Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> anno_i:[1940 TO 1970}
StampaQuotidiana ,
ROMA , 21 . L ' esame dei criteri cui deve essere informata la legge sull ' avocazione dei profitti di regime è stato ultimato nella recente riunione tenuta dalla Commissione incaricata di stendere il progetto della legge . Non resta che procedere al coordinamento delle singole disposizioni perché il decreto possa essere così sottoposto al Consiglio dei Ministri . Ciò potrà avvenire nella prossima settimana . La definizione delle sanzioni che la legge conterrà è comunque compiuta . Esse si possono riassumere in quattro punti : 1 ) confisca totale dei beni , senza discriminanti ; si applicherà ai membri del governo fascista ed ai gerarchi del fascismo che siano riconosciuti dall ' Alta Corte di giustizia colpevoli di avere annullato le garanzie costituzionali , di tutte le libertà popolari , creato il regime e tradite le sorti del paese . 2 ) Confisca totale o parziale dei beni ; ammessa la discriminante indicata dall ' art . 7 della legge 27 luglio 1944 ( posizione ostile al fascismo assunta prima dell ' inizio della guerra , partecipazione alla lotta contro i tedeschi , atti di valore compiuti ) sono puniti con la confisca totale o parziale del beni , a seconda della gravità del fatto , coloro che abbiano organizzato squadre fasciste , le quali abbiano compiuto atti di violenza o devastazione o che abbiano promosso o diretto l ' insurrezione del 28 ottobre 1922 o che abbiano promosso o diretto il colpo di stato del 3 gennaio 1925 , o che abbiano in seguito contribuito con atti rilevanti a mantenere in vigore il regime fascista . Rientrano in questa categoria anche alcuni delitti di collaborazionismo o di intelligenza coi tedeschi invasori . 3 ) Avocazione degli incrementi patrimoniali conseguiti dopo l'8 settembre . Colpirà chi abbia avuto rapporti di affari con i tedeschi . 4 ) Avocazione totale degli incrementi patrimoniali conseguiti dopo il 3 gennaio 1925 . Questa misura ha carattere di sanzione punitiva . Essa verrebbe applicata indipendentemente dalla liceità o meno della provenienza degli incrementi , a tutti i membri del gran consiglio fascista , ai membri del governo fascista , ai segretari , vice segretari e membri del direttorio nazionale dei partito fascista , al presidente , pubblico accusatore e membri del tribunale speciale per la difesa dello stato e di altri tribunali speciali costituiti dopo l'8 settembre 1943; agli ufficiali generali e i consoli della M.V.S.N. in servizio effettivo , ecc .
Una festa che vale un poema ( Gatto Alfonso , 1949 )
StampaQuotidiana ,
SCANDIANO , 21 . - A Scandiano , tutte le ragazze sono belle per far diventare sempre più furioso quel povero Orlando innamorato , ma Boiardo non gode molto onore tra i suoi concittadini , che dànno il proprio voto di preferenza a Lazzaro Spallanzani , al quale sono dedicate la grande piazza ed una piccola statua . La questione si fa scottante ora che il bel cinema - teatro , costruito dai lavoratori con le proprie prestazioni volontarie , è un fatto compiuto , il maggiore dei monumenti che i nostri compagni amino mostrare al visitatore . Scandiano ha un partito forte , un segretario di Sezione intelligente , mobile , attivo ; un sindaco che ha tra le sue armi migliori , la decisione e la calma , apprese con anni di insegnamento alle sue scolaresche di campagna . Da Reggio , io andavo dicendo a Fortini : « Ormai tu vivi nelle pagine dei poemi cavallereschi e il tuo passato di paladino ti verrà più di una credenziale a farti far buona accoglienza . Avrai baci di ragazze , fiori : so che ti verrà dato in dono il famoso scudo di Orlando » . « Scudi non ne voglio - mi ha risposto il nostro Giulio romano - preferisco l ' elmo di Mambrino » . Da quando siamo partiti non facciamo altro che dar battaglia alla linea retta . Sarebbe troppo facile andare da Reggio a Scandiano per la breve strada asfaltata : ma i nostri compagni ci sono venuti incontro con biciclette , motociclette , bandiere e stendardi , a pilotarci per venti e più chilometri attraverso vie , viottoli , erte e discese , a scoprire frazioni e borgate nascoste tra i campi . Un giro lungo per l ' autunno , nel dolce chiaro pomeriggio di settembre . " l ' Unità " è giunta alla soglia di ogni casa a prendere appuntamento con le donne e con i bambini per la serata di festa . Il Polisportivo era pieno di luci colorate , dalla pedana di ballo alle tribune , ai padiglioni , e su tutti i pilastri del muro di cinta bruciavano le fiaccole che segnavano il porto ai naviganti che viaggiavano nella notte . Migliaia e migliaia di persone , bellissime ragazze , paladini , guerrieri , palafrenieri , maniscalchi , erano intorno a Fortini che , nascosto dietro un lenzuolo , stava indossando il suo vestito di maglia di ferro . Quando è apparso alla grande folla cavalleresca alzando la celata dell ' elmo , il nostro Giulio ha gridato : « Abbasso la guerra ! » . Aveva tra le mani una scatola di scarpe avvolta in un foglio rosso . Si è dato a sciogliere lo spago lentamente , sperando di trovarci per lo meno le rose dei giardini di Armida . Tolto il coperchio , due bianche colombe si sono alzate in volo , battendogli le ali sulla faccia e ritornando poi ad appollaiarsi sul suo naso . Sino alla mezzanotte , la festa di Scandiano è stata un omaggio alla cavalleria e alla bellezza . Le dame e i cavalieri ricamavano ottave d ' oro sotto il cielo stellato . Sdraiati sul prato a vedere il cinema , mano nella mano , gli uomini e le donne insieme , anche le vecchie coppie di sposi sembravano tutti innamorati di prima stagione . " l ' Unità " li univa veramente . Anche Fortini , illuminandosi con la luce dei fari scriveva una lettera d ' amore alla moglie . Si portava la destra al cuore , sorrideva alle sue stesse parole . Gavroche gli aveva dato per penna una piuma delle sue ali . Che bella festa , che bella festa !
