StampaQuotidiana ,
La
creazione
di
un
«
ufficio
meridionale
»
del
partito
democristiano
,
affidato
alla
illuminata
saggezza
di
tale
professor
Radi
,
non
meglio
identificato
,
è
venuta
a
confermare
la
definizione
corrente
di
«
primatista
cattolico
di
dinamismo
»
che
vien
data
nelle
stanze
e
nei
corridoi
della
casa
di
Piazza
del
Gesù
,
al
nuovo
segretario
generale
democristiano
.
Il
professor
Fanfani
,
a
quanto
pare
,
è
un
uomo
insolito
.
Un
settimanale
ha
chiamato
«
frenetica
»
la
sua
attività
,
per
ammirarla
;
e
ha
raccontato
che
,
mentre
intrattiene
i
visitatori
,
il
Fanfani
scrive
lettere
,
compila
statistiche
,
telefona
e
detta
telegrammi
!
Ma
tiene
anche
,
perché
no
?
,
un
bastone
in
equilibrio
sul
naso
,
getta
in
aria
e
prende
a
volo
quindici
piatti
e
sposta
un
pallone
di
caucciù
da
un
tallone
all
'
altro
,
senza
mai
toccare
terra
.
Un
tal
prestigiatore
,
alla
segreteria
generale
del
partito
democristiano
può
fare
grandi
cose
,
specie
in
questo
momento
,
se
è
animato
da
una
fede
che
non
vacilli
e
da
una
robusta
dottrina
.
Ecco
:
la
dottrina
.
Il
professor
Fanfani
,
il
solo
in
Italia
che
conosca
il
Radi
(
oltre
agli
studenti
radi
della
scuola
perugina
)
,
lo
ha
chiamato
all
'
alta
responsabilità
perché
conquisti
il
Mezzogiorno
al
clericalismo
,
popolarizzando
la
dottrina
fanfanesca
e
applicandola
nella
vita
pratica
.
Il
professor
Fanfani
è
un
«
lorianista
»
:
non
già
in
senso
scientifico
,
ma
proprio
nel
senso
della
assoluta
trascuratezza
e
negligenza
nello
svolgimento
dell
'
attività
scientifica
,
nella
irresponsabilità
scientifica
,
nella
bizzarria
épatante
e
presuntuosa
,
qualità
caratteristiche
che
furono
del
Loria
.
I
volumi
sulla
«
dottrina
»
corporativa
del
professor
Fanfani
non
sono
soltanto
una
illiceità
scientifica
,
dato
che
una
«
economia
corporativa
»
non
esiste
né
può
esistere
,
ma
sono
un
assurdo
culturale
,
un
atto
di
prepotenza
violenta
,
fascista
,
clericale
contro
l
'
intelligenza
critica
.
La
«
teoria
»
fanfànula
del
«
volontarismo
economico
»
sembra
uno
scherzo
,
ma
ha
dato
la
cattedra
al
Fanfani
,
in
una
università
italiana
,
durante
il
ventennio
nero
.
E
il
professor
Fanfani
non
ha
mai
rinnegato
le
sue
stravaganti
«
dottrine
»
,
e
ora
pensa
di
farle
digerire
al
partito
democristiano
,
e
al
governo
perché
siano
trasferite
nella
pratica
.
Antonio
Gramsci
,
illustratore
sarcastico
del
«
lorianismo
»
,
ricordò
più
volte
le
dottrine
loriane
,
e
quella
sulle
influenze
sociali
dell
'
aviazione
,
la
quale
apriva
la
via
,
secondo
Loria
,
all
'
avvento
della
giustizia
sociale
.
L
'
emancipazione
operaia
,
secondo
l
'
antico
bizzarro
professore
,
sarebbe
stata
ottenuta
per
mezzo
degli
aeroplani
che
,
opportunamente
unti
di
vischio
,
avrebbero
permesso
l
'
evasione
dalla
presente
ingiusta
società
con
il
nutrimento
assicurato
dagli
uccelli
invischiati
!
Il
nostro
ha
abbandonato
la
tesi
loriana
dell
'
aereo
-
uccellazione
,
e
ha
preso
vie
terrene
,
semplici
e
accessibili
a
tutti
.
Ed
ecco
,
se
non
la
soluzione
vera
e
propria
,
le
misure
di
emergenza
che
il
professor
Fanfani
propone
per
affrontare
i
grossi
problemi
delle
«
aree
depresse
»
.
Non
c
'
è
bisogno
di
dire
che
il
Fanfani
conosce
perfettamente
questi
problemi
.
Ad
esempio
,
egli
ritiene
che
la
questione
meridionale
non
esiste
.
«
Questione
meridionale
»
dicesi
dai
furbi
il
fatto
che
l
'
Italia
meridionale
è
una
«
zona
depressa
»
.
Quindi
la
«
questione
della
Lucania
»
la
si
ritrova
anche
sulle
montagne
dell
'
Aretino
,
o
degli
Abruzzi
o
della
Valtellina
.
Eliminato
,
così
,
il
campo
dalle
complicazioni
e
dalle
concezioni
di
disturbo
introdotte
dai
soliti
mestatori
che
voi
sapete
,
incontriamo
«
zone
depresse
»
a
nord
e
a
sud
,
le
cose
diventano
più
semplici
assai
e
i
gatti
diventano
tutti
grigi
,
come
di
notte
.
Ridotte
,
casi
,
le
«
grosse
questioni
»
alla
loro
più
semplice
espressione
,
puoi
accorgerti
senza
difficoltà
che
la
responsabilità
dei
tre
quarti
,
almeno
,
delle
situazioni
penose
esistenti
nelle
«
aree
depresse
»
,
spettano
all
'
uomo
.
Il
«
volontarismo
economico
»
rispunta
inevitabilmente
e
inesorabile
.
L
'
uomo
,
ah
!
,
che
ignorante
!
Per
un
settimanale
di
Milano
,
il
professor
Fanfani
dettò
,
or
sono
quattro
anni
,
un
articolo
robusto
(
egli
non
potrebbe
fare
altrimenti
!
)
,
intitolato
:
La
nostra
miseria
è
spesso
frutto
di
ignoranza
.
Il
profondo
concetto
sintetizzato
nel
tema
era
reso
accessibile
da
una
solida
e
,
nello
stesso
tempo
,
popolaresca
argomentazione
.
«
Nelle
cosiddette
zone
depresse
,
-
scriveva
Fanfani
,
-
spesso
si
sprecano
beni
che
altrove
costituirebbero
una
fortuna
per
un
possessore
.
Quanti
son
i
villaggi
in
cui
...
il
rosmarino
non
è
utilizzato
economicamente
,
ignorando
quei
contadini
,
ad
esempio
,
che
ramoscelli
della
medesima
pianta
possono
essere
proficuamente
venduti
nei
mercati
urbani
dell
'
Italia
settentrionale
a
qualche
centinaio
di
lire
al
chilo
?
»
L
'
ignoranza
di
quei
contadini
è
,
voi
lo
vedete
,
stupefacente
.
Essi
soffrono
la
miseria
,
circondati
da
siepi
di
rosmarino
!
Non
sanno
che
al
Verziere
di
Milano
la
gente
aspetta
i
mazzetti
di
rosmarino
...
Sì
,
sì
,
l
'
Italia
è
immobile
.
Altro
esempio
probante
.
«
La
miseria
dei
disoccupati
dei
comuni
di
Poppi
e
di
Bibbiena
,
-
continuava
il
Fanfani
,
-
avrebbe
potuto
essere
attenuata
se
qualcuno
,
nell
'
estate
scorsa
,
li
avesse
guidati
a
battere
i
roveti
delle
foreste
di
Campigna
e
di
Camaldoli
per
la
raccolta
di
enormi
quantità
di
more
,
utilizzabili
specialmente
per
conserve
alimentari
,
col
beneficio
per
l
'
economia
locale
e
,
di
riflesso
,
per
quella
generale
,
e
con
diminuzione
della
arretratezza
economica
della
zona
...
»
La
raccolta
delle
more
,
alla
quale
nessuno
,
fino
a
ora
,
aveva
pensato
,
può
risolvere
decisamente
,
non
solo
il
problema
della
disoccupazione
,
ma
anche
la
questione
meridionale
,
data
l
'
enorme
abbondanza
di
questi
bei
frutti
del
rovo
,
nelle
nostre
regioni
del
sud
,
che
fanno
concorrenza
alle
bacche
delle
roselline
di
macchia
dette
dal
volgo
,
con
licenza
parlando
,
«
grattaculi
»
.
Ebbene
:
i
meridionalisti
di
ieri
e
di
oggi
,
mai
e
poi
mai
hanno
rivelato
capacità
pratiche
!
Ma
il
professore
va
oltre
,
perché
non
è
ignorante
come
quei
miserabili
che
non
sanno
di
avere
il
benessere
a
portata
di
mano
.
«
Quanti
sono
,
-
egli
si
domanda
(
e
notate
la
sottile
ironia
)
,
-
quanti
sono
i
villaggi
montani
privi
di
luce
,
che
non
sia
quella
del
sole
,
delle
candele
,
delle
lampade
a
petrolio
?
Eppure
,
recenti
accorgimenti
tecnici
,
anche
in
Italia
,
hanno
insegnato
a
trarre
dai
pozzi
neri
e
dalle
concimaie
energia
per
illuminazione
e
riscaldamento
.
»
Paesi
e
villaggi
senza
pozzi
neri
e
senza
concimaie
non
ce
ne
sono
:
ormai
la
Società
meridionale
elettrica
può
andare
al
fallimento
,
come
merita
!
E
del
resto
,
ove
i
materiali
grevi
scarseggiano
per
deficienza
di
bestiame
e
scarso
spirito
collettivo
,
vi
sono
bene
nelle
vallate
delle
cadute
di
acqua
!
«
Si
può
dire
che
non
c
'
è
vallata
che
non
ne
abbia
;
eppure
molti
sono
i
villaggi
che
restano
al
buio
,
perché
le
grandi
compagnie
elettriche
non
hanno
trovato
conveniente
estendere
fin
là
la
loro
rete
e
localmente
ai
contadini
nessuno
ha
detto
che
da
quel
salto
d
'
acqua
si
può
trarre
energia
elettrica
;
o
,
se
l
'
hanno
detto
,
non
hanno
poi
insegnato
come
.
»
Infatti
,
a
pensarci
su
,
da
un
salto
d
'
acqua
si
può
trarre
energia
elettrica
!
Ma
che
fanno
i
comuni
di
montagna
?
Vedete
quante
possibilità
ci
sono
,
che
vengono
ignorate
!
Rosmarino
,
more
di
fratta
,
industrializzazione
del
letame
e
dei
salti
d
'
acqua
per
la
produzione
di
energia
.
Ma
non
è
tutto
.
«
Altrove
manca
il
lavoro
,
o
meglio
scarseggia
,
e
quindi
abbondano
i
disoccupati
,
tutti
vivono
in
qualche
modo
fra
gli
stenti
,
non
hanno
case
,
non
hanno
strade
,
le
ultime
querce
vengono
abbattute
,
cresce
la
miseria
,
diminuisce
il
lavoro
.
Nessuno
sa
più
uscire
dal
circolo
vizioso
e
le
giornate
passano
inoperose
,
e
le
nottate
continuano
a
trascorrersi
in
tre
,
in
quattro
e
più
in
un
medesimo
letto
,
e
le
invernate
passano
pigiati
in
sei
,
in
sette
,
in
otto
e
più
in
una
medesima
stanza
che
è
camera
,
cucina
,
ripostiglio
a
un
tempo
.
»
Triste
quadro
della
,
realtà
,
disegnato
in
uno
stile
che
è
degno
dell
'
Antologia
!
Il
professor
Fanfani
si
indigna
.
«
C
'
è
forza
di
lavoro
disponibile
per
decine
e
decine
di
giornate
all
'
anno
,
a
due
passi
dalla
stamberga
ci
sono
pietre
ottime
,
un
palmo
di
terra
si
troverebbe
,
eppure
nessuno
pensa
a
tentare
l
'
impresa
di
costruirsi
una
casa
,
di
allargare
la
propria
stamberga
,
di
predisporre
un
pollaio
che
allontani
dalla
camera
-
cucina
i
polli
per
accrescere
lo
spazio
alle
persone
.
La
zona
è
evidentemente
depressa
e
si
deprime
sempre
più
...
»
Ma
quel
che
deprime
di
più
è
la
sciocchezza
presuntuosa
dell
'
Amintore
.
(
Il
quale
,
poi
,
essendo
più
tardi
ministro
degli
interni
,
fece
cacciare
dalle
case
dei
senza
tetto
,
costruite
con
questo
metodo
biblico
,
numerose
popolazioni
a
Roma
,
a
Napoli
e
altrove
!
)
Con
quelle
pietre
sparse
nei
campi
,
e
trovando
un
po
'
di
terreno
,
occorrerebbe
elevare
un
monumento
al
fondatore
del
movimento
di
iniziativa
clericale
!
Ma
no
.
Siamo
al
tempo
della
edificazione
.
Il
professor
Fanfani
proponeva
,
nel
1950
,
così
e
semplicemente
,
di
«
individuare
i
settori
di
ignoranza
tecnica
e
sociale
da
vincere
»
,
e
spedire
in
questi
settori
centinaia
e
migliaia
di
periti
,
capaci
di
«
fare
lume
»
.
Nessuno
accolse
allora
le
sue
escogitazioni
.
Ma
adesso
il
Fanfani
ha
nelle
mani
il
mestolo
,
e
non
vi
è
dubbio
che
il
Radi
ha
il
compito
di
«
individuare
i
settori
di
ignoranza
tecnica
»
e
lanciarvi
un
certo
numero
di
esperti
.
Tali
esperti
possono
essere
opportunamente
funzionari
degli
enti
di
riforma
,
della
Cassa
del
Mezzogiorno
,
dei
consorzi
di
bonifica
,
dei
cantieri
scuola
,
della
Federconsorzi
,
anzi
,
è
bene
che
traggano
alimento
e
vigore
da
questi
organismi
,
come
hanno
fatto
e
fanno
altri
istituti
e
persone
,
al
servizio
della
civiltà
occidentale
e
del
clericalismo
.
Le
premesse
del
successo
sono
nella
dottrina
.
E
si
sa
,
poi
,
che
dai
piccoli
fatti
e
dai
piccoli
uomini
si
è
giunti
spesso
a
grandi
e
fatali
eventi
.
Così
,
dalla
piccola
sedicenne
Rudi
,
ragazza
moabita
,
la
quale
ebbe
vaghezza
di
giacere
ai
piedi
del
vecchio
Booz
(
ma
io
credo
che
lo
facesse
calcolando
le
ricchezze
del
vecchio
!
)
si
arrivò
a
Obed
,
a
Isaia
e
,
in
seguito
,
a
David
,
sorgente
del
Salvatore
.
(
Nonostante
la
sua
ricchezza
di
idee
,
credo
,
però
,
che
il
professor
Fanfani
si
sia
già
imbrogliato
.
Egli
arriva
tardi
.
L
'
Italia
sta
diventando
tutta
un
'
«
area
depressa
»
.
E
se
il
Fanfani
non
ha
altri
moccoli
dovrà
andare
a
dormire
al
buio
,
nonostante
l
'
abbondanza
di
letame
accumulato
in
questi
anni
dai
governi
democristiani
.
)
StampaQuotidiana ,
Vorrei
conoscere
Mister
Hiley
,
che
la
stampa
informata
considera
una
delle
più
ragguardevoli
personalità
del
parlamento
australiano
.
Debbo
confessare
,
a
mia
vergogna
,
che
sino
a
ieri
ignoravo
l
'
esistenza
di
Mister
Hiley
,
a
causa
del
fatto
che
egli
è
un
«
atlantico
»
del
Pacifico
e
il
Pacifico
è
troppo
lontano
dalle
mie
informazioni
.
Ma
ora
sento
un
vivo
desiderio
di
parlare
con
Mister
Hiley
;
e
,
qualora
io
venga
in
possesso
di
una
sua
fotografia
,
vi
prometto
di
farvela
conoscere
,
se
la
redazione
de
l
'
Unità
vorrà
consentirne
la
riproduzione
.
Mister
Hiley
è
di
quegli
uomini
dei
quali
si
ama
conoscere
l
'
effige
e
anche
di
più
;
è
uno
di
quegli
uomini
dinanzi
ai
quali
i
nostri
studenti
,
per
straripante
ammirazione
,
forse
un
po
'
beffarda
,
gridano
,
come
sapete
:
«
Lo
vogliamo
nudo
!
»
.
Mister
Hiley
è
una
figura
di
primo
piano
del
pensiero
atlantico
.
Non
ha
,
certo
,
l
'
autorità
e
il
vigore
di
un
J
.
Foster
Dulles
o
di
un
Truman
o
di
un
Acheson
o
di
un
Eisenhower
,
ma
pure
supera
di
una
buona
testa
i
capi
del
nostro
governo
.
È
un
riflessivo
,
dal
temperamento
analitico
.
Agli
atlantici
del
tipo
triviale
,
del
tipo
di
padre
Lombardi
,
la
cui
oratoria
è
in
sostanza
una
esibizione
di
bassa
ventriloquia
,
Mister
Hiley
oppone
il
tipo
dell
'
argomentatore
sottile
,
che
sa
il
fatto
suo
,
che
sa
mettere
,
e
con
poca
spesa
,
l
'
avversario
a
terra
.
Mister
Hiley
scopre
e
pone
in
evidenza
gli
aspetti
più
nascosti
delle
cose
e
dei
fenomeni
,
che
paiono
secondari
e
superficiali
,
ma
sono
il
nocciolo
delle
questioni
.
