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> anno_i:[1940 TO 1970}
StampaQuotidiana ,
La creazione di un « ufficio meridionale » del partito democristiano , affidato alla illuminata saggezza di tale professor Radi , non meglio identificato , è venuta a confermare la definizione corrente di « primatista cattolico di dinamismo » che vien data nelle stanze e nei corridoi della casa di Piazza del Gesù , al nuovo segretario generale democristiano . Il professor Fanfani , a quanto pare , è un uomo insolito . Un settimanale ha chiamato « frenetica » la sua attività , per ammirarla ; e ha raccontato che , mentre intrattiene i visitatori , il Fanfani scrive lettere , compila statistiche , telefona e detta telegrammi ! Ma tiene anche , perché no ? , un bastone in equilibrio sul naso , getta in aria e prende a volo quindici piatti e sposta un pallone di caucciù da un tallone all ' altro , senza mai toccare terra . Un tal prestigiatore , alla segreteria generale del partito democristiano può fare grandi cose , specie in questo momento , se è animato da una fede che non vacilli e da una robusta dottrina . Ecco : la dottrina . Il professor Fanfani , il solo in Italia che conosca il Radi ( oltre agli studenti radi della scuola perugina ) , lo ha chiamato all ' alta responsabilità perché conquisti il Mezzogiorno al clericalismo , popolarizzando la dottrina fanfanesca e applicandola nella vita pratica . Il professor Fanfani è un « lorianista » : non già in senso scientifico , ma proprio nel senso della assoluta trascuratezza e negligenza nello svolgimento dell ' attività scientifica , nella irresponsabilità scientifica , nella bizzarria épatante e presuntuosa , qualità caratteristiche che furono del Loria . I volumi sulla « dottrina » corporativa del professor Fanfani non sono soltanto una illiceità scientifica , dato che una « economia corporativa » non esiste né può esistere , ma sono un assurdo culturale , un atto di prepotenza violenta , fascista , clericale contro l ' intelligenza critica . La « teoria » fanfànula del « volontarismo economico » sembra uno scherzo , ma ha dato la cattedra al Fanfani , in una università italiana , durante il ventennio nero . E il professor Fanfani non ha mai rinnegato le sue stravaganti « dottrine » , e ora pensa di farle digerire al partito democristiano , e al governo perché siano trasferite nella pratica . Antonio Gramsci , illustratore sarcastico del « lorianismo » , ricordò più volte le dottrine loriane , e quella sulle influenze sociali dell ' aviazione , la quale apriva la via , secondo Loria , all ' avvento della giustizia sociale . L ' emancipazione operaia , secondo l ' antico bizzarro professore , sarebbe stata ottenuta per mezzo degli aeroplani che , opportunamente unti di vischio , avrebbero permesso l ' evasione dalla presente ingiusta società con il nutrimento assicurato dagli uccelli invischiati ! Il nostro ha abbandonato la tesi loriana dell ' aereo - uccellazione , e ha preso vie terrene , semplici e accessibili a tutti . Ed ecco , se non la soluzione vera e propria , le misure di emergenza che il professor Fanfani propone per affrontare i grossi problemi delle « aree depresse » . Non c ' è bisogno di dire che il Fanfani conosce perfettamente questi problemi . Ad esempio , egli ritiene che la questione meridionale non esiste . « Questione meridionale » dicesi dai furbi il fatto che l ' Italia meridionale è una « zona depressa » . Quindi la « questione della Lucania » la si ritrova anche sulle montagne dell ' Aretino , o degli Abruzzi o della Valtellina . Eliminato , così , il campo dalle complicazioni e dalle concezioni di disturbo introdotte dai soliti mestatori che voi sapete , incontriamo « zone depresse » a nord e a sud , le cose diventano più semplici assai e i gatti diventano tutti grigi , come di notte . Ridotte , casi , le « grosse questioni » alla loro più semplice espressione , puoi accorgerti senza difficoltà che la responsabilità dei tre quarti , almeno , delle situazioni penose esistenti nelle « aree depresse » , spettano all ' uomo . Il « volontarismo economico » rispunta inevitabilmente e inesorabile . L ' uomo , ah ! , che ignorante ! Per un settimanale di Milano , il professor Fanfani dettò , or sono quattro anni , un articolo robusto ( egli non potrebbe fare altrimenti ! ) , intitolato : La nostra miseria è spesso frutto di ignoranza . Il profondo concetto sintetizzato nel tema era reso accessibile da una solida e , nello stesso tempo , popolaresca argomentazione . « Nelle cosiddette zone depresse , - scriveva Fanfani , - spesso si sprecano beni che altrove costituirebbero una fortuna per un possessore . Quanti son i villaggi in cui ... il rosmarino non è utilizzato economicamente , ignorando quei contadini , ad esempio , che ramoscelli della medesima pianta possono essere proficuamente venduti nei mercati urbani dell ' Italia settentrionale a qualche centinaio di lire al chilo ? » L ' ignoranza di quei contadini è , voi lo vedete , stupefacente . Essi soffrono la miseria , circondati da siepi di rosmarino ! Non sanno che al Verziere di Milano la gente aspetta i mazzetti di rosmarino ... Sì , sì , l ' Italia è immobile . Altro esempio probante . « La miseria dei disoccupati dei comuni di Poppi e di Bibbiena , - continuava il Fanfani , - avrebbe potuto essere attenuata se qualcuno , nell ' estate scorsa , li avesse guidati a battere i roveti delle foreste di Campigna e di Camaldoli per la raccolta di enormi quantità di more , utilizzabili specialmente per conserve alimentari , col beneficio per l ' economia locale e , di riflesso , per quella generale , e con diminuzione della arretratezza economica della zona ... » La raccolta delle more , alla quale nessuno , fino a ora , aveva pensato , può risolvere decisamente , non solo il problema della disoccupazione , ma anche la questione meridionale , data l ' enorme abbondanza di questi bei frutti del rovo , nelle nostre regioni del sud , che fanno concorrenza alle bacche delle roselline di macchia dette dal volgo , con licenza parlando , « grattaculi » . Ebbene : i meridionalisti di ieri e di oggi , mai e poi mai hanno rivelato capacità pratiche ! Ma il professore va oltre , perché non è ignorante come quei miserabili che non sanno di avere il benessere a portata di mano . « Quanti sono , - egli si domanda ( e notate la sottile ironia ) , - quanti sono i villaggi montani privi di luce , che non sia quella del sole , delle candele , delle lampade a petrolio ? Eppure , recenti accorgimenti tecnici , anche in Italia , hanno insegnato a trarre dai pozzi neri e dalle concimaie energia per illuminazione e riscaldamento . » Paesi e villaggi senza pozzi neri e senza concimaie non ce ne sono : ormai la Società meridionale elettrica può andare al fallimento , come merita ! E del resto , ove i materiali grevi scarseggiano per deficienza di bestiame e scarso spirito collettivo , vi sono bene nelle vallate delle cadute di acqua ! « Si può dire che non c ' è vallata che non ne abbia ; eppure molti sono i villaggi che restano al buio , perché le grandi compagnie elettriche non hanno trovato conveniente estendere fin là la loro rete e localmente ai contadini nessuno ha detto che da quel salto d ' acqua si può trarre energia elettrica ; o , se l ' hanno detto , non hanno poi insegnato come . » Infatti , a pensarci su , da un salto d ' acqua si può trarre energia elettrica ! Ma che fanno i comuni di montagna ? Vedete quante possibilità ci sono , che vengono ignorate ! Rosmarino , more di fratta , industrializzazione del letame e dei salti d ' acqua per la produzione di energia . Ma non è tutto . « Altrove manca il lavoro , o meglio scarseggia , e quindi abbondano i disoccupati , tutti vivono in qualche modo fra gli stenti , non hanno case , non hanno strade , le ultime querce vengono abbattute , cresce la miseria , diminuisce il lavoro . Nessuno sa più uscire dal circolo vizioso e le giornate passano inoperose , e le nottate continuano a trascorrersi in tre , in quattro e più in un medesimo letto , e le invernate passano pigiati in sei , in sette , in otto e più in una medesima stanza che è camera , cucina , ripostiglio a un tempo . » Triste quadro della , realtà , disegnato in uno stile che è degno dell ' Antologia ! Il professor Fanfani si indigna . « C ' è forza di lavoro disponibile per decine e decine di giornate all ' anno , a due passi dalla stamberga ci sono pietre ottime , un palmo di terra si troverebbe , eppure nessuno pensa a tentare l ' impresa di costruirsi una casa , di allargare la propria stamberga , di predisporre un pollaio che allontani dalla camera - cucina i polli per accrescere lo spazio alle persone . La zona è evidentemente depressa e si deprime sempre più ... » Ma quel che deprime di più è la sciocchezza presuntuosa dell ' Amintore . ( Il quale , poi , essendo più tardi ministro degli interni , fece cacciare dalle case dei senza tetto , costruite con questo metodo biblico , numerose popolazioni a Roma , a Napoli e altrove ! ) Con quelle pietre sparse nei campi , e trovando un po ' di terreno , occorrerebbe elevare un monumento al fondatore del movimento di iniziativa clericale ! Ma no . Siamo al tempo della edificazione . Il professor Fanfani proponeva , nel 1950 , così e semplicemente , di « individuare i settori di ignoranza tecnica e sociale da vincere » , e spedire in questi settori centinaia e migliaia di periti , capaci di « fare lume » . Nessuno accolse allora le sue escogitazioni . Ma adesso il Fanfani ha nelle mani il mestolo , e non vi è dubbio che il Radi ha il compito di « individuare i settori di ignoranza tecnica » e lanciarvi un certo numero di esperti . Tali esperti possono essere opportunamente funzionari degli enti di riforma , della Cassa del Mezzogiorno , dei consorzi di bonifica , dei cantieri scuola , della Federconsorzi , anzi , è bene che traggano alimento e vigore da questi organismi , come hanno fatto e fanno altri istituti e persone , al servizio della civiltà occidentale e del clericalismo . Le premesse del successo sono nella dottrina . E si sa , poi , che dai piccoli fatti e dai piccoli uomini si è giunti spesso a grandi e fatali eventi . Così , dalla piccola sedicenne Rudi , ragazza moabita , la quale ebbe vaghezza di giacere ai piedi del vecchio Booz ( ma io credo che lo facesse calcolando le ricchezze del vecchio ! ) si arrivò a Obed , a Isaia e , in seguito , a David , sorgente del Salvatore . ( Nonostante la sua ricchezza di idee , credo , però , che il professor Fanfani si sia già imbrogliato . Egli arriva tardi . L ' Italia sta diventando tutta un ' « area depressa » . E se il Fanfani non ha altri moccoli dovrà andare a dormire al buio , nonostante l ' abbondanza di letame accumulato in questi anni dai governi democristiani . )
Gli uccelli migranti ( Grieco Ruggero , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Vorrei conoscere Mister Hiley , che la stampa informata considera una delle più ragguardevoli personalità del parlamento australiano . Debbo confessare , a mia vergogna , che sino a ieri ignoravo l ' esistenza di Mister Hiley , a causa del fatto che egli è un « atlantico » del Pacifico e il Pacifico è troppo lontano dalle mie informazioni . Ma ora sento un vivo desiderio di parlare con Mister Hiley ; e , qualora io venga in possesso di una sua fotografia , vi prometto di farvela conoscere , se la redazione de l ' Unità vorrà consentirne la riproduzione . Mister Hiley è di quegli uomini dei quali si ama conoscere l ' effige e anche di più ; è uno di quegli uomini dinanzi ai quali i nostri studenti , per straripante ammirazione , forse un po ' beffarda , gridano , come sapete : « Lo vogliamo nudo ! » . Mister Hiley è una figura di primo piano del pensiero atlantico . Non ha , certo , l ' autorità e il vigore di un J . Foster Dulles o di un Truman o di un Acheson o di un Eisenhower , ma pure supera di una buona testa i capi del nostro governo . È un riflessivo , dal temperamento analitico . Agli atlantici del tipo triviale , del tipo di padre Lombardi , la cui oratoria è in sostanza una esibizione di bassa ventriloquia , Mister Hiley oppone il tipo dell ' argomentatore sottile , che sa il fatto suo , che sa mettere , e con poca spesa , l ' avversario a terra . Mister Hiley scopre e pone in evidenza gli aspetti più nascosti delle cose e dei fenomeni , che paiono secondari e superficiali , ma sono il nocciolo delle questioni . È , quindi , un prezioso collaboratore di quegli altri inviati dalla Provvidenza , che la Provvidenza ha donato agli Stati Uniti e all ' Inghilterra perché guidino la crociata che dovrebbe salvare , dal pericolo che la minaccia , la civiltà occidentale , detta anche cristiana , con licenza del pontefice . Mister Hiley , leader del parlamento australiano , è , naturalmente , un acceso fautore della guerra ai paesi del socialismo e della democrazia popolare . Per lui non può esservi compromesso tra il