SGOMBERATE LE STRADE ( - , 1945 )
StampaQuotidiana ,
Bolognesi , voi potete contribuire ancora al trionfo della buona causa , mantenendo il più possibile sgombre le strade di modo che il traffico fra le retrovie e il fronte di battaglia non subisca rallentamenti o comunque impacci che potrebbero essere causati dall ' addensarsi della folla . Dà prova di patriottismo chi non circoli inutilmente e disordinatamente nelle città e nei paesi . Anche ai profughi si raccomanda di non mettersi per ora in cammino per fare ritorno ai loro paesi . Ogni impazienza è inopportuna e può riuscire assai dannosa . I provvedimenti , in conseguenza dei quali i profughi potranno tornare alle loro case , entreranno in vigore non appena la situazione militare lo consentirà . Non suscitate inciampi alle colonne che marciano verso la vittoria definitiva . Dopo mesi e mesi di sofferenze ognuno , in questi giorni di resurrezione civile , troverà lieve l ' assolvimento di questo semplice dovere .
LE RAGAZZE DI LVOV ( Calvino Italo , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Sabato , ore 10,30 Siamo da mezz ' ora in territorio sovietico , a Cop , stazione di confine . Prendiamo posto nel treno che ci porterà a Mosca . Il sole è pallido . Erano le 8 e mezzo ma qui cambia fuso orario . Infreddolito e assonnato , mi rallegro delle cuccette , del caldo , dell ' aria casalinga degli scompartimenti , con l ' abat - jour sul tavolino e le tendine bianche . Nel binario vicino , su un vagone merci , vedo due ragazze - forse contadine che caricano sacchi - col fazzoletto in testa , i giacconi imbottiti e gli stivali . Guardano e ridono . Sono le prime ragazze sovietiche che incontro ; il buon giorno si vede dal mattino . Ore 16 I compagni che vogliono già capire il socialismo dai finestrini del treno ( « Un trattore ! Là un silos ! Una casetta con le bandiere e i quadri di Lenin e Stalin ! » ) sono troppo impazienti . Siamo ancora nelle terre da poco ricongiunte all 'U.R.S.S . Quel che m ' interessa di vedere è il socialismo adulto , il socialismo che sta per compiere trentaquattr ' anni . Ma questo paesaggio che ci scorre monotono sotto gli occhi - da quando abbiamo lasciato le zone di fitti boschi e solo una stretta cintura d ' alberi accompagna il terrapieno sabbioso del treno - è pure un elemento importante , da non dimenticare mai di fronte alle cose che vedremo poi ; la distesa sterminata della campagna , questa nuda immensità di terra in cui la civiltà russa affonda le radici . Ore 21 Il treno si rivela il terreno di scoperte più interessante . Al nostro vagone sono addetti una ferroviera e un ferroviere . La donna ci prepara il tè . Il samovar è in fondo al corridoio ; non ha nulla in comune con l ' immagine che mi ero fatta di un samovar : è una specie di scaldabagno a carbone . Per passare al vagone ristorante dobbiamo attraversare alcuni altri vagoni . Ce n ' è di quelli uguali al nostro , e di quelli senza una vera e propria divisione in scompartimenti , ma pure a cuccette . Molti dei viaggiatori hanno l ' aria di contadini , sia in prima che in seconda ; e in entrambe le classi si può incontrare sia ufficiali che soldati . Certo , la seconda m ' attrae di più , con quell ' aria più movimentata , pacchi e fagotti e ceste , vecchiette e bambini e barbe bianche , gente che dorme con gli stivali di feltro che sporgono nel corridoio , gente che mangia , gente che canta , gente che legge ( pochi giornali , molti libri : il contrario che da noi ) . È il primo tuffo nell ' umanità sovietica ; mi par di riconoscere qualcosa che già sapevo , ritrovo quel sapore di vecchia Russia imparato sui libri ; perfino l ' odore dolciastro dei cibi mi sembra subito inconfondibile , ed è la prima volta che lo sento . Sarà quel caldo senso d ' umanità che abbiamo scoperto leggendo Tolstoj e Dostojevskij , che ora misi ripresenta con la stessa immagine : il popolo russo ? Ma questi probabilmente sono colcosiani che vanno nella città vicina per affari della loro azienda : di quanto saranno diversi dal popolo russo d ' una volta ? Non posso ancora dirlo . Certo , a quei tempi viaggiavano di meno ; e non c ' era tanta gente che leggeva libri in treno ; e forse anche quel sorriso d ' intesa che ci fanno , vedendoci stranieri , è un fatto nuovo . Bisognerebbe chiederlo a quei due vecchietti , marito e moglie , che con calma e diligenza stanno spolpando un ' oca . Ore 23 Il primo benvenuto della gioventù sovietica l ' abbiamo avuto alla stazione di Lvov ( l ' antica Leopoli ) . Un centinaio di ragazze del Komsomol erano sulla banchina ad aspettarci . Il vagone s ' è riempito di mazzi di fiori . Ragazze semplici , non dipinte , allegre . Confermano le impressioni sulle ragazze sovietiche che già avevo sentito da altri , ma non c ' è per nulla un tipo di ragazza standardizzato . Una parla spagnolo , e un po ' possiamo capirci . Ma lei ne chiama un ' altra che parla pure lo spagnolo , e un ' altra ancora . C ' è pieno di ragazze che parlano spagnolo , a Lvov ; ora da questa piccola folla sorridente si leva un brusio di desinenze sibilanti . All ' Istituto di Filologia di Lvov c ' è un corso di spagnolo che dev ' essere di gran voga tra le ragazze . Ed ecco che nel gruppo si fa largo il professore : uno spagnolino sui 35 anni , dall ' ossuto e ruvido viso iberico ; è un ex combattente della Repubblica , rifugiato qua , tra queste ragazze con le trecce castane e i manicotti di pelliccia . Ma anche qualche parola in italiano affiora sulle labbra delle ragazze : parole di canzoni . Ecco che si mettono a cantare Sul mare luccica ... in italiano . Facciamo coro , ma alla seconda strofa non possiamo più tener loro dietro ; nessuno di noi sa tutte le parole di Santa Lucia . Loro sì : continuano a cantare , in italiano , fino alla fine . Domenica , ore 10 Ormai posso dire di conoscere la fisionomia della piccola città sovietica . È da ieri che il treno continua a passarne in rassegna . La stazioncina con gli striscioni rossi dove c ' è la parola Mir : pace , il giardinetto con un bianco monumento a Stalin , le case basse , a un piano , in muratura o di legno , che spuntano tra il verde . Ricordo quel bel libro di Ilf e Petrov , un viaggio di due sovietici in America ; il titolo russo era : America a un