È
,
quindi
,
un
prezioso
collaboratore
di
quegli
altri
inviati
dalla
Provvidenza
,
che
la
Provvidenza
ha
donato
agli
Stati
Uniti
e
all
'
Inghilterra
perché
guidino
la
crociata
che
dovrebbe
salvare
,
dal
pericolo
che
la
minaccia
,
la
civiltà
occidentale
,
detta
anche
cristiana
,
con
licenza
del
pontefice
.
Mister
Hiley
,
leader
del
parlamento
australiano
,
è
,
naturalmente
,
un
acceso
fautore
della
guerra
ai
paesi
del
socialismo
e
della
democrazia
popolare
.
Per
lui
non
può
esservi
compromesso
tra
il
mondo
del
capitalismo
e
il
mondo
del
socialismo
.
Mister
Hiley
è
per
il
bombardamento
atomico
,
per
la
guerra
batteriologica
,
per
lo
sterminio
e
la
distruzione
totale
degli
uomini
,
delle
donne
,
degli
animali
,
dei
vegetali
che
vivono
nei
paesi
dall
'
Elba
al
Pacifico
;
ma
,
com
'
è
ovvio
,
questa
distruzione
totalitaria
e
senza
residui
non
deve
avere
una
contropartita
nei
paesi
aggressori
.
Mister
Hiley
ha
bisogno
di
una
vittoria
facile
,
certa
e
unilaterale
come
il
nostro
ministro
della
guerra
.
Egli
,
perciò
,
vagheggia
l
'
affamamento
dei
popoli
dei
paesi
da
distruggere
,
attraverso
il
blocco
ermetico
di
questi
paesi
.
Il
blocco
.
Un
blocco
integrale
,
assoluto
.
Mister
Hiley
non
sa
quello
che
dice
,
e
lo
dice
appunto
perché
non
lo
sa
.
Vorrebbe
affamare
i
popoli
dell
'
Urss
,
della
Cina
e
dei
paesi
europei
di
democrazia
popolare
.
Affamare
,
affamare
,
grida
Mister
Hiley
.
L
'
affamato
,
come
si
sa
,
se
non
mangia
muore
di
fame
.
E
quando
il
nemico
sarà
morto
di
fame
,
incederanno
le
forze
atlantiche
,
agli
ordini
di
un
generale
americano
e
una
ineffabile
guerra
dei
vivi
contro
i
morti
darà
probabilmente
la
vittoria
ai
vivi
.
Ma
come
si
conciliano
questi
piani
con
la
libertà
che
viene
tuttora
consentita
agli
uccelli
?
Signori
del
Pentagono
,
della
Nato
e
di
altri
organismi
responsabili
,
avete
voi
pensato
all
'
uccel
profugo
?
Alla
sua
libertà
?
Alla
negligenza
colpevole
verso
il
suo
volo
astuto
?
Ed
ecco
Mister
Hiley
levarsi
dal
suo
banco
di
deputato
e
di
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
e
,
con
il
lungo
indice
puntato
verso
il
governo
del
suo
paese
,
tempestare
dinanzi
ai
deputati
stupefatti
:
«
Conosce
il
governo
l
'
opera
ostile
,
di
tradimento
,
antiatlantica
,
degli
uccelli
migratori
?
Quali
misure
ha
preso
il
governo
o
si
dispone
a
prendere
per
porre
termine
al
contrabbando
(
e
perché
non
anche
allo
spionaggio
?
)
che
certi
Stati
di
nostra
conoscenza
fanno
nel
nostro
paese
(
nel
nostro
paese
,
dico
)
adoperando
gli
uccelli
migratori
?
»
.
I
deputati
australiani
trattenevano
il
respiro
e
fissavano
il
presidente
del
consiglio
,
il
cui
stupore
parve
all
'
opposizione
la
maschera
di
una
mal
celata
connivenza
con
i
nemici
della
civiltà
atlantica
e
cristiana
.
«
Sarò
più
preciso
e
più
esplicito
,
-
disse
Mister
Hiley
,
trascinato
dal
fremito
delle
rivelazioni
.
-
Gli
uccelli
migratori
-
egli
disse
,
scandendo
le
parole
-
gli
uccelli
migratori
,
che
,
affamati
,
si
dipartono
dalla
Siberia
per
venire
a
ingrassarsi
qui
da
noi
,
in
Australia
,
per
venire
a
mangiare
i
nostri
liberi
semi
e
i
nostri
vermi
liberi
e
occidentali
,
per
poi
far
ritorno
ai
luoghi
di
origine
,
ove
vengono
mangiati
dai
russi
[
rumori
al
centro
e
a
destra
.
Voci
:
«
Udite
!
Udite
!
»
]
,
quando
non
vengono
catturati
dai
giapponesi
durante
il
volo
di
ritorno
,
questi
uccelli
,
signori
,
non
dovrebbero
essere
tutelati
dalle
nostre
leggi
di
protezione
.
»
[
Voci
:
«
È
vero
,
è
vero
,
è
una
vergogna
!
Finiamola
con
questi
uccelli
!
»
]
Non
conosco
la
decisione
presa
dal
parlamento
australiano
sull
'
abolizione
delle
leggi
protettive
degli
uccelli
migranti
siberiani
.
Osservo
che
Mister
Hiley
,
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
,
ha
troppo
scarse
conoscenze
sul
volo
degli
uccelli
e
sulle
loro
migrazioni
.
Non
conosce
il
motivo
per
il
quale
gli
uccelli
migranti
(
e
,
quindi
,
anche
e
soprattutto
quelli
che
seguono
la
via
di
migrazione
chiamata
«
il
ventaglio
siberomalese
»
,
e
che
vanno
a
svernare
in
Australia
)
giungono
nei
luoghi
di
svernamento
,
dopo
aver
percorso
parecchie
migliaia
di
chilometri
,
dimagriti
e
anche
decimati
dalle
tempeste
,
dalla
mancanza
di
cibo
e
da
altre
cause
.
Mister
Hiley
ha
trovato
che
la
causa
della
magrezza
dei
migratori
siberiani
è
di
origine
sociale
e
politica
.
Non
solo
.
Ha
trovato
che
le
migrazioni
degli
uccelli
(
almeno
nel
ventaglio
siberomalese
)
sono
organizzate
dai
sovietici
per
trarre
profitto
dall
'
abbondanza
di
semi
,
di
vermi
,
di
insetti
delle
riserve
atlantiche
e
così
avere
al
ripasso
uccelli
impinguiti
ai
pascoli
di
Brisbane
,
di
Melbourne
,
di
Canberra
e
dell
'
interno
dell
'
isola
oceanica
.
Le
cognizioni
scientifiche
di
Mister
Hiley
non
sono
superiori
a
quelle
di
un
turacciolo
.
Ma
l
'
intelligenza
politica
e
lo
spirito
atlantico
,
del
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
,
sono
degni
di
una
elevata
considerazione
nei
circoli
più
qualificati
di
Washington
e
di
Londra
.
Per
quanto
riguarda
l
'
intelligenza
tout
court
del
mio
Mister
,
bisogna
riconoscere
che
essa
oltrepassa
i
limiti
abituali
,
e
ci
dà
il
senso
dell
'
illimitato
.
Per
questo
Mister
Hiley
è
diventato
celebre
ed
è
stato
segnalato
dalle
agenzie
.
Per
questo
io
desidererei
conoscere
,
e
vedere
com
'
è
fatto
:
così
,
da
fuori
...
senza
aprirlo
.
StampaQuotidiana ,
Questo
è
il
ministro
brasiliano
dell
'
istruzione
pubblica
.
Il
quale
soffre
di
nausee
,
come
il
Forrestal
statunitense
nei
mesi
che
precedettero
il
noto
suo
salto
a
pesce
;
ma
che
,
a
differenza
del
pessimista
collega
nordico
,
ama
creare
a
sé
e
agli
altri
,
con
il
conforto
di
una
fantasia
illimitata
,
stati
di
tranquillità
beata
e
beota
.
A
quanto
risulta
,
questo
ministro
«
do
Brasil
»
,
dopo
aver
preso
conoscenza
dell
'
antipatico
memoriale
dell
'
ammiraglio
Fechteler
,
ne
è
rimasto
parecchio
preoccupato
,
e
ha
deciso
di
prender
le
misure
adeguate
alla
situazione
.
Non
è
detto
che
un
ministro
dell
'
istruzione
non
possa
nutrire
idee
(
e
soprattutto
sentimenti
)
di
alta
politica
e
di
altissima
strategia
,
anche
nel
Brasile
,
e
concorrere
,
secondo
le
proprie
capacità
e
possibilità
,
a
dare
una
mano
a
quegli
sciagurati
del
Pentagono
.
Anche
la
signorina
Margaret
Truman
,
tipo
caratteristico
di
donna
atlantica
,
senza
dubbio
,
sia
pure
aliena
dagli
studi
sul
Turenne
e
sul
Clausewitz
,
concorre
con
il
soave
canto
e
la
nota
leggiadria
al
successo
dei
piani
di
quel
geniale
pensatore
e
uomo
di
Stato
che
è
il
suo
papà
.
E
chi
sa
mai
quali
scoperte
avrebbe
fatto
la
signorina
se
si
fosse
dedicata
allo
studio
dei
piccioni
,
dei
polli
e
delle
colombaie
,
oggi
entrati
come
collaboratori
nello
stato
maggiore
europeo
!
A
maggior
ragione
,
dunque
,
un
ministro
brasiliano
della
istruzione
,
che
è
assai
più
di
un
pollo
,
può
entrare
nel
grande
cimento
del
nostro
secolo
e
studiare
il
modo
più
facile
ed
economico
di
eliminare
gli
avversari
della
civiltà
occidentale
,
della
quale
il
Brasile
è
una
gemma
splendente
.
Tale
è
l
'
arduo
compito
al
quale
si
è
dato
il
ministro
brasiliano
.
Il
risultato
è
stato
superiore
a
ogni
aspettativa
,
anche
per
l
'
estrema
sollecitudine
con
la
quale
fu
respinto
.
Il
ministro
non
solo
ha
deciso
,
ma
ha
decretato
che
dai
nuovi
testi
di
geografia
a
uso
delle
scuole
venga
soppressa
l
'
indicazione
del
territorio
riguardante
l
'
Unione
Sovietica
e
così
pure
dagli
atlanti
,
dalle
carte
geografiche
murali
,
dai
mappamondi
.
Di
primo
acchito
il
decreto
brasiliano
,
approvato
dal
consiglio
dei
ministri
,
sembra
uno
scherzo
,
una
cretineria
surrealista
.
Voi
conoscete
infatti
dei
pittori
che
dipingono
le
donne
senza
testa
,
per
motivi
polemici
.
Ma
se
riflettete
un
momento
vi
accorgerete
subito
,
però
,
che
questa
è
un
'
altra
cosa
.
La
trovata
del
brasiliano
è
geniale
,
ed
è
semplice
come
ogni
idea
geniale
.
Così
è
stata
giudicata
dai
generali
del
Pentagono
che
se
ne
intendono
,
e
conoscono
le
cose
del
mondo
se
non
proprio
quelle
della
guerra
.
Se
la
decisione
del
ministro
brasiliano
fosse
accolta
dall
'
Onu
,
l
'
Unione
Sovietica
non
esisterebbe
più
,
come
non
esisterà
più
fra
poco
,
per
i
brasiliani
,
per
don
Gonzalvo
Gomez
,
per
donna
Juanita
Amendolare
e
simili
.
Al
suo
posto
sulle
carte
,
vi
sarebbe
un
grande
spazio
bianco
verdolino
,
e
sopra
vi
sarebbe
scritto
:
«
Qui
c
'
era
una
volta
l
'
Unione
Sovietica
,
distrutta
,
eliminata
,
sommersa
dai
difensori
della
civiltà
occidentale
»
.
Così
,
facilmente
e
a
buon
mercato
!
Di
questo
passo
si
potrebbe
(
perché
no
?
)
cancellare
dalle
carte
anche
la
Cina
,
e
poi
i
paesi
europei
a
oriente
dell
'
Elba
.
Allora
me
lo
saluterebbe
lei
il
socialismo
?
L
'
idea
,
del
resto
,
non
è
nuova
.
Già
il
grande
scrittore
russo
Scedrin
aveva
presentato
un
tipo
di
prefetto
zarista
tutt
'
altro
che
intelligente
(
ma
conoscete
voi
un
prefetto
intelligente
?
)
,
però
zelante
e
rispettoso
dei
principi
vigenti
,
delle
leggi
in
uso
,
delle
direttive
provenienti
dalla
capitale
.
Egli
manteneva
l
'
ordine
nella
sua
provincia
uccidendo
i
suoi
amministrati
e
incendiando
le
città
ribelli
.
E
pensava
che
il
mondo
dovesse
essere
governato
così
come
egli
governava
la
sua
disgraziata
provincia
!
Quand
'
ecco
che
venne
a
sapere
che
esisteva
al
mondo
un
paese
,
l
'
America
del
secolo
XIX
,
dove
la
gente
era
governata
in
un
altro
modo
.
L
'
America
era
un
paese
poco
conosciuto
,
dove
esistevano
,
si
diceva
,
certe
libertà
pericolose
,
la
cui
notizia
giungeva
nell
'
impero
russo
,
turbando
il
popolo
.
Che
fare
?
Il
prefetto
di
Scedrin
si
arrabbia
,
insulta
l
'
America
,
protesta
contro
l
'
esistenza
di
questo
paese
curioso
,
oltraggioso
,
perturbante
,
inammissibile
,
«
contro
natura
»
.
E
decide
che
l
'
America
,
scoperta
nel
XV
secolo
,
venga
ricoperta
,
nel
XIX
,
in
modo
che
non
se
ne
parli
più
.
A
differenza
del
ministro
brasiliano
dell
'
istruzione
,
il
personaggio
di
Scedrin
,
pur
essendo
un
ottuso
,
ha
dei
momenti
di
perplessità
e
di
riflessione
,
non
è
uno
stupido
assoluto
.
Dopo
la
decisione
presa
,
infatti
,
egli
vi
medita
su
,
e
dice
a
se
stesso
:
«
In
fondo
,
quest
'
affare
non
dipende
da
me
»
.
Il
brasiliano
invece
va
dritto
alla
meta
,
e
cancella
.
Maturano
,
dunque
,
tempi
di
grandi
decisioni
.
Riflettete
sugli
eventi
coreani
.
Un
giorno
un
pugno
di
scellerati
americani
decise
di
rompere
i
trattati
e
di
aggredire
la
Corea
del
Nord
,
per
«
unificarla
»
sotto
il
comando
di
quel
criminale
di
Syngman
Rhee
.
La
Corea
è
un
piccolo
paese
sebbene
popolato
da
gente
valorosa
e
gelosa
della
propria
indipendenza
nazionale
.
Gli
aggressori
smargiassi
avevano
raccontato
a
tutti
le
solite
storie
sulla
«
Corea
oppressa
dai
comunisti
»
e
che
attendeva
la
liberazione
dagli
occidentali
.
Sono
passati
due
anni
e
gli
aggressori
smargiassi
,
che
hanno
messo
le
zampe
nella
Corea
,
non
sanno
come
uscirne
e
portare
a
casa
,
sana
e
salva
,
la
propria
pelle
e
gli
ultimi
superstiti
.
Erano
andati
per
sonare
e
sono
rimasti
sonati
.
Non
hanno
conquistato
la
Corea
del
Nord
e
,
se
non
ci
inganniamo
,
stanno
perdendo
anche
quella
del
Sud
.
I
famosi
generali
americani
hanno
fatto
ridere
il
mondo
per
la
loro
incapacità
presuntuosa
e
per
la
loro
stupidità
,
di
fronte
alle
quali
le
decisioni
del
ministro
brasiliano
hanno
il
vantaggio
di
essere
ispirate
all
'
idea
di
fare
economia
di
una
guerra
.
La
rabbia
che
ha
preso
i
generali
spacconi
è
stata
tale
da
indurli
al
massacro
delle
popolazioni
coreane
con
armi
e
mezzi
condannavi
dagli
usi
di
guerra
e
con
la
diffusione
dei
batteri
della
peste
,
del
colera
,
del
tifo
e
di
altre
epidemie
.
Ciò
nonostante
non
hanno
cavato
un
ragno
dal
buco
;
e
i
saggi
consiglieri
invitano
oggi
gli
aggressori
ad
allontanarsi
al
più
presto
dalla
Corea
,
che
può
diventare
la
loro
tomba
definitiva
.
Il
generale
Ridgway
,
che
ora
è
venuto
a
comandare
l
'
esercito
europeo
,
è
un
imbecille
come
stratega
ed
è
,
in
più
,
un
criminale
di
guerra
,
com
'
è
noto
.
Ora
fa
i
discorsi
da
gradasso
in
Francia
,
ma
fa
ridere
,
come
ogni
millantatore
,
e
fa
schifo
come
ogni
uomo
degradato
.
Ma
pensate
un
po
'
:
se
la
Corea
fosse
stata
cancellata
dalle
carte
nel
1950
,
non
ci
sarebbe
stata
la
guerra
in
Corea
e
i
generali
americani
non
vi
sarebbero
stati
sconfitti
e
non
si
sarebbero
disonorati
in
faccia
al
mondo
.
Voi
comprendete
l
'
importanza
delle
grandi
decisioni
geografiche
del
governo
brasiliano
,
che
l
'
Onu
dovrà
riconoscere
giuste
e
opportune
,
per
l
'
onore
degli
stati
maggiori
atlantico
ed
europeo
e
per
la
loro
tranquillità
.
