
di
fitti
boschi
e
solo
una
stretta
cintura
d
'
alberi
accompagna
il
terrapieno
sabbioso
del
treno
-
è
pure
un
elemento
importante
,
da
non
dimenticare
mai
di
fronte
alle
cose
che
vedremo
poi
;
la
distesa
sterminata
della
campagna
,
questa
nuda
immensità
di
terra
in
cui
la
civiltà
russa
affonda
le
radici
.
Ore
21
Il
treno
si
rivela
il
terreno
di
scoperte
più
interessante
.
Al
nostro
vagone
sono
addetti
una
ferroviera
e
un
ferroviere
.
La
donna
ci
prepara
il
tè
.
Il
samovar
è
in
fondo
al
corridoio
;
non
ha
nulla
in
comune
con
l
'
immagine
che
mi
ero
fatta
di
un
samovar
:
è
una
specie
di
scaldabagno
a
carbone
.
Per
passare
al
vagone
ristorante
dobbiamo
attraversare
alcuni
altri
vagoni
.
Ce
n
'
è
di
quelli
uguali
al
nostro
,
e
di
quelli
senza
una
vera
e
propria
divisione
in
scompartimenti
,
ma
pure
a
cuccette
.
Molti
dei
viaggiatori
hanno
l
'
aria
di
contadini
,
sia
in
prima
che
in
seconda
;
e
in
entrambe
le
classi
si
può
incontrare
sia
ufficiali
che
soldati
.
Certo
,
la
seconda
m
'
attrae
di
più
,
con
quell
'
aria
più
movimentata
,
pacchi
e
fagotti
e
ceste
,
vecchiette
e
bambini
e
barbe
bianche
,
gente
che
dorme
con
gli
stivali
di
feltro
che
sporgono
nel
corridoio
,
gente
che
mangia
,
gente
che
canta
,
gente
che
legge
(
pochi
giornali
,
molti
libri
:
il
contrario
che
da
noi
)
.
È
il
primo
tuffo
nell
'
umanità
sovietica
;
mi
par
di
riconoscere
qualcosa
che
già
sapevo
,
ritrovo
quel
sapore
di
vecchia
Russia
imparato
sui
libri
;
perfino
l
'
odore
dolciastro
dei
cibi
mi
sembra
subito
inconfondibile
,
ed
è
la
prima
volta
che
lo
sento
.
Sarà
quel
caldo
senso
d
'
umanità
che
abbiamo
scoperto
leggendo
Tolstoj
e
Dostojevskij
,
che
ora
misi
ripresenta
con
la
stessa
immagine
:
il
popolo
russo
?
Ma
questi
probabilmente
sono
colcosiani
che
vanno
nella
città
vicina
per
affari
della
loro
azienda
:
di
quanto
saranno
diversi
dal
popolo
russo
d
'
una
volta
?
Non
posso
ancora
dirlo
.
Certo
,
a
quei
tempi
viaggiavano
di
meno
;
e
non
c
'
era
tanta
gente
che
leggeva
libri
in
treno
;
e
forse
anche
quel
sorriso
d
'
intesa
che
ci
fanno
,
vedendoci
stranieri
,
è
un
fatto
nuovo
.
Bisognerebbe
chiederlo
a
quei
due
vecchietti
,
marito
e
moglie
,
che
con
calma
e
diligenza
stanno
spolpando
un
'
oca
.
Ore
23
Il
primo
benvenuto
della
gioventù
sovietica
l
'
abbiamo
avuto
alla
stazione
di
Lvov
(
l
'
antica
Leopoli
)
.
Un
centinaio
di
ragazze
del
Komsomol
erano
sulla
banchina
ad
aspettarci
.
Il
vagone
s
'
è
riempito
di
mazzi
di
fiori
.
Ragazze
semplici
,
non
dipinte
,
allegre
.
Confermano
le
impressioni
sulle
ragazze
sovietiche
che
già
avevo
sentito
da
altri
,
ma
non
c
'
è
per
nulla
un
tipo
di
ragazza
standardizzato
.
Una
parla
spagnolo
,
e
un
po
'
possiamo
capirci
.
Ma
lei
ne
chiama
un
'
altra
che
parla
pure
lo
spagnolo
,
e
un
'
altra
ancora
.
C
'
è
pieno
di
ragazze
che
parlano
spagnolo
,
a
Lvov
;
ora
da
questa
piccola
folla
sorridente
si
leva
un
brusio
di
desinenze
sibilanti
.
All
'
Istituto
di
Filologia
di
Lvov
c
'
è
un
corso
di
spagnolo
che
dev
'
essere
di
gran
voga
tra
le
ragazze
.
Ed
ecco
che
nel
gruppo
si
fa
largo
il
professore
:
uno
spagnolino
sui
35
anni
,
dall
'
ossuto
e
ruvido
viso
iberico
;
è
un
ex
combattente
della
Repubblica
,
rifugiato
qua
,
tra
queste
ragazze
con
le
trecce
castane
e
i
manicotti
di
pelliccia
.
Ma
anche
qualche
parola
in
italiano
affiora
sulle
labbra
delle
ragazze
:
parole
di
canzoni
.
Ecco
che
si
mettono
a
cantare
Sul
mare
luccica
...
in
italiano
.
Facciamo
coro
,
ma
alla
seconda
strofa
non
possiamo
più
tener
loro
dietro
;
nessuno
di
noi
sa
tutte
le
parole
di
Santa
Lucia
.
Loro
sì
:
continuano
a
cantare
,
in
italiano
,
fino
alla
fine
.
Domenica
,
ore
10
Ormai
posso
dire
di
conoscere
la
fisionomia
della
piccola
città
sovietica
.
È
da
ieri
che
il
treno
continua
a
passarne
in
rassegna
.
La
stazioncina
con
gli
striscioni
rossi
dove
c
'
è
la
parola
Mir
:
pace
,
il
giardinetto
con
un
bianco
monumento
a
Stalin
,
le
case
basse
,
a
un
piano
,
in
muratura
o
di
legno
,
che
spuntano
tra
il
verde
.
Ricordo
quel
bel
libro
di
Ilf
e
Petrov
,
un
viaggio
di
due
sovietici
in
America
;
il
titolo
russo
era
:
America
a
un
piano
.
Capisco
ora
che
il
senso
del
libro
era
cercare
nell
'
America
provinciale
gli
aspetti
più
familiari
ai
russi
:
le
piccole
città
sovietiche
e
quelle
americane
hanno
in
comune
quest
'
amore
per
le
piccole
case
a
un
piano
,
ciascuna
col
giardinetto
intorno
e
lo
steccato
.
Ore
14
La
donna
che
dirige
il
vagone
ristorante
è
un
bel
tipo
di
russa
.
Alta
,
castana
,
con
una
faccia
bella
e
fiera
,
un
corpo
in
cui
il
petto
grande
e
i
fianchi
stretti
accentuano
l
'
aria
risoluta
.
Veste
un
lungo
golf
di
lana
come
fosse
in
casa
.