mondo del capitalismo e il mondo del socialismo . Mister Hiley è per il bombardamento atomico , per la guerra batteriologica , per lo sterminio e la distruzione totale degli uomini , delle donne , degli animali , dei vegetali che vivono nei paesi dall ' Elba al Pacifico ; ma , com ' è ovvio , questa distruzione totalitaria e senza residui non deve avere una contropartita nei paesi aggressori . Mister Hiley ha bisogno di una vittoria facile , certa e unilaterale come il nostro ministro della guerra . Egli , perciò , vagheggia l ' affamamento dei popoli dei paesi da distruggere , attraverso il blocco ermetico di questi paesi . Il blocco . Un blocco integrale , assoluto . Mister Hiley non sa quello che dice , e lo dice appunto perché non lo sa . Vorrebbe affamare i popoli dell ' Urss , della Cina e dei paesi europei di democrazia popolare . Affamare , affamare , grida Mister Hiley . L ' affamato , come si sa , se non mangia muore di fame . E quando il nemico sarà morto di fame , incederanno le forze atlantiche , agli ordini di un generale americano e una ineffabile guerra dei vivi contro i morti darà probabilmente la vittoria ai vivi . Ma come si conciliano questi piani con la libertà che viene tuttora consentita agli uccelli ? Signori del Pentagono , della Nato e di altri organismi responsabili , avete voi pensato all ' uccel profugo ? Alla sua libertà ? Alla negligenza colpevole verso il suo volo astuto ? Ed ecco Mister Hiley levarsi dal suo banco di deputato e di vice capo dell ' opposizione al parlamento australiano e , con il lungo indice puntato verso il governo del suo paese , tempestare dinanzi ai deputati stupefatti : « Conosce il governo l ' opera ostile , di tradimento , antiatlantica , degli uccelli migratori ? Quali misure ha preso il governo o si dispone a prendere per porre termine al contrabbando ( e perché non anche allo spionaggio ? ) che certi Stati di nostra conoscenza fanno nel nostro paese ( nel nostro paese , dico ) adoperando gli uccelli migratori ? » . I deputati australiani trattenevano il respiro e fissavano il presidente del consiglio , il cui stupore parve all ' opposizione la maschera di una mal celata connivenza con i nemici della civiltà atlantica e cristiana . « Sarò più preciso e più esplicito , - disse Mister Hiley , trascinato dal fremito delle rivelazioni . - Gli uccelli migratori - egli disse , scandendo le parole - gli uccelli migratori , che , affamati , si dipartono dalla Siberia per venire a ingrassarsi qui da noi , in Australia , per venire a mangiare i nostri liberi semi e i nostri vermi liberi e occidentali , per poi far ritorno ai luoghi di origine , ove vengono mangiati dai russi [ rumori al centro e a destra . Voci : « Udite ! Udite ! » ] , quando non vengono catturati dai giapponesi durante il volo di ritorno , questi uccelli , signori , non dovrebbero essere tutelati dalle nostre leggi di protezione . » [ Voci : « È vero , è vero , è una vergogna ! Finiamola con questi uccelli ! » ] Non conosco la decisione presa dal parlamento australiano sull ' abolizione delle leggi protettive degli uccelli migranti siberiani . Osservo che Mister Hiley , vice capo dell ' opposizione al parlamento australiano , ha troppo scarse conoscenze sul volo degli uccelli e sulle loro migrazioni . Non conosce il motivo per il quale gli uccelli migranti ( e , quindi , anche e soprattutto quelli che seguono la via di migrazione chiamata « il ventaglio siberomalese » , e che vanno a svernare in Australia ) giungono nei luoghi di svernamento , dopo aver percorso parecchie migliaia di chilometri , dimagriti e anche decimati dalle tempeste , dalla mancanza di cibo e da altre cause . Mister Hiley ha trovato che la causa della magrezza dei migratori siberiani è di origine sociale e politica . Non solo . Ha trovato che le migrazioni degli uccelli ( almeno nel ventaglio siberomalese ) sono organizzate dai sovietici per trarre profitto dall ' abbondanza di semi , di vermi , di insetti delle riserve atlantiche e così avere al ripasso uccelli impinguiti ai pascoli di Brisbane , di Melbourne , di Canberra e dell ' interno dell ' isola oceanica . Le cognizioni scientifiche di Mister Hiley non sono superiori a quelle di un turacciolo . Ma l ' intelligenza politica e lo spirito atlantico , del vice capo dell ' opposizione al parlamento australiano , sono degni di una elevata considerazione nei circoli più qualificati di Washington e di Londra . Per quanto riguarda l ' intelligenza tout court del mio Mister , bisogna riconoscere che essa oltrepassa i limiti abituali , e ci dà il senso dell ' illimitato . Per questo Mister Hiley è diventato celebre ed è stato segnalato dalle agenzie . Per questo io desidererei conoscere , e vedere com ' è fatto : così , da fuori ... senza aprirlo .
Un lungimirante ( Grieco Ruggero , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Questo è il ministro brasiliano dell ' istruzione pubblica . Il quale soffre di nausee , come il Forrestal statunitense nei mesi che precedettero il noto suo salto a pesce ; ma che , a differenza del pessimista collega nordico , ama creare a sé e agli altri , con il conforto di una fantasia illimitata , stati di tranquillità beata e beota . A quanto risulta , questo ministro « do Brasil » , dopo aver preso conoscenza dell ' antipatico memoriale dell ' ammiraglio Fechteler , ne è rimasto parecchio preoccupato , e ha deciso di prender le misure adeguate alla situazione . Non è detto che un ministro dell ' istruzione non possa nutrire idee ( e soprattutto sentimenti ) di alta politica e di altissima strategia , anche nel Brasile , e concorrere , secondo le proprie capacità e possibilità , a dare una mano a quegli sciagurati del Pentagono . Anche la signorina Margaret Truman , tipo caratteristico di donna atlantica , senza dubbio , sia pure aliena dagli studi sul Turenne e sul Clausewitz , concorre con il soave canto e la nota leggiadria al successo dei piani di quel geniale pensatore e uomo di Stato che è il suo papà . E chi sa mai quali scoperte avrebbe fatto la signorina se si fosse dedicata allo studio dei piccioni , dei polli e delle colombaie , oggi entrati come collaboratori nello stato maggiore europeo ! A maggior ragione , dunque , un ministro brasiliano della istruzione , che è assai più di un pollo , può entrare nel grande cimento del nostro secolo e studiare il modo più facile ed economico di eliminare gli avversari della civiltà occidentale , della quale il Brasile è una gemma splendente . Tale è l ' arduo compito al quale si è dato il ministro brasiliano . Il risultato è stato superiore a ogni aspettativa , anche per l ' estrema sollecitudine con la quale fu respinto . Il ministro non solo ha deciso , ma ha decretato che dai nuovi testi di geografia a uso delle scuole venga soppressa l ' indicazione del territorio riguardante l ' Unione Sovietica e così pure dagli atlanti , dalle carte geografiche murali , dai mappamondi . Di primo acchito il decreto brasiliano , approvato dal consiglio dei ministri , sembra uno scherzo , una cretineria surrealista . Voi conoscete infatti dei pittori che dipingono le donne senza testa , per motivi polemici . Ma se riflettete un momento vi accorgerete subito , però , che questa è un ' altra cosa . La trovata del brasiliano è geniale , ed è semplice come ogni idea geniale . Così è stata giudicata dai generali del Pentagono che se ne intendono , e conoscono le cose del mondo se non proprio quelle della guerra . Se la decisione del ministro brasiliano fosse accolta dall ' Onu , l ' Unione Sovietica non esisterebbe più , come non esisterà più fra poco , per i brasiliani , per don Gonzalvo Gomez , per donna Juanita Amendolare e simili . Al suo posto sulle carte , vi sarebbe un grande spazio bianco verdolino , e sopra vi sarebbe scritto : « Qui c ' era una volta l ' Unione Sovietica , distrutta , eliminata , sommersa dai difensori della civiltà occidentale » . Così , facilmente e a buon mercato ! Di questo passo si potrebbe ( perché no ? ) cancellare dalle carte anche la Cina , e poi i paesi europei a oriente dell ' Elba . Allora me lo saluterebbe lei il socialismo ? L ' idea , del resto , non è nuova . Già il grande scrittore russo Scedrin aveva presentato un tipo di prefetto zarista tutt ' altro che intelligente ( ma conoscete voi un prefetto intelligente ? ) , però zelante e rispettoso dei principi vigenti , delle leggi in uso , delle direttive provenienti dalla capitale . Egli manteneva l ' ordine nella sua provincia uccidendo i suoi amministrati e incendiando le città ribelli . E pensava che il mondo dovesse essere governato così come egli governava la sua disgraziata provincia ! Quand ' ecco che venne a sapere che esisteva al mondo un paese , l ' America del secolo XIX , dove la gente era governata in un altro modo . L ' America era un paese poco conosciuto , dove esistevano , si diceva , certe libertà pericolose , la cui notizia giungeva nell ' impero russo , turbando il popolo . Che fare ? Il prefetto di Scedrin si arrabbia , insulta l ' America , protesta contro l ' esistenza di questo paese curioso , oltraggioso , perturbante , inammissibile , « contro natura » . E decide che l ' America , scoperta nel XV secolo , venga ricoperta , nel XIX , in modo che non se ne parli più . A differenza del ministro brasiliano dell ' istruzione , il personaggio di Scedrin , pur essendo un ottuso , ha dei momenti di perplessità e di riflessione , non è uno stupido assoluto . Dopo la decisione presa , infatti , egli vi medita su , e dice a se stesso : « In fondo , quest ' affare non dipende da me » . Il brasiliano invece va dritto alla meta , e cancella . Maturano , dunque , tempi di grandi decisioni . Riflettete sugli eventi coreani . Un giorno un pugno di scellerati americani decise di rompere i trattati e di aggredire la Corea del Nord , per « unificarla » sotto il comando di quel criminale di Syngman Rhee . La Corea è un piccolo paese sebbene popolato da gente valorosa e gelosa della propria indipendenza nazionale . Gli aggressori smargiassi avevano raccontato a tutti le solite storie sulla « Corea oppressa dai comunisti » e che attendeva la liberazione dagli occidentali . Sono passati due anni e gli aggressori smargiassi , che hanno messo le zampe nella Corea , non sanno come uscirne e portare a casa , sana e salva , la propria pelle e gli ultimi superstiti . Erano andati per sonare e sono rimasti sonati . Non hanno conquistato la Corea del Nord e , se non ci inganniamo , stanno perdendo anche quella del Sud . I famosi generali americani hanno fatto ridere il mondo per la loro incapacità presuntuosa e per la loro stupidità , di fronte alle quali le decisioni del ministro brasiliano hanno il vantaggio di essere ispirate all ' idea di fare economia di una guerra . La rabbia che ha preso i generali spacconi è stata tale da indurli al massacro delle popolazioni coreane con armi e mezzi condannavi dagli usi di guerra e con la diffusione dei batteri della peste , del colera , del tifo e di altre epidemie . Ciò nonostante non hanno cavato un ragno dal buco ; e i saggi consiglieri invitano oggi gli aggressori ad allontanarsi al più presto dalla Corea , che può diventare la loro tomba definitiva . Il generale Ridgway , che ora è venuto a comandare l ' esercito europeo , è un imbecille come stratega ed è , in più , un criminale di guerra , com ' è noto . Ora fa i discorsi da gradasso in Francia , ma fa ridere , come ogni millantatore , e fa schifo come ogni uomo degradato . Ma pensate un po ' : se la Corea fosse stata cancellata dalle carte nel 1950 , non ci sarebbe stata la guerra in Corea e i generali americani non vi sarebbero stati sconfitti e non si sarebbero disonorati in faccia al mondo . Voi comprendete l ' importanza delle grandi decisioni geografiche del governo brasiliano , che l ' Onu dovrà riconoscere giuste e opportune , per l ' onore degli stati maggiori atlantico ed europeo e per la loro tranquillità . Il ministro brasiliano vede lontano . Ha paura . Avete mai osservato i bambini che si mettono la maschera terribile per far paura e vanno a guardarsi allo specchio ? Arretrano e fuggono spaventati e urlanti . Volevano far paura agli adulti e prendono paura essi stessi . Il ministro brasiliano ha paura , e ne ha ben donde . Non e certo incoraggiato dalle prove date dai generali , dalle armi e dal coraggio degli atlantici , in Corea e in altri settori dell ' Asia . E poi , egli non crede alla propaganda statunitense e alle minacce di Ridgway . Ma non crede che le bombe atomiche e altre graziosità simili siano solo destinate ai paesi del socialismo , senza reciprocità . Per questo ha le : nausee . Ma quanti ministri o generali non hanno oggi nausee in tutti i paesi atlantici ? Il ministro brasiliano vede lontano . Stupido lo è di certo . Ma riflettete alla filosofia che si diffonde dai suoi provvedimenti . Se vuoi vincere l ' avversario negane l ' esistenza . L ' Unione Sovietica non c ' è .