Il
ministro
brasiliano
vede
lontano
.
Ha
paura
.
Avete
mai
osservato
i
bambini
che
si
mettono
la
maschera
terribile
per
far
paura
e
vanno
a
guardarsi
allo
specchio
?
Arretrano
e
fuggono
spaventati
e
urlanti
.
Volevano
far
paura
agli
adulti
e
prendono
paura
essi
stessi
.
Il
ministro
brasiliano
ha
paura
,
e
ne
ha
ben
donde
.
Non
e
certo
incoraggiato
dalle
prove
date
dai
generali
,
dalle
armi
e
dal
coraggio
degli
atlantici
,
in
Corea
e
in
altri
settori
dell
'
Asia
.
E
poi
,
egli
non
crede
alla
propaganda
statunitense
e
alle
minacce
di
Ridgway
.
Ma
non
crede
che
le
bombe
atomiche
e
altre
graziosità
simili
siano
solo
destinate
ai
paesi
del
socialismo
,
senza
reciprocità
.
Per
questo
ha
le
:
nausee
.
Ma
quanti
ministri
o
generali
non
hanno
oggi
nausee
in
tutti
i
paesi
atlantici
?
Il
ministro
brasiliano
vede
lontano
.
Stupido
lo
è
di
certo
.
Ma
riflettete
alla
filosofia
che
si
diffonde
dai
suoi
provvedimenti
.
Se
vuoi
vincere
l
'
avversario
negane
l
'
esistenza
.
L
'
Unione
Sovietica
non
c
'
è
.
StampaQuotidiana ,
Il
signor
Mac
Carthy
,
per
chi
non
lo
sapesse
,
è
un
senatore
statunitense
,
ciò
che
è
già
molto
significativo
;
ma
per
soprammercato
è
il
presidente
della
famosa
commissione
di
indagine
sulle
attività
antiamericane
,
che
,
come
credono
i
suoi
membri
,
ha
salvato
gli
Stati
Uniti
dal
«
pericolo
»
di
scivolare
nelle
braccia
del
comunismo
.
Il
signor
Mac
Carthy
succedette
nell
'
attuale
carica
al
senatore
Parnell
Thomas
,
che
fu
processato
a
suo
tempo
e
condannato
per
truffa
e
che
attualmente
dovrebbe
trovarsi
in
un
carcere
della
repubblica
stellata
.
In
attesa
di
essere
a
sua
volta
arrestato
e
processato
,
ciò
che
mi
pare
inevitabile
,
il
senatore
Mac
Carthy
fa
arrestare
e
anche
condannare
decine
di
onesti
cittadini
americani
,
sotto
le
accuse
più
odiose
e
malvage
;
e
dirige
l
'
attività
di
propaganda
della
sua
commissione
,
la
quale
consiste
nel
far
credere
agli
americani
che
essi
hanno
una
spia
ogni
tre
cittadini
,
e
che
questa
spia
è
,
naturalmente
,
un
comunista
!
Purtroppo
,
però
,
la
commissione
non
è
arrivata
a
pubblicare
la
lista
di
tutte
le
spie
americane
,
che
sarebbe
stato
bello
leggere
:
si
è
limitata
a
diffondere
delle
«
guide
»
,
dalle
quali
tu
puoi
apprendere
gli
indirizzi
delle
organizzazioni
e
delle
pubblicazioni
«
sovversive
»
negli
Stati
Uniti
,
«
con
appendice
»
,
con
nomi
e
indirizzi
di
comunisti
americani
o
definiti
comunisti
dalla
nobilissima
commissione
.
Nessuno
che
abbia
il
senso
della
libertà
e
della
dignità
personale
potrà
affermare
che
tali
«
guide
»
siano
un
segno
,
una
manifestazione
di
elevata
civiltà
;
esse
,
però
,
servono
egregiamente
a
mascherare
le
attività
di
spionaggio
effettivo
degli
alti
papaveri
dell
'
amministrazione
civile
e
dell
'
esercito
statunitense
.
Infatti
sarebbe
davvero
sconnesso
e
senza
prospettive
quel
servizio
straniero
che
si
servisse
di
elementi
comunisti
per
la
propria
attività
di
informazione
,
anziché
ministri
,
generali
in
carica
,
uomini
politici
conservatori
«
atlantici
»
,
«
cristiani
»
,
«
benpensanti
»
,
gente
cioè
che
ha
le
mani
sulle
leve
di
comando
dell
'
economia
,
della
politica
,
dell
'
organizzazione
militare
e
della
diplomazia
.
Il
signor
Mac
Carthy
e
il
suo
abilissimo
associato
J
.
Edgar
Hoover
,
direttore
del
Federal
bureau
of
investigation
,
cercano
invece
le
spie
tra
gli
scrittori
,
gli
artisti
,
gli
scienziati
...
Per
mio
conto
dubiterei
seriamente
della
condotta
del
signor
Edgar
Hoover
e
di
quella
del
senatore
presidente
e
affarista
Mac
Carthy
...
Il
quale
è
pure
un
fautore
della
liberalizzazione
degli
scambi
,
nel
senso
americano
della
tesi
,
cioè
nel
senso
che
i
paesi
del
«
fronte
atlantico
»
debbono
aprire
le
porte
ai
prodotti
americani
(
debbono
essere
liberali
verso
questi
prodotti
)
mentre
gli
Stati
Uniti
debbono
tenere
chiuse
con
un
doppio
catenaccio
le
proprie
porte
ai
prodotti
dei
paesi
detti
amici
.
L
'
aspetto
più
antipatico
,
diciamo
così
,
di
tale
questione
,
è
che
il
signor
Mac
Carthy
adopera
la
propria
autorità
e
la
stessa
commissione
di
cui
è
a
capo
per
appoggiare
con
la
minaccia
la
tesi
della
liberalizzazione
unilaterale
degli
scambi
,
tanto
più
quando
si
tratta
di
sostenere
la
esportazione
di
un
prodotto
caro
agli
interessi
propri
.
Nei
resoconti
stenografici
del
parlamento
americano
(
anno
1951
)
si
trova
un
importante
documento
di
questo
aspetto
non
secondario
dell
'
azione
della
commissione
di
indagine
sulle
attività
antiamericane
.
Il
presidente
Mac
Carthy
chiama
un
giorno
dinanzi
alla
commissione
il
signor
Paolo
Hoffmann
.
Fu
questi
l
'
amministratore
del
Piano
Marshall
,
sino
al
momento
in
cui
detto
piano
venne
sostituito
dalla
Nato
.
È
dunque
una
autorità
statale
,
oltre
a
essere
un
uomo
di
fiducia
dell
'
industria
automobilistica
americana
.
Ecco
un
estratto
del
dialogo
,
stenografato
e
pubblicato
negli
atti
del
Congresso
:
Presidente
Mac
Carthy
-
Bisogna
assolutamente
esportare
il
nostro
tabacco
.
Il
tabacco
costituisce
la
ricchezza
della
mia
circoscrizione
elettorale
.
P
.
Hoffmann
-
Certamente
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
È
la
Carolina
,
il
mio
Stato
,
che
fornisce
il
miglior
tabacco
del
mondo
.
P
.
Hoffmann
-
È
esatto
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
E
io
ricevo
ogni
giorno
le
lamentele
dei
miei
elettori
:
si
lagnano
che
la
vostra
amministrazione
[
quella
del
Piano
Marshall
]
non
esporta
abbastanza
tabacco
in
Europa
.
Voi
siete
americano
?
P
.
Hoffmann
-
Certamente
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
Allora
cercherete
di
aggiustare
questa
faccenda
.
P
.
Hoffmann
-
Non
mancherò
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
Ho
inteso
dire
pure
che
si
esportano
poche
macchine
da
scrivere
in
Europa
,
in
conto
del
Piano
Marshall
.
P
.
Hoffmann
-
È
possibile
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
Voi
siete
americano
?
P
.
Hoffmann
-
Lo
spero
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
Allora
dovreste
esportare
più
macchine
da
scrivere
e
soprattutto
delle
seguenti
ditte
[
seguono
le
indicazioni
delle
marche
]
.
Sono
felice
,
ora
,
di
potervi
intrattenere
su
un
affare
che
mi
sta
a
cuore
.
Fra
poco
dovrò
incontrarmi
con
un
mio
vecchio
amico
.
Si
occupa
della
fabbricazione
delle
scope
.
Vorrei
sapere
se
voi
controllate
,
nell
'
ambito
del
Piano
Marshall
,
la
fabbricazione
di
scope
in
Europa
.
Potete
dirmi
quante
scope
vi
si
fabbricano
?
P
.
Hoffmann
-
No
,
mister
.
Presidente
Mac
Carthy
-
Allora
vi
occuperete
immediatamente
di
questa
faccenda
.
Organizzate
in
Europa
un
ufficio
per
la
vendita
di
scope
americane
.
Qualcuno
crederà
che
questo
dialogo
sia
uno
scherzo
.
Ma
no
,
esso
è
ripreso
dagli
atti
del
Congresso
americano
,
che
pubblica
pure
i
resoconti
stenografici
della
famosa
commissione
.
Così
tu
hai
un
quadro
più
vivo
delle
attività
dei
membri
di
questa
scellerata
organizzazione
poliziesca
,
e
del
loro
presidente
.
Per
questi
signori
è
attività
comunista
o
filocomunista
,
e
perciò
antiamericana
,
ogni
manifestazione
di
resistenza
alla
politica
di
provocazione
internazionale
dei
gruppi
dominanti
dell
'
imperialismo
americano
.
I
quali
si
credono
la
nuova
«
razza
eletta
»
,
destinata
a
dominare
il
mondo
;
e
vogliono
soffocare
la
voce
di
chi
,
nel
loro
paese
,
mette
in
guardia
il
popolo
americano
contro
gli
immensi
pericoli
che
una
simile
politica
comporta
.
Per
quanto
ci
riguarda
,
non
avevamo
bisogno
di
altre
testimonianze
per
capire
cosa
vogliono
gli
Stati
Uniti
in
Europa
.
Vogliono
fare
dell
'
Europa
un
loro
mercato
coloniale
,
a
qualunque
costo
.
Vogliono
,
anzi
,
che
gli
europei
vadano
a
morire
in
guerra
per
consentire
ai
Mister
Mac
Carthy
americani
di
fare
del
mondo
un
mercato
per
il
loro
scatolame
,
i
loro
tessuti
,
le
loro
patate
,
le
loro
scope
,
ecc.
Farò
certo
un
gran
dispiacere
al
senatore
Mac
Carthy
,
dicendogli
che
scope
e
altri
oggetti
di
più
intelligente
costruzione
se
ne
fabbricano
anche
dalle
nostre
parti
,
e
da
un
pezzo
.
Non
abbiamo
bisogno
,
dunque
,
di
scope
americane
.
Ci
pare
,
piuttosto
,
che
gli
americani
abbiano
bisogno
,
a
casa
loro
,
di
un
più
intensificato
servizio
di
spazzatura
,
tra
i
gruppi
dirigenti
dell
'
amministrazione
economica
,
civile
,
militare
,
e
della
cultura
;
e
questo
néll
'
interesse
del
popolo
americano
e
dell
'
intera
umanità
.
StampaQuotidiana ,
Nei
piani
dello
schieramento
atlantico
le
apparizioni
celesti
hanno
avuto
,
sino
a
qualche
tempo
fa
,
un
posto
preminente
.
Tutti
sanno
,
ormai
,
che
esistono
misteriosi
dischi
o
piatti
volanti
,
di
color
vario
,
che
attraversano
follemente
il
cielo
dei
paesi
atlantici
,
nella
buona
stagione
,
che
sono
stati
persino
visti
da
uomini
vivi
e
anche
fotografati
!
Di
questo
tema
dei
dischi
o
piatti
o
«
altre
cose
»
volanti
si
sono
impadronite
le
migliaia
di
riviste
illustrate
che
allietano
il
mondo
occidentale
e
i
digests
e
altre
pubblicazioni
culturali
dello
stesso
livello
;
e
poi
il
tema
è
dilagato
nella
stampa
quotidiana
,
tanto
che
oggi
non
puoi
aprire
un
giornale
senza
che
ti
appaia
l
'
immagine
di
un
disco
o
piatto
o
«
altra
cosa
»
che
attraversa
lo
spazio
.
Dapprima
,
la
storia
dei
dischi
volanti
fu
una
semplice
e
cretina
invenzione
degli
uffici
di
propaganda
«
psicologica
»
del
Pentagono
,
i
quali
debbono
dare
a
intendere
ai
degasperi
occidentali
che
l
'
esercito
americano
è
invincibile
,
perché
possiede
un
numero
di
armi
praticamente
infinito
e
possiede
...
anche
certe
armi
misteriose
capaci
di
dare
agli
americani
e
ai
loro
amici
una
rapida
vittoria
militare
in
qualunque
momento
(
salvo
contro
il
popolo
coreano
)
,
senza
attirarli
in
una
guerra
vera
e
propria
perché
il
vecchio
modo
di
guerreggiare
è
,
com
'
è
noto
,
nauseante
per
i
campioni
della
nuova
«
razza
eletta
»
.
Ma
a
furia
di
insistere
nella
invenzione
bizzarra
è
accaduto
che
i
crociati
della
civiltà
occidentale
(
e
cristiana
,
come
ama
precisare
il
ministro
turco
Fuad
Koprulu
)
e
gli
stessi
inventori
della
cretineria
,
generali
e
ammiragli
del
Pentagono
,
hanno
cominciato
a
credere
nella
loro
stessa
invenzione
,
hanno
cominciato
a
vedere
le
immagini
create
dalla
loro
fantasia
.
Quali
siano
le
cause
del
fenomeno
vedremo
nel
corso
di
questa
nota
.
Del
fenomeno
la
«
scienza
»
atlantica
pare
siasi
impossessata
e
non
solo
la
scienza
psichiatrica
,
ma
anche
l
'
astronautica
,
che
è
poi
la
«
scienza
»
detta
volgarmente
delle
cose
dell
'
altro
mondo
ovverosia
delle
«
cose
'
e
pazze
»
.
Per
diversi
anni
le
visioni
dei
dischi
sono
state
raccolte
e
registrate
da
appositi
incaricati
.
Qualcuno
osò
chiedere
anche
l
'
opinione
del
fisico
-
matematico
Albert
Einstein
su
queste
apparizioni
celesti
.
Einstein
guardò
l
'
interlocutore
così
come
il
professor
Cerletti
guarda
di
solito
il
paziente
,
e
poi
disse
:
«
Io
non
so
cosa
abbia
visto
la
gente
.
A
me
tutto
ciò
non
interessa
»
.
Fu
una
risposta
«
scandalosa
»
,
come
ognuno
comprende
,
e
contro
il
grande
matematico
piovvero
insulti
di
ogni
sorta
.
L
'
aumento
del
numero
delle
visioni
celesti
,
da
parte
di
militari
e
civili
americani
,
coincise
nel
tempo
con
le
conclusioni
dell
'
Istituto
nazionale
americano
per
la
sanità
mentale
,
secondo
le
quali
«
una
persona
su
ogni
diciotto
,
negli
Stati
Uniti
,
è
affetta
da
una
forma
o
un
'
altra
di
malattia
mentale
»
e
«
ha
bisogno
di
essere
ricoverata
per
qualche
periodo
della
sua
vita
in
ospedali
mentali
»
,
cioè
in
manicomi
.
(
Vedi
il
rapporto
presentato
dal
comitato
nazionale
per
la
sanità
mentale
in
America
alla
Commissione
delle
finanze
della
Camera
dei
rappresentanti
.
)
Ma
non
si
trattò
solo
di
piatti
volanti
.
I
casi
più
allucinanti
furono
quelli
che
narrarono
gli
approdi
dei
dischi
in
qualche
località
dell
'
America
,
e
come
dai
dischi
vennero
fuori
dei
mostri
.
Tipico
il
caso
riferito
da
sette
persone
del
West
Virginia
,
le
quali
videro
di
giorno
un
disco
scivolare
dolcemente
su
una
collina
e
da
esso
uscire
un
antropoide
del
tipo
«
Frankenstein
»
,
che
emanava
sconciamente
un
fetore
terribile
.
I
sette
fuggirono
terrorizzati
e
urlanti
.
Il
giorno
dopo
parecchi
uomini
armati
di
fucile
fecero
una
battuta
nella
zona
.
Non
trovarono
nulla
,
ma
sentirono
anch
'
essi
il
fetore
pestilenziale
,
ancora
presente
,
il
che
potrebbe
spiegare
,
se
non
proprio
il
passaggio
del
disco
volante
e
dell
'
antropoide
marziano
sulla
collina
del
villaggio
di
Braxten
,
per
lo
meno
l
'
esistenza
di
un
determinato
stato
d
'
animo
(
e
anche
di
corpo
)
nei
sette
«
testimoni
»
americani
.
L
'
idea
che
i
presunti
dischi
volanti
siano
oggetti
provenienti
da
altri
pianeti
guadagnò
terreno
dopo
il
fatto
di
Braxten
.
Vedete
come
da
una
cretineria
propagandistica
si
sia
giunti
a
delle
cretinerie
pseudoscientifiche
.
Sì
,
sono
i
marziani
che
ci
mandano
i
«
dischi
»
,
anzi
vengono
a
trovarci
in
disco
,
in
piatto
o
in
altro
modo
astronautico
.
Avete
visto
mai
un
marziano
,
voi
?
Io
no
,
mai
,
anche
perché
sono
miope
.