Lancia
occhiate
severe
:
ieri
,
quando
ha
visto
che
nessuno
di
noi
riusciva
a
mangiare
la
rossa
zuppa
ucraina
,
pareva
allarmata
.
Oggi
che
facciamo
festa
ai
piatti
tutti
più
o
meno
di
nostro
gusto
,
l
'
ho
vista
sorridere
per
la
prima
volta
.
Ho
idea
che
qui
siano
le
donne
a
comandare
tutto
.
Nel
nostro
vagone
,
è
la
ferroviera
,
quella
donnetta
nera
,
che
comanda
;
il
ferroviere
ha
solo
mansioni
subalterne
.
Ore
16,20
Abbiamo
lasciato
Kiev
,
la
prima
grande
città
sovietica
incontrata
sul
nostro
percorso
.
Bella
,
piena
di
verde
,
Kiev
si
estende
su
una
gobba
di
collina
con
grandi
palazzi
nuovi
e
antichi
.
E
ora
abbiamo
passato
il
Dnieper
e
i
cantieri
che
ricostruiscono
i
ponti
distrutti
dalla
guerra
.
È
difficile
vedere
ancora
tracce
della
guerra
,
tranne
che
ai
fiumi
,
dove
accanto
al
ponte
nuovo
affiorano
i
resti
dei
vecchi
piloni
.
Dopo
il
Dnieper
,
in
uno
di
questi
villaggi
di
casette
a
un
piano
e
orticelli
,
vedo
un
ballo
all
'
aperto
,
in
un
recinto
zeppo
di
donne
nere
con
fazzoletti
gialli
e
rossi
che
saltano
.
Forse
è
una
«
balera
»
campagnola
,
forse
è
una
festa
di
nozze
nel
giardinetto
d
'
una
casa
privata
.
Continuiamo
a
traversare
corsi
d
'
acqua
,
braccia
del
Dnieper
,
o
affluenti
,
ove
í
pescatori
affondano
le
lenze
.
Stamane
ho
visto
diversi
cacciatori
.
Ora
entriamo
in
una
zona
industriale
,
tra
cumuli
di
carbone
e
grandi
gru
.
Ore
22
Le
nostre
traversate
per
arrivare
al
vagone
ristorante
non
sono
prive
di
pericoli
.
Bisogna
tirar
dritto
e
non
fermarsi
mai
,
soprattutto
vicino
ai
posti
dei
marinai
.
I
marinai
appena
riescono
a
scambiar
qualche
saluto
con
uno
di
noi
,
quello
non
se
n
'
è
ancora
accorto
e
ha
già
la
bocca
piena
di
lardo
,
una
forchetta
con
un
salsicciotto
in
una
mano
e
un
bicchiere
di
vodka
nell
'
altra
.
E
lì
bisogna
tracannare
d
'
un
fiato
.
Cominciano
i
brindisi
:
a
Stalin
,
a
Togliatti
;
come
si
può
non
brindare
?
I
marinai
calcolano
tutto
sul
loro
metro
;
ma
per
noi
è
una
sbornia
sicura
.
Quindi
,
appena
vedi
un
berretto
di
marinaio
:
«
Sdradstvo
,
tovàric
»
e
passa
al
largo
.
Lunedì
Ci
svegliamo
nella
Repubblica
Socialista
Federativa
Sovietica
Russa
.
Dietro
un
trattore
la
terra
verde
diventa
bruna
.
Uno
sciame
d
'
uccelli
segue
il
trattore
e
si
butta
sulla
terra
appena
smossa
.
Ore
9,30
Finalmente
a
Mosca
!
Il
grattacielo
della
nuova
Università
,
quasi
finito
,
ci
dà
il
benvenuto
.
Pomeriggio
Dal
settimo
piano
dell
'
Hôtel
Mosca
,
guardiamo
le
guglie
del
Cremlino
,
la
torre
dell
'
orologio
,
e
laggiù
le
cupole
del
duomo
di
Basilio
.
Victor
Stepanovic
,
un
compagno
sovietico
che
accompagnerà
la
nostra
delegazione
,
ci
indica
dall
'
alto
i
vari
monumenti
.
Giù
nel
cortile
dell
'
albergo
passa
un
gatto
.
«
I
gatti
devono
essere
uguali
anche
da
voi
»
,
dice
Victor
Stepanovic
.
Penso
che
diventeremo
amici
.
StampaQuotidiana ,
Una
grande
manovra
per
aggirare
la
capitale
.
La
rapida
avanzata
sul
fronte
del
fiume
Neisse
.
MOSCA
,
21
.
Profonde
brecce
sono
state
aperte
dai
russi
negli
accessi
orientali
di
Berlino
.
Le
fanterie
sovietiche
,
precedute
da
imponenti
forze
di
carri
armati
,
hanno
superata
la
cintura
difensiva
ai
sobborghi
della
Grande
Berlino
e
combattono
ora
addentrandosi
nella
città
.
I
tedeschi
hanno
ammesso
che
l
'
entrata
dei
sovietici
nella
capitale
germanica
potrebbe
essere
prossima
,
in
quanto
una
colonna
corazzata
aveva
sorpassato
Fuerstenwalde
,
raggiungendo
la
foresta
nei
dintorni
di
Hangelsberg
,
12
chilometri
a
sud
-
est
dei
sobborghi
della
capitale
.
Ciò
significa
un
'
avanzata
dall
'
Oder
di
37
chilometri
nella
vera
e
propria
zona
difensiva
della
città
.
Nello
stesso
tempo
,
a
nord
un
'
altra
colonna
russa
è
giunta
immediatamente
a
est
di
Strausberg
a
15
chilometri
dai
sobborghi
di
Berlino
,
mentre
una
terza
colonna
si
è
spinta
fino
alla
zona
di
Protzet
,
24
chilometri
a
nord
-
est
della
capitale
stessa
.
Le
fanterie
di
Zhukov
sono
penetrate
anche
nella
foresta
di
Sternebeker
,
a
est
di
Wriezen
.
Più
a
sud
le
divisioni
del
Maresciallo
Koniev
proseguono
l
'
avanzata
su
Bautzen
,
36
chilometri
a
ovest
di
Goerlitz
,
dopo
aver
realizzato
profonde
brecce
nella
linea
difensiva
tedesca
fra
Goerlitz
e
Kottbus
.
I
soldati
di
Koniev
avrebbero
inoltre
effettuato
un
movimento
verso
nord
-
ovest
raggiungendo
la
zona
di
Vetschau
,
16
chilometri
a
ovest
di
Kottbus
,
e
63
a
sud
-
est
dei
sobborghi
di
Berlino
,
e
penetrando
in
Calau
,
24
chilometri
a
ovest
di
Kottbus
e
64
da
Berlino
.
Il
corrispondente
del
«D.N.B.»,
ha
riportato
che
i
russi
,
sul
fronte
del
Neisse
,
hanno
raggiunto
la
zona
di
Senftenberg
,
46
chilometri
a
nord
-
est
di
Dresda
,
il
che
significa
che
Koniev
si
trova
a
82
chilometri
da
Patton
.