piano . Capisco ora che il senso del libro era cercare nell ' America provinciale gli aspetti più familiari ai russi : le piccole città sovietiche e quelle americane hanno in comune quest ' amore per le piccole case a un piano , ciascuna col giardinetto intorno e lo steccato . Ore 14 La donna che dirige il vagone ristorante è un bel tipo di russa . Alta , castana , con una faccia bella e fiera , un corpo in cui il petto grande e i fianchi stretti accentuano l ' aria risoluta . Veste un lungo golf di lana come fosse in casa . Lancia occhiate severe : ieri , quando ha visto che nessuno di noi riusciva a mangiare la rossa zuppa ucraina , pareva allarmata . Oggi che facciamo festa ai piatti tutti più o meno di nostro gusto , l ' ho vista sorridere per la prima volta . Ho idea che qui siano le donne a comandare tutto . Nel nostro vagone , è la ferroviera , quella donnetta nera , che comanda ; il ferroviere ha solo mansioni subalterne . Ore 16,20 Abbiamo lasciato Kiev , la prima grande città sovietica incontrata sul nostro percorso . Bella , piena di verde , Kiev si estende su una gobba di collina con grandi palazzi nuovi e antichi . E ora abbiamo passato il Dnieper e i cantieri che ricostruiscono i ponti distrutti dalla guerra . È difficile vedere ancora tracce della guerra , tranne che ai fiumi , dove accanto al ponte nuovo affiorano i resti dei vecchi piloni . Dopo il Dnieper , in uno di questi villaggi di casette a un piano e orticelli , vedo un ballo all ' aperto , in un recinto zeppo di donne nere con fazzoletti gialli e rossi che saltano . Forse è una « balera » campagnola , forse è una festa di nozze nel giardinetto d ' una casa privata . Continuiamo a traversare corsi d ' acqua , braccia del Dnieper , o affluenti , ove í pescatori affondano le lenze . Stamane ho visto diversi cacciatori . Ora entriamo in una zona industriale , tra cumuli di carbone e grandi gru . Ore 22 Le nostre traversate per arrivare al vagone ristorante non sono prive di pericoli . Bisogna tirar dritto e non fermarsi mai , soprattutto vicino ai posti dei marinai . I marinai appena riescono a scambiar qualche saluto con uno di noi , quello non se n ' è ancora accorto e ha già la bocca piena di lardo , una forchetta con un salsicciotto in una mano e un bicchiere di vodka nell ' altra . E lì bisogna tracannare d ' un fiato . Cominciano i brindisi : a Stalin , a Togliatti ; come si può non brindare ? I marinai calcolano tutto sul loro metro ; ma per noi è una sbornia sicura . Quindi , appena vedi un berretto di marinaio : « Sdradstvo , tovàric » e passa al largo . Lunedì Ci svegliamo nella Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa . Dietro un trattore la terra verde diventa bruna . Uno sciame d ' uccelli segue il trattore e si butta sulla terra appena smossa . Ore 9,30 Finalmente a Mosca ! Il grattacielo della nuova Università , quasi finito , ci dà il benvenuto . Pomeriggio Dal settimo piano dell ' Hôtel Mosca , guardiamo le guglie del Cremlino , la torre dell ' orologio , e laggiù le cupole del duomo di Basilio . Victor Stepanovic , un compagno sovietico che accompagnerà la nostra delegazione , ci indica dall ' alto i vari monumenti . Giù nel cortile dell ' albergo passa un gatto . « I gatti devono essere uguali anche da voi » , dice Victor Stepanovic . Penso che diventeremo amici .
StampaQuotidiana ,
Una grande manovra per aggirare la capitale . La rapida avanzata sul fronte del fiume Neisse . MOSCA , 21 . Profonde brecce sono state aperte dai russi negli accessi orientali di Berlino . Le fanterie sovietiche , precedute da imponenti forze di carri armati , hanno superata la cintura difensiva ai sobborghi della Grande Berlino e combattono ora addentrandosi nella città . I tedeschi hanno ammesso che l ' entrata dei sovietici nella capitale germanica potrebbe essere prossima , in quanto una colonna corazzata aveva sorpassato Fuerstenwalde , raggiungendo la foresta nei dintorni di Hangelsberg , 12 chilometri a sud - est dei sobborghi della capitale . Ciò significa un ' avanzata dall ' Oder di 37 chilometri nella vera e propria zona difensiva della città . Nello stesso tempo , a nord un ' altra colonna russa è giunta immediatamente a est di Strausberg a 15 chilometri dai sobborghi di Berlino , mentre una terza colonna si è spinta fino alla zona di Protzet , 24 chilometri a nord - est della capitale stessa . Le fanterie di Zhukov sono penetrate anche nella foresta di Sternebeker , a est di Wriezen . Più a sud le divisioni del Maresciallo Koniev proseguono l ' avanzata su Bautzen , 36 chilometri a ovest di Goerlitz , dopo aver realizzato profonde brecce nella linea difensiva tedesca fra Goerlitz e Kottbus . I soldati di Koniev avrebbero inoltre effettuato un movimento verso nord - ovest raggiungendo la zona di Vetschau , 16 chilometri a ovest di Kottbus , e 63 a sud - est dei sobborghi di Berlino , e penetrando in Calau , 24 chilometri a ovest di Kottbus e 64 da Berlino . Il corrispondente del «D.N.B.», ha riportato che i russi , sul fronte del Neisse , hanno raggiunto la zona di Senftenberg , 46 chilometri a nord - est di Dresda , il che significa che Koniev si trova a 82 chilometri da Patton . Ieri il Comando sovietico ha da parte sua modestamente annunciato che sono state estese le teste di ponte sull ' Oder e sul Neisse , a est e a sud - est di Berlino . Enormi forze stanno attualmente oltrepassando questi fiumi realizzando una grande operazione di aggiramento attorno alla capitale tedesca , mentre le colonne meridionali di Koniev marciano oltre la Sprea , con lo scopo di operare il collegamento con le forze di Patton , che puntano in direzione di Dresda . Due armate polacche partecipano alle operazioni . Un comunicato sovietico annuncia che Berlino è sotto il fuoco dei cannoni di Zhukov e che i russi hanno conquistato Wrienen , a nord - est della capitale tedesca . È stata anche espugnata Spremberg , circa 24 chilometri ad occidente del fiume Weisse . Le colonne di Malinovsky e di Tolbukin hanno continuato ad avanzare in Cecoslovacchia e In Austria , contro una resistenza accanita in direzione di Brno , Linz e Graz . Le truppe jugoslave di Tito minacciano ora Fiume , in seguito alla liberazione , da esse operata , del porto di Bakar , che si trova a 6 km , da Fiume .