Ma
c
'
è
chi
ne
ha
visti
,
dice
,
di
passaggio
,
in
America
.
Sempre
in
America
!
Esiste
un
rapporto
del
comando
dell
'
aviazione
americana
che
pare
di
una
importanza
enorme
.
Il
giornalista
statunitense
(
è
evidente
!
)
Robert
Allen
ha
scritto
lo
scorso
settembre
sul
New
York
Post
che
questo
rapporto
,
«
compilato
da
noti
scienziati
americani
e
da
funzionari
del
ministero
dell
'
aviazione
americana
(
è
evidente
!
)
,
non
può
essere
pubblicato
neppure
in
parte
,
perché
potrebbe
generare
il
panico
nell
'
opinione
pubblica
»
e
-
io
aggiungo
-
riprodurre
il
fetore
di
Braxten
,
moltiplicato
per
milioni
di
volte
.
In
altri
termini
,
gli
americani
che
hanno
inventato
la
storia
dei
dischi
volanti
per
far
paura
(
bù
bù
)
ai
popoli
che
stanno
tra
l
'
Elba
e
il
Mar
Giallo
,
hanno
finito
per
autosuggestionarsi
al
punto
da
credere
che
i
dischi
esistano
davvero
e
che
vengano
dall
'
altro
mondo
...
Ma
perché
questi
dischi
,
i
piatti
o
«
altri
oggetti
»
non
appaiono
nei
cieli
immensi
che
coprono
il
territorio
tra
l
'
Elba
e
il
Mar
Giallo
?
Ai
popoli
di
questi
paesi
non
è
dato
vedere
neppure
un
piattino
volante
!
E
dire
che
essi
amerebbero
incontrarsi
a
tu
per
tu
con
un
marziano
,
anche
maleodorante
,
del
quale
non
avrebbero
paura
!
Un
giornale
sovietico
scrisse
una
volta
che
i
dischi
volanti
sono
apparizioni
estive
dei
paesi
del
Patto
atlantico
.
Era
difficile
dare
una
informazione
più
esatta
degli
strani
«
oggetti
»
la
cui
zona
di
apparizione
va
circoscritta
nel
tempo
e
nello
spazio
.
No
,
nei
paesi
a
oriente
dell
'
Elba
questi
fenomeni
celesti
non
si
avvertono
.
Del
resto
qui
tutti
i
miracoli
sono
cessati
d
'
incanto
,
dopo
l
'
ascesa
al
potere
delle
masse
popolari
.
Non
c
'
è
più
nulla
di
miracoloso
!
Ma
eccoti
che
il
dottor
Edgar
Mauer
di
Los
Angeles
viene
a
rovinare
il
piano
dell
'
offensiva
psicologica
del
Pentagono
e
a
smorzare
gli
entusiasmi
dei
fautori
del
disco
interplanetario
,
astronautico
e
...
«
satellite
artificiale
»
.
Il
dottor
Mauer
sostiene
la
tesi
che
i
dischi
volanti
siano
«
macchie
dinanzi
agli
occhi
»
,
provocate
dalle
ombre
che
alcune
cellule
gettano
sulla
retina
.
Queste
macchie
possono
essere
provocate
da
disturbi
al
sistema
digestivo
,
ovvero
da
forti
emicranie
.
Il
dottor
Mauer
cerca
di
mettere
un
po
'
d
'
ordine
in
tutta
questa
faccenda
dei
dischi
e
dei
piatti
,
e
credo
finirà
davanti
a
Mac
Carthy
perché
insinua
che
gli
americani
digeriscono
male
.
Alla
luce
di
questa
interpretazione
gastrica
dei
dischi
volanti
,
cosa
si
deve
dire
delle
1.800
osservazioni
raccolte
nel
rapporto
citato
dal
giornalista
Robert
Allen
,
alle
quali
avrebbero
partecipato
basi
atomiche
e
militari
e
centri
di
ricerche
?
La
tesi
del
dottor
Mauer
è
,
certo
,
più
prossima
all
'
episodio
della
collina
di
Braxten
.
Né
mi
pare
del
tutto
estranea
alle
conclusioni
del
rapporto
dell
'
Istituto
nazionale
americano
per
la
sanità
mentale
.
Io
sono
abbastanza
ignorante
di
cose
mediche
e
,
peggio
,
psichiatriche
.
So
però
,
come
voi
,
per
popolare
esperienza
,
le
relazioni
esistenti
fra
la
paura
e
i
fenomeni
gastrici
,
e
fra
quella
,
questi
e
la
follia
.
Ma
la
tesi
intestinale
del
dottor
Mauer
è
terribilmente
«
antiamericana
»
.
Non
vi
pare
?
Come
si
permette
il
Mauer
di
supporre
che
gli
americani
abbiano
le
macchie
sulla
retina
e
prendano
fischi
per
fiaschi
a
cagione
delle
loro
complicazioni
digestive
?
E
che
i
dischi
o
piatti
volanti
sarebbero
i
frutti
psichici
dell
'
alimentazione
a
base
di
uova
in
polvere
,
di
Coca
Cola
e
dello
scatolame
raccomandato
agli
italiani
dalla
rivista
del
nostro
ministero
dell
'
agricoltura
?
Questo
Mauer
di
Los
Angeles
è
un
nemico
della
civiltà
cristiana
,
mi
par
certo
.
Del
resto
deve
essere
un
negroide
,
un
discendente
del
popolo
africano
dei
mau
mau
,
come
il
suo
stesso
nome
indica
.
Ma
un
uomo
dei
mau
mau
può
ben
fare
luce
nella
oscurità
americana
di
oggi
!
Per
mio
conto
,
però
,
senza
respingere
le
tesi
del
Mauer
,
accetto
l
'
altra
spiegazione
,
quella
che
ci
dà
il
rapporto
al
parlamento
degli
Stati
Uniti
sull
'
altissima
percentuale
delle
malattie
mentali
in
America
.
Anzi
,
questa
spiegazione
mi
pare
la
più
atta
a
comprendere
molte
cose
che
stanno
succedendo
in
America
da
alcuni
anni
,
compresi
la
«
dottrina
»
Truman
,
il
generale
Mac
Arthur
e
la
elezione
alla
presidenza
di
Ike
e
di
Mamie
.
Se
non
si
prendono
le
misure
del
caso
e
in
tempo
,
credo
che
la
gente
d
'
America
vedrà
fenomeni
celesti
ancor
più
terrificanti
.
Vedrà
le
stelle
(
a
mezzogiorno
)
.
StampaQuotidiana ,
Molti
hanno
conosciuto
dai
giornali
le
parole
carine
dette
e
lette
prima
di
toccare
la
nostra
terra
dall
'
ambasciatore
-
foemina
che
la
nuova
amministrazione
degli
Stati
Uniti
ci
ha
mandato
,
in
questa
più
recente
fase
della
politica
americana
degli
aiuti
.
Forse
l
'
aiuto
consistente
in
un
abito
riempito
di
un
ambasciatore
-
foemina
poteva
esserci
risparmiato
;
ma
,
in
fin
dei
conti
,
e
qualunque
cosa
ne
pensino
gli
scettici
,
è
sempre
meglio
un
ambasciatore
-
foemina
che
un
carico
di
munizioni
.
Inoltre
,
noi
consideriamo
con
simpatia
l
'
attenzione
che
ci
è
stata
riservata
dalla
nuova
amministrazione
statunitense
:
quella
,
cioè
,
di
mandare
a
Roma
un
rappresentante
diplomatico
sessualmente
definito
.
La
gentile
signora
Clara
è
una
donna
,
certamente
.
Ma
sono
davvero
degli
uomini
i
rappresentanti
americani
accreditati
presso
gli
altri
Stati
e
che
portano
nomi
maschili
e
riempiono
vesti
mascoline
?
Nessuno
lo
giurerebbe
,
dopo
il
licenziamento
di
425
omosessuali
verificatosi
sino
a
ora
nel
dipartimento
di
Stato
,
e
sapendo
che
nel
solo
ottobre
del
1952
,
sotto
gli
influssi
della
costellazione
dello
Scorpione
,
ventisei
funzionari
del
dipartimento
di
Stato
vennero
pizzicati
e
allontanati
dal
servizio
per
stravaganze
sessuali
,
e
che
altre
decine
,
a
quanto
si
dice
,
stanno
per
essere
allontanati
in
questi
giorni
dai
vari
uffici
americani
d
'
Europa
,
a
cagione
delle
stesse
stravaganze
.
L
'
averci
dunque
inviato
una
signora
dagli
occhi
celesti
e
dal
sorriso
«
Durbans
»
,
è
un
atto
di
lealtà
,
del
quale
dobbiamo
tenere
e
terremo
conto
.
In
secondo
luogo
la
signora
Clara
ci
viene
mandata
,
a
quanto
si
dice
,
«
scarica
»
;
e
mi
spiego
.
La
signora
Clara
appartiene
a
quella
vasta
corrente
della
classe
politica
dirigente
americana
che
sostiene
(
o
sosteneva
fino
a
poco
tempo
fa
)
l
'
impiego
preventivo
della
bomba
atomica
contro
l
'
Unione
Sovietica
,
la
Cina
e
altri
paesi
che
vivono
alla
maniera
loro
,
senza
il
permesso
del
dipartimento
di
Stato
.
A
guardarne
i
tratti
che
i
giornali
illustrati
riproducono
a
migliaia
di
esemplari
,
e
anche
senza
tener
conto
degli
aggiustamenti
,
delle
rifiniture
e
di
quegli
altri
accorgimenti
che
i
fotografi
mondani
sanno
introdurre
nelle
immagini
illustri
,
soprattutto
se
femminili
,
a
scopo
cortese
di
ringiovanimento
,
non
si
direbbe
che
la
signora
Clara
appartenga
alla
ignobile
stirpe
dei
cannibali
.
Ella
è
scrittrice
-
scrittrice
dai
pensieri
carini
e
politi
-
ed
è
cattolica
militante
,
sebbene
dica
le
sue
bugiette
senza
arrossire
.
Ma
tant
'
è
.
François
Mauriac
,
invitato
da
lei
a
pranzo
il
12
novembre
1949
,
.
senti
domandarsi
la
sua
opinione
sull
'
impiego
preventivo
della
bomba
atomica
,
che
la
cara
signora
sollecitava
.
François
Mauriac
,
scrittore
cattolico
,
ne
rimase
scosso
e
angosciato
al
punto
che
non
è
riuscito
mai
a
dimenticare
l
'
incontro
;
per
cui
,
apprendendo
che
una
tal
donna
Clara
americana
era
stata
nominata
ambasciatore
degli
Stati
Uniti
a
Roma
,
ai
primi
di
febbraio
di
quest
'
anno
,
si
augurava
pubblicamente
che
si
trattasse
di
altra
persona
,
di
un
caso
di
omonimia
.
La
signora
Clara
che
colmò
di
angoscia
Francois
Mauriac
è
la
stessa
signora
che
rappresenta
oggi
a
Roma
la
repubblica
che
fu
di
Washington
,
di
Jefferson
,
di
Lincoln
e
non
ha
certo
abbandonato
ora
i
pensieri
soavi
che
le
affollavano
la
testina
color
biondo
-
Alfredo
il
giorno
12
novembre
del
1949
.
Ma
tace
di
bombe
e
d
'
altri
artifizi
di
suo
gusto
,
e
un
bel
tacer
non
fu
mai
detto
...
Pare
che
sia
stata
«
scaricata
»
prima
di
partire
dal
suo
paese
.
Io
,
però
,
non
mi
fiderei
;
anzi
vi
dico
senz
'
altro
che
non
ci
credo
.
Vi
sono
delle
passioni
che
non
si
spengono
se
non
sostituendole
con
passioni
più
forti
:
e
non
so
dove
,
ormai
,
la
dolce
signora
potrebbe
trovare
piacevolezze
tali
da
farle
dimenticare
i
«
grandi
funghi
»
di
Yucca
Flatt
.
Fu
una
bella
manifestazione
quella
che
si
svolse
or
non
è
molto
nella
valle
di
Yucca
,
a
venticinque
miglia
da
Las
Vegas
.
1.200
soldati
e
venti
giornalisti
e
decine
di
tecnici
assistevano
allo
scoppio
della
trentacinquesima
bomba
atomica
americana
.
Le
stazioni
radio
-
televisive
ritrasmisero
la
scena
,
che
tanto
piace
alla
signora
Clara
dagli
occhi
celesti
e
dal
sorriso
«
Durbans
»
.
Poco
prima
dell
'
ora
fissata
per
lo
scoppio
,
il
capitano
Harold
Kline
,
specialista
di
quelle
armi
segrete
che
,
tra
le
altre
caratteristiche
,
hanno
quella
di
essere
conosciute
abbastanza
bene
,
passò
in
rivista
i
reparti
che
assistevano
all
'
avvenimento
e
disse
loro
,
con
la
eloquenza
che
si
addice
ai
capitani
:
«
È
il
più
formidabile
spettacolo
della
terra
:
vi
divertirete
moltissimo
»
.
Poi
aggiunse
:
«
Siate
i
benvenuti
a
Yucca
Flatt
,
la
valle
dove
nascono
i
grandi
funghi
»
.
La
signora
Clara
non
era
quel
giorno
a
Yucca
Flatt
,
ma
accese
nella
sua
casa
l
'
apparecchio
radiotelevisivo
e
gustò
a
distanza
lo
sbocciare
del
«
grande
fungo
»
.
Non
so
se
la
signora
sia
madre
.
Quelli
del
Pentagono
e
gli
ambigui
esseri
del
dipartimento
di
Stato
,
amano
manifestazioni
del
genere
.
E
appartiene
al
più
raffinato
bon
ton
statunitense
assistere
almeno
a
uno
scoppio
a
Las
Vegas
.
È
possibile
che
la
signora
Clara
abbia
abbandonato
i
suoi
gusti
bomboatomici
,
partendo
dagli
Stati
Uniti
?
Ci
pare
difficile
!
Ci
pare
difficile
,
perché
lei
stessa
,
nonostante
i
concettini
carini
e
piccolini
che
sa
esprimere
,
lei
stessa
è
un
prodotto
della
cultura
americana
più
recente
,
che
ha
generato
i
Mac
Carthy
e
i
Mac
Arthur
e
i
Ridgway
e
i
digests
e
ha
messo
al
bando
l
'
intelligenza
creativa
e
critica
,
per
un
sogno
pazzesco
e
criminale
di
conquista
del
mondo
.
Il
giornale
Los
Angeles
Daily
News
del
15
maggio
1952
fece
conoscere
che
una
certa
signora
Logen
,
censore
di
biblioteche
,
aveva
definito
antiamericano
un
manuale
di
geografia
nel
quale
si
diceva
che
alcune
regioni
dell
'
Unione
Sovietica
hanno
lo
stesso
clima
e
forniscono
gli
stessi
prodotti
che
certe
regioni
degli
Stati
Uniti
.
L
'
eresia
del
geografo
era
evidente
!
Se
si
comincia
con
l
'
ammettere
che
vi
siano
delle
somiglianze
geografiche
e
climatiche
tra
certe
regioni
degli
Stati
Uniti
del
nord
e
certe
regioni
dell
'
Unione
Sovietica
,
si
può
andare
a
finire
molto
lontano
,
sino
a
perdere
la
coscienza
delle
differenze
,
sino
ad
ammettere
che
nella
Unione
Sovietica
possano
esserci
dei
territori
ove
spuntano
i
«
grandi
funghi
»
,
come
nella
valle
di
Yucca
Flatt
.
E
allora
?
Se
si
perde
la
coscienza
delle
differenze
si
può
arrivare
a
distruggere
i
campi
di
concentramento
allestiti
a
Tulelake
(
California
)
,
a
Florence
e
Wichenburg
(
Arizona
)
,
a
El
Reno
(
Oklahoma
)
,
ad
Avon
Park
(
Florida
)
per
ricevervi
«
al
primo
segnale
»
(
voi
mi
intendete
,
al
primo
non
al
secondo
o
terzo
segnale
!
)
mezzo
milione
di
«
sovversivi
»
,
secondo
l
'
impegno
preso
da
quel
gentiluomo
che
si
chiama
Hoover
,
e
che
adesso
è
stato
sostituito
dal
fratellino
del
signor
Dul
'
les
.
Ci
sembra
evidente
che
da
questa
mescolanza
di
stupidità
e
di
perfidia
debba
venir
fuori
,
come
un
«
grande
fungo
»
,
il
tipo
del
delinquente
,
dell
'
assassino
,
del
gangster
,
che
è
diventato
,
infatti
,
un
esemplare
del
vivere
americano
.
Ecco
i
titoli
di
alcuni
libri
pubblicati
negli
Stati
Uniti
,
nel
1951
:
La
morte
batte
tre
volte
,
La
serenata
dello
strangolatore
,
Assassinio
silenzioso
,
La
morte
in
giardino
,
Cadavere
diplomatico
,
L
'
assassinio
prima
di
tutto
,
Signora
,
non
morire
sulla
mia
strada
,
Il
coltello
a
serramanico
,
La
morte
a
credito
,
Il
lenzuolo
funebre
per
la
nonna
,
La
vedova
dalla
pistola
,
Avrei
potuto
ucciderla
,
La
morte
è
arrivata
al
mio
vicino
,
Buona
fortuna
al
cadavere
,
Portate
la
mia
cassa
con
cautela
,
Chi
ha
ucciso
la
bella
Bekki
Lov
?
,
La
giostra
della
morte
in
Malesia
,
Assassinio
in
bianco
e
nero
,
ecc.