Ieri
il
Comando
sovietico
ha
da
parte
sua
modestamente
annunciato
che
sono
state
estese
le
teste
di
ponte
sull
'
Oder
e
sul
Neisse
,
a
est
e
a
sud
-
est
di
Berlino
.
Enormi
forze
stanno
attualmente
oltrepassando
questi
fiumi
realizzando
una
grande
operazione
di
aggiramento
attorno
alla
capitale
tedesca
,
mentre
le
colonne
meridionali
di
Koniev
marciano
oltre
la
Sprea
,
con
lo
scopo
di
operare
il
collegamento
con
le
forze
di
Patton
,
che
puntano
in
direzione
di
Dresda
.
Due
armate
polacche
partecipano
alle
operazioni
.
Un
comunicato
sovietico
annuncia
che
Berlino
è
sotto
il
fuoco
dei
cannoni
di
Zhukov
e
che
i
russi
hanno
conquistato
Wrienen
,
a
nord
-
est
della
capitale
tedesca
.
È
stata
anche
espugnata
Spremberg
,
circa
24
chilometri
ad
occidente
del
fiume
Weisse
.
Le
colonne
di
Malinovsky
e
di
Tolbukin
hanno
continuato
ad
avanzare
in
Cecoslovacchia
e
In
Austria
,
contro
una
resistenza
accanita
in
direzione
di
Brno
,
Linz
e
Graz
.
Le
truppe
jugoslave
di
Tito
minacciano
ora
Fiume
,
in
seguito
alla
liberazione
,
da
esse
operata
,
del
porto
di
Bakar
,
che
si
trova
a
6
km
,
da
Fiume
.
StampaQuotidiana ,
«
Mosca
non
è
bella
,
Kiev
sì
che
è
bella
»
,
ci
aveva
detto
un
sovietico
,
in
treno
.
Naturalmente
,
era
uno
di
Kiev
.
Non
so
ancora
dire
se
Mosca
mi
piaccia
o
no
,
-
sono
arrivato
da
poche
ore
,
-
ma
so
,
da
questo
momento
,
che
di
Piazza
Rossa
ce
ne
può
essere
una
sola
.
È
una
gran
piazza
lunghissima
,
un
po
'
in
salita
,
A
destra
,
dietro
le
alte
mura
rossicce
,
c
'
è
il
Cremlino
giallo
,
e
sotto
le
mura
il
mausoleo
di
Lenin
rosso
cupo
.
Il
fondale
della
piazza
e
San
Basilio
,
l
'
edificio
più
fantasioso
e
colorato
e
asimmetrico
che
mai
si
sia
visto
,
una
specie
di
carciofo
di
torri
e
cupole
tutte
diverse
per
altezza
,
forma
e
colore
,
eppure
inspiegabilmente
perfetto
.
Vicino
c
'
è
un
palco
tondo
e
basso
,
si
direbbe
un
chiostro
per
la
banda
musicale
,
invece
è
il
palco
dove
gli
zar
facevano
decapitare
i
condannati
.
Tutto
il
resto
,
-
il
grande
palazzo
grigio
a
portici
dirimpetto
al
Cremlino
,
i
due
edifici
rossi
che
fanti
no
da
quinte
d
'
entrata
alla
piazza
,
quello
del
museo
Lenin
e
quello
assai
bello
del
museo
Storico
-
è
tardo
Ottocento
ma
d
'
un
angoloso
stile
russo
per
nulla
ottocentesco
.
I
viaggiatori
che
hanno
qualche
ora
da
passare
a
Mosca
tra
un
treno
e
l
'
altro
,
vengono
sulla
Piazza
Rossa
accompagnati
da
ciceroni
.
Questi
ciceroni
sono
quasi
sempre
donne
,
specializzate
nell
'
organizzare
comitive
di
viaggiatori
alla
stazione
,
guidarli
in
un
veloce
giro
per
Mosca
,
e
riportarli
al
loro
treno
.
Nei
capannelli
fermi
sulla
Piazza
Rossa
,
intorno
alla
signora
che
fa
la
sua
lezione
,
vedo
vecchi
contadini
,
e
kirghisi
col
berrettino
bianco
e
nero
,
e
gialli
soldati
dell
'
Estremo
Oriente
sovietico
.
Dal
ponte
sulla
Moscova
,
guardo
un
grattacielo
in
costruzione
profilarsi
nella
fredda
bruma
della
sera
.
Stanno
costruendo
grattacieli
dappertutto
,
a
Mosca
.
L
'
interprete
Vitalij
dice
:
«
Non
grattacielo
.
Case
-
a
-
molti
-
piani
.
Noi
le
chiamiamo
case
-
a
-
molti
-
piani
»
.
Il
paradosso
americano
a
contrasto
con
l
'
assennata
tranquillità
dei
sovietici
.
Forse
d
'
ora
innanzi
,
ogni
volta
che
sentirò
dire
:
Cremlino
,
penserò
a
questo
lungo
fiume
alberato
,
sotto
le
mura
turrite
,
ai
campanili
dalle
rotonde
cuspidi
verdi
e
dorate
che
fanno
capolino
sopra
i
merli
.
Il
più
bravo
dei
nostri
tre
interpreti
è
una
ragazza
,
T.G.
,
studentessa
d
'
italiano
all
'
Istituto
di
Filologia
.
Le
piacciono
Verga
e
Fogazzaro
.
Le
dico
che
a
me
Fogazzaro
non
piace
.
Risponde
:
«
Per
la
lingua
.
Mi
piace
per
la
lingua
»
.
Ha
letto
anche
Carlo
Levi
.
È
stata
anni
fa
a
Firenze
,
Roma
e
Napoli
in
viaggio
di
piacere
coi
genitori
.
«
Ma
queste
facce
le
conosciamo
»
,
diciamo
,
vedendo
i
cartelloni
dei
cinema
.
Difatti
il
film
che
danno
è
intitolato
Sotto
il
cielo
di
Sicilia
,
e
dopo
una
sommaria
indagine
scopriamo
che
è
il
nostro
In
nome
della
legge
.
È
il
primo
giorno
che
lo
danno
e
non
sappiamo
ancora
cosa
ne
dicono
i
sovietici
.
È
appena
finito
il
festival
del
film
cinese
;
fino
a
ieri
i
principali
cinema
sovietici
hanno
presentato
tutti
i
film
cinesi
più
recenti
.
Da
oggi
il
circuito
dei
cinema
di
prima
visione
dà
In
nome
della
legge
.
A
ogni
cinema
vediamo
enormi
cartelloni
con
Girotti
,
Charles
Vanel
,
la
Salinas
;
a
ogni
cantone
c
'
è
un
manifesto
di
Girotti
col
cappello
calato
sugli
occhi
.
Giriamo
a
piedi
per
via
Gorki
piena
di
gente
.
È
l
'
ora
in
cui
la
gente
esce
dal
lavoro
e
affolla
i
negozi
del
centro
.
È
una
sera
d
'
ottobre
qualsiasi
e
sembra
Natale
:
i
grandi
magazzini
dai
lampioni
luccicanti
,
i
«
Gastronom
»
dalle
fastose
decorazioni
di
pesci
e
bovi
,
inghiottono
nere
file
di
gente
che
va
e
viene
per
le
scalee
dalle
marmoree
balaustre
;
la
gente
è
incappottata
,
cortese
e
in
gran
daffare
come
sotto
le
feste
.