Mac Carthy e le scope ( Grieco Ruggero , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Il signor Mac Carthy , per chi non lo sapesse , è un senatore statunitense , ciò che è già molto significativo ; ma per soprammercato è il presidente della famosa commissione di indagine sulle attività antiamericane , che , come credono i suoi membri , ha salvato gli Stati Uniti dal « pericolo » di scivolare nelle braccia del comunismo . Il signor Mac Carthy succedette nell ' attuale carica al senatore Parnell Thomas , che fu processato a suo tempo e condannato per truffa e che attualmente dovrebbe trovarsi in un carcere della repubblica stellata . In attesa di essere a sua volta arrestato e processato , ciò che mi pare inevitabile , il senatore Mac Carthy fa arrestare e anche condannare decine di onesti cittadini americani , sotto le accuse più odiose e malvage ; e dirige l ' attività di propaganda della sua commissione , la quale consiste nel far credere agli americani che essi hanno una spia ogni tre cittadini , e che questa spia è , naturalmente , un comunista ! Purtroppo , però , la commissione non è arrivata a pubblicare la lista di tutte le spie americane , che sarebbe stato bello leggere : si è limitata a diffondere delle « guide » , dalle quali tu puoi apprendere gli indirizzi delle organizzazioni e delle pubblicazioni « sovversive » negli Stati Uniti , « con appendice » , con nomi e indirizzi di comunisti americani o definiti comunisti dalla nobilissima commissione . Nessuno che abbia il senso della libertà e della dignità personale potrà affermare che tali « guide » siano un segno , una manifestazione di elevata civiltà ; esse , però , servono egregiamente a mascherare le attività di spionaggio effettivo degli alti papaveri dell ' amministrazione civile e dell ' esercito statunitense . Infatti sarebbe davvero sconnesso e senza prospettive quel servizio straniero che si servisse di elementi comunisti per la propria attività di informazione , anziché ministri , generali in carica , uomini politici conservatori « atlantici » , « cristiani » , « benpensanti » , gente cioè che ha le mani sulle leve di comando dell ' economia , della politica , dell ' organizzazione militare e della diplomazia . Il signor Mac Carthy e il suo abilissimo associato J . Edgar Hoover , direttore del Federal bureau of investigation , cercano invece le spie tra gli scrittori , gli artisti , gli scienziati ... Per mio conto dubiterei seriamente della condotta del signor Edgar Hoover e di quella del senatore presidente e affarista Mac Carthy ... Il quale è pure un fautore della liberalizzazione degli scambi , nel senso americano della tesi , cioè nel senso che i paesi del « fronte atlantico » debbono aprire le porte ai prodotti americani ( debbono essere liberali verso questi prodotti ) mentre gli Stati Uniti debbono tenere chiuse con un doppio catenaccio le proprie porte ai prodotti dei paesi detti amici . L ' aspetto più antipatico , diciamo così , di tale questione , è che il signor Mac Carthy adopera la propria autorità e la stessa commissione di cui è a capo per appoggiare con la minaccia la tesi della liberalizzazione unilaterale degli scambi , tanto più quando si tratta di sostenere la esportazione di un prodotto caro agli interessi propri . Nei resoconti stenografici del parlamento americano ( anno 1951 ) si trova un importante documento di questo aspetto non secondario dell ' azione della commissione di indagine sulle attività antiamericane . Il presidente Mac Carthy chiama un giorno dinanzi alla commissione il signor Paolo Hoffmann . Fu questi l ' amministratore del Piano Marshall , sino al momento in cui detto piano venne sostituito dalla Nato . È dunque una autorità statale , oltre a essere un uomo di fiducia dell ' industria automobilistica americana . Ecco un estratto del dialogo , stenografato e pubblicato negli atti del Congresso : Presidente Mac Carthy - Bisogna assolutamente esportare il nostro tabacco . Il tabacco costituisce la ricchezza della mia circoscrizione elettorale . P . Hoffmann - Certamente , mister . Presidente Mac Carthy - È la Carolina , il mio Stato , che fornisce il miglior tabacco del mondo . P . Hoffmann - È esatto , mister . Presidente Mac Carthy - E io ricevo ogni giorno le lamentele dei miei elettori : si lagnano che la vostra amministrazione [ quella del Piano Marshall ] non esporta abbastanza tabacco in Europa . Voi siete americano ? P . Hoffmann - Certamente , mister . Presidente Mac Carthy - Allora cercherete di aggiustare questa faccenda . P . Hoffmann - Non mancherò , mister . Presidente Mac Carthy - Ho inteso dire pure che si esportano poche macchine da scrivere in Europa , in conto del Piano Marshall . P . Hoffmann - È possibile , mister . Presidente Mac Carthy - Voi siete americano ? P . Hoffmann - Lo spero , mister . Presidente Mac Carthy - Allora dovreste esportare più macchine da scrivere e soprattutto delle seguenti ditte [ seguono le indicazioni delle marche ] . Sono felice , ora , di potervi intrattenere su un affare che mi sta a cuore . Fra poco dovrò incontrarmi con un mio vecchio amico . Si occupa della fabbricazione delle scope . Vorrei sapere se voi controllate , nell ' ambito del Piano Marshall , la fabbricazione di scope in Europa . Potete dirmi quante scope vi si fabbricano ? P . Hoffmann - No , mister . Presidente Mac Carthy - Allora vi occuperete immediatamente di questa faccenda . Organizzate in Europa un ufficio per la vendita di scope americane . Qualcuno crederà che questo dialogo sia uno scherzo . Ma no , esso è ripreso dagli atti del Congresso americano , che pubblica pure i resoconti stenografici della famosa commissione . Così tu hai un quadro più vivo delle attività dei membri di questa scellerata organizzazione poliziesca , e del loro presidente . Per questi signori è attività comunista o filocomunista , e perciò antiamericana , ogni manifestazione di resistenza alla politica di provocazione internazionale dei gruppi dominanti dell ' imperialismo americano . I quali si credono la nuova « razza eletta » , destinata a dominare il mondo ; e vogliono soffocare la voce di chi , nel loro paese , mette in guardia il popolo americano contro gli immensi pericoli che una simile politica comporta . Per quanto ci riguarda , non avevamo bisogno di altre testimonianze per capire cosa vogliono gli Stati Uniti in Europa . Vogliono fare dell ' Europa un loro mercato coloniale , a qualunque costo . Vogliono , anzi , che gli europei vadano a morire in guerra per consentire ai Mister Mac Carthy americani di fare del mondo un mercato per il loro scatolame , i loro tessuti , le loro patate , le loro scope , ecc. Farò certo un gran dispiacere al senatore Mac Carthy , dicendogli che scope e altri oggetti di più intelligente costruzione se ne fabbricano anche dalle nostre parti , e da un pezzo . Non abbiamo bisogno , dunque , di scope americane . Ci pare , piuttosto , che gli americani abbiano bisogno , a casa loro , di un più intensificato servizio di spazzatura , tra i gruppi dirigenti dell ' amministrazione economica , civile , militare , e della cultura ; e questo néll ' interesse del popolo americano e dell ' intera umanità .
Dischi e altre cose volanti ( Grieco Ruggero , 1953 )
StampaQuotidiana ,
Nei piani dello schieramento atlantico le apparizioni celesti hanno avuto , sino a qualche tempo fa , un posto preminente . Tutti sanno , ormai , che esistono misteriosi dischi o piatti volanti , di color vario , che attraversano follemente il cielo dei paesi atlantici , nella buona stagione , che sono stati persino visti da uomini vivi e anche fotografati ! Di questo tema dei dischi o piatti o « altre cose » volanti si sono impadronite le migliaia di riviste illustrate che allietano il mondo occidentale e i digests e altre pubblicazioni culturali dello stesso livello ; e poi il tema è dilagato nella stampa quotidiana , tanto che oggi non puoi aprire un giornale senza che ti appaia l ' immagine di un disco o piatto o « altra cosa » che attraversa lo spazio . Dapprima , la storia dei dischi volanti fu una semplice e cretina invenzione degli uffici di propaganda « psicologica » del Pentagono , i quali debbono dare a intendere ai degasperi occidentali che l ' esercito americano è invincibile , perché possiede un numero di armi praticamente infinito e possiede ... anche certe armi misteriose capaci di dare agli americani e ai loro amici una rapida vittoria militare in qualunque momento ( salvo contro il popolo coreano ) , senza attirarli in una guerra vera e propria perché il vecchio modo di guerreggiare è , com ' è noto , nauseante per i campioni della nuova « razza eletta » . Ma a furia di insistere nella invenzione bizzarra è accaduto che i crociati della civiltà occidentale ( e cristiana , come ama precisare il ministro turco Fuad Koprulu ) e gli stessi inventori della cretineria , generali e ammiragli del Pentagono , hanno cominciato a credere nella loro stessa invenzione , hanno cominciato a vedere le immagini create dalla loro fantasia . Quali siano le cause del fenomeno vedremo nel corso di questa nota . Del fenomeno la « scienza » atlantica pare siasi impossessata e non solo la scienza psichiatrica , ma anche l ' astronautica , che è poi la « scienza » detta volgarmente delle cose dell ' altro mondo ovverosia delle « cose ' e pazze » . Per diversi anni le visioni dei dischi sono state raccolte e registrate da appositi incaricati . Qualcuno osò chiedere anche l ' opinione del fisico - matematico Albert Einstein su queste apparizioni celesti . Einstein guardò l ' interlocutore così come il professor Cerletti guarda di solito il paziente , e poi disse : « Io non so cosa abbia visto la gente . A me tutto ciò non interessa » . Fu una risposta « scandalosa » , come ognuno comprende , e contro il grande matematico piovvero insulti di ogni sorta . L ' aumento del numero delle visioni celesti , da parte di militari e civili americani , coincise nel tempo con le conclusioni dell ' Istituto nazionale americano per la sanità mentale , secondo le quali « una persona su ogni diciotto , negli Stati Uniti , è affetta da una forma o un ' altra di malattia mentale » e « ha bisogno di essere ricoverata per qualche periodo della sua vita in ospedali mentali » , cioè in manicomi . ( Vedi il rapporto presentato dal comitato nazionale per la sanità mentale in America alla Commissione delle finanze della Camera dei rappresentanti . ) Ma non si trattò solo di piatti volanti . I casi più allucinanti furono quelli che narrarono gli approdi dei dischi in qualche località dell ' America , e come dai dischi vennero fuori dei mostri . Tipico il caso riferito da sette persone del West Virginia , le quali videro di giorno un disco scivolare dolcemente su una collina e da esso uscire un antropoide del tipo « Frankenstein » , che emanava sconciamente un fetore terribile . I sette fuggirono terrorizzati e urlanti . Il giorno dopo parecchi uomini armati di fucile fecero una battuta nella zona . Non trovarono nulla , ma sentirono anch ' essi il fetore pestilenziale , ancora presente , il che potrebbe spiegare , se non proprio il passaggio del disco volante e dell ' antropoide marziano sulla collina del villaggio di Braxten , per lo meno l ' esistenza di un determinato stato d ' animo ( e anche di corpo ) nei sette « testimoni » americani . L ' idea che i presunti dischi volanti siano oggetti provenienti da altri pianeti guadagnò terreno dopo il fatto di Braxten . Vedete come da una cretineria propagandistica si sia giunti a delle cretinerie pseudoscientifiche . Sì , sono i marziani che ci mandano i « dischi » , anzi vengono a trovarci in disco , in piatto o in altro modo astronautico . Avete visto mai un marziano , voi ? Io no , mai , anche perché sono miope . Ma c ' è chi ne ha visti , dice , di passaggio , in America . Sempre in America ! Esiste un rapporto del comando dell ' aviazione americana che pare di una importanza enorme . Il giornalista statunitense ( è evidente ! ) Robert Allen ha scritto lo scorso settembre sul New York Post che questo rapporto , « compilato da noti scienziati americani e da funzionari del ministero dell ' aviazione americana ( è evidente ! ) , non può essere pubblicato neppure in parte , perché potrebbe generare il panico nell ' opinione pubblica » e - io aggiungo - riprodurre il fetore di Braxten , moltiplicato per milioni di volte . In altri termini , gli americani che hanno inventato la storia dei dischi volanti per far paura ( bù bù ) ai popoli che stanno tra l ' Elba e il Mar Giallo , hanno finito per autosuggestionarsi al punto da credere che i dischi esistano davvero e che vengano dall ' altro mondo ... Ma perché questi dischi , i piatti o « altri oggetti » non appaiono nei cieli immensi che coprono il territorio tra l ' Elba e il Mar Giallo ? Ai popoli di questi paesi non è dato vedere neppure un piattino volante ! E dire che essi amerebbero incontrarsi a tu per tu con un marziano , anche maleodorante , del quale non avrebbero paura ! Un giornale sovietico scrisse una volta che i dischi volanti sono apparizioni estive dei paesi del Patto atlantico . Era difficile dare una informazione più esatta degli strani « oggetti » la cui zona di apparizione va circoscritta nel tempo e nello spazio . No , nei paesi a oriente dell ' Elba questi fenomeni celesti non si avvertono . Del resto qui tutti i miracoli sono cessati d ' incanto , dopo l ' ascesa al potere delle masse popolari . Non c ' è più nulla di miracoloso ! Ma eccoti che il dottor Edgar Mauer di Los Angeles viene a rovinare il piano dell ' offensiva psicologica del Pentagono e a smorzare gli entusiasmi dei fautori del disco interplanetario , astronautico e ... « satellite artificiale » . Il dottor Mauer sostiene la tesi che i dischi volanti siano « macchie