Devono
essere
dei
bei
romanzi
,
non
c
'
è
da
dire
!
Mi
piacerebbe
leggere
Cadavere
diplomatico
,
ma
non
disdegnerei
l
'
altro
libro
,
L
'
assassinio
prima
di
tutto
,
per
avvicinarmi
a
comprendere
cosa
fare
dopo
.
Con
questi
romanzi
nel
loro
sacco
,
gli
ufficiali
e
sottufficiali
e
«
marines
»
sono
andati
in
Corea
a
bombardare
quelle
popolazioni
,
a
diffondere
tra
di
esse
i
bacilli
di
terribili
malattie
e
ad
affermare
,
così
,
la
superiorità
del
modo
di
vita
americano
.
Anche
quei
tali
ambigui
funzionari
del
dipartimento
di
Stato
sono
bene
educati
alla
politica
americana
;
hanno
,
in
questi
e
in
altri
romanzi
del
genere
,
una
letteratura
adeguata
alla
loro
formazione
,
così
come
hanno
a
disposizione
una
quantità
di
alcool
sufficiente
al
proprio
istupidimento
professionale
.
Il
presidente
della
società
contro
l
'
alcoolismo
negli
Stati
Uniti
ha
dichiarato
che
«
gli
impiegati
del
dipartimento
di
Stato
americano
hanno
bevuto
,
negli
ultimi
nove
anni
,
quasi
122
milioni
di
bottiglie
di
cocktail
»
.
(
Qui
sono
calcolate
le
sole
bottiglie
di
cocktail
,
ma
c
'
è
poi
il
resto
...
)
Io
non
so
quanti
siano
gli
impiegati
del
dipartimento
di
Stato
;
mi
pare
,
a
ogni
modo
,
che
bevano
grosso
e
,
per
dirla
alla
maniera
nostrana
,
che
siano
letteralmente
ubriachi
,
sette
giorni
alla
settimana
.
La
signora
Clara
se
ne
sarà
già
accorta
a
Washington
;
ma
l
'
alitare
dei
suoi
funzionari
dell
'
ambasciata
di
Roma
non
la
ingannerà
di
certo
.
Tornando
sui
nostri
passi
,
osservo
che
c
'
è
un
altro
motivo
il
quale
mi
lascerebbe
dubbioso
circa
lo
«
scaricamento
»
avvenuto
nel
meccanismo
della
dolce
signora
dai
concettini
graziosi
e
dalla
linguetta
un
po
'
lunghetta
.
Ed
è
il
viatico
che
le
ha
dato
Mac
Carthy
.
Questo
Mac
Carthy
è
un
fanatico
(
e
in
America
dicono
pure
che
egli
sia
un
corrotto
:
molto
probabilmente
finirà
in
galera
!
)
;
ma
oggi
perseguita
gli
americani
per
scoprire
che
cosa
essi
pensino
o
sentano
.
È
noto
che
il
signor
Charles
Bohlen
,
nominato
di
recente
ambasciatore
a
Mosca
,
fu
esaminato
da
questo
Mac
Carthy
in
modo
che
non
è
il
caso
di
riferire
.
Il
corrispondente
italiano
del
Giornale
d
'
Italia
negli
Stati
Uniti
scrisse
che
un
tale
,
in
possesso
di
un
sesto
senso
capace
di
scrutare
le
più
celate
caratteristiche
morali
di
un
individuo
,
si
era
presentato
al
Grande
Inquisitore
(
colui
che
finirà
in
galera
)
e
gli
aveva
detto
come
guardando
il
signor
Charles
Bohlen
negli
occhi
,
aveva
avvertito
,
grazie
al
proprio
sesto
senso
,
che
l
'
ambasciatore
destinato
a
Mosca
ha
tendenze
immorali
celate
nel
più
profondo
della
coscienza
e
quindi
è
inadatto
a
rappresentare
gli
Stati
Uniti
a
Mosca
.
Se
poi
il
signor
Bohlen
,
dopo
questa
acuta
indagine
,
è
stato
mandato
egualmente
nell
'
Unione
Sovietica
,
vuol
dire
che
proprio
non
c
'
era
come
sostituirlo
.
Dati
questi
precedenti
,
e
poiché
conosciamo
l
'
orientamento
e
i
procedimenti
del
Mac
Carthy
,
dovremmo
escludere
che
la
signora
Clara
sia
venuta
in
Italia
senza
il
corredo
ideologico
e
diplomatico
atomico
(
per
il
suo
personale
atomic
mi
pare
che
la
stagione
sia
quella
delle
piogge
,
e
la
pioggia
bagna
le
polveri
)
.
Ma
i
tempi
stanno
mutando
e
la
diplomazia
della
bomba
atomica
non
serve
,
anzi
fa
l
'
effetto
opposto
,
come
i
fatti
dimostrano
.
Bisogna
rientrare
nell
'
ordine
,
o
signora
Clara
,
bisogna
rientrare
nella
decenza
;
e
non
parlare
troppo
quando
si
è
ambasciatori
,
e
limitarsi
a
dire
sì
sì
,
no
no
,
e
non
dire
troppo
bugie
,
e
studiare
.
Osservi
e
studi
e
taccia
,
o
dolce
signora
dai
piccoli
concetti
graziosi
e
politi
.
Non
faccia
rumore
.
I
tempi
cambiano
.
StampaQuotidiana ,
Ho
letto
in
qualche
giornale
del
tipo
della
Voce
repubblicana
,
che
l
'
armistizio
raggiunto
in
Corea
nei
giorni
scorsi
rappresenterebbe
una
vittoria
dell
'
Onu
e
del
comando
americano
.
Tale
giudizio
,
piuttosto
audace
,
e
che
ricorda
,
sia
pure
in
un
campo
più
ristretto
,
quello
del
Gonella
sulla
vittoria
democristiana
del
7
giugno
,
non
può
far
dispiacere
all
'
osservatore
attento
dei
fatti
.
Ciascuno
ha
bisogno
,
in
certi
momenti
della
vita
,
di
una
consolazione
,
di
un
conforto
,
di
un
balsamo
e
se
non
c
'
è
un
amico
lì
pronto
che
ce
ne
offra
,
può
darsi
che
noi
stessi
provvediamo
con
i
nostri
mezzi
a
uscire
dall
'
afflizione
verso
l
'
ineffabile
soavità
.
Nel
caso
della
guerra
e
dell
'
armistizio
in
Corea
,
però
,
c
'
è
un
punto
che
obbliga
a
considerar
le
cose
in
un
modo
particolare
.
È
il
contrasto
stridente
,
raccapricciante
,
tra
gli
obiettivi
dichiarati
degli
aggressori
,
nell
'
estate
del
1950
,
che
,
stimolati
e
guidati
dai
capitani
e
dai
diplomatici
americani
,
minacciarono
l
'
invasione
della
Corea
settentrionale
per
metterla
sotto
il
loro
pesante
e
stupido
scettro
,
e
i
tristi
risultati
strategici
e
politici
raggiunti
dagli
stessi
capitani
e
diplomatici
,
dopo
tre
anni
di
guerra
coreana
.
I
termini
di
un
tal
contrasto
ci
fanno
pensare
che
i
commenti
atlantici
ottimisti
sulla
conclusione
dell
'
avventura
americana
in
Corea
,
abbiano
sofferto
l
'
allucinante
immagine
di
quel
che
sarebbe
potuto
capitare
in
Estremo
Oriente
ai
crociati
della
civiltà
occidentale
,
se
si
fossero
ostinati
nell
'
avventura
.
C
'
è
veramente
da
ringraziare
Iddio
!
Che
i
soldati
dell
'
Onu
abbiano
sfiorato
un
rischio
mortale
,
è
parso
evidente
a
tutti
gli
uomini
di
buon
senso
,
dopo
le
prove
date
dai
generali
Mac
Arthur
,
Ridgway
,
Clark
e
collaterali
.
La
sola
attenuante
di
questi
generali
,
come
capi
militari
,
è
l
'
assenza
di
una
tradizione
militare
americana
degna
di
questo
nome
.
Dai
conflitti
del
19
aprile
1775
,
tra
i
Minute
-
Men
e
le
Giubbe
Rosse
inglesi
;
e
dalla
guerra
d
'
indipendenza
,
sino
agli
ultimi
scontri
in
Corea
,
cioè
in
178
anni
,
solo
1.009.730
americani
sono
caduti
nelle
guerre
.
Di
fronte
a
questa
cifra
vi
è
quella
,
superiore
,
di
1.050.000
americani
vittime
di
incidenti
stradali
,
dal
primo
incidente
automobilistico
con
conseguenza
mortale
,
capitato
53
anni
fa
a
New
York
,
a
oggi
.
Vi
è
chi
obietta
che
la
bassa
cifra
di
morti
americani
nelle
guerre
degli
ultimi
178
anni
starebbe
a
dimostrare
la
politica
pacifica
costantemente
seguita
dagli
Stati
Uniti
.
La
verità
storica
,
però
,
non
conferma
una
tale
obiezione
,
derivante
dalla
leggenda
del
cosiddetto
carattere
democratico
,
umanistico
dello
sviluppo
dell
'
imperialismo
americano
,
leggenda
diffusa
da
propagandisti
interessati
.
L
'
imperialismo
americano
si
è
sviluppato
attraverso
il
massacro
dei
popoli
dichiarati
di
razza
inferiore
,
a
cominciare
dagli
indiani
.
L
'
idea
del
massacro
è
rimasta
alla
base
delle
concezioni
militari
statunitensi
,
e
ne
abbiamo
visto
in
Corea
nuove
e
più
moderne
applicazioni
.
A
quanto
pare
,
però
,
il
metodo
del
massacro
,
oggi
,
non
serve
a
dare
la
soluzione
strategica
delle
guerre
e
può
riservare
amare
sorprese
agli
aggressori
e
a
tutti
coloro
che
lo
applicano
.
Io
non
conosco
la
somma
delle
dottrine
militari
statunitensi
,
e
credo
non
avrò
occasione
di
interessarmi
di
tali
dottrine
nell
'
avvenire
.
Ho
un
grande
disprezzo
per
la
gente
del
Pentagono
;
per
le
prepotenze
e
gli
assassini
in
massa
che
hanno
compiuto
sino
a
oggi
e
per
quelli
più
vasti
che
stanno
meditando
.
Se
non
fosse
in
giuoco
la
vita
di
milioni
di
esseri
umani
,
minacciati
da
questi
criminali
,
mi
verrebbe
,
però
,
la
voglia
di
ridere
su
questi
condottieri
gaglioffi
e
spacconi
.
A
considerare
le
loro
gesta
c
'
è
da
essere
presi
d
'
ammirazione
per
i
grandi
eunuchi
bizantini
.
Noi
siamo
,
infatti
,
sorpresi
apprendendo
che
un
gran
numero
di
strateghi
bizantini
,
generali
e
ammiragli
,
erano
degli
eunuchi
.
Il
vecchio
eunuco
Narsete
,
a
75
anni
,
batté
i
goti
in
Italia
,
ciò
che
non
era
riuscito
al
virile
Belisario
.
Eunuco
fu
il
capo
militare
Teodoro
ed
eunuco
era
Giovanni
Staurokios
.
Fu
Belisario
a
nominare
l
'
eunuco
Salomone
governatore
militare
dell
'
Africa
.
L
'
imperatore
Niceforo
Foca
affidò
il
comando
dei
suoi
eserciti
a
tre
eunuchi
,
tra
i
quali
vi
era
un
suo
omonimo
nipote
.
La
tradizione
militare
degli
eunuchi
è
più
antica
di
Bisanzio
e
pare
risalga
all
'
Egitto
.
Il
famigerato
Putifarre
era
eunuco
e
ufficiale
di
un
Faraone
.
Ignoriamo
le
sue
prodezze
sul
campo
di
battaglia
;
mentre
,
d
'
altra
parte
,
comprendiamo
i
travagli
della
sua
sposa
.
Questa
fu
inabile
assai
verso
il
casto
Giuseppe
.
Già
:
gli
eunuchi
si
sposavano
anche
;
ma
di
questa
antica
usanza
non
è
lecito
discorrere
qui
,
sebbene
essa
susciti
delle
curiosità
,
se
non
proprio
militari
,
per
lo
meno
paramilitari
.
Ebbene
:
chi
,
nel
confronto
Narsete
-
Mac
Arthur
,
darebbe
la
preferenza
al
secondo
contro
il
valoroso
e
magnanimo
eunuco
?
Chi
preferirebbe
Ridgway
a
Giovanni
Staurokios
?
-
Vorresti
tu
,
dunque
,
proporre
la
devirilizzazione
dei
generali
del
Pentagono
?
-
Per
carità
!
E
poi
,
chi
ne
sa
nulla
di
certe
cose
?
E
ancora
:
a
che
servirebbe
una
tanto
crudele
operazione
hitleriana
?
Ho
letto
come
voi
,
nei
giornali
di
maggio
,
la
notizia
stupefacente
sui
consumi
americani
dei
prodotti
di
profumeria
.
Rende
pensosi
l
'
apprendere
che
il
28
per
cento
degli
acquirenti
di
saponi
e
creme
per
barba
sia
costituito
in
America
da
donne
.
Noi
siamo
abituati
a
conoscere
le
donne
dalle
guance
liscie
o
vellutate
come
le
pesche
.
Parrebbe
che
in
America
vi
siano
vasti
fenomeni
di
tricosi
femminile
!
Il
fatto
che
un
terzo
circa
delle
donne
americane
si
rada
la
barba
e
il
53
per
cento
delle
donne
usi
specialità
contro
la
calvizie
,
ci
dispiace
seriamente
,
tanto
che
non
vogliamo
crederci
.
Ma
la
statistica
è
conturbante
anche
per
le
cifre
che
riguardano
certe
predilezioni
degli
uomini
.
L'11
per
cento
delle
creme
di
bellezza
vendute
negli
Stati
Uniti
sono
usate
da
uomini
!
Questo
è
peggio
che
andare
a
lumi
spenti
,
anche
perché
...
permette
di
veder
chiaro
su
molte
cose
.
Ad
esempio
,
sull
'
isterismo
maschile
.
È
un
isterismo
alimentato
a
scopi
bellici
.
Gli
antichi
guerrieri
barbari
si
mettevano
delle
maschere
orripilanti
sul
volto
,
e
così
conciati
comparivano
sul
campo
di
battaglia
,
lanciando
spaventose
grida
intimidatorie
,
per
fiaccare
lo
spirito
militare
,
il
mordente
dell
'
avversario
.
Anche
oggi
sono
in
uso
simili
mistificazioni
(
in
certe
tribù
dell
'
Africa
o
del
Matogrosso
,
dell
'
Australia
)
.
Affare
serio
,
però
,
è
che
anche
l
'
avversario
ricorreva
a
metodi
analoghi
,
e
questo
gettava
il
turbamento
fra
le
truppe
a
fronte
,
creando
vuoti
sintomatici
negli
ammassamenti
delle
forze
.
Il
moderno
isterismo
americano
è
alimentato
da
tutta
una
propaganda
che
comincia
nelle
scuole
,
entra
nei
cinema
,
nei
romanzi
,
dovunque
;
ma
,
bisogna
convenirne
,
ha
dato
in
Corea
una
pessima
prova
per
il
fatto
assai
semplice
che
chi
ha
paura
non
ha
coraggio
.
Se
tu
sei
agghiacciato
di
spavento
in
una
sala
cinematografica
di
New
York
,
mentre
si
svolgono
le
sequenze
dell
'
orrendo
film
che
ti
racconta
l
'
invasione
newyorkese
dei
mostri
preistorici
«
redsaurus
»
,
cioè
dei
grandi
rettili
rossi
i
quali
,
poi
,
non
sono
altro
,
come
ti
viene
spiegato
,
che
esemplari
del
tipo
comunista
vulgaris
dei
nostri
tempi
;
se
tremi
al
cinematografo
,
come
te
la
caverai
quando
verrai
a
trovarti
davanti
a
un
comunista
vero
e
proprio
,
vestito
,
con
le
scarpe
,
col
cappotto
,
col
cappello
,
con
l
'
ombrello
;
o
,
peggio
,
in
uniforme
da
soldato
,
col
fucile
,
col
mitra
e
col
pugnale
?
Non
ci
sarà
,
allora
,
nessun
Mac
Arthur
che
potrà
trattenere
le
truppe
.
In
questo
caso
bisognerà
scappare
.
Infatti
un
criminale
può
sempre
commettere
un
delitto
quando
ha
di
fronte
un
inerme
,
o
quando
può
colpire
un
uomo
,
una
donna
,
un
ragazzo
,
alle
spalle
;
ma
se
ha
di
fronte
un
moderno
«
redsaurus
»
,
del
tipo
politico
o
addirittura
un
uomo
armato
,
coraggioso
,
il
criminale
fuggirà
,
perché
è
un
vile
.
Osservate
:
mentre
i
soldati
americani
distruggevano
la
Corea
nel
1952
,
in
questo
stesso
anno
(
leggi
l
'
intervista
del
signor
Edgar
Hoover
,
direttore
del
Fbi
,
all
'
International
News
Service
)
venivano
commessi
negli
Stati
Uniti
2.036.000
delitti
gravi
,
cioè
1'8,2
per
cento
in
più
del
1951
.
Si
tratta
di
delitti
di
ogni
genere
,
particolarmente
di
aggressioni
,
rapine
a
mano
armata
e
truffe
.
È
un
orientamento
sociale
che
viene
messo
in
evidenza
da
queste
cifre
.