Ma
cos
'
ha
questa
gente
di
così
diverso
dall
'
altra
gente
che
stasera
passa
per
le
vie
del
centro
di
Milano
,
di
Vienna
o
di
Parigi
?
Alla
prima
occhiata
,
capisco
subito
che
qui
c
'
è
una
società
diversa
,
sento
la
presenza
d
'
un
elemento
nuovo
:
l
'
uguaglianza
.
Non
l
'
uniformità
,
sono
tipi
molto
diversi
uno
dall
'
altro
;
ma
l
'
uguaglianza
:
non
siamo
nella
«
via
dei
ricchi
»
né
nella
«
via
dei
poveri
»
,
non
posso
fare
i
conti
in
tasca
alla
gente
vedendola
passare
,
e
di
queste
rosee
ragazze
col
cappotto
bordato
di
pelliccia
che
passano
a
tre
,
a
quattro
,
a
braccetto
,
e
di
questi
giovanotti
tutti
col
cappello
in
testa
,
vestiti
di
scuro
,
posso
scoprire
,
a
un
'
occhiata
,
se
sono
intelligenti
,
se
son
buoni
,
-
il
loro
valore
umano
,
insomma
-
ma
non
in
che
cosa
son
nati
e
che
posto
occuperanno
nella
loro
società
.
In
piazza
Puskin
alcuni
passanti
,
vedendoci
stranieri
,
si
fermano
per
salutarci
e
domandarci
donde
veniamo
,
pieni
di
voglia
di
far
quattro
chiacchiere
,
pur
con
l
'
impedimento
delle
diverse
lingue
.
L
'
internazionalismo
è
una
caratteristica
ormai
naturale
e
spontanea
del
costume
sovietico
e
lo
vediamo
saltar
fuori
a
ogni
momento
;
è
un
'
amicizia
istintiva
che
non
ha
niente
a
che
fare
con
l
'
attrazione
per
l
'
esotico
o
l
'
eccentrico
,
ma
tende
a
ritrovare
nella
gente
più
diversa
il
fondo
comune
,
a
riconoscere
la
comune
matrice
popolare
sotto
le
infinite
forme
in
cui
s
'
esprime
nelle
varie
nazionalità
.
Mosca
,
da
questo
punto
di
vista
,
è
un
buon
punto
d
'
osservazione
,
col
suo
andirivieni
di
delegazioni
da
tutto
il
mondo
.
Da
agosto
di
quest
'
anno
c
'
è
un
continuo
incrociarsi
di
delegazioni
di
giovani
dei
paesi
più
lontani
,
dal
Brasile
all
'
Australia
,
che
,
venute
in
Europa
per
il
Festival
di
Berlino
,
hanno
prolungato
il
viaggio
,
invitate
dalle
democrazie
popolari
e
dall
'
Unione
Sovietica
.
Per
via
Gorki
c
'
imbattiamo
in
un
gruppo
di
indiani
.
Ci
guardiamo
con
un
ammicco
d
'
intesa
come
tra
compatrioti
.
Ma
la
gran
stazione
di
smistamento
delle
delegazioni
,
è
l
'
Hôtel
Mosca
.
Per
i
corridoi
,
gli
ascensori
,
nella
gran
sala
da
pranzo
,
passano
a
ondate
cinesi
,
cechi
,
vietnamiti
,
svedesi
,
coreani
,
passano
gruppi
di
sovietici
dell
'
Est
dai
socchiusi
occhi
orientali
e
dalle
bianche
camicie
bordate
di
ricami
rossi
.
StampaQuotidiana ,
Infuria
la
battaglia
per
Brema
e
Amburgo
-
Stoccarda
circondata
-
Ventun
divisioni
tedesche
annientate
nella
sacca
della
Ruhr
.
LONDRA
,
21
.
L
'
interesse
mondiale
,
in
questa
ultima
drammatica
fase
del
conflitto
in
Europa
,
è
volto
a
Berlino
.
La
capitale
germanica
è
investita
da
Oriente
e
da
Occidente
dagli
eserciti
alleati
.
Le
ultime
informazioni
giunte
dai
fronti
,
nonostante
il
«
silenzio
di
sicurezza
»
,
fanno
prevedere
prossimo
il
congiungimento
delle
armate
angloamericane
con
quelle
sovietiche
nella
regione
tra
il
Brandenburgo
e
la
Sassonia
.
Intanto
,
il
tentativo
di
contrattacco
tedesco
verso
la
sacca
dell
'
Harz
,
a
nord
di
Brunswick
,
è
stato
arginato
,
dopo
che
le
colonne
tedesche
erano
riuscite
a
penetrare
per
56
km
.
nello
schieramento
alleato
;
combattimenti
sono
ancora
in
corso
,
ma
l
'
azione
resta
ormai
circoscritta
,
mentre
le
forze
isolate
nella
sacca
,
che
si
voleva
soccorrere
,
perdono
continuamente
terreno
.
Tranne
nel
settore
nordoccidentale
,
nelle
restanti
zone
tedesche
le
truppe
alleate
hanno
rallentato
il
ritmo
del
loro
movimento
,
anzi
in
alcuni
punti
hanno
addirittura
sostato
per
prepararsi
alle
future
operazioni
.
In
Olanda
,
tuttavia
,
dove
oltre
ventimila
persone
ormai
senza
tetto
cercano
di
arginare
i
danni
della
inondazione
con
dighe
interne
lavorando
nell
'
acqua
alta
4
metri
,
truppe
della
1.a
Armata
canadese
sono
entrate
nella
«
sacca
»
nemica
ed
hanno
raggiunto
le
difese
esterne
di
Amersfoort
.
Tutta
la
parte
nord
orientale
dell
'
Olanda
è
stata
liberata
.
Ventisettemila
prigionieri
.
La
lotta
divampa
furiosa
a
Brema
,
dove
le
forze
di
polizia
germanica
sono
state
gettate
netta
battaglia
per
dare
man
forte
ai
difensori
;
e
ad
Amburgo
,
dove
una
colonna
corazzata
britannica
è
giunta
a
nove
chilometri
dal
grande
porto
tedesco
,
dopo
essere
giunta
in
prossimità
del
sobborgo
di
Harburg
.
Un
'
altra
colonna
si
è
attestata
sull
'
Elba
lungo
un
tratto
di
24
km
.
sui
due
lati
di
Luneburgp
.
Poco
più
a
sud
,
la
9.a
Armata
ha
continuato
a
svolgere
azioni
di
rastrellamento
,
oltre
ad
arginare
il
contrattacco
nemico
a
nord
di
Brunswick
e
nel
corso
di
queste
operazioni
ha
scoperto
in
una
caverna
valuta
cartacea
e
argento
per
un
valore
di
20
milioni
di
dollari
,
oltre
a
tesori
artistici
di
valore
imprecisato
.
A
Lipsia
gli
ultimi
nidi
di
resistenza
nemica
sono
stati
eliminati
.