dinanzi agli occhi » , provocate dalle ombre che alcune cellule gettano sulla retina . Queste macchie possono essere provocate da disturbi al sistema digestivo , ovvero da forti emicranie . Il dottor Mauer cerca di mettere un po ' d ' ordine in tutta questa faccenda dei dischi e dei piatti , e credo finirà davanti a Mac Carthy perché insinua che gli americani digeriscono male . Alla luce di questa interpretazione gastrica dei dischi volanti , cosa si deve dire delle 1.800 osservazioni raccolte nel rapporto citato dal giornalista Robert Allen , alle quali avrebbero partecipato basi atomiche e militari e centri di ricerche ? La tesi del dottor Mauer è , certo , più prossima all ' episodio della collina di Braxten . Né mi pare del tutto estranea alle conclusioni del rapporto dell ' Istituto nazionale americano per la sanità mentale . Io sono abbastanza ignorante di cose mediche e , peggio , psichiatriche . So però , come voi , per popolare esperienza , le relazioni esistenti fra la paura e i fenomeni gastrici , e fra quella , questi e la follia . Ma la tesi intestinale del dottor Mauer è terribilmente « antiamericana » . Non vi pare ? Come si permette il Mauer di supporre che gli americani abbiano le macchie sulla retina e prendano fischi per fiaschi a cagione delle loro complicazioni digestive ? E che i dischi o piatti volanti sarebbero i frutti psichici dell ' alimentazione a base di uova in polvere , di Coca Cola e dello scatolame raccomandato agli italiani dalla rivista del nostro ministero dell ' agricoltura ? Questo Mauer di Los Angeles è un nemico della civiltà cristiana , mi par certo . Del resto deve essere un negroide , un discendente del popolo africano dei mau mau , come il suo stesso nome indica . Ma un uomo dei mau mau può ben fare luce nella oscurità americana di oggi ! Per mio conto , però , senza respingere le tesi del Mauer , accetto l ' altra spiegazione , quella che ci dà il rapporto al parlamento degli Stati Uniti sull ' altissima percentuale delle malattie mentali in America . Anzi , questa spiegazione mi pare la più atta a comprendere molte cose che stanno succedendo in America da alcuni anni , compresi la « dottrina » Truman , il generale Mac Arthur e la elezione alla presidenza di Ike e di Mamie . Se non si prendono le misure del caso e in tempo , credo che la gente d ' America vedrà fenomeni celesti ancor più terrificanti . Vedrà le stelle ( a mezzogiorno ) .
L'ambasciatore ( Grieco Ruggero , 1953 )
StampaQuotidiana ,
Molti hanno conosciuto dai giornali le parole carine dette e lette prima di toccare la nostra terra dall ' ambasciatore - foemina che la nuova amministrazione degli Stati Uniti ci ha mandato , in questa più recente fase della politica americana degli aiuti . Forse l ' aiuto consistente in un abito riempito di un ambasciatore - foemina poteva esserci risparmiato ; ma , in fin dei conti , e qualunque cosa ne pensino gli scettici , è sempre meglio un ambasciatore - foemina che un carico di munizioni . Inoltre , noi consideriamo con simpatia l ' attenzione che ci è stata riservata dalla nuova amministrazione statunitense : quella , cioè , di mandare a Roma un rappresentante diplomatico sessualmente definito . La gentile signora Clara è una donna , certamente . Ma sono davvero degli uomini i rappresentanti americani accreditati presso gli altri Stati e che portano nomi maschili e riempiono vesti mascoline ? Nessuno lo giurerebbe , dopo il licenziamento di 425 omosessuali verificatosi sino a ora nel dipartimento di Stato , e sapendo che nel solo ottobre del 1952 , sotto gli influssi della costellazione dello Scorpione , ventisei funzionari del dipartimento di Stato vennero pizzicati e allontanati dal servizio per stravaganze sessuali , e che altre decine , a quanto si dice , stanno per essere allontanati in questi giorni dai vari uffici americani d ' Europa , a cagione delle stesse stravaganze . L ' averci dunque inviato una signora dagli occhi celesti e dal sorriso « Durbans » , è un atto di lealtà , del quale dobbiamo tenere e terremo conto . In secondo luogo la signora Clara ci viene mandata , a quanto si dice , « scarica » ; e mi spiego . La signora Clara appartiene a quella vasta corrente della classe politica dirigente americana che sostiene ( o sosteneva fino a poco tempo fa ) l ' impiego preventivo della bomba atomica contro l ' Unione Sovietica , la Cina e altri paesi che vivono alla maniera loro , senza il permesso del dipartimento di Stato . A guardarne i tratti che i giornali illustrati riproducono a migliaia di esemplari , e anche senza tener conto degli aggiustamenti , delle rifiniture e di quegli altri accorgimenti che i fotografi mondani sanno introdurre nelle immagini illustri , soprattutto se femminili , a scopo cortese di ringiovanimento , non si direbbe che la signora Clara appartenga alla ignobile stirpe dei cannibali . Ella è scrittrice - scrittrice dai pensieri carini e politi - ed è cattolica militante , sebbene dica le sue bugiette senza arrossire . Ma tant ' è . François Mauriac , invitato da lei a pranzo il 12 novembre 1949 , . senti domandarsi la sua opinione sull ' impiego preventivo della bomba atomica , che la cara signora sollecitava . François Mauriac , scrittore cattolico , ne rimase scosso e angosciato al punto che non è riuscito mai a dimenticare l ' incontro ; per cui , apprendendo che una tal donna Clara americana era stata nominata ambasciatore degli Stati Uniti a Roma , ai primi di febbraio di quest ' anno , si augurava pubblicamente che si trattasse di altra persona , di un caso di omonimia . La signora Clara che colmò di angoscia Francois Mauriac è la stessa signora che rappresenta oggi a Roma la repubblica che fu di Washington , di Jefferson , di Lincoln e non ha certo abbandonato ora i pensieri soavi che le affollavano la testina color biondo - Alfredo il giorno 12 novembre del 1949 . Ma tace di bombe e d ' altri artifizi di suo gusto , e un bel tacer non fu mai detto ... Pare che sia stata « scaricata » prima di partire dal suo paese . Io , però , non mi fiderei ; anzi vi dico senz ' altro che non ci credo . Vi sono delle passioni che non si spengono se non sostituendole con passioni più forti : e non so dove , ormai , la dolce signora potrebbe trovare piacevolezze tali da farle dimenticare i « grandi funghi » di Yucca Flatt . Fu una bella manifestazione quella che si svolse or non è molto nella valle di Yucca , a venticinque miglia da Las Vegas . 1.200 soldati e venti giornalisti e decine di tecnici assistevano allo scoppio della trentacinquesima bomba atomica americana . Le stazioni radio - televisive ritrasmisero la scena , che tanto piace alla signora Clara dagli occhi celesti e dal sorriso « Durbans » . Poco prima dell ' ora fissata per lo scoppio , il capitano Harold Kline , specialista di quelle armi segrete che , tra le altre caratteristiche , hanno quella di essere conosciute abbastanza bene , passò in rivista i reparti che assistevano all ' avvenimento e disse loro , con la eloquenza che si addice ai capitani : « È il più formidabile spettacolo della terra : vi divertirete moltissimo » . Poi aggiunse : « Siate i benvenuti a Yucca Flatt , la valle dove nascono i grandi funghi » . La signora Clara non era quel giorno a Yucca Flatt , ma accese nella sua casa l ' apparecchio radiotelevisivo e gustò a distanza lo sbocciare del « grande fungo » . Non so se la signora sia madre . Quelli del Pentagono e gli ambigui esseri del dipartimento di Stato , amano manifestazioni del genere . E appartiene al più raffinato bon ton statunitense assistere almeno a uno scoppio a Las Vegas . È possibile che la signora Clara abbia abbandonato i suoi gusti bomboatomici , partendo dagli Stati Uniti ? Ci pare difficile ! Ci pare difficile , perché lei stessa , nonostante i concettini carini e piccolini che sa esprimere , lei stessa è un prodotto della cultura americana più recente , che ha generato i Mac Carthy e i Mac Arthur e i Ridgway e i digests e ha messo al bando l ' intelligenza creativa e critica , per un sogno pazzesco e criminale di conquista del mondo . Il giornale Los Angeles Daily News del 15 maggio 1952 fece conoscere che una certa signora Logen , censore di biblioteche , aveva definito antiamericano un manuale di geografia nel quale si diceva che alcune regioni dell ' Unione Sovietica hanno lo stesso clima e forniscono gli stessi prodotti che certe regioni degli Stati Uniti . L ' eresia del geografo era evidente ! Se si comincia con l ' ammettere che vi siano delle somiglianze geografiche e climatiche tra certe regioni degli Stati Uniti del nord e certe regioni dell ' Unione Sovietica , si può andare a finire molto lontano , sino a perdere la coscienza delle differenze , sino ad ammettere che nella Unione Sovietica possano esserci dei territori ove spuntano i « grandi funghi » , come nella valle di Yucca Flatt . E allora ? Se si perde la coscienza delle differenze si può arrivare a distruggere i campi di concentramento allestiti a Tulelake ( California ) , a Florence e Wichenburg ( Arizona ) , a El Reno ( Oklahoma ) , ad Avon Park ( Florida ) per ricevervi « al primo segnale » ( voi mi intendete , al primo non al secondo o terzo segnale ! ) mezzo milione di « sovversivi » , secondo l ' impegno preso da quel gentiluomo che si chiama Hoover , e che adesso è stato sostituito dal fratellino del signor Dul ' les . Ci sembra evidente che da questa mescolanza di stupidità e di perfidia debba venir fuori , come un « grande fungo » , il tipo del delinquente , dell ' assassino , del gangster , che è diventato , infatti , un esemplare del vivere americano . Ecco i titoli di alcuni libri pubblicati negli Stati Uniti , nel 1951 : La morte batte tre volte , La serenata dello strangolatore , Assassinio silenzioso , La morte in giardino , Cadavere diplomatico , L ' assassinio prima di tutto , Signora , non morire sulla mia strada , Il coltello a serramanico , La morte a credito , Il lenzuolo funebre per la nonna , La vedova dalla pistola , Avrei potuto ucciderla , La morte è arrivata al mio vicino , Buona fortuna al cadavere , Portate la mia cassa con cautela , Chi ha ucciso la bella Bekki Lov ? , La giostra della morte in Malesia , Assassinio in bianco e nero , ecc. Devono essere dei bei romanzi , non c ' è da dire ! Mi piacerebbe leggere Cadavere diplomatico , ma non disdegnerei l ' altro libro , L ' assassinio prima di tutto , per avvicinarmi a comprendere cosa fare dopo . Con questi romanzi nel loro sacco , gli ufficiali e sottufficiali e « marines » sono andati in Corea a bombardare quelle popolazioni , a diffondere tra di esse i bacilli di terribili malattie e ad affermare , così , la superiorità del modo di vita americano . Anche quei tali ambigui funzionari del dipartimento di Stato sono bene educati alla politica americana ; hanno , in questi e in altri romanzi del genere , una letteratura adeguata alla loro formazione , così come hanno a disposizione una quantità di alcool sufficiente al proprio istupidimento professionale . Il presidente della società contro l ' alcoolismo negli Stati Uniti ha dichiarato che « gli impiegati del dipartimento di Stato americano hanno bevuto , negli ultimi nove anni , quasi 122 milioni di bottiglie di cocktail » . ( Qui sono calcolate le sole bottiglie di cocktail , ma c ' è poi il resto ... ) Io non so quanti siano gli impiegati del dipartimento di Stato ; mi pare , a ogni modo , che bevano grosso e , per dirla alla maniera nostrana , che siano letteralmente ubriachi , sette giorni alla settimana . La signora Clara se ne sarà già accorta a Washington ; ma l ' alitare dei suoi funzionari dell ' ambasciata di Roma non la ingannerà di certo . Tornando sui nostri passi , osservo che c ' è un altro motivo il quale mi lascerebbe dubbioso circa lo « scaricamento » avvenuto nel meccanismo della dolce signora dai concettini graziosi e dalla linguetta un po ' lunghetta . Ed è il viatico che le ha dato Mac Carthy . Questo Mac Carthy è un fanatico ( e in America dicono pure che egli sia un corrotto : molto probabilmente finirà in galera ! ) ; ma oggi perseguita gli americani per scoprire che cosa essi pensino o sentano . È noto che il signor Charles Bohlen , nominato di recente ambasciatore a Mosca , fu esaminato da questo Mac Carthy in modo che non è il caso di riferire . Il corrispondente italiano del Giornale d ' Italia negli Stati Uniti scrisse che un tale , in possesso di un sesto senso capace di scrutare le più celate caratteristiche morali di un individuo , si era presentato al Grande Inquisitore ( colui che finirà in galera ) e gli aveva detto come guardando il signor Charles Bohlen negli occhi , aveva avvertito , grazie al proprio sesto senso , che l ' ambasciatore destinato a Mosca ha tendenze immorali celate nel più profondo della coscienza e quindi è inadatto a rappresentare gli Stati Uniti a Mosca . Se poi il signor Bohlen , dopo questa acuta indagine , è stato mandato egualmente nell ' Unione Sovietica , vuol dire che proprio non c ' era come sostituirlo . Dati questi precedenti , e poiché conosciamo l ' orientamento e i procedimenti del Mac Carthy , dovremmo escludere che la signora Clara sia venuta in Italia senza il corredo ideologico e diplomatico atomico ( per il suo personale atomic mi pare che la stagione sia quella delle piogge , e la pioggia bagna le polveri ) . Ma i tempi stanno mutando e la diplomazia della bomba atomica non serve , anzi fa l ' effetto opposto , come i fatti dimostrano . Bisogna rientrare nell ' ordine , o signora Clara , bisogna rientrare nella decenza ; e non parlare troppo quando si è ambasciatori , e limitarsi a dire sì sì , no no , e non dire troppo bugie , e studiare . Osservi e studi e taccia , o dolce signora dai piccoli concetti graziosi e politi . Non faccia rumore . I tempi cambiano .