Ed
è
un
orientamento
che
trova
le
sue
manifestazioni
nelle
guerre
di
brigantaggio
,
nelle
guerre
criminali
contro
i
popoli
pacifici
che
portano
a
questi
popoli
e
ai
loro
paesi
,
alle
loro
industrie
,
ai
loro
campi
,
alle
case
e
ai
loro
averi
la
distruzione
e
la
morte
.
Purtroppo
il
Codice
cattolico
della
morale
internazionale
costituisce
un
incitamento
e
un
aiuto
alla
dilatazione
del
crimine
.
La
Chiesa
cattolica
è
ben
rappresentata
al
Pentagono
e
in
Corea
.
Il
cardinale
Spellmann
non
è
meno
pericoloso
di
una
scatola
di
pidocchi
e
di
scarafaggi
portatori
di
peste
o
di
colera
o
di
tifo
.
Gli
invasori
americani
della
Corea
hanno
ucciso
centinaia
di
migliaia
di
uomini
,
di
donne
e
di
ragazzi
coreani
,
hanno
distrutto
le
case
e
gli
averi
dei
coreani
:
ma
non
hanno
vinto
,
perché
è
passato
il
tempo
in
cui
i
prepotenti
imperialisti
vincevano
sui
popoli
amanti
della
propria
libertà
e
della
propria
indipendenza
.
Dopo
tre
anni
di
guerra
,
gli
invasori
americani
hanno
dovuto
fermarsi
.
Hanno
perduto
.
Ma
la
loro
perdita
è
ben
più
grave
della
perdita
di
una
piccola
«
guerra
»
.
Si
sono
disonorati
in
faccia
al
mondo
!
Il
loro
nome
è
disprezzato
in
tutta
l
'
Asia
,
nell
'
Australia
,
in
Africa
,
nell
'
America
Latina
,
così
come
in
Europa
.
Nelle
isole
della
Polinesia
,
i
nomi
dei
generali
americani
aggressori
della
Corea
sono
odiati
e
ridicolizzati
.
Sono
ridicolizzati
,
questi
spaccamontagne
,
perché
i
piccoli
coreani
li
hanno
messi
in
scatola
.
Non
resta
loro
,
ormai
,
altra
speranza
che
comandare
il
Comitato
europeo
di
difesa
,
cioè
un
esercito
inesistente
,
che
non
può
esistere
!
Sono
ridicolizzati
,
perché
dai
loro
uffici
del
Pentagono
escono
e
vengono
diffuse
le
grandi
notizie
della
loro
stoltezza
.
Ecco
,
questo
professor
Willy
Ley
,
«
specialista
interplanetario
»
del
Pentagono
,
il
quale
esprime
l
'
opinione
che
la
Luna
potrebbe
essere
utilizzata
come
base
militare
per
bombardare
una
regione
determinata
del
globo
,
o
come
colonia
per
l
'
estrazione
di
metalli
rari
,
o
come
base
interplanetaria
di
ricerche
scientifiche
e
scalo
per
vascelli
interplanetari
,
in
navigazione
verso
Marte
o
Venere
.
Si
diano
,
dunque
,
questi
scellerati
,
agli
studi
interplanetari
e
lunari
e
marziani
e
venerei
.
Forse
i
piani
astrali
del
professor
Ley
sono
pazzeschi
.
Per
ora
,
almeno
,
non
andremo
sulla
Luna
.
È
difficile
assai
.
Ma
sono
folli
,
senza
dubbio
,
i
sogni
di
soggiogamento
della
popolazione
umana
che
nutriscono
i
pazzi
del
Potomac
.
Questi
non
sanno
più
distinguere
una
vittoria
da
una
sconfitta
.
Come
i
capi
del
Partito
repubblicano
italiano
(
storico
)
.
StampaQuotidiana ,
La
giornata
di
ieri
è
stata
definita
dal
«
New
York
Times
»
«
un
'
orribile
giornata
»
.
Basta
considerare
il
modo
in
cui
furono
travolte
nella
guerra
due
nazioni
neutrali
ed
inermi
,
una
delle
quali
era
stata
garantita
con
un
patto
decennale
di
non
aggressione
,
per
comprendere
l
'
estrema
gravità
degli
avvenimenti
di
ieri
che
gettano
un
'
ombra
cupa
sulla
vicenda
bellica
.
Mentre
sono
ancora
assolutamente
incerte
e
,
in
tutti
i
casi
,
non
definitive
le
notizie
che
riguardano
gli
sbarchi
tedeschi
ed
i
contrattacchi
inglesi
attualmente
in
corso
,
le
parole
dette
ieri
dai
protagonisti
del
conflitto
e
da
coloro
che
intendono
resistere
all
'
attacco
contribuiscono
non
solo
ad
illustrare
le
cause
e
le
responsabilità
di
questo
nuovo
conflitto
ma
pure
ad
indicarne
i
possibili
sviluppi
.
Il
memorandum
consegnato
dalla
Germania
a
Copenhagen
e
ad
Oslo
cercava
di
spiegare
l
'
impresa
asserendo
che
il
Reich
intendeva
proteggere
la
neutralità
nordica
minacciata
da
un
imminente
sbarco
alleato
.
A
questa
asserzione
ha
risposto
il
ministro
norvegese
Koht
:
«
Non
crediamo
che
gli
Alleati
intendano
prendere
misure
di
sbarco
»
.
Tale
era
,
all
'
alba
di
ieri
,
l
'
opinione
di
chi
doveva
essere
considerato
un
giudice
competente
e
responsabile
della
sicurezza
norvegese
.
Né
Copenhagen
né
Oslo
hanno
chiesto
alcuna
«
protezione
»
.
Il
carattere
dell
'
impresa
risultava
dallo
stesso
memorandum
tedesco
il
quale
ammoniva
che
ogni
«
resistenza
»
sarebbe
stata
«
stroncata
con
tutti
i
mezzi
»
,
al
fine
di
evitare
ogni
«
inutile
»
spargimento
di
sangue
.
Il
governo
norvegese
,
decidendo
la
resistenza
,
ha
fatto
comprendere
che
lo
spargimento
di
sangue
per
la
difesa
della
patria
non
è
un
sacrificio
«
inutile
»
.
Ma
il
memorandum
tedesco
aggiungeva
che
la
Germania
intende
anche
difendere
la
sua
sicurezza
contro
le
misure
di
blocco
degli
Alleati
.
Tale
difesa
ha
trascinato
nel
conflitto
due
paesi
neutrali
.
La
Germania
,
mentre
occupava
Copenhagen
e
Oslo
,
garantiva
«
il
rispetto
dell
'
integrità
e
dell
'
indipendenza
»
dei
due
paesi
neutrali
.
A
questa
garanzia
il
ministro
Koht
ha
risposto
dichiarando
allo
Storting
:
«
Credo
che
tutti
i
paesi
neutrali
siano
semplicemente
atterriti
da
una
tale
violazione
della
giustizia
»
.
La
Norvegia
ha
considerato
l
'
attacco
tedesco
come
una
diretta
violazione
della
sua
neutralità
e
della
sua
indipendenza
.
Danimarca
e
Norvegia
erano
in
rapporti
diplomaticamente
diversi
con
il
Reich
.
Quando
Roosevelt
mandò
un
appello
ad
Hitler
asserendo
che
le
piccole
nazioni
europee
si
sentivano
minacciate
,
Hitler
chiese
a
tutti
gli
Stati
confinanti
se
esisteva
tale
minaccia
.
La
Danimarca
rispose
negativamente
.
Poco
dopo
questa
risposta
,
un
rapido
negoziato
fra
Berlino
e
Copenhagen
condusse
alla
conclusione
di
un
patto
tedesco
-
danese
di
non
aggressione
firmato
a
Berlino
il
31
maggio
1939
.
Tale
patto
che
ha
la
durata
di
un
decennio
all
'
art
.
1
dice
:
«
Il
Reich
tedesco
ed
il
Regno
di
Danimarca
non
faranno
fra
loro
la
guerra
,
né
in
alcuna
altra
maniera
faranno
ricorso
all
'
impiego
della
forza
»
.
Questa
esplicita
garanzia
non
ha
impedito
il
ricorso
alla
forza
armata
per
l
'
occupazione
del
territorio
danese
.
I
danesi
,
colti
di
sorpresa
,
hanno
pure
tentato
di
resistere
.
Ieri
,
un
messaggio
alla
nazione
del
primo
ministro
danese
deplorava
la
«
morte
di
quei
buoni
figli
della
Danimarca
che
hanno
perduto
la
loro
vita
nelle
prime
ore
di
questa
mattina
»
.
Copenhagen
ha
dovuto
poi
accettare
il
fatto
compiuto
,
però
«
elevando
proteste
»
come
dice
il
proclama
firmato
dal
sovrano
e
dal
capo
del
governo
danese
.
La
Norvegia
non
aveva
concluso
con
il
Reich
alcun
patto
di
non
aggressione
.
Tutti
i
paesi
della
Scandinavia
rifiutarono
nello
scorso
anno
le
offerte
tedesche
di
patti
di
non
aggressione
ritenendo
superflui
tali
accordi
i
quali
furono
pure
considerati
pericolosi
dagli
Stati
scandinavi
che
intendevano
conservare
una
rigorosa
neutralità
di
fronte
a
quel
conflitto
che
già
si
profilava
all
'
orizzonte
.
Non
avendo
la
Norvegia
domandata
alcuna
protezione
,
l
'
ultimatum
tedesco
è
stato
considerato
ad
Oslo
come
una
richiesta
di
«
resa
»
alla
quale
il
governo
norvegese
ha
risposto
con
la
resistenza
armata
alle
truppe
tedesche
che
,
entrando
in
Oslo
,
occupavano
la
quinta
capitale
d
'
Europa
.
Nello
stesso
momento
in
cui
von
Ribbentrop
dichiarava
che
l
'
impresa
tedesca
«
ha
salvata
questa
parte
d
'
Europa
dal
sicuro
declino
»
,
il
governo
di
Oslo
accettava
le
immediate
promesse
di
aiuto
degli
Alleati
per
salvare
la
indipendenza
del
paese
.
Mentre
il
governo
dei
norvegesi
si
rifugiava
ad
Hamar
,
in
Oslo
occupata
veniva
organizzato
un
governo
detto
di
«
concentrazione
nazionale
»
.
Fenomeno
analogo
a
quello
già
avvenuto
nella
Carelia
occupata
.
Questo
governo
«
nazionale
»
ha
lanciato
un
appello
in
cui
è
definito
«
criminale
»
ogni
tentativo
di
resistenza
per
la
difesa
della
nazione
.
Dalle
considerazioni
della
stampa
tedesca
e
della
stampa
inglese
si
può
rendersi
conto
dell
'
opposto
significato
che
i
belligeranti
attribuiscono
alla
guerra
scandinava
.
La
«
Deutsche
Allgemeine
Zeitung
»
definisce
l
'
impresa
come
«
il
salvataggio
del
Nord
»
.
Secondo
il
«
Lokal
Anzeiger
»
ogni
tentativo
dei
neutrali
per
impedire
la
«
protezione
»
è
apparso
fin
dal
primo
momento
«
totalmente
inutile
»
,
e
si
aggiunge
che
l
'
intervento
tedesco
è
riuscito
a
«
polverizzare
»
il
piano
alleato
di
espansione
in
Scandinavia
.
La
stessa
stampa
insiste
pure
nel
sottolineare
che
la
libertà
,
l
'
indipendenza
,
l
'
integrità
,
l
'
inviolabilità
e
la
pace
dei
paesi
scandinavi
sono
ora
più
che
mai
assicurate
,
ed
i
comunicati
ufficiali
trasmessi
per
radio
da
Berlino
precisano
che
le
misure
tedesche
sono
state
prese
«
esclusivamente
»
nell
'
interesse
dei
neutrali
minacciati
dalla
posa
di
mine
la
quale
secondo
la
dichiarazione
di
Goebbels
era
il
«
prologo
»
dell
'
occupazione
franco
-
inglese
della
Scandinavia
.
Berlino
promette
pure
la
pubblicazione
dei
documenti
che
illustrano
questo
piano
.
La
stampa
degli
Alleati
ha
preso
intonazione
dalla
definizione
fatta
da
Chamberlain
dell
'
impresa
tedesca
:
«
nuovo
e
crudele
atto
di
aggressione
che
si
ritorcerà
contro
la
Germania
e
che
ne
accelererà
la
sconfitta
finale
»
.
A
Londra
ed
a
Parigi
si
considera
la
denuncia
del
piano
alleato
di
aggressione
degli
Scandinavi
come
un
semplice
«
pretesto
»
per
imporre
con
le
armi
non
una
protezione
,
ma
un
controllo
.
Lo
stesso
governo
svedese
ha
negato
di
sentirsi
minacciato
,
dimostrando
di
preferire
,
in
tutti
i
casi
,
una
semplice
minaccia
dell
'
indipendenza
alla
perdita
effettiva
dell
'
indipendenza
,
un
semplice
piano
di
occupazione
all
'
effettiva
occupazione
.
I
giornali
inglesi
,
polemizzando
violentemente
contro
l
'
«
invasione
non
provocata
»
che
ha
non
garantita
ma
eliminata
la
neutralità
scandinava
trasformando
il
Nord
d
'
Europa
in
un
teatro
di
operazioni
,
chiedono
alla
Germania
perché
non
ha
difeso
la
civiltà
europea
anche
in
Finlandia
ove
esisteva
non
una
semplice
minaccia
della
neutralità
ma
un
'
aggressione
effettiva
.
Chamberlain
ha
cercato
di
dimostrare
che
la
spedizione
navale
della
Germania
era
stata
organizzata
ed
iniziata
prima
della
decisione
inglese
di
minare
i
mari
.
Narvik
sarebbe
stata
occupata
dagli
stessi
equipaggi
delle
navi
mercantili
tedesche
che
erano
armati
.
Anche
a
Parigi
,
protestando
contro
i
«
bombardamenti
di
tutela
»
delle
città
norvegesi
,
la
stampa
ha
chiesto
un
immediato
intervento
dell
'
esercito
alleato
.
Il
settimo
Consiglio
di
guerra
,
riunito
ieri
a
Londra
,
ha
deciso
di
dare
immediatamente
ai
nordici
il
massimo
aiuto
possibile
delle
forze
armate
anglo
-
francesi
.
I
primi
gravissimi
scontri
sono
già
avvenuti
,
e
da
stamane
ha
avuto
inizio
una
cronaca
di
guerra
particolarmente
drammatica
.
I
tecnici
inglesi
ritengono
che
l
'
impresa
tedesca
abbia
determinato
quell
'
allargamento
del
teatro
di
guerra
che
la
Germania
ha
sempre
considerato
come
parte
del
piano
degli
Alleati
,
ritenendo
tale
allargamento
utile
agli
Alleati
.
Questa
estensione
della
guerra
fu
sempre
considerata
pericolosa
dalla
Germania
che
cercò
di
evitare
d
'
essere
impegnata
su
due
fronti
.
Mentre
nei
sotterranei
delle
linee
renane
gli
eserciti
stanno
in
attesa
,
Londra
ritiene
estremamente
rischioso
per
la
Germania
il
trasportare
la
guerra
sul
mare
ove
è
considerevole
la
superiorità
delle
forze
degli
Alleati
.
Gli
stessi
rifornimenti
nordici
,
che
finora
erano
assicurati
alla
Germania
,
possono
diventare
problematici
dal
momento
dello
scoppio
della
guerra
nei
territori
dei
paesi
fornitori
.
Le
sorti
del
conflitto
in
corso
possono
dipendere
da
molti
imponderabili
.
In
genere
,
mentre
si
ritiene
difficile
variare
l
'
attuale
stato
di
cose
della
Danimarca
nella
quale
il
Reich
può
stabilire
una
poderosa
difesa
,
assai
incerta
appare
invece
la
sorte
del
conflitto
norvegese
che
sarà
deciso
non
solo
dalla
resistenza
della
Norvegia
e
dall
'
attacco
degli
Alleati
,
ma
anche
dall
'
atteggiamento
della
Svezia
e
soprattutto
dall
'
atteggiamento
della
Russia
.
Si
smentiscono
le
notizie
di
ultimatum
tedesco
a
Stoccolma
;
e
contraddittorie
sono
le
notizie
sulla
mobilitazione
svedese
.
Sembra
che
il
presidente
Hansson
abbia
dichiarata
la
neutralità
della
Svezia
,
e
si
aggiunge
pure
che
il
governo
,
il
quale
ha
nominato
una
commissione
per
trattare
con
la
Germania
,
si
opporrebbe
ad
ogni
tutela
e
ad
ogni
passaggio
.
Circa
l
'
atteggiamento
sovietico
si
ha
notizia
solo
del
lungo
colloquio
fra
Molotov
e
l
'
ambasciatore
tedesco
a
Mosca
.
Anche
l
'
Olanda
ed
il
Belgio
,
prendono
varie
misure
precauzionali
,
riaffermano
il
loro
proposito
di
opporsi
alla
tutela
ed
ai
passaggi
di
truppe
straniere
.
Quantunque
il
colpo
di
scena
di
ieri
abbia
messo
in
moto
molte
forze
che
agiranno
sulla
situazione
,
ormai
solo
il
confronto
fra
le
forze
armate
dei
belligeranti
potrà
decidere
le
sorti
della
Scandinavia
.
StampaPeriodica ,
Quando
in
Italia
si
parla
di
«
tecniche
nuove
»
s
'
intende
ciò
che
in
altri
paesi
è
una
fase
superata
,
cioè
la
introduzione
di
sistemi
meccanizzati
e
la
razionalizzazione
dei
metodi
di
produzione
.