PRIMI PASSI PER MOSCA ( Calvino Italo , 1952 )
StampaQuotidiana ,
« Mosca non è bella , Kiev sì che è bella » , ci aveva detto un sovietico , in treno . Naturalmente , era uno di Kiev . Non so ancora dire se Mosca mi piaccia o no , - sono arrivato da poche ore , - ma so , da questo momento , che di Piazza Rossa ce ne può essere una sola . È una gran piazza lunghissima , un po ' in salita , A destra , dietro le alte mura rossicce , c ' è il Cremlino giallo , e sotto le mura il mausoleo di Lenin rosso cupo . Il fondale della piazza e San Basilio , l ' edificio più fantasioso e colorato e asimmetrico che mai si sia visto , una specie di carciofo di torri e cupole tutte diverse per altezza , forma e colore , eppure inspiegabilmente perfetto . Vicino c ' è un palco tondo e basso , si direbbe un chiostro per la banda musicale , invece è il palco dove gli zar facevano decapitare i condannati . Tutto il resto , - il grande palazzo grigio a portici dirimpetto al Cremlino , i due edifici rossi che fanti no da quinte d ' entrata alla piazza , quello del museo Lenin e quello assai bello del museo Storico - è tardo Ottocento ma d ' un angoloso stile russo per nulla ottocentesco . I viaggiatori che hanno qualche ora da passare a Mosca tra un treno e l ' altro , vengono sulla Piazza Rossa accompagnati da ciceroni . Questi ciceroni sono quasi sempre donne , specializzate nell ' organizzare comitive di viaggiatori alla stazione , guidarli in un veloce giro per Mosca , e riportarli al loro treno . Nei capannelli fermi sulla Piazza Rossa , intorno alla signora che fa la sua lezione , vedo vecchi contadini , e kirghisi col berrettino bianco e nero , e gialli soldati dell ' Estremo Oriente sovietico . Dal ponte sulla Moscova , guardo un grattacielo in costruzione profilarsi nella fredda bruma della sera . Stanno costruendo grattacieli dappertutto , a Mosca . L ' interprete Vitalij dice : « Non grattacielo . Case - a - molti - piani . Noi le chiamiamo case - a - molti - piani » . Il paradosso americano a contrasto con l ' assennata tranquillità dei sovietici . Forse d ' ora innanzi , ogni volta che sentirò dire : Cremlino , penserò a questo lungo fiume alberato , sotto le mura turrite , ai campanili dalle rotonde cuspidi verdi e dorate che fanno capolino sopra i merli . Il più bravo dei nostri tre interpreti è una ragazza , T.G. , studentessa d ' italiano all ' Istituto di Filologia . Le piacciono Verga e Fogazzaro . Le dico che a me Fogazzaro non piace . Risponde : « Per la lingua . Mi piace per la lingua » . Ha letto anche Carlo Levi . È stata anni fa a Firenze , Roma e Napoli in viaggio di piacere coi genitori . « Ma queste facce le conosciamo » , diciamo , vedendo i cartelloni dei cinema . Difatti il film che danno è intitolato Sotto il cielo di Sicilia , e dopo una sommaria indagine scopriamo che è il nostro In nome della legge . È il primo giorno che lo danno e non sappiamo ancora cosa ne dicono i sovietici . È appena finito il festival del film cinese ; fino a ieri i principali cinema sovietici hanno presentato tutti i film cinesi più recenti . Da oggi il circuito dei cinema di prima visione dà In nome della legge . A ogni cinema vediamo enormi cartelloni con Girotti , Charles Vanel , la Salinas ; a ogni cantone c ' è un manifesto di Girotti col cappello calato sugli occhi . Giriamo a piedi per via Gorki piena di gente . È l ' ora in cui la gente esce dal lavoro e affolla i negozi del centro . È una sera d ' ottobre qualsiasi e sembra Natale : i grandi magazzini dai lampioni luccicanti , i « Gastronom » dalle fastose decorazioni di pesci e bovi , inghiottono nere file di gente che va e viene per le scalee dalle marmoree balaustre ; la gente è incappottata , cortese e in gran daffare come sotto le feste . Ma cos ' ha questa gente di così diverso dall ' altra gente che stasera passa per le vie del centro di Milano , di Vienna o di Parigi ? Alla prima occhiata , capisco subito che qui c ' è una società diversa , sento la presenza d ' un elemento nuovo : l ' uguaglianza . Non l ' uniformità , sono tipi molto diversi uno dall ' altro ; ma l ' uguaglianza : non siamo nella « via dei ricchi » né nella « via dei poveri » , non posso fare i conti in tasca alla gente vedendola passare , e di queste rosee ragazze col cappotto bordato di pelliccia che passano a tre , a quattro , a braccetto , e di questi giovanotti tutti col cappello in testa , vestiti di scuro , posso scoprire , a un ' occhiata , se sono intelligenti , se son buoni , - il loro valore umano , insomma - ma non in che cosa son nati e che posto occuperanno nella loro società . In piazza Puskin alcuni passanti , vedendoci stranieri , si fermano per salutarci e domandarci donde veniamo , pieni di voglia di far quattro chiacchiere , pur con l ' impedimento delle diverse lingue . L ' internazionalismo è una caratteristica ormai naturale e spontanea del costume sovietico e lo vediamo saltar fuori a ogni momento ; è un ' amicizia istintiva che non ha niente a che fare con l ' attrazione per l ' esotico o l ' eccentrico , ma tende a ritrovare nella gente più diversa il fondo comune , a riconoscere la comune matrice popolare sotto le infinite forme in cui s ' esprime nelle varie nazionalità . Mosca , da questo punto di vista , è un buon punto d ' osservazione , col suo andirivieni di delegazioni da tutto il mondo . Da agosto di quest ' anno c ' è un continuo incrociarsi di delegazioni di giovani dei paesi più lontani , dal Brasile all ' Australia , che , venute in Europa per il Festival di Berlino , hanno prolungato il viaggio , invitate dalle democrazie popolari e dall ' Unione Sovietica . Per via Gorki c ' imbattiamo in un gruppo di indiani . Ci guardiamo con un ammicco d ' intesa come tra compatrioti . Ma la gran stazione di smistamento delle delegazioni , è l ' Hôtel Mosca . Per i corridoi , gli ascensori , nella gran sala da pranzo , passano a ondate cinesi , cechi , vietnamiti , svedesi , coreani , passano gruppi di sovietici dell ' Est dai socchiusi occhi orientali e dalle bianche camicie bordate di ricami rossi .