StampaQuotidiana ,
Ho letto in qualche giornale del tipo della Voce repubblicana , che l ' armistizio raggiunto in Corea nei giorni scorsi rappresenterebbe una vittoria dell ' Onu e del comando americano . Tale giudizio , piuttosto audace , e che ricorda , sia pure in un campo più ristretto , quello del Gonella sulla vittoria democristiana del 7 giugno , non può far dispiacere all ' osservatore attento dei fatti . Ciascuno ha bisogno , in certi momenti della vita , di una consolazione , di un conforto , di un balsamo e se non c ' è un amico lì pronto che ce ne offra , può darsi che noi stessi provvediamo con i nostri mezzi a uscire dall ' afflizione verso l ' ineffabile soavità . Nel caso della guerra e dell ' armistizio in Corea , però , c ' è un punto che obbliga a considerar le cose in un modo particolare . È il contrasto stridente , raccapricciante , tra gli obiettivi dichiarati degli aggressori , nell ' estate del 1950 , che , stimolati e guidati dai capitani e dai diplomatici americani , minacciarono l ' invasione della Corea settentrionale per metterla sotto il loro pesante e stupido scettro , e i tristi risultati strategici e politici raggiunti dagli stessi capitani e diplomatici , dopo tre anni di guerra coreana . I termini di un tal contrasto ci fanno pensare che i commenti atlantici ottimisti sulla conclusione dell ' avventura americana in Corea , abbiano sofferto l ' allucinante immagine di quel che sarebbe potuto capitare in Estremo Oriente ai crociati della civiltà occidentale , se si fossero ostinati nell ' avventura . C ' è veramente da ringraziare Iddio ! Che i soldati dell ' Onu abbiano sfiorato un rischio mortale , è parso evidente a tutti gli uomini di buon senso , dopo le prove date dai generali Mac Arthur , Ridgway , Clark e collaterali . La sola attenuante di questi generali , come capi militari , è l ' assenza di una tradizione militare americana degna di questo nome . Dai conflitti del 19 aprile 1775 , tra i Minute - Men e le Giubbe Rosse inglesi ; e dalla guerra d ' indipendenza , sino agli ultimi scontri in Corea , cioè in 178 anni , solo 1.009.730 americani sono caduti nelle guerre . Di fronte a questa cifra vi è quella , superiore , di 1.050.000 americani vittime di incidenti stradali , dal primo incidente automobilistico con conseguenza mortale , capitato 53 anni fa a New York , a oggi . Vi è chi obietta che la bassa cifra di morti americani nelle guerre degli ultimi 178 anni starebbe a dimostrare la politica pacifica costantemente seguita dagli Stati Uniti . La verità storica , però , non conferma una tale obiezione , derivante dalla leggenda del cosiddetto carattere democratico , umanistico dello sviluppo dell ' imperialismo americano , leggenda diffusa da propagandisti interessati . L ' imperialismo americano si è sviluppato attraverso il massacro dei popoli dichiarati di razza inferiore , a cominciare dagli indiani . L ' idea del massacro è rimasta alla base delle concezioni militari statunitensi , e ne abbiamo visto in Corea nuove e più moderne applicazioni . A quanto pare , però , il metodo del massacro , oggi , non serve a dare la soluzione strategica delle guerre e può riservare amare sorprese agli aggressori e a tutti coloro che lo applicano . Io non conosco la somma delle dottrine militari statunitensi , e credo non avrò occasione di interessarmi di tali dottrine nell ' avvenire . Ho un grande disprezzo per la gente del Pentagono ; per le prepotenze e gli assassini in massa che hanno compiuto sino a oggi e per quelli più vasti che stanno meditando . Se non fosse in giuoco la vita di milioni di esseri umani , minacciati da questi criminali , mi verrebbe , però , la voglia di ridere su questi condottieri gaglioffi e spacconi . A considerare le loro gesta c ' è da essere presi d ' ammirazione per i grandi eunuchi bizantini . Noi siamo , infatti , sorpresi apprendendo che un gran numero di strateghi bizantini , generali e ammiragli , erano degli eunuchi . Il vecchio eunuco Narsete , a 75 anni , batté i goti in Italia , ciò che non era riuscito al virile Belisario . Eunuco fu il capo militare Teodoro ed eunuco era Giovanni Staurokios . Fu Belisario a nominare l ' eunuco Salomone governatore militare dell ' Africa . L ' imperatore Niceforo Foca affidò il comando dei suoi eserciti a tre eunuchi , tra i quali vi era un suo omonimo nipote . La tradizione militare degli eunuchi è più antica di Bisanzio e pare risalga all ' Egitto . Il famigerato Putifarre era eunuco e ufficiale di un Faraone . Ignoriamo le sue prodezze sul campo di battaglia ; mentre , d ' altra parte , comprendiamo i travagli della sua sposa . Questa fu inabile assai verso il casto Giuseppe . Già : gli eunuchi si sposavano anche ; ma di questa antica usanza non è lecito discorrere qui , sebbene essa susciti delle curiosità , se non proprio militari , per lo meno paramilitari . Ebbene : chi , nel confronto Narsete - Mac Arthur , darebbe la preferenza al secondo contro il valoroso e magnanimo eunuco ? Chi preferirebbe Ridgway a Giovanni Staurokios ? - Vorresti tu , dunque , proporre la devirilizzazione dei generali del Pentagono ? - Per carità ! E poi , chi ne sa nulla di certe cose ? E ancora : a che servirebbe una tanto crudele operazione hitleriana ? Ho letto come voi , nei giornali di maggio , la notizia stupefacente sui consumi americani dei prodotti di profumeria . Rende pensosi l ' apprendere che il 28 per cento degli acquirenti di saponi e creme per barba sia costituito in America da donne . Noi siamo abituati a conoscere le donne dalle guance liscie o vellutate come le pesche . Parrebbe che in America vi siano vasti fenomeni di tricosi femminile ! Il fatto che un terzo circa delle donne americane si rada la barba e il 53 per cento delle donne usi specialità contro la calvizie , ci dispiace seriamente , tanto che non vogliamo crederci . Ma la statistica è conturbante anche per le cifre che riguardano certe predilezioni degli uomini . L'11 per cento delle creme di bellezza vendute negli Stati Uniti sono usate da uomini ! Questo è peggio che andare a lumi spenti , anche perché ... permette di veder chiaro su molte cose . Ad esempio , sull ' isterismo maschile . È un isterismo alimentato a scopi bellici . Gli antichi guerrieri barbari si mettevano delle maschere orripilanti sul volto , e così conciati comparivano sul campo di battaglia , lanciando spaventose grida intimidatorie , per fiaccare lo spirito militare , il mordente dell ' avversario . Anche oggi sono in uso simili mistificazioni ( in certe tribù dell ' Africa o del Matogrosso , dell ' Australia ) . Affare serio , però , è che anche l ' avversario ricorreva a metodi analoghi , e questo gettava il turbamento fra le truppe a fronte , creando vuoti sintomatici negli ammassamenti delle forze . Il moderno isterismo americano è alimentato da tutta una propaganda che comincia nelle scuole , entra nei cinema , nei romanzi , dovunque ; ma , bisogna convenirne , ha dato in Corea una pessima prova per il fatto assai semplice che chi ha paura non ha coraggio . Se tu sei agghiacciato di spavento in una sala cinematografica di New York , mentre si svolgono le sequenze dell ' orrendo film che ti racconta l ' invasione newyorkese dei mostri preistorici « redsaurus » , cioè dei grandi rettili rossi i quali , poi , non sono altro , come ti viene spiegato , che esemplari del tipo comunista vulgaris dei nostri tempi ; se tremi al cinematografo , come te la caverai quando verrai a trovarti davanti a un comunista vero e proprio , vestito , con le scarpe , col cappotto , col cappello , con l ' ombrello ; o , peggio , in uniforme da soldato , col fucile , col mitra e col pugnale ? Non ci sarà , allora , nessun Mac Arthur che potrà trattenere le truppe . In questo caso bisognerà scappare . Infatti un criminale può sempre commettere un delitto quando ha di fronte un inerme , o quando può colpire un uomo , una donna , un ragazzo , alle spalle ; ma se ha di fronte un moderno « redsaurus » , del tipo politico o addirittura un uomo armato , coraggioso , il criminale fuggirà , perché è un vile . Osservate : mentre i soldati americani distruggevano la Corea nel 1952 , in questo stesso anno ( leggi l ' intervista del signor Edgar Hoover , direttore del Fbi , all ' International News Service ) venivano commessi negli Stati Uniti 2.036.000 delitti gravi , cioè 1'8,2 per cento in più del 1951 . Si tratta di delitti di ogni genere , particolarmente di aggressioni , rapine a mano armata e truffe . È un orientamento sociale che viene messo in evidenza da queste cifre . Ed è un orientamento che trova le sue manifestazioni nelle guerre di brigantaggio , nelle guerre criminali contro i popoli pacifici che portano a questi popoli e ai loro paesi , alle loro industrie , ai loro campi , alle case e ai loro averi la distruzione e la morte . Purtroppo il Codice cattolico della morale internazionale costituisce un incitamento e un aiuto alla dilatazione del crimine . La Chiesa cattolica è ben rappresentata al Pentagono e in Corea . Il cardinale Spellmann non è meno pericoloso di una scatola di pidocchi e di scarafaggi portatori di peste o di colera o di tifo . Gli invasori americani della Corea hanno ucciso centinaia di migliaia di uomini , di donne e di ragazzi coreani , hanno distrutto le case e gli averi dei coreani : ma non hanno vinto , perché è passato il tempo in cui i prepotenti imperialisti vincevano sui popoli amanti della propria libertà e della propria indipendenza . Dopo tre anni di guerra , gli invasori americani hanno dovuto fermarsi . Hanno perduto . Ma la loro perdita è ben più grave della perdita di una piccola « guerra » . Si sono disonorati in faccia al mondo ! Il loro nome è disprezzato in tutta l ' Asia , nell ' Australia , in Africa , nell ' America Latina , così come in Europa . Nelle isole della Polinesia , i nomi dei generali americani aggressori della Corea sono odiati e ridicolizzati . Sono ridicolizzati , questi spaccamontagne , perché i piccoli coreani li hanno messi in scatola . Non resta loro , ormai , altra speranza che comandare il Comitato europeo di difesa , cioè un esercito inesistente , che non può esistere ! Sono ridicolizzati , perché dai loro uffici del Pentagono escono e vengono diffuse le grandi notizie della loro stoltezza . Ecco , questo professor Willy Ley , « specialista interplanetario » del Pentagono , il quale esprime l ' opinione che la Luna potrebbe essere utilizzata come base militare per bombardare una regione determinata del globo , o come colonia per l ' estrazione di metalli rari , o come base interplanetaria di ricerche scientifiche e scalo per vascelli interplanetari , in navigazione verso Marte o Venere . Si diano , dunque , questi scellerati , agli studi interplanetari e lunari e marziani e venerei . Forse i piani astrali del professor Ley sono pazzeschi . Per ora , almeno , non andremo sulla Luna . È difficile assai . Ma sono folli , senza dubbio , i sogni di soggiogamento della popolazione umana che nutriscono i pazzi del Potomac . Questi non sanno più distinguere una vittoria da una sconfitta . Come i capi del Partito repubblicano italiano ( storico ) .