Le
punte
realmente
automatizzate
sono
rare
;
anche
se
esse
tendono
,
sotto
la
pressione
internazionale
,
a
divenire
la
norma
e
sin
da
ora
costituiscono
il
punto
di
convergenza
e
di
moto
dei
fenomeni
economici
italiani
.
Si
hanno
cioè
-
volendo
ragionare
per
schemi
-
contemporaneamente
tre
epoche
economiche
:
una
precapitalista
,
una
capitalista
e
una
neocapitalista
.
Ai
vecchi
problemi
sociali
ed
economici
si
aggiungono
perciò
nuovi
problemi
,
in
un
'
accelerazione
del
processo
di
trapasso
da
epoca
a
epoca
,
che
rende
esplosiva
tutta
la
situazione
.
D
'
altra
parte
è
inevitabile
una
razionalizzazione
economico
-
produttiva
che
crei
le
condizioni
per
il
susseguente
sviluppo
dell
'
automazione
;
e
-
benché
ciò
non
sia
inevitabile
-
questa
razionalizzazione
potrà
difficilmente
effettuarsi
senza
una
radicale
modificazione
delle
strutture
politico
-
sociali
che
corrispondono
ad
un
vecchio
ordinamento
produttivo
.
Se
questa
modificazione
-
che
comporta
una
«
democratizzazione
»
del
potere
capitalista
,
cioè
una
sua
trasformazione
da
potere
impositivo
a
leadership
-
si
appuntano
gli
aspetti
politici
del
fenomeno
.
Il
fenomeno
della
«
democratizzazione
»
costituisce
d
'
altra
parte
la
base
stessa
sulla
quale
,
in
altri
paesi
,
si
sviluppa
l
'
automazione
.
Il
processo
tecnologico
assume
ovunque
il
carattere
di
un
'
ulteriore
concentrazione
economica
;
ovunque
significa
«
liberazione
»
di
manodopera
e
,
di
conseguenza
,
ovunque
esso
pone
il
problema
del
potere
,
cioè
del
controllo
del
fenomeno
e
dei
suoi
risultati
.
Ma
ciò
che
distingue
,
specialmente
nella
fase
di
preparazione
,
i
paesi
avanzati
dai
paesi
arretrati
è
la
esistenza
di
controlli
ancor
prima
economico
-
sociali
che
politici
e
legislativi
.
È
cioè
lo
stadio
di
«
democratizzazione
»
e
di
sviluppo
economico
cui
è
giunto
il
capitalismo
che
impone
regole
al
tempo
stesso
economiche
e
politiche
,
inevitabili
se
il
grande
capitale
vuole
mantenere
il
suo
potere
e
le
condizioni
del
suo
stesso
sviluppo
.
La
«
democratizzazione
»
non
si
riferisce
infatti
tanto
al
meccanismo
legislativo
,
burocratico
e
politico
,
quanto
ad
un
determinato
stadio
di
sviluppo
economico
,
di
cui
sono
espressione
il
pieno
impiego
,
la
politica
organica
degli
alti
salari
,
la
perequazione
tra
industria
ed
agricoltura
,
la
funzionalità
economica
dello
Stato
,
e
la
capacità
del
grande
capitale
di
manovrare
questa
funzionalità
in
modo
da
coprire
.
oltre
al
proprio
e
in
funzione
del
proprio
,
un
vasto
settore
di
interessi
sociali
.
I
controlli
perciò
non
agiscono
come
limitazioni
meccaniche
ed
esterne
alla
sfera
economica
,
ma
come
condizioni
del
funzionamento
stesso
del
sistema
e
del
mantenimento
del
relativo
potere
capitalista
.
Il
sistema
capitalista
non
cessa
,
ma
deve
giustificarsi
come
una
condizione
valida
al
di
là
del
proprio
limite
;
il
potere
capitalista
non
decade
,
ma
deve
esplicarsi
come
leadership
,
anziché
come
imposizione
.
D
'
altra
parte
,
benché
tutto
il
meccanismo
sia
in
funzione
dell
'
esistenza
e
della
conservazione
di
un
sistema
,
esso
non
è
una
pura
proiezione
paternalista
.
Anzi
-
ed
è
questo
il
suo
aspetto
fondamentale
e
la
condizione
del
suo
funzionamento
-
un
forte
ed
autonomo
movimento
operaio
è
insieme
una
delle
componenti
del
meccanismo
e
uno
dei
possibili
momenti
di
superamento
.
Conseguenza
di
lunghe
lotte
sociali
,
la
«
democratizzazione
»
capitalistica
si
mantiene
solo
grazie
ad
una
costante
pressione
sociale
,
punta
della
quale
è
il
movimento
operaio
.
Il
giuoco
perciò
è
dialettico
.
La
lotta
di
classe
non
si
spegne
per
il
fatto
di
svolgersi
nell
'
ambito
del
sistema
;
si
arricchisce
anzi
,
nei
suoi
aspetti
migliori
,
del
fatto
che
il
movimento
operaio
è
profondamente
inserito
come
forza
economica
nell
'
insieme
dei
fenomeni
economico
-
produttivi
e
può
condizionarli
mentre
la
sua
dinamica
lo
porta
ad
una
mutazione
qualitativa
del
sistema
ed
alla
conquista
dei
controlli
economici
e
politici
.
Così
il
grande
capitale
non
rinuncia
al
tentativo
di
disgregare
l
'
opposizione
operaia
;
ma
non
può
ricorrere
-
se
non
bloccando
e
disgregando
le
basi
stesse
su
cui
si
fonda
-
ai
metodi
di
polizia
e
di
corruzione
.
Il
tentativo
di
deviazione
degli
effetti
sociali
e
politici
del
processo
tecnologico
tentativo
implicito
nella
logica
capitalistica
-
si
pone
di
conseguenza
ad
un
livello
più
elevato
,
nel
campo
delle
modificazioni
di
struttura
,
anziché
al
livello
della
disgregazione
pura
e
semplice
.
La
«
democratizzazione
»
non
costituisce
,
di
per
sé
,
un
fattore
automaticamente
risolutore
e
immutabile
,
le
soluzioni
di
forza
non
essendo
mai
inevitabili
;
ma
permette
di
condizionare
l
'
introduzione
e
i
primi
sviluppi
del
processo
tecnologico
e
stabilisce
le
condizioni
di
uno
sviluppo
dialettico
.
Ora
,
è
chiaro
che
in
Italia
una
evoluzione
del
genere
-
se
è
problema
di
una
moderna
politica
della
classe
operaia
-
è
anche
espressione
di
rinnovamento
di
una
classe
dirigente
che
voglia
uscire
dalle
tradizionali
condizioni
di
paternalismo
.
Ma
è
anche
chiaro
che
il
potere
degli
stessi
gruppi
capitalistici
avanzati
-
ciò
che
intendiamo
per
«
grande
capitale
»
-
è
ancora
potere
legato
al
paternalismo
e
tale
vuole
rimanere
.
in
altre
parole
,
il
problema
che
si
pone
non
è
quello
di
un
ennesimo
trasformismo
della
vecchia
classe
dirigente
:
la
«
democratizzazione
»
del
capitalismo
italiano
è
,
per
le
condizioni
storiche
della
nostra
società
.
sostituzione
dell
'
attuale
classe
dirigente
con
gruppi
nuovi
.
La
caratteristica
fondamentale
del
fenomeno
italiano
-
la
logica
del
grande
capitale
italiano
-
sta
invece
nel
fatto
che
.
mentre
una
parte
del
capitalismo
nazionale
tenta
di
mantenere
il
processo
nell
'
ambito
delle
inevitabili
trasformazioni
tecnologiche
,
i
gruppi
più
avanzati
(
il
neocapitalismo
)
accettano
la
necessità
di
una
«
democratizzazione
»
-
specialmente
nei
suoi
aspetti
economici
e
sociali
-
alla
condizione
di
farne
ancora
una
volta
una
concessione
paternalista
.
Di
operare
cioè
tutto
il
processo
in
prima
persona
,
evitando
gli
aspetti
dialettici
che
supererebbero
nettamente
il
paternalismo
e
imporrebbero
un
mutamento
delle
condizioni
del
potere
.
Sotto
questo
profilo
è
comprensibile
ciò
che
,
altrimenti
,
apparirebbe
un
comportamento
illogico
sulla
scena
politica
e
sulla
scena
sindacale
.
La
contrapposizione
tra
queste
due
posizioni
-
senza
calcolare
quella
dei
gruppi
parassitari
e
redditieri
condannati
(
pre
-
capitalismo
)
-
corrisponde
infatti
a
due
soluzioni
politiche
del
problema
.
La
prima
si
risolve
in
un
regime
a
carattere
salazarista
-
dittatura
formalmente
parlamentare
-
che
permette
cauti
spostamenti
purché
non
urtino
le
condizioni
del
regime
;
la
seconda
accetta
e
ricerca
una
politica
governativa
pianificatrice
,
vuole
uno
sviluppo
economico
generale
,
propone
una
modificazione
di
strutture
.
Purché
la
natura
del
suo
potere
non
si
modifichi
e
,
di
conseguenza
,
nessuna
opposizione
organizzata
possa
funzionare
nell
'
ambito
economico
-
sociale
dove
si
determinano
il
potere
e
le
condizioni
del
suo
esercizio
.
Si
spiegano
cioè
le
resistenze
di
gran
parte
dello
schieramento
capitalista
alla
evoluzione
politica
e
sociale
in
corso
;
e
la
propensione
di
un
'
altra
parte
a
soluzioni
pescate
nell
'
ambito
della
socialdemocrazia
tradizionale
.
I
gruppi
più
avanzati
,
infatti
,
non
esitano
a
favorire
soluzioni
socialdemocratiche
-
sino
a
rivestirsi
essi
stessi
di
panni
«
socialisti
»
-
ed
arrivare
a
ciò
che
Gramsci
chiamava
la
«
razionalizzazione
demografica
»
e
alla
programmazione
economica
.
Ma
ciò
non
deve
significare
autonomia
operaia
poiché
questa
autonomia
è
la
condizione
fondamentale
dell
'
inserimento
della
classe
operaia
nel
fenomeno
produttivo
e
nelle
strutture
aziendali
e
rappresenterebbe
così
il
polo
dialettico
di
una
reale
ed
obiettiva
«
democratizzazione
»
.
Dietro
all
'
anticomunismo
e
alla
proclamata
ricerca
di
un
movimento
operaio
«
democratico
»
esiste
perciò
soltanto
la
volontà
di
evitare
le
contropartite
sindacali
.
specialmente
nell
'
azienda
.
di
un
eventuale
sviluppo
politico
a
carattere
socialdemocratico
moderno
.
cosicché
questo
,
isolato
sul
piano
politico
,
non
esce
dall
'
ambito
del
paternalismo
.
Il
rammodernamento
delle
strutture
economiche
e
una
maggiore
funzionalità
delle
strutture
politiche
non
vengono
dunque
negati
;
ma
debbono
essere
operati
solo
in
concomitanza
di
un
disgregamento
sociale
ottenuto
attraverso
la
fabbrica
e
il
piano
sindacale
.
Ora
,
la
disgregazione
del
movimento
operaio
è
nella
logica
del
capitalismo
ovunque
.
Ma
la
caratteristica
di
questa
logica
applicata
alla
situazione
italiana
è
che
,
per
mantenere
la
natura
astorica
del
suo
potere
.
il
grande
capitale
deve
avvalersi
delle
condizioni
stesse
di
sperequazione
economica
e
di
arretratezza
sociale
che
costituiscono
i
maggiori
ostacoli
allo
sviluppo
produttivistico
.
Il
mantenimento
del
paternalismo
presuppone
infatti
il
mantenimento
delle
sue
condizioni
storiche
.
Ma
poiché
queste
contrastano
con
gli
obiettivi
produttivistici
.
la
soluzione
viene
cercata
non
nella
distruzione
pura
e
semplice
del
movimento
operaio
.
quanto
nella
enucleazione
di
aristocrazie
operaie
privilegiate
e
legate
alle
posizioni
della
conservazione
paternalista
.
Il
grande
capitale
si
crea
cioè
un
suo
mercato
privilegiato
;
e
,
scimmiottando
i
movimenti
operai
«
democratici
»
,
si
forma
la
opposizione
di
comodo
.
Sarebbe
perciò
un
errore
vedere
nel
grande
capitale
un
peso
inerte
;
o
negare
che
esso
intenda
procedere
a
modificazioni
di
struttura
.
Se
esistono
forti
contrasti
in
seno
allo
schieramento
capitalista
.
ciò
non
toglie
che
la
dinamica
del
processo
favorisce
i
gruppi
orientati
verso
soluzioni
non
meno
politico
-
sociali
che
economiche
.
Per
il
raggiungimento
di
queste
soluzioni
,
anzi
,
il
grande
capitale
mette
in
gioco
un
dinamismo
e
possibilità
tali
da
assorbire
in
potenza
tutti
i
possibili
sviluppi
riformistici
tradizionali
in
campo
politico
e
in
campo
sindacale
.
Cioè
tutti
quegli
sviluppi
che
non
tocchino
,
né
in
senso
rivoluzionario
,
né
in
senso
evolutivo
,
il
nucleo
paternalista
del
suo
potere
.
La
formazione
di
aristocrazie
operaie
conservatrici
è
dunque
il
momento
fondamentale
dell
'
azione
del
grande
capitale
.
Essa
si
manifesta
in
forme
note
,
la
repressione
,
la
discriminazione
,
la
rappresaglia
individuale
,
l
'
esautoramento
e
la
subordinazione
degli
organismi
operai
di
fabbrica
.
Queste
forme
sono
sempre
presenti
,
come
mezzi
indispensabili
alla
politica
paternalista
.
Anche
dove
questa
si
tinge
di
socialismo
e
queste
forme
sono
meno
evidenti
,
non
è
possibile
evitare
discriminazioni
e
'
esautoramento
degli
organismi
di
rappresentanza
operaia
.
Ma
questi
mezzi
sono
intesi
ad
accelerare
gli
effetti
di
altre
condizioni
a
carattere
strutturale
che
rappresentano
il
fondo
dell
'
azione
padronale
.
La
sperequazione
tra
livello
dei
salari
e
livello
dei
profitti
è
la
condizione
fondamentale
.
La
politica
salariale
dei
grandi
complessi
-
cioè
la
concessione
paternalista
di
salari
aziendali
-
è
ben
lontana
dal
rappresentare
un
'
organica
politica
di
alti
salari
,
cioè
una
politica
con
precisi
intenti
economici
,
inquadrabili
in
un
sistema
in
sviluppo
.
Essa
è
in
realtà
una
politica
di
corruzione
che
gioca
sui
livelli
salariali
inferiori
cd
è
intesa
ad
ottenere
specialmente
-
anche
se
non
esclusivamente
-
la
esclusione
di
ogni
controllo
e
di
ogni
lotta
nella
fabbrica
nel
periodo
dell
'
aggiustamento
e
della
razionalizzazione
dei
metodi
produttivi
.
Sull
'
allargamento
della
forbice
profitti
-
salari
,
d
'
altra
parte
,
si
fonda
tutta
la
politica
del
grande
capitale
;
intesa
a
sfruttare
la
sperequazione
economica
,
per
trarre
quei
profitti
differenziali
che
costituiscono
il
nerbo
della
sua
politica
.
Complementare
al
divario
profitti
-
salari
è
la
sperequazione
tra
livelli
salariali
nelle
varie
aziende
.
Attraverso
i
meccanismi
confindustriali
,
i
rapporti
contrattuali
e
le
influenze
dirette
,
il
grande
capitale
può
ottenere
una
cristallizzazione
dei
minimi
salariali
,
cristallizzazione
necessaria
allo
sviluppo
del
sistema
dei
salari
aziendali
e
dei
profitti
differenziali
.
La
depressione
salariale
dà
infatti
rilievo
al
salario
aziendale
senza
che
ne
risulti
menomato
lo
sfruttamento
capitalistico
.
Oltre
a
ciò
il
rapporto
costi
-
prezzi
ricade
a
tutto
favore
del
grande
complesso
produttivo
che
,
anche
in
questo
senso
,
approfondisce
a
proprio
vantaggio
la
sperequazione
economica
.
A
questi
strumenti
economici
si
accompagnano
azioni
più
propriamente
sociologiche
,
collegate
alla
razionalizzazione
dei
sistemi
produttivi
.
La
dequalificazione
e
il
rinnovo
-
oltre
agli
spostamenti
interni
-
di
manodopera
sono
infatti
un
altro
elemento
di
fondo
.
Si
dovrebbe
chiarire
il
termine
di
«
dequalificazione
»
,
poiché
la
tendenza
è
alla
sostituzione
di
una
qualificazione
individuale
con
una
qualificazione
di
nassa
che
l
'
uso
generico
di
«
dequalificazione
»
tende
a
nascondere
.
È
comunque
importante
notare
che
,
presso
i
grandi
complessi
,
avviene
un
forte
ricambio
di
manodopera
reso
possibile
dalla
capacità
di
istruire
nell
'
azienda
stessa
la
manodopera
non
qualificata
per
compiti
particolari
,
spesso
non
ripetibili
altrove
,
che
cioè
non
costituiscono
«
mestiere
»
.
A
ciò
si
aggiunge
il
fatto
che
la
nuova
manodopera
è
preferibilmente
scelta
tra
lavoratori
alla
prima
generazione
operaia
,
legati
alla
crisi
della
piccola
proprietà
contadina
o
provenienti
da
regioni
tradizionalmente
«
depresse
»
.