StampaQuotidiana ,
Infuria la battaglia per Brema e Amburgo - Stoccarda circondata - Ventun divisioni tedesche annientate nella sacca della Ruhr . LONDRA , 21 . L ' interesse mondiale , in questa ultima drammatica fase del conflitto in Europa , è volto a Berlino . La capitale germanica è investita da Oriente e da Occidente dagli eserciti alleati . Le ultime informazioni giunte dai fronti , nonostante il « silenzio di sicurezza » , fanno prevedere prossimo il congiungimento delle armate angloamericane con quelle sovietiche nella regione tra il Brandenburgo e la Sassonia . Intanto , il tentativo di contrattacco tedesco verso la sacca dell ' Harz , a nord di Brunswick , è stato arginato , dopo che le colonne tedesche erano riuscite a penetrare per 56 km . nello schieramento alleato ; combattimenti sono ancora in corso , ma l ' azione resta ormai circoscritta , mentre le forze isolate nella sacca , che si voleva soccorrere , perdono continuamente terreno . Tranne nel settore nordoccidentale , nelle restanti zone tedesche le truppe alleate hanno rallentato il ritmo del loro movimento , anzi in alcuni punti hanno addirittura sostato per prepararsi alle future operazioni . In Olanda , tuttavia , dove oltre ventimila persone ormai senza tetto cercano di arginare i danni della inondazione con dighe interne lavorando nell ' acqua alta 4 metri , truppe della 1.a Armata canadese sono entrate nella « sacca » nemica ed hanno raggiunto le difese esterne di Amersfoort . Tutta la parte nord orientale dell ' Olanda è stata liberata . Ventisettemila prigionieri . La lotta divampa furiosa a Brema , dove le forze di polizia germanica sono state gettate netta battaglia per dare man forte ai difensori ; e ad Amburgo , dove una colonna corazzata britannica è giunta a nove chilometri dal grande porto tedesco , dopo essere giunta in prossimità del sobborgo di Harburg . Un ' altra colonna si è attestata sull ' Elba lungo un tratto di 24 km . sui due lati di Luneburgp . Poco più a sud , la 9.a Armata ha continuato a svolgere azioni di rastrellamento , oltre ad arginare il contrattacco nemico a nord di Brunswick e nel corso di queste operazioni ha scoperto in una caverna valuta cartacea e argento per un valore di 20 milioni di dollari , oltre a tesori artistici di valore imprecisato . A Lipsia gli ultimi nidi di resistenza nemica sono stati eliminati . Anche l ' aeroporto della città è stato conquistato . Numerosi ufficiali e civili nazisti che si trovavano nella città , piuttosto di cadere in mano degli alleati , si sono suicidati . L ' esempio lo ha dato il borgomastro che si è ucciso , insieme alla moglie e alle due figlie , avvelenandosi . Ventisettemila tedeschi sono stati catturati , insieme a mille cannoni e ad altro ingente bottino bellico . Avanzata in Cecoslovacchia . Il nemico si difende ancora netta zona di Dessau , lungo il fiume Hulde , mentre più a sud la 3.a Armata è entrata in Grofenwoehr , 32 km . da Bayreuth , ed ha continuato il suo movimento in Cecoslovacchia , inoltrandosi nella foresta sudetica per saggiare le fase nemiche . Il confine è stato raggiunto anche in un altro punto , nella regione di Seld . A Norimberga la lotta è cessata dopo che gli ultimi difensori tedeschi sono stati costretti in una area di circa due km . quadrati nel centro della città . Circa diecimila prigionieri , tra i quali i generali Helmuth Thamm , comandante del 64.o corpo d ' armata , il generale Friedrich Herrlein , dello stato maggiore , e il generate Oeller che era ricoverato in un ospedale , sono stati catturati . Oltre Norimberga , la 7.a Armata ha continuato nel proprio movimento offensivo in direzione di Monaco e di Ratisbona . Truppe francesi operanti nel Baden e nel Württemberg hanno conquistato Tubingen ed hanno raggiunto Rottweil , sul Neckar , a circa 40 km . dal confine svizzero . Stoccarda , capitale del Wuerttemberg , è stata accerchiala . La avanzata prosegue verso l ' atto corso del Danubio . I francesi a Breglio . Truppe francesi hanno occupato Breglio , sul confine franco - italiano , a una trentina di chilometri da Montecarlo , sulla ferrovia Torino - Nizza . Nella sacca della Gironda sono state conquistate Royan e Pointe de Grave . Il generale Eisenhower ha diretto alle truppe un ordine del giorno nel quale è detto che la eliminazione della sacca della Ruhr è il presidio alle battaglie finali della guerra in Europa . Ventun divisioni nemiche sono state annientate dagli alleati , i quali hanno catturato oltre 320 mila prigionieri tra i quali 24 generali . Uno di questi , J . Hrape , comandante della 5.a armata corazzata , è stato preso mentre tentava di fuggire attraverso le linee americane . Altri sei generali sono stati presi in questi ultimi due giorni nella sacca .