MOTIVI E PRETESTI DELLA GUERRA NORDICA ( GONELLA GUIDO , 1940 )
StampaQuotidiana ,
La giornata di ieri è stata definita dal « New York Times » « un ' orribile giornata » . Basta considerare il modo in cui furono travolte nella guerra due nazioni neutrali ed inermi , una delle quali era stata garantita con un patto decennale di non aggressione , per comprendere l ' estrema gravità degli avvenimenti di ieri che gettano un ' ombra cupa sulla vicenda bellica . Mentre sono ancora assolutamente incerte e , in tutti i casi , non definitive le notizie che riguardano gli sbarchi tedeschi ed i contrattacchi inglesi attualmente in corso , le parole dette ieri dai protagonisti del conflitto e da coloro che intendono resistere all ' attacco contribuiscono non solo ad illustrare le cause e le responsabilità di questo nuovo conflitto ma pure ad indicarne i possibili sviluppi . Il memorandum consegnato dalla Germania a Copenhagen e ad Oslo cercava di spiegare l ' impresa asserendo che il Reich intendeva proteggere la neutralità nordica minacciata da un imminente sbarco alleato . A questa asserzione ha risposto il ministro norvegese Koht : « Non crediamo che gli Alleati intendano prendere misure di sbarco » . Tale era , all ' alba di ieri , l ' opinione di chi doveva essere considerato un giudice competente e responsabile della sicurezza norvegese . Né Copenhagen né Oslo hanno chiesto alcuna « protezione » . Il carattere dell ' impresa risultava dallo stesso memorandum tedesco il quale ammoniva che ogni « resistenza » sarebbe stata « stroncata con tutti i mezzi » , al fine di evitare ogni « inutile » spargimento di sangue . Il governo norvegese , decidendo la resistenza , ha fatto comprendere che lo spargimento di sangue per la difesa della patria non è un sacrificio « inutile » . Ma il memorandum tedesco aggiungeva che la Germania intende anche difendere la sua sicurezza contro le misure di blocco degli Alleati . Tale difesa ha trascinato nel conflitto due paesi neutrali . La Germania , mentre occupava Copenhagen e Oslo , garantiva « il rispetto dell ' integrità e dell ' indipendenza » dei due paesi neutrali . A questa garanzia il ministro Koht ha risposto dichiarando allo Storting : « Credo che tutti i paesi neutrali siano semplicemente atterriti da una tale violazione della giustizia » . La Norvegia ha considerato l ' attacco tedesco come una diretta violazione della sua neutralità e della sua indipendenza . Danimarca e Norvegia erano in rapporti diplomaticamente diversi con il Reich . Quando Roosevelt mandò un appello ad Hitler asserendo che le piccole nazioni europee si sentivano minacciate , Hitler chiese a tutti gli Stati confinanti se esisteva tale minaccia . La Danimarca rispose negativamente . Poco dopo questa risposta , un rapido negoziato fra Berlino e Copenhagen condusse alla conclusione di un patto tedesco - danese di non aggressione firmato a Berlino il 31 maggio 1939 . Tale patto che ha la durata di un decennio all ' art . 1 dice : « Il Reich tedesco ed il Regno di Danimarca non faranno fra loro la guerra , né in alcuna altra maniera faranno ricorso all ' impiego della forza » . Questa esplicita garanzia non ha impedito il ricorso alla forza armata per l ' occupazione del territorio danese . I danesi , colti di sorpresa , hanno pure tentato di resistere . Ieri , un messaggio alla nazione del primo ministro danese deplorava la « morte di quei buoni figli della Danimarca che hanno perduto la loro vita nelle prime ore di questa mattina » . Copenhagen ha dovuto poi accettare il fatto compiuto , però « elevando proteste » come dice il proclama firmato dal sovrano e dal capo del governo danese . La Norvegia non aveva concluso con il Reich alcun patto di non aggressione . Tutti i paesi della Scandinavia rifiutarono nello scorso anno le offerte tedesche di patti di non aggressione ritenendo superflui tali accordi i quali furono pure considerati pericolosi dagli Stati scandinavi che intendevano conservare una rigorosa neutralità di fronte a quel conflitto che già si profilava all ' orizzonte . Non avendo la Norvegia domandata alcuna protezione , l ' ultimatum tedesco è stato considerato ad Oslo come una richiesta di « resa » alla quale il governo norvegese ha risposto con la resistenza armata alle truppe tedesche che , entrando in Oslo , occupavano la quinta capitale d ' Europa . Nello stesso momento in cui von Ribbentrop dichiarava che l ' impresa tedesca « ha salvata questa parte d ' Europa dal sicuro declino » , il governo di Oslo accettava le immediate promesse di aiuto degli Alleati per salvare la indipendenza del paese . Mentre il governo dei norvegesi si rifugiava ad Hamar , in Oslo occupata veniva organizzato un governo detto di « concentrazione nazionale » . Fenomeno analogo a quello già avvenuto nella Carelia occupata . Questo governo « nazionale » ha lanciato un appello in cui è definito « criminale » ogni tentativo di resistenza per la difesa della nazione . Dalle considerazioni della stampa tedesca e della stampa inglese si può rendersi conto dell ' opposto significato che i belligeranti attribuiscono alla guerra scandinava . La « Deutsche Allgemeine Zeitung » definisce l ' impresa come « il salvataggio del Nord » . Secondo il « Lokal Anzeiger » ogni tentativo dei neutrali per impedire la « protezione » è apparso fin dal primo momento « totalmente inutile » , e si aggiunge che l ' intervento tedesco è riuscito a « polverizzare » il piano alleato di espansione in Scandinavia . La stessa stampa insiste pure nel sottolineare che la libertà , l ' indipendenza , l ' integrità , l ' inviolabilità e la pace dei paesi scandinavi sono ora più che mai assicurate , ed i comunicati ufficiali trasmessi per radio da Berlino precisano che le misure tedesche sono state prese « esclusivamente » nell ' interesse dei neutrali minacciati dalla posa di mine la quale secondo la dichiarazione di Goebbels era il « prologo » dell ' occupazione franco - inglese della Scandinavia . Berlino promette pure la pubblicazione dei documenti che illustrano questo piano . La stampa degli Alleati ha preso intonazione dalla definizione fatta da Chamberlain dell ' impresa tedesca : « nuovo e crudele atto di aggressione che si ritorcerà contro la Germania e che ne accelererà la sconfitta finale » . A Londra ed a Parigi si considera la denuncia del piano alleato di aggressione degli Scandinavi come un semplice « pretesto » per imporre con le armi non una protezione , ma un controllo . Lo stesso governo svedese ha negato di sentirsi minacciato , dimostrando di preferire , in tutti i casi , una semplice minaccia dell ' indipendenza alla perdita effettiva dell ' indipendenza , un semplice piano di occupazione all ' effettiva occupazione . I giornali inglesi , polemizzando violentemente contro l ' « invasione non provocata » che ha non garantita ma eliminata la neutralità scandinava trasformando il Nord d ' Europa in un teatro di operazioni , chiedono alla Germania perché non ha difeso la civiltà europea anche in Finlandia ove esisteva non una semplice minaccia della neutralità ma un ' aggressione effettiva . Chamberlain ha cercato di dimostrare che la spedizione navale della Germania era stata organizzata ed iniziata prima della decisione inglese di minare i mari . Narvik sarebbe stata occupata dagli stessi equipaggi delle navi mercantili tedesche che erano armati . Anche a Parigi , protestando contro i « bombardamenti di tutela » delle città norvegesi , la stampa ha chiesto un immediato intervento dell ' esercito alleato . Il settimo Consiglio di guerra , riunito ieri a Londra , ha deciso di dare immediatamente ai nordici il massimo aiuto possibile delle forze armate anglo - francesi . I primi gravissimi scontri sono già avvenuti , e da stamane ha avuto inizio una cronaca di guerra particolarmente drammatica . I tecnici inglesi ritengono che l ' impresa tedesca abbia determinato quell ' allargamento del teatro di guerra che la Germania ha sempre considerato come parte del piano degli Alleati , ritenendo tale allargamento utile agli Alleati . Questa estensione della guerra fu sempre considerata pericolosa dalla Germania che cercò di evitare d ' essere impegnata su due fronti . Mentre nei sotterranei delle linee renane gli eserciti stanno in attesa , Londra ritiene estremamente rischioso per la Germania il trasportare la guerra sul mare ove è considerevole la superiorità delle forze degli Alleati . Gli stessi rifornimenti nordici , che finora erano assicurati alla Germania , possono diventare problematici dal momento dello scoppio della guerra nei territori dei paesi fornitori . Le sorti del conflitto in corso possono dipendere da molti imponderabili . In genere , mentre si ritiene difficile variare l ' attuale stato di cose della Danimarca nella quale il Reich può stabilire una poderosa difesa , assai incerta appare invece la sorte del conflitto norvegese che sarà deciso non solo dalla resistenza della Norvegia e dall ' attacco degli Alleati , ma anche dall ' atteggiamento della Svezia e soprattutto dall ' atteggiamento della Russia . Si smentiscono le notizie di ultimatum tedesco a Stoccolma ; e contraddittorie sono le notizie sulla mobilitazione svedese . Sembra che il presidente Hansson abbia dichiarata la neutralità della Svezia , e si aggiunge pure che il governo , il quale ha nominato una commissione per trattare con la Germania , si opporrebbe ad ogni tutela e ad ogni passaggio . Circa l ' atteggiamento sovietico si ha notizia solo del lungo colloquio fra Molotov e l ' ambasciatore tedesco a Mosca . Anche l ' Olanda ed il Belgio , prendono varie misure precauzionali , riaffermano il loro proposito di opporsi alla tutela ed ai passaggi di truppe straniere . Quantunque il colpo di scena di ieri abbia messo in moto molte forze che agiranno sulla situazione , ormai solo il confronto fra le forze armate dei belligeranti potrà decidere le sorti della Scandinavia .