Anche
l
'
aeroporto
della
città
è
stato
conquistato
.
Numerosi
ufficiali
e
civili
nazisti
che
si
trovavano
nella
città
,
piuttosto
di
cadere
in
mano
degli
alleati
,
si
sono
suicidati
.
L
'
esempio
lo
ha
dato
il
borgomastro
che
si
è
ucciso
,
insieme
alla
moglie
e
alle
due
figlie
,
avvelenandosi
.
Ventisettemila
tedeschi
sono
stati
catturati
,
insieme
a
mille
cannoni
e
ad
altro
ingente
bottino
bellico
.
Avanzata
in
Cecoslovacchia
.
Il
nemico
si
difende
ancora
netta
zona
di
Dessau
,
lungo
il
fiume
Hulde
,
mentre
più
a
sud
la
3.a
Armata
è
entrata
in
Grofenwoehr
,
32
km
.
da
Bayreuth
,
ed
ha
continuato
il
suo
movimento
in
Cecoslovacchia
,
inoltrandosi
nella
foresta
sudetica
per
saggiare
le
fase
nemiche
.
Il
confine
è
stato
raggiunto
anche
in
un
altro
punto
,
nella
regione
di
Seld
.
A
Norimberga
la
lotta
è
cessata
dopo
che
gli
ultimi
difensori
tedeschi
sono
stati
costretti
in
una
area
di
circa
due
km
.
quadrati
nel
centro
della
città
.
Circa
diecimila
prigionieri
,
tra
i
quali
i
generali
Helmuth
Thamm
,
comandante
del
64.o
corpo
d
'
armata
,
il
generale
Friedrich
Herrlein
,
dello
stato
maggiore
,
e
il
generate
Oeller
che
era
ricoverato
in
un
ospedale
,
sono
stati
catturati
.
Oltre
Norimberga
,
la
7.a
Armata
ha
continuato
nel
proprio
movimento
offensivo
in
direzione
di
Monaco
e
di
Ratisbona
.
Truppe
francesi
operanti
nel
Baden
e
nel
Württemberg
hanno
conquistato
Tubingen
ed
hanno
raggiunto
Rottweil
,
sul
Neckar
,
a
circa
40
km
.
dal
confine
svizzero
.
Stoccarda
,
capitale
del
Wuerttemberg
,
è
stata
accerchiala
.
La
avanzata
prosegue
verso
l
'
atto
corso
del
Danubio
.
I
francesi
a
Breglio
.
Truppe
francesi
hanno
occupato
Breglio
,
sul
confine
franco
-
italiano
,
a
una
trentina
di
chilometri
da
Montecarlo
,
sulla
ferrovia
Torino
-
Nizza
.
Nella
sacca
della
Gironda
sono
state
conquistate
Royan
e
Pointe
de
Grave
.
Il
generale
Eisenhower
ha
diretto
alle
truppe
un
ordine
del
giorno
nel
quale
è
detto
che
la
eliminazione
della
sacca
della
Ruhr
è
il
presidio
alle
battaglie
finali
della
guerra
in
Europa
.
Ventun
divisioni
nemiche
sono
state
annientate
dagli
alleati
,
i
quali
hanno
catturato
oltre
320
mila
prigionieri
tra
i
quali
24
generali
.
Uno
di
questi
,
J
.
Hrape
,
comandante
della
5.a
armata
corazzata
,
è
stato
preso
mentre
tentava
di
fuggire
attraverso
le
linee
americane
.
Altri
sei
generali
sono
stati
presi
in
questi
ultimi
due
giorni
nella
sacca
.
StampaQuotidiana ,
È
notte
.
Dalla
finestra
della
mia
camera
d
'
albergo
si
vedono
le
stelle
rosse
illuminate
del
Cremlino
.
Apro
l
'
altoparlante
che
c
'
è
in
ogni
camera
;
la
spina
può
essere
innestata
in
tre
prese
che
corrispondono
a
tre
stazioni
.
Guardo
le
finestre
illuminate
nelle
case
;
giù
nel
cortile
una
fila
di
carretti
dei
gelati
che
attendono
d
'
uscire
l
'
indomani
.
Sono
a
Mosca
da
dodici
ore
;
ci
ho
capito
ancora
poco
.
Case
di
legno
vicino
ai
grattacieli
,
gente
nerovestita
che
con
questo
freddo
mangia
gelati
per
le
strade
,
vie
piene
di
librerie
e
di
farmacie
,
i
negozi
d
'
alimentari
con
la
roba
finta
in
vetrina
,
case
di
otto
piani
che
per
allargar
la
strada
vengono
spostate
la
notte
mentre
gli
abitanti
dormono
...
Ci
capisco
ancora
poco
.
Martedì
mattina
Le
grandi
vie
di
Mosca
piene
d
'
automobili
d
'
ogni
forma
e
dimensione
,
dai
Moskovic
agli
«
Zis
»
,
di
autobus
gialli
e
rossi
,
di
camioncini
dei
panettieri
e
dei
lattai
,
di
tassì
grigi
con
la
striscia
a
scacchi
bianchi
e
neri
.
Le
auto
di
proprietà
privata
si
distinguono
dalla
targa
;
perché
dopo
1'«M»
(
Mosca
)
hanno
una
«
I
»
(
individuale
)
.
Le
auto
sovietiche
non
hanno
nulla
da
invidiare
alle
americane
,
in
quanto
a
lusso
e
modernità
di
linea
.
Ma
direi
che
hanno
l
'
aria
meno
tronfia
.
Forse
è
che
in
queste
strade
il
vero
padrone
è
il
pedone
,
non
l
'
automobilista
.
Le
regole
di
circolazione
-
mi
spiegano
-
sono
molto
severe
per
le
auto
.
Per
i
pedoni
no
,
mi
sembra
,
visto
che
attraversano
col
semaforo
rosso
e
le
auto
si
guardano
bene
dall
'
andar
loro
addosso
.
Mi
spiegano
che
qui
aver
la
patente
è
una
faccenda
seria
.
L
'
esame
è
severissimo
;
e
quando
uno
l
'
ha
ottenuta
deve
stare
attento
a
non
perderla
.
La
patente
ha
tre
fogli
;
se
uno
ha
un
incidente
gli
ritirano
il
primo
;
se
ha
un
altro
incidente
il
secondo
,
al
terzo
perde
la
patente
.
In
mezzo
alla
via
c
'
è
sempre
un
corridoio
delimitato
da
strisce
bianche
che
le
auto
non
possono
attraversare
.
In
autobus
,
ci
sembra
di
esser
partiti
da
un
bel
po
'
,
quando
ci
ritroviamo
di
fronte
all
'
albergo
;
per
passare
dall
'
altra
parte
della
via
,
abbiamo
dovuto
fare
tutto
un
giro
.
Ogni
mattina
passa
un
'
autospazzolatrice
a
spolverare
con
lo
spazzolone
rotante
i
segnali
bianchi
sull
'
asfalto
.
Ore
12,30
Sono
sui
monti
Lenin
(
la
collina
dei
Passeri
,
di
napoleonica
memoria
)
.