DALLA COLLINA DEI PASSERI ( Calvino Italo , 1952 )
StampaQuotidiana ,
È notte . Dalla finestra della mia camera d ' albergo si vedono le stelle rosse illuminate del Cremlino . Apro l ' altoparlante che c ' è in ogni camera ; la spina può essere innestata in tre prese che corrispondono a tre stazioni . Guardo le finestre illuminate nelle case ; giù nel cortile una fila di carretti dei gelati che attendono d ' uscire l ' indomani . Sono a Mosca da dodici ore ; ci ho capito ancora poco . Case di legno vicino ai grattacieli , gente nerovestita che con questo freddo mangia gelati per le strade , vie piene di librerie e di farmacie , i negozi d ' alimentari con la roba finta in vetrina , case di otto piani che per allargar la strada vengono spostate la notte mentre gli abitanti dormono ... Ci capisco ancora poco . Martedì mattina Le grandi vie di Mosca piene d ' automobili d ' ogni forma e dimensione , dai Moskovic agli « Zis » , di autobus gialli e rossi , di camioncini dei panettieri e dei lattai , di tassì grigi con la striscia a scacchi bianchi e neri . Le auto di proprietà privata si distinguono dalla targa ; perché dopo 1'«M» ( Mosca ) hanno una « I » ( individuale ) . Le auto sovietiche non hanno nulla da invidiare alle americane , in quanto a lusso e modernità di linea . Ma direi che hanno l ' aria meno tronfia . Forse è che in queste strade il vero padrone è il pedone , non l ' automobilista . Le regole di circolazione - mi spiegano - sono molto severe per le auto . Per i pedoni no , mi sembra , visto che attraversano col semaforo rosso e le auto si guardano bene dall ' andar loro addosso . Mi spiegano che qui aver la patente è una faccenda seria . L ' esame è severissimo ; e quando uno l ' ha ottenuta deve stare attento a non perderla . La patente ha tre fogli ; se uno ha un incidente gli ritirano il primo ; se ha un altro incidente il secondo , al terzo perde la patente . In mezzo alla via c ' è sempre un corridoio delimitato da strisce bianche che le auto non possono attraversare . In autobus , ci sembra di esser partiti da un bel po ' , quando ci ritroviamo di fronte all ' albergo ; per passare dall ' altra parte della via , abbiamo dovuto fare tutto un giro . Ogni mattina passa un ' autospazzolatrice a spolverare con lo spazzolone rotante i segnali bianchi sull ' asfalto . Ore 12,30 Sono sui monti Lenin ( la collina dei Passeri , di napoleonica memoria ) . È una bella giornata ; a Mosca pare non ci sia quasi mai nebbia , la vista è appena appannata in lontananza dall ' aria umida autunnale . Già vedo la Moscova color d ' acciaio e al di là , estendersi Mosca . I quartieri più vicini sono di legno , a un piano , casette , baracche , piccole officine ( segherie , autorimesse ) e , proprio accanto quartieri di grandi palazzi nuovi , dall ' aspetto sontuoso e lustro ; e così è tutta la città sterminata ; una scacchiera di vecchio e nuovo , d ' alto e di basso , di zone in costruzione e di zone in demolizione . In mezzo a tutto spuntano le ciminiere delle fabbriche , e , smisuratamente alti , i grattacieli . A star qui penso si possa vedere Mosca trasformarsi sotto gli occhi . Anno per anno aree sterminate di casette a un piano scompaiono , e gli abitanti passano nei grandi isolati in muratura che hanno visto spuntare giorno per giorno lì vicino . Comincio a capire come va guardata l 'U.R.S.S.: come un mondo che non sta mai fermo e di cui non puoi mai dire : « è così » , perché sempre vedi insieme com ' era e come sta diventando e come diventerà . Dietro di noi , solo solo , lì sui colli , il grattacielo più grande di tutti - 32 piani - quello dell ' Università , che , cominciato a costruire l ' anno scorso , sta già per essere finito . Con la sua bianchezza quasi d ' avorio , ( io ricordo le città del duemila nelle figure dei libri da ragazzo ) , ha un ' aria un po ' irreale e fuori del tempo , come un anticipo di età ancora da venire . Invece è già tutto fissato nel piano di ricostruzione : attorno all ' Università , su questi colli , sorgerà un nuovo quartiere di Mosca , tutto marmoreo e verde . Sempre sui monti Lenin . Due ragazzetti se ne scendono per un sentiero con gli sci sulle spalle . Vanno a sciare sull ' erba . Mi sento tutt ' a un tratto molto allegro . Queste casette di legno non sono mica brutte , però . Ci sono tra loro anche molte villette civettuole , con la veranda davanti , con cornici di legno traforato alle finestre . Sul davanzale , tra i doppi vetri - ma questo quasi sempre , in tutte - piante da fiore in vaso . Qualcosa tra lo châlet e il cottage ; dello châlet hanno l ' aria nordica e nevosa , mentre il giardinetto intorno , cintato da un basso steccato , accentua il ricordo anglosassone . Ma ecco che a poco a poco mi vengono in mente riferimenti di vecchia Russia , specie nei punti di Mosca più rustici e paesani : una suggestione di atmosfere alla Gorki . Ed è pure da tetti di casette come queste che prendono il volo gli evasivi folletti di Chagall . Sorprendo in me stesso un nostalgico attaccamento alle casette di legno . Ecco che mi scopro reazionario ; ecco che preferisco il vecchio al nuovo , ecco in me stesso i peggiori vizi del turista che cerca solo il « pittoresco » ; ecco che mi dispiace che le casette a un piano scompaiano e cedano il posto ai palazzi in muratura . Ritrovo un punto d ' equilibrio pensando all ' amore dei sovietici per tutto quello che è tradizione russa popolare ; se c ' è un paese « conservatore » in senso positivo , cioè non insensatamente distruggitore , è questo . Certo gli orgogliosi palazzi di ferro e di cemento armato non segneranno la fine della sommessa , familiare gaiezza della Russia dalle finestrelle traforate e dai fori sul davanzale .