StampaPeriodica ,
Quando in Italia si parla di « tecniche nuove » s ' intende ciò che in altri paesi è una fase superata , cioè la introduzione di sistemi meccanizzati e la razionalizzazione dei metodi di produzione . Le punte realmente automatizzate sono rare ; anche se esse tendono , sotto la pressione internazionale , a divenire la norma e sin da ora costituiscono il punto di convergenza e di moto dei fenomeni economici italiani . Si hanno cioè - volendo ragionare per schemi - contemporaneamente tre epoche economiche : una precapitalista , una capitalista e una neocapitalista . Ai vecchi problemi sociali ed economici si aggiungono perciò nuovi problemi , in un ' accelerazione del processo di trapasso da epoca a epoca , che rende esplosiva tutta la situazione . D ' altra parte è inevitabile una razionalizzazione economico - produttiva che crei le condizioni per il susseguente sviluppo dell ' automazione ; e - benché ciò non sia inevitabile - questa razionalizzazione potrà difficilmente effettuarsi senza una radicale modificazione delle strutture politico - sociali che corrispondono ad un vecchio ordinamento produttivo . Se questa modificazione - che comporta una « democratizzazione » del potere capitalista , cioè una sua trasformazione da potere impositivo a leadership - si appuntano gli aspetti politici del fenomeno . Il fenomeno della « democratizzazione » costituisce d ' altra parte la base stessa sulla quale , in altri paesi , si sviluppa l ' automazione . Il processo tecnologico assume ovunque il carattere di un ' ulteriore concentrazione economica ; ovunque significa « liberazione » di manodopera e , di conseguenza , ovunque esso pone il problema del potere , cioè del controllo del fenomeno e dei suoi risultati . Ma ciò che distingue , specialmente nella fase di preparazione , i paesi avanzati dai paesi arretrati è la esistenza di controlli ancor prima economico - sociali che politici e legislativi . È cioè lo stadio di « democratizzazione » e di sviluppo economico cui è giunto il capitalismo che impone regole al tempo stesso economiche e politiche , inevitabili se il grande capitale vuole mantenere il suo potere e le condizioni del suo stesso sviluppo . La « democratizzazione » non si riferisce infatti tanto al meccanismo legislativo , burocratico e politico , quanto ad un determinato stadio di sviluppo economico , di cui sono espressione il pieno impiego , la politica organica degli alti salari , la perequazione tra industria ed agricoltura , la funzionalità economica dello Stato , e la capacità del grande capitale di manovrare questa funzionalità in modo da coprire . oltre al proprio e in funzione del proprio , un vasto settore di interessi sociali . I controlli perciò non agiscono come limitazioni meccaniche ed esterne alla sfera economica , ma come condizioni del funzionamento stesso del sistema e del mantenimento del relativo potere capitalista . Il sistema capitalista non cessa , ma deve giustificarsi come una condizione valida al di là del proprio limite ; il potere capitalista non decade , ma deve esplicarsi come leadership , anziché come imposizione . D ' altra parte , benché tutto il meccanismo sia in funzione dell ' esistenza e della conservazione di un sistema , esso non è una pura proiezione paternalista . Anzi - ed è questo il suo aspetto fondamentale e la condizione del suo funzionamento - un forte ed autonomo movimento operaio è insieme una delle componenti del meccanismo e uno dei possibili momenti di superamento . Conseguenza di lunghe lotte sociali , la « democratizzazione » capitalistica si mantiene solo grazie ad una costante pressione sociale , punta della quale è il movimento operaio . Il giuoco perciò è dialettico . La lotta di classe non si spegne per il fatto di svolgersi nell ' ambito del sistema ; si arricchisce anzi , nei suoi aspetti migliori , del fatto che il movimento operaio è profondamente inserito come forza economica nell ' insieme dei fenomeni economico - produttivi e può condizionarli mentre la sua dinamica lo porta ad una mutazione qualitativa del sistema ed alla conquista dei controlli economici e politici . Così il grande capitale non rinuncia al tentativo di disgregare l ' opposizione operaia ; ma non può ricorrere - se non bloccando e disgregando le basi stesse su cui si fonda - ai metodi di polizia e di corruzione . Il tentativo di deviazione degli effetti sociali e politici del processo tecnologico tentativo implicito nella logica capitalistica - si pone di conseguenza ad un livello più elevato , nel campo delle modificazioni di struttura , anziché al livello della disgregazione pura e semplice . La « democratizzazione » non costituisce , di per sé , un fattore automaticamente risolutore e immutabile , le soluzioni di forza non essendo mai inevitabili ; ma permette di condizionare l ' introduzione e i primi sviluppi del processo tecnologico e stabilisce le condizioni di uno sviluppo dialettico . Ora , è chiaro che in Italia una evoluzione del genere - se è problema di una moderna politica della classe operaia - è anche espressione di rinnovamento di una classe dirigente che voglia uscire dalle tradizionali condizioni di paternalismo . Ma è anche chiaro che il potere degli stessi gruppi capitalistici avanzati - ciò che intendiamo per « grande capitale » - è ancora potere legato al paternalismo e tale vuole rimanere . in altre parole , il problema che si pone non è quello di un ennesimo trasformismo della vecchia classe dirigente : la « democratizzazione » del capitalismo italiano è , per le condizioni storiche della nostra società . sostituzione dell ' attuale classe dirigente con gruppi nuovi . La caratteristica fondamentale del fenomeno italiano - la logica del grande capitale italiano - sta invece nel fatto che . mentre una parte del capitalismo nazionale tenta di mantenere il processo nell ' ambito delle inevitabili trasformazioni tecnologiche , i gruppi più avanzati ( il neocapitalismo ) accettano la necessità di una « democratizzazione » - specialmente nei suoi aspetti economici e sociali - alla condizione di farne ancora una volta una concessione paternalista . Di operare cioè tutto il processo in prima persona , evitando gli aspetti dialettici che supererebbero nettamente il paternalismo e imporrebbero un mutamento delle condizioni del potere . Sotto questo profilo è comprensibile ciò che , altrimenti , apparirebbe un comportamento illogico sulla scena politica e sulla scena sindacale . La contrapposizione tra queste due posizioni - senza calcolare quella dei gruppi parassitari e redditieri condannati ( pre - capitalismo ) - corrisponde infatti a due soluzioni politiche del problema . La prima si risolve in un regime a carattere salazarista - dittatura formalmente parlamentare - che permette cauti spostamenti purché non urtino le condizioni del regime ; la seconda accetta e ricerca una politica governativa pianificatrice , vuole uno sviluppo economico generale , propone una modificazione di strutture . Purché la natura del suo potere non si modifichi e , di conseguenza , nessuna opposizione organizzata possa funzionare nell ' ambito economico - sociale dove si determinano il potere e le condizioni del suo esercizio . Si spiegano cioè le resistenze di gran parte dello schieramento capitalista alla evoluzione politica e sociale in corso ; e la propensione di un ' altra parte a soluzioni pescate nell ' ambito della socialdemocrazia tradizionale . I gruppi più avanzati , infatti , non esitano a favorire soluzioni socialdemocratiche - sino a rivestirsi essi stessi di panni « socialisti » - ed arrivare a ciò che Gramsci chiamava la « razionalizzazione demografica » e alla programmazione economica . Ma ciò non deve significare autonomia operaia poiché questa autonomia è la condizione fondamentale dell ' inserimento della classe operaia nel fenomeno produttivo e nelle strutture aziendali e rappresenterebbe così il polo dialettico di una reale ed obiettiva « democratizzazione » . Dietro all ' anticomunismo e alla proclamata ricerca di un movimento operaio « democratico » esiste perciò soltanto la volontà di evitare le contropartite sindacali . specialmente nell ' azienda . di un eventuale sviluppo politico a carattere socialdemocratico moderno . cosicché questo , isolato sul piano politico , non esce dall ' ambito del paternalismo . Il rammodernamento delle strutture economiche e una maggiore funzionalità delle strutture politiche non vengono dunque negati ; ma debbono essere operati solo in concomitanza di un disgregamento sociale ottenuto attraverso la fabbrica e il piano sindacale . Ora , la disgregazione del movimento operaio è nella logica del capitalismo ovunque . Ma la caratteristica di questa logica applicata alla situazione italiana è che , per mantenere la natura astorica del suo potere . il grande capitale deve avvalersi delle condizioni stesse di sperequazione economica e di arretratezza sociale che costituiscono i maggiori ostacoli allo sviluppo produttivistico . Il mantenimento del paternalismo presuppone infatti il mantenimento delle sue condizioni storiche . Ma poiché queste contrastano con gli obiettivi produttivistici . la soluzione viene cercata non nella distruzione pura e semplice del movimento operaio . quanto nella enucleazione di aristocrazie operaie privilegiate e legate alle posizioni della conservazione paternalista . Il grande capitale si crea cioè un suo mercato privilegiato ; e , scimmiottando i movimenti operai « democratici » , si forma la opposizione di comodo . Sarebbe perciò un errore vedere nel grande capitale un peso inerte ; o negare che esso intenda procedere a modificazioni di struttura . Se esistono forti contrasti in seno allo schieramento capitalista . ciò non toglie che la dinamica del processo favorisce i gruppi orientati verso soluzioni non meno politico - sociali che economiche . Per il raggiungimento di queste soluzioni , anzi , il grande capitale mette in gioco un dinamismo e possibilità tali da assorbire in potenza tutti i possibili sviluppi riformistici tradizionali in campo politico e in campo sindacale . Cioè tutti quegli sviluppi che non tocchino , né in senso rivoluzionario , né in senso evolutivo , il nucleo paternalista del suo potere . La formazione di aristocrazie operaie conservatrici è dunque il momento fondamentale dell ' azione del grande capitale . Essa si manifesta in forme note , la repressione , la discriminazione , la rappresaglia individuale , l ' esautoramento e la subordinazione degli organismi operai di fabbrica . Queste forme sono sempre presenti , come mezzi indispensabili alla politica paternalista . Anche dove questa si tinge di socialismo e queste forme sono meno evidenti , non è possibile evitare discriminazioni e ' esautoramento degli organismi di rappresentanza operaia . Ma questi mezzi sono intesi ad accelerare gli effetti di altre condizioni a carattere strutturale che rappresentano il fondo dell ' azione padronale . La sperequazione tra livello dei salari e livello dei profitti è la condizione fondamentale . La politica salariale dei grandi complessi - cioè la concessione paternalista di salari aziendali - è ben lontana dal rappresentare un ' organica politica di alti salari , cioè una politica con precisi intenti economici , inquadrabili in un sistema in sviluppo . Essa è in realtà una politica di corruzione che gioca sui livelli salariali inferiori cd è intesa ad ottenere specialmente - anche se non esclusivamente - la esclusione di ogni controllo e di ogni lotta nella fabbrica nel periodo dell ' aggiustamento e della razionalizzazione dei metodi produttivi . Sull ' allargamento della forbice profitti - salari , d ' altra parte , si fonda tutta la politica del grande capitale ; intesa a sfruttare la sperequazione economica , per trarre quei profitti differenziali che costituiscono il nerbo della sua politica . Complementare al divario profitti - salari è la sperequazione tra livelli salariali nelle varie aziende . Attraverso i meccanismi confindustriali , i rapporti contrattuali e le influenze dirette , il grande capitale può ottenere una cristallizzazione dei minimi salariali , cristallizzazione necessaria allo sviluppo del sistema dei salari aziendali e dei profitti differenziali . La depressione salariale dà infatti rilievo al salario aziendale senza che ne risulti menomato lo sfruttamento capitalistico . Oltre a ciò il rapporto costi - prezzi ricade a tutto favore del grande complesso produttivo che , anche in questo senso , approfondisce a proprio vantaggio la sperequazione economica . A questi strumenti economici si accompagnano azioni più propriamente sociologiche , collegate alla razionalizzazione dei sistemi produttivi . La dequalificazione e il rinnovo - oltre agli spostamenti interni - di manodopera sono infatti un altro elemento di fondo . Si dovrebbe chiarire il termine di « dequalificazione » , poiché la tendenza è alla sostituzione di una qualificazione individuale con una qualificazione di nassa che l ' uso generico di « dequalificazione » tende a nascondere . È comunque importante notare che , presso i grandi complessi , avviene un forte ricambio di manodopera reso possibile dalla capacità di istruire nell ' azienda stessa la manodopera non qualificata per compiti particolari , spesso non ripetibili altrove , che cioè non costituiscono « mestiere » . A ciò si aggiunge il fatto che la nuova manodopera è preferibilmente scelta tra lavoratori alla prima generazione operaia , legati alla crisi della piccola proprietà contadina o provenienti da regioni tradizionalmente « depresse » . Si comprende facilmente che cosa ci si attenda da un ' azione complessa , della quale abbiamo indicato soltanto i momenti fondamentali . Non si tratta soltanto degli effetti psicologici del divario di condizione salariale . Una differenza tra livelli salariali - anche nella particolare condizione economico - sociale italiana - non provoca , di per sé , fratture effettive , strutturali , della classe operaia . Il fatto è che la differenza tra livelli salariali è uno degli aspetti di una sperequazione economica generale e di un metodo che investe tutta la economia italiana . Qualora perciò il lavoratore si renda conto che la sua possibilità di ottenere miglioramenti del salario diretto ed indiretto con relativa facilità , è condizionata da questa condizione sperequativa , è cioè correlata alla depressione salariale generale . e accetti con ciò il punto di vista del grande capitale , egli porrà la sua rivendicazione come spartizione della torta e la sua « democraticità » sarà così completa . Il tentativo mira cioè ad ottenere - in forme adeguate alla nostra epoca ed alla situazione italiana - la ripetizione del fenomeno provocato dalla formazione dell ' American Federation of Labor , quando l ' aristocrazia operaia americana - formata dagli skilled - decise di separarsi dal grosso della classe operaia . Tuttavia - ammesso che il confronto sia possibile - esiste un elemento di profonda differenziazione . Gli skilled americani avevano , proprio in virtù di una loro abilità professionale che li spingeva a distinguersi „ una forza contrattuale che l ' attuale condizione produttiva non permette e che , comunque , non caratterizza la aristocrazia operaia italiana . Questo elemento muta totalmente le condizioni e le prospettive del fenomeno . Le aristocrazie operaie italiane non possono riprodurre la caratteristica fondamentale del fenomeno americano , cioè la autonomia , operante anche nei momenti peggiori . fondata stilla abilità professionale . Esse sono perciò da un lato abbandonate allo strapotere paternalista e dall ' altro non possono separarsi totalmente dalla classe operaia . dalla necessità cioè di trovare in essa la forza contrattuale di cui mancano . Il grande capitale non può perciò arrestare la sua azione ad un momento di pretesa « democraticità » del movimento operaio - che potrebbe coincidere con la sparizione delle organizzazioni di classe - riservandosi di trattare , su un piano interclassista , con organizzazioni coadiuvanti ma autonome . In quel momento infatti i gruppi operai esclusi si troverebbero a dover di nuovo agire secondo una capacità contrattuale che deriva esclusivamente dalla solidarietà di classe e perciò ricostruirebbero immediatamente anche la capacità contrattuale degli strati operai non privilegiati . La logica del grande capitale non può dunque essere che la logica della stratificazione : la logica degli elefanti addomesticati . La distruzione del movimento operaio - cioè la sparizione delle sue organizzazioni - gli renderebbe impossibile quell ' azione di pressione sui partiti e sulla socialdemocrazia politica che gli occorre per la realizzazione demografica e per la programmazione economica . Ma l ' autonomia operaia in un modo qualsiasi e sul filo di una qualsiasi politica , rappresenterebbe il crollo della sua politica e conseguentemente del potere paternalista . In Italia perciò la lotta per il potere - ché tale è la lotta per il controllo del fenomeno tecnologico - assume toni drammatici . Porre la questione come necessità di arrivare comunque ad una programmazione economica . significa rimanere ancora in ritardo rispetto ai termini effettivi della questione . La lotta é contro il paternalismo in lobbia o in cravatta rossa ; ma è anche contro le soluzioni capitaliste più arretrate . È contro le interpretazioni riformistiche della socialdemocrazia ; ma è anche contro le interpretazioni pseudo - rivoluzionarie che favoriscono i gruppi capitalistici retrivi . Contro il collaborazionismo operaio che svuota di senso una lotta moderna ; ma è anche contro le impostazioni della mitologia massimalista che affossano il movimento operaio nell ' impotenza e , dietro ai verbalismi , svirilizzano proprio la lotta di classe come fenomeno storico , non come proiezione mitica .