È
una
bella
giornata
;
a
Mosca
pare
non
ci
sia
quasi
mai
nebbia
,
la
vista
è
appena
appannata
in
lontananza
dall
'
aria
umida
autunnale
.
Già
vedo
la
Moscova
color
d
'
acciaio
e
al
di
là
,
estendersi
Mosca
.
I
quartieri
più
vicini
sono
di
legno
,
a
un
piano
,
casette
,
baracche
,
piccole
officine
(
segherie
,
autorimesse
)
e
,
proprio
accanto
quartieri
di
grandi
palazzi
nuovi
,
dall
'
aspetto
sontuoso
e
lustro
;
e
così
è
tutta
la
città
sterminata
;
una
scacchiera
di
vecchio
e
nuovo
,
d
'
alto
e
di
basso
,
di
zone
in
costruzione
e
di
zone
in
demolizione
.
In
mezzo
a
tutto
spuntano
le
ciminiere
delle
fabbriche
,
e
,
smisuratamente
alti
,
i
grattacieli
.
A
star
qui
penso
si
possa
vedere
Mosca
trasformarsi
sotto
gli
occhi
.
Anno
per
anno
aree
sterminate
di
casette
a
un
piano
scompaiono
,
e
gli
abitanti
passano
nei
grandi
isolati
in
muratura
che
hanno
visto
spuntare
giorno
per
giorno
lì
vicino
.
Comincio
a
capire
come
va
guardata
l
'U.R.S.S.:
come
un
mondo
che
non
sta
mai
fermo
e
di
cui
non
puoi
mai
dire
:
«
è
così
»
,
perché
sempre
vedi
insieme
com
'
era
e
come
sta
diventando
e
come
diventerà
.
Dietro
di
noi
,
solo
solo
,
lì
sui
colli
,
il
grattacielo
più
grande
di
tutti
-
32
piani
-
quello
dell
'
Università
,
che
,
cominciato
a
costruire
l
'
anno
scorso
,
sta
già
per
essere
finito
.
Con
la
sua
bianchezza
quasi
d
'
avorio
,
(
io
ricordo
le
città
del
duemila
nelle
figure
dei
libri
da
ragazzo
)
,
ha
un
'
aria
un
po
'
irreale
e
fuori
del
tempo
,
come
un
anticipo
di
età
ancora
da
venire
.
Invece
è
già
tutto
fissato
nel
piano
di
ricostruzione
:
attorno
all
'
Università
,
su
questi
colli
,
sorgerà
un
nuovo
quartiere
di
Mosca
,
tutto
marmoreo
e
verde
.
Sempre
sui
monti
Lenin
.
Due
ragazzetti
se
ne
scendono
per
un
sentiero
con
gli
sci
sulle
spalle
.
Vanno
a
sciare
sull
'
erba
.
Mi
sento
tutt
'
a
un
tratto
molto
allegro
.
Queste
casette
di
legno
non
sono
mica
brutte
,
però
.
Ci
sono
tra
loro
anche
molte
villette
civettuole
,
con
la
veranda
davanti
,
con
cornici
di
legno
traforato
alle
finestre
.
Sul
davanzale
,
tra
i
doppi
vetri
-
ma
questo
quasi
sempre
,
in
tutte
-
piante
da
fiore
in
vaso
.
Qualcosa
tra
lo
châlet
e
il
cottage
;
dello
châlet
hanno
l
'
aria
nordica
e
nevosa
,
mentre
il
giardinetto
intorno
,
cintato
da
un
basso
steccato
,
accentua
il
ricordo
anglosassone
.
Ma
ecco
che
a
poco
a
poco
mi
vengono
in
mente
riferimenti
di
vecchia
Russia
,
specie
nei
punti
di
Mosca
più
rustici
e
paesani
:
una
suggestione
di
atmosfere
alla
Gorki
.
Ed
è
pure
da
tetti
di
casette
come
queste
che
prendono
il
volo
gli
evasivi
folletti
di
Chagall
.
Sorprendo
in
me
stesso
un
nostalgico
attaccamento
alle
casette
di
legno
.
Ecco
che
mi
scopro
reazionario
;
ecco
che
preferisco
il
vecchio
al
nuovo
,
ecco
in
me
stesso
i
peggiori
vizi
del
turista
che
cerca
solo
il
«
pittoresco
»
;
ecco
che
mi
dispiace
che
le
casette
a
un
piano
scompaiano
e
cedano
il
posto
ai
palazzi
in
muratura
.
Ritrovo
un
punto
d
'
equilibrio
pensando
all
'
amore
dei
sovietici
per
tutto
quello
che
è
tradizione
russa
popolare
;
se
c
'
è
un
paese
«
conservatore
»
in
senso
positivo
,
cioè
non
insensatamente
distruggitore
,
è
questo
.
Certo
gli
orgogliosi
palazzi
di
ferro
e
di
cemento
armato
non
segneranno
la
fine
della
sommessa
,
familiare
gaiezza
della
Russia
dalle
finestrelle
traforate
e
dai
fori
sul
davanzale
.
StampaQuotidiana ,
Nuovo
impulso
allo
vita
dei
paesi
devastati
dalla
guerra
.
I
soccorsi
alle
popolazioni
e
il
problema
dei
trasporti
-
Suscitare
lo
spirito
di
iniziativa
.
Si
combatteva
ancora
nell
'
Africa
settentrionale
quando
l
'A.M.G
.
(
Governo
Militare
Alleato
)
dava
le
prime
disposizioni
per
la
riorganizzazione
dell
'
Italia
.
Fin
da
allora
vennero
designati
i
funzionari
che
avrebbero
dovuto
assumere
nelle
varie
zone
la
responsabilità
di
dare
un
nuovo
impulso
alla
vita
di
un
paese
devastato
,
saccheggiato
dai
nazisti
,
quasi
totalmente
disorganizzato
e
per
giunta
ancora
inquinato
da
pericolosi
e
subdoli
residui
di
fascismo
.
Bisognava
,
per
virtù
di
competenti
,
ricostituire
un
servizio
di
polizia
e
di
trasporti
,
provvedere
alla
scelta
del
personale
addetto
alle
amministrazioni
pubbliche
,
dare
consistenza
e
ordine
ai
servizi
dell
'
alimentazione
e
a
quelli
sanitari
,
riparare
ove
fosse
possibile
,
gli
impianti
dell
'
acqua
potabile
,
le
centrali
e
le
linee
elettriche
.
Le
difficoltà
superate
.
Avviata
la
liberazione
,
i
problemi
si
dimostrarono
particolarmente
complicati
a
causa
della
carenza
di
generi
alimentari
e
,
specie
nelle
province
meridionali
,
dallo
scarso
senso
della
cosa
pubblica
determinato
,
in
gran
parte
,
da
un
ventennio
di
oppressione
e
di
malcostume
fascista
.
Primo
compito
dell
'A.M.G
.
è
la
fornitura
di
viveri
.
Nell
'
ordinamento
che
viene
stabilito
non
sono
ammessi
fascisti
;
ma
è
inteso
che
l
'
epurazione
verrà
eseguita
dal
governo
italiano
man
mano
che
esso
assumerà
il
potere
nelle
zone
liberate
.