StampaQuotidiana ,
Nuovo impulso allo vita dei paesi devastati dalla guerra . I soccorsi alle popolazioni e il problema dei trasporti - Suscitare lo spirito di iniziativa . Si combatteva ancora nell ' Africa settentrionale quando l 'A.M.G . ( Governo Militare Alleato ) dava le prime disposizioni per la riorganizzazione dell ' Italia . Fin da allora vennero designati i funzionari che avrebbero dovuto assumere nelle varie zone la responsabilità di dare un nuovo impulso alla vita di un paese devastato , saccheggiato dai nazisti , quasi totalmente disorganizzato e per giunta ancora inquinato da pericolosi e subdoli residui di fascismo . Bisognava , per virtù di competenti , ricostituire un servizio di polizia e di trasporti , provvedere alla scelta del personale addetto alle amministrazioni pubbliche , dare consistenza e ordine ai servizi dell ' alimentazione e a quelli sanitari , riparare ove fosse possibile , gli impianti dell ' acqua potabile , le centrali e le linee elettriche . Le difficoltà superate . Avviata la liberazione , i problemi si dimostrarono particolarmente complicati a causa della carenza di generi alimentari e , specie nelle province meridionali , dallo scarso senso della cosa pubblica determinato , in gran parte , da un ventennio di oppressione e di malcostume fascista . Primo compito dell 'A.M.G . è la fornitura di viveri . Nell ' ordinamento che viene stabilito non sono ammessi fascisti ; ma è inteso che l ' epurazione verrà eseguita dal governo italiano man mano che esso assumerà il potere nelle zone liberate . Non fu facile incominciare con criteri nuovi e pratici il sistema dei granai e degli oleari del popolo . L ' organizzazione fascista si era dissolta e inoltre i contadini credevano che , caduto il fascismo , fosse finito per sempre il sistema dei granai . In conseguenza si rese necessario un richiamo degli agricoltori al senso della responsabilità , e si dovette dare l ' opportuno assetto alla Sepral , ottenendo risultati soddisfacenti nonostante le difficoltà sorte in seguito alla scarsezza dei mezzi di trasporto . Chi ha assistito al grandioso spiegamento delle forze alleate , si meraviglierà , forse , nel sentir dire che i mezzi di trasporto non abbondavano . In realtà , le operazioni di guerra , condotte su un duro terreno , su vie mal ridotte e frettolosamente riparate con grande logorio di macchine , imponevano limiti al numero di mezzi da porre quotidianamente a disposizione del traffico per i rifornimenti delle popolazioni . Ma le difficoltà furono superate ; ed oggi , nell ' Italia a sud dell ' Appennino Tosco - emiliano , la situazione alimentare è soddisfacente . Ad esempio , la razione giornaliera di pane è stata portata a trecento grammi a sud dell ' Appennino tosco - emiliano . L ' opera dell 'A.M.G . comincia immediatamente , dopo l ' avanzata delle truppe liberatrici , i funzionari non di rado iniziano il loro lavoro , e provvedono alla distribuzione di viveri e medicinali , in località vicinissime alle prime linee e ancora percosse dal fuoco nemico ; e ad essi Le popolazioni hanno manifestato viva gratitudine . Dove prima erano passati gli assassini e i razziatori nazisti , la solidarietà umana ricompariva , sollecita , nel modo più attivo , con gli uomini dell 'A.M.G . L ' incitamento e l ' esempio risuscitavano lo spirito organizzativo , il quale , man mano che la liberazione procedeva , andò manifestandosi sempre più intenso e operante , specie nelle province dell ' Italia centrale ove il movimento patriottico era ben controllato e diretto dai Comitati di liberazione . Il potere agli antifascisti . Quanto ai soccorsi , bisogna dire che provvede come meglio è possibile e in rapporto alla necessità delle singole zone . Ma occorre tener conto della disponibilità di generi alimentari e di materiali . In questi mesi cruciali del conflitto mondiale , le Nazioni Unite devono prima di tutto impegnare i trasporti marittimi per i rifornimenti degli eserciti che combatttono in Europa , nell ' Estremo Oriente e nel Pacifico . Si pensi quale sia , in questo momento , il compito affidato alla Marina , per le operazioni che si stanno svolgendo negli arcipelaghi intorno al Giappone . Inoltre , ormai , con la liberazione di tanti paesi europei , ridotti ad estrema rovina dal terrore tedesco , gli Alleati sono costretti a repartire i soccorsi , dalle rive del Mar del Nord , sino ai Balcani . La strapotenza economica degli Alleati non può sorpassare i limiti imposti dalla produzione agricola e industriale e dal tonnellaggio navale . L 'A.M.G., che ha il compito essenziale di far funzionare organi di governo nelle zone prossime al fronte e nelle immediate retrovie , obbedisce a un principio cardinale : affidare , non appena possibile , il potere agli antifascisti . Ciò impone la selezione dell ' « uomo giusto per il posto giusto » : è una mèta che non si può raggiungere di colpo , ma solo con un ' accurata e difficile selezione , che richiede un certo tempo . Il bilancio dell 'A.M.G . è dunque attivo : l ' esperimento iniziatosi nella bufera della guerra ha stabilito forme democratiche di organizzazioni che sopravviveranno all ' occupazione alleata e lo spettacolo di uomini di potenze fino a ieri nemiche , che collaborano intensamente , è un fatto che l ' Italia e l ' Europa non dimenticheranno troppo presto .