PROPOSITI OLANDESI, BELGI E SVIZZERI ( GONELLA GUIDO , 1940 )
StampaQuotidiana ,
Sia l ' uno che l ' altro belligerante ammettono che i recenti avvenimenti scandinavi sono destinati ad influenzare profondamente la politica dei neutrali , e specialmente di quei neutrali che confinano con la Germania . Secondo gli inglesi , l ' occupazione tedesca della Norvegia ha ulteriormente scosso la sicurezza dell ' Olanda , del Belgio e della Svizzera . Secondo i tedeschi , l ' insuccesso alleato in Norvegia ha scosso la fiducia nelle garanzie anglo - francesi a favore dei neutrali . ( I neutrali garantiti sono attualmente solo la Romania , la Grecia e la Turchia ) . Il punto di vista inglese sulla sicurezza dei neutrali ( dopo i recenti fatti ) è stato prospettato da Chamberlain nelle sue dichiarazioni ai Comuni . L ' Inghilterra e la Francia sottolineando il fatto che nessun paese neutrale è stato attaccato dagli Alleati i quali intervennero in Norvegia solo dopo l ' inizio dell ' occupazione tedesca dichiarano che il principio della loro politica nei confronti dei neutri resta immutato : « rispetto della sovranità e dell ' indipendenza degli altri Stati ; nessuna difesa dei neutri , loro malgrado » . Questo principio , ribadito da Chamberlain , mira a caratterizzare la politica anglo - francese di fronte alla neutralità , e mira pure a distinguerla da altre politiche . L ' Inghilterra aveva preparato truppe destinate ad un eventuale sbarco in Norvegia , ma , come precisò lo stesso Chamberlain , « le istruzioni date ai comandi di queste forze prevedevano che l ' occupazione fosse iniziata solo in due casi : se vi era un esplicito invito da parte dell ' autorità norvegese ; se la neutralità norvegese fosse stata violata » . La stampa inglese ora rimprovera alla stampa tedesca di polemizzare con l ' Inghilterra trascurando di tener presenti queste specifiche condizioni sulle quali ha insistito Chamberlain e , conseguentemente , figurando l ' occupazione della Norvegia come una gara a chi arriva primo . Fu il rispetto di queste due condizioni ( alle quali è costretto subordinare ogni intervento chi intende rispettare il principio della neutralità ) che attardò l ' intervento alleato e che , in parte , ne provocò l ' insuccesso . Considerando questa recente esperienza , gli Alleati ora ammoniscono i neutrali a non lasciarsi cogliere di sorpresa e a non chiedere aiuti troppo tardi , quando gli aiuti hanno scarsa possibilità di successo . « I neutri scrive il " Times " non vogliono chiamarci in tempo , e criticano poi la nostra lentezza » . Lo stesso giornale ritiene che , se gli scandinavi avessero accettata l ' alleanza difensiva offerta dagli Alleati , la situazione nordica sarebbe ora diversa . Per la Germania , invece , l ' ammaestramento che i neutrali possano ricevere dai recenti avvenimenti è di natura diversa . Partendo dal principio che considera permessa una protezione anche se non richiesta , la stampa tedesca indica ai paesi neutrali la diversa sorte della Danimarca e della Norvegia . Il primo paese ha subìto senza resistenza l ' occupazione tedesca , ed ha quindi evitata la guerra ; il secondo paese ha voluto resistere ed ha pure chiamato l ' aiuto degli Alleati . Questa resistenza è crollata sotto il peso delle forze militari della Germania : tutta la Norvegia è stata insanguinata , e molte città norvegesi sono ridotte a macerie fumanti . La campagna di Norvegia viene quindi considerata come un triste monito per chi tenta difendere la propria patria e per chi chiede l ' inefficace aiuto degli Alleati nella speranza di rinforzare tale difesa . Di fronte a questo duplice ordine di deduzioni che gli alleati ed i tedeschi traggono dalla recente esperienza nei confronti della politica dei neutrali , è importante notare alcune reazioni dei paesi neutrali più esposti ai pericoli della tormenta . Olanda . Il presidente del Consiglio De Geer ha tenuto , sabato scorso , un importante discorso alla Camera olandese . Secondo De Geer , i recenti avvenimenti non hanno per nulla influito sulla politica di neutralità dell ' Olanda . Anche se l ' esperienza norvegese dimostra come si debba pagare a caro prezzo la difesa della patria , l ' Olanda è più che mai decisa ad opporsi con le armi ad ogni tentativo : costi quello che costi . Il presidente del Consiglio ha criticato quei nazionalisti olandesi che , per le loro simpatie con movimenti stranieri , assumono atteggiamenti che possono suscitare sospetti sulla politica di neutralità dell ' Olanda e sui propositi olandesi di resistere a qualsiasi tentativo di violazione territoriale . Per porre riparo a questi pericoli , e per riconfermare la sua volontà di assoluta resistenza ad ogni pressione straniera , il governo olandese ha deciso , negli ultimi giorni , vari arresti . Anche van Tonninger , deputato nazionalsocialista e direttore dell ' organo nazista « National Dagblat » , è stato arrestato . Tali misure mirano ad impedire dopo la grave dichiarazione di Mussert non solo che vi siano dei dubbi sui propositi di neutralità dell ' Olanda , ma anche che si sfrutti l ' azione di irresponsabili gruppi politici ( disposti ad accettare protezioni straniere ) per far credere che il governo olandese , unico e legittimo interprete della volontà nazionale , non sia pronto a respingere con ogni mezzo le ingerenze e la protezione incompatibili con la politica di neutralità e indipendenza . Belgio . Il ministro degli Esteri Spaak ha parlato giovedì scorso ad Anversa , e il presidente del Consiglio Pierlot ha tenuto ieri un discorso a Bruxelles . Spaak ha detto : siamo pronti a difenderci , e non si deve dimenticare che le forze del Belgio del 1940 non sono le forze del Belgio del 1914 . La recente esperienza scandinava ha dimostrato quanti siano i pericoli che minacciano la neutralità , ed ha insegnato che i paesi neutrali devono essere vigili nella difesa della loro indipendenza . Il presidente Pierlot , in un discorso di commemorazione della Rerum Novarum ( definita « la grande carta sociale del Cattolicesimo » ) ha dichiarato che i belgi , oggi più che mai , sono pronti a qualsiasi sacrificio perché la loro patria resti « grande e libera » . Il Belgio è difeso , ha soggiunto Pierlot , e la volontà del governo di tenere fermo alla politica di neutralità e di indipendenza è più che mai decisa ed incrollabile . Svizzera . Nessuna dichiarazione ufficiale è stata fatta da parte svizzera dopo i recenti fatti scandinavi . Però , tali fatti sono ampiamente commentati dalla stampa elvetica . I giornali svizzeri ( sia di lingua francese che di lingua tedesca ) hanno manifestata la loro solidarietà con la Norvegia che ha difeso con le armi la sua indipendenza violata . Si sottolinea che non diverso sarebbe l ' atteggiamento della Svizzera qualora questo paese si dovesse trovare in una situazione analoga . Il « Journal de Genève » , facendo un bilancio del conflitto norvegese , osserva : « Nel 1914 il Belgio fu travolto in maniera più completa di quanto non lo sia oggi la Norvegia . Basta ricordare Zeebruge base di sottomarini tedeschi contro l ' Inghilterra . Niente di uguale vi è ora nel Nord . Senza dubbio , possono essere preziosi per le navi del Reich i fiordi occupati a nord e a sud di Bergen , ma i fiordi della Norvegia nordica sono nelle mani della flotta britannica , e ciò permette di fronteggiare i tentativi nemici di compiere incursioni navali sulla Gran Bretagna . In sintesi , i tedeschi hanno esteso la loro ala destra nel Nord , ma l ' estremo Nord ed il mare sono sotto il controllo degli Alleati » . Lo stesso giornale , considerando sentitamente l ' attuale situazione , osserva : « Resta un fatto essenziale : Britannia rules the waves . Sempre , nella storia militare , il trionfo finale è riservato a quel belligerante che domina sugli oceani . Napoleone stesso non ha potuto sottrarsi a questa regola : padrone della maggior parte d ' Europa , ha finito per soccombere . Non aveva saputo vincere a Trafalgar » . Circa lo specifico atteggiamento della Svizzera , la stampa elvetica si limita a ripetere che il paese è armato e che risponderà con le armi ad ogni tentativo di violare la neutralità . Questa generale riconferma dei propositi di resistenza dei neutrali guarda con simpatia all ' esempio , sia pur sfortunato , della Norvegia , e non all ' esempio della Danimarca . È facile rilevare che le molteplici coincidenze che caratterizzarono l ' atteggiamento dell ' Olanda , del Belgio e della Svizzera prima dell ' occupazione della Norvegia , trovano ora una riconferma dopo il recente sviluppo della situazione scandinava .