Non
fu
facile
incominciare
con
criteri
nuovi
e
pratici
il
sistema
dei
granai
e
degli
oleari
del
popolo
.
L
'
organizzazione
fascista
si
era
dissolta
e
inoltre
i
contadini
credevano
che
,
caduto
il
fascismo
,
fosse
finito
per
sempre
il
sistema
dei
granai
.
In
conseguenza
si
rese
necessario
un
richiamo
degli
agricoltori
al
senso
della
responsabilità
,
e
si
dovette
dare
l
'
opportuno
assetto
alla
Sepral
,
ottenendo
risultati
soddisfacenti
nonostante
le
difficoltà
sorte
in
seguito
alla
scarsezza
dei
mezzi
di
trasporto
.
Chi
ha
assistito
al
grandioso
spiegamento
delle
forze
alleate
,
si
meraviglierà
,
forse
,
nel
sentir
dire
che
i
mezzi
di
trasporto
non
abbondavano
.
In
realtà
,
le
operazioni
di
guerra
,
condotte
su
un
duro
terreno
,
su
vie
mal
ridotte
e
frettolosamente
riparate
con
grande
logorio
di
macchine
,
imponevano
limiti
al
numero
di
mezzi
da
porre
quotidianamente
a
disposizione
del
traffico
per
i
rifornimenti
delle
popolazioni
.
Ma
le
difficoltà
furono
superate
;
ed
oggi
,
nell
'
Italia
a
sud
dell
'
Appennino
Tosco
-
emiliano
,
la
situazione
alimentare
è
soddisfacente
.
Ad
esempio
,
la
razione
giornaliera
di
pane
è
stata
portata
a
trecento
grammi
a
sud
dell
'
Appennino
tosco
-
emiliano
.
L
'
opera
dell
'A.M.G
.
comincia
immediatamente
,
dopo
l
'
avanzata
delle
truppe
liberatrici
,
i
funzionari
non
di
rado
iniziano
il
loro
lavoro
,
e
provvedono
alla
distribuzione
di
viveri
e
medicinali
,
in
località
vicinissime
alle
prime
linee
e
ancora
percosse
dal
fuoco
nemico
;
e
ad
essi
Le
popolazioni
hanno
manifestato
viva
gratitudine
.
Dove
prima
erano
passati
gli
assassini
e
i
razziatori
nazisti
,
la
solidarietà
umana
ricompariva
,
sollecita
,
nel
modo
più
attivo
,
con
gli
uomini
dell
'A.M.G
.
L
'
incitamento
e
l
'
esempio
risuscitavano
lo
spirito
organizzativo
,
il
quale
,
man
mano
che
la
liberazione
procedeva
,
andò
manifestandosi
sempre
più
intenso
e
operante
,
specie
nelle
province
dell
'
Italia
centrale
ove
il
movimento
patriottico
era
ben
controllato
e
diretto
dai
Comitati
di
liberazione
.
Il
potere
agli
antifascisti
.
Quanto
ai
soccorsi
,
bisogna
dire
che
provvede
come
meglio
è
possibile
e
in
rapporto
alla
necessità
delle
singole
zone
.
Ma
occorre
tener
conto
della
disponibilità
di
generi
alimentari
e
di
materiali
.
In
questi
mesi
cruciali
del
conflitto
mondiale
,
le
Nazioni
Unite
devono
prima
di
tutto
impegnare
i
trasporti
marittimi
per
i
rifornimenti
degli
eserciti
che
combatttono
in
Europa
,
nell
'
Estremo
Oriente
e
nel
Pacifico
.
Si
pensi
quale
sia
,
in
questo
momento
,
il
compito
affidato
alla
Marina
,
per
le
operazioni
che
si
stanno
svolgendo
negli
arcipelaghi
intorno
al
Giappone
.
Inoltre
,
ormai
,
con
la
liberazione
di
tanti
paesi
europei
,
ridotti
ad
estrema
rovina
dal
terrore
tedesco
,
gli
Alleati
sono
costretti
a
repartire
i
soccorsi
,
dalle
rive
del
Mar
del
Nord
,
sino
ai
Balcani
.
La
strapotenza
economica
degli
Alleati
non
può
sorpassare
i
limiti
imposti
dalla
produzione
agricola
e
industriale
e
dal
tonnellaggio
navale
.
L
'A.M.G.,
che
ha
il
compito
essenziale
di
far
funzionare
organi
di
governo
nelle
zone
prossime
al
fronte
e
nelle
immediate
retrovie
,
obbedisce
a
un
principio
cardinale
:
affidare
,
non
appena
possibile
,
il
potere
agli
antifascisti
.
Ciò
impone
la
selezione
dell
'
«
uomo
giusto
per
il
posto
giusto
»
:
è
una
mèta
che
non
si
può
raggiungere
di
colpo
,
ma
solo
con
un
'
accurata
e
difficile
selezione
,
che
richiede
un
certo
tempo
.
Il
bilancio
dell
'A.M.G
.
è
dunque
attivo
:
l
'
esperimento
iniziatosi
nella
bufera
della
guerra
ha
stabilito
forme
democratiche
di
organizzazioni
che
sopravviveranno
all
'
occupazione
alleata
e
lo
spettacolo
di
uomini
di
potenze
fino
a
ieri
nemiche
,
che
collaborano
intensamente
,
è
un
fatto
che
l
'
Italia
e
l
'
Europa
non
dimenticheranno
troppo
presto
.
StampaQuotidiana ,
Ore
18
.
Un
giro
al
metrò
.
Vedremo
solo
quattro
o
cinque
stazioni
d
'
una
linea
,
perché
adesso
comincia
allo
stadio
una
partita
importante
(
qui
giocano
anche
i
giorni
feriali
,
di
pomeriggio
tardi
sul
campo
illuminato
)
,
e
nelle
stazioni
ci
sarà
troppa
ressa
per
compiere
una
visita
di
delegazione
.
Nella
pianta
del
metrò
sono
tracciate
non
solo
le
varie
linee
in
funzione
,
ma
anche
,
in
colore
diverso
,
le
linee
che
saranno
terminate
di
qui
a
un
anno
o
cinque
anni
.
I
sovietici
vivono
sempre
proiettati
per
metà
nel
futuro
;
ognuno
oltre
a
quello
che
ha
,
dispone
di
beni
-
pubblici
o
privati
-
ancora
da
costruire
,
ma
che
sa
certamente
che
verranno
.
Un
tapis
-
roulant
lunghissimo
ci
trasporta
in
luminosi
abissi
sotterranei
.
(
Accanto
a
noi
,
sull
'
altro
tapis
-
roulant
che
sale
,
c
'
è
molta
gente
che
legge
,
anche
libri
)
.
Sto
entrando
nella
città
del
duemila
?
Alle
composite
e
luccicanti
architetture
che
mi
si
parano
dinanzi
,
direi
piuttosto
d
'
essere
a
Ninive
,
a
Babilonia
,
a
Atlantide
.
Fuori
dal
tempo
,
certo
.
Perciò
mi
è
difficile
dare
un
giudizio
,
abituato
come
sono
alla
classificazione
storicistica
degli
stili
,
dei
gusti
,
delle
mode
.
E
non
è
fuori
del
tempo
anche
lo
squallido
e
amichevole
metrò
di
Parigi
?
Ma
con
quello
trovo
subito
il
rapporto
ironico
e
affettuoso
che
si
ha
con
le
vecchie
cose
pratiche
e
fin
troppo
familiari
:
qui
,
attraverso
queste
stazioni
ognuna
diversa
dall
'
altra
,
in
questo
spiegamento
di
opulenza
,
di
materiali
e
di
varietà
di
gusti
,
mi
aggiro
spaesato
.
Al
teatro
Bolsciòi
.
Ivan
Susanin
di
Glinka
.
Questa
,
da
noi
,
si
direbbe
un
'
opera
statica
,
senza
azione
,
con
poca
«
scena
»
.
Qui
,
proprio
come
spettacolo
,
è
una
cosa
da
starla
a
guardare
a
bocca
aperta
da
principio
alla
fine
,
e
si
vorrebbe
avere
dieci
occhi
per
non
perdere
nessun
particolare
.
Il
secondo
atto
è
un
ballo
a
corte
:
tutto
un
'
invenzione
,
sulla
trama
musicale
,
di
movimenti
e
figure
di
balletto
,
di
caratterizzazioni
di
personaggi
,
di
caricatura
e
di
dramma
.
Il
balletto
non
è
un
ornamento
per
il
teatro
lirico
russo
,
ma
è
il
fondamento
stesso
dello
spettacolo
.
Messinscena
e
costumi
sono
ricchi
e
curatissimi
,
con
una
attenzione
speciale
-
mi
sembra
-
alla
precisione
della
ricostruzione
storica
,
più
che
allo
«
stile
»
.
Ma
nell
'
epilogo
,
alla
musica
tutta
metallica
e
vibrata
corrisponde
la
coreografia
tutta
brevi
lampeggiamenti
e
scintillii
di
corazze
e
di
elmi
.
Gli
italiani
come
me
che
non
capiscono
niente
di
musica
non
dovrebbero
mai
andare
all
'
estero
,
pena
il
far
brutte
figure
tutti
i
momenti
.
V
.
Stepanovic
è
appassionatissimo
di
musica
,
invece
,
e
vorrebbe
discutere
;
io
non
posso
che
trincerarmi
dietro
la
mia
ignoranza
.
V
.
mi
parla
di
certi
giovani
compositori
sovietici
a
parer
suo
interessantissimi
.
I
pareri
di
V
.
sulla
musica
classica
e
moderna
sono
dissimili
da
quelli
più
noti
della
critica
sovietica
,
ma
lui
è
sempre
caloroso
e
vivace
.
V
.
è
studioso
di
storia
e
diritto
internazionale
,
e
parla
un
ottimo
francese
.
Sua
moglie
è
una
violoncellista
assai
nota
e
ora
è
in
Georgia
per
una
serie
di
concerti
.
Unità
della
cultura
russa
.
L
'
Ivan
Susanin
di
Glinka
è
un
'
opera
dell
'
Ottocento
d
'
ispirazione
fondamentalmente
politica
e
popolare
.
Rientra
perpetuamente
nei
criteri
dell
'
arte
sovietica
d
'
oggi
.
Tra
lo
spirito
di
Glinka
e
quello
degli
artisti
sovietici
non
c
'
è
un
salto
:
rientrano
entrambi
in
una
stessa
linea
.
L
'
ispirazione
politica
è
uno
dei
principali
filoni
della
tradizione
culturale
russa
.
Per
quanto
lo
spettacolo
mi
attragga
moltissimo
,
alle
volte
mi
sorprendo
con
lo
sguardo
rivolto
al
pubblico
.
È
un
pubblico
ben
diverso
da
tutti
gli
altri
,
come
la
gente
per
le
strade
;
e
difficile
da
definire
sinteticamente
,
perché
è
fatto
di
centomila
tipi
.
Forse
chi
dà
il
tono
sono
queste
ragazze
non
dipinte
,
molte
con
le
trecce
,
con
le
camicette
di
seta
artificiale
bianche
o
a
fiorellini
,
coi
vestitucci
di
lana
;
ma
questo
è
ancora
dir
niente
perché
si
potrebbe
pensare
che
abbiano
un
'
aria
bigotta
,
o
puritana
,
o
noiosa
,
o
provinciale
:
invece
sono
tipi
svegli
e
attentissimi
,
sguardi
trepidi
e
pur
semplici
;
un
'
aria
da
studentesse
d
'
altri
tempi
;
un
'
aria
insieme
intellettuale
e
campagnola
;
e
,
naturalmente
,
un
'
aria
russa
.
Questo
tipo
tra
l
'
intellettuale
e
il
campagnolo
si
ritrova
anche
tra
i
giovanotti
,
-
in
molti
degli
operai
-
in
certi
tipi
biondi
dalle
spalle
spesse
,
con
un
loro
modo
di
pettinarsi
,
di
portare
la
giacca
a
doppio
petto
,
il
colletto
della
camicia
;
spesso
ineleganti
ma
tutti
misura
e
compostezza
.
Mica
che
tutti
siano
così
,
però
:
tutt
'
altro
.
Di
classici
tipi
dell
'
«
intellighenzia
»
russa
se
ne
vedono
parecchi
,
specie
tra
le
donne
,
altere
e
occhialute
.
Nella
stessa
fila
di
poltrone
puoi
vedere
una
signora
vestita
con
cura
e
distinzione
e
semplice
buon
gusto
,
un
uomo
col
giubbotto
con
le
cerniere
lampo
che
certo
è
uscito
di
fabbrica
mezz
'
ora
fa
,
una
donnona
dipinta
con
l
'
abito
da
sera
e
i
gioielli
(
che
però
non
ha
affatto
l
'
aria
di
appartenere
a
una
nuova
borghesia
,
come
dicono
certi
giornalisti
,
ma
l
'
aspetto
d
'
una
brava
lavoratrice
dalle
ambizioni
un
po
'
ingenue
)
,
un
vecchietto
alla
Cecov
in
colletto
duro
e
con
una
decorazione
all
'
occhiello
.
Nessuno
-
questo
è
il
punto
-
ha
l
'
aria
di
sentirsi
a
disagio
rispetto
agli
altri
;
né
perché
è
vestito
troppo
male
né
perché
è
vestito
troppo
bene
.
Ecco
che
vengo
precisando
quell
'
impressione
di
«
uguaglianza
»
che
ho
avvertito
ieri
:
«
uguaglianza
»
vuol
dire
sentirsi
sempre
a
proprio
agio
,
di
fronte
a
chicchessia
.
Incontrandosi
,
prendendo
posto
nella
propria
poltrona
,
si
trattano
con
cordialità
e
cortesia
,
pur
non
conoscendosi
;
e
sempre
si
rivolgono
l
'
un
l
'
altro
-
uomini
e
donne
-
col
tovàric
(
compagno
)
.