UNA SERA MOSCOVITA ( Calvino Italo , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Ore 18 . Un giro al metrò . Vedremo solo quattro o cinque stazioni d ' una linea , perché adesso comincia allo stadio una partita importante ( qui giocano anche i giorni feriali , di pomeriggio tardi sul campo illuminato ) , e nelle stazioni ci sarà troppa ressa per compiere una visita di delegazione . Nella pianta del metrò sono tracciate non solo le varie linee in funzione , ma anche , in colore diverso , le linee che saranno terminate di qui a un anno o cinque anni . I sovietici vivono sempre proiettati per metà nel futuro ; ognuno oltre a quello che ha , dispone di beni - pubblici o privati - ancora da costruire , ma che sa certamente che verranno . Un tapis - roulant lunghissimo ci trasporta in luminosi abissi sotterranei . ( Accanto a noi , sull ' altro tapis - roulant che sale , c ' è molta gente che legge , anche libri ) . Sto entrando nella città del duemila ? Alle composite e luccicanti architetture che mi si parano dinanzi , direi piuttosto d ' essere a Ninive , a Babilonia , a Atlantide . Fuori dal tempo , certo . Perciò mi è difficile dare un giudizio , abituato come sono alla classificazione storicistica degli stili , dei gusti , delle mode . E non è fuori del tempo anche lo squallido e amichevole metrò di Parigi ? Ma con quello trovo subito il rapporto ironico e affettuoso che si ha con le vecchie cose pratiche e fin troppo familiari : qui , attraverso queste stazioni ognuna diversa dall ' altra , in questo spiegamento di opulenza , di materiali e di varietà di gusti , mi aggiro spaesato . Al teatro Bolsciòi . Ivan Susanin di Glinka . Questa , da noi , si direbbe un ' opera statica , senza azione , con poca « scena » . Qui , proprio come spettacolo , è una cosa da starla a guardare a bocca aperta da principio alla fine , e si vorrebbe avere dieci occhi per non perdere nessun particolare . Il secondo atto è un ballo a corte : tutto un ' invenzione , sulla trama musicale , di movimenti e figure di balletto , di caratterizzazioni di personaggi , di caricatura e di dramma . Il balletto non è un ornamento per il teatro lirico russo , ma è il fondamento stesso dello spettacolo . Messinscena e costumi sono ricchi e curatissimi , con una attenzione speciale - mi sembra - alla precisione della ricostruzione storica , più che allo « stile » . Ma nell ' epilogo , alla musica tutta metallica e vibrata corrisponde la coreografia tutta brevi lampeggiamenti e scintillii di corazze e di elmi . Gli italiani come me che non capiscono niente di musica non dovrebbero mai andare all ' estero , pena il far brutte figure tutti i momenti . V . Stepanovic è appassionatissimo di musica , invece , e vorrebbe discutere ; io non posso che trincerarmi dietro la mia ignoranza . V . mi parla di certi giovani compositori sovietici a parer suo interessantissimi . I pareri di V . sulla musica classica e moderna sono dissimili da quelli più noti della critica sovietica , ma lui è sempre caloroso e vivace . V . è studioso di storia e diritto internazionale , e parla un ottimo francese . Sua moglie è una violoncellista assai nota e ora è in Georgia per una serie di concerti . Unità della cultura russa . L ' Ivan Susanin di Glinka è un ' opera dell ' Ottocento d ' ispirazione fondamentalmente politica e popolare . Rientra perpetuamente nei criteri dell ' arte sovietica d ' oggi . Tra lo spirito di Glinka e quello degli artisti sovietici non c ' è un salto : rientrano entrambi in una stessa linea . L ' ispirazione politica è uno dei principali filoni della tradizione culturale russa . Per quanto lo spettacolo mi attragga moltissimo , alle volte mi sorprendo con lo sguardo rivolto al pubblico . È un pubblico ben diverso da tutti gli altri , come la gente per le strade ; e difficile da definire sinteticamente , perché è fatto di centomila tipi . Forse chi dà il tono sono queste ragazze non dipinte , molte con le trecce , con le camicette di seta artificiale bianche o a fiorellini , coi vestitucci di lana ; ma questo è ancora dir niente perché si potrebbe pensare che abbiano un ' aria bigotta , o puritana , o noiosa , o provinciale : invece sono tipi svegli e attentissimi , sguardi trepidi e pur semplici ; un ' aria da studentesse d ' altri tempi ; un ' aria insieme intellettuale e campagnola ; e , naturalmente , un ' aria russa . Questo tipo tra l ' intellettuale e il campagnolo si ritrova anche tra i giovanotti , - in molti degli operai - in certi tipi biondi dalle spalle spesse , con un loro modo di pettinarsi , di portare la giacca a doppio petto , il colletto della camicia ; spesso ineleganti ma tutti misura e compostezza . Mica che tutti siano così , però : tutt ' altro . Di classici tipi dell ' « intellighenzia » russa se ne vedono parecchi , specie tra le donne , altere e occhialute . Nella stessa fila di poltrone puoi vedere una signora vestita con cura e distinzione e semplice buon gusto , un uomo col giubbotto con le cerniere lampo che certo è uscito di fabbrica mezz ' ora fa , una donnona dipinta con l ' abito da sera e i gioielli ( che però non ha affatto l ' aria di appartenere a una nuova borghesia , come dicono certi giornalisti , ma l ' aspetto d ' una brava lavoratrice dalle ambizioni un po ' ingenue ) , un vecchietto alla Cecov in colletto duro e con una decorazione all ' occhiello . Nessuno - questo è il punto - ha l ' aria di sentirsi a disagio rispetto agli altri ; né perché è vestito troppo male né perché è vestito troppo bene . Ecco che vengo precisando quell ' impressione di « uguaglianza » che ho avvertito ieri : « uguaglianza » vuol dire sentirsi sempre a proprio agio , di fronte a chicchessia . Incontrandosi , prendendo posto nella propria poltrona , si trattano con cordialità e cortesia , pur non conoscendosi ; e sempre si rivolgono l ' un l ' altro - uomini e donne - col tovàric ( compagno ) .