Si
comprende
facilmente
che
cosa
ci
si
attenda
da
un
'
azione
complessa
,
della
quale
abbiamo
indicato
soltanto
i
momenti
fondamentali
.
Non
si
tratta
soltanto
degli
effetti
psicologici
del
divario
di
condizione
salariale
.
Una
differenza
tra
livelli
salariali
-
anche
nella
particolare
condizione
economico
-
sociale
italiana
-
non
provoca
,
di
per
sé
,
fratture
effettive
,
strutturali
,
della
classe
operaia
.
Il
fatto
è
che
la
differenza
tra
livelli
salariali
è
uno
degli
aspetti
di
una
sperequazione
economica
generale
e
di
un
metodo
che
investe
tutta
la
economia
italiana
.
Qualora
perciò
il
lavoratore
si
renda
conto
che
la
sua
possibilità
di
ottenere
miglioramenti
del
salario
diretto
ed
indiretto
con
relativa
facilità
,
è
condizionata
da
questa
condizione
sperequativa
,
è
cioè
correlata
alla
depressione
salariale
generale
.
e
accetti
con
ciò
il
punto
di
vista
del
grande
capitale
,
egli
porrà
la
sua
rivendicazione
come
spartizione
della
torta
e
la
sua
«
democraticità
»
sarà
così
completa
.
Il
tentativo
mira
cioè
ad
ottenere
-
in
forme
adeguate
alla
nostra
epoca
ed
alla
situazione
italiana
-
la
ripetizione
del
fenomeno
provocato
dalla
formazione
dell
'
American
Federation
of
Labor
,
quando
l
'
aristocrazia
operaia
americana
-
formata
dagli
skilled
-
decise
di
separarsi
dal
grosso
della
classe
operaia
.
Tuttavia
-
ammesso
che
il
confronto
sia
possibile
-
esiste
un
elemento
di
profonda
differenziazione
.
Gli
skilled
americani
avevano
,
proprio
in
virtù
di
una
loro
abilità
professionale
che
li
spingeva
a
distinguersi
una
forza
contrattuale
che
l
'
attuale
condizione
produttiva
non
permette
e
che
,
comunque
,
non
caratterizza
la
aristocrazia
operaia
italiana
.
Questo
elemento
muta
totalmente
le
condizioni
e
le
prospettive
del
fenomeno
.
Le
aristocrazie
operaie
italiane
non
possono
riprodurre
la
caratteristica
fondamentale
del
fenomeno
americano
,
cioè
la
autonomia
,
operante
anche
nei
momenti
peggiori
.
fondata
stilla
abilità
professionale
.
Esse
sono
perciò
da
un
lato
abbandonate
allo
strapotere
paternalista
e
dall
'
altro
non
possono
separarsi
totalmente
dalla
classe
operaia
.
dalla
necessità
cioè
di
trovare
in
essa
la
forza
contrattuale
di
cui
mancano
.
Il
grande
capitale
non
può
perciò
arrestare
la
sua
azione
ad
un
momento
di
pretesa
«
democraticità
»
del
movimento
operaio
-
che
potrebbe
coincidere
con
la
sparizione
delle
organizzazioni
di
classe
-
riservandosi
di
trattare
,
su
un
piano
interclassista
,
con
organizzazioni
coadiuvanti
ma
autonome
.
In
quel
momento
infatti
i
gruppi
operai
esclusi
si
troverebbero
a
dover
di
nuovo
agire
secondo
una
capacità
contrattuale
che
deriva
esclusivamente
dalla
solidarietà
di
classe
e
perciò
ricostruirebbero
immediatamente
anche
la
capacità
contrattuale
degli
strati
operai
non
privilegiati
.
La
logica
del
grande
capitale
non
può
dunque
essere
che
la
logica
della
stratificazione
:
la
logica
degli
elefanti
addomesticati
.
La
distruzione
del
movimento
operaio
-
cioè
la
sparizione
delle
sue
organizzazioni
-
gli
renderebbe
impossibile
quell
'
azione
di
pressione
sui
partiti
e
sulla
socialdemocrazia
politica
che
gli
occorre
per
la
realizzazione
demografica
e
per
la
programmazione
economica
.
Ma
l
'
autonomia
operaia
in
un
modo
qualsiasi
e
sul
filo
di
una
qualsiasi
politica
,
rappresenterebbe
il
crollo
della
sua
politica
e
conseguentemente
del
potere
paternalista
.
In
Italia
perciò
la
lotta
per
il
potere
-
ché
tale
è
la
lotta
per
il
controllo
del
fenomeno
tecnologico
-
assume
toni
drammatici
.
Porre
la
questione
come
necessità
di
arrivare
comunque
ad
una
programmazione
economica
.
significa
rimanere
ancora
in
ritardo
rispetto
ai
termini
effettivi
della
questione
.
La
lotta
é
contro
il
paternalismo
in
lobbia
o
in
cravatta
rossa
;
ma
è
anche
contro
le
soluzioni
capitaliste
più
arretrate
.
È
contro
le
interpretazioni
riformistiche
della
socialdemocrazia
;
ma
è
anche
contro
le
interpretazioni
pseudo
-
rivoluzionarie
che
favoriscono
i
gruppi
capitalistici
retrivi
.
Contro
il
collaborazionismo
operaio
che
svuota
di
senso
una
lotta
moderna
;
ma
è
anche
contro
le
impostazioni
della
mitologia
massimalista
che
affossano
il
movimento
operaio
nell
'
impotenza
e
,
dietro
ai
verbalismi
,
svirilizzano
proprio
la
lotta
di
classe
come
fenomeno
storico
,
non
come
proiezione
mitica
.
StampaQuotidiana ,
Sia
l
'
uno
che
l
'
altro
belligerante
ammettono
che
i
recenti
avvenimenti
scandinavi
sono
destinati
ad
influenzare
profondamente
la
politica
dei
neutrali
,
e
specialmente
di
quei
neutrali
che
confinano
con
la
Germania
.
Secondo
gli
inglesi
,
l
'
occupazione
tedesca
della
Norvegia
ha
ulteriormente
scosso
la
sicurezza
dell
'
Olanda
,
del
Belgio
e
della
Svizzera
.
Secondo
i
tedeschi
,
l
'
insuccesso
alleato
in
Norvegia
ha
scosso
la
fiducia
nelle
garanzie
anglo
-
francesi
a
favore
dei
neutrali
.
(
I
neutrali
garantiti
sono
attualmente
solo
la
Romania
,
la
Grecia
e
la
Turchia
)
.
Il
punto
di
vista
inglese
sulla
sicurezza
dei
neutrali
(
dopo
i
recenti
fatti
)
è
stato
prospettato
da
Chamberlain
nelle
sue
dichiarazioni
ai
Comuni
.
L
'
Inghilterra
e
la
Francia
sottolineando
il
fatto
che
nessun
paese
neutrale
è
stato
attaccato
dagli
Alleati
i
quali
intervennero
in
Norvegia
solo
dopo
l
'
inizio
dell
'
occupazione
tedesca
dichiarano
che
il
principio
della
loro
politica
nei
confronti
dei
neutri
resta
immutato
:
«
rispetto
della
sovranità
e
dell
'
indipendenza
degli
altri
Stati
;
nessuna
difesa
dei
neutri
,
loro
malgrado
»
.
Questo
principio
,
ribadito
da
Chamberlain
,
mira
a
caratterizzare
la
politica
anglo
-
francese
di
fronte
alla
neutralità
,
e
mira
pure
a
distinguerla
da
altre
politiche
.
L
'
Inghilterra
aveva
preparato
truppe
destinate
ad
un
eventuale
sbarco
in
Norvegia
,
ma
,
come
precisò
lo
stesso
Chamberlain
,
«
le
istruzioni
date
ai
comandi
di
queste
forze
prevedevano
che
l
'
occupazione
fosse
iniziata
solo
in
due
casi
:
se
vi
era
un
esplicito
invito
da
parte
dell
'
autorità
norvegese
;
se
la
neutralità
norvegese
fosse
stata
violata
»
.
La
stampa
inglese
ora
rimprovera
alla
stampa
tedesca
di
polemizzare
con
l
'
Inghilterra
trascurando
di
tener
presenti
queste
specifiche
condizioni
sulle
quali
ha
insistito
Chamberlain
e
,
conseguentemente
,
figurando
l
'
occupazione
della
Norvegia
come
una
gara
a
chi
arriva
primo
.
Fu
il
rispetto
di
queste
due
condizioni
(
alle
quali
è
costretto
subordinare
ogni
intervento
chi
intende
rispettare
il
principio
della
neutralità
)
che
attardò
l
'
intervento
alleato
e
che
,
in
parte
,
ne
provocò
l
'
insuccesso
.
Considerando
questa
recente
esperienza
,
gli
Alleati
ora
ammoniscono
i
neutrali
a
non
lasciarsi
cogliere
di
sorpresa
e
a
non
chiedere
aiuti
troppo
tardi
,
quando
gli
aiuti
hanno
scarsa
possibilità
di
successo
.
«
I
neutri
scrive
il
"
Times
"
non
vogliono
chiamarci
in
tempo
,
e
criticano
poi
la
nostra
lentezza
»
.
Lo
stesso
giornale
ritiene
che
,
se
gli
scandinavi
avessero
accettata
l
'
alleanza
difensiva
offerta
dagli
Alleati
,
la
situazione
nordica
sarebbe
ora
diversa
.
Per
la
Germania
,
invece
,
l
'
ammaestramento
che
i
neutrali
possano
ricevere
dai
recenti
avvenimenti
è
di
natura
diversa
.
Partendo
dal
principio
che
considera
permessa
una
protezione
anche
se
non
richiesta
,
la
stampa
tedesca
indica
ai
paesi
neutrali
la
diversa
sorte
della
Danimarca
e
della
Norvegia
.
Il
primo
paese
ha
subìto
senza
resistenza
l
'
occupazione
tedesca
,
ed
ha
quindi
evitata
la
guerra
;
il
secondo
paese
ha
voluto
resistere
ed
ha
pure
chiamato
l
'
aiuto
degli
Alleati
.
Questa
resistenza
è
crollata
sotto
il
peso
delle
forze
militari
della
Germania
:
tutta
la
Norvegia
è
stata
insanguinata
,
e
molte
città
norvegesi
sono
ridotte
a
macerie
fumanti
.
La
campagna
di
Norvegia
viene
quindi
considerata
come
un
triste
monito
per
chi
tenta
difendere
la
propria
patria
e
per
chi
chiede
l
'
inefficace
aiuto
degli
Alleati
nella
speranza
di
rinforzare
tale
difesa
.
Di
fronte
a
questo
duplice
ordine
di
deduzioni
che
gli
alleati
ed
i
tedeschi
traggono
dalla
recente
esperienza
nei
confronti
della
politica
dei
neutrali
,
è
importante
notare
alcune
reazioni
dei
paesi
neutrali
più
esposti
ai
pericoli
della
tormenta
.
Olanda
.
Il
presidente
del
Consiglio
De
Geer
ha
tenuto
,
sabato
scorso
,
un
importante
discorso
alla
Camera
olandese
.
Secondo
De
Geer
,
i
recenti
avvenimenti
non
hanno
per
nulla
influito
sulla
politica
di
neutralità
dell
'
Olanda
.
Anche
se
l
'
esperienza
norvegese
dimostra
come
si
debba
pagare
a
caro
prezzo
la
difesa
della
patria
,
l
'
Olanda
è
più
che
mai
decisa
ad
opporsi
con
le
armi
ad
ogni
tentativo
:
costi
quello
che
costi
.
Il
presidente
del
Consiglio
ha
criticato
quei
nazionalisti
olandesi
che
,
per
le
loro
simpatie
con
movimenti
stranieri
,
assumono
atteggiamenti
che
possono
suscitare
sospetti
sulla
politica
di
neutralità
dell
'
Olanda
e
sui
propositi
olandesi
di
resistere
a
qualsiasi
tentativo
di
violazione
territoriale
.
Per
porre
riparo
a
questi
pericoli
,
e
per
riconfermare
la
sua
volontà
di
assoluta
resistenza
ad
ogni
pressione
straniera
,
il
governo
olandese
ha
deciso
,
negli
ultimi
giorni
,
vari
arresti
.
Anche
van
Tonninger
,
deputato
nazionalsocialista
e
direttore
dell
'
organo
nazista
«
National
Dagblat
»
,
è
stato
arrestato
.
Tali
misure
mirano
ad
impedire
dopo
la
grave
dichiarazione
di
Mussert
non
solo
che
vi
siano
dei
dubbi
sui
propositi
di
neutralità
dell
'
Olanda
,
ma
anche
che
si
sfrutti
l
'
azione
di
irresponsabili
gruppi
politici
(
disposti
ad
accettare
protezioni
straniere
)
per
far
credere
che
il
governo
olandese
,
unico
e
legittimo
interprete
della
volontà
nazionale
,
non
sia
pronto
a
respingere
con
ogni
mezzo
le
ingerenze
e
la
protezione
incompatibili
con
la
politica
di
neutralità
e
indipendenza
.
Belgio
.
Il
ministro
degli
Esteri
Spaak
ha
parlato
giovedì
scorso
ad
Anversa
,
e
il
presidente
del
Consiglio
Pierlot
ha
tenuto
ieri
un
discorso
a
Bruxelles
.
Spaak
ha
detto
:
siamo
pronti
a
difenderci
,
e
non
si
deve
dimenticare
che
le
forze
del
Belgio
del
1940
non
sono
le
forze
del
Belgio
del
1914
.
La
recente
esperienza
scandinava
ha
dimostrato
quanti
siano
i
pericoli
che
minacciano
la
neutralità
,
ed
ha
insegnato
che
i
paesi
neutrali
devono
essere
vigili
nella
difesa
della
loro
indipendenza
.
Il
presidente
Pierlot
,
in
un
discorso
di
commemorazione
della
Rerum
Novarum
(
definita
«
la
grande
carta
sociale
del
Cattolicesimo
»
)
ha
dichiarato
che
i
belgi
,
oggi
più
che
mai
,
sono
pronti
a
qualsiasi
sacrificio
perché
la
loro
patria
resti
«
grande
e
libera
»
.
Il
Belgio
è
difeso
,
ha
soggiunto
Pierlot
,
e
la
volontà
del
governo
di
tenere
fermo
alla
politica
di
neutralità
e
di
indipendenza
è
più
che
mai
decisa
ed
incrollabile
.
Svizzera
.
Nessuna
dichiarazione
ufficiale
è
stata
fatta
da
parte
svizzera
dopo
i
recenti
fatti
scandinavi
.
Però
,
tali
fatti
sono
ampiamente
commentati
dalla
stampa
elvetica
.
I
giornali
svizzeri
(
sia
di
lingua
francese
che
di
lingua
tedesca
)
hanno
manifestata
la
loro
solidarietà
con
la
Norvegia
che
ha
difeso
con
le
armi
la
sua
indipendenza
violata
.
Si
sottolinea
che
non
diverso
sarebbe
l
'
atteggiamento
della
Svizzera
qualora
questo
paese
si
dovesse
trovare
in
una
situazione
analoga
.
Il
«
Journal
de
Genève
»
,
facendo
un
bilancio
del
conflitto
norvegese
,
osserva
:
«
Nel
1914
il
Belgio
fu
travolto
in
maniera
più
completa
di
quanto
non
lo
sia
oggi
la
Norvegia
.
Basta
ricordare
Zeebruge
base
di
sottomarini
tedeschi
contro
l
'
Inghilterra
.
Niente
di
uguale
vi
è
ora
nel
Nord
.
Senza
dubbio
,
possono
essere
preziosi
per
le
navi
del
Reich
i
fiordi
occupati
a
nord
e
a
sud
di
Bergen
,
ma
i
fiordi
della
Norvegia
nordica
sono
nelle
mani
della
flotta
britannica
,
e
ciò
permette
di
fronteggiare
i
tentativi
nemici
di
compiere
incursioni
navali
sulla
Gran
Bretagna
.
In
sintesi
,
i
tedeschi
hanno
esteso
la
loro
ala
destra
nel
Nord
,
ma
l
'
estremo
Nord
ed
il
mare
sono
sotto
il
controllo
degli
Alleati
»
.
Lo
stesso
giornale
,
considerando
sentitamente
l
'
attuale
situazione
,
osserva
:
«
Resta
un
fatto
essenziale
:
Britannia
rules
the
waves
.
Sempre
,
nella
storia
militare
,
il
trionfo
finale
è
riservato
a
quel
belligerante
che
domina
sugli
oceani
.
Napoleone
stesso
non
ha
potuto
sottrarsi
a
questa
regola
:
padrone
della
maggior
parte
d
'
Europa
,
ha
finito
per
soccombere
.
Non
aveva
saputo
vincere
a
Trafalgar
»
.
Circa
lo
specifico
atteggiamento
della
Svizzera
,
la
stampa
elvetica
si
limita
a
ripetere
che
il
paese
è
armato
e
che
risponderà
con
le
armi
ad
ogni
tentativo
di
violare
la
neutralità
.
Questa
generale
riconferma
dei
propositi
di
resistenza
dei
neutrali
guarda
con
simpatia
all
'
esempio
,
sia
pur
sfortunato
,
della
Norvegia
,
e
non
all
'
esempio
della
Danimarca
.
È
facile
rilevare
che
le
molteplici
coincidenze
che
caratterizzarono
l
'
atteggiamento
dell
'
Olanda
,
del
Belgio
e
della
Svizzera
prima
dell
'
occupazione
della
Norvegia
,
trovano
ora
una
riconferma
dopo
il
recente
sviluppo
della
situazione
